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CREDENTI DA IMITARE (Eb.13,7)

Ultimo Aggiornamento: 18/05/2019 13:12
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27/12/2017 09:01
 
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Beato Alfredo Parte


Nacque in Spagna a Cirraluelo de Bricia (Burgos) il 2 giugno 1899; entrò fra gli Scolopi vestendone l'abito il 1° agosto 1915 ed emettendo i voti religiosi il 13 agosto del 1916. Diventò sacerdote a Palencia il 3 marzo 1928. Svolgeva il suo ministero calasanziano nel Collegio delle Scuole Pie di Villacarriedo, sin dal 1922. Da qui fu estromesso dai miliziani rivoluzionari nel luglio 1936; costretto a rifugiarsi in casa della zia a La Concha, venne arrestato il 17 novembre e rinchiuso nella nave-prigione, ancorata nel porto di Santander. Trascorse nella nave-fantasma «Alfonso Pérez» 40 giorni, insieme ad altri prigionieri e dal profondo della stiva, fu chiamato il 27 dicembre 1936 davanti ad un «Tribunale» allestito sulla nave. Gli fu suggerito di insudiciarsi le mani, per passare come fosse un manovale, ciò avrebbe potuto salvarlo, ma padre Alfredo Parte rispose: «Io non voglio rinnegare la mia professione di sacerdote e di scolopio» e quindi si dichiarò: «Sacerdote scolopio di Villacarriedo». Fu la sua fine, giunto al termine della scaletta che portava in coperta, lo raggiunse un colpo di pistola alla nuca.

Alfredo = guidato dagli elfi, dall'anglosassoneA Santander in Cantabria sulla costa della Spagna, beato Alfredo Parte, sacerdote dell'Ordine dei Chierici regolari delle Scuole Pie e martire, che, durante la persecuzione, fu condotto in quanto sacerdote a glorioso martirio.


Santa Fabiola di Roma


Nel Sabato santo di un anno imprecisato Fabiola si presenta, vestita con tela di sacco, nella basilica di San Giovanni in Laterano, chiedendo di essere accolta nella Chiesa. Discende da un casato illustre nella storia romana, quello dei Fabi, e alle spalle ha già due matrimoni finiti il primo con un divorzio, il secondo con la morte del marito. Facendosi cristiana, si fa anche povera, rinunciando ai suoi beni e costruendo un ospedale per i malati. Un giorno le accade di appassionarsi a un trattato sulla vita eremitica. Autore ne è Gerolamo, che dal 385 si trova in Palestina. Fabiola decide di vivere anche lei in solitudine e nel 394 va da lui in Palestina, affidandosi alla sua guida spirituale. Nel 395, però, essendo l'Impero in pericolo per l'irruzione di popoli germanici dal Nord, decide di tornare a Roma tra i suoi, a spartirne ansie e difficoltà; e continua a vivere al modo degli eremiti, ma alla preghiera solitaria accompagna il lavoro per i poveri. Pur restando laica, diventa così un modello per il mondo monastico e per la gente comune di Roma. Muore nel 399.

Fabiola = dalla romana gens FabiaCommemorazione di santa Fabíola, vedova romana, che, secondo la testimonianza di san Girolamo, volse e destinò la sua vita di penitenza a beneficio dei poveri.


San Giovanni


L'autore del quarto Vangelo e dell'Apocalisse, figlio di Zebedeo e fratello di Giacomo maggiore, venne considerato dal Sinedrio un «incolto». In realtà i suoi scritti sono una vetta della teologia cristiana. La sua propensione più alla contemplazione che all'azione non deve farlo credere, però, una figura "eterea". Si pensi al soprannome con cui Gesù - di cui fu discepolo tra i Dodici - chiamò lui e il fratello: «figli del tuono». Lui si definisce semplicemente «il discepolo che Gesù amava». Assistette alla Passione con Maria. E con lei, dice la tradizione, visse a Efeso. Qui morì tra fine del I e inizio del II secolo, dopo l'esilio a Patmos. Per Paolo era una «colonna» della Chiesa, con Pietro e Giacomo.Scrittori, Editori, TeologiGiovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraicoAquila, Calderone d'olio bollente, CoppaFesta di san Giovanni, Apostolo ed Evangelista, che, figlio di Zebedeo, fu insieme al fratello Giacomo e a Pietro testimone della trasfigurazione e della passione del Signore, dal quale ricevette stando ai piedi della croce Maria come madre. Nel Vangelo e in altri scritti si dimostra teologo, che, ritenuto degno di contemplare la gloria del Verbo incarnato, annunciò ciò che vide con i propri occhi.


Beato Francesco Spoto


Nato l'8 luglio 1924 a Raffadali in provincia di Agrigento, nel 1936, Francesco Spoto entra nel seminario dei padri Bocconisti a Palermo e il 22 Luglio 1951 viene ordinato sacerdote dal cardinale Ernesto Ruffini. Nel Capitolo generale del 1959, ad appena 35 anni, i confratelli lo eleggono superiore generale. Il 4 Agosto 1964 si reca a Biringi, nello Zaire, nella missione aperta tre anni prima, per visitare i suoi fratelli, ma viene sorpreso dalla rivoluzione dei «Simba» e il 3 dicembre è catturato insieme a quattro missionari. Padre Spoto riesce ad evadere e, a piedi nudi ed esausto dopo per aver vagato tutto un giorno in mezzo nella boscaglia si inginocchia e prega: «Signore, ti offro la mia vita, ma salva i miei confratelli». Muore il 27 dicembre 1964 a soli 40 anni, in seguito ai maltrattamenti subiti dai «Simba» mentre i tre confratelli, si salvavano. Le sue spoglie vengono portate in Italia e dal 1987 si trovano nella chiesa «Cuore Eucaristico di Gesù» a Palermo. Lo scorso 21 aprile è stato proclamato beato.




Beata Sara Salkahazi


Sara Salkahazi, religiosa professa dell’Istituto delle Suore dell’Assistenza, nacque l’11 maggio 1899 a Kassa-Kosice, in terra allora ungherese ed oggi in territorio slovacco, e fu uccisa in odio alla sua opera di difesa degli ebrei il 27 dicembre 1944 a Budapest (Ungheria). La rapidissima causa di canonizzazione sul suo conto, avviata con il nulla osta della Santa Sede in data 14 dicembre 1996, ha portato in soli dieci anni al riconoscimento del suo martirio “in odium fidei” il 28 aprile 2006, passo necessario per la sua beatificazione senza la necessità di un miracolo avvenuto per sua intercessione. La cerimonia di beatificazione è stata celebrata a Budapest il 17 settembre 2006.


Santi Teodoro e Teofane


Ad Hisarlik in Bitinia, nell'odierna Turchia, passione di san Teodoro, monaco del monastero di San Saba in Palestina, sacerdote e martire, che, a Costantinopoli, insieme a suo fratello Teofane, per aver difeso il culto delle sacre immagini, dopo aver subito la fustigazione, la prigionia, l'esilio e il supplizio dell'incisione di alcuni versi sulla fronte, che gli valse il nome di Graptós, "marchiato", spirò alla fine in carcere.


Beato Raimondo de Barellis


Nel convento di Sant'Eulalia in Lérida (Spagna), il Beato Raimondo de Barellis, fu un modello di vita religiosa dell'Ordine Mercedario. Dopo aver accumulato infiniti meriti, decorosamente lasciò questo mondo per raggiungere la pace in Cristo Signore.L'Ordine lo festeggia il 27 dicembre.


Santa Nicarete (Niceras) di Costantinopoli


Morta intorno al 504. Nata a Nicomedia, ma residente a Costantinopoli, dove divenne una leale amica e sostenitrice di san Giovanni Crisostomo condividendone le sofferenze e l'esilio.


Beato Giuseppe Maria (José Maria) Corbin Ferrer


In una galera all'ancora sempre al largo di Santander in Spagna, beato Giuseppe Maria Corbin Ferrer, che affrontò la gloriosa prova per Cristo.
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28/12/2017 08:38
 
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Beato Hryhorij Khomysyn


Nacque il 25 marzo 1867 nel villaggio di Hadynkivtsi (regione di Ternopil, in Ucraina). Dopo gli studi compiuti presso il seminario di Lviv, il 18 novembre 1893, venne ordinato sacerdote. Nel 1902 fu nominato rettore del seminario; il 19 giugno 1904 venne ordinato vescovo dell'Eparchia di Stanislaviv oggi Ivano-Frankivsk. Fu arrestato dalle autorità comuniste prima nel 1939 e poi l'11 aprile del 1945. A causa delle torture subite e delle percosse ricevute durante gli interrogatori, il beato Hryhorij morì il 28 dicembre 1945 nell'ospedale del carcere di Lukianivska a Kiev. Fa parte del gruppo di 26 martiri della Chiesa greco-cattolica morti fra il 1935 e il 1973, perseguitati dal regime comunista che appoggiava la Chiesa ortodossa a cui essi rifiutavano di aderire. Sono stati beatificati da Giovanni Paolo II nel 2001 a Leopoli (Lviv), durante il viaggio apostolico in Ucraina.Bastone pastorale, PalmaA Kiev in Ucraina, beato Gregorio Khomyšyn, vescovo di Ivano-Frankivsk e martire, che, durante la persecuzione contro la fede, meritò di sedere al banchetto celeste dell'Agnello.


Santa Caterina Volpicelli


Nata a Napoli in una famiglia dell’alta borghesia, Caterina Volpicelli fu la prima zelatrice dell’Apostolato della Preghiera nella sua città. Colta e intelligente, fece della casa paterna un circolo dedito alla preghiera, alla diffusione della stampa cattolica e del culto al Sacro Cuore di Gesù. Sotto l’impulso dell’arcivescovo di Napoli, il cardinal Sisto Riario Sforza, fondò le Ancelle del Sacro Cuore di Gesù, impegnate nell’apostolato e nella santificazione delle anime. Morì a Napoli il 28 dicembre 1894, a 55 anni. Beatificata a Romail 29 aprile 2001,è stata canonizzata, sempre a Roma, il 26 aprile 2009. I suoi resti mortali sono venerati nel Santuario Diocesano del Sacro Cuore alla Salute, in largo Caterina Volpicelli 7 a Napoli.A Napoli, beata Caterina Volpicelli, vergine, che, tutta dedita all'assistenza dei poveri e dei malati, fondò l'Istituto delle Ancelle del Sacro Cuore, in cui cercò di fare sempre esprimere la carità cristiana in attività adeguate alle esigenze della società contemporanea.


Santi Innocenti


Gli innocenti che rendono testimonianza a Cristo non con le Parole, ma con il sangue, ci ricordano che il martirio è dono gratuito del Signore. Le vittime immolate dalla ferocia di Erode appartengono, insieme a santo Stefano e all'evangelista Giovanni, al corteo del re messiniaco e ricordano l'eminente dignità dei bambini nella Chiesa. (Mess. Rom.)BambiniPalmaFesta dei santi Innocenti martiri, i bambini che a Betlemme di Giuda furono uccisi dall'empio re Erode, perché insieme ad essi morisse il bambino Gesù che i Magi avevano adorato, onorati come martiri fin dai primi secoli e primizia di tutti coloro che avrebbero versato il loro sangue per Dio e per l'Agnello.


Beata Mattia Nazarei (Nazzareni)


La beata Mattia dei nobili de Nazareni di Matelica, ricusato il matrimonio si ritirò in monastero e professò la regola di santa Chiara. Per la sua grande prudenza e per le sue elette virtù fu per 40 anni Madre Abbadessa, diventando il modello e la madre buona delle sue consorelle. Il suo digiuno fu quasi per perpetuo. Devotissima della passione di Gesù, fu chiamata al gaudio eterno il 28 dicembre del 1320.A Matelica nelle Marche, beata Mattia Nazzareni, badessa dell'Ordine delle Clarisse.


Beato Gregorio da Chaors


Maestro in Sacra Teologia, il Beato Gregorio da Cahors, di origine francese fu un mercedario di stimata notorietà. Inviato nel 1462 in terra d'Africa per redimere, liberò 184 schiavi da una grave prigionia dei barbari oppressori. Ritornato poi in patria nel convento di Santa Maria in Tolosa si dedicò completamente alla preghiera e contemplazione celeste fino a che migrò al Signore.L'Ordine lo festeggia il 28 dicembre.


Sant' Antonio di Lerins


Commemorazione di sant'Antonio, monaco, che, uomo illustre per garbo e preparazione, dopo aver condotto vita solitaria, si ritirò ormai vecchio nel monastero di Lérins in Provenza, dove si addormentò piamente nel Signore.


San Teona (Teone) d'Alessandria


Ad Alessandria d'Egitto, san Teone, vescovo, che fu maestro e predecessore di san Pietro martire
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29/12/2017 09:17
 
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Beato Gerardo Cagnoli


Nato a Valenza Po, in Piemonte, verso il 1267, dopo la morte della madre, avvenuta nel 1290 (il padre era già morto), Gerardo Cagnoli abbandonò il mondo e visse da pellegrino, mendicando il pane e visitando i santuari. Fu a Roma, a Napoli, a Catania e forse ad Erice (Trapani); nel 1307, colpito dalla fama di santità del francescano Ludovico d'Angiò, vescovo di Tolosa, entrò nell'Ordine dei Minori a Randazzo in Sicilia, dove fece il noviziato e visse per qualche tempo. Dopo avere operato miracoli e edificato quanti lo conobbero con l'esempio, morì a Palermo il 29 dicembre 1342. Secondo Lemmens, il beato sarebbe stato inserito in un catalogo di francescani illustri per santità di vita redatto verso il 1335, cioè mentre egli era ancora vivo. Il suo culto, diffusosi rapidamente in Sicilia, in Toscana, nelle Marche, in Liguria, in Corsica, a Maiorca e altrove, fu confermato il 13 maggio 1908. Il corpo si venera a Palermo, nella basilica di San Francesco.

A Palermo, beato Gerardo Cagnoli, religioso dell'Ordine dei Minori, che in precedenza aveva condotto a lungo vita eremitica.


Santa Elisabetta Chong Chong-hye


Elisabetta Chong Chong-hye fu vittima delle persecuzioni contro i cristiani in Corea del XVII secolo: dapprima indirettamente, quando i suoi familiari vennero privati dei loro beni a seguito della morte del capofamiglia Agostino Jeong Yak-jong, poi in maniera diretta, quando venne messa in carcere. Sopportò con fermezza le torture e le percosse per amore di Dio e della Madonna. Venne decapitata il 29 dicembre 1839, insieme ad altri sei compagni, a 43 anni. Aveva scelto da tempo di dedicare la propria verginità al Signore. È stata canonizzata da san Giovanni Paolo II il 6 maggio 1984, inserita con i suoi compagni nel gruppo dei 102 martiri coreani. Nel medesimo novero fanno parte anche sua madre Cecilia Yu So-sa e suo fratello Paolo Jeong Ha-sang (o Chong Hasang). Suo padre e il suo fratellastro Carlo Jeong Cheol-sang sono invece stati beatificati il 16 agosto 2014 da papa Francesco.A Seul in Corea, santi Benedetta Hyŏn Kyŏng-nyŏn, vedova e catechista, e sei compagni, martiri, che, dopo aver sofferto molti supplizi per il nome di Cristo, morirono infine decapitati.


Beato Enrico (Enrique) Juan Requena


Enrique Juan Requena nacque a Aielo de Malferit, in Spagna, il 2 marzo 1907 e divenne sacerdote dell’arcidiocesi di Valencia. Allo scoppio della guerra civile e della feroce persecuzione religiosa che attraversò la Spagna, fu chiamato a testimoniare con il sangue la sua fede in Cristo. Fu ucciso dunque presso Picadero de Paterna il 29 dicembre 1936 insieme a José Aparicio Sanz e José Perpiña Nácher. Papa Giovanni Paolo II lo ha beatificato l’11 marzo 2001 con altre 232 vittime della medesima persecuzione.Nel villaggio di Picadero de Paterna sempre nel territorio di Valencia, beati martiri Enrico Giovanni Requena, sacerdote, e Giuseppe Perpiñá Nacher, che portarono a termine la gloriosa prova per Cristo.


Beato Giovanni Battista Ferreres Boluda


Padre Juan Bautista Ferreres Boluda nacque a Olleira (Valencia) il 27 novembre 1861 ed entrò nella Compagnia di Gesù nel 1888, ove divenne sacerdote. Fu professore di Teologia Morale e di Diritto Canonico nel teologato di Sarriá. Morì a Valencia in località "Picadero de Paterna" il 29 dicembre del 1936 in seguito ai maltrattamenti ricevuti. Aveva 75 anni.Nel villaggio di San Miguel de los Reyes nello stesso territorio, beato Giovanni Battista Ferreres Boluda, sacerdote della Compagnia di Gesù e martire, che, nella stessa persecuzione, imitando la passione di Cristo, meritò di conseguire la palma della gloria.


Beato Francesco Ruiz


Nato a Rioja in Spagna nel 1546, il Beato Francesco Ruiz, entrò nel convento mercedario di Logrono dove preso il santo abito, andò poi nel 1569, missionario in Cile. Costruita la chiesa di Portoviejo in Ecuador passò al convento del Cusco in Perù dove si dedicò tutto all'apostolato per portare la parola del Signore ai popoli idolatri. Mentre annunciava il vangelo nella regione montuosa del Tucuman fu martirizzato dagli indigeni a Santa Cruz de la Sierra nell'anno 1590.L'Ordine lo festeggia il 29 dicembre.


Beato Josè Aparicio Sanz


Eresse associazioni eucaristiche nelle parrocchie in cui esercitò il suo ministero, propagando la devozione delle Quaranta Ore. Fu giustiziato dai miliziani, durante la Guerra Civile Spagnola.Nella città di Paterna nel territorio di Valencia in Spagna, beato Giuseppe Aparicio Sanz, sacerdote e martire, che, durante la persecuzione contro la fede, versò il sangue per Cristo.


San Liboso


A Cartagine, nell'odierna Tunisia, san Libóso, vescovo di Béja e martire, che nel Concilio di Cartagine sulla questione del battesimo degli eretici affermò: «Nel Vangelo Cristo ha detto: Io sono la verità, e non: Io sono la consuetudine».


Beato Guglielmo Howard


A Londra in Inghilterra, beato Guglielmo Howard, martire, che, visconte di Stafford, professò la fede cattolica e, falsamente accusato per questo di cospirazione contro il re Carlo II, morì per Cristo con un colpo di scure.


Beato Giuseppe (José) Perpina Nacher


Nel villaggio di Picadero de Paterna sempre nel territorio di Valencia, beati martiri Enrico Giovanni Requena, sacerdote, e Giuseppe Perpiñá Nacher, che portarono a termine la gloriosa prova per Cristo.


Santi Benedetta Hyon Kyong-nyon e sei compagni


A Seul in Corea, santi Benedetta Hyŏn Kyŏng-nyŏn, vedova e catechista, e sei compagni, martiri, che, dopo aver sofferto molti supplizi per il nome di Cristo, morirono infine decapitati.


San Marcello l'Acemeta


A Costantinopoli, san Marcello, abate del monastero degli Acemeti sul Bosforo, nel quale si eseguiva giorno e notte ininterrottamente il canto dei salmi.


Sant' Ebrulfo (Ebrolfo) di Ouche


A Exmes in Neustria, ora in Francia, sant'Ebrolfo, abate del monastero di Ouche al tempo del re Childeberto.


San Trofimo di Arles


Ad Arles nella Provenza in Francia, san Trófimo, ritenuto primo vescovo di questa città.
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30/12/2017 08:49
 
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San Lorenzo da Frazzanò


Nacque probabilmente intorno al 1116, nella piccola borgata di Frazzanò. I suoi genitori morirono nel giro di un anno, lasciando orfano il figlio. Lorenzo venne così affidato alla giovane nutrice Lucia, una vicina di casa. A sei anni, dopo i primi approcci con la liturgia e le scritture, Lorenzo chiese a Lucia di potere studiare le lettere umane e divine. Fu così indirizzato al monastero basiliano di San Michele Arcangelo a Troina, dove il giovane stupì tutti per le sue doti umane e religiose. Lo stesso vescovo di Troina lo invitò a vestire l'abito monacale basiliano e a ricevere gli ordini minori e maggiori. A soli 20 anni Lorenzo era già sacerdote e la sua fama andava diffondendosi nella regione. Si recò presso il monastero di Agira e qui i fedeli andavano per sentire la parola del santo. Nel 1155 circa Lorenzo entrò nel monastero di San Filippo di Fragalà. In questo periodo, Lorenzo si adoperò per fare edificare a Frainos (Frazzanò) una chiesetta dedicata a San Filadelfio. Nell'autunno del 1162 si conclusero i lavori della nuova chiesa di Tutti i Santi, da lui desiderata «ad honore della Santissima Trinità». Morì il 30 dicembre dello stesso anno.

Presso la cittadina di Frazzanò in Sicilia, san Lorenzo, monaco secondo la disciplina dei Padri orientali, insigne per austerità di vita e instancabile nella predicazione.


Beato Giovanni Maria Boccardo


Nasce a Moncalieri (Torino) il 20 novembre 1848; primogenito di dieci figli. Giovanni Maria Boccardo frequenta il ginnasio dei padri Barnabiti della città e poi entra in Seminario. Ordinato sacerdote nel 1871, dopo diversi incarichi nei Seminari di Moncalieri e di Torino, nel 1882 è nominato parroco di Pancalieri. Di dedica alla predicazione e nell'insegnamento del catechismo; favorisce la buona stampa; predica in altre parrocchie, visitava le carceri di Saluzzo. Nel 1884 è tra i primi a portare aiuto ai malati di colera: cessata l'epidemia, si consulta con don Bosco e apre un ospizio a Pancalieri. Accoglie la prima giovane, proveniente dalla Pia Unione della parrocchia, per gettare le basi di una nuova istituzione religiosa femminile - in cui porta lo spirito di carità di san Gaetano da Thiene - che nel maggio 1886 prende il nome di «Povere Figlie di san Gaetano». Aprirà 32 case in Piemonte e Marche. Muore il 30 dicembre 1913 a Pancalieri; è stato beatificato da Giovanni Paolo II il 24 maggio 1998 a Torino. I (Avv.)/iNel territorio di Pancalieri vicino a Torino, beato Giovanni Maria Boccardo, sacerdote, che tra le molte fatiche intraprese per l'assistenza agli anziani e ai malati e per l'educazione cristiana della gioventù fondò la Congregazione delle Suore Povere Figlie di San Gaetano.


Beata Eugenia Ravasco


Nacque a Milano il 4 gennaio 1845 in una famiglia nobile e agiata, di sani principi cristiani. Eugenia Ravasco rimase però, già da bambina, orfana dei genitori e affidata agli zii, dai quali apprese un grande amore per i poveri. Erede di un ingente patrimonio, fu promessa in sposa a un marchese, ma Eugenia volle consacrarsi al S. Cuore di Gesù, cominciando a prestare la sua opera nelle parrocchie e negli ospedali. Dopo la morte della sorella, nel 1868, ospitò nella sua casa, con il consenso della diocesi, l'«Associazione per il bene», che sarebbe divenuta la congregazione delle Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, con lo scopo di creare scuole e laboratori per i giovani, l'educazione degli adolescenti, dei bimbi poveri e l'assistenza degli ammalati. Nel 1883 la comunità venne aggregata all'Ordine dei Cappuccini. Coinvolse vescovi e ministri, viaggiò per la sua diffusione per l'Italia e l'Europa, scrisse oltre duemila lettere. Morì a Genova il 30 dicembre 1900. È stata beatificata da Giovanni Paolo II nel 2003.

A Genova, beata Eugenia Ravasco, vergine, che fondò l'Istituto delle Suore Figlie dei Sacratissimi Cuori di Gesù e di Maria, alle cui cure affidò l'educazione della gioventù femminile e la dedizione alle necessità dei malati e dei bambini.


San Ruggero di Canne


Mentre l'antica città pugliese di Canne, già risorta altre volte dalle rovine, stava vivendo un'ulteriore disfatta causata dal normanno Roberto il Guiscardo, il vescovo Ruggero (sec XI) si trovò a reggere le sorti della sua città natale, restando unico riferimento per la sua gente prostrata dalla miseria e dalla fame. Il suo episcopio restò sempre aperto, divenendo la casa degli ultimi e degli indifesi. Un'antica sua fonte biografica riporta: "Andava scalzo con lo piede nudo per quelle campagne cercanno le limosine per li poveri". Ruggero fu tenuto in grande stima anche dai pontefici Pasquale II e Gelasio II, i quali più volte gli affidarono incarichi delicati, quale messaggero di pace. Morì il 30 dicembre 1129; aveva circa 60 anni.Barletta, Arcidiocesi di Trani-Barletta-BisceglieRuggero = lancia gloriosa, dal tedescoBastone pastorale, AquilaA Canne in Puglia, san Ruggero, vescovo.


Beati Bernardo de Rebolledo e Giovanni de Luna


I Beati: Bernardo de Rebolledo, insigne mercedario per la dottrina, la carità e lo zelo nel predicare il vangelo, e Giovanni de Luna, discendente dei conti di Morada, che nell'anno 1400 lasciò le vanità del mondo per entrare nel convento mercedario di San Lazzaro in Saragozza, dove condusse una vita esemplare per la modestia e l'austerità; furono nominati redentori dell'Ordine. Inviati in redenzione nell'anno 1422 mentre navigavano verso l'Africa furono sorpresi dai pirati mori i quali li condussero a Marsiglia in Francia dove dopo varie torture meritarono il trionfo eterno dei martiri per la fede di Cristo.L'Ordine li festeggia il 30 dicembre.


Sant' Anisio di Tessalonica


Partecipò al Sinodo di Capua e, per la sua fedeltà alla dottrina della Chiesa, ricevette grandi lodi da Santo Ambrogio.Commemorazione di sant'Anisio, vescovo di Salonicco, che, costituito dai Romani Pontefici vicario apostolico nell'antico Illirico e colmato di lodi da sant'Ambrogio, fiorì al tempo dell'imperatore Teodosio.


San Perpetuo di Tours


A Tours nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Perpetuo, vescovo, che edificò la basilica di San Martino e molte altre in onore di santi e ristabilì nella sua Chiesa l'uso dei digiuni e delle veglie.


Beata Margherita Colonna


Presso Palestrina nel Lazio, beata Margherita Colonna, vergine, che preferì alle ricchezze e ai piaceri del mondo la povertà per Cristo, che ella servì professando la regola di santa Chiara.


San Geremaro


A Fly presso Beauvais nel territorio della Neustria in Francia, san Geremáro, abate del locale monastero da lui fondato.


San Raniero


In Abruzzo, san Raniero da Forcone, vescovo, del quale il papa Alessandro II lodò la virtù nell'amministrare i beni.


San Giocondo di Aosta


Terzo vescovo della diocesi di Aosta.Bastone pastoraleAd Aosta, san Giocondo, vescovo.


Sant' Egvino


Ad Evesham in Inghilterra, sant'Egvino, vescovo, che fondò il monastero di questo luogo.


Sant' Ermete


A Vidin in Mesia, nell'odierna Bulgaria, sant'Erméte, esorcista e martire.
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31/12/2017 09:52
 
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San Giovanni Francesco Regis


Nacque a Font-Couverte, in Francia, il 31 gennaio 1597. Ancora ragazzo, Francesco Regis dimostrò subito grande amore per lo studio e per la religione, così venne introdotto nel collegio dei Gesuiti di Bezieres. Dopo un breve periodo si recò a Tolosa per incominciare il noviziato. Da qui fu mandato a Cahors, dove emise i primi voti e poi a Dillon. Dopo tre anni si recò a Tournon per gli studi della filosofia e di nuovo a Tolosa per la teologia. Dopo aver ricevuto gli ordini sacri, si diede alle cure gli appestati. Cessato il contagio, Francesco cominciò le sue missioni fra i poveri di campagna, che divennero poi il suo apostolato specifico. Percorse così, predicando, quasi mezza Francia. Sempre più malato, un giorno volle comunque recarsi a fare una missione; colpito dalla febbre si trascinò sino alla meta: era il 24 dicembre. Morì il 31 dicembre 1640. È stato santificato da Clemente XII il 5 aprile 1737. I (Avv.)/iNel territorio di La Louvesc sui monti presso Puy-en-Vélay in Francia, san Giovanni Francesco Régis, sacerdote della Compagnia di Gesù, che, predicando il Vangelo e amministrando il sacramento della penitenza, per monti e per villaggi si adoperò senza sosta per rinnovare la fede cattolica nell'animo degli abitanti.


Beato Leandro Gómez Gil


Il 29 dicembre un converso a voti temporanei presso il Monastero trappista di Viaceli, Leandro Gómez Gil, fu scoperto dai miliziani in una casa privata: apparteneva al gruppo di monaci studenti e fratelli conversi che si era prudentemente dissolto dopo la scomparsa del padre Pío Heredia Zubia e dei suoi compagni. Gli altri si rifugiarono a Bilbao, ma Leandro non osò farlo, dato che rientrava nella categoria per la quale era giunto l'ordine di mobilitazione. La polizia rossa lo maltrattò in modo orribile, fino a farlo tanto sanguinare dalla bocca, dal naso e dalle orecchie che un lenzuolo ne fu inzuppato. Il giorno successivo fu cacciato a forza in un'auto e scomparve per sempre. Anche lui fu forse annegato o fucilato. Si seppe in seguito chi lo aveva assassinato in odio alla fede e alla Chiesa: gli uccisori furono perdonati. La beatificazione ha avuto luogo il 3 ottobre 2015.


Santa Caterina Labouré


Caterina Labouré visse i suoi primi 24 anni in una famiglia numerosa (10 fratelli) nella fattoria dei genitori, presso Chatillon (Francia). Nel 1830 entrò tra le Figlie della carità di Parigi. Erano le suore nate dal carisma di san Vincenzo e di santa Luisa de Marillac. Ebbe delle visioni soprannaturali riguardanti san Vincenzo e soprattutto la Madonna, che le predisse avvenimenti francesi futuri (rivoluzioni del 1830 e 1848) e le affidò dei messaggi. In particolare le chiese di coniare una «Medaglia miracolosa», dispensatrice di grazie. Caterina spese 45 anni di servizio agli anziani nell'ospizio di Enghien in un sobborgo della capitale francese, dove morì.Caterina = donna pura, dal grecoA Parigi in Francia, santa Caterina Labouré, vergine delle Figlie della Carità, che venerò in modo speciale la Madre di Dio Immacolata e rifulse per semplicità, carità e pazienza.


Beato Alano di Solminihac


Il beato francese Alano di Solminihac, canonico regolare di Sant'Agostino e vescovo di Cahors, tentò in ogni modo di cambiare i costumi del popolo con le visite pastorali e con ammirevole costanza si sforzò di rinnovare la Chiesa a lui affidata. Giovanni Paolo II lo beatificò il 4 ottobre 1981.Alano = dal latino Alanus, dal nome della popolazione degli alaniNella rocca di Mercuès presso Cahors nella Francia meridionale, transito del beato Alano di Solminihac, vescovo di Cahors, che con le sue visite pastorali cercò di promuovere la correzione dei costumi del popolo e di rinnovare in ogni modo con vero zelo apostolico la Chiesa a lui affidata.


Santa Colomba di Sens


Titolare della Chiesa Cattedrale, santa Colomba proveniva da una famiglia pagana; dopo essere stata battezzata, si trasferì a Sens in Francia. Fu martirizzata per ordine dell'Imperatore Aureliano nella seconda metà del III secolo. Il culto di santa Colomba giunse a Rimini provvidenzialmente: alcuni mercanti di Sens, che veleggiavano nell'Adriatico, portando con sè una reliquia di santa Colomba, furono costretti ad approdare a Rimini, dove la reliquia, accolta da Stemnio, Vescovo di Rimini, fu posta nella Cattedrale.A Sens nella Gallia lugdunense, ora in Francia, santa Colomba, vergine e martire.


Beato Domenico de Cubells


Grande predicatore mercedario fu, il Beato Domenico de Cubells, il quale fece onore all'Ordine ed al convento di Santa Maria di El Puig (Spagna), dove visse e morì. Portò il vangelo agli infedeli e ne convertì molti al Signore con la sua parola e santità di vita esemplare. Dopo aver accumulato tanti meriti fu ricevuto negli eterni tabernacoli.L'Ordine lo festeggia il 31 dicembre.


Santa Melania la Giovane


Melania = nera, scura, dal grecoA Gerusalemme, santa Melania la Giovane, che con suo marito san Piniano andò via da Roma e si recò nella Città Santa, dove abbracciarono la regola, lei tra le donne consacrate a Dio e lui tra i monaci, ed entrambi riposarono in una santa morte.


San Zotico di Costantinopoli


Sacerdote e organizzatore dell'orfanotrofio di Costantinopoli. Forse martire (?). A Costantinopoli, san Zótico, sacerdote, che provvide al sostentamento degli orfani.


San Mario di Losanna


Bastone pastoraleA Losanna nell'odierna Svizzera, san Mario, vescovo, che trasferì in questa città la sede di Avanches, costruì molte chiese e fu difensore dei poveri.


Santa Donata e compagne


Sempre a Roma nel cimitero dei Giordani sulla via Salaria nuova, sante Donata, Paolina, Rogata, Dominanda, Serótina, Saturnina e Ilaria, martiri.


San Barbaziano di Ravenna


A Ravenna, san Barbaziano, sacerdote.
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02/01/2018 00:42
 
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Beata Maria Anna Sureau Blondin


Canadese, è la fondatrice della congregazione delle Suore di Sant'Anna, che si dedicano principalmente all'educazione dei bambini. A lei da ragazza era mancata proprio una scuola cattolica e francofona nel Quebec, dove era nata nel 1809 a Terrebonne, territorio dominato da protestanti inglesi e per tale ragione nei primi anni d'infanzia rimase analfabeta. A vent'anni entrò nelle suore di Notre-Dame, ma poi ne uscì per motivi di salute. Divenuta direttrice di una scuola, fondò successivamente la sua congregazione, pronunciando i voti davanti al vescovo di Montreal con altre compagne nel 1850 e mutando il secondo nome in Anna. Morì il 2 gennaio 1890 a Lachine, sempre in Canada, a causa della polmonite. È stata beatificata da Giovanni Paolo II in piazza San Pietro, a Roma, il 29 aprile 2001.

Nella città di Lachine nel Québec in Canada, beata Marianna (Maria Stella) Soureau-Blondin, vergine: rimasta analfabeta fino all'età della giovinezza, fondò la Congregazione delle Suore di Sant'Anna per l'istruzione dei figli dei contadini, offrendo sempre nel suo servizio un eccellente modello di educatrice della gioventù.


San Basilio Magno


Nato intorno al 330 in Cappadocia, a Cesarea, oggi la città turca di Kaysery, Basilio proveniva da una famiglia dalla profonda spiritualità. Oltre ai genitori anche tre dei suoi nove fratelli sono annoverati tra i santi. Prima di essere vescovo nella sua terra natale, aveva vissuto in Palestina e Egitto. Vi era stato attratto dal richiamo del deserto e della vita monastica. Fu in solitudine che, insieme con Gregorio di Nazianzo conosciuto durante gli studi ad Atene, elaborò la regola per i monaci basiliani, che sarà imitata anche in Occidente. Visse appena 49 anni ma la sua intensa e profonda attività di predicatore gli valsero il titolo di «Magno». Ricevette l'ordinazione sacerdotale verso il 364 da Eusebio di Cesarea cui successe sulla cattedra vescovile nel 370. Durante il servizio episcopale si impegnò attivamente contro l'eresia ariana. Morì l'1 gennaio 379 a Cesarea dove fu sepolto. Tra le sue opere dottrinali si ricorda soprattutto il celebre trattato teologico sullo Spirito Santo.


