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La mia è una fede unica...MA PROPRIO "UNICA" !!!!!!!!!

Ultimo Aggiornamento: 09/05/2013 18:19
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16/02/2013 11:05
 
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Per quanto riguarda Crociate e Inquisizione, che spesso richiami adducendole come elementi di inaccettabilità delle posizioni della Chiesa, ti riporto quanto scrive Rodney Stark, che è docente di Scienze sociali presso la Baylor University del Texas.

Un particolare non da poco; Stark non è un apologeta cattolico (nemmeno è di confessione cattolica) né un libellista che intende stupire con tesi controcorrente ed originali. E’ un sociologo, uno scienziato che lavora su fonti storiche, dati, statistiche. Raramente offre a lettori e studenti opinioni proprie, semmai teorie sempre motivate, ed ampie bibliografie per suffragare le sue conclusioni (quella del libro in questione conta circa cinquanta pagine). Così è stato per le sue opere precedenti, fra le quali ricordiamo il fondamentale “Gli eserciti di Dio”, dove dimostrava che le crociate non furono atti di guerra imperialista dell’Europa malvagia contro il pacifico islam ma “una reazione obbligata all’aggressività di un’orda che si spingeva sempre più in là e che doveva essere fermata”. Le leggende metropolitane che Stark demolisce per mezzo di questo nuovo saggio sono in sintesi le seguenti: la civiltà cattolica medioevale e moderna ha ferocemente sterminato gli eretici, messo sul rogo centinaia di migliaia, se non milioni, di streghe, impedito il progresso della scienza, benedetto la politica colonialista e schiavista delle potenze europee. Però la verità, quella che rende liberi, è un'altra. Così si deduce volendo leggere veramente la storia, non fermandosi ai capitoletti dei libri delle scuole medie o alle divulgazioni televisive.

Stark ci ricorda che dal VI secolo fino all’XI inoltrato Roma “non intraprese alcuna azione nei confronti delle eresie” e fu molto tollerante nei confronti del paganesimo ancora diffuso in gran parte dell’Europa. Con quasi tutte le sette passò “secoli in futili tentativi di compromesso ideologico”. Infine diede dimostrazione di gran capacità nell’assorbire le eresie, nell’“incapsulare l’impulso settario all’interno della propria struttura istituzionale”, soprattutto grazie agli ordini religiosi. I nemici dell’ortodossia divennero pungolo inevitabile, stimolo al cambiamento, allo scuotimento del “lassismo nel gruppo di potere religioso” (proprio il “lassismo dei monopoli” descritto da Adam Smith). I grandi massacri, come quelli dei catari o degli ugonotti, ebbero motivi certamente più politici che dottrinali. La tolleranza cattolica si interruppe al cospetto della seria minaccia esterna rappresentata dall’islam; la mobilitazione per le imprese in Terrasanta ridusse gli spazi di libertà ed ispirò le prime stragi di ebrei; compiute da cavalieri improvvisati, però, e condannata, ostacolata per quanto possibile dalle gerarchie ecclesiastiche.

Dunque nessun olocausto di eretici. Ma per quanto riguarda le streghe? “Pochi argomenti hanno generato così tante sciocchezze e assolute invenzioni come la caccia alle streghe”, scrive Stark. “Perfino l’attuale letteratura abbonda di cifre assurde sul numero delle streghe condannate”. Non furono milioni, ma 60.000 circa (facendo una stima abbondante) nel corso di ben tre secoli. Certo non sono poche, ma la differenza degli zeri è significativa: è quella che corre fra il controllo sociale della devianza e la tirannia totalitaria. Ma le sorprese non finiscono qua. Siete affezionati all’immagine dell’inquisitore medioevale che getta nel fuoco carrettate intere di belle e conturbanti streghette? Dimenticatela. Prima di tutto, almeno un terzo dei condannati erano uomini, stregoni insomma. Poi i tribunali ecclesiastici, in primis la famigerata Inquisizione spagnola, risultano dai documenti di gran lunga più garantisti e cauti di quelli sotto il controllo del potere politico o improvvisati dal popolo (oggi diremmo dalla “società civile”). I cattolici, comunque, assolvevano quasi sempre, mentre i protestanti erano di gran lunga più severi (il record della condanne spetta alla Svizzera, seguita dalla Germania, fanalino di coda una sorprendete Spagna). A proposito di protestanti, furono loro a scovare un nesso accusatorio fra la pratica della magia naturale e il satanismo; ossessione invece rarissima nei paesi mediterranei.

Forse queste streghe e stregoni erano proletari che praticavano una primitiva lotta di classe contro i potenti? Mica tanto. Spesso appartenevano alla classe media urbanizzata. Senza dubbio ci andarono di mezzo molti innocenti, ma non è escluso che certe accuse non fossero completamente infondate e comprendessero altri reati come lo stupro, la circonvenzione, l’infanticidio. La caccia alle streghe terminò comunque con la pace di Vestfalia, nel 1648, con la fine della guerra dei Trent’anni, e della conseguente tensione così simile a quella dell’epoca delle Crociate che avevano messo nei guai gli eretici di qualche secolo prima. Quante condanne vi furono in Italia? Poche, nemmeno un centinaio in tre secoli; il diritto canonico prescriveva la pena di morte solo in casi eccezionali.
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