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CREDENTI DA IMITARE (Eb.13,7)

Ultimo Aggiornamento: 18/05/2019 13:12
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17/11/2016 08:47
 
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Sant' Ilda Badessa

17 novembre


Sec. VII

Martirologio Romano: A Whitby nella Northumbria in Inghilterra, santa Ilda, badessa, che accolta la fede e i sacramenti di Cristo, posta alla guida del monastero, si adoperò per il rinnovamento della disciplina monastica maschile e femminile, per la difesa della pace e dello spirito di carità e per la promozione del lavoro e della lettura della Sacra Scrittura, al punto che si riteneva avesse compiuto in terra opere celesti.







La madre, una Principessa inglese, sognò di avere sotto il vestito un brillante purissimo e bellissimo, che tratto fuori illuminava tutta la isola con il suo splendore. Pensò naturalmente alla nascita di un maschio, il quale avrebbe rinnovato la gloria del Re Edwin, e fu delusa quando invece venne alla luce una bambina.
Vagheggiò allora per lei uno splendido sposalizio con un Principe, che l'avrebbe fatta brillare su qualche trono inglese, com'ella, la madre, aveva brillato al fianco di Ererico, Re di Nurthumbria.
Il Vescovo Paolino, compagno di Sant'Agostino di Canterbury, e uno dei primi Vescovi nell'Inghilterra del VII secolo, battezzò la bambina, nell'età della ragione, con il nome di Ilda. E fu proprio la bianca veste battesimale che dette alla Principessa il primo ammanto di luce.
Deludendo ogni aspettativa e disprezzando ogni onore, Ilda abbandonò la casa principesca per mettersi al servizio di Dio. Lasciò il paese dove era conosciuta, per recarsi nelle regioni orientali dell'isola, celandosi agli occhi del mondo e rimanendo solo sotto lo sguardo del Padre celeste.
Allora si vide quanto fosse stato profeticamente vero il sogno di sua madre. Più Ilda fuggiva il mondo, più il mondo la seguiva; più si celava, più si rivelava la luce spirituale che da lei irradiava con abbagliante splendore. A trentatré anni, Ilda attirava attorno a sé giovani desiderose di vita contemplativa. Dov'ella passava, sorgevano monasteri in ogni contea dell'Inghilterra.
Per altri trentatré anni Ilda ricamò per la sua patria questa mistica veste, con una delicatezza e insieme con una fermezza che fecero stupire anche gli uomini più quadrati. A lei, donna, si rivolgevano infatti per consiglio i potenti dell'isola; a lei, monaca, ricorrevano prelati e religiosi.
Per trent'anni, Ilda fu così la guida spirituale dell'Inghilterra cristiana. La prima cosa che raccomandava era la giustizia. Il primo dovere, il primo debito dell'uomo, per questa donna piena di illuminata saggezza, era la giustizia, che non si stancava mai di consigliare. Conseguenza della giustizia era la pace, e fiore della raggiunta pace nella giustizia era la pietà. Come si vede, la dottrina e la condotta di Ilda non aveva nulla di sentimentale. Ella partiva dalla solida piattaforma delle virtù cardinali, giustizia, fortezza, prudenza e temperanza, per salire alle virtù teologali, fede, speranza e carità. Partiva dalla vita pratica per giungere a quella contemplativa.
Molti dei suoi seguaci, cioè di coloro che si posero sotto la sua guida spirituale, divennero Vescovi, e furono ottimi pastori, appunto perché solidamente formati da quella donna che univa a una infiammata carità una profonda saggezza.
Santa Ilda fu così la grande maestra di spirito dell'Inghilterra; il diamante che illuminò tutta l'isola. Gli ultimi anni della sua vita, nel celebre monastero di Whitby, furono tormentati da una febbre continua, che la consumava senza spengerla. Sembrava che il calore della sua anima struggesse a poco a poco il corpo, sprigionando sempre nuova e inesauribile luce. A quella luce, come un faro levato su tutta l'isola, guardavano Vescovi e Sovrani, monaci ed eremiti, donne e fanciulli, per indirizzare la loro navigazione verso il sicuro porto delle anime.

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POTRESTE AVERE DIECIMILA MAESTRI IN CRISTO, MA NON CERTO MOLTI PADRI, PERCHE' SONO IO CHE VI HO GENERATO IN CRISTO GESU', MEDIANTE IL VANGELO. (1Cor. 4,15 .
 
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