San Telesforo

(Papa dal 125 al 136).
Da poco abbiamo celebrato la Messa della notte di Natale. La sua introduzione si deve proprio a Papa Telesforo, settimo successore di Pietro, che governò la Chiesa dal 125 al 136. Di origine greca e nato in Calabria, prima di giungere a Roma era stato anacoreta in Egitto e Palestina. Forse fu tra gli eremiti del Monte Carmelo (l'ordine carmelitano tuttora lo annovera tra i suoi santi). Successe a Sisto I. Oltre alla Messa di Mezzanotte pare abbia istituito anche le altre due liturgie del Natale (all'aurora e all'ora terza), raccomandato l'osservanza del digiuno quaresimale e partecipato alla disputa d'Oriente sulla data di Pasqua.PalmaA Roma, deposizione di san Telesforo, papa, che, come attesta sant'Ireneo, nominato settimo vescovo dopo l'Apostolo, subì un glorioso martirio.


Beata Stefana Quinzani


Nata ad Orzinuovi (BS) da una famiglia di agricoltori, visse aiutandoli nel lavoro dei campi. Entrata nel 1489 a far parte del Terz'Ordine Domenicano, fu assidua nella contemplazione della Passione di Cristo, della quale portava sul corpo le stimmate. Si dedicò con generosità al servizio dei poveri e della pace. Morì il 2 gennaio 1530 a Soncino (CR) nel monastero da lei edificato e guidato con prudenza per anni.Stefana = corona, incoronato, dal grecoA Soncino in Lombardia, beata Stefana Quinzani, vergine, suora del Terz'Ordine di San Domenico, che si dedicò con assiduità alla contemplazione della passione del Signore e alla formazione cristiana delle fanciulle.


Beato Marcolino Amanni da Forlì


Entrato giovanissimo nell'Ordine Domenicano nel convento di Forlì, vi rifulse per la semplicità di vita, la rigorosa osservanza e per la carità verso i poveri. Devotissimo della Vergine Maria, ne portava sempre con sé un'immagine, opera del pittore Vitale da Bologna, che la Fraternita locale del Terz'Ordine conserva ancora gelosamente.A Forlì, beato Marcolino Amanni, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori, che visse tutta la vita in grande umiltà e semplicità, nel silenzio, nella solitudine, nel servizio dei poveri e nella cura dei fanciulli.


San Giovanni il Buono


Nato a Camogli (GE), fu soprannominato "Buono" per la sua vita esemplare.Annoverato tra il clero di Milano, ne divenne vescovo e rifulse per l'attività caritativa. Morì nel 669. Da San Carlo Borromeo il suo corpo fu traslato e sepolto nella chiesa cattedrale.Bastone pastoraleA Milano, memoria di san Giovanni Bono, vescovo, che riportò nella sua città la sede episcopale, precedentemente trasferita a Genova a causa dei Longobardi; per la sua fede e i suoi buoni costumi gradito a Dio e agli uomini.


Beato Guglielmo de Loarte


Il mercedario Beato Guglielmo de Loarte del monastero di Valladolid (Spagna), trascorse la sua ita cercando la sapienza dei padri studiando e occupandosi delle profezie con tutto l'impegno che verso il Padre Celeste poteva dare, per il bene dei fratelli. Morì santamente nello stesso monastero.L'Ordine lo festeggia il 2 gennaio.


Sant' Adalardo di Corbie


Adalardo = Alart Nel monastero di Corbie nel territorio di Amiens in Francia, sant'Adalardo, abate, che tutto dispose in modo che ognuno avesse a sufficienza, ovvero che nessuno avesse in eccesso e nulla andasse perduto, ma tutto fosse donato amorevolmente a lode di Dio.


Sant' Airaldo di Saint-Jean-de-Maurienne


Bastone pastoraleA Maurienne nella Savoia, sant'Airaldo, vescovo, che, tanto nell'eremo di Portes-en-Bugey quanto nella sede episcopale di Maurienne, alla prudenza e alla saggezza di pastore unì l'austerità e le consuetudini certosine.


San Teodoro di Marsiglia


A Marsiglia nella Provenza in Francia, san Teodoro, vescovo, che, per aver cercato di ristabilire la disciplina ecclesiastica, fu condannato dai re Childeberto e Guntramno e per tre volte cacciato in esilio.


Beato Guglielmo Repin


Ad Angers in Francia, beati Guglielmo Repin e Lorenzo Bâtard, sacerdoti e martiri, che, mentre infuriava la rivoluzione francese, morirono ghigliottinati per la loro fedeltà alla Chiesa.


Beato Lorenzo Batard


Ad Angers in Francia, beati Guglielmo Repin e Lorenzo Bâtard, sacerdoti e martiri, che, mentre infuriava la rivoluzione francese, morirono ghigliottinati per la loro fedeltà alla Chiesa.


San Defendente di Tebe


Soldato della legione Tebea,fu martirizzato con alcuni compagni presso Marsiglia, sul fiume Rodano. E'invocato contro i lupi e contro gli incendi.Romano di LombardiaPalma


Santi Argeo, Narciso e Marcellino


Nel territorio di Cori a trenta miglia da Roma, santi Argéo, Narciso e Marcellino, martiri.


San Blidulfo (Bladulfo)


Nel monastero di Bobbio in Emilia, san Bladolfo, sacerdote e monaco, discepolo di san Colombano.


San Silvestro di Troina


A Troina in Sicilia, san Silvestro, abate, che seguì la disciplina dei santi Padri d'Oriente.


San Vincenziano


Nel territorio di Tulle nella regione dell'Aquitania, in Francia, san Vincenziano, eremita.


San Mainchin (Munchino) di Limerick


A Limerick in Irlanda, san Mainchín, venerato come vescovo.

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03/01/2018 08:41
 
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San Daniele di Padova


Diacono, forse, della Chiesa padovana, fu martirizzato probabilmente durante la persecuzione di Diocleziano, al principio del sec. IV. Secondo le leggende, diffusesi in quella circostanza o poco dopo, e il cui nucleo essenziale sembra sicuro, il martire sarebbe apparso ad un cieco della Tuscia invitandolo a chiedere la grazia della vista nell'oratorio di san Prosdocimo a Padova, là ov'era la sua tomba, del tutto ignorata. Alla guarigione miracolosa seguirono diligenti ricerche, che portarono alla scoperta di un'arca marmorea. Il martire vi giaceva così com'era stato ucciso: il corpo, disteso supino sopra una tavola di legno e coperto da una lastra di marmo, era trapassato da molti lunghi chiodi. Un'iscrizione diceva: Hic corpus Danielis martyris et levitae quiescit. Il vescovo Ulderico, presente a quella prima ricognizione, fece trasportare il 3 gennaio 1076 l'arca nella nuova cattedrale di santa Maria, entro le mura della città e, per placare le opposizioni dei monaci di santa Giustina e degli abitanti del luogo, fece erigere un oratorio dedicato a san Daniele nel luogo ove ora è l'omonima chiesa parrocchiale. La salma del martire, dall'altare maggiore della vecchia cattedrale, nel 1592 fu traslata nel sottocoro della nuova.

PalmaA Padova, commemorazione di san Daniele, diacono e martire.


Santa Imbenia


Pia vergine Sarda, che subì il martirio per la fede in Cristo sotto l'Impero di Diocleziano. Le sue preziose Reliquie vennero scoperte nell' anno 1628 nella chiesa di S. Lussorio, in regione "Su Tonodiu", furono portate nella Basilica Insigne Colleggiata di Santa Maria della Neve in Cuglieri (dioc. di Bosa) ove si conservano ancora. Festeggiamenti in suo onore si tengono il 3 Gennaio (martirio) ed il 30 Aprile (in memoria della traslazione delle Reliquie). Nel giorno 29 Aprile il Simulacro della Vergine viene portato in pellegrinaggio dalla Basilica di Santa Maria della Neve alla regione "su Tonodiu" dove si trova una chiesetta campestre a lei intitolata, si parte verso le 17.00 per poi arrivare alla chiesa che dista circa 3 km da Cuglieri, il Simulacro viene accompagnato in processione dalla Confraternita della Madonna del Carmelo, dalle prioresse e dalla cittadinanza, quando si arriva viene offerto dal priorato un rinfresco, la popolazione si avvia poi verso la chiesetta per seguire la messa, al termine della celebrazione si può sostare, o fare delle passeggiate per tutto il perimetro del terreno che circonda la chiesetta. Il giorno 30 si fa il tragitto inverso, arrivati alla Basilica si partecipa alla Benedizione Eucaristica e si canta l' inno in onore della Vergine.Cuglieri (OR)Palma


San Ciriaco Elias Chavara


Ciriaco, cofondatore e primo Priore Generale dei Carmelitani di Maria Immacolata, nacque a Kerala, in India, il 10 febbraio 1805. Entrò in seminario nel 1818 e fu ordinato sacerdote nel 1829. Pose le fondamenta della prima casa della Congregazione a Mannanam nel 1831 ed emise i voti religiosi nel 1855. Nel 1866 collaborò anche alla fondazione della Congregazione delle Suore della Madre del Carmelo. Dal 1861 ricoprì la carica di Vicario Generale della Chiesa siro-malabarica. Difensore dell'unità della Chiesa contro lo scisma di Rocco, per tutta la vita lavorò per il rinnovamento spirituale della Chiesa siro-malabarica. Si distinse come uomo di orazione. Fu pieno di zelo per il Signore nell'Eucaristia e particolarmente devoto della Vergine Immacolata. Morì a Koonammavu nel 1871. Papa Francesco lo ha canonizzato il 23 novembre 2014.Nel monastero di Mannemamy nel Kérala in India, beato Ciriaco Elia Chavara, sacerdote, fondatore della Congregazione dei Carmelitani di Maria Immacolata.


Beato Guglielmo Vives


Priore del convento mercedario di Barcellona, il Beato Guglielmo Vives, nonostante fosse un uomo pacifico e molto umile, dovette affrontare con energia l'intromissione abusiva e senza ragione del vescovo di visitare il suo monastero. Nel 1401 dovette inviare il sacerdote Bartolomeo Celforés, come informatore a Roma, e spendere la grossa quantità di 3.000 fiorini d'oro, per dare soluzione alla questione. In seguito a questo il Re Martino V pose sotto la protezione della Corona d'Aragona la comunità con i suoi frati ed i loro beni. Il Beato Guglielmo scrisse la vita di San Pietro Nolasco e quella di Santa Maria de Cervellon, che venne poi inclusa nel processo di canonizzazione della Santa. Dopo una morte preziosa fu sepolto nel suo monastero.L'Ordine lo festeggia il 3 gennaio.


Santissimo Nome di Gesù


Il Santissimo Nome di Gesù fu sempre onorato e venerato nella Chiesa fin dai primi tempi, ma solo nel secolo XIV cominciò ad avere culto liturgico. San Bernardino, aiutato da altri confratelli, sopratutto dai beati Alberto da Sarteáno e Bernardino da Feltre, diffuse con tanto slancio e fervore tale devozione che finalmente venne istituita la festa liturgica. Nel 1530 Papa Clemente VII autorizzò l'Ordine francescano a recitare l'Ufficio del Santissimo Nome di Gesù. Giovanni Paolo II ha ripristinato al 3 gennaio la memoria facoltativa nel Calendario Romano.Santissimo Nome di Gesù, il solo in cui, nei cieli, sulla terra e sotto terra, si pieghi ogni ginocchio a gloria della maestà divina.


Invocazione al Nome di Gesù


Nella tradizione dell’Oriente cristiano è caratteristica la ripetizione del nome di Gesù, spesso definita «preghiera del cuore». Da molti è conosciuta e praticata l’invocazione «Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore». È una breve e particolare orazione utilizzata agli inizi del cristianesimo dai monaci orientali per rispondere alla sollecitazione della preghiera continua fatta da san Paolo. Nel contempo costituisce un atto di fede nella divinità di Gesù e un’implorazione di misericordia.


San Fintan di Dun Blesci


Scarse e di dubbio valore storico sono le notizie riguardanti questo santo. DI origine irlandese, Fintan fu discepolo di S. Comgall, l'abate di Bongar. Recatosi poi a Dun Blesci, ricevette in dono il terreno per un monastero. Morì in una data imprecisata, secondo la leggenda addirittura a duecentosessanta anni. Nella località di Doon anticamente era celebrata in suo onore una festa il 3 gennaio e sempre in quel luogo c'è anche una sorgente a lui dedicata.L'Ordine Benedettino lo festeggia il 3 gennaio.


San Gordio di Cesarea di Cappadocia


A Cesarea in Cappadocia, nell'odierna Turchia, il centurione san Gordio, martire, che san Basilio elogia come vero emulo del centurione presente sotto la Croce, poiché, durante la persecuzione di Diocleziano, confessò che Gesù era Figlio di Dio.


San Teogene


A Pario in Ellesponto, nell'odierna Turchia, san Teógene, martire: sotto l'impero di Licinio, arruolato tra le reclute, essendosi rifiutato di prestare il servizio militare a motivo della sua fede cristiana, fu incarcerato, torturato e, infine, affogato in mare.


San Fiorenzo di Vienne


Fiorenzo = che fiorisce, fiorente, dal latinoBastone pastoraleA Vienne, nella Gallia lugdunense, nell'odierna Francia, san Fiorenzo, vescovo, che prese parte al Concilio di Valence.


Santi Teopempto e Teonas (Teopompo e Sinesio)


Presso Nicomedia in Bitinia, nell'odierna Turchia, santi Teopempto e Teona, che affrontarono il martirio durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano.


San Luciano di Lentini


A Lentini in Sicilia, san Luciano, vescovo.
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03/01/2018 22:57
 
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Beato Manuel Gonzalez Garcia


Il beato Manuel Gonzales Garcia, «vescovo dei tabernacoli abbandonati», nasce a Siviglia nel 1877 da genitori ferventi cristiani. Sin da bambino culla il sogno di diventare sacerdote e viene ordinato prete il 21 settembre 1901. Il 4 marzo 1910 dà vita all'Opera delle tre Marie e dei discepoli di san Giovanni, dedita al culto eucaristico, diffusa in Spagna e America. Nominato vescovo di Malaga da papa Benedetto XV il 6 dicembre 1915, nel 1921 fonda le Suore missionarie eucaristiche di Nazareth. Durante il difficile periodo della guerra civile spagnola, quando a Malaga vengono bruciate molte chiese e il palazzo vescovile, Manuel Gonzales Garcia affronta i rivoluzionari, ma è poi costretto a rifugiarsi a Gibilterra e, dopo il ritorno in diocesi, la Santa Sede, temendo per la sua vita, gli impone di ritirarsi a Madrid dove muore nel 1940. Il 2 maggio 1952 inizia il processo di beatificazione: dichiarato venerabile il 6 aprile 1998, viene beatificato il 29 aprile 2001 da Giovanni Paolo II.

A Madrid in Spagna, beato Emanuele González García, vescovo: pastore egregio secondo il cuore del Signore, promosse con sommo zelo il culto della santissima Eucaristia e fondò la Congregazione delle Suore Missionarie Eucaristiche di Nazaret.


Beata Cristiana da Santa Croce (Oringa Menabuoi)


Battezzata con il nome di Oringa nacque a Santa Croce sull'Arno tra il 1237 e il 1240 in una famiglia di umili condizioni. Fin dall'infanzia cominciò a manifestare interesse verso la vita religiosa e la preghiera, che curava con particolare dedizione mentre era sola per badare alle pecore. Preferì dedicarsi al Signore e non volle sposarsi nonostante le pressioni dei familiari. Trasferita a Lucca si procurava vitto e vesti servendo come domestica. Nel 1265 intraprese un pellegrinaggio al santuario di San Michele al Gargano e a Roma aveva fatto voto di visitare i corpi dei martiri fino alla morte. Fu in questo periodo che venne chiamata con il nome di Cristiana. Ad Assisi il Signore le mostrò in visione la fondazione di una casa religiosa nel suo paese natio. Ottenuta una costruzione dal Comune, il 24 dicembre 1279 vi si rinchiuse con alcune compagne, dando inizio al monastero di Santa Maria Novella, posto dalla fondatrice sotto la regola di sant'Agostino e canonicamente riconosciuto nel 1296. Colpita da grave infermità, Cristiana morì il 4 gennaio 1310.

A Santa Croce in Val d'Arno in Toscana, beata Cristiana (Oringa) Menabuoi, vergine, che fondò un monastero sotto la regola di sant'Agostino.


Sant' Angela da Foligno


Dopo essersi recata ad Assisi ed aver avuto esperienze mistiche avviò un'intensa attività apostolica per aiutare il prossimo e soprattutto i suoi concittadini affetti da lebbra. Una volta morti marito e figli diede tutti i suoi averi ai poveri ed entrò nel Terz'Ordine Francescano: da quel momento visse in modo cristocentrico, ovvero tramite l'amore giunge all'identica mistica con Cristo. Per i suoi scritti assai profondi è stata chiamata "maestra di teologia". Il 3 aprile 1701 furono concessi Messa ed Ufficio propri in onore della Beata. Infine il 9 ottobre 2013 Papa Francesco, accogliendo la relazione del Prefeto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha iscritto Angela da Foligno nel catalogo dei Santi, estendendone il Culto liturgico alla Chiesa Universale.Angela = messaggero, nunzio, dal grecoA Foligno in Umbria, beata Angela, che, morti il marito e i figli, seguendo le orme di san Francesco, si diede completamente a Dio e affidò alla propria autobiografia le sue profonde esperienze di vita mistica.


San Libenzio di Brema


Originario della Svevia, quando papa Benedetto V fu deposto ed esiliato ad Amburgo, Libenzio, suo sostenitore, lo seguì nell'esilio. Alla morte del papa l'arcivescovo Adaldago gli affidò la cura dei poveri e degli ammalati di Brema, lo nominò suo camerlengo e lo raccomandò come suo successore. Divenne, infatti, arcivescovo di Brema nel 988, con la conferma e l'investitura dell'imperatore Ottone III. Per tutta la durata della carica, Libenzio fu sempre ammirato per la sua erudizione, la vita ascetica, l'umiltà e la castità. Morì il 4 gennaio 1013 e fu sepolto nella cattedrale di Brema.L'Ordine Benedettino lo festeggia il 4 gennaio.


Santa Farailde di Gand


Nata nella città di Gand in Belgio, soffrì pazientemente i maltrattamenti del suo sposo e rimasta vedova, condusse una vita di intensa pietà e penitenza.A Bruay-sur-l'Escaut vicino a Valencienne nell'Artois in Neustria, nell'odierna Francia, santa Faraílde, vedova, che, obbligata a sposarsi con un uomo violento, si tramanda che abbia abbracciato una vita di preghiera e austerità fino alla vecchiaia.


Beato Luigi de Halles


Per la predicazione del vangelo ed il riscatto dei cristiani in Francia, il Beato Luigi de Halles, patì molti tormenti per mano dei saraceni finendo anche nelle loro prigioni per la libertà degli schiavi. Onorando l'Ordine Mercedario fu accolto nella patria celeste nell'anno 1271.L'Ordine lo festeggia il 4 gennaio.


Santa Dafrosa di Roma


Santa Dafrosa, martire romana al tempo di Giuliano l'Apostata, fu moglie di San Flaviano e madre delle sante Bibiana e Demetria. Solo in passato fu annoverata nel martirologio romano e le sue reliquie riposano con quelle delle figlie.Dafrosa, di origine siriana, 'cinta di rose'Palma


Beato Tommaso Plumtree


A Durham in Inghilterra, beato Tommaso Plumtree, sacerdote e martire: condannato a morte, sotto la regina Elisabetta I, per la sua fedeltà alla Chiesa cattolica, subì con coraggio il supplizio dell'impiccagione che, dinanzi al patibolo, affermò di preferire alla vita.


Sant' Abruncolo


A Clermont-Ferrand nella regione dell'Aquitania, in Francia, sant'Abruncolo, vescovo, che, inizialmente a capo della Chiesa di Langres, fuggendo di notte a causa della minaccia dei Burgundi, passò in Alvernia e si stabilì nella sede che fu di san Sidonio Apollinare.


Beata Chiara de Ugarte


Monaca nel monastero mercedario di Gesù e Maria ad Orozco (Spagna), la Beata Chiara de Ugarte era dotata del dono della contemplazione e dopo una vita trascorsa accumulando tanti meriti andò nella patria del paradiso.L'Ordine la festeggia il 4 gennaio.


San Ferreolo di Uzès


A Uzès nella Gallia narbonense, nell'odierna Francia, san Ferréolo, vescovo, che scrisse una regola per i monaci e, mandato in esilio per invidia, fu dopo tre anni riconosciuto come vero uomo di Dio e restituito con gioia al suo popolo.


San Rigoberto di Reims


A Reims sempre in Neustria, nell'odierna Francia, san Rigoberto, vescovo, che, scacciato contro le leggi dalla sua sede da parte di Carlo Martello capo dei Franchi, visse in umiltà.


San Gregorio di Langres


A Digione in Burgundia, nell'odierna Francia, san Gregorio, che, dopo essere stato per molti anni conte nella regione di Autun, fu ordinato vescovo di Langres.


Santi Ermete e Caio


Nella Mesia, nelle odierne terre comprese tra Romania e Bulgaria, santi Ermete e Caio, martiri, uno ad Arčer, l'altro a Vidin.


San Rigomero


A Meaux nel territorio della Neustria, nell'odierna Francia, san Rigomero, vescovo.
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05/01/2018 09:54
 
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Beato Pietro Bonilli


Nacque a San Lorenzo di Trevi (Perugia) il 15 Marzo 1841. Dopo l'ordinazione sacerdotale nel 1863, fu parroco di Cannaiola di Trevi per 34 anni. In questa cittadina fondò il 13 Maggio 1888 la Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia di Spoleto. Un istituto dedicato all'assistenza di poveri, orfani, sordomuti, ciechi e persone abbandonate. Nel 1898 diventò canonico della Cattedrale di Spoleto. Diventato vescovo, Pietro Bonilli passò gli ultimi anni della sua vita in solitudine in una piccola camera. Morì a Spoleto nel 1935. Fu proclamato beato da Giovanni Paolo II il 24 Aprile 1988. Bonilli ebbe come padre spirituale ed ispiratore don Ludovico Pieri, un santo sacerdote di Trevi (che fu padre spirituale ed ispiratore anche del beato Placido Riccardi). La chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo di Cannaiola di Trevi, oggi si chiama anche Santuario del Beato Pietro Bonilli. All'interno di questo edificio, nella cappella a fianco del campanile, riposano le spoglie mortali di Pietro Bonilli, traslate il 24 aprile 1998 dal suo Santuario di Spoleto, reso inagibile dagli eventi sismici del settembre 1997.

A Spoleto in Umbria, beato Pietro Bonilli, sacerdote, fondatore della Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia per l'assistenza e l'educazione delle ragazze bisognose e orfane.


Sant' Amelia


Questa santa, di cui non si sa praticamente nulla della vita, appartiene ad un numeroso gruppo di martiri cristiani, uccisi a Gerona, città della Catalogna, in Spagna, durante il IV secolo. La notizia è riportata in un antico Breviario di Gerona che pone questo lungo elenco di martiri all'epoca della persecuzione di Diocleziano (243-313). Nel 1336 il vescovo di Gerona, Arnau de Camprodón, scoprì le reliquie dei martiri e dedicò ad essi un altare nella cattedrale cittadina, poi nei secoli questi martiri, elencati in una lunga lista dal «Martirologio Geronimiano», sono stati celebrati a gruppi in date diverse, di alcuni di essi il suddetto Martirologio e altri documenti e iscrizioni lapidarie riportano i nomi con qualche piccola aggiunta; è il caso dei martiri Germano, Giusturo, Paolino e Sicio, con festa al 31 maggio, Paolino e Sicio sarebbero antiocheni, mentre Germano, Giusturo e tutti gli altri dell'elenco sembrano essere africani. Il solo nome della martire Amelia, riportato nel lungo elenco dei martiri per la fede, morti a Gerona, ma inquadrati nella grande carneficina che infuriò nell'impero romano, durante la persecuzione di Diocleziano, non ci permette di sapere altro.




Sant' Edoardo III il Confessore


Normanno da parte di madre, nel primo periodo la sua vita, visse in esilio in Francia per sfuggire all'invasione danese. Incoronato re d'Inghilterra nel 1043, si trovò a far da mediatore, con grandi difficoltà ed insuccessi, fra i Normanni e i Sassoni. Per spirito di conciliazione, sposò Edith, la figlia colta e intelligente del suo principale avversario politico. Il matrimonio, nonostante inizialmente fosse stato dettato dalla ragion di Stato, fu caratterizzato da un profondo accordo. Mite e generoso, Edoardo lasciò una traccia indelebile nel popolo inglese che lo venerò non solo per alcuni saggi provvedimenti amministrativi ma, principalmente, per la sua bontà, per la carità verso coloro che avevano bisogno e per la santità della sua vita. A lui si deve la restaurazione del monastero di Westminster.InghilterraEdoardo = che si cura della proprietà, dal tedescoCorona, AnelloA Londra in Inghilterra, sant'Edoardo, detto il Confessore: re degli Angli, amatissimo dal suo popolo per la sua grande carità, assicurò la pace al suo regno e promosse con tenacia la comunione con la sede di Roma.


San Giovanni Nepomuceno Neumann


Giovanni Nepomuceno Neumann nacque in Boemia nel 1811. Studiò per diventare sacerdote, ma non vi riuscì. Allora nel 1836 emigrò negli Stati Uniti. A Manhattan fu ben accolto dal vescovo John Dubois che aveva solo 36 preti per gli Stati di New York e New Jersey. Due settimane dopo il suo arrivo fu ordinato e inviato a Buffalo, dove ebbe la cura della zona rurale. Per raggiungere tutte le anime a lui affidate, dormiva poco e spesso si nutriva solo di pane e acqua. Aderì all'ordine redentorista e nel 1852 divenne vescovo di Filadelfia dove edificò cinque chiese e iniziò la costruzione della cattedrale. Si dedicò ai giovani. Morì nel 1860 ed è santo dal 1977.

Bastone pastoraleA Philadelphia in Pennsylvania negli Stati Uniti d'America, san Giovanni Nepomuceno Neumann, vescovo, della Congregazione del Santissimo Redentore: con mezzi materiali, consigli e carità aiutò coloro che erano emigrati a causa dalla povertà e si prese grande cura dell'educazione cristiana dei fanciulli.


Beata Maria Repetto


Trascorsa in famiglia la sua pia giovinezza, a ventidue anni entrò nel Conservatorio delle Suore di N.S. del Rifugio in Monte Calvario, che a Genova, fin dal secolo XVII, prestano il loro servizio negli ospedali e anche altrove in molteplici opere di assistenza.Con semplicità e ilarità di animo, ebbe un'effusa propensione verso i poveri e i tribolati, che da ogni parte aflluivano non invano al Conservatorio per ricevere conforto da lei, che fungeva da portinaia della casa. Professava tenera e fiduciosa devozione a san Giuseppe.Chiamata dal popolo, mentre era ancora in vita, la "monaca santa" anche per i doni preternaturali dei quali Dio l'aveva arricchita, morì nel 1890 e il 4 ottobre 1981 dal papa Giovanni Paolo II fu ascritta nel Catalogo dei beati.A Genova, beata Maria Repetto, vergine, delle Suore di Nostra Signora del Rifugio in Monte Calvario: vivendo lontana dal mondo, si distinse nel confortare gli afflitti e nel risollevare i dubbiosi alla speranza della salvezza.


Santa Genoveva Torres Morales


Fondatrice della Congregazione delle Suore del Sacro Cuore e dei Santi Angeli. Nata ad Almenara (Castellón) nel 1870. Fin da giovane si prese cura di donne sole e bisognose a Valencia, dove fondò nel 1911 la prima Casa, creando la Società Angelica. Morì nel 1956, e venne beatificata nel 1995. Gli spagnoli la chiamavano "Angelo della solitudine". E' stata canonizzata da Papa Giovanni Paolo II il 4 maggio 2003.A Saragozza in Spagna, santa Genoveffa Torres Morales, vergine, che, provata fin dalla fanciullezza dalle durezze della vita e affetta da cattiva salute, fondò la Congregazione delle Suore del Sacro Cuore di Gesù e dei Santi Angeli per l'assistenza alle donne.


Sant'Amata (Amma Talida) della Tebaide


Era badessa di uno dei dodici monasteri di Antinoe in Egitto. Visse ottanta anni. Era circondata dall'affetto e dalla venerazione di sessanta monache, che le ubbidivano con animo veramente filiale. Di lei Palladio sottolinea in particolare l'eccezionale castità conservata illibatissima per così lunghi anni e diventata in lei come una seconda natura, al punto da consentirle di trattare con serena familiarità persone d'altro sesso. Nei cataloghi del De Natalibus, del Canisio e del Ferrari, come negli Acta Sanctorum, è ricordata col titolo di santa al 5 gennaio; la sua memoria manca invece nel Martirologio romano.


Beati Francesco Peltier, Giacomo Ledoyen e Pietro Tessier


I sacerdoti Francois Peltier (nato a Savennières il 26 aprile 1728), Giacomo Ledoyen (nato a Rochefort-sur-Loire il 3 aprile 1760) e Pietro Tessier (nato a La Trinité-d’Angers l’11 maggio 1766) subirono il martirio durante la Rivoluzione Francese e vennero beatificati il 19 febbraio 1984 da Papa Giovanni Paolo II insieme con altri martiri della diocesi di Angers.Ad Angers in Francia, beati Francesco Peltier, Giacomo Ledoyen e Pietro Tessier, sacerdoti e martiri, ghigliottinati durante la rivoluzione francese per avere custodito con fedeltà il loro sacerdozio.


Beata Marcellina Darowska


Maria Marcellina dell''Immacolata Concezione
Visse a Jazlowice in Ucraina (anagrafe: beata Marcellina Darowska). Si consacrò a Dio in seguito alla morte del marito del figlio primogenito. Sempre attenta alla dignità della famiglia, fondò la Congregazione delle Suore dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria per l''educazione delle fanciulle.


San Convoione


In Bretagna, san Convoione, abate, che fondò a Redon il monastero di San Salvatore, dove, sotto la sua disciplina e seguendo la regola di san Benedetto, i monaci fiorirono insigni per pietà e, dopo la distruzione del cenobio ad opera dei Normanni, costruì presso Saint-Maixent-de-Plélan un nuovo monastero, ove morì ottuagenario.


Beato Dionisio Ammalio


Mercedario del convento di Santa Maria di Montebianco in Tarragona (Spagna), il Beato Dionisio Ammalio venne inviato a Tunisi in Africa, dove strappò 130 prigionieri dalle mani dei mussulmani. Tornato in patria e dopo una vita vissuta confessando la fede in Cristo, morì a Tarragona.L'Ordine lo festeggia il 5 gennaio.


San Deogratias


A Cartagine, nell'odierna Tunisia, san Deogratias, vescovo, che riscattò moltissimi prigionieri condotti via da Roma dai Vandali, raccogliendoli in due grandi basiliche allestite con letti e stuoie.


San Carlo di S. Andrea Houben


A Dublino in Irlanda, beato Carlo di Sant'Andrea (Giovanni Andrea) Houben, sacerdote della Congregazione della Passione, zelante ministro del sacramento della Penitenza.


Beato Ruggero di Todi


Ruggero = lancia gloriosa, dal tedescoA Todi in Umbria, beato Ruggero, sacerdote dell'Ordine dei Minori, discepolo di san Francesco e suo fervido imitatore.


Santa Emiliana


A Roma, commemorazione di santa Emiliana, vergine, zia del papa san Gregorio Magno, che, poco dopo sua sorella Tarsilla, fece anch'ella ritorno al Signore.


San Gerlaco di Valkenburg


Vicino a Valkenburg nella regione del Limburg, nell'odierna Olanda, san Gerláco, eremita, rinomato per l'assistenza ai poveri.


Santa Sincletica


Ad Alessandria in Egitto, santa Sincletica, vergine, che si tramanda abbia condotto vita eremitica.
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06/01/2018 10:32
 
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Sant' Andrea Corsini


Andrea della nobile famiglia fiorentina dei Corsini, nacque nel 1301. Vestì l'abito di frate carmelitano. Dopo la sua ordinazione sacerdotale, venne mandato a completare gli studi nell'università di Parigi. Tornò a Firenze quando già imperversava l'epidemia della peste, descritta da Boccaccio. Venne eletto superiore provinciale dell'Ordine nel 1348 e, due anni dopo, essendo morto di peste il vescovo di Fiesole, Andrea fu chiamato a succedergli. Per ventiquattro anni resse la diocesi di Fiesole. Della sua carità beneficiarono i poveri. Della sua opera di pacificatore trassero vantaggio non solo i battaglieri comuni toscani, ma anche la città di Bologna, dove il papa Urbano V lo mandò a mettere pace tra i cittadini, sobillati dai Visconti, e che lo compensarono anche con il carcere. Morì il 6 gennaio 1373 e il suo corpo venne seppellito nella fiorentina chiesa del Carmine. Fu canonizzato nel 1629.

Andrea = virile, gagliardo, dal grecoBastone pastoraleA Fiesole in Toscana, sant'Andrea Corsini, vescovo, dell'Ordine dei Carmelitani: insigne per la sua vita austera e per l'assidua meditazione delle sacre Scritture, restaurò i conventi devastati dalla peste e governò con saggezza la sua Chiesa, portando conforto ai poveri e riconciliando i nemici.


Santi Giuliano e Basilissa


Giuliano e sua moglie Basilissa vengono ricordati assieme ad altri compagni martiri ad Antinoe. Secondo la «Passio» greca che ne racconta la vita, Basilissa in giovane età viene persuasa dalla sposo a vivere in castità il matrimonio, per il quale lo stesso Giuliano aveva ricevuto pressioni da parte dei genitori contro il suo desiderio segreto di conservare la verginità. Seguendo l'esempio del marito, alla morte dei genitori Basilissa fonda un monastero. È qui, secondo l'antica agiografia, che si inserisce, nella vita dei due santi sposi, la persecuzione di Diocleziano e Massimiano, fra il secondo e il terzo secolo. Basilissa e le sue compagne muoiono insieme piuttosto misteriosamente, mentre Giuliano è denunciato al governatore Marciano e imprigionato. Morirà anche lui martire assieme a un gruppo di anonimi ai quali va aggiunto di certo il neofita Anastasio, convertito al cristianesimo dallo stesso Giuliano in prigione. Il santo sposo, sembra assieme a venti soldati e sette fratelli, dopo una lunga serie di tormenti, subirà la decapitazione.

Ad Antinoe nella Tebaide, in Egitto, santi Giuliano e Basilissa, martiri.


San Carlo da Sezze


Giancarlo Marchionne nacque a Sezze (Latina) nel 1613 da genitori contadini. Fece anche lui il pastore e l'agricoltore. A 17 anni fece voto di castità in onore della Vergine e poco dopo entrò nell'Ordine dei Frati minori come fra Carlo. Fu in numerosi conventi del Lazio come cuoco. portinaio, questuante e sacrestano. Ma, nonostante gli scarsi studi, aveva doni di scienza straordinari e ciò gli permise di realizzare una vasta produzione di opere ascetico-letterarie. Fu consigliere di Alessandro VII e Clemente IX. Morì nel 1670 ed è santo dal 1959. E' patrono di Sezze e della diocesi di Latina-Terracina Sezze-Priverno.

