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CREDENTI DA IMITARE (Eb.13,7)

Ultimo Aggiornamento: 18/05/2019 13:12
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25/01/2018 22:09
 
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Beato Michele (Michal) Kozal


Nasce nel villaggio di Nowy Folwark, nell'arcidiocesi di Poznam, in Polonia, il 25 settembre 1893 da una povera e numerosa famiglia molto religiosa. Dopo il diploma, si iscrive al Seminario di Poznam ma, con lo scoppio della Prima guerra mondiale, è costretto a terminare gli studi in quello di Gniezno. Nella cattedrale di questa città viene ordinato sacerdote il 23 febbraio del 1918. Nel 1929 diventa rettore del Seminario e, dieci anni più tardi, il 12 giugno 1939, Pio XII lo nomina vescovo ausiliare di Wloclawek. Il 1° settembre dello stesso anno le truppe naziste invadono la Polonia e il vescovo Kozal diventa un punto di riferimento per la gente. Protesta energicamente, ma inutilmente, per i suprusi che la Chiesa deve subire e il 7 novembre viene arrestato insieme ad altri sacerdoti. Nel gennaio del 1940 viene trasferito nell'Istituto Salesiani di Lad agli arresti domiciliari, ma il 3 aprile 1941 è deportato nel campo di concentramento di Inowroclaw e, qualche giorno più tardi, in quello di Dachau. Ammalatosi di tifo, il 26 gennaio 1943 viene ucciso da un'iniezione letale praticata dai medici del campo. Giovanni Paolo II lo ha beatificato a Varsavia il 14 giugno 1987.

Palma, Mitra, PastoralePresso Monaco di Baviera in Germania, beato Michele Kozal, vescovo ausiliare di Włocławek e martire: per avere assunto la difesa della fede e della libertà