Carlo = forte, virile, oppure uomo libero, dal tedesco arcaicoA Roma, san Carlo da Sezze, religioso dell'Ordine dei Frati Minori: costretto fin dalla fanciullezza a procurarsi il vitto quotidiano, esortava i compagni all'imitazione di Cristo e dei santi; indossato finalmente, come desiderava, l'abito francescano, si dedicò all'adorazione del Santissimo Sacramento.


Sant' Andrea Bessette (Alfredo)


Nella solennità dell'Epifania si ricorda anche il beato canadese Alfredo Bessette. Orfano a nove anni, nel 1854, fu cresciuto da una zia. Lavorò nelle filande ed emigrò negli Usa, improntando la vita alla spiritualità di san Giusppe. Tornato in patria, entrò come fratel Andrea nella Congregazione della Santa Croce, nata per far rinascere le scuole cattoliche francesi, abolite un secolo prima dagli inglesi. Fu per 40 anni portinaio del collegio di Notre-Dame a Montreal, operando guarigioni. Sul monte cittadino edificò una cappella a san Giuseppe, divenuta un importante santuario. Morì 91enne nel 1937 e fu lutto nazionale.

A Montréal nel Québec in Canada, beato Andrea (Alfredo) Bessette, religioso della Congregazione della Santa Croce, che fece edificare in questo luogo un insigne santuario in onore di san Giuseppe.


Epifania del Signore


L'origine orientale di questa solennità è nel suo stesso nome: "epifania", cioè rivelazione, manifestazione; i latini usavano la denominazione "festivitas declarationis" o "apparitio", col prevalente significato di rivelazione della divinità di Cristo al mondo pagano attraverso l'adorazione dei magi, ai Giudei col battesimo nelle acque del Giordano e ai discepoli col miracolo alle nozze di Cana.Solennità dell'Epifania del Signore, nella quale si venera la triplice manifestazione del grande Dio e Signore nostro Gesù Cristo: a Betlemme, Gesù bambino fu adorato dai magi; nel Giordano, battezzato da Giovanni, fu unto dallo Spirito Santo e chiamato Figlio da Dio Padre; a Cana di Galilea, alla festa di nozze, mutando l'acqua in vino nuovo, manifestò la sua gloria.


Beata Rita Amata di Gesù (Rita López de Almeida)


E' vissuta in un periodo storico particolarmente difficile per il Portogallo. Aspirò alla santità fin dalla giovinezza e cominciò a svolgere un audace apostolato per riportare sulla retta via persone traviate. Allo stesso tempo insegnava il catechismo in parrocchia. Dopo anni di discernimento fondò nella povertà il suo primo collegio per le bambine povere ed abbandonate, lavorando così alla promozione umana e cristiana della donna. Con le sue collaboratrici dette vita alla Congregazione delle Suore di Gesù Maria Giuseppe. La Serva di Dio e la sua opera attraversarono difficoltà, umiliazioni e persecuzioni. Per assicurare un futuro al suo Istituto inviò alcune suore in Brasile.


Sant' Erminoldo di Prufening


Monaco dell'abbazia benedettina di Hirsau, Erminoldo venne nominato abate di Prufening dal vescovo Ottone di Bamberga. Morì nel 1121 a causa delle percosse subìte da un suo confratello, contrario al fatto che Erminoldo avesse vietato allo scomunicato Enrico V l'ingresso nel monastero. I suoi resti furono riesumati nel 1283.L'Ordine Benedettino lo festeggia il 6 gennaio.


San Raimondo de Blanes


Il cavaliere laico, San Raimondo de Blanes è il primo martire dell'Ordine Mercedario. Catturato dai terribili invasori mussulmani, per odio della fede cattolica venne incarcerato, percosso e flagellato ed infine decapitato, nella città di Granada nel giorno dell'Epifania del Signore dell'anno 1235.L'Ordine lo festeggia il 6 gennaio.


Santa Raffaella Maria del Sacro Cuore (Rafaela Porras y Aillón)


Sempre a Roma, santa Raffaella Maria del Sacro Cuore Porras Ayllón, vergine, che istituì la Congregazione delle Ancelle del Sacratissimo Cuore di Gesù, e, ritenuta insana di mente, portò santamente a termine la sua vita tra le sofferenze e nella penitenza.


San Giovanni de Ribera


A Valencia in Spagna, san Giovanni de Ribera, vescovo, che svolse anche la funziona di viceré e, devoto della santissima Eucaristia e difensore della verità cattolica, educò il popolo con solidi insegnamenti.


San Felice di Nantes


A Nantes in Bretagna, memoria di san Felice, vescovo, che nel servizio ai suoi concittadini diede testimonianza del suo zelo, costruendo la chiesa cattedrale ed evangelizzando senza sosta le popolazioni rurali.


San Pier Tommaso


A Famagosta nell'isola di Cipro, transito di san Pietro Tommaso, vescovo di Costantinopoli, dell'Ordine dei Carmelitani, che svolse la missione di legato del Romano Pontefice in Oriente.


Beato Macario lo Scozzese


A Würzburg nella Franconia, in Germania, beato Macario, abate, che per primo in questa città resse il monastero degli Scozzesi.


San Guido (Guy) di Auxerre


Guido = istruito, dall'antico tedesco
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07/01/2018 08:57
 
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San Raimondo de Penafort


Figlio di signori catalani, nasce a Peñafort nel 1175. Comincia gli studi a Barcellona e li termina a Bologna. Qui conosce il genovese Sinibaldo Fieschi, poi papa Innocenzo IV. Di ritorno a Barcellona, Raimondo è nominato canonico della cattedrale. Ma nel 1222 si apre in città un convento dell'Ordine dei Predicatori, fondato pochi anni prima da san Domenico. E lui lascia il canonicato per farsi domenicano. Nel 1223 aiuta il futuro santo Pietro Nolasco a fondare l'Ordine dei Mercedari per il riscatto degli schiavi. Qualche anno dopo a Roma Gregorio IX gli affida il compito di raccogliere e ordinare tutte le decretali (gli atti emanati dai pontefici in materia dogmatica e disciplinare, rispondendo a quesiti o intervenendo su situazioni specifiche). Raimondo riesce a dare un ordine e una completezza mai raggiunti prima. Nel 1234, il Papa gli offre l'arcivescovado di Tarragona. Ma lui rifiuta. Nel 1238 i suoi confratelli lo vogliono generale dell'Ordine. Ma l'attività intensa che lo vede in tutta Europa lo sfianca. A 70 anni torna infine a una vita di preghiera, studio, formazione dei nuovi predicatori nell'Ordine. Frate Raimondo muore a Barcellona nel 1275.

Raimondo = intelligenza protettrice, dal tedescoSan Raimondo di Penyafort, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori: insigne conoscitore del diritto canonico, scrisse rettamente e fruttuosamente sul sacramento della penitenza e, eletto maestro generale, preparò una nuova redazione delle Costituzioni dell'Ordine; in avanzata vecchiaia a Barcellona in Spagna si addormentò piamente nel Signore.(6 gennaio: A Barcellona nella Catalogna in Spagna, san Raimondo di Penyafort, la cui memoria si celebra domani).


San Luciano di Antiochia


Prete dotto e discusso, morì martire a Nicomedia il 7 gennaio 312, durante la persecuzione di Massimino. Esplicò in tutto l'Oriente, con fulcro ad Antiochia, la sua opera esegetica rivelando in ciò una estrema e tormentata esigenza di precisione per i testi della tradizione. La sua «Recensione lucianica» dell'Antico e del Nuovo Testamento era diventata dalla fine del IV secolo in avanti il testo usuale di un gran numero di Chiese. Nel 330 l'imperatore Costantino, per ossequiare la madre Elena, fondò Elenopoli. Qui vi si onorava e continuò a onorarsi nel tempo il corpo del martire San Luciano. Fantasia vuole che per il trasferimento delle reliquie di Luciano da Nicomedia a Elenopoli, la provvidenza si sia servita, via mare, di un delfino miracoloso. Quello che è più certo è che Costantino, poco prima di morire, fu battezzato nel 337 dal vescovo Eusebio nei pressi della tomba di Luciano. Questo Santo, testimone sofferente nella ricerca di Dio, attestò con la presenza della memoria la «conversione» di un impero: soltanto a vicenda terrena pressoché conclusa, l'imperatore Costantino suggellò la nuova fede venerando la madre Elena e assumendo per testimone san Luciano.

Luciano = di Lucio, nato nella luce, dal latinoPalmaA Nicomedia in Bitinia, nell'odierna Turchia, passione di san Luciano, sacerdote della Chiesa di Antiochia e martire, che, rinomato per dottrina ed eloquenza, condotto davanti al tribunale, agli ostinati interrogatori accompagnati dalle torture rispondeva intrepido confessando di essere cristiano.


San Giuliano di Gozzano


Diacono missionario, forse oriundo della Grecia, venne a predicare nell'alto novarese.Forse si trasferì in Italia con il fratello Giulio, sacerdote, perché disgustati dagli errori degli eretici e perseguitati.In Italia dimorarono per un po' di tempo nei pressi di Roma ad Aqua Salvia, quindi attraversarono il Lazio e pervennero nell'Italia settentrionale predicando e convertendo molti alla vera fede. Da Teodosio ottennero l'autorizzazione a distruggere altari e boschetti sacri pagani e a costruire chiese cristiane.Di fatto edificarono un cospicuo numero di chiese, che raggiunsero il centinaio. Le due ultime le costruirono nei pressi del lago di Orta e precisamente la novantanovesima a Gozzano, dedicata a san Lorenzo, dove rimase Giuliano che ivi anche morì e vi fu sepolto; l'altra, la centesima, Giulio la costruì sulla piccola isola esistente nel lago, dedicandola agli apostoli Pietro e Paolo e nella quale egli stesso fu poi sepolto.Le reliquie di Giuliano nel 1360 furono trasferite nella nuova chiesa di Gozzano a lui dedicata sulla rocca e deposte sotto l'altare maggiore, mentre nella vecchia chiesa di San Lorenzo ne è rimasto solo il cenotafio.


Beata Lindalva Justo de Oliveira


Nacque il 20 ottobre 1953 nel piccolo centro di Sítio Malhada da Areia, nel Rio Grande do Norte in Brasile. Sesta figlia di João Justo da Fé e Maria Lúcia, fin da piccola dimostrava grande religiosità. Dopo gli studi a Natal, curò il padre malato e, alla sua morte, Lindalva de Oliveira, a 33 anni, entrò nella Società delle Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli. Terminato il periodo di noviziato, venne inviata all'internato Dom Pedro II, a Salvador, Bahia, ricevendo il compito di coordinare un'infermeria con 40 anziani. La mattina del 9 aprile 1993, Venerdì Santo, partecipò alla Via Crucis. Di ritorno, servì la colazione agli anziani. Non aveva neanche iniziato il servizio che venne assassinata con 44 coltellate da Augusto Peixoto, uno dei pazienti. È stata dichiarata beata il 25 novembre 2007.




Beato Francesco Bae Gwan-gyeom


Francesco Bae Gwan-gyeom fu tra i primi abitanti del suo villaggio natale a scegliere di abbracciare il cattolicesimo, recentemente introdotto in Corea. Si diede da fare per la costruzione di una casa di preghiera per i suoi conterranei, ma venne arrestato proprio quando l’edificio era pronto. Morì, a causa delle percosse subite durante gli interrogatori, il 7 gennaio 1800, a circa sessant’anni. Inserito nel gruppo di martiri capeggiato da Paolo Yun Ji-chung, è stato beatificato da papa Francesco il 16 agosto 2014, nel corso del viaggio apostolico in Corea del Sud.


San Canuto Lavard


San Canuto Lavard, duca di Schleswig e re di Wagrie, governò con giustizia e prudenza, favorì la religione cattolica, morì martire della giustizia, ucciso dai cugini pretendenti al trono, e fu canonizzato nel 1169 da Alessandro III. E’ commemorato in data odierna dal nuovo Martyrologium Romanum.Zeeland (Danimarca)Palma, Corona, Lancia, CiborioNella selva presso Ringsted in Danimarca, san Canuto, detto Lavard: duca dello Schleswig, resse con giustizia e prudenza il suo principato e favorì il culto, ma fu ucciso da nemici invidiosi della sua autorità.


San Giuseppe Tuan


Giuseppe Tuan, laico del Vicariato Apostolico del Tonchino Centrale, rifiutò di calpestare la croce, anzi la adorò. Per tale motivo fu decapitato sotto l’imperatore Tu Duc. Papa Giovanni Paolo II l’ha canonizzato il 19 giugno 1988.Nel villaggio di An Bái nel Tonchino, ora Viet Nam, san Giuseppe Tuân, martire: padre di famiglia e contadino, fu decapitato sotto l'imperatore Tư Ðưc per aver pregato in ginocchio davanti alla croce, che aveva invece avuto l'ordine di calpestare.


Sant'Anselmo


Era un eremita di Vivo del sec. XII, è ricordato nella vita di S. Alberto di Montalceto al quale avrebbe dato l'abito dell'Ordine. E' detto beato nei martirologi benedettini, ma non v'è traccia di culto.
E' ricordato insieme con S. Alberto di Montalceto il 7 Gennaio.


San Polieuto


A Melitene nell'antica Armenia, san Poliéuto, martire: soldato, costretto dall'editto dell'imperatore Decio a sacrificare agli dèi, ne fece a pezzi le statue e per questo patì molti tormenti, fino ad essere decapitato e battezzato nel suo stesso sangue.


Beato Ambrogio Fernandes


A Suzuta in Giappone, beato Ambrogio Fernández, martire: recatosi in Oriente spinto da ricerca di guadagno, fu poi ammesso come religioso nella Compagnia di Gesù e, dopo aver patito molte privazioni, morì in carcere per Cristo.


Beato Matteo Guimerà di Agrigento


Matteo = uomo di Dio, dall'ebraicoA Palermo, transito del beato Matteo Guimerá, vescovo di Agrigento, dell'Ordine dei Minori, cultore e propugnatore del Santissimo Nome di Gesù.


Beata Maria Teresa del Sacro Cuore (Haze)


A Liegi in Belgio, beata Maria Teresa (Giovanna) Haze, vergine, che fondò la Congregazione delle Figlie della Santa Croce al servizio dei deboli e dei poveri.


Sant' Alderico di Le Mans


Alderico = sovrano potente, dall'antico sassoneA Le Mans in Francia, sant'Alderico, vescovo, che con ogni ardore si diede al culto di Dio e dei santi.


San Ciro


A Costantinopoli, san Ciro, vescovo, che, monaco in Paflagonia, fu elevato alla sede di Costantinopoli, dalla quale fu poi scacciato, per morire in esilio.


San Tillone


A Solignac presso Limoges nella regione dell'Aquitania, in Francia, san Tillone, che, discepolo di sant'Eligio, fu artigiano e monaco.


San Valentino


A Passau nel Norico, nell'odierna Baviera, commemorazione di san Valentino, vescovo della Rezia.


San Crispino I


Crispino = dai capelli ricci, dal latinoBastone pastoraleA Pavia, san Crispino, vescovo.


San Rinaldo di Colonia


Rinaldo = potente consigliere, dall'antico tedesco


Santa Virginia


Virginia = verginale, puro, dal latino
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08/01/2018 08:34
 
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Sant' Erardo di Ratisbona


Il soggiorno di Erardo a Ratisbona negli anni a cavallo fra il VII e l'VIII secolo, la sua morte in quella città e il culto che gli fu reso soprattutto in Baviera - attestato da numerosi centri abitati che ne portano il nome - sono gli elementi più certi su questo santo, rimasto per il resto avvolto da uno spesso velo di leggenda. Secondo alcuni studiosi Erardo era vescovo di Ardagh in Irlanda, poi partì per il continente insieme al futuro sant'Alberto di Cashel, arrivando fino a Roma; poi, mentre Alberto proseguì per Gerusalemme, Erardo si recò in Baviera, stabilendosi a Ratisbona, dove sarebbe stato eletto vescovo. Altri invece suppongono che Erardo fosse un vescovo itinerante ordinato da san Bonifacio, il grande apostolo della Germania. Nella Vita di sant'Odilia, patrona dell'Alsazia, si racconta che, cieca dalla nascita, essa riacquistò miracolosamente la vista quando fu battezzata da Erardo vescovo di Ratisbona. Proprio il battesimo di Odilia (festeggiata il 13 dicembre), col conseguente prodigioso recupero della vista, è l'episodio della vita di Erardo che più ha colpito la fantasia, influenzando gli artisti che si sono a esso ispirati.

A Ratisbona in Baviera, sant'Erardo: di origine scozzese, ardente dal desiderio di annunciare il Vangelo, venne in questa regione, dove svolse il ministero di vescovo.


Sant' Alberto di Cashel


Il soggiorno di Erardo a Ratisbona negli anni a cavallo fra il VII e l'VIII secolo, la sua morte in quella città e il culto che gli fu reso soprattutto in Baviera - attestato da numerosi centri abitati che ne portano il nome - sono gli elementi più certi su questo santo, rimasto per il resto avvolto da uno spesso velo di leggenda. Secondo alcuni studiosi Erardo era vescovo di Ardagh in Irlanda, poi partì per il continente insieme al futuro sant'Alberto di Cashel, arrivando fino a Roma; poi, mentre Alberto proseguì per Gerusalemme, Erardo si recò in Baviera, stabilendosi a Ratisbona, dove sarebbe stato eletto vescovo. Altri invece suppongono che Erardo fosse un vescovo itinerante ordinato da san Bonifacio, il grande apostolo della Germania. Nella Vita di sant'Odilia, patrona dell'Alsazia, si racconta che, cieca dalla nascita, essa riacquistò miracolosamente la vista quando fu battezzata da Erardo vescovo di Ratisbona. Proprio il battesimo di Odilia (festeggiata il 13 dicembre), col conseguente prodigioso recupero della vista, è l'episodio della vita di Erardo che più ha colpito la fantasia, influenzando gli artisti che si sono a esso ispirati.

Alberto = di illustre nobiltà, dal tedescoA Cashel in Irlanda, sant'Alberto, vescovo: di origine inglese, fu a lungo pellegrino per Cristo.


San Lorenzo Giustiniani


Di nobilissima famiglia, si diede ad una vita ascetica dopo una visione della Sapienza Eterna. Entrò nella Congregazione dei Canonici Secolari dell'isola di San Giorgio, di cui fu Superiore, continuando a dedicarsi alla preghiera e alla contemplazione ma anche alla questua per le strade. Vescovo di Castello, riformò con zelo apostolico la sua diocesi e, nominato prima patriarca di Venezia seppe, grazie anche alla sua umiltà e santità, sanare la frattura tra la Chiesa e il potere civile. Nei suoi scritti, opere varie e sermoni c'è l'idea madre dell'Eterna Sapienza, elemento dominante della sua mistica. Essa, negli scritti del periodo monacale, guida l'uomo al vertice della perfezione interiore e, degli scritti successivi, al vertice della vita episcopale.Lorenzo = nativo di Laurento, dal latinoBastone pastorale, PortamoneteA Venezia, san Lorenzo Giustiniani, vescovo, che illuminò questa Chiesa con la dottrina dell'eterna sapienza.


San Severino


Nato da nobile famiglia romana, visse una vita austera e penitente ed ebbe fama di taumaturgo. Tale era il suo carisma che, da regioni lontane, i potenti gli chiedevano consigli. Egli aveva compreso che la società romana in decadenza avrebbe beneficiato di questa linfa nuova quando fosse stata evangelizzata; in questo senso è esempio, ancora oggi, di apertura e lungimiranza.Severino = austero, rigido, signif. chiaroBastone pastoraleNel Norico lungo il Danubio, nell'odierna Austria, san Severino, sacerdote e monaco: venuto in questo territorio dopo la morte di Attila, capo degli Unni, difese le popolazioni inermi, ammansì i violenti, convertì gli infedeli, fondò monasteri e si dedicò a quanti erano privi di istruzione religiosa.


Santi Luciano, Massimiano e Giuliano


Luciano, Massimiano e Giuliano furono tre missionari inviati da Roma da papa San Clemente I attorno alla metà del III secolo d.C. per evangelizzare la regione di Beauvais, nelle Gallie. Qui subirono il martirio durante le persecuzioni dell'imperatore Diocleziano. Luciano, in quanto capo della spedizione, è considerato fondatore e primo vescovo della diocesi di Beauvais, di cui è patrono.A Beauvais in Francia, santi Luciano, Massimiano e Giuliano, martiri.


Beato Edoardo Waterson


Anglicano che abbracciò la Fede cattolica e fu ordinato sacerdote. Inviato in missione in Inghilterra durante il regno di Elisabetta I, fu catturato e condannato a morte. Beatificato nel 1929.A Newcastle-on-Tyne in Inghilterra, beato Edoardo Waterson, sacerdote e martire, che, condannato a morte sotto la regina Elisabetta I perché venuto in Inghilterra come sacerdote, fu impiccato al patibolo.


Beato Leandro


Il Beato Leandro fu maestro sapientissimo in Sacra Teologia e in Sacra Scrittura e fu coltissimo nelle lingue latina, greca, arabica, ebraica e caldea. Scrisse molti libri in poesia e in prosa e pieno di celesti carismi si addormentò in una santa fine nel monastero mercedario di Santa Eulalia in Murcia (Spagna).L'Ordine lo festeggia il 7 gennaio.


Beata Giacobella Maria della Croce


Monaca di clausura, la Beata Giacobella fu la prima commendatrice del monastero mercedario di Madrid. Si distinse per la vita esemplare e per la pratica delle virtù ed i miracoli la resero famosa. Piena di meriti raggiunse la gloria eterna il giorno 3 agosto dell'anno 1643, a Madrid.L'Ordine la festeggia l'8 gennaio.


Beata Eurosia Fabris Barban


Fu madre di nove figli, di cui tre divennero sacerdoti. Aderì al Terz’Ordine Francescano, vivendone lo spirito di povertà e di letizia. Donna di grande fede e carità, aiutò i bisognosi, assistette i malati e irradiò la luce del vangelo in famiglia e nella parrocchia di Marola (Vicenza), dove visse e morì.


San Giorgio il Chozibita


Nel monastero di Coziba in Palestina, san Giorgio, monaco ed eremita, che viveva recluso per l'intera settimana e la domenica pregava insieme ai suoi confratelli, li ascoltava nelle questioni spirituali e dava a tutti consiglio.


Santa Gudula


Belgio, BruxellesGudula = buona, gentile, dal celticoLanterna, CandelaA Moorsel in Brabante, nell'odierno Belgio, santa Gúdila, vergine, che si dedicò in casa sua alla carità e alla preghiera.


Santi Teofilo ed Elladio


In Libia, santi martiri Teofilo, diacono, e Elladio: si tramanda che, dopo essere stati dilaniati e punti con cocci affilatissimi, furono infine gettati nel fuoco.


Sant' Apollinare di Gerapoli


A Gerapoli in Frigia, nell'odierna Turchia, sant'Apollinare, vescovo, che rifulse sotto l'imperatore Marco Aurelio per dottrina e santità.


San Nathalan


Nella regione di Aberdeen in Scozia, san Nathalan, vescovo, insigne per la carità verso i poveri.


San Massimo di Pavia


Massimo = grandissimo, dal latinoBastone pastoraleA Pavia, san Massimo, vescovo.
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09/01/2018 08:15
 
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Beata Alessia Le Clerc (Maria Teresa di Gesù)


Beata Alessia Le Clerc Nacque a Remiremont in Francia il 2 febbraio 1576. A 20 anni decise di consacrarsi a Dio con il voto di castità. Incontrò san Pietro Fourier (1565-1640) allora parroco di Mattaincourt e un anno dopo, la notte di Natale del 1597, insieme a quattro compagne incominciò il suo apostolato: l'insegnamento alle fanciulle povere. Nel 1598 aprì la prima scuola a Poussay, mentre il vescovo di Toul approvava una prima stesura della Regola del nuovo Istituto: le Canonichesse regolari di Nostra Signora sotto la Regola di sant'Agostino, composta da Pietro Fourier. L'Istituzione fu approvata nel 1603 dal cardinale legato di Lorena e poi nel 1615 e 1616 da papa Paolo V; un anno dopo, nel novembre 1617, fu eretto il primo monastero ufficiale della Congregazione con clausura e Alessia Le Clerc, con le compagne, poté iniziare l'anno del noviziato, prendendo il nome di suor Maria Teresa di Gesù. Dopo aver emesso i voti nell'anno successivo, fu eletta superiora generale, carica che tenne fino al dicembre 1621. Morì il 9 gennaio 1622, nella Casa di Nancy.

Alessia = colei che protegge, dal grecoA Nancy in Francia, beata Maria Teresa di Gesù (Alessia) Le Clerc, vergine, che creò insieme a san Pietro Fourier la Congregazione delle Canoniche regolari di Nostra Signora, sotto la regola di sant'Agostino, per l'educazione della gioventù femminile.


Sant' Adriano di Canterbury


Africano di nascita, Adriano era abate di Nerida, nel Napoletano, quando il papa san Vitaliano lo chiamò ad occupare la sede arcivescovile di Canterbury, ma questi rifiutò e consigliò di sostituirlo piuttosto con Teodoro di Tarso, che si rivelò poi infatti uno dei più grandi arcivescovi della sede primaziale inglese. Il Pontefice accettò, a patto che Adriano accettasse di accompagnarlo quale consigliere ed assistente. Teodoro lo nominò allora abate dell'antico monastero dei Santi Pietro e Paolo, poi reintitolato a Sant'Agostino. Sotto la guida di Adriano e l'influenza di Teodosio esso divenne uno dei più importanti centri di formazione per molti futuri vescovi ed esercitò una notevole influenza sulla cristianità del tempo. L'abate Adriano fu insegnante per ben quarant'anni. Morì presso Canterbury il 9 gennaio di un anno imprecisato, forse il 710, venendo sepolto nel monastero. Quando nel 1091 i lavori di ristrutturazione resero necessaria la rimozione di numerose tombe, il suo corpo fu rinvenuto incorrotto e profumato. (Avv.)Adriano = nativo di Adria (Rovigo), dal latinoA Canterbury in Inghilterra, sant'Adriano, abate: nato in Africa, da Napoli raggiunse l'Inghilterra e con la sua ricca preparazione tanto nelle lettere sacre come in quelle profane istruì una moltitudine di discepoli nella scienza della salvezza.


Beati Giuseppe Pawlowski e Casimiro Grelewski


In data 9 gennaio si commemora l’anniversario del martirio di due sacerdoti polacchi, Joszef Pawlowski e Kazimierz Grelewski, vittime del terrore nazista nel campo di concentramento di Dachau, beatificati con altri 106 compagni dal loro compatriota Papa Giovanni Paolo II il 13 giugno 1999.
Il Pawlowski, nacque a Proszowice, nei pressi di Swietokrzyskie in Polonia, il 12 agosto 1890 e fu sacerdote della diocesi di Kielce e rettore del seminario. Arrestato il 10 febbraio 1941 dalla Gestapo, fu deportato nel lager di Dachau, dove venne impiccato il 9 gennaio seguente.
A Dachau aveva trovato il confratello Grelewski, nato a Dwikozy, sempre nei pressi di Swietokrzyskie in Polonia, il 20 gennaio 1907. Questi, sacerdote della diocesi di Radon, prefetto degli studi nel seminario della sua diocesi, già errestato dai nazisti il 24 gennaio 1941. Condivisero dunque il martirio per impiccagione il 9 gennaio 1942.Vicino a Monaco di Baviera in Germania, nel campo di prigionia di Dachau, beati Giuseppe Pawłowski e Casimiro Grelewski, sacerdoti e martiri: in tempo di guerra, deportati dalla Polonia invasa da persecutori della fede, coronarono il martirio con il supplizio dell'impiccagione.


San Marcellino di Ancona


Appartenente alla nobile famiglia dei Boccamajore, fu Vescovo di Ancona nella seconda metà del VI secolo esercitando il suo ministero con grande zelo 'vir vitae venerabilis' lo definisce S. Gregorio Magno.
Si narra che in un furioso incendio, difficilmente controllabile, il Santo si fosse fatto portare impedito nella deambulazione per una grave forma di gotta vicino al fuoco con il vangelo in mano, ottenendone la cessazione delle fiamme. La sua memoria è legata ad un Codice Evangeliario.Ad Ancona, san Marcellino, vescovo, che, come scrive il papa san Gregorio Magno, con la potenza divina liberò la sua città da un incendio.


Beato Martino In Eon-min


Martino In Eon-min, come tanti coreani del finire del diciottesimo secolo, sentì parlare del cattolicesimo e vi aderì con la stessa diligenza che riservava ai libri che studiava. Arrestato durante la persecuzione Jeongsa del 1797, venne condannato a essere percosso fino alla morte. La sentenza venne eseguita il 9 gennaio 1800. Insieme al suo compagno di prigionia Francesco Yi Bo-hyeon, è stato inserito nel gruppo di martiri capeggiato da Paolo Yun Ji-chung e beatificato da papa Francesco il 16 agosto 2014, nel corso del viaggio apostolico in Corea del Sud.


Beata Giulia Della Rena da Certaldo


Nacque a Certaldo, intorno al 1320. A Firenze, dove era passata al servizio della famiglia Tinolfi, si fece agostiniana secolare. Ritornata a Certaldo si ritirò in solitudine conducendo una vita molto austera e particolarmente dedita alla preghiera. Morì verso l'anno 1370.Il culto ab immemorabili venne confermato da Pio VII nel 1819.A Certaldo in Toscana, beata Giulia della Rena, del Terz'Ordine di Sant'Agostino, che visse solo per Dio reclusa in un'angusta cella accanto alla chiesa.


Sante Agata Yi e Teresa Kim


Le laiche coreane Agata Yi, giovane ragazza nata a Seoul nel 1824, e Teresa Kin, vedova nata a Myeoncheon nel 1797, vennero incarcerate, torturate ed infine sgozzate in odio alla loro fede cristiana. Sono state canonizzate da Papa Giovanni Paolo II il 6 maggio 1984.A Seul in Corea, sante martiri Agata Yi, vergine, i cui genitori furono essi pure coronati dal martirio, e Teresa Kim, vedova: in carcere per Cristo, dopo molte percosse, furono sgozzate.


Beato Francesco Yi Bo-hyeon


Francesco Yi Bo-hyeon, dopo un’adolescenza e una prima giovinezza ribelle, mutò il suo comportamento con l’adesione senza riserve al cattolicesimo. Anche in mezzo alle persecuzioni, esortava i fedeli a non arrendersi, meditando sulla Passione di Gesù. Arrestato dalla polizia, patì svariate e terribili torture, fino ad essere condannato a morte tramite percosse il 9 gennaio 1800, a ventisette anni.


Beato Antonio Fatati


Governò con pietà la diocesi di Teramo e in seguito quella di Ancona, mostrandosi severo con se stesso e generoso con i poveri.Ad Ancona, beato Antonio Fatati, vescovo, che si mostrò prudente e equanime in tutte le missioni affidategli dai Romani Pontefici, austero con se stesso e generoso con i poveri.


Sant' Onorato di Buzançais


A Thénézay nel territorio di Poitiers nell'Aquitania, in Francia, sant'Onorato di Buzançais: mercante di armenti, donava ai poveri il suo denaro e fu ucciso da alcuni furfanti che aveva rimproverato.


San Fillano


In Scozia, san Fillano, abate del monastero di Sant'Andrea, che, illustre per l'austerità della disciplina, passò la vita in solitudine.


Sant'Eustrazio


Sul monte Olimpo in Bitinia, nell'odierna Turchia, sant'Eustrazio, detto il Taumaturgo, abate del monastero di Abgar.
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10/01/2018 08:13
 
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Santa Francesca Salesia (Leonia Aviat)


Nacque il 16 settembre 1844 a Sézanne nella regione francese di Champagne. Educata dalle suore visitandine di Troyes nel 1866 espresse il desiderio di intraprendere la vita religiosa. Nel frattempo l'abbé Louis Brisson aveva fondato le Opere operaie per le giovani lavoratrici intitolate a san Francesco di Sales. In una visita di Leonia a padre Brisson questi gli espose la sua intenzione di fondare una Congregazione religiosa che continuasse la sua opera. La ragazza entusiasta diede la sua disponibilità e nel 1868 vestì l'abito religioso assieme a Lucie Cannet sua ex compagna di studi e prese il nome di suor Francesca di Sales; nel 1872 diventa superiora della nascente Congregazione delle Suore Oblate di San Francesco di Sales. Dopo aver portato la congregazione a Parigi invia le sue suore in Namibia, Africa del Sud, Equatore, Svizzera, Austria, Inghilterra e Italia, aprendo dappertutto case ed opere di assistenza. Nel 1903 le nuove leggi dell'anticlericale Emile Combes la costringono alla fuga: Leonia si rifugia a Perugia. Negli ultimi anni si dedica alla stesura definitiva delle Costituzioni che presenta a Pio X. Muore a Perugia a 69 anni il 10 gennaio 1914 nella Casa religiosa di via della Cupa.

A Perugia, santa Francesca di Sales (Leonia) Aviat, vergine, che con materno amore e operosità si dedicò all'assistenza delle giovani e istituì le Oblate di San Francesco di Sales.


San Gregorio di Nissa


È uno dei più importanti Padri della Chiesa d'Oriente. A lui si deve il primo trattato sulla perfezione cristiana, il «De virginitate». Nato intorno al 335, a differenza del fratello Basilio, futuro vescovo di Cesarea, inizialmente non scelse la vita monastica ma gli studi di filosofia e retorica. Fu solo dopo aver insegnato per anni che raggiune Basilio ad Annesi, sulle rive dell'Iris, dove si era ritirato insieme a Gregorio di Nazianzo. E quando Basilio fu eletto alla sede arcivescovile di Cesarea, volle i suoi due compagni come vescovi a Nissa e a Sasima. Nella sua sede episcopale Gregorio dovette affrontare non poche difficoltà: accuse mossegli dagli ariani lo portarono nel 376 all'esilio, ma quando si scoprì che erano false venne reintegrato nella sede. Nel 381 i padri che con lui parteciparono al Concilio Costantinopolitano I lo definirono la «colonna dell'ortodossia». Morì intorno al 395.

Gregorio = colui che risveglia, dal grecoBastone pastoraleA Nissa in Cappadocia, nell'odierna Turchia, san Gregorio, vescovo, fratello di san Basilio Magno: illustre per vita e per dottrina, a motivo della retta fede da lui professata fu scacciato dalla sua città dall'imperatore ariano Valente.


Beato Gregorio X


(Papa dal 27/03/1272 al 10/01/1276)

Tedaldo Visconti (non apparteneva alla celebre famiglia di Milano) nacque a Piacenza verso il 1210.
Si trovava in Terra Santa quando il 1 settembre 1271 fu eletto Papa dal conclave riunito a Viterbo da più di tre anni. Si adoperò incessantemente per la pace e convocò il Concilio Ecumenico a Lione. Scelse come suoi teologi San Tommaso d'Aquino (che morì prima di arrivare) e San Bonaventura da Bagnoregio, che invece morì a Lione. Per il Concilio fu momentaneamente ricomposta l'unità con la Chiesa ortodossa.
Nel ritorno a Roma, stanco ed ammalato, si fermò ad Arezzo dove morì il 10 gennaio 1276.Ad Arezzo, transito del beato Gregorio X, papa: da arcidiacono di Liegi fu eletto alla sede di Pietro; favorì in ogni modo la comunione con i Greci e, per ricomporre le divisioni tra i cristiani e recuperare la Terra Santa, convocò il secondo Concilio Ecumenico di Lione.


Beato Gundisalvo (Gonzalo, Gonsalvo) di Amarante


Gonzalo o Gundisalvo, sacerdote della diocesi portoghese di Braga, e abate di s. Payo-de-Riba-Vizela, attratto dai luoghi santi partì per Roma e la Palestina dove soggiornò per 14 anni. Ritornato in patria, a causa di una prepotenza, non poté riassumere l'ufficio lasciato, allora si ritirò nella solitudine invocando l'aiuto da Maria SS. La Vergine gli indicò di entrare nell'Ordine in cui si recitava il suo Ufficio, ricevette così l'abito domenicano dal b. Pietro Gonzales. Si dedicò con frutto alla predicazione, confermata da strepitosi miracoli. Morì nei pressi di Amarante.Ad Amarante in Portogallo, beato Gonsalvo, sacerdote: originario di Braga, dopo un lungo pellegrinaggio in Terra Santa entrò nell'Ordine dei Predicatori; quindi, ritiratosi in un eremo, fece costruire un ponte e fu di giovamento ai suoi seguaci con la preghiera e la predicazione.


Beata Maria Dolores Rodriguez Sopena


Spagnola, nata a Velez Rubio nel 1848, spese la sua vita al servizio degli operai dei quartieri poveri delle città della Spagna e dell'America Latina. Tre le realtà da lei fondate: una congregazione religiosa femminile (oggi Istituto catechista Dolores Sopeña, presente anche a Roma dal 1914), un movimento di laici e un'associazione civile di patronato, riconosciuta dallo Stato spagnolo fin dal 1902. Morì a Madrid nel 1918.A Madrid in Spagna, beata Maria Addolorata Rodríguez Sopeña, vergine: dando una esemplare testimonianza di carità cristiana, si accostò agli ultimi della società del suo tempo, specialmente nelle periferie delle grandi città; fondò l'Istituto delle Dame Catechiste e l'Opera Catechistica per annunciare il Vangelo e promuovere lo sviluppo dei poveri e degli operai nella società.


San Pietro Orseolo (Urseolo)


Nato nel 928 in Friuli da nobile famiglia veneziana, Pietro Urseolo (Orseolo) nel 976 divenne Doge e fece ricostruire San Marco e il Palazzo ducale distrutti dai cospiratori che avevano fatto cadere il predecessore, Pietro Candiano. Fu munifico nella costruzione di chiese. Sotto l'influenza dell'abate Guarino di Cuxa (Cussano), monastero benedettino ai piedi dei Pirenei, intraprese la vita monastica e per un certo periodo fu seguito da san Romualdo, fondatore dei Camaldolesi. Profondamente umile e austero, viveva in una cella così angusta da non potervi stare né ritto né steso. Morì a Cuxa il 10 gennaio del 987.

Nel monastero di Cuxa tra i Pirenei, san Pietro Orseolo, che, da doge di Venezia fattosi monaco, rifulse per pietà e austerità e passò la vita in un eremo vicino al monastero.


Sant'Aldo


Non si sa esattamente in quale epoca S. Aldo sia vissuto, probabilmente nei secoli intorno al Mille. Secondo una tradizione fu eremita e carbonaio a Carbonia presso Pavia, e a Pavia fu sepolto nella cappella di S. Colombano, dalla quale fu traslato nella basilica di S. Michele. Non a caso la memoria di S. Aldo si è conservata a Pavia, che fu un tempo capitale del Regno dei Longobardi. E’ probabile, infatti, che sangue longobardo scorresse nelle vene del Santo eremita, o così almeno fa pensare l’origine del suo nome, che la parola longobarda “ald”, con il significato di vecchio.Aldo = vecchio, inteso come esperto, saggio, dal longobardo.


Battesimo di Gesù


La festa del Battesimo di Gesù, è da sempre l’occasione più propizia per riflettere sul Battesimo dei cristiani; i Padri della Chiesa dicevano che Gesù scendendo nelle acque del Giordano, ha idealmente santificato le acque di tutti i Battisteri; dal più semplice e moderno, posto all’ingresso delle chiese, a quelli che si innalzano a gloria imperitura del Sacramento e dell’arte, vicino alle grandi cattedrali dei secoli scorsi.Festa del Battesimo di nostro Signore Gesù Cristo, in cui egli mirabilmente è dichiarato Figlio di Dio, l'amato, le acque sono santificate, l'uomo è purificato e tutto il creato esulta.


Beata Anna degli Angeli Monteagudo


La b. Anna de los Angeles trascorse quasi settant'anni nel monastero domenicano di Arequipa, in Perù. Tutta dedita al servizio divino, fu come un angelo del buon consiglio per il suo popolo. Morì il 10 gennaio 1686 e fu beatificata il 2 febbraio 1985. I suoi resti riposano ad Arequipa, nel monastero di S. Caterina da Siena.Ad Arequipa in Perù, beata Anna degli Angeli Monteagudo, vergine dell'Ordine dei Predicatori, che con il dono del consiglio e con la profezia si adoperò generosamente per il bene di tutta la città.


San Guglielmo di Bourges


Guglielmo = la volontà lo protegge, dal tedescoBastone pastoraleA Bourges in Aquitania, in Francia, san Guglielmo, vescovo, che, ardendo dal desiderio di solitudine e di meditazione, divenne monaco cistercense a Pontigny e quindi abate a Chaâlis; posto, infine, a capo della Chiesa di Bourges, mai tralasciò l'austerità della vita monastica, distinguendosi per la carità verso il clero, i carcerati e i bisognosi.


Beato Raimondo de Fosso


Nominato redentore, il Beato Raimondo de Fosso venne inviato in terra africana per svolgere il suo oincarico di redenzione che ogni mercedario desiderava compiere. In Algeria e Mauritania liberò innumerevoli cristiani da una dura schiavitù e nella stessa Mauritania pieno di sante opere lo colse la morte.L'Ordine lo festeggia il 10 gennaio.


San Domiziano di Melitene


Domiziano = che appartiene alla casa, dal latinoBastone pastoraleA Melitene nell'antica Armenia, san Domiziano, vescovo, che si adoperò molto per la conversione dei Persiani.


Beato Egidio (Bernardino) Di Bello


A Laurenzana in Basilicata, beato Egidio (Bernardino) Di Bello, religioso dell'Ordine dei Frati Minori, che visse segregato in una grotta.


San Giovanni


A Gerusalemme, san Giovanni, vescovo, che, al tempo della controversia sulla retta dottrina, si adoperò molto per la fede cattolica e per la pace nella Chiesa.
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11/01/2018 09:23
 
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San Paolino d'Aquileia


La storia di Paolino, nato a Cividale, nel ducato longobardo del Friuli, verso l’anno 730, è strettamente legata al progetto coltivato da Carlo Magno di unificare l’Europa (con l’appoggio del Papa e sotto il segno della Croce di Cristo): fu nella storia il primo vero progetto di Unità europea, intesa anche in senso culturale. A tale scopo il sovrano aveva riunito ad Aquisgrana, nell’'Accademia Palatina' (il prototipo delle future università), un gruppo di sette saggi (il nome più celebre è quello di Alcuino di York) che dovevano aiutarlo nell’impresa, stringendo fra loro una forte amicizia ed elaborando assieme le linee culturali del progetto. E Paolino fu chiamato a farne parte. Gli amici lo definirono «Luce di Ausonia» (cioè d’Italia). Nel 787 fu nominato patriarca di Aquileia (il cui governo abbracciava l’Istria, il Friuli, Padova, Vicenza, Verona, Trento) e si dedicò subito alla riforma della sua Chiesa, riportandone la liturgia all’antica bellezza. Partecipò ai concili del tempo per combattere le sempre insidiose eresie, e intraprese un’ampia attività missionaria verso la Slovenia. Era di ingegno ampio e versatile: s’intendeva di teologia (e ci ha lasciato importanti trattati dottrinali), di letteratura e perfino di musica. Ma le sue composizioni poetico-musicali, che piaceranno perfino a Manzoni e Carducci, avevano sempre un intento didattico. E non c’è quasi comunità cristiana che non abbia una volta o l’altra cantato quell’inno Ubi Caritas et Amor («Dov’è carità e Amore») che ci è stato appunto regalato da san Paolino.A Cividale del Friuli, san Paolino, vescovo di Aquileia, che si adoperò nel convertire alla fede gli Avari e gli Sloveni e dedicò al re Carlo Magno un celebre poema sulla regola di fede.


San Tommaso Placidi da Cori


Nacque a Cori (Lt) il 4 giugno 1655 e venne battezzato con il nome di Francesco Antonio Placidi. A 14 anni restò orfano, facendosi così carico dell'intera famiglia. A 22 anni entrò nell'ordine dei Frati minori francescani, nel convento della Santissima Trinità in Orvieto, assumendo il nome di frà Tommaso. Per 5 anni fu allievo del celebre Lorenzo Cozza e nel 1683 a Velletri fu consacrato sacerdote diventando anche predicatore. Esercitò l'apostolato nella diocesi di Subiaco e in quelle confinanti con tale successo da essere indicato fin da subito come «l'apostolo del Sublacense». Le sue predicazioni furono raccolte in un volume manoscritto. Nel suo apostolato si distinse per la pratica esemplare delle virtù cristiane. Più volte durante la Messa ebbe diversse apparizioni. Compì anche alcuni miracoli. Ma il suo nome è legato soprattutto alla grande opera dei «Ritiri» dell'Ordine francescano. Seguendo l'esempio del beato Bonaventura da Barcellona, fondò i «ritiri» di San Francesco a Civitella (ora Bellegra) e a Palombara Sabina. Tommaso morì a 74 anni, nel 1729.

Tommaso = gemello, dall'ebraicoA Bellegra nel Lazio, san Tommaso (Francesco Antonio) Placidi da Cori, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori, insigne per l'austerità di vita e per la predicazione e illustre fondatore di eremi.


Santa Liberata


Santa Liberata era figlia di Lucio Catelio Severo già console di Roma e governatore del nord-est della penisola Iberica nell'anno 122. La madre Calsia partorì nove gemelle. Piena di pudore nel vedere un parto così numeroso, decise di annegarle nel mare, dando incarico di ciò alla levatrice che, in quanto cristiana non obbedì. Le battezzò con i nomi di Ginevra, Vittoria, Eufemia, Germana, Marina, Marciana, Basilisa, Quiteria e Liberata. Più tardi, dopo numerose peripezie, morirono tutte martiri sotto la persecuzine dell'imperatore Adriano. Fu don Giovanni Sanmillàn, vescovo di Tuy che diffuse il culto delle nove sante a partire dell'anno 1564. Il vescovo don Ildefonso Galaz Torrero, nel 1688 emanò un editto col quale ordinava la celebrazione della festa delle nove sorelle. Il corpo di santa Liberata si conserva nella cattedrale di Siguenza (Spagna). Santa Liberata è venerata come colei che ha il potere di togliere i tristi pensieri; da ciò si deve dedurre che la sua protezione si estende a tutti i mali che si desiderano evitare, sopratutto infermità e afflizioni. Contemporaneamente è colei che ci procura il bene della pace e della serenità.

Liberata = signific. chiaroGiglio


Sant' Onorata di Pavia


Nella città di Pavia, l'11 gennaio si commemorano unitamente Onorata, Luminosa, Speciosa e Liberata, quattro sante vergini del V secolo che consacrate al Signore diedero in tempi turbolenti, grande prova di fede e carità. Santa Onorata, sorella minore del grande vescovo Epifanio, fu da lui stesso consacrata al Signore e affidata per l’educazione a santa Luminosa, vergine zelante conosciuta in città da anni per la sua dedizione al bene della Chiesa. Si narra come durante il saccheggio della città perpetrata dai Goti di Odoacre nell’anno 476 le due vergine vennero fatte prigioniere, liberate presto per intercessione di Epifani, diedero in quei giorni tremendi una prova veramente alta di unità e pazienza tanto che gli stessi loro carcerieri ne rimasero turbati interiormente. Le quattro sante vergine vengono ricordate insieme come comune scelta di vita, le loro reliquie si custodiscono parte in Cattedrale e parte nella splendida chiesa di San Francesco.
onorata = stimata, gloriosa, dal latinoGiglioA Pavia, traslazione di santa Onorata, vergine consacrata a Dio, sorella del santo vescovo Epifanio.


San Leucio di Brindisi


Nel giorno del Battesimo di Gesù la Chiesa ricorda anche san Leucio, vissuto nel II secolo e primo vescovo di Brindisi. Era forse orientale, originario di Alessandria d'Egitto, e si trasferì in Italia meridionale in uno dei porti più importanti del Mediterraneo. Si narra che predicò il Vangelo in Puglia durante una siccità e, dopo che la pioggia cadde, molti pagani si convertirono. Edificò la chiesa di Santa Maria e San Giovanni Battista. Dopo le invasioni longobarde, nel 768 le sue spoglie furono portate dapprima a Trani e poi nella capitale del ducato, Benevento. Il suo culto è diffuso in tutta la Puglia (molte località rurali portano il suo nome) ed è molto venerato a Trani, Lecce, Benevento, Caserta e Capua. A Caserta porta il suo nome un borgo dove nel Settecento Ferdinando IV di Borbone installò la manifattura della seta, tentando un avanguardistico esperimento di città modello.

Bastone pastoraleA Brindisi, san Léucio, venerato come primo vescovo di questa città.


Beato Francesco (Franciszek) Rogaczewski


Franciszek Rogaczewski nacque a Lipinki, nella Regione Kujawsko-Pomorskie in Polonia, il 23 dicembre 1892. Nel 1918 ricevette l’ordinazione presbiterale divenendo così sacerdote dell’arcidiocesi di Gdansk.Fu parroco in tale città e poi nella parocchia di Cristo Re in Parigi.
Tornato nella patria occupata dal regime nazista, il 1° settembre 1939 fu arrestato accusato di essere cristiano. Imprigionato e torturato, fu infine fucilato l’11 gennaio 1940 nei pressi di Gdansk.
Papa Giovanni Paolo II il 13 giugno 1999 elevò agli onori degli altari ben 108 vittime della medesima persecuzione nazista, tra le quali il Beato Francesco Rogaczewski, che viene dunque ora festeggiato nell’anniversario del martirio.Presso Danzica in Polonia, beato Francesco Rogaczewski, sacerdote e martire, che, durante l'occupazione della Polonia da parte di un regime ateo, venne fucilato per la sua fede.


Santa Speciosa di Pavia


Nella città di Pavia, l'11 gennaio si commemorano unitamente Onorata, Luminosa, Speciosa e Liberata, quattro sante vergini del V secolo che consacrate al Signore diedero in tempi turbolenti, grande prova di fede e carità. Delle sante Speciosa e Liberata, vissute a Pavia nel tempo dell’episcopato di Sant’Epifanio, non abbiamo ulteriori notizie se non la citazione nella storia religiosa di questa antica città dei lori nomi nella lista dei santi antichi e del loro essere esempi di verginale consacrazione e dedizione ai poveri. Le quattro sante vergine vengono ricordate insieme come comune scelta di vita, le loro reliquie si custodiscono parte in Cattedrale e parte nella splendida chiesa di San Francesco.
Giglio


Beato Bernardo Scammacca


Di nobile famiglia catanese, trascorse la sua giovinezza nel lusso e nel peccato. In seguito a una grave ferita riportata durante un duello, ispirato dalla grazia, entrò nell'Ordine nel 1452, dove visse una vita di penitenza e di particolare devozione alla Passione di Cristo. Zelante di carità verso il prossimo, curò la costruzione di un ospedale, ancora esistente, e come superiore curò la restaurazione della vita religiosa regolare.A Catania, beato Bernardino Scammacca, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori, che si distinse in modo speciale per la misericordia verso i bisognosi e i malati.


San Teodosio il Cenobiarca


Soprannominato il "Cenobiarca", per avere sotto la sua autorità i monasteri della regione di Betlemme. Combattè energicamente l'eresia monofisista.In un eremo della Giudea, san Teodosio, cenobiarca: amico di san Saba, dopo lunga vita solitaria associò a sé molti discepoli e praticò la vita comunitaria in monasteri da lui stesso costruiti, finché, dopo aver molto patito per la fede cattolica, riposò centenario nella pace di Cristo.


Santa Luminosa di Pavia


Nella città di Pavia, l'11 gennaio si commemorano unitamente Onorata, Luminosa, Speciosa e Liberata, quattro sante vergini del V secolo che consacrate al Signore diedero in tempi turbolenti, grande prova di fede e carità. Le quattro sante vergine vengono ricordate insieme come comune scelta di vita, le loro reliquie si custodiscono parte in Cattedrale e parte nella chiesa di San Francesco.Giglio


San Pietro, detto Apselamo o Balsamo


A Cesarea in Palestina, san Pietro, detto Apselámo o Bálsamo, martire: sotto l'imperatore Massimino, ripetutamente invitato dal governatore e da tutti i presenti a risparmiare la sua giovinezza, non si curò delle loro esortazioni e nel fuoco, come oro purissimo, testimoniò con fortezza d'animo la propria fede in Cristo.


Beato Guglielmo (William) Carter


A Londra in Inghilterra, beato Guglielmo Carter, martire: uomo sposato, per aver dato alle stampe un trattato sullo scisma, fu impiccato a Tyburn e crudelmente fatto a pezzi sotto la regina Elisabetta I.


San Tipasio di Tigava


A Tigava in Mauritania, nell'odierna Algeria, san Tipasio veterano, martire, che, richiamato nell'esercito, non volle sacrificare agli dèi e fu decapitato.


San Salvio


In Africa, san Salvio, martire, nel cui anniversario di morte sant'Agostino tenne un sermone al popolo di Cartagine.
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12/01/2018 08:22
 
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Sant' Antonio Maria Pucci


Eustachio Pucci, questo il suo nome di Battesimo, nacque a Poggiole di Vernio in provincia di Firenze il 16 aprile 1819. All’età di 18 anni entrò tra i Servi di Maria della Santissima Annunziata di Firenze assumendo il nome religioso di Antonio Maria. Nel 1843 fece la professione religiosa e dopo qualche mese ricevette l’ordinazione sacerdotale. L’ano seguente fu nominato viceparroco della nuova parrocchia di Sant’Andrea in Viareggio, affidata proprio ai Servi di Maria, e tre anni dopo ne divenne parroco, incarico che contraddistinse il suo ministero per il resto della sua vita, per 48 lunghi anni. Si dedicò instancabilmente alla cura spirituale e materiale dei suoi fedeli, che con affetto presero a chiamarlo “il curatino”. Al tempo stesso fu per 24 anni priore del suo convento di Viareggio e per sette anni Superiore della Provincia Toscana dei Servi di Maria. Precursore delle forme organizzative dell’Azione Cattolica, istituì delle Associazioni per ogni categoria dei suoi parrocchiani: per i giovani la Compagnia di San Luigi e la Congregazione della Dottrina Cristiana, per gli uomini perfezionò la già esistente Alma Compagnia di Maria Santissima Addolorata e per le donne la Congregazione delle Madri Cristiane. Nel 1853 fondò inoltre le Suore Mantellate Serve di Maria per l’educazione delle fanciulle ed istituì il primo ospizio marino per i bambini malati poveri. Introdusse inoltre altre organizzazioni già esistenti, tutte dedite alle opere di carità. Dopo aver prestato soccorso ad un ammalato in una notte fredda e tempestosa, si ammalò egli stesso di una polmonite fulminante che lo condusse brevemente alla morte, avvenuta il 12 gennaio 1892. Sepolto nel cimitero comunale, il corpo del santo “curatino” fu traslato il 18 aprile 1920 nella stessa chiesa di Sant’Andrea dove aveva svolto il suo lunghissimo ministero parrocchiale. Papa Pio XII il 12 giugno 1952 lo proclamò Beato e Giovanni XXIII infine lo canonizzò il 9 dicembre 1962, proponendolo quale esempio fulgido di vita religiosa e di cura delle anime.A Viareggio in Toscana, sant'Antonio Maria Pucci, sacerdote dell'Ordine dei Servi di Maria: parroco per circa cinquant'anni, si dedicò in modo particolare alle attività formative e catechetiche e alle opere di carità per i bisognosi.


Santa Margherita (Marguerite) Bourgeoys


Donna intrepida, Margherita (1620-1700) anticipò con il coraggio e la dedizione la nostra madre Cabrini, attraversando più volte l’Oceano per raggiungere il Canada e testimoniare il Vangelo con la carità operosa. Religiosa della congregazione di Notre-Dame, un giorno Margherita venne convocata dal governatore del Canada, in visita in Francia, che le propose di accompagnarlo nel Quebec, all’epoca colonia francese. Giunta nel nuovo mondo dopo un viaggio drammatico durato tre mesi, la giovane si mise all’opera per costruire una scuola per i figli dei coloni. Col trascorrere del tempo, però, si accorse che ben altre erano le esigenze cui era chiamata a rispondere. Ritornò allora in Francia, dove convinse alcune giovani a seguirla. Con il loro aiutò fondò un pensionato per giovani benestanti e una scuola di avviamento per le ragazze povere.
Nel 1670, Margherita è ancora una volta in Francia, dove viene ricevuta da Luigi XIV, il re sole. Ha bisogno di nuove vocazioni per poter annunciare il Vangelo ed aprire delle scuole anche tra gli indiani Irochesi. Il re volentieri concesse l’autorizzazione, ma il campo di apostolato delle suore sembrava non conoscere confini, estendendosi all’isola di Orléans e a tutta la zona intorno a Quebec. C’era poi il compito di far riconoscere dalle autorità religiose e civili la nuova congregazione. Ottenuta l’approvazione, suor Margherita si dimise da superiora, esortò le sorelle ad eleggere una nuova responsabile e a rimanere fedeli alla loro vocazione.Trascorse gli ultimi anni nell’infermeria svolgendo umili lavori, pregando ed esortando le consorelle alla carità e al rispetto della regola.
Morì il 12 gennaio del 1700.A Montréal nel Québec in Canada, santa Margherita Bourgeoys, vergine, che con ogni mezzo portò conforto ai coloni e ai soldati e si adoperò assiduamente per formare le ragazze nell'educazione cristiana, fondando a tal fine la Congregazione delle Suore di Notre-Dame.


Sant' Arcadio di Cesarea di Mauritania


Secondo la passio, Arcadio subì il matirio in Acaia, ma tutte le altre testimonianze son concordi a farne un martire di Cesarea di Mauritania (Africa). La più attendibile conferma di questa collocazione topografica è la frase: «De natali Sancti Arcadii, qui habet natale pridie idus ianuarii in Civitate Cesareae Mauritaniae», soprascritta a un sermone di san Zenone vescovo di Verona. Piuttosto difficile è invece determinare l'epoca del martirio di Arcadio, ma si può pensare che egli morì attorno al 304, nel corso dell'ultima persecuzione pagana. La furia dei persecutori era scatenata e bastava il più piccolo sospetto per giustificare perquisizioni e razzie; ogni giorno processioni e sacrifici idolatrici si mescolavano alle esecuzioni dei cristiani, perciò Arcadio, cittadino piuttosto in vista, disgustato, fuggì da Cesarea. Ben presto la sua assenza fu notata e i soldati trassero in arresto un suo parente per servirsene come ostaggio e costringerlo al rientro. Arcadio si presentò al giudice che gli ingiunse di sacrificare agli dei, ma Arcadio rifiutò e fu condannato a morte. Prezioso documento del culto di Arcadio è il sermone di san Zenone che, probabilmente, era di origine africana come il santo odierno.

Arcadio = abitante dell'Arcadia, dal latinoPalmaA Cesarea di Mauritania, nell'odierna Algeria, sant'Arcadio, martire: durante la persecuzione visse nascosto, ma, quando un parente fu catturato al suo posto, si consegnò spontaneamente al giudice e, rifiutatosi di sacrificare agli dèi, dopo aver patito tremendi supplizi, coronò la sua vita con il martirio.


Sant' Aelredo (Etelredo) di Rievaulx


Nacque a Hexham (Northumberland, Inghilterra) nel 1109 o 1110 da nobile famiglia. Trascorse la sua giovinezza come paggio alla corte del re David I di Scozia, dove divenne compagno di studi e di giochi di Enrico, figlio del sovrano. Durante una missione (1135) compiuta a Rievaulx (Yorkshire) per incarico del re, entrò in quel monastero cistercense, allora il secondo per importanza in Inghilterra, fondato nel 1131 sotto gli auspici di san Bernardo. Maestro dei novizi nel 1141, l'anno seguente Aelredo fu inviato quale primo abate con dodici compagni a Revesby (Lincolnshire), monastero appena fondato. Nel 1146 fu promosso abate di Rievaulx, che allora contava trecento monaci. Partecipò in Francia al Capitolo generale del suo Ordine e nel 1164 partì in missione per convertire i Pitti del Galloway, dove a Kirkcudbright lo stesso capo di quei barbari, mosso dall'esortazione del santo, entrò in monastero. Affranto dalle malattie (gotta e calcoli), che lo avevano afflitto negli ultimi dieci anni, morì nel 1166 o 1167.

Aelredo (Etelredo) = nome dell'Inghilterra anglosassone, periodo alto-medievaleNel monastero di Rievaulx sempre in Northumbria, sant'Aelredo, abate: educato alla corte del re di Scozia, entrò nell'Ordine cistercense e, divenuto insigne maestro di vita monastica, nei suoi gesti e nei suoi scritti promosse assiduamente e con amabilità la vita spirituale e l'amicizia in Cristo.


Santi Tigrio ed Eutropio


I santi martiri Tigrio, sacerdote, ed Eutropio, lettore, furono seguaci di san Giovanni Crisostomo. Quando il santo vescovo fu esiliato, i due furono falsamente accusati di aver dato fuoco alla cattedrale ed all'aula del Senato. Essendosi inoltre rifiutati di sacrificare agli dei, furono uccisi sotto Ottato, prefetto di Costantinopoli.A Costantinopoli, santi Tigrio, sacerdote, ed Eutropio, lettore, martiri: calunniosamente accusati, sotto l'imperatore Arcadio, di avere appiccato l'incendio che aveva mandato in fiamme la chiesa principale e la curia del senato per vendicare l'esilio di san Giovanni Crisostomo, subirono il martirio ad opera del prefetto Optato ancora superstiziosamente legato ai falsi dèi e nemico della fede cristiana.


San Bernardo da Corleone


Membro della milizia cittadina e Terziario francescano si dedicò alle opere di misericordia a favore dei poveri, degli ammalati, e degli oppressi. In seguito chiese di essere ammesso tra i Minori Cappuccini, distinguendosi subito per l’impegno e il fervore religioso. Osservantissimo della vita regolare, si preoccupò unicamente di uniformarsi sempre più a Cristo crocifisso con una vita di fervida carità e austera penitenza. Fu beatificato da Clemente XII il 15 maggio 1768. È stato canonizzato da Papa Giovanni Paolo II, il 10 giugno 2001.Bernardo = ardito come orso, dal tedescoA Palermo, san Bernardo da Corleone, dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, insigne per la mirabile carità e lo spirito di penitenza.


Beato Antonio (Antoine) Fournier


Antoine Fournier nacque a La Poitevinière, nel dipartimento francese di Maine-et-Loire, il 26 gennaio 1736. Laico coniugato e padre di famiglia, lavora come artigiano ed in particolare quale maestro d’arte. Fu fucilato per la sua fedeltà alla Chiesa il 12 gennaio 1794 presso Avrillé.
Papa Giovanni Paolo II ha beatificato Antoine Fournier il 19 febbraio 1984 insieme con un gruppo complessivo di 99 martiri della diocesi di Angers, capeggiati dal sacerdote Guglielmo Repin, vittime della medesima persecuzione.Ad Avrillé presso Angers in Francia, beato Antonio Fournier, martire: artigiano, fu fucilato, al tempo della rivoluzione francese, per la sua fedeltà alla Chiesa.


Beato Bernardo de Plano


Mercedario francese, il Beato Bernardo de Plano, fu eletto Maestro Generale dell'Ordine il 3 novembre 1417. Si adoperò per la fondazione del convento di Marsiglia e pagò gli enormi conti pendenti della redenzione del 1415. Resse l'Ordine Mercedario con grande zelo e vigilanza per due anni perché poi la morte lo raggiunse nel monastero di San Martino in Perpignano, era il 12 gennaio del 1419.L'Ordine lo festeggia il 12 gennaio.


San Benedetto Biscop


Benedetto = che augura il bene, dal latinoBastone pastoraleA Wearmouth in Northumbria, nell'odierna Inghilterra, san Benedetto Biscop, abate: venuto cinque volte in pellegrinaggio a Roma, riportò con sé in patria maestri e molti libri, affinché nella clausura del monastero i monaci radunati sotto la regola benedettina acquisissero dall'arricchimento intellettuale la carità perfetta di Cristo a vantaggio della Chiesa.


Beato Nicola Bunkerd Kitbamrung


Nel villaggio di Tomhom vicino a Bangkok in Thailandia, beato Nicola Bunkerd Kitbamrung, sacerdote e martire, che, insigne predicatore del Vangelo, gettato in carcere al tempo della persecuzione contro la Chiesa, mentre prestava aiuto ai malati, colpito egli stesso da tisi, morì gloriosamente.


Santa Cesira (Cesaria) di Arles


Cesira = nome di famiglia romana, assurto a dignità imperiale; grande, dall'etruAd Arles nella Provenza, in Francia, santa Cesaria, badessa, sorella del santo vescovo Cesario, che scrisse una regola delle sante vergini per se stessa e le sue consorelle.


Beato Pier Francesco Jamet


A Caen in Francia, beato Pietro Francesco Jamet, sacerdote, che si adoperò con dedizione nell'assistenza delle religiose Figlie del Buon Salvatore, sia al tempo della grande rivoluzione sia quando fu poi restituita pace alla Chiesa.


San Ferreolo di Grenoble


A Grenoble in Burgundia, nell'odierna Francia, san Ferréolo, vescovo e martire, che empi sicari uccisero a bastonate mentre predicava al popolo.


San Martino di Leon (di Santa Croce)


A Léon in Spagna, san Martino della Santa Croce, sacerdote e canonico regolare, assai esperto nelle sacre Scritture.
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16/01/2018 08:22
 
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San Fursa (Furseo)


Nacque forse sulla costa occidentale irlandese, nei pressi di Lough Corrib, nella contea di Galway, o forse sull'isoletta di Inchiquin. Rispetto ai numerosi altri primi santi irlandesi dei quali ben poco è stato tramandato, possediamo invece parecchi elementi della vita di Fursa, soprattutto grazie alla «Storia Ecclesiastica» scritta da San Beda il Venerabile entro un secolo dalla sua morte, basandosi su racconti di testimoni oculari. Secondo Beda, Fursa fondò un monastero a Rathmat, nome fittizio forse inventato da una leggenda successiva. Trascorso un periodo come predicatore itinerante, con i confratelli san Foillan e sant'Ultan si trasferì in Inghilterra. Qui il re dell'Est Anglia Sigeberto II, venerato come martire, lo ricevette cortesemente e gli affidò l'antica fortezza di Cnobheresburg perché la trasformasse in un monastero. Il santo sovrano morì poi in battaglia il 27 settembre 637 e negli anni successivi Fursa si recò in Gallia, ove fu ricevuto con tutti gli onori dal re Clodoveo II. Fondò poi un monastero a Lagny-sur-Marne, su un terreno donatogli dal governatore della Nesturia Ercinoaldo. Il santo abate morì tra il 648 ed il 650 presso Mezerolles, nella regione della Somme, durante un viaggio. (Avv.)A Mézières presso il fiume Authie in Francia, san Fúrseo, abate dapprima in Irlanda, poi in Inghilterra, quindi in Francia, dove fondò il monastero di Lagny.


Beato Giuseppe Antonio Tovini


"Le nostre Indie sono le nostre scuole". Voleva diventare missionario il beato bresciano Giuseppe Tovini. E nei suoi 55 anni di vita (nacque a Cividate Camuno nel 1841 e morì a Brescia nel 1897) fu un apostolo nei campi più diversi del sociale: la scuola, appunto, e poi l'avvocatura, il giornalismo, le banche, la politica, le ferrovie, le società operaie, l'università. Dopo gli studi, lavorò presso l'avvocato bresciano Corbolani. Ne sposò la figlia Emilia, con cui ebbe 10 bambini. Innumerevoli le cariche che ricoprì e le istituzioni cui diede vita: sindaco, consigliere provinciale e comunale, presidente del Comitato diocesano dell'Opera dei congressi; fondatore di casse rurali, della Banca San Paolo di Brescia, del Banco Ambrosiano di Milano, del quotidiano «Il Cittadino di Brescia» e della rivista «Scuola italiana moderna», di varie altre opere pedagogiche e dell'«Unione Leone XIII», che sfocerà nella Fuci. Attività che traevano linfa da un'intensa vita spirituale di stile francescano (era terziario).

A Brescia, beato Giuseppe Antonio Tovini, che, maestro, aprì molte scuole cristiane e fece costruire opere pubbliche, dando sempre, in ogni sua attività, testimonianza di preghiera e di virtù.


Santi Berardo, Otone, Pietro, Accursio e Adiuto


Berardo, Otone, Pietro, Accursio e Adiuto furono i primi missionari inviati da San Francesco nelle terre dei Saraceni. Giunti nella Spagna, sprezzanti del pericolo, cominciarono a predicare la fede di Cristo nelle Moschee. Condotti dinanzi al Sultano e imprigionati, e poi trasferiti nel Marocco con l'ordine di non predicare più il nome di Cristo, continuarono con estremo coraggio ad annunciare il Vangelo. Per questo furono crudelmente torturati e, infine, decapitati il 16 gennaio 1220 per ordine del principe dei Mori. All'annuncio del glorioso martirio, san Francesco esclamò: "Ora posso dire con sicurezza di avere cinque Frati Minori". Furono canonizzati dal papa francescano Sisto IV nel 1481.Presso la città di Marrakesch in Mauritania nell'odierno Marocco, passione dei santi martiri Berardo, Ottone, Pietro, sacerdoti, Accorsio e Adiuto, religiosi, dell'Ordine dei Minori: mandati da san Francesco ad annunciare il Vangelo di Cristo ai musulmani, catturati a Siviglia e condotti a Marrakesch, per ordine del capo dei Mori furono trafitti con la spada.


Sant' Onorato di Fondi


Fu protagonista del monachesimo pre-benedettino. Nativo del Sannio (l’odierno territorio beneventano) venne a Fondi (LT) dove riunì intorno a sé, nella valle dei Martiri, altri monaci desiderosi di vivere una vita ispirata ai consigli del Vangelo. Formò una comunità monastica dedita alla preghiera, al lavoro, allo studio. al recupero e alla custodia del patrimonio culturale greco - latino. Fondò il monastero di S. Magno e si dedicò alla bonifica del territorio, alla promozione sociale, favorendo l’agricoltura, l’artigianato, le arti, gli studi. Come Abate, dovette interessarsi anche della comunità cittadina data la latitanza delle autorità municipali. Di fatto fu la guida civica dei fondani, altre ad essere la guida spirituale e morale della popolazione del comprensorio. Fu impegnato nel restaurare la pace tra le famiglie, la pace tra le opposte fazioni gotiche e bizantine, e nell’aiutare i bisognosi. Si distinse per la sua fede profonda, per il suo spirito di carità, per il suo rigore ascetico e per lo zelo pastorale nel difendere e propagandare il cristianesimo.


San Giuseppe Vaz


Joseph Vaz è stato il primo indiano a essere elevato alla gloria degli altari. Nacque nello stato di Goa sulla costa del Malabar nel 1651, quando la zona era dominio portoghese. Divenne sacerdote nel 1676 all'interno della Congregazione di san Filippo Neri (Oratoriani). Andò poi missionario a Ceylon (oggi Sri Lanka), dove gli olandesi della Compagnia delle Indie avevano espulso i missionari e minacciato di morte qualsiasi prete fosse stato sorpreso sull'isola. Portò perciò clandestinamente il suo aiuto ai cattolici del luogo e arrivò sino alla capitale Colombo. Tradusse il Vangelo nelle lingue tamil e cingalese. Morì a Kandy nel 1711. Beato dal 1995, Papa Francesco lo ha canonizzato il 14 gennaio 2015.A Kandy nello Sri Lanka, nell'Oceano Indiano, beato Giuseppe Vaz, sacerdote della Congregazione dell'Oratorio: percorrendo con mirabile ardore faticosi sentieri tra i campi confermò instancabilmente nella fede i cattolici dispersi e nascosti, predicando con zelo il Vangelo della salvezza.


San Dana (Danatte)


Vissuto nel IX secolo, originario di Valona (Albania) , S.Dana approdò nel Capo di Leuca insieme con alcuni suoi connazionali. Prestò servizio, come diacono, nel Santuario di S. Maria di Leuca. in seguito a una incursione di Mori, nell'approssimarsi delle navi saracene, il giovane diacono prese con sé la pisside con l' Eucaristia e fuggì verso Montesardo, luogo sicuro e difeso. Ma lungo il percorso a 5 miglia da Leuca, in località "La Mora" fu raggiunto e ucciso in odio alla fede cristiana. Ebbe il tempo di consumare le Sacre Particole per non esporle alla profanazione. Sul Luogo del martirio sorge una stele marmorea, che dista circa 200 metri dal paesino che porta il suo nome. La festa si celebra il 16 gennaio.A Valona nell'Illirico, nell'odierna Albania, san Danacte, martire.


Beata Giovanna Maria Condesa Lluch


Nata a Valencia nel 1862 in una famiglia agiata, fin da giovanissima prese anche lei a cuore la condizione delle donne operaie, che vedeva dalla sua carrozza. A ventidue anni, superate le resistenze del vescovo che la riteneva troppo giovane per questo compito, aprì una casa di accoglienza per le giovani operaie. Fu l'embrione di quella che sarebbe diventata la congregazione delle Operaie dell'Immacolata Concezione. Morì il 16 gennaio 1916.A Valencia in Spagna, beata Giovanna Maria Condesa Lluch, vergine, che con sollecito spirito di carità e di sacrificio si dedicò ad assistere in umile laboriosità i poveri, i fanciulli e le giovani operaie, per la cui tutela e istruzione fondò la Congregazione delle Ancelle dell'Immacolata Concezione Protettrici delle Operaie.


San Marcello I

(Papa dal 27/05/308 al 16/01/309)

Non si sa molto su di lui perché le fonti sono incerte e a lungo è stato confuso con S. Marcellino, papa morto martire verso il 304. Sembra che suo merito sia stato aver ristrutturato le parrocchie devastate dalla persecuzione di Diocleziano e aver mostrato rigore nei “lapsi” che pretendevano di essere ammessi ai sacramenti senza aver compiuto la prescritta penitenza.Marcello, diminutivo di Marco = nato in marzo, sacro a Marte, dal latinoA Roma nel cimitero di Priscilla sulla via Salaria Nuova, deposizione di san Marcellino I, papa, che, come attesta san Damaso, vero pastore, fieramente osteggiato dagli apostati che rifiutavano la penitenza da lui stabilita e disonorevolmente denunciato presso il tiranno, morì esule scacciato dalla patria.


Santa Priscilla di Roma


Il nome di questa santa presenta un complesso problema agiografico - archeologico; essa fu inserita come matrona romana, nel 'Martirologio Romano' nel secolo XVI; è diventata controversa la sua identificazione. Potrebbe essere la moglie del martire Aquila che porta il suo stesso nome Priscilla e che a sua volta è detta anche Prisca, ricordata negli Atti degli Apostoli e nella lettera di s. Paolo. Oppure può essere identificata con l'omonima fondatrice del cimitero sulla nuova via Salaria (Catacombe di Priscilla). In ogni modo non vi sono notizie di un culto, prima dell'inserimento nel 'Martirologio Romano' al 16 gennaio, da parte del grande Cesare Baronio.Priscilla = (come Prisco) primitivo, di un'altra età, dal latino


San Giacomo di Tarantasia


San Giacomo è considerato l'evangelizzatore della Tarantasia, subregione della Savoia, e primo vescovo di Moûtiers, cittadina capoluogo di questa grande vallata. Proveniva dalla Siria ed aveva prestato servizio nell'esercito persiano. Sant'Onorato lo condusse con sé nella Gallie ed infine con lui nacque al Cielo il 16 gennaio 429. Il Martyrologium Romanum li commemora infatti entrambi proprio in tale anniversario.Bastone pastorale, MitraA Moûtiers, nell'odierna Savoia, in Francia, san Giacomo, vescovo, discepolo di sant'Onorato di Lérins.


San Leobazio


Nei dintorni di Tours nella Gallia lugdunense, nell'odierna Francia, commemorazione di san Leobazio, abate, che, posto dal suo maestro sant'Orso a capo del monastero di Sénevière da poco fondato, perseverò in somma santità fino ad avanzata vecchiaia.


Santa Giovanna da Bagno di Romagna


Bagno di Romagna (FC)Giovanna = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraicoGiglioA Bagno di Romagna, santa Giovanna, vergine, che, accolta nell'Ordine camaldolese, rifulse in sommo grado per obbedienza e umiltà.


Sant' Onorato di Arles


Ad Arles nella Provenza in Francia, sant'Onorato, vescovo, che fondò il celebre monastero sull'isola di Lérins e accettò il governo della Chiesa di Arles.
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17/01/2018 07:21
 
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San Jenaro (Gennaro) Sanchez Delgadillo


Nacque a Zapopan, Jalisco (arcidiocesi di Guadalajara) il 19 settembre 1876. Fu vicario di Tamazulita, della parrocchia di Tecolotlán, Jalisco (diocesi di Autlán): il suo parroco elogiava la sua obbedienza e i fedeli ammiravano la sua rettitudine, il suo fervore, la sua eloquenza nella predicazione, ed accettavano con piacere l'imagine del padre Jenaro quando chiedeva una buona preparazione per poter ricevere i sacramenti. I soldati ed alcuni coloni lo individuarono mentre insieme ad alcuni fedeli suoi amici andava per i campi. Vennero tutti lasciati liberi mentre il Padre Jenaro venne condotto su un colle vicino a Tecolotlán e su un albero prepararono la forca. Padre Jenaro posto di fronte del plotone, con eroica serenità proferì le seguenti parole: "Paesani, mi impiccheranno; Io li perdono, che anche mio Padre Iddio li perdoni e che sempre viva Cristo Re!". I carnefici tirarono la corda cosi forte che la testa del martire battè violentemente su un ramo dell'albero. Dopo poco morì in quella stessa notte del 17 gennaio 1927. L'astio dei soldati continuò e tornati all'alba fecero scendere il cadavere, gli spararono sulla spalla e una pugnalata quasi attraversò il corpo ormai inerte.

PalmaNella città di Tocolatlán in Messico, san Gennaro Sánchez Delgadillo, sacerdote e martire durante la persecuzione messicana.


Beato Enrico da Comentina


La famiglia Comentina (o dei Comentini) nei secoli XII-XIV possedeva ad Asti varie case ed un palazzo, di cui esiste ancora la torre, oggi detta di san Bernardino, in stile gotico con merlatura ghibellina a coda di rondine, forse la più alta torre del Piemonte.Enrico dapprima fu presso la corte papale di Avignone - residenza dei papi dal 1309 al 1376 - con l'incarico di "Uditore" pontificio, poi ebbe l'incarico di Legato papale in Asia Minore e Patriarca di Costantinopoli. Fu decapitato a Smirne dai Turchi il 17 gennaio 1345, mentre celebrava la santa messa.Il suo corpo fu traslato ad Asti nel 1392. Oggi riposa nella cattedrale, sotto l'altare del Santissimo Sacramento, dove fu traslato dalla chiesa di San Francesco nel 1801.Viene esposto alla pubblica venerazione nei tempi di calamità atmosferica (siccità o inondazioni), perché secondo la tradizione (che ha recepito elementi leggendari), l'urna con il suo corpo sarebbe stata salvata dalle acque in burrasca nel trasporto dall'Oriente nella città di Asti. Per questo è popolarmente invocato come il "santo dell'acqua".


Nostra Signora di Pontmain


Il santuario ricorda l'ultima delle apparizioni avvenute in Francia nel secolo scorso; essa si verificò in un momento drammatico per la nazione, quando il suo esercito era stato duramente sconfitto da quello prussiano e l'imperatore Napoleone III era stato fatto prigioniero. La sera del 17 gennaio 1871 la Vergine compariva, nel cielo stellato, a un gruppo di bambini di Pontmain (un villaggio bretone di trecento abitanti). Ella non disse nulla, ma fece solo dei gesti, il messaggio fu affidato a delle scritte che, lettera dopo lettera, si disegnavano lentamente nel cielo: «Pregate, figli miei - Dio vi esaudirà fra breve - Mio Figlio si lascia toccare,,. L'apparizione durò tre ore, durante le quali gli abitanti dei villaggio, sotto la guida del curato, pregarono e cantarono con fervore. Una prima approvazione del vescovo si ebbe già l'anno dopo il verificarsi del fatto. La chiesa, in bello stile gotico, venne iniziata subito dopo le apparizioni e portata a termine nel 1880.


Santa Roselina di Villeneuve


Roselina condivide con santa Rosa da Viterbo non solo il nome, ma anche un prodigio... floreale. Si narra, infatti, che, mentre portava del pane a un povero, il padre (un barone provenzale) le avesse chiesto cosa nascondesse. Ella rispose che erano fiori. Quando aprì il grembiule, essi effettivamente apparvero. Divenuta monaca certosina a Bertaud, fu poi priora della certosa di Celle-Robaud presso il Fréjus. Il fratello Hélion di Villeneuve ne fu benefattore e fece costruire una chiesa consacrata dal vescovo di Digne, Elzeario. In essa Roselina fu sepolta nel 1329 e presso la sua tomba si verificarono numerosi prodigi. È patrona della cittadina francese di Draguignan.

DraguignanPresso Fréjus nella Provenza in Francia, santa Roselina, priora di Celle-Roubaud dell'Ordine certosino, che rifulse per l'abnegazione, il digiuno dal cibo e dal sonno e l'austerità di vita.


San Giuliano Saba


Nell'Osroene, nelle terre oggi divise tra Siria e Turchia, commemorazione di san Giuliano, asceta, soprannominato Saba, cioè vecchio; benché avesse rigettato il clamore cittadino, lasciò tuttavia per qualche tempo l'amata solitudine, allo scopo di confondere ad Antiochia i seguaci dell'eresia ariana.


San Sulpizio il Pio


A Bourges nella regione dell'Aquitania, in Francia, san Sulpicio, detto il Pio, vescovo, che, dalla corte regia elevato all'episcopato, nulla ebbe più caro che prendersi cura dei poveri.


San Marcello


A Die nella Gallia lugdunense, nell'odierna Francia, san Marcello, vescovo, che, difensore della città, fu mandato in esilio dal re ariano Eurico per aver mantenuto la fede cattolica.


Beato Gamelberto


Nella Baviera, beato Gamelberto, sacerdote, che, per fondare il monastero di Metten, consegnò i propri beni a Utto, da lui stesso immerso nel sacro fonte battesimale.


Santi Speusippo, Elasippo, Melesippo e Leonilla


In Cappadocia, nell'odierna Turchia, santi martiri Speusippo, Elasippo, Melasippo, fratelli, e la loro nonna Leonilla.
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18/01/2018 08:35
 
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Beata Maria Teresa Fasce


Nata nel 1881 a Torriglia, nell'entroterra genovese da una famiglia borghese molto religiosa, nonostante la contrarietà della famiglia, nel 1906 entra nel monastero agostiniano di Santa Rita a Cascia di cui sarà abbadessa dal 1920 fino alla morte, nel 1947. Diventa propagatrice della devozione a santa Rita anche grazie al periodico «Dalle Api alle rose»; realizza l'«alveare di santa Rita» per accogliere le «apette», le piccole orfane. Riesce a realizzare un santuario che non vedrà ultimato e che sarà consacrato quattro mesi dopo la sua morte. La sua esistenza è contrassegnata da gravi malattia a partire da un tumore al seno col quale convive per 27 anni. Non a caso oggi viene invocata dalle fedeli colpite da questa malattia. Scomparsa il 18 gennaio 1947, Giovanni Paolo II l'ha proclamata beata il 12 ottobre 1997.

A Cascia in Umbria, beata Maria Teresa (Maria Giovanna) Fasce, badessa del monastero dell'Ordine di Sant'Agostino, che con ogni cura unì l'ascesi e la contemplazione alle opere di carità verso i pellegrini e i bisognosi.


Beata Regina Protmann


La beata Regina Protmann nacque nel 1552 a Braniewo (Braunsberg) nella regione polacca settentrionale della Warmia (Ermland), geograficamente vicina e storicamente legata alla Germania, in cui infuriava a quel tempo la Riforma protestante. A 19 anni lasciò la ricca casa paterna per iniziare con due compagne una vita comunitaria ispirata a santa Caterina di Alessandria e dedita all'assistenza verso malati e poveri, nonché all'educazione delle giovani. Era il primo nucleo delle Suore di santa Caterina vergine e martire. Oggi sono presenti con 120 comunità in diverse nazioni del mondo, tra le quali il Brasile, dove è avvenuto il miracolo che ha portato, nel 1999, alla beatificazione della fondatrice, morta nel 1613.

A Braunsberg in Prussia, beata Regina Protmann, vergine, che, presa d'amore per i poveri, si adoperò molto al servizio dei bisognosi e fondò la Congregazione delle Suore di Santa Caterina.


Beato Andrea Grego da Peschiera


Fu discepolo di s. Antonino nel convento di s. Marco a Firenze. Terminato il periodo di formazione, venne inviato a predicare nella Valtellina. Qui prodigò a favore della povera popolazione ogni sua energia e 45 anni di durissimo ministero gli valsero l'appellativo di apostolo della Valtellina. Il segreto del suo successo era dovuto all'esercizio eroico della penitenza, dell'umiltà e dell'obbedienza. Ripeteva spesso: "Un religioso obbediente è un religioso santo".A Morbegno sulle Alpi in Lombardia, beato Andrea da Peschiera Grego, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori, che a lungo percorse a piedi tutta la regione, vivendo sobriamente tra i poveri e conciliandosi fraternamente gli animi di tutti.


Beata Cristina (Mattia) Ciccarelli da L'Aquila


Nacque a Colle di Lucoli (L'Aquila) nel 1480 e fino a 25 anni trascorse la vita in famiglia esercitandosi nella preghiera e nella penitenza. Entrata nel monastero agostiniano di Santa Lucia a L’Aquila, mutò il nome di Mattia in Cristina e coltivò fedelmente l'osservanza regolare, l'amore ai poveri e la pazienza nelle sue lunghe infermità. Contro la sua volontà fu eletta per diverse volte Abbadessa del suo monastero. Morì il 18 gennaio 1543.Il suo culto fu confermato da Gregorio XVI nel 1841.A L'Aquila, beata Cristina (Mattia) Ciccarelli, vergine dell'Ordine di Sant'Agostino.


Beate Felicita Pricet, Monica Pichery, Carla Lucas e Vittoria Gusteau


Fèlicité Pricet, Monique Pichery, Charlotte Lucas e Victoire Gusteau, laiche francesi, subirono il martirio durante la Rivoluzione Francese e vennero beatificati il 19 febbraio 1984 da Papa Giovanni Paolo II insieme con altri martiri della diocesi di Angers.Ad Avrillé presso Angers in Francia, beate Felicita Pricet, Monica Pichery, Carlotta Lucas e Vittoria Gusteau, martiri, che, mentre infuriava la rivoluzione francese, furono fucilate in odio alla fede cristiana.


Beato Giovanni de Laers


Fu uno dei primi, il Beato Giovanni de Laers, a ricevere l'abito Mercedario assieme a San Pietro Nolasco e fu un suo luogotenente che agiva nell'episcopato di Maiorca, e qui ricevette alcune cose in dono. Non mancò di essere presente alla morte del maestro Fondatore, e fu famoso per i miracoli fra i quali spesso comandare le impetuose onde marine salvando molti naviganti. Colmo di meriti morì a Barcellona.L'Ordine lo festeggia il 18 gennaio.


Santa Prisca


Subì il martirio sotto Claudio II, nel III secolo, venne sepolta sulla Via Ostiense e traslata sul colle 'Aventino. E'' probabile che sia stata la fondatrice di un''antica chiesa su quello stesso colle. Tutto ciò che si racconta di lei, sono leggende. Le informazioni che si hanno sono contraddittorie e rimandano a tre persone diverse. Prisca in latino significa "primitiva, di un'altra età".


Beata Beatrice II d'Este


A Ferrara, beata Beatrice d'Este, monaca, che, alla morte del marito, avendo rinunciato al regno di questo mondo, si consacrò a Dio in un monastero da lei stessa fondato sotto la regola di san Benedetto.


Santi Successo, Paolo e Lucio


A Cartagine, nell'odierna Tunisia, santi martiri Successo, Paolo e Lucio, vescovi, che parteciparono al Concilio tenutosi in questa città e subirono il martirio sotto l'imperatore Decio.


Beato Facio (Fazio) di Cremona


A Cremona, beato Facio, che, orefice, da Verona sua patria, venne in questa città per dedicarsi interamente a opere di penitenza, pellegrinaggi e al conforto dei malati.


San Deicolo


Nel monastero di Lure in Burgundia, nell'odierna Francia, san Deícolo, abate: di origine irlandese e discepolo di san Colombano, si tramanda che abbia fondato quel cenobio.


San Volusiano di Tours


A Foix nella Gallia narbonense, nell'odierna Francia, transito di san Volusiano, vescovo di Tours, che, catturato dai Goti, in esilio rese lo spirito a Dio.
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19/01/2018 07:20
 
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San Bassiano


Nato a Siracusa verso il 320 da Sergio, prefetto della città, fu mandato a Roma per completarvi gli studi. Qui, convertito alla religione cristiana da un sacerdote di nome Giordano, ricevette il battesimo. Richiamato in patria dal padre che lo voleva far apostatare, si rifugiò a Ravenna, dove fu ordinato sacerdote. Verso il 373, essendo morto il vescovo di Lodi, fu scelto a succedergli. Bassiano fece edificare una chiesa dedicata ai Santi Apostoli, consacrandola nel 380 alla presenza di sant'Ambrogio di Milano e di san Felice di Como, e che piu tardi prese il suo nome. Partecipò nel 381 al concilio di Aquileia e, probabilmente, nel 390 a quello di Milano, nel quale fu condannato Gioviniano. La sua firma si trova insieme con quella di sant'Ambrogio nella lettera sinodica inviata al papa Siricio. Nel 397 assisté alla morte e ai funerali dello stesso sant'Ambrogio, del quale era amico. Morì nel 409, forse il 19 febbraio, e fu sepolto nella sua cattedrale. Nel 1158, quando i milanesi distrussero Lodi, le sue reliquie furono portate a Milano, dove rimasero fino al 1163, anno in cui tornarono a Lodi ricostruita dal Barbarossa.

LodiBastone pastoraleA Lodi, commemorazione di san Bassiano, vescovo, che, per difendere il suo gregge dall'eresia ariana in quel luogo ancora viva, lottò strenuamente insieme a sant'Ambrogio di Milano.


Beato Marcello Spinola y Maestre


Nasce nell'isola di San Fernando (provincia di Cadice) in Spagna, il 14 gennaio 1835, dalle nobili famiglie Spinola y Maestre. Risale al 1855 la laurea in diritto, che lo porta a diventare avvocato. In questa veste Marcello si distingue per l'assistenza gratuita ai poveri. Abbandonata la professione entra in seminario a Siviglia e viene ordinato prete nel 1864. Per 15 anni è cappellano a Sanlùcar de Barramela e parroco di San Lorenzo a Siviglia. È anche consigliere spirituale di alcune confraternite locali. Nel 1879 diventa canonico della cattedrale e nel 1881 venne eletto vescovo ausiliare di Siviglia, passando poi come vescovo alla diocesi di Coira. Fonda la congregazione delle «Ancelle Concezioniste del Cuore Divino di Gesù». Nel 1886 viene trasferito alla diocesi più importante di Malaga dove la gente cominciò a chiamarlo il «vescovo santo». Nel 1896 è arcivescovo di Siviglia dove, condividendo le fatiche dei poveri, viene indicato come l'«arcivescovo mendicante». Nel 1905 è cardinale. Muore a Siviglia nel 1906. È tra i beati dal 1987.

A Siviglia in Spagna, beato Marcello Spínola y Maestre, vescovo: fondò circoli di operai per sostenerne lo sviluppo sociale, combatté in difesa della verità e della giustizia e aprì la sua casa ai bisognosi.


San Macario il Grande


La biografia di san Macario il grande viene spesso confusa con quella del suo omonimo san Macario Alessandrino, anch'egli monaco a Scete e suo contemporaneo. Ambedue insieme a Isidoro furono inizialmente discepoli di sant'Antonio abate. Macario il grande nasce intorno al 300. Giovanissimo diventa cammelliere, occupato nel trasporto del salnitro; nel 329-30. Tra il 330 e il 340 incontra sant'Antonio abate e vive a lungo con lui. Viene ordinato prete quando è già conosciuto come «padre spirituale» di quell'area di deserto. Dal 356 al 384 si avvicendano nel monastero tre gruppi di discepoli che costituiranno la colonia monastica di Scite. Tra il 373 e il 375 Macario viene esiliato insieme al suo omonimo Macario l'Alessandrino in un'isola del Nilo per ordine di Lucio, il vescovo ariano di Alessandria. La sua grande notorietà si deve soprattutto all'importanza che rivestì il monastero di Abu Macario nella storia del monachesimo egiziano.

Commemorazione di san Macario Magno, sacerdote e abate del monastero di Scete in Egitto, che, morto al mondo e a se stesso, viveva solo per Dio, come insegnava anche ai suoi monaci.


Sante Archelaide, Tecla e Susanna


Secondo la loro passio, mentre imperversava la persecuzione di Diocleziano, per sottrarsi al furore degli empi, abbandonarono Roma o, secondo altri, la Romagna, dove conducevano santa vita in un monastero e si rifugiarono presso Nola, in un luogo umile e povero, dove continuarono la loro vita di preghiera. La loro fama di santità e di virtù, accompagnata anche da miracoli di guarigione, si sparse velocemente in ogni parte e questo fece sì che alcuni pagani le denunziassero a Leonzio, proconsole della Campania, che decise di punirle con la morte. Condotte a Salerno, sede di Leonzio, santa Archelaide o Archelaa, in particolare, subì vari supplizi, ma rimase miracolosamente illesa. Alla fine, tutte e tre le vergini furono uccise di spada ad un miglio da Nola nel 293 d.C.


San Godone di Novalesa


San Godone visse nell'Ottavo secolo. E' il primo abate della celebre abbazia della Nova-lesa, in Valle Susa, fondata dal nobile francese Abbone, governatore di Susa e Moriana.La costruzione centrale era stata progettata da Walcuno; mentre le celle dei monaci primitivi erano state disseminate sulla montagna circostante.San Godone introdusse nel monastero della Novalesa la Regola di san Benedetto al po-sto di quella di san Colombano, che aveva evangelizzato Irlanda, Svizzera e Italia del Nord.La sua festa era ricordata il 19 gennaio.


San Deodato di Saint-Diè


Nato da famiglia nobile, Deodato divenne vescovo di Nevers verso la metà del settimo secolo. Perseguitato, si stabilì con qualche compagno in un'isola presso Strasburgo. Desideroso di vita solitaria, fondò un monastero chiamato Jointures, con l'osservanza della regola di S. Colombano. Alla sua morte, avvenuta verso il 679, sia il monastero di Jointures, sia il borgo che vi sorse accanto presero il suo nome. Fu molto onorato prima della Rivoluzione francese.L'Ordine Benedettino lo festeggia il 19 giugno.


Santi Mario, Marta, Abaco e Audiface


La tradizione vuole che siano stati due coniugi andati a Roma con i loro due figli per venerare le reliquie dei martiri. Giunti in città si narra che aiutarono il prete Giovanni a seppellire 267 martiri nella Via Salaria. Scoperti, furono condotti in tribunale e decapitati.Mario = maschio, dal celtico (famosa la 'gens Maria' romana, ma popolarmente è rPalmaSulla via Cornelia a tredici miglia da Roma nel cimitero ad Nymphas, santi Mario, Marta, Audíface e Abaco, martiri.


Beata Elisabetta Berti


La vedova, Beata Elisabetta Berti, assieme alla Beata Eulalia Pinos e alla Beata Maria de Requesens con la fondatrice, Santa Maria de Cervellon, formarono la prima comunità femminile di religiose dell'Ordine Mercedario. Distribuì le sue ricchezze ai poveri mettendosi al servizio degli infermi e degli schiavi e dopo una vita piena di meriti e miracoli, a Barcellona si spense nel bacio del Signore.L'Ordine la festeggia il 19 gennaio.


Sant' Arsenio di Corfù


Nacque a Betania, presso Gerusalemme, al tempo di Basilio I il Macedone (867-886). Eletto vescovo di Corfù . Recatosi a Costantinopoli per difendere presso Costantino VII Porfirogenito le ragioni dei notabili della sua isola, nel viaggio di ritorno si ammalò gravemente e morì presso Corinto.Bastone pastoraleA Corfù in Grecia, sant'Arsenio, vescovo, accorto pastore del suo ovile e assiduo alla preghiera notturna.


San Germanico


PalmaA Smirne nell'odierna Turchia, passione di san Germanico, martire di Filadelfia, che, al tempo degli imperatori Marco Antonino e Lucio Aurelio, fu discepolo di san Policarpo, che egli precedette nel martirio: condannato dal giudice nel fiore dell'età giovanile, mettendo da parte per la grazia di Dio ogni timore per la fragilità del suo corpo, fu lui stesso a incitare contro di sé la belva a lui destinata.


San Giovanni di Ravenna


Nella diocesi di Ravenna, si occupò egregiamente delle necessità della Chiesa nel periodo in cui l'Italia era devastata dalla guerra contro i Lombardi.A Ravenna, san Giovanni, vescovo, che, mentre tutta l'Italia era devastata dalla guerra con i Longobardi, provvide egregiamente alle necessità della Chiesa, come attesta il papa san Gregorio Magno, che a lui inviò il libro della Regola pastorale.


Santa Faustina di Como


Faustina e Liberata, benedettine (VI sec.). Sorelle, nate nel Piacentino, si ritirarono in un romitorio presso Como, dove fondarono il monastero di Santa Margherita.A Como, sante Liberata e Faustina, sorelle e vergini, fondatrici del monastero di Santa Margherita.


Santa Liberata di Como


Faustina e Liberata, benedettine (VI sec.). Sorelle, nate nel Piacentino, si ritirarono in un romitorio presso Como, dove fondarono il monastero di Santa Margherita.A Como, sante Liberata e Faustina, sorelle e vergini, fondatrici del monastero di Santa Margherita.


San Ponziano di Spoleto


Terremoti, SpoletoPresso Spoleto in Umbria, san Ponziano, martire, che si tramanda sia stato per Cristo atrocemente battuto con le verghe al tempo dell'imperatore Antonino e infine trafitto con la spada.


San Remigio


A Rouen in Neustria, in Francia, san Remigio, vescovo, fratello del re Pipino, che con solerte operosità si adoperò perché il canto della salmodia fosse modulato secondo l'uso romano.


San Launomaro


A Dreux presso Chartres nel territorio della Neustria, in Francia, san Launomaro, abate del monastero di Corbion, che aveva fondato nella solitudine di Perche.


San Macario l'Alessandrino


Commemorazione di san Macario, detto Alessandrino, sacerdote e abate presso il monte Scete in Egitto.
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20/01/2018 08:46
 
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Beato Cipriano Michele Iwene Tansi


Primo beato della Nigeria, è stato beatificato da papa Giovanni Paolo II il 22 marzo 1998 ad Onitsha. Nacque nel 1903 ad Igboezunu nel Sud della Nigeria nella tribù degli Igbo, protagonisti negli anni 1967-70 della guerra civile del Biafra. Iwene (questo il suo primo nome) fu mandato a scuola dai missionari, che erano in Nigeria dal 1890. A nove anni venne battezzato col nome di Michele. Vincendo l'opposizione dei genitori nel 1925 entrò in seminario a Igbarian, diventando sacerdote nel 1937 nella cattedrale di Onitsha. Nominato parroco a Dunukofia, si impegnò in una vasta opera di evangelizzazione permettendo a molti di superare superstizioni e ingiustizie vissute nel nome della religione tradizionale. Dal 1945 al 1949 fu parroco ad Aguleri. Seguendo il desiderio del vescovo di avere in diocesi un'esperienza monastica, padre Tansi si recò in Inghilterra, entrando nel 1950 nell'abbazia trappista di Mount St. Bernard. Nel 1952 fu ammesso al noviziato, diventando fra' Cipriano ed emettendo nel 1956 i voti perpetui. Nel 1964, al momento di recarsi in Camerun per guidare la nuova comunità monastica, fu colpito da un aneurisma aortico che il 20 gennaio lo portò al decesso nell'ospedale di Leicester. (Avv.)Nel monastero di Mount Saint Bernard presso Leicester in Inghilterra, beato Cipriano (Michele) Iwene Tansi, sacerdote dell'Ordine cistercense: nato nella regione di Onitsha in Nigeria, ancora fanciullo professò, contro la volontà della famiglia, la fede cristiana e, ordinato sacerdote, con grande zelo si dedicò alla cura pastorale, finché fattosi monaco meritò di coronare la sua santa vita con una morte santa.


San Sebastiano


Le notizie storiche su san Sebastiano sono davvero poche, ma la diffusione del suo culto ha resistito ai millenni, ed è tuttora molto vivo. Ben tre Comuni in Italia portano il suo nome, e tanti altri lo venerano come santo patrono. San Sebastiano fu sepolto nelle catacombe che ne hanno preso il nome. Il suo martirio avvenne sotto Diocleziano. Secondo i racconti della sua vita sarebbe stato un cavaliere valsosi dell'amicizia con l'imperatore per recare soccorso ai cristiani incarcerati e condotti al supplizio. Avrebbe fatto anche opera missionaria convertendo soldati e prigionieri. Lo stesso governatore di Roma, Cromazio, e suo figlio Tiburzio, da lui convertiti, avrebbero affrontato il martirio. Tutto ciò non poteva passare inosservato a corte, tanto che Diocleziano stesso convocò Sebastiano. Inizialmente si appellò alla vecchia familiarità: «Ti avevo aperto le porte del mio palazzo e spianato la strada per una promettente carriera e tu attentavi alla mia salute». Poi passò alle minacce e infine alla condanna. Venne legato al tronco di un albero, in aperta campagna, e saettato da alcuni commilitoni.

Atleti, Arcieri, Vigili urbani, TappezzieriSebastiano = venerabile, dal grecoFreccia, PalmaSan Sebastiano, martire, che, originario di Milano, venne a Roma, come riferisce sant'Ambrogio, al tempo in cui infuriavano violente persecuzioni e vi subì la passione; a Roma, pertanto, dove era giunto come ospite straniero, ebbe il domicilio della perpetua immortalità; la sua deposizione avvenne sempre a Roma ad Catacumbas in questo stesso giorno.


Santa Maria Cristina dell'Immacolata Concezione (Adelaide Brando)


Adelaide Brando, originaria di Napoli, sentì dall’adolescenza la chiamata ad essere interamente del Signore. Entrata inizialmente nel monastero delle Clarisse dette Fiorentine, poi in quello delle Sacramentine di Napoli, prese il nome di suor Maria Cristina dell’Immacolata Concezione, ma dovette lasciare la clausura per motivi di salute. Trasferitasi a Casoria, fondò le Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato, dedite all’adorazione perpetua, all’insegnamento catechistico e scolastico e a varie opere di carità. Morì a Casoria il 20 gennaio 1906, a 49 anni. Beatificata da san Giovanni Paolo II a Roma il 27 aprile 2003, è stata canonizzata da papa Francesco, ancora a Roma, il 17 maggio 2015. I suoi resti mortali riposano nella chiesa adiacente alla Casa madre delle Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato a Casoria, in via Gioacchino D’Anna.A Casoria vicino a Napoli, beata Maria Cristina dell'Immacolata (Adelaide) Brando, vergine, che dedicò la sua vita alla formazione cristiana dei fanciulli e attraverso la Congregazione delle Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramento da lei fondata promosse fortemente l'adorazione della santa Eucaristia.


Santa Eustochia (Smeralda) Calafato di Messina


Di famiglia agiata, figlia di un ricco mercante nacque il giovedì santo del 1434 nel villaggio di Annunziata. Venne battezzata Smeralda. Entrò tra le clarisse a 15 anni prendendo il nome di suor Eustochia. La sua scelta religiosa fu contrastata dalla famiglia tanto che i fratelli minacciarono di dar fuoco al convento che doveva ospitarla. Tuttavia le insistenze della giovane convinsero le consorelle ad accoglierla. Fu sempre animata da un profondo amore alla povertà. Nel convento di San Maria di Basicò, sceltasi per cella un sottoscala, visse penitente, dormendo sulla nuda terra e portando il cilicio. In seguito maturò il desiderio di fondare un nuovo monastero. Così nel 1464 nacque il monastero di Montevergine che alla morte di Eustochia, il 20 gennaio 1491 contava 50 suore. È stata canonizzata da Giovanni Paolo II l'11 giugno 1988.

A Messina, santa Eustochio Calafato, vergine, badessa dell'Ordine di Santa Chiara, che si dedicò con grande ardore a ripristinare l'antica disciplina della vita religiosa e a promuovere la sequela di Cristo sul modello di san Francesco.


San Fabiano


Fabiano, pontefice a Roma per quattordici anni (dal 10 gennaio del 236 al 20 gennaio del 250), promosse il consolidamento e lo sviluppo della Chiesa. Divise Roma in sette diaconie per l’assistenza dei poveri. Con lui la figura del vescovo di Roma assunse tale prestigio da destare preoccupazione nell’imperatore Decio, sotto il quale subì il martirio. Fu sepolto nel cimitero di Callisto. (Mess. Rom.)IdrauliciFabiano = dalla romana gens FabiaPalmaSan Fabiano, papa e martire, che da laico fu chiamato per grazia divina al pontificato e, offrendo un glorioso esempio di fede e di virtù, subì il martirio durante la persecuzione dell'imperatore Decio; san Cipriano si felicita del suo combattimento, perché diede una testimonianza irreprensibile e insigne nel governo della Chiesa; il suo corpo in questo giorno fu deposto a Roma sulla via Appia nel cimitero di Callisto.


San Vulstano di Worcester


San Vulfstano, vescovo della città inglese di Worcester, in Inghilterra, seppe far convivere i costumi monastici che lo avevano distinto da monaco con lo zelo pastorale, impegnandosi a visitare le parrocchie, a costruire chiese, a favorire la cultura e a contrastare il mercato degli schiavi.Bastone pastorale, MitraA Worcester in Inghilterra, san Vulfstano, vescovo, che elevato dal chiostro a questa sede episcopale, unì i costumi monastici allo zelo pastorale, dedicandosi con impegno a visitare le parrocchie, promuovere la costruzione di chiese, favorire le lettere e condannare la venalità.


Sant' Eutimio


Il santo abate Eutimio, armeno di nascita, sin da piccolo fu consacrato a Dio, si recò a Gerusalemme e, dopo parecchi anni trascorsi in solitudine, morì celebre per la sua umiltà, la sua carità e la perfetta osservanza della disciplina monastica. Il Martyrologium Romanum lo commemora in data odierna.In Palestina, sant'Eutimio, abate: di origine armena e consacrato a Dio fin dall'infanzia, giunse a Gerusalemme e, trascorsi molti anni in solitudine, fu fino alla morte saldo e solerte nell'umiltà e nella carità, insigne nell'osservanza della disciplina.


Beato Basilio Antonio Maria Moreau


Basile- Antoine-Marie Moreau nacque l'11 febbraio 1799 a Laigné-en-Belin (Francia) e morì il 27 gennaio 1873 a Le Mans (Francia). Sacerdote diocesano, fondò la Congregazione della Santa Croce. La sua causa di canonizzazione, introdotta il 12 maggio 1955, ha portato al riconoscimento delle sue virtù eroiche il 12 aprile 2003 ed al riconoscimento di un miracolo avvenuto per sua intercessione il 28 aprile 2006. E' stato beatificato il 15 settembre 2007.


San Fechin di Fobhar


Nato a Luighne, in Irlanda, ricevette la sua formazione da S. Nathi. I suoi biografi gli attribuiscono numerosi miracoli assai stravaganti. Fondo varie chiese e monasteri, fra cui uno situato a Fobhar, dove riunì oltre trecento monaci. E' l'autore presunto di un poema in onore di S. Maeldub. Morì durante la peste del 664. Ancora ricordato in Irlanda, è assai poco conosciuto fuori dall'isola.L'Ordine Benedettino lo festeggia il 20 gennaio.


Beato Bernardo di Poncelli


Commendatore dei mercedari di Tolosa (Francia), il Beato Bernardo di Poncelli, si distinse per la sua santità. Nel 1333, innanzi a lui Santa Natalia fece la professione solenne, il Beato le consigliò di ricevere l'abito di terziaria per non lasciare soli i genitori e fu per lei grande guida verso la perfezione. Pieno di meriti, spirò santamente nella città di Tolosa.L'Ordine lo festeggia il 20 gennaio.


Sant' Enrico di Uppsala


In Finlandia, sant'Enrico, vescovo e martire, che, nato in Inghilterra, ebbe l'incarico di reggere la Chiesa di Uppsala, adoperandosi con grande zelo nell'evangelizzazione dei Finni; fu, infine, crudelmente trucidato da un omicida, che egli aveva cercato di correggere secondo la disciplina ecclesiastica.


Sant' Ascla


Ad Antinoe nella Tebaide, in Egitto, sant'Ascla, martire, che al cospetto del governatore non temette le minacce, perché la sua più grande preoccupazione era quella di non rinnegare Cristo, e dopo torture di vario genere fu gettato nel fiume.


Beato Benedetto Ricasoli da Coltibuono


Il beato Benedetto Ricasoli fu monaco ed eremita vallombrosano della Badia di Coltibuono.A Coltibuono in Toscana, beato Benedetto Ricásoli, eremita della Congregazione di Vallombrosa.


Santo Stefano Min Kuk-ka


Canonizzato da Papa Giovanni Paolo II il 6 maggio 1984.A Seul in Corea, santo Stefano Min Kŭk-ka, martire, che, catechista, fu sgozzato in carcere per la sua fede cristiana.


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21/01/2018 00:10
 
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Beata Giuseppa Maria di Sant'Agnese (Giuseppa Teresa Albinàna)


Nacque in Beniganim (Valencia) il 9 gennaio del 1625, da una famiglia di modeste condizioni. Giovanissima, rimase orfana di padre. Dopo aver superato varie difficoltà, il 25 ottobre 1643, entrò come suora conversa nel monastero delle agostiniane del suo paese, monastero che apparteneva all'Osservanza Scalza, istituita nel 1597, nell'ambito dell'Ordine, dall'arcivescovo s. Giovanni de Ribera, nella diocesi di Valencia. Semplice ed umile, pur se dedita instancabilmente ai lavori e ai servizi della comunità, fu una grande anima contemplativa. Possedeva mediocri qualità intellettuali, anzi era addirittura analfabeta, ma le sue conoscenze teologiche e il dono del consiglio che aveva ricevuto costituirono motivo di ammirazione per tutti. Le sue estasi sorprendevano quanti la conoscevano. Il 18 novembre l663 divenne suora corista e, lasciato il nome di Giuseppa Teresa ricevuto nel battesimo, volle chiamarsi Giuseppa Maria di sant'Agnese. Comunemente però era chiamata Madre Agnese. Morì il 21 gennaio 1696 e i suoi resti oggi si conservano nel monastero delle agostiniane di Beniganim. Fu beatificata da Leone XIII il 26 febbraio 1888.Nel monastero di Beniganim nel territorio di Valencia in Spagna, beata Giuseppa Maria di Sant'Agnese, vergine dell'Ordine delle Agostiniane Scalze.


Sant' Epifanio di Pavia


Epifanio fu uno dei vescovi più importanti del suo tempo, meritandosi l'appellativo di "luce e padre dei vescovi". Nato a Pavia nel 438, a otto anni fu accolto tra i lettori dal vescovo Crispino. Divenne poi diacono. Crispino lo volle come successore e, alla sua morte, fu consacrato a Milano nel 466. Fu l'ottavo vescovo di Pavia e si adoperò per la ricostruzione della città distrutta nel 467 dalle contrapposte armate di Oreste e Odoacre. L'Impero romano d'Occidente crollava sotto la pressione dei barbari. In quei tempi di guerra soccorse sempre le vittime e impetrò clemenza per gli sconfitti. Epifanio morì nel 496. Fu sepolto nella chiesa di San Vincenzo con la sorella Onorata e le vergini Luminosa, Speciosa e Liberata. Una cronaca del X secolo parla della traslazione delle spoglie a Hildesheim (Germania) in età ottoniana.

Epifanio = apparizione, dal grecoBastone pastoraleA Pavia, sant'Epifanio, vescovo, che, al tempo delle invasioni barbariche, si impegnò molto per la riconciliazione dei popoli, per la liberazione dei prigionieri e per la ricostruzione della città distrutta.


Beato Tommaso Green


Thomas Green si preparò al sacerdozio missionario per riportare il cattolicesimo in Inghilterra, studiando nei collegi di Reims, Valladolid e Siviglia. Esiliato, tornò in patria in segreto, ma venne incarcerato per quattordici anni. Subì il martirio per impiccagione insieme al benedettino dom Alban Roe il 21 gennaio 1642, all’età di ottant’anni. È stato beatificato nel 1929.A Londra in Inghilterra, sant'Albano Roe, dell'Ordine di San Benedetto, e beato Tommaso Green, sacerdoti e martiri: sotto il re Carlo I, il primo dopo aver passato diciassette anni in carcere e l'altro quattordici, ormai vecchi, insieme furono sospesi per Cristo al patibolo a Tyburn.


San Giovanni Yi Yun-il


Il laico coreano Giovanni Yi Yun-il, padre di famiglia, contadino e catechista, rimase fedele alla fede cristiana anche dopo immani torture ed infine fu decapitato, ultima vittima di una spaventosa persecuzione in questa regione. E' stato canonizzato da Papa Giovanni Paolo II il 6 maggio 1984.Nel territorio di Daegu in Corea, santo martire Giovanni Yi Yun-il: padre di famiglia, contadino e catechista, vinte le percosse e la frattura delle membra, rimase fermo nella fede cristiana e con animo sereno ricevette il martirio per decapitazione, ultima vittima della grande persecuzione attuata in questa nazione.


Santi Fruttuoso, Augurio ed Eulogio


A Tarragona nella Spagna Citeriore, passione dei santi martiri Fruttuoso, vescovo, Augurio ed Eulogio, suoi diaconi: sotto gli imperatori Valeriano e Gallieno, dopo aver confessato la loro fede al cospetto del procuratore Emiliano, furono condotti nell'anfiteatro, dove, rivolta a chiara voce dal vescovo verso i fedeli presenti una preghiera per la pace della Chiesa, portarono a compimento il loro martirio gettati tra le fiamme e pregando in ginocchio.


Beati Edoardo Stransham e Nicola Wheeler


I sacerdoti inglesi Edward Stransham (nato ad Oxford) e Nicholas Wheeler (nato a Leominster nel 1550 circa) furono decapitati sotto la regina Elisabetta I in quanto cattolici. Furono beatificati rispettivamente nel 1929 e nel 1987.A Londra in Inghilterra, beati Edoardo Stransham e Nicola Wheeler, sacerdoti e martiri, che, condannati a morte sotto la regina Elisabetta I per il loro sacerdozio, subirono il martirio a Tyburn.


Beato Francesco Bang


Francesco Bang fu un ufficiale militare alle dipendenze dell’esercito coreano. Aderì al cattolicesimo con slancio e aspirò al martirio. I suoi desideri vennero accolti il 21 gennaio 1799, dopo numerose e dolorose torture. Inserito nel gruppo di martiri capeggiato da Paolo Yun Ji-chung, è stato beatificato da papa Francesco il 16 agosto 2014, nel corso del viaggio apostolico in Corea del Sud.


Beate Cristina, Maria Maddalena e Maria di Gesù


Nel monastero mercedario di Vera Cruz in Berriz (Spagna), le Beate Cristina, Maria Maddalena e Maria di Gesù, come le vergini sagge anch'esse con le loro virtù e vita esemplare riempirono le loro lampade e all'arrivo dello Sposo entrarono con lui alle nozze.L'Ordine le festeggia il 21 gennaio.


Sant' Albano Roe


A Londra in Inghilterra, sant'Albano Roe, dell'Ordine di San Benedetto, e beato Tommaso Green, sacerdoti e martiri: sotto il re Carlo I, il primo dopo aver passato diciassette anni in carcere e l'altro quattordici, ormai vecchi, insieme furono sospesi per Cristo al patibolo a Tyburn.


Beata Cristiana di Assisi


Nel Martirologio Francescano la persona di Cristiana è confusa con quella di un'altra damianita, Cristiana di Cristiano di Paride a lei contemporanea, ma forse più giovane. Il testo del processo di canonizzazione di s. Chiara permette di distinguerle.


Beati Giovanni Battista Turpin du Cormier e 13 compagni


A Laval in Francia, beati Giovanni Battista Turpin du Cormier e tredici compagni, sacerdoti e martiri, che per la loro tenace fedeltà alla Chiesa cattolica durante la rivoluzione francese morirono ghigliottinati.


Beata Cristiana di Assisi


Da non confondere con l'omonima figlia di Bernardo, a lei contemporanea, Cristiana discendeva da una famiglia di cavalieri, che abitavano presso S. Giacomo di Murorotto; il padre, Cristiano di Paride, fu console di Assisi nel 1210.


San Meinrado (Meginrado) di Einsiedeln


Tra i monti intorno al lago di Zurigo nell'odierna Svizzera, san Meinrado, sacerdote, che, dedito dapprima alla vita cenobitica, poi a quella eremitica, fu ucciso dai briganti.


San Zaccaria del Mercurion


Sul massiccio del Mercurio in Basilicata, san Zaccaria, detto l'Angelico, maestro di vita cenobitica.


San Publio di Atene


Commemorazione di san Publio, vescovo di Atene, che diede testimonianza a Cristo nel martirio.

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22/01/2018 10:39
 
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Beato Laszlo Batthyany-Strattmann


Figlio di una famiglia della nobiltà ungherese, nacque a Dunakiliti nel 1870. Ancora studente di medicina all'università di Vienna sposò la contessa Maria Teresa Coreth, da cui ebbe tredici figli. Poi, nel 1902 fondò un piccolo ospedale privato a Kittsee, che qualche anno dopo trasferì a Körmend, nel castello di famiglia. Un luogo aperto anche ai più poveri, che ben presto cominciarono ad arrivare da tutto il Paese. Batthyány-Strattmann li curava gratuitamente. Come «prezzo» per la terapia e le cure in ospedale chiedeva di pregare un Padre nostro con lui. Erano così tanti i malati che costrinsero le ferrovie ungheresi ad approntare un apposito «treno-ospedale».
Batthyány-Strattmann non si occupava solo della salute fisica dei suoi pazienti. Quando li dimetteva donava loro un libretto intitolato «Apri gli occhi e vedi», con cui li invitava a ravvivare la propria fede. In occasione delle sue nozze d'argento, nel 1923, Pio XI gli conferì attraverso il nunzio apostolico Schioppa un'onorificenza per la sua opera. Eloquenti il racconto dell'arcivescovo al Papa: «Gli ungheresi considerano László Batthyány-Strattmann come un santo, e io posso assicuararle che lo è veramente».
La fede lo aiutò ad affrontare anche la difficilissima prova della perdita di un figlio di 21 anni, stroncato da un'appendicite. Chiusi gli occhi al ragazzo, Batthyány-Strattmann disse ai familiari: «Adesso andiamo in cappella a ringraziare Dio per avercelo lasciato con noi fino ad ora». Fu lo spirito con cui affrontò anche la sua malattia. Morirà a Vienna il 22 gennaio 1931.A Vienna in Austria, beato Ladislao Batthyány-Strattmann: padre di famiglia, testimoniando il Vangelo tanto in famiglia quanto nella società civile con la santità della vita e delle opere, visse davvero cristianamente il suo titolo e la sua dignità di medico e con grande carità si adoperò nell'assistenza dei malati, per i quali fondò degli ospedali, in cui, messa da parte ogni vanità, accoglieva soltanto poveri e indigenti.


Beato Guglielmo Giuseppe Chaminade


Guillaume-Joseph Chaminade nacque l’8 aprile 1761 a Perigueux, nella Francia meridionale, quattordicesimo figlio di piccoli commercianti di stoffe. A 14 anni emise i voti privati di castità, obbedienza e povertà e due anni dopo, col fratello Louis Xavier, vestì l’abito ecclesiastico intraprendendo gli studi di teologia. Nel 1785, a 24 anni, viene ordinato sacerdote. Durante i giorni del Terrore è a Bordeaux a esercitare clandestinamente il suo ministero mentre infuria la persecuzione rivoluzionaria contro la Chiesa. Nel 1797 è arrestato e condannato all’esilio. Si trasferisce a Saragozza presso il famoso santuario di Nostra Signora del Pilar. Tornato nel 1800 a Bordeaux, promosse l’organizzazione delle Congregazioni Mariane, da cui sarebbero nate in seguito la Società di Maria e le Figlie di Maria Immacolata per l’educazione e l’istruzione della gioventù. Il 22 gennaio 1850, a 89 anni, morì a Bordeaux. Paolo VI ne riconobbe l’eroicità delle virtù nel 1973. È stato beatificato il 3 settembre 2000.A Bordeaux in Francia, beato Guglielmo Giuseppe Chaminade, sacerdote, che, con il suo zelo pastorale a lungo esercitato di nascosto e con coraggio cercò di aggregare i fedeli laici per promuovere il culto della Beata Vergine Maria e le missioni all'estero, fondando a tal fine l'Istituto delle Figlie di Maria Immacolata e la Società di Maria.


Beata Laura Vicuna


Laura Vicuna nacque a Santiago del Cile nel 1891. Rimasta orfana di padre all'età di due anni, si trasferì con la mamma in Argentina, dove frequentava il collegio delle Suore Salesiane. Morì giovanissima il 22 gennaio 1904, dopo essere diventata la bambina più generosa e simpatica di tutta la scuola. Simpatica ma anche energica quanto bastò per fronteggiare con coraggio le insidie violente che un maniaco le tendeva. La sua figura impressiona per la straordinaria determinazione che questa bambina sapeva esprimere, pronunziando con fermezza il suo proposito: "la morte ma non peccati". E' un invito a riflettere come i bambini sappiano talora essere radicali nelle loro scelte, e come in particolare la bambine custodiscono tesori spesso ignorati. Laura fu beatificata da Giovanni Paolo II il 3 settembre 1988. La sua salma è venerata nella cappella delle Figlie di Maria Ausiliatrice a Bahía Blanca, in Argentina.Laura = alloro, dal latinoNastro azzurro e medaglietta delle Figlie di MariaNel villaggio di Junín de los Andes in Argentina, beata Laura Vicuña, vergine, che, nata a Santiago del Cile, alunna nell'Istituto di Maria Ausiliatrice, all'età di tredici anni offrì la sua vita a Dio per la conversione della madre.


Sant' Anastasio (Magundat)


Magundat che da suo padre Han era stato istruito nella magia, faceva parte dell'esercito persiano, incuriosito dalla fede cristiana ne volle conoscere il credo. Per questo si recò a Gerapoli. Si spostò poi a Gerusalemme ove ricevette il Battesimo assumendo il nome di Anastasio («il risorto») per indicare l'avvenuta conversione. Fu monaco per sette anni poi andò a Cesarea di Palestina allora soggetta ai persiani e là catturato e torturato. Avendo fatto parte dell'esercito si chiese al re Cosroe una decisione nei suoi riguardi. Il re rispose che se abiurava anche davanti ad una sola persona potevano lasciarlo libero, ma Anastasio rifiutò. Allora fu preso insieme a due altri compagni di cella e portato a Bethsaloen in Assiria e là fu sottoposto ad altre torture. Fu costretto ad assistere all'uccisione dei due compagni e di altri sessantasei cristiani, alla fine fu strangolato e decapitato. Era il 628.

PalmaA Sergiopoli in Persia, passione di sant'Anastasio, monaco e martire, che dopo molti tormenti da lui patiti a Cesarea di Palestina, fu da parte di Cosroe re dei Persiani afflitto con molti supplizi e, dopo settanta suoi compagni, presso un fiume fu soffocato e decapitato.


San Gaudenzio


Nato a Ivrea in una famiglia ancora pagana Gaudenzio è convertito al cristianesimo a Vercelli, da Eusebio, primo vescovo in tutto il Piemonte. Secondo alcuni, proprio a Vercelli, Gaudenzio diventa prete. Eusebio ne ha una tale stima da mandarlo presto a Novara, per aiutare il sacerdote Lorenzo, che da solo annuncia il Vangelo in un territorio ancora pagano. Lo scontro tra fede cristiana e antichi culti è poi complicato anche in Italia dall'aspro dissidio tra i fedeli alla dottrina del Concilio di Nicea e i seguaci di Ario. All'interno di questa disputa Eusebio è mandato in esilio dove è raggiunto da Gaudenzio, che però dall'Egitto tornerà presto in Italia, rimandato a Novara dallo stesso Eusebio. Ad aiutarlo ora c'è un nuovo amico: Ambrogio, vescovo di Milano. Il successore di Ambrogio, Simpliciano, lo consacra vescovo di Novara nel 398. Lo sarà per vent'anni, vivendo insieme a una comunità di sacerdoti dove venivano accolti gli aspiranti alla consacrazione sacerdotale.

Città e Diocesi di NovaraGaudenzio = allegro, gaudente, dal latinoBastone pastoraleA Novara, san Gaudenzio, che si ritiene primo vescovo di quella sede.


San Domenico di Sora


L'abate Domenico fu un riformatore della vita monastica a cavallo tra X e XI secolo. Nato a Foligno nel 951, fu affidato bimbo ai monaci di San Silvestro. Poi divenne benedettino e sacerdote. Il suo desiderio era condurre vita eremitica, ma dovunque andasse accorreva molta gente. Così si spostò in diversi luoghi, fondando monasteri. Dapprima fu su un monte presso Scandriglia (Rieti), dove edificò San Salvatore, divenendone abate. Poi in Abruzzo, dove sorsero San Pietro del Lago e San Pietro di Avellana. A Trisulti, presso Collepardo (Fr), fondò il cenobio di San Bartolomeo, che ebbe grande fama. Chiese a Giovanni XVIII protezione per le sue fondazioni. Grazie a una donazione del conte Pietro Rainerio, signore di Sora, fondò il monastero che porta il suo nome. Vi morì nel 1031 e vi è sepolto. Venerato a Sora e nel Frusinate, è considerato guaritore dai morsi dei serpenti. A Cocullo (Aq) la statua è portata in processione coperta di rettili.

A Sora nel Lazio, san Domenico, abate, che fondò monasteri in varie regioni d'Italia e ne ricondusse altri alla disciplina regolare con il suo spirito riformatore.


Beata Maria Mancini


Rimasta vedova due volte, vide morire tutti i suoi sette figli; allora per consiglio di s. Caterina da Siena, prima prese l'abito del Terz'Ordine, poi entrò nel monastero fondato dalla b. Chiara Gambacorta a Pisa. Qui visse come monaca, tutta dedita alla contemplazione e alla penitenza. Successe alla b. Chiara nel governo della comunità, fino alla morte avvenuta il 22 gennaio.A Pisa, beata Maria Mancini, che, rimasta per due volte vedova e perduti tutti i figli, dietro esortazione di santa Caterina da Siena, iniziò la vita comunitaria nel monastero di San Domenico, che guidò per dieci anni.


San Vincenzo di Saragozza


Vincenzo, diacono della Chiesa di Saragozza (Spagna), offrì a Cristo il sacrificio della vita con il suo vescovo Valerio come aveva offerto per lui il sacrificio dell’altare (Valenza, c. 304). La sua figura è celebrata dalla tradizione patristica. (Mess. Rom.)Vicenza, VinaiVincenzo = vittorioso, dal latinoPalmaSan Vincenzo, diacono di Saragozza e martire, che dopo aver patito nella persecuzione dell'imperatore Diocleziano il carcere, la fame, il cavalletto e le lame incandescenti, a Valencia in Spagna volò invitto in cielo al premio per il suo martirio.


Beato Antonio Della Chiesa


Nato a San Germano vercellese, entrò nell'Ordine a Vercelli nel 1417. Fu priore a Como, Savona, Firenze, Bologna e Genova; si adoperò attivamente per ristabilire ovunque l'osservanza della regola. Morì nel convento di Como, mentre ne era priore. Il suo culto fu confermato da Pio VII nel 1819.A Como, beato Antonio della Chiesa, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori, che in alcuni conventi dell'Ordine riformò l'osservazione della regola, ponendosi con clemenza dinanzi all'umana fragilità e correggendola con fermezza.


Santa Teodolinda


Figlia del re di Baviera Garibaldo, sposò nel 589 il re longobardo Autari. Rimasta vedova nel 589, sposò due anni dopo il duca di Torino Agilulfo, al quale trasmise il titolo regio. Si prodigò, con la collaborazione del papa San Gregorio Magno, nella conversione al cristianesimo del popolo longobardo. Alla morte del secondo marito nel 616 resse il governo a nome del figlio Adaloaldo ancora minorenne. Morirono insieme a Ravenna nel 628.


Santi Francesco Gil de Federich e Matteo Alfonso de Leciniana


PalmaNel Tonchino, ora Viet Nam, santi Francesco Gil de Federich e Matteo Alonso de Leziniana, sacerdoti dell'Ordine dei Predicatori e martiri: sotto il regno di Trịn Doanh, dopo una incessante predicazione del Vangelo, continuata anche in carcere, trafitti con la spada morirono gloriosamente per Cristo.


San Vincenzo Pallotti


Sacerdote romano, fondatore dell'Unione dell'Apostolato Cattolico.Vincenzo = vittorioso, dal latinoA Roma, san Vincenzo Pallotti, sacerdote: fondatore della Società dell'Apostolato Cattolico, con gli scritti e con le opere sollecitò la vocazione di tutti i battezzati in Cristo a lavorare con generosità per la Chiesa.


San Bernardo di Vienne


Nel monastero di Romans presso il fiume Isère sulle Alpi, deposizione di san Bernardo, vescovo di Vienne: passato dall'esercito dell'imperatore Carlo Magno alla milizia di Cristo, distribuì ai poveri i beni ricevuti dal padre e costruì, ad Ambronay e a Romans, due cenobi, in cui trascorse la sua vita.


Beato Guglielmo Patenson


Beatificato nel 1929.A Londra in Inghilterra, beato Gugliemo Patenson, sacerdote e martire: condannato a morte sotto la regina Elisabetta I per il suo sacerdozio, anche in carcere riconciliò con la Chiesa sei persone con lui detenute e infine a Tyburn sventrato coronò il suo martirio.


San Valerio (Valero) di Saragozza


Morì in esilio durante la persecuzione di Diocleziano. Patrono di Saragozza in Spagna.Commemorazione di san Valerio, vescovo di Saragozza in Spagna, che partecipò al primo Concilio di Elvira e, condotto a Valencia insieme a san Vincenzo, fu mandato in esilio.


Beato Giuseppe Nascimbeni


Giuseppe = aggiunto (in famiglia), dall'ebraicoA Castelletto del Garda in Veneto, beato Giuseppe Nascimbeni, sacerdote, fondatore dell'Istituto delle Piccole Suore della Sacra Famiglia.
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24/01/2018 09:44
 
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Santi Babila, Urbano, Prilidano ed Epolono


Sino al concilio Vaticano II il 24 gennaio a Milano si commemoravano San Babila e i tre fanciulli. Oggi è al 23, per ricordare il giorno dopo San Francesco di Sales. La memoria «milanese» di San Babila è antichissima: la si trova già in codici nel IX secolo. Segno sia del legame tra la nostra Chiesa e le antiche chiese orientali sia della fama di San Babila, vescovo di Antiochia, sulla cui morte esistono due narrazioni. Secondo Eusebio di Cesarea, sarebbe morto di stenti in prigione al tempo dell’imperatore Decio (249-251), che scatenò una persecuzione definita dagli storici «scientifica» per la sua organizzazione capillare e severa, che spaventò molti anche perché giunse improvvisa. Secondo Giovanni Crisostomo, invece, egli sarebbe stato decapitato per essersi opposto all’imperatore, che voleva partecipare alla celebrazione eucaristica con le mani grondanti sangue innocente. Per questo, forse, la tradizione ricorda con lui il martirio di tre ragazzi: Barbado, di 12 anni d’età; Apollonio, di 9 anni, e Urbano di 7. Babila morì per difendere coloro che il Signore predilige: i deboli, i piccoli. Anche Ambrogio diceva: «Ogni giorno sei chiamato ad essere testimone di Cristo. Lo testimoni confermando con i fatti l’adesione agli insegnamenti del Signore Gesù».Ad Antiochia di Siria, ora in Turchia, passione di san Bábila, vescovo, che, durante la persecuzione dell'imperatore Decio, dopo aver tante volte dato gloria a Dio tra sofferenze e tormenti, ottenne di morire gloriosamente legato a ceppi di ferro, con i quali dispose che il suo corpo fosse anche sepolto. Insieme a lui si tramanda che subirono la passione anche i tre fanciulli, Urbano, Prilidano ed Epolono, che egli aveva istruito nella fede cristiana.


Beato Paolo De Ambrosis da Cropani


Il Beato Paolo nacque a Cropani (CZ) il 24 gennaio 1432 da un’antica famiglia. Il 20 marzo del 1450 decise di entrare nel Convento del Terzo Ordine Regolare di San Francesco d’Assisi, fondato poco tempo prima fuori le mura di Cropani. Paolo de Ambrosis fu, innanzitutto, un uomo di preghiera. Anche da ragazzo si distingueva per il particolare fervore tanto che i suoi compaesani lo chiamavano "l’Angelo". Per la sua saggezza, fu nominato Guardiano del Convento. Nel frattempo, a causa della fama della sua santità, tantissime persone accorrevano da lui per ascoltare i suoi consigli e ricevere conforto. Ben presto, però, Paolo volle tornare alla condizione di più completa solitudine. Scelse, perciò, di ritirarsi nell’eremo di S. Maria dello Spirito, in contrada Scavigna, tra Cropani e Belcastro. Come il Santo d’Assisi, non volle per umiltà essere ordinato sacerdote, ma per obbedienza, Paolo, nel 1485, divenne "sacerdote in eterno". La vita del Beato Paolo è segnato dal legame profondo con la sua famiglia, definita "autenticamente cristiana". Si narra che la madre aiutava il figlio dell’assistenza dei poveri. Ma l’episodio più suggestivo è quello che è avvenuto in occasione della morte del padre. Mentre celebrava la messa nella chiesa di Santa Maria della Consolazione a Roma, Paolo fu avvolto da una nube, rendendosi invisibile ai presenti. Quando, dopo poco, riapparve, al Superiore, che gli domandò cosa fosse avvenuto, rispose, con semplicità, che era stato a Cropani per dare l’ultimo bacio al padre defunto. Il Beato Paolo morì nel 1489. Le sante reliquie del beato sono oggetto di grande culto nella parrocchiale di Cropani. Memoria liturgica il 24 gennaio.


Beata Paola Gambara Costa


Data in sposa appena dodicenne al signore di Bene Vagienna, nel Cuneese, madre un anno dopo, la beata Paola Gambara Costa continuò a vivere le virtù cristiane in un ambiente dissoluto. Il marito per questo la angheriò e tra le crudeltà che le fece subire ci fu anche la convivenza con la sua amante. Paola era nata nel 1463 in una nobile famiglia di Verola Alghise (oggi Verolanuova), nel Bresciano, dove era ammirata per la devozione e la bellezza. Dopo le principesche nozze (gli sposi furono ricevuti a Torino dal Duca di Savoia), iniziò il calvario, durante il quale ebbe un atteggiamento caritatevole verso chi la maltrattava (a Verolanuova c'è il detto «è stata provata come la beata Paola»). Fu sotto la direzione spirituale del beato Angelo di Chivasso e divenne terziaria francescana, spendendosi per i poveri. Morì nel 1515 e il suo culto è stato confermato nel 1845. Nelle immagini: la tela che ricorda il «miracolo delle rose»; si narra che, mentre dava pane ai poveri, il marito la scoprì, ma il cibo si trasformò in fiori.Paola = piccola di statura, dal latinoA Binaco vicino a Milano, beata Paola Gambara Costa, vedova, che, ascritta al Terz'Ordine di San Francesco, sopportò con tale pazienza il marito violento da indurlo a conversione ed esercitò sempre in modo egregio la carità verso i poveri.


San Francesco di Sales


Vescovo di Ginevra, fu uno dei grandi maestri di spiritualità degli ultimi secoli. Scrisse l’Introduzione alla vita devota (Filotea) e altre opere ascetico-mistiche, dove propone una via di santità accessibile a tutte le condizioni sociali, fondata interamente sull’amore di Dio, compendio di ogni perfezione (Teotimo). Fondò con santa Giovanna Fremyot de Chantal l’Ordine della Visitazione. Con la sua saggezza pastorale e la sua dolcezza seppe attirare all’unità della Chiesa molti calvinisti. (Mess. Rom.)Giornalisti, Autori, Scrittori, SordomutiFrancesco = libero, dall'antico tedescoBastone pastoraleMemoria di san Francesco di Sales, vescovo di Ginevra e dottore della Chiesa: vero pastore di anime, ricondusse alla comunione cattolica moltissimi fratelli da essa separati, insegnò ai cristiani con i suoi scritti la devozione e l'amore di Dio e istituì, insieme a santa Giovanna di Chantal, l'Ordine della Visitazione; vivendo poi a Lione in umiltà, rese l'anima a Dio il 28 dicembre e fu sepolto in questo giorno ad Annecy.(28 dicembre: A Lione in Francia, anniversario della morte di san Francesco di Sales, vescovo di Ginevra, la cui memoria si celebra il 24 gennaio nel giorno della sua deposizione ad Annecy).


Sant' Essuperanzio


Essuperanzio, patrono di Cingoli, nacque, stando alla tradizione tramandataci, in Africa nel V secolo e fin dall'infanzia manifestò il desiderio di convertirsi; finché a dodici anni, dopo vive insistenze, riuscì a convincere il padre, ariano o manicheo, a dargli il permesso di ricevere il battesimo secondo il rito cattolico. Una volta cresciuto, non volle sposarsi e lasciò la famiglia per andare a predicare il Vangelo. Percorse così buona parte dell'Africa del Nord, conducendo vita monastica. Imbarcatosi per l'Italia, durante la traversata convertì l'equipaggio della nave e sedò con la preghiera una violenta tempesta. Toccata terra a Numana, nei pressi di Ancona, si incamminò alla volta di Roma, dove riprese la sua predicazione e fu imprigionato. Il papa lo fece rimettere il libertà, lo consacrò vescovo e lo mandò a reggere la diocesi di Cingoli, la cui sede era rimasta vacante. Fu ricevuto in trionfo e ricambiò quell'accoglienza con le sue virtù e il suo zelo pastorale. Dopo quindici anni di episcopato, nei quali compì numerosi miracoli, sentendosi vicino a morire indicò egli stesso il luogo dove voleva essere sepolto, fuori della città. (Avv.)A Cingoli nelle Marche, sant'Esuperanzio, vescovo.


Beata Maria Poussepin


Nata a Dourdan, nell'Ile-de-France, il 24 gennaio 1653 da una famiglia profondamente cristiana e impegnata nelle opere di carità, in seguito al fallimento del padre Maria Poussepin rilevò con coraggio la fabbrica paterna, trasformandola in uno stabilimento pilota, finalizzato più al bene sociale che al profitto. Nel 1691 entrò nel Terz'Ordine domenicano, di cui apprezzava lo spirito di contemplazione e le finalità apostoliche. Richiamata da uno stile di vita diverso, lasciò la fabbrica al fratello e si trasferì a Jainville, dove la povertà era maggiore. Qui fondò una comunità femminile di tipo domenicano, non claustrale e aperta alle opere di carità, le Suore domenicane della carità della presentazione della santa Vergine e realizzò, nei paesi del circondario, scuole primarie e centri di assistenza infermieristica. Morì il 24 gennaio 1744 ed è stata proclamata beata il 20 novembre 1994 da Giovanni Paolo II.Nel villaggio di Sainville vicino a Chartres in Francia, beata Maria Poussepin, vergine, che fondò l'Istituto delle Suore Domenicane di Carità della Presentazione della Santa Vergine per offrire sostegno ai pastori d'anime, istruzione alle ragazze e assistenza ai bisognosi e ai malati.


Beato Timoteo (Giuseppe) Giaccardo


La formazione all'umiltà era uno dei temi su cui Don Giaccardo si fermava di più nel dettare le meditazioni. Diceva: "Per me il Vangelo è il libro dell'umiltà". Ne deduceva la necessità quindi, di "farsi piccoli, sentirsi piccoli, restare piccoli". Esortava; "All'umiltà non dite mai di no perché più entrate nell'umiltà, più assomiglierete a Gesù Cristo... Umiliamoci anche quando dovessimo inchiodare con Gesù la nostra volontà alla croce". Perché "l'amore alle comodità non fa mai i santi", mentre "chi uccide l'io, trova Dio". Stimolava i suoi uditori a praticare qualsiasi virtù in maniera pronta, facile e dilettevole. Sottolineava sempre e specialmente l'ultimo avverbio perché era convinto che "un uomo scontento è un uomo a metà".Timoteo = colui che onora Dio, dal grecoA Roma, beato Timoteo (Giuseppe) Giaccardo, sacerdote, che nella Pia Società di San Paolo formò molti discepoli per annunciare al mondo il Vangelo con un appropriato uso dei mezzi di comunicazione sociale.


Beato Vincenzo (Wincenty) Lewoniuk e 12 compagni


Nel villaggio di Pratulin, nella diocesi di Siedlce, in Polonia, i Beati Wincenty Lewoniuk e dodici compagni martiri, che, non turbati né da minacce né da promesse, non vollero allontanarsi dalla Chiesa Cattolica, ed infine, rifiutando di consegnare le chiavi della loro parrocchia, furono massacrati inermi il 24 gennaio 1874. Giovanni Paolo II li beatificò il 6 ottobre 1996 a Roma.Nel villaggio di Pratulin nei pressi di Siedlce in Polonia, beati Vincenzo Lewoniuk e dodici compagni, martiri: irremovibili di fronte a minacce e lusinghe, non vollero separarsi dalla Chiesa cattolica e inermi furono uccisi o feriti a morte per essersi rifiutati di consegnare le chiavi della loro parrocchia.


San Feliciano di Foligno


Nato intorno al 160 presso «Forum Flaminii», oggi San Giovanni Profiamma, frazione di Foligno, il patrono Feliciano fu l'evangelizzatore di vaste zone dell'attuale Umbria: da Foligno a Spello, Bevagna, Assisi, Perugia, Norcia, Plestia, Trevi, Spoleto. Dopo un periodo a Roma era tornato in patria, dove era stato acclamato vescovo. Ricevuto dal Papa il privilegio del pallio, poté ordinare il diacono Valentino vescovo di Terni. L'episcopato di Feliciano durò 56 anni. Morì 94enne martire, sotto Decio (249-251). A lui è dedicata la cattedrale di Foligno.

Bastone pastorale, PalmaA Foligno in Umbria, san Feliciano, che si ritiene sia stato il primo vescovo di questa regione.


Beati Guglielmo Ireland e Giovanni Grove


Il sacerdote gesuita William Ireland ed il suo servitore John Grove furono beatificati nel 1929.A Londra in Inghilterra, beati martiri Guglielmo Ireland, sacerdote della Compagnia di Gesù, e Giovanni Grove, suo domestico, che, sotto il re Carlo II, falsamente accusati di tradimento, a Tyburn subirono il martirio per Cristo.

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25/01/2018 09:58
 
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Beato Enrico Suso (Susone)


Nacque il 21 marzo di un anno tra il 1293 e il 1303 a Costanza e secondo notizie pervenutaci del 1512, ebbe come padre il nobile von Berg commerciante, di sentimenti non religiosi e come madre una Seuse di Uberlingen; Enrico prese il nome della madre. A tredici anni entrò in convento. Ripresosi da un periodo di fede incerta, divenne famoso per la sua vita penitente, e insieme a Maestro Eckart e a Giovanni Taulero fu uno dei maestri della scuola di spiritualità domenicana «dei mistici renani». Del suo intimo colloquio con l'«Eterna Sapienza» restano testimonianze nelle sue opere che - come il «Libro della Verità», il «Libro dell'Eterna Sapienza» e l'«Orologio della Sapienza» - hanno lasciato una notevole impronta nella spiritualità cristiana. Fu instancabile predicatore del Nome di Gesù, che si era impresso sul petto con un ferro rovente. Morì a Ulma, ma le sue reliquie furono disperse nel XVI secolo dai protestanti. Il suo culto fu confermato da papa Gregorio XVI nel 1831. (Avv.)Enrico = possente in patria, dal tedescoA Ulm nella Svevia in Germania, beato Enrico Suso, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori, che sopportò pazientemente innumerevoli difficoltà e malattie, scrisse un trattato sull'eterna sapienza e predicò con assiduità il dolcissimo nome di Gesù.


Beata Teresa Grillo Michel


Fondatrice delle Piccole Suore della Divina Provvidenza. L'Opera cominciò ad avere case in diversi luoghi del Piemonte, sviluppandosi presto anche nelle regioni del Veneto, della Lombardia, della Liguria, delle Puglie e della Lucania. Dal 13 giugno 1900 l'Istituto si estese in Brasile e dal 1927, dietro sollecitazione del Santo Don Luigi Orione, fondò case anche in Argentina. Senza risparmiarsi, Teresa animava e incoraggiava le consorelle con la sua sollecita e carismatica presenza nelle comunità. Per ben sei volte attraversò l'oceano per raggiungere l'America Latina, dove dietro sua sollecitazione fiorirono numerose fondazioni con asili, orfanotrofi, scuole, ospedali e ricoveri per anziane. Il sesto viaggio lo fece nel 1928, all'età di 73 anni. L'8 giugno 1942, la Santa Sede concedeva l'Approvazione Apostolica alla Congregazione delle Piccole Suore della Divina Provvidenza. La Beata Teresa Grillo si spense ad Alessandria il 25 gennaio 1944 all'età di 88 anni.Ad Alessandria, beata Maria Antonia (Teresa) Grillo, religiosa, che, rimasta vedova, provvide misericordiosa alle necessità dei poveri e, venduta ogni sua proprietà, istituì la Congregazione delle Piccole Suore della Divina Provvidenza.


Beato Antonio Migliorati da Amandola


Nacque il 17 gennaio 1355 da Simpliciano Migliorati, contadino. La fama di santità di san Nicola da Tolentino (1254-1305) lo spinse ad entrare tra gli agostiniani del paese nativo, dove fu ordinato sacerdote. Visse circa dodici anni nel convento di Tolentino, quindi fu per qualche tempo a Bari, da dove ai primi del secolo XV fece ritorno ad Amandola (Ascoli Piceno). Qui fu nominato superiore del convento. La morte, sopravvenne il 25 gennaio 1450. Nel 1453 il suo corpo, tolto dal sepolcro comune dei frati, fu sistemato in un'arca di legno sopra un altare che si intitolò al suo nome. Nel 1641 fu posto in un sarcofago di legno, lavorato da Domenico Malpiedi, che nel 1897 fu sostituito da quello di marmo. Nel 1798 il suo corpo subì il vilipendio dei rivoluzionari francesi. Fin dalla morte il popolo di Amandola lo ha venerato e ne ha celebrato il "dies natalis". L'11 luglio 1759 Clemente XIII ascrisse Antonio nel numero dei beati, riconoscendone il culto "ab immemorabili". La sua memoria liturgica ricorre il 29 gennaio.

Ad Amandola nelle Marche, beato Antonio Migliorati, sacerdote dell'Ordine degli Eremiti di Sant'Agostino.


Conversione di San Paolo Apostolo


La conversione di Paolo che siamo chiamati a celebrare e a vivere, esprime la potenza della grazia che sovrabbonda dove abbonda il peccato. La svolta decisiva della sua vita si compie sulla via di Damasco, dive egli scopre il mistero della passione di Cristo che si rinnova nelle sue membra. Egli stesso perseguitato per Cristo dirà: 'Completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa'. Questa celebrazione, già presente in Italia nel sec. VIII, entrò nel calendario Romano sul finire del sec. X. Conclude in modo significativo la settimana dell'unità dei cristiani, ricordando che non c'è vero ecumenismo senza conversione (cfr Conc. Vat. II, Decreto sull'ecumenismo 'Unitatis redintegratio', 7). (Mess. Rom.)Festa della Conversione di san Paolo Apostolo, al quale, mentre percorreva la via di Damasco spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, Gesù in persona si manifestò glorioso lungo la strada affinché, colmo di Spirito Santo, annunciasse il Vangelo della salvezza alle genti, patendo molto per il nome di Cristo.


Beato Antonio Swiadek


Antoni Swiadek nacque a Pobiedziska, nei pressi di Wielkopolskie in Polonia, il 27 marzo 1909. Divenne sacerdote dell'arcidiocesi di Gniezno e cappellano dei giovani a Bydgoszcz. Nel luglio del 1942 fu arrestato dai nazisti, che negavano la dignità sia umana che cristiana. In seguito alle torture subite, morì infine il 25 gennaio 1945 nel campo di concentramento di Dachau, in Baviera.Papa Giovanni Paolo II il 13 giugno 1999 elevò agli onori degli altari ben 108 vittime della medesima persecuzione nazista, tra le quali il Beato Antonio Swiadek, che viene dunque ora festeggiato nell'anniversario del martirio.Nel campo di prigionia di Dachau vicino a Monaco di Baviera in Germania, beato Antonio Świadek, sacerdote e martire, che, in tempo di guerra, difese la fede contro i seguaci di dottrine contrarie a ogni umana e cristiana dignità, ricevendo l'immarcescibile corona.


Beata Arcangela Girlani


Eleonora Girlani, nativa di Trino di Monferrato, si chiamò Arcangela quando, con le sorelle Maria e Francesca, prese nel 1477 l'abito carmelitano nel monastero di Parma, di cui fu poi priora. Più tardi esercitò il medesimo ufficio nel nuovo monastero di Mantova dal 1492 e ivi morì nel 1495. In un manoscritto leggiamo che la beata si adoperava sommamente perchè essendo denominato il monastero "S. Maria del Paradiso", essa e le consorelle pur vivendo in terra, fossero come assorte in cielo. Si distinse per la sua speciale devozione alla SS.ma Trinità. Il suo culto liturgico fu approvato da Pio IX nel 1864.Arcangela = principe degli angeli, dal grecoGiglioA Mantova, beata Arcangela (Eleonora) Girlani, vergine dell'Ordine delle Carmelitane, priora del convento di Parma e fondatrice del cenobio di Mantova.


Beato Manuel Domingo y Sol


Nel giorno della Conversione di san Paolo la Chiesa ricorda il beato spagnolo Manuel Domingo y Sol, fondatore della "Congregazione degli operai diocesani", nota poi come "Fraternità dei sacerdoti operai diocesani del Cuore di Gesù" (contò nella Guerra civile spagnola ben trenta martiri). Nato a Tortosa nel 1836, prete dal 1860, fu parroco, insegnante di religione e docente in seminario. In diocesi si dedicò all'apostolato nel mondo del lavoro, in particolare tra i giovani, e alla stampa. Nel 1892 fondò a Roma il Collegio spagnolo di San Giuseppe. Morì nel 1909.

A Tortosa in Spagna, beato Emanuele Domingo y Sol, sacerdote, che fondò della Società dei Sacerdoti Operai Diocesani del Cuore di Gesù per suscitare le vocazioni sacerdotali.


San Bretannione


San Bretannione visse nel IV secolo e fu vescovo di Tomis, odierna Costanza in Romania, sulle rive del Mar Nero. Questo santo pastore si oppose coraggiosamente all’imperatore ariano Valente e si contraddistinse per la sua fedeltà alla retta dottrina.Commemorazione di san Bretannione, vescovo di Costanza in Scizia, nell'odierna Romania, che, sotto l'imperatore ariano Valente al quale si oppose strenuamente, si distinse in mirabile santità e zelo per la fede cattolica.


San Poppone


Rifiutò un vantaggioso matrimonio e si fece benedettino a Saint Tierry in Francia. Per le sue virtù, l'imperatore Sant'Enrico II gli affidò la direzione e la riforma dei monasteri reali.A Marchiennes nelle Fiandre, nel territorio dell'odierna Francia, san Poppone, abate di Stavelot e Malmédy, che diffuse in molti monasteri della Lotaringia l'osservanza cluniacense.


Beata Eleonora d'Aragona


Moglie del famoso Giacomo I°, Re e cofondatore con San Pietro Nolasco dell’Ordine Mercedario, la Beata Eleonora d’Aragona, per prima indossò l’abito o lo scapolare della Mercede che portò sempre in pubblico. Fu esemplare per la professione religiosa e colma di meriti morì a Barcellona.
L’Ordine la festeggia il 25 gennaio.


Beato Michele de Plagis


Nel monastero mercedario di Messina, il Beato Michele de Plagis, rifulse mirabilmente per la castità e carità, dando onore all'Ordine e pieno di doni divini, andò in cielo l'anno 1619.L'Ordine lo festeggia il 25 gennaio.


Sant' Agileo


Agileo = pronto, attivo, dal latinoA Cartagine, nell'odierna Tunisia, sant'Agiléo, martire, nel cui anniversario di morte sant'Agostino tenne nella sua basilica un sermone al popolo in suo onore.


Santi Preietto (Proietto) ed Amarino


A Clermont-Ferrand nella regione dell'Aquitania, in Francia, santi Preietto, vescovo, e Amarino, uomo di Dio, entrambi trucidati dai notabili della città.


Sant' Anania di Damasco


Anania = che difende, dall'ebraicoPalmaCommemorazione di sant'Ananía, discepolo del Signore, che battezzò Paolo a Damasco dopo la sua conversione.


San Palemone


A Tabennési nella Tebaide in Egitto, san Palamóne, anacoreta, dedito alla preghiera e a continue penitenze, e maestro di san Pacomio.


Beato Francesco Zirano


Papa Francesco il 7 febbraio 2014 ha riconosciuto il suo martirio in odio alla fede.
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25/01/2018 22:09
 
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Beato Michele (Michal) Kozal


Nasce nel villaggio di Nowy Folwark, nell'arcidiocesi di Poznam, in Polonia, il 25 settembre 1893 da una povera e numerosa famiglia molto religiosa. Dopo il diploma, si iscrive al Seminario di Poznam ma, con lo scoppio della Prima guerra mondiale, è costretto a terminare gli studi in quello di Gniezno. Nella cattedrale di questa città viene ordinato sacerdote il 23 febbraio del 1918. Nel 1929 diventa rettore del Seminario e, dieci anni più tardi, il 12 giugno 1939, Pio XII lo nomina vescovo ausiliare di Wloclawek. Il 1° settembre dello stesso anno le truppe naziste invadono la Polonia e il vescovo Kozal diventa un punto di riferimento per la gente. Protesta energicamente, ma inutilmente, per i suprusi che la Chiesa deve subire e il 7 novembre viene arrestato insieme ad altri sacerdoti. Nel gennaio del 1940 viene trasferito nell'Istituto Salesiani di Lad agli arresti domiciliari, ma il 3 aprile 1941 è deportato nel campo di concentramento di Inowroclaw e, qualche giorno più tardi, in quello di Dachau. Ammalatosi di tifo, il 26 gennaio 1943 viene ucciso da un'iniezione letale praticata dai medici del campo. Giovanni Paolo II lo ha beatificato a Varsavia il 14 giugno 1987.

Palma, Mitra, PastoralePresso Monaco di Baviera in Germania, beato Michele Kozal, vescovo ausiliare di Włocławek e martire: per avere assunto la difesa della fede e della libertà della Chiesa sotto il nefasto regime nazista, con invitta sopportazione rimase relegato per tre anni nel campo di sterminio della prigione di Dachau, finché coronò la vita con il martirio.


Santa Paola Romana


Di ricchissima famiglia dell'alta aristocrazia romana, Paola nsce durante il regno di Costantino II. A quindici anni sposa Tossozio, un nobile del suo rango. Il suo è un matrimonio felice il cui frutto sono quattro figlie, Blesilla, Paolina, Eustochio e Ruffina, e un figlio, Tossozio. Ma a 32 anni Paola rimane vedova. Decide allora di aprire la casa accogliendo incontri, riunioni di preghiera e di approfondimento della dottrina cristiana, iniziative per i poveri. Nel 382 invita agli incontri il dalmata Girolamo, giunto a Roma insieme a due vescovi d'Oriente. Nel 384 e Girolamo riparte verso la Terrasanta per dedicarsi all'opera di traduzione in latino delle scritture. L'anno successivo parte verso l'Oriente anche Paola, accompagnata dalla figlia Eustochio, mentre Paolina, a Roma, si occuperà di Ruffina e Tossozio. Spende le sue ricchezze per creare una casa destinata ai pellegrini, e due monasteri, uno maschile e uno femminile. Paola prende dimora in quello femminile, nel quale si costituisce una comunità sotto la sua guida. Morirà qui a 59 anni.

VedovePaola = piccola di statura, dal latinoA Betlemme di Giudea, santa Paola, vedova: di nobilissima famiglia senatoria, rinunciò al mondo e, distribuite le sue sostanze ai poveri, insieme alla beata vergine Eustochio, sua figlia, si ritirò presso il presepe del Signore.


San Giuseppe Gabriele del Rosario Brochero


José Gabriel del Rosario Brochero fu un sacerdote dell’Arcidiocesi di Córdoba, in Argentina. Destinato nel 1869 come parroco della cittadina di San Alberto, migliorò la vita dei suoi parrocchiani in tutti i campi, senza trascurare quello spirituale. Fu detto “el cura gaucho” (“il prete gaucho”) perché, come i famosi cavalieri argentini, percorreva chilometri e chilometri a dorso di mula, per farsi vicino a tutti. Condivise la condizione dei suoi fedeli fino ad arrivare a contrarre la lebbra, per aver bevuto dell’infuso di erba mate con alcuni ammalati. Tornato nel suo paese natale, fu reclamato indietro dalla sua gente e morì il 26 gennaio 1914, nella città di Villa del Tránsito, che due anni dopo, in suo onore, fu rinominata Villa Cura Brochero. Fu dichiarato venerabile da san Giovanni Paolo II nel 2004 ed è stato beatificato il 14 settembre 2013 sotto il pontificato di papa Francesco, suo connazionale. La sua canonizzazione, dopo l’approvazione del secondo miracolo necessario, è stata celebrata domenica 16 ottobre 2016, insieme a quella del Beato José Sánchez del Río. La sua memoria liturgica è il 16 marzo. I suoi resti mortali sono venerati nel santuario della Madonna del Transito, a Villa Cura Brochero.


Santi Senofonte, Maria e figli


La storia di questa famiglia di santi, festeggiata al 26 gennaio, inizia a Costantinopoli nel V secolo. Csenofonte e Maria, nonostante la loro richezza e la loro posizione sociale, si distinguevano per la loro semplicità d'animo e la bontà del cuore. Desiderosi di dare ai loro figli Arcadio e Giovanni una più completa formazione, li mandarono a Beirut in Fenicia. La Provvidenza volle che, andata distrutta la nave su cui erano in viaggio, i due fratelli furono miracolosamente salvati dalle onde facendoli giungere a riva in luoghi diversi. Intrapresero dunque la vita monastica ed i genitori, non avendo più notizie, credettero fossero morti. Ormai anziani, Csenofonte e Maria si recarono pellegrini ai luoghi santi di Gerusalemme, ove reincontrarono i loro figli. Grati al Signore per aver riunito la loro famiglia, anch'essi scelsero di passare il resto dei loro giorni nel silenzio e nel digiuno dell'ascesi.A Gerusalemme, santi Senofonte e Maria e i loro figli Giovanni e Arcadio, che, dopo aver rinunciato alla dignità senatoria e a ingenti beni, si tramanda che con pari ardore d'animo abbiano abbracciato nella Città Santa la vita monastica.


Sant' Agostino (Eystein) Erlandsson


Agostino (Eystein) Erlandsson, morto nel 1188, si batté per l'indipendenza della Chiesa norvegese dal potere politico e per la riforma del clero. Di origini nobili, studiò in Francia e, al ritorno, fu cappellano della regina. Poi arcivescovo di Nidaros, oggi Trondheim. La diocesi, appena nata, aveva 10 suffraganee (comprese Islanda, Groenlandia, Orcadi e Shetland). Lotte dinastiche lo costrinsero all'esilio in Inghilterra, dove scrisse la Vita di sant'Olaf. Alla fine tornò in patria e vi morì.

Agostino = piccolo venerabile, dal latinoA Trondheim in Norvegia, sant'Agostino (Eystein) Erlandssön, vescovo, che difese tenacemente contro i sovrani la Chiesa a lui affidata e la accrebbe con mirabile premura.


San Timoteo


Timoteo, di padre pagano e di madre ebreo-cristiana, Eunice, fu discepolo e collaboratore di san Paolo e da lui preposto alla comunità ecclesiale di Efeso. I due discepoli (Timoteo e Tito) sono destinatari di tre lettere 'pastorali' dell'apostolo, che fanno intravedere i primi lineamenti dei ministeri nella Chiesa. (Mess. Rom.)Timoteo = colui che onora Dio, dal grecoBastone pastoraleMemoria dei santi Timoteo e Tito, vescovi, che, discepoli di san Paolo Apostolo e suoi collaboratori nel ministero, furono l'uno a capo della Chiesa di Efeso, l'altro di quella di Creta; ad essi sono indirizzate le Lettere dalle sapienti raccomandazioni per l'istruzione dei pastori e dei fedeli.


Beata Maria de la Dive


Marie de la Dive nacque a Saint-Crespin-sur-Moine, nel dipartimento francese di Maine-et-Loire, il 18 maggio 1723. Nobildonna, vedova Du Verdier de la Sorinière, fu condannata alla ghigliottina per la sua fedeltà alla Chiesa. La sentenza fu eseguita il 26 gennaio 1794 presso Angers.Papa Giovanni Paolo II ha beatificato Marie de la Dive il 19 febbraio 1984 insieme con un gruppo complessivo di 99 martiri della diocesi di Angers, capeggiati dal sacerdote Guglielmo Repin, vittime della medesima persecuzione.Ad Angers in Francia, beata Maria de la Dive, martire, che, rimasta vedova, durante la rivoluzione francese fu ghigliottinata per la sua fedeltà alla Chiesa.


San Tito


Tito, anch'egli compagno di san Paolo nell'attività missionaria, fu posto alla guida della Chiesa di Creta. I due discepoli (Timoteo e Tito) sono destinatari di tre lettere 'pastorali' dell'apostolo, che fanno intravedere i primi lineamenti dei ministeri nella Chiesa. (Mess. Rom.)Tito = (forse) il difensore, dal latinoBastone pastoraleMemoria dei santi Timoteo e Tito, vescovi, che, discepoli di san Paolo Apostolo e suoi collaboratori nel ministero, furono l'uno a capo della Chiesa di Efeso, l'altro di quella di Creta; ad essi sono indirizzate le Lettere dalle sapienti raccomandazioni per l'istruzione dei pastori e dei fedeli.


Beato Gabriele Maria (Giovanni Stefano) Allegra


Fra' Gabriele M. Allegra nasce il 26 dicembre 1907 a San Giovanni La Punta (CT). A 11 anni entra tra i frati. Completati gli studi, si reca a Roma per prepararsi alla vita missionaria in Cina. Qui traduce in cinese la Bibbia, nell'edizione cattolica. Fonda uno Studio Biblico ad Hong Kong ed erige uno Studio Sociologico a Singapore.Muore il 26 gennaio 1976. Le sue spoglie mortali si venerano nella chiesa di san Biagio in Acireale (CT). In questa città è stato beatificato il 29 settembre 2012.


Sant' Alberico di Citeaux


Fu uno dei fondatori dei Cisterciensi. Fu il successore di san Roberto alla guida di Citeaux.Alberico = potente elfo, dallo scandinavoBastone pastoraleA Cîteaux in Burgundia, nell'odierna Francia, sant'Alberico, abate: tra i primi monaci di Molesme, giunse alla fondazione di Neumünster, che poi, eletto abate, resse, dedicandosi con ogni zelo e impegno alla formazione dei monaci, come vero amante della regola e dei confratelli.


Beato Arnaldo de Prades


Per una divina chiamata, il Beato Arnaldo de Prades, dalla attività di barbiere cambiò la sua vita diventando religioso mercedario. Grande annunciatore del vangelo, con le parole e le opere portò molte pecore perdute nel gregge del Signore e liberò dalle mani dei mori 197 schiavi. Fu presente alla morte di San Pietro Nolasco.L'Ordine lo festeggia il 26 gennaio.


Beato Claudio di San Romano


Di bell'aspetto e cmportamento esemplare, il Beato Claudio di San Romano, si distinse nell'Ordine della Mercede. Nominato redentore, nell'anno 1320 venne inviato in Marocco, qui riscattò molti prigionieri e per la sua grazia e qualità fu molto onorato dal Re Miramolino.L'Ordine lo festeggia il 26 gennaio.


San Teogene di Ippona


A Ippona in Numidia nell'odierna Algeria, san Teógene, martire, sul quale sant'Agostino tenne un sermone.
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27/01/2018 08:30
 
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Santa Devota


Nacque nel 283, in un luogo detto Quercio in Corsica. Giovane vergine, aveva deciso di votare la propria vita al completo servizio di Dio. Vittima della delazione, verso l'inizio del 304 d.C. fu arrestata, imprigionata e torturata. Dopo la sua morte, il governatore della provincia ordinò di bruciare il suo corpo, ma alcuni cristiani lo salvarono dalle fiamme e lo deposero su una barca, condotta dal pilota Graziano e dal prete Benenato, in partenza per l'Africa dove, pensarono, qualcuno le avrebbe donato una sepoltura cristiana. Ma nelle prime ore della traversata si levò una tempesta. Dalla bocca del cadavere inanimato di Devota uscì una colomba, che guidò la barca alla piccola valle di Les Gaumates, oggi parte del Principato di Monaco, dove secondo la leggenda sorgeva già una cappella dedicata a San Giorgio. Qui s'incaglio secondo la tradizione il 27 gennaio su un cespuglio di fiori assai precoce per la fredda stagione. Il corpo mutilato della giovane martire venne dunque scoperto dai pescatori ed in suo onore fu eretta una cappella dove ancora oggi sorge la chiesa parrocchiale a lei dedicata, vicino al porto monegasco.

Corsica, Mariana (Corsica), Principato di Monaco e Famiglia GrimaldiPalma, Corona di rose, Colomba, Barca, Stemma del Principato di MonacoA Biguglia in Corsica, commemorazione di santa Devota, vergine e martire.


Sant' Angela Merici


Angela Merici fondò nel 1535 la Compagnia di Sant'Orsola, congregazione le cui suore sono ovunque note come Orsoline. Le sua idea di aprire scuole per le ragazze era rivoluzionaria per un'epoca in cui l'educazione era privilegio quasi solo maschile. Nata nel 1474 a Desenzano del Garda (Brescia) in una povera famiglia contadina, entrò giovanissima tra le Terziarie francescane. Rimasta orfana di entrambi i genitori a 15 anni, partì per la Terra Santa. Qui avvenne un fatto insolito. Giunta per vedere i luoghi di Gesù, rimase colpita da cecità temporanea. Dentro di sé, però, vide una luce e una scala che saliva in cielo, dove la attendevano schiere di fanciulle. Capì allora la sua missione. Tornata in patria, diede vita alla nuova congregazione, le cui prime aderenti vestivano come le altre ragazze di campagna. La regola venne stampata dopo la morte, avvenuta a Brescia il 27 gennaio del 1540. E' santa dal 1807.

Angela = messaggero, nunzio, dal grecoGiglioSant'Angela Merici, vergine, che dapprima prese l'abito del Terz'Ordine di San Francesco e radunò delle giovani da formare alle opere di carità; quindi, istituì sotto il nome di sant'Orsola un Ordine femminile, cui affidò il compito di cercare la perfezione di vita nel mondo e di educare le adolescenti nelle vie del Signore; infine, a Brescia rese l'anima a Dio.


Sant' Enrico de Osso y Cervello


Sacerdote catalano canonizzato da Giovanni Paolo II il 16 giugno 1993 a Madrid. Nato a Vinebre (diocesi di Tortosa, provincia di Tarragona) il 16 ottobre 1840), sin dagli anni del seminario si dimostrò «catechista geniale». Promosse in tutta la Spagna la devozione a Santa Teresa d'Avila, fondando l'Arciconfraternita Teresiana. Pubblicò diversi libri di pietà e di pedagogia, subito diventati celebri, fra cui «Il quarto d'ora d'orazione» e la «Guida pratica del Catechista». Fu il fondatore, inoltre, della rivista Santa Teresa di Gesù , periodico che si diffuse rapidamente non solo in Spagna, ma anche in Europa e in America. A Tarragona, nella Catalogna, fondò la Compagnia di Santa Teresa di Gesù, congregazione religiosa femminile dedita alla preghiera ed all'educazione e oggi estesa in tutta la Spagna, in Portogallo, in Italia, in Francia, nelle Americhe e in alcuni luoghi dell'Africa e dell'Asia. Morì nel convento francescano di Santo Spirito, a Gilet (Valencia), nel 1896.

Nella cittadina di Gilet nella provincia di Valencia in Spagna, sant'Enrico de Ossó y Cervelló, sacerdote, che per provvedere alla formazione delle fanciulle fondò la Società di Santa Teresa di Gesù; rimosso in seguito da essa, trascorse i restanti anni della sua vita in un convento dei Frati Minori.


Sant'Angela Merici


Angela Merici fondò nel 1535 la Compagnia di Sant'Orsola, congregazione le cui suore sono ovunque note come Orsoline. Le sua idea di aprire scuole per le ragazze era rivoluzionaria per un'epoca in cui l'educazione era privilegio quasi solo maschile. Nata nel 1474 a Desenzano del Garda (Brescia) in una povera famiglia contadina, entrò giovanissima tra le Terziarie francescane. Rimasta orfana di entrambi i genitori a 15 anni, partì per la Terra Santa. Qui avvenne un fatto insolito. Giunta per vedere i luoghi di Gesù, rimase colpita da cecità temporanea. Dentro di sé, però, vide una luce e una scala che saliva in cielo, dove la attendevano schiere di fanciulle. Capì allora la sua missione. Tornata in patria, diede vita alla nuova congregazione, le cui prime aderenti vestivano come le altre ragazze di campagna. La regola venne stampata dopo la morte, avvenuta a Brescia il 27 gennaio del 1540. E' santa dal 1807.

Angela = messaggero, nunzio, dal greco.

Emblemi: Giglio


Beato Gonzalo Diaz di Amarante


Chiamato all'Ordine Mercedario dalla Beata Vergine, il Beato Gonzalo Diaz, era nato in Amarante (Portogallo) nel 1540. Trasferitosi in Perù come marinaio, nell'anno 1603 divenne religioso nel convento della Mercede di Lima. Si distinse per la sua dedizione alla vita di preghiera e per la sua carità verso gli indigeni ed i bisognosi. Svolse con impegno e umiltà, l'ufficio di portinaio, dando esempio di virtù a quanti lo avvicinavano. Passò poi al convento di Callao dove esercitò la funzione di elemosiniere. Durante la sua vita fu favorito da frequenti apparizioni della Vergine e illustre per la grazia di avere guarito molte persone, morì santamente a Callao il 27 gennaio 1618, il suo corpo riposa nella chiesa mercedaria di Lima.L'Ordine lo festeggia il 27 gennaio.


Beata Rosalia du Verdier de la Soriniere


In religione "Suor Celeste", religiosa professa delle Monache Benedettina di Notre-Dame du Calvaire, ghigliottinata durante la Rivoluzione Francese. Fu beatificata il 19 febbraio 1984 da Papa Giovanni Paolo II insieme con altri martiri della diocesi di Angers.Ad Angers in Francia, beata Rosalía du Verdier de la Sorinière, vergine nel monastero del Calvario di questa città e martire, condannata a morte mentre infuriava la rivoluzione francese in odio alla fede cristiana.


Beato Paolo Giuseppe Nardini


Paolo Giuseppe Nardini, sacerdote della diocesi di Speyer, di origini italiane, fondò in Germania le Suore Francescane della Sacra Famiglia. Dichiarato "venerabile" il 19 dicembre 2005, Benedetto XVI ha riconosciuto un miracolo attribuito alla sua intercessione il 26 giugno 2006. E' stato beatificato il 22 ottobre 2006 nella cattedrale di Speyer (Germania).


Beato Antonio Mascaró Colomina


Studente religioso al terzo anno di teologia. Molto pio, allegro e di buon cuore. Nel 1935-36 stava facendo il servizio militare nel decimo battaglione presso la caserma Pedraldes Bruch. Il 27 gennaio 1937 venne arrestato, incarcerato in S. Elia con lo zio, Fernando Mascaro e ucciso a Montcada lo stesso giorno. Il suo corpo non è stato individuato.


San Giovanni Maria, detto Muzei


Vicino a Mengo in Uganda, passione di san Giovanni Maria, detto per la maturità d'animo Muzei, l'Anziano: domestico del re, una volta divenuto cristiano non volle sottrarsi alla persecuzione, ma professò spontaneamente davanti al primo ministro del re Mwenga la sua fede in Cristo e fu perciò decapitato, ultima vittima di quella persecuzione.


San Gilduino


A Chartres in Francia, transito di san Gilduino, diacono di Dôle in Bretagna: eletto vescovo ancora molto giovane, rifiutò al cospetto del papa san Gregorio VII un così grande onore ritenendosene indegno e, nel far ritorno da Roma, assalito dalle febbri pose termine in questa regione al suo pellegrinaggio terreno.


Beato Giorgio Matulaitis (o Matulewicz)


A Kaunas in Lituania, beato Giorgio Matulewicz, vescovo di Vilnius e poi Nunzio apostolico in Lituania, fondatore della Congregazione dei Chierici Mariani e della Congregazione delle Suore Povere dell'Immacolata Concezione della Beata Maria Vergine.


Beato Giovanni di Warneton


A Thérouanne sempre in Francia, beato Giovanni, vescovo: canonico regolare, occupò la sede episcopale di Maurienne, nella quale per oltre trent'anni lottò contro i simoniaci e fondò otto monasteri sia di canonici sia di monaci.


San Giuliano di Le Mans


Giuliano = appartenente alla 'gens Julia', illustre famiglia romana, dal latinoBastone pastoraleA Le Mans nella Gallia lugdunense, nell'odierna Francia, san Giuliano, che si ritiene primo vescovo di questa città.


San Giuliano


Giuliano = appartenente alla 'gens Julia', illustre famiglia romana, dal latinoA Sora nel Lazio, commemorazione di san Giuliano, martire, che si tramanda abbia subito il martirio al tempo dell'imperatore Antonino.


San Teodorico di Orleans


A Tonnerre in Burgundia, in Francia, transito di san Teodorico, vescovo di Orléans, che terminò la sua vita mentre si recava in visita alle basiliche degli Apostoli.

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28/01/2018 09:16
 
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San Giuseppe Freinademetz


Padre Giuseppe Freinademetz, nasce ad Ojes in val Badia nel 1852, in una famiglia religiosissima. Viene ordinato sacerdote nel 1875. Entra nella Congregazione del Verbo Divino e parte per la Cina. Va prima ad Hong Kong, poi nello Shan-tung, dove si dedica per quasi 30 anni, all'attività apostolica e missionaria; cura con amore la formazione del clero locale e scrive per gli studiosi cinesi un trattato di teologia. Viene perseguitato, come tutti gli altri missionari cristiani, dai famigerati «Boxers», membri di una società segreta cinese, promotori di un movimento xenofobo scoppiato dopo la sconfitta della Cina da parte del Giappone nel 1895. Nello Shan-tung furono molto violenti, appoggiati dall'imperatrice vedova Tzu Hsi e del suo consigliere il principe Tuan, ammazzando centinaia di missionari e cinesi cattolici convertiti. Padre Giuseppe Freinademetz, riesce a scampare da questa persecuzione, morendo invece di tifo a Taickianckwang il 28 gennaio 1908. La sua causa di beatificazione viene introdotta il 22 giugno 1951. È beatificato insieme al fondatore della Congregazione Arnoldo Janssen, il 19 ottobre 1975 da Papa Paolo VI e canonizzato da papa Giovanni Paolo II il 5 ottobre 2003.Giuseppe = aggiunto (in famiglia), dall'ebraicoNella città di Daijiazhuang nella provincia meridionale dello Shandong in Cina, san Giuseppe Freinademetz, sacerdote della Società del Verbo Divino, che si adoperò instancabilmente per l'evangelizzazione di questa regione.


Beata Olimpia (Olha Bidà)


Olimpia (Olha) Bidà, religiosa ucraina, è stata beatificata da Giovanni Paolo II a Leopoli (Lviv) insieme ad altri 24 martiri del comunismo il 27 giugno 2001. Nata nel 1903 in un villaggio della regione di Leopoli, apparteneva alla comunità greco-cattolica. Divenuta suora della Congregazione di San Giuseppe, operò come catechista, maestra delle novizie e nell'assistenza ad anziani e malati. Un'attività di sostegno ai fedeli che divenne ancor più preziosa dopo il 1945, sotto la persecuzione comunista, che spedì nei lager molti sacerdoti. Anche lei subì controlli repressivi come superiora del convento di Kheriv. Nell'aprile del 1950, mentre accompagnava un funerale, venne arrestata con una consorella. Capo d'accusa: attività antisovietica. Deportata nel lager di Kharsk, in Siberia, continuò a esercitare il suo apostolato, organizzando con altre religiose gruppi di preghiera e supporto ai prigionieri. Morì nel 1952 di stenti e per le mancate cure mediche.

PalmaNel campo di prigionia di Kharsk presso Tomsk nella Siberia in Russia, beata Olimpia (Olga) Bidà, vergine della Congregazione delle Suore di San Giuseppe e martire, che in regime di persecuzione contro la fede sopportò ogni avversità per amore di Cristo.


San Tommaso d'Aquino


Domenicano (1244), formatosi nel monastero di Montecassino e nelle grandi scuole del tempo, e divenuto maestro negli studi di Parigi, Orvieto, Roma, Viterbo e Napoli, impresse al suo insegnamento un orientamento originale e sapientemente innovatore. Affidò a molti scritti impegnati e specialmente alla celebre 'Summa' la sistemazione geniale della dottrina filosofica e teologica raccolta dalla tradizione. Ha esercitato un influsso determinante sull'indirizzo del pensiero filosofico e della ricerca teologica nelle scuole dei secoli seguenti. (Mess. Rom.)Teologi, Accademici, Librai, Scolari, StudentiTommaso = gemello, dall'ebraicoBue, StellaMemoria di san Tommaso d'Aquino, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori e dottore della Chiesa, che, dotato di grandissimi doni d'intelletto, trasmise agli altri con discorsi e scritti la sua straordinaria sapienza. Invitato dal beato papa Gregorio X a partecipare al secondo Concilio Ecumenico di Lione, morì il 7 marzo lungo il viaggio nel monastero di Fossanova nel Lazio e dopo molti anni il suo corpo fu in questo giorno traslato a Tolosa.(7 marzo: Nel monastero cistercense di Fossanova nel Lazio, transito di san Tommaso d'Aquino, la cui memoria si celebra il 28 gennaio).


Beata Maria Luisa Montesinos Orduna


La beata Maria Luisa Montesinos Orduña è una laica dell'arcidiocesi di Valencia, dove nacque il 3 marzo 1901. Educata in un collegio di religiose, conseguì una buona cultura generale. La sua vita si orientò poi al servizio dei propri genitori. Aderì all'Azione cattolica e partecipò quotidianamente all'Eucaristia, distinguendosi inoltre per la sua devozione mariana. Fu un'attiva catechista, si dedicò alla cura degli ammalati ed alla carità verso i poveri. Allo scoppio della guerra civile e della feroce persecuzione religiosa che attraversò la Spagna, Maria Luisa fu chiamata a donare la vita per difendere la fede in Cristo, insieme alla sua famiglia: il padre, una sorella, due fratelli e una zia. L'eccidio ebbe luogo il 28 gennaio 1937 a Picassent, vicino a Valencia. Giovanni Paolo II l'ha elevata agli onori degli altari l'11 marzo 2001.Nella cittadina di Picassent nel territorio di Valencia in Spagna, beata Maria Luisa Montesinos Orduña, vergine e martire, che, mentre imperversava la persecuzione contro la fede, con il martirio partecipò della vittoria di Cristo.


Sant' Agata Lin Zhao


Nacque nel 1817, mentre il padre era in carcere per la fede cristiana. Si diede durante la giovinezza allo studio della religione cristiana per essere una valente catechista. Fu diretta spiritualmente per un certo tempo da padre AugusteChapdelainedelle Missioni Estere di Parigi. Insegnò il catechismo nel villaggio di Tapatien fino a quando il vicario apostolico Albrand allargò il suo campo di apostolato, conferendole lo stesso incarico per varie altre località. Agata condusse alla conversione molte persone. Subì il martirio per decapitazione insieme ai catechisti Girolamo Lu Tingmei e Lorenzo Wang Bing, il 28 gennaio 1858. È stata beatificata, come i suoi compagni di martirio, il 2 maggio 1909 e, inserita nel gruppo dei 120 Martiri Cinesi (di cui fa parte anche il già menzionato padre Chapdelaine), canonizzata il 1° ottobre 2000.Nella città di Maokou nella provincia del Guizhou in Cina, santi martiri Agata Lin Zhao, vergine, Girolamo Lu Tingmei e Lorenzo Wang Bing: catechisti, furono denunciati come cristiani sotto l'imperatore Wenzongxian e infine decapitati.


Sant' Emiliano di Trevi


Noto anche con il nome di Miliano venne a Spoleto dall'Armenia alla fine del terzo secolo. Consacrato vescovo da papa Marcellino, fu inviato a Trevi dove già esisteva una comunità cristiana evangelizzata, ormai da un secolo, da Feliciano vescovo di Foligno. Fu messo a morte sotto l'imperatore Diocleziano il 28 gennaio del 304, insieme a tre suoi compagni, dopo innumerevoli supplizi invano inflittigli per indurlo ad abiurare. Fu decapitato a tre chilometri da Trevi, in località Bovara, zona sacra per i pagani, legato ad una pianta di olivo (albero monumentale ancora esistente). Oggi è patrono di Trevi, di cui fu il primo vescovo. Le reliquie, di cui non si aveva più memoria, vennero rinvenute nel 1660 durante l'esecuzione di lavori nel duomo di Spoleto, forse trafugate a seguito di oscuri episodi nel Medioevo. Ora sono conservate nella chiesa sul punto più alto dell'abitato di Trevi.




Beato Pietro Wong Si-jang


Pietro Wong Si-jang, a cinquantasette anni, aderì al Cattolicesimo poco tempo dopo la sua introduzione in Corea e si diede all’insegnamento del catechismo tra i suoi parenti e amici. Scoperto dalle autorità governative durante la persecuzione Sinhae del 1791, vene più volte torturato e percosso, ma non rinnegò mai gli insegnamenti che aveva ricevuto. Morì per le conseguenze di un’ultima tortura il 28 gennaio 1793. Inserito nel gruppo di martiri capeggiato da Paolo Yun Ji-chung, è stato beatificato da papa Francesco il 16 agosto 2014, nel corso del viaggio apostolico in Corea del Sud.


Beato Bartolomeo Aiutamicristo da Pisa


Il beato Bartolomeo Aiutamicristo, monaco camaldolese, proveniva da una antica e nobilissima famiglia pisana. Fu però reso ancor più illustre dalla santità di vita, confermata da strepitosi miracoli verificatisi in vita e dopo la sua morte. Quest’ultima lo colse il 28 gennaio 1224 ed in tale anniversario è commemorato dal Martyrologium Romanum e dal Menologio Camaldolese.Presso San Frediano vicino a Pisa, beato Bartolomeo Aiutamicristo, religioso dell'Ordine dei Camaldolesi.


Beato Giovanni de Medina


Insigne Dottore in Sacra Teologia, il Beato Giovanni de Medina, fu un mercedario zelantissimo nella carità e di grandi virtù. Inviato a redimere in Africa, liberò 259 schiavi dalle mani dei mori, ponendo fine alla loro disperata e dura prigionia.L'Ordine lo festeggia il 28 gennaio.


Beato Giuliano Maunoir


BretagnaNel villaggio di Plévin nella Bretagna in Francia, beato Giuliano Maunoir, sacerdote della Compagnia di Gesù, che tanto in paesi e villaggi quanto nelle città di questa provincia per quarantadue anni si dedicò interamente alle missioni al popolo.


San Giuliano di Cuenca


A Cuenca nella Nuova Castiglia in Spagna, san Giuliano, vescovo, che, secondo presule dopo la liberazione della città dai Mori, diede lustro alla Chiesa, donandone i beni ai poveri e procurandosi il vitto quotidiano con il lavoro delle proprie mani.


San Girolamo Lu Tingmei


Nella città di Maokou nella provincia del Guizhou in Cina, santi martiri Agata Lin Zhao, vergine, Girolamo Lu Tingmei e Lorenzo Wang Bing: catechisti, furono denunciati come cristiani sotto l'imperatore Wenzongxian e infine decapitati.


San Lorenzo Wang Bing


Nella città di Maokou nella provincia del Guizhou in Cina, santi martiri Agata Lin Zhao, vergine, Girolamo Lu Tingmei e Lorenzo Wang Bing: catechisti, furono denunciati come cristiani sotto l'imperatore Wenzongxian e infine decapitati.


San Giovanni di Reome


Nel monastero di Réom presso Langres nel territorio della Neustria, in Francia, san Giovanni, sacerdote, uomo a Dio sottomesso, che radunò dei monaci sotto la regola di san Macario.


San Giacomo


Commemorazione di san Giacomo, eremita in Palestina, che per penitenza si rinchiuse a lungo in un sepolcro.


San Carlomagno


Scuole francesiCorona, Scettro, Globo, Spada, Modellino di Aquisgrana, Manto d' ermellino
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28/01/2018 23:28
 
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San Gelasio II


Abbiamo scarse notizie sull’infanzia di Giovanni di Gaeta, figlio del duca di Fondi Crescenzio. Affidato all’abbazia di Montecassino, fu uno dei grandi sostenitori della riforma gregoriana e dallo stesso Gregorio VII venne nominato nel 1082 cardinale diacono di Santa Maria in Cosmedin. Autore di opere storiche, per quasi 30 anni fu a capo della cancelleria pontificia. Introdusse nei documenti pontifici il cursus leonino, un nuovo tipo di scrittura, operando una riforma fondamentale nei documenti papali. Egli rappresenta la fase conclusiva dell’epoca d’oro di Montecassino, quando i Papi ricorrevano spesso ai monaci cassinesi per il cardinalato e l’amministrazione. Il contributo di pensiero dei cassinesi è quello della Renovatio. Era necessario recuperare con rinnovata vitalità quello che si era dimostrato eccellente nel passato ideale degli imperatori romani passati al cristianesimo. Con il trasferimento della sede temporale a Costantinopoli e la cessione di Roma al successore di Pietro, Costantino aveva permesso al Papa di svolgere l’incarico divino in perfetta libertà. Con questi pensieri, il cancelliere Giovanni accettava nel 1118 l’elezione a pontefice con il nome di Gelasio II. La realtà, tuttavia, si presentava molto complessa. Eletto a gennaio, in marzo fu costretto a rifugiarsi a Gaeta perché l’imperatore Enrico V minacciava di farlo prigioniero. Ritornato per breve tempo a Roma, dovette nuovamente fuggire, via mare, a Pisa e Genova, dove consacrò le rispettive basiliche. Si diresse infine in Francia dove si ammalò e morì santamente a Cluny, l’altro monastero che, come Montecassino, era stato baluardo della riforma gregoriana.


San Gildas di Rhuys


Nacque verso la fine del V sec, sulle rive della Clyde, in Gran Bretagna, da una famiglia principesca. Fin dalla prima infanzia fu affidato al santo abate Iltud e fu condiscepolo dei santi Paolo di Lèon, Sansone di Dol e Lunario. Ordinato prete verso il 518, decise di ricondurre alla fede, attraverso la sua predicazione, le regioni settentrionali della Gran Bretagna in cui il Cristianesimo era quasi scomparso. Poco più tardi, chiamato da S. Brigida, passò in Irlanda, dove la Chiesa era in piena decadenza dopo la morte di san Patrizio. Gildas ristabilisce la disciplina nei monasteri, opera numerose conversioni. Terminata la sua missione torna in Inghilterra e si ritira in solitudine nell'isola di Houat, in pieno Oceano. Ma i pescatori dei dintorni non tardano a scoprirlo e così circondato da una numerosa schiera di discepoli egli deve ben presto stabilirsi nella vicina penisola di Rhuys dove fonda un monastero. In quello stesso luogo avrebbe risuscitato S. Trifida, madre di S. Tremoro, assassinata dal marito, il tiranno di Conomor. In seguito percorre la Cornovaglia predicando e fondando monasteri. Ritorna a Rhuys, ma muore ad Houat, dove amava isolarsi, il 29 gennaio del 570. Il corpo, per suo espresso desiderio, affidato al mare in una barca, fu ritrovato sulle coste di Rhuys l'11 maggio seguente e inumato nella chiesa del monastero.Bastone abbaziale, campanella


Beata Villana Delle Botti


Nata a Firenze nel 1332 da nobile famiglia, Villana Delle Botti col matrimonio dimenticò i suoi doveri cristiani, conducendo una vita dissipata nel fasto e frivolo ambiente dei mercanti fiorentini. La terrificante visione del demonio sullo specchio davanti al quale si pavoneggiava prima di partecipare a una festa mondana, segnò l'inizio della sua profonda conversione. Entrata nel Terz'Ordine della penitenza di san Domenico, condusse una vita di straordinaria austerità, di preghiera e di assistenza ai bisognosi, senza dimenticare i suoi doveri matrimoniali. Sopportò penose prove e, il 29 gennaio 1361 prima di morire, pur essendo agonizzante nel letto, volle indossare il bianco abito domenicano. È sepolta nella Basilica di Santa Maria Novella a Firenze ed é stata beatificata da Leone XII il 27 marzo 1824.A Firenze, beata Villana de Bottis, madre di famiglia, che, abbandonata la vita mondana, prese l'abito delle Suore della Penitenza di San Domenico e rifulse nella meditazione sulla passione di Cristo e nell'austera condotta di vita, mendicando anche per le strade l'elemosina per i poveri.


Sant' Aquilino


Nacque a Würzburg, in Germania, da una famiglia nobile. Presto si avvicinò alla fede cattolica compiendo gli studi teologici a Colonia, dove diventò prete. Rifiutò, però, la carica di vescovo che gli fu proposta, perché desiderava dedicarsi interamente al ministero e alla preghiera. Per questo fuggì a Parigi, dove curò gli ammalati di colera, guarendoli miracolosamente e, anche qui, gli fu offerto l'incarico di vescovo, che rifiutò nuovamente scappando a Pavia. La città, però, era in mano a seguaci dell'arianesimo e del catarismo, eresie contro cui Aquilino predicava e che gli costarono la vita nel momento in cui si recò a Milano, dove, in una notte del 1015, venne accoltellato da un gruppo di eretici. Il suo cadavere fu tratto da una fogna, nei pressi di Porta Ticinese da alcuni facchini, che lo portarono nell'oratorio della vicina basilica di San Lorenzo. Il suo corpo fu poi sepolto nella Cappella della Regina, che fu subito intitolata al santo. In questa cappella, a tutt'oggi, si può vedere l'urna che ne conserva le reliquie.

FacchiniPalma


Beato Simone Kim Gye-wan


Simone Kim Gye-wan, come numerosi coreani sul finire del diciottesimo secolo, entrò in contatto col cattolicesimo tramite la lettura di alcuni libri. Arrestato una prima volta, venne liberato perché ritrattò le sue posizioni, ma, pentitosi, decise di darsi a una vita di fede più intensa. Fece quindi da ministrante al primo sacerdote missionario in Corea, padre Giacomo Zhou Wen-mo. Nuovamente arrestato nel 1801, rimase saldamente convinto che ciò in cui credeva fosse vero. Morì per decapitazione il 29 gennaio 1802, insieme al catechista Gervaso Son Gyeong-yun e a Carlo Yi Gyeong-do, Barnaba Jeong Gwang-su e Antonio Hong Ik-man. Inseriti tutti nel gruppo di martiri capeggiato da Paolo Yun Ji-chung, sono stati beatificati da papa Francesco il 16 agosto 2014, nel corso del viaggio apostolico in Corea del Sud.


Beata Boleslava Maria Lament


La beata polacca Boleslava Maria Lament, vergine, cogliendo i segni dei tempi, fondò la Congregazione delle Suore Missionarie della Sacra Famiglia, per favorire l'unità dei cristiani, per aiutare gli ultimi e per formare cristianamente la gioventù femminile. Giovanni Paolo II la beatificò.Nella città di Białystok in Polonia, beata Boleslava Maria Lament, vergine, che in mezzo ai rivolgimenti politici fondò la Congregazione delle Suore Missionarie della Sacra Famiglia per promuovere l'unità dei cristiani, aiutare i derelitti e formare le ragazze alla vita cristiana.


San Valerio di Treviri


Valerio vescovo di Treviri, visse tra il III e il IV secolo. Poco si sa di lui. La tradizione lo descrive come un uomo buono, eloquente ed evangelizzatore. La sua esistenza è attestata da un'iscrizione che un tempo era nella chiesa di S. Mattia di Treviri, dove in un sarcofago di tardo stile romanico, sono conservate oggi le sue reliquie.Valerio = che sta bene, forte, robusto, dal latinoBastone pastoraleA Treviri nella Gallia belgica, ora in Germania, san Valerio, vescovo, che resse per secondo questa sede.


Santi Papia e Mauro


I santi Martiri Papia e Mauro furono soldati al tempo dell'Imperatore Diocleziano. Alla prima confessione di Cristo, Laodicio, Prefetto della città, fece percuotere loro la bocca con sassi, poi li fece gettare in prigione, e quindi percuotere con bastoni, e da ultimo con flagelli, finchè ne morirono.Congregazione dell'Oratorio di San Filippo NeriA Roma sulla via Nomentana nel cimitero Maggiore, santi martiri Pápia e Mauro, soldati.


Sant' Afraate


Afraate = Afra = originario dell'africa, dal latinoVicino ad Antiochia di Siria, oggi in Turchia, sant'Afraate, anacoreta, che, nato ed educato tra i Persiani, seguendo le orme dei magi, a Betlemme si convertì al Signore e, raggiunta Edessa, si ritirò in una piccola abitazione fuori le mura; ad Antiochia, infine, difese la fede cattolica dagli ariani con la predicazione e con gli scritti.


Santi Sarbelio e Bebaia


A Edessa nell'Osroene, oggi in Turchia, santi martiri Charbel, sacerdote, e Bebáia, sua sorella, che si tramanda siano stati condotti al battesimo dal vescovo san Barsimeo e abbiano subito il martirio per Cristo.


San Sulpizio Severo


Presso Bourges in Aquitania, in Francia, san Sulpicio Severo, vescovo, senatore delle Gallie, di cui san Gregorio di Tours lodò la saggezza, la cura pastorale e lo zelo nel restaurare la disciplina.


Santi Gioventino e Massimino


Ad Antiochia di Siria, oggi in Turchia, santi martiri Gioventino e Massimino, coronati dal martirio sotto l'imperatore Giuliano l'Apostata.


Sant' Agnese da Bagno di Romagna


Agnese da Bagno di Romagna, camaldolese. Originaria di Sarsina, visse nel XII secolo.Agnese = pura, casta, dal greco


San Giuliano l'ospitaliere


Albergatori, Viaggiatori, MacerataGiuliano = appartenente alla 'gens Julia', illustre famiglia romana, dal latino


San Costanzo di Perugia


Costanzo = che ha fermezza, tenace, dal latinoBastone pastorale, PalmaA Perugia, san Costanzo, vescovo.
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30/01/2018 08:03
 
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Santa Giacinta Marescotti


Nasce nel 1585, nel castello di Vignanello (Viterbo), Clarice, la figlia del principe Marcantonio Marescotti. È nobile, bella, sogna un matrimonio degno del suo casato. Si presenta anche il partito giusto nella persona di un giovane marchese. I genitori, però, preferiscono sistemare per prima la sorella minore Ortensia. Grande è la delusione di Clarice che reagisce rendendo la vita impossibile a genitori e parenti. Da parte sua il principe Marcantonio costringe la figlia a entrare nel convento delle clarisse. Non si arrende facilmente la giovane. Si fa terziaria francescana di modo da non essere costretta alla clausura, vive a lungo in un appartamentino ben arredato, fa di tutto per distinguersi dalle altre religiose. Poi si ammala seriamente e il confessore la scuote. Giacinta, che ha ormai 30 anni, comprende che non conviene vivere di rancore e repentinamente decide di cambiare.
Chiede perdono alle consorelle, si priva del superfluo, si sottopone a severe penitenze. Nella sua stanza, ormai, l’unico ornamento è una grande croce che in continuazione le ricorda che «Gesù, il mio amore, è stato Crocefisso». Medita di continuo sui dolori della passione, è devota dello Spirito Santo, lo invoca di continuo perché accresca il suo amore. L’amore di Dio trascina con sé anche l’attenzione per il prossimo. Ai più poveri dona il suo cibo, le vesti, le coperte del letto. Poi inizia a chiedere aiuto agli amici di un tempo per sostenere due importanti opere di carità: I Sacconi, infermieri, per l’assistenza agli ammalati, gli Oblati di Maria per la cura delle persone anziane. Morì a Viterbo nel 1640, subito venerata come santa dalle consorelle e dai fedeli.
Giacinta = dal nome del fioreA Viterbo, santa Giacinta Marescotti, vergine del Terz'Ordine regolare di San Francesco, che, dopo quindici anni passati tra vani piaceri, abbracciò una vita durissima e istituì confraternite per l'assistenza degli anziani e per l'adorazione della santa Eucaristia.


Beato Francesco Taylor


Il beato Francis Taylor (Proinsias Tàilliùr), secondogenito di Robert Taylor di Swords e di Elizabeth Golding, nacque nel 1550. La sua era una famiglia di nobili proprietari terrieri della Contea a nord di Dublino e per generazioni si era distinta nella vita amministrativa e commerciale di quella città. Padre di sei figli, Francis Taylor per oltre trent'anni rimase fedele alla tradizione «di famiglia e lavorò in varie strutture cittadine. Nel 1593 venne eletto sindaco di Dublino. Per i Cattolici la situazione andò sempre più peggiorando, specialmente dopo la sconfitta della resistenza cattolica irlandese contro il potere protestante dell'Inghilterra nel 1603. Ben presto i Cattolici furono estromessi dai pubblici uffici e il governo iniziò ad organizzare un Parlamento composto in maggioranza da Protestanti. Francis Taylor venne eletto membro del Parlamento irlandese, ma un sindaco protestante invalidò l'elezione. Fu allora nel 1613 o all'inizio del 1614 che Francis Taylor fu imprigionato. Preferì soffrire piuttosto che rinnegare la propria fede. Mori in prigione il 10 gennaio 1621, dopo sette anni di sofferenza, accettate con grande pazienza. E' stato beatificato da Papa Giovanni Paolo II il 27 settembre 1992.A Dublino in Irlanda, transito del beato Francesco Taylor, martire, che, padre di famiglia, patiti sette anni di carcere per la sua fede cattolica, sfinito dalle tribolazioni e dalla vecchiaia, coronò il suo martirio sotto il re Giacomo I.


Santa Batilde


Di origine anglosassone, Batilde durante un viaggio fu catturata da alcuni pirati e venduta in Francia, nel 641, ad Erchinoaldo, dignitario di corte di Neustria, che, dopo essere rimasta vedovo, voleva sposarla. L'ex schiava si rifiutò, accettando poi di sposare Clodoveo II re di Neustria e di Borgogna. Ebbe tre figli, Clotario III, Tierrico III e Childerico II. Nel 657 Batilde divenne vedova e quindi reggente del regno in nome del figlio Clotario; con la guida dell'abate Genesio, si diede alle opere di carità, aiutando i poveri e i monasteri. Lottò strenuamente contro la simonia e contro la schiavitù, che fu interdetta per i cristiani, mentre con proprio denaro restituì la libertà a moltissimi schiavi. Quando il figlio Clotario III raggiunse la maggiore età, Batilde si ritirò nel monastero di Chelles, nella diocesi di Parigi, che lei stessa nel 662, aveva fatto restaurare. Vi morì nel 680. Fu sepolta a Chelles, accanto al figlio Clotario III, morto nel 670.

A Chelles vicino a Parigi in Francia, santa Batilde, regina: fondò cenobi sotto la regola di san Benedetto secondo il costume di Luxeuil; dopo la morte del marito Clodoveo II, assunse il governo del regno dei Franchi e, durante il regno del figlio, visse i suoi ultimi anni nell'assoluta osservanza della regola di vita monastica.


San Muziano Maria Wiaux


"Prendete la regola dal primo all'ultimo capitolo e sotto ogni articolo scrivete pure: fratel Muziano l'ha osservato alla lettera". Così un confratello che lo aveva conosciuto descrisse l'obbedienza del religioso belga san Muziano Maria Wiaux al carisma dei Fratelli delle scuole cristiane. Nato come Luigi Giuseppe - nel 1841 nella famiglia di un fabbro a Mellet - era entrato nella congregazione a 15 anni. Fu catechista e maestro a Chimay, Bruxelles e Malonne, dove rimase fino alla morte, avvenuta nel 1917. Giovane e inesperto, corse il rischio di essere allontanato dall'apostolato scolastico per incapacità. Ma lui non si diede per vinto e continuò, dando lezioni complementari di musica (suonava pianoforte e armonium). Ricordando il carisma originario di "educazione cristiana dei poveri" si fece assegnare dai superiori alla scuola gratuita per i meno abbienti. Fu maestro di vita evangelica, tanto da essere chiamato dai ragazzi "il fratello che prega sempre".

A Malonne in Belgio, san Muziano Maria (Luigi) Wiaux, fratello delle Scuole Cristiane, che con somma costanza e assidua sollecitudine dedicò quasi tutta la vita all'educazione dei giovani.


Beata Carmela Garcia Moyon


Carmen Marie Anne Garcia Moyon, fedele laica dell'arcidiocesi di Valencia, nacque a Nantes, in Francia, 13 settembre 1888. Trasferitasi poi in Spagna, fu convinta insegnante della dottrina cristiana.Allo scoppio della guerra civile e della feroce persecuzione religiosa che attraversò la Spagna, Carmen fu chiamata ad effondere il suo sangue e donare la vita per difendere la sua fede in Cristo il 30 gennaio 1937 a Torrent, nei pressi di Valencia: fu violentata per la sua fede e bruciata ancora viva.Papa Giovanni Paolo II l'11 marzo 2001 elevò agli onori degli altari ben 233 vittime della medesima persecuzione, tra le quali la Beata Carmela Garcia Moyon, che viene festeggiata nell'anniversario del suo martirio.Nel villaggio di Torrent in Spagna, beata Carmela García Moyón, martire: fervida insegnante di dottrina cristiana, durante la persecuzione religiosa, per la sua fede in Cristo fu violentata e bruciata mentre era ancora viva.


San Tommaso Khuong


Apparteneva a una nobile famiglia Tonchinese, e forse era figlio di un mandarino. Cristiano fin da piccolo, divenne poi sacerdote e terziario domenicano. Fu incarcerato più volte a causa della sua fede. Quando ormai era già ottantenne, nel 1859, fu arrestato una seconda volta. Il giudice tentò invano di fargli calpestare il Crocifisso e lo invitò invano a persuadere i suoi cristiani ad apostatare, ma egli rispose fermamente: "Per redimere l'uomo, Gesù Cristo soffrì volontariamente la morte, anch'io voglio rendergli amore per amore, versando tutto il mio sangue per lui". Mentre si genufletteva per adorare la croce, gli fu troncata la testa: era il 30 gennaio 1860.PalmaNel Tonchino, ora Viet Nam, san Tommaso Khuông, sacerdote e martire, che, durante la persecuzione dell'imperatore Tự Đức, avendo professato con invitto animo di essere cristiano, fu messo in prigione e, in ginocchio davanti alla croce, fu ucciso a colpi di scure.


Beato Sebastiano Valfrè


Il suo invito costante era «catechismo, catechismo!». E la sua opera si svolse tra i più umili, anticipando la messe ottocentesca di santi sociali piemontesi. Il beato Sebastiano Valfrè, nato a Verduno, comune di Alba, nel 1629, si trasferì a Torino per studiare filosofia. Qui si distinse per l'aiuto verso valdesi ed ebrei. Entrò nella congregazione Oratoriana (Filippini) nel 1651. Appoggiato dai Savoia, si prodigò per i più deboli, negli ospedali, nelle carceri e tra i soldati. Durante l'assedio francese di Torino nel 1706 soccorse i feriti, tra i quali Pietro Micca, di cui fu confessore. Morì nel 1710 ed è beato dal 1834.

Cappellani militariSebastiano = venerabile, dal grecoA Torino, beato Sebastiano Valfré, sacerdote della Congregazione dell'Oratorio, che si dedicò con impegno all'assistenza dei poveri, degli infermi e dei carcerati e con la sua amicizia e la sua operosa carità condusse molti a Cristo.


Beato Columba Giuseppe Marmion


Nasce a Dublino (Irlanda), è ordinato sacerdote nel 1881 a Roma, svolge la sua attività ministeriale in Belgio.Nel 1886 entra nell'Abbazia di Maredsous (Belgio) dove prende il nome di Columba. Dal 1899 fa parte della fondazione di Mont-Cesar (Lovanio) iniziando una lunga serie di attività pastorali oltre che in Belgio anche in Gran Bretagna.Nel 1909 è eletto abate di Maredsous (nota per le sue attività umanistiche con la famosta 'Revue Benedictine').Nel 1920 crea la Congregazione belga dell'Annunciazione.Nel monastero di San Benedetto a Maredsous sempre in Belgio, beato Columba (Giuseppe) Marmion: nato in Irlanda, ordinato sacerdote e divenuto poi abate nell'Ordine di San Benedetto, eccelse come padre del cenobio e guida di anime, per santità di vita, dottrina spirituale ed eloquenza.


Beato Sigismondo (Zygmunt) Pisarski


Zygmunt Pisarski nacque a Krasnystaw, nei pressi di Lubelskie in Polonia, il 24 aprile 1902. Ordinato sacerdote per l'arcidiocesi di Lublin, fu parroco di Gdeszyn. Qui fu ucciso a fucilate, nei pressi della parrocchia, durante la persecuzione nazista per non aver abiurato la sua fede cristiana. Era il 30 gennaio 1943.Papa Giovanni Paolo II il 13 giugno 1999 elevò agli onori degli altari ben 108 vittime della medesima persecuzione nazista, tra le quali il Beato Sigismondo Pisarski, che viene dunque ora festeggiato nell'anniversario del martirio.Nella città di Gdeszyn in Polonia, beato Sigismondo Pisarski, sacerdote e martire, che durante la guerra, per non avere accettato di rinnegare la fede davanti ai persecutori, fu fucilato presso la parrocchia del luogo.


Beato Bronislao Bonaventura Markiewicz


Sacerdote polacco, entrò tra i salesiani a Torino ed emise i voti perpetui nelle mani di San Giovanni Bosco. Tornato in Polonia decise di fondare la Congregazione di San Michele Arcangelo. "Tutto per Maria", motto presente nella vita di tanti santi della Chiesa, esercitò un'influenza particolare anche nell'arco di tutta la vita di Padre Bronislao Bonaventura. Dichiarato Venerabile da Giovanni Paolo II il 2 luglio 1994, il cardinale Jozef Glemp lo ha beatificato il 19 giugno 2005, dando lettura della Lettera Apostolica del papa Benedetto XVI.


Beata Maria Bolognesi


Mistica del XX Secolo, visse tra il 1924 e il 1980 e patì le sofferenze del Cristo sul Calvario; dopo un periodo di possessione demoniaca ebbe un rapporto specialissimo con il Signore Gesù dal quale ricevette anche tre anelli. Soffrì molto nel corpo a causa di varie malattie; la morte all’età di 56 anni non le consentì di portare a termine un suo progetto rivolto a chi ha bisogno. Esempio di straordinaria accettazione del disegno divino e di incomparabile affidamento a Nostro Signore.


Beato Alano Magno di Lilla


Filosofo e teologo, soprannominato "doctor universalis", nacque a Lilla intorno al 1120. Fu professore di grido a Parigi e Montpellier, tanto che per la sua dottrina eccelsa venne considerato un essere superiore, alla stregua di Alberto Magno. Prese l'abito di converso a Citeaux, dove condusse vita esemplare e dove morì il 6 luglio 1202. Non si hanno tracce di una venerazione del suo sepolcro né di altra manifestazione di culto.L'Ordine Benedettino lo festeggia il 30 gennaio.


Santa Martina


Martina, figlia di un nobile romano, sarebbe stata diaconessa, che per aver rifiutato di fronte al tribunale di Alessandro Severo di sacrificare ad Apollo, dopo infiniti tormenti e prodigi da parte sua, fu condannata ad essere decapitata. La più antica notizia su Martina è che papa Onorio I le dedicò una chiesa nel Foro.Martina = dedicato a MartePalmaA Roma, commemorazione di santa Martina, sotto il cui titolo il papa Dono dedicò una basilica nel foro romano.


San Paolo Ho Hyob


Canonizzato da Papa Giovanni Paolo II il 6 maggio 1984.A Seul in Corea, san Paolo Hŏ Hyŏb, martire: soldato, arrestato e torturato per aver fatto professione di fede, venendogli meno le forze, sembrò che cedesse, ma pentitosi, confermò subito davanti al giudice la sua fede in Cristo e per questo, dopo una lunga carcerazione, morì stremato dalle percosse.


Sant' Adelelmo (Elesmo) di Burgos


Fondò e resse il monastero benedettino di San Giovanni Evangelista, a Burgos. E' uno dei patroni di questa città.Adelelmo = alterato di Adelmo - nobile protettore, dall'antico tedescoA Burgos nella vecchia Castiglia in Spagna, sant'Adelelmo, abate, che trasformò la cappella e l'ospizio di San Giovanni in monastero.


San Teofilo il Giovane


Teofilo = amico di Dio, dal grecoPalmaPassione di san Teofilo, detto il Giovane, martire, che, a capo di una flotta cristiana, fu catturato dai nemici presso Cipro e condotto davanti ad 'Arun capo supremo dei Saraceni e, non piegandosi né con doni né con minacce a rinnegare Cristo, fu trafitto con la spada.


San Barsimeo (Barsamya)


A Edessa nell'Osroene, oggi in Turchia, san Barsimeo, vescovo: si tramanda che per la fede in Cristo sia stato battuto con verghe sotto l'imperatore Decio; terminata la persecuzione e rilasciato dal carcere, si dedicò per il resto della sua vita con sommo impegno al governo della Chiesa a lui affidata.


Beato Ferrario


Nel convento di San Lazzaro in Saragozza (Spagna), il Beato Ferrario fra i fratelli conversi mercedari, condusse una vita angelica sulla terra e famoso per i miracoli compiuti, con tanti meriti andò in cielo.L'Ordine lo festeggia il 30 gennaio.


San David Galvan Bermudez


PalmaA Guadalajara in Messico, san Davide Galván, sacerdote e martire, che, durante la persecuzione messicana, avendo rivendicato la santità del matrimonio, fucilato dai soldati senza processo, ottenne la corona di gloria.


Sant' Armentario di Pavia


A Pavia, sant'Armentario, vescovo, che depose solennemente nella basilica di San Pietro in Ciel d'Oro il corpo di sant'Agostino, ivi traslato dal re Liutprando.


Santa Alda (Aldegonda)


Alda = estremamente bella, dal celticoGiglio, PalmaA Maubeuge in Neustria, nell'odierna Francia, santa Aldegonda, badessa al tempo del re Dagoberto.


San Mattia


A Gerusalemme, san Mattia, vescovo, che, dopo aver sofferto molto per Cristo, riposò infine in pace.
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POTRESTE AVERE DIECIMILA MAESTRI IN CRISTO, MA NON CERTO MOLTI PADRI, PERCHE' SONO IO CHE VI HO GENERATO IN CRISTO GESU', MEDIANTE IL VANGELO. (1Cor. 4,15 .
 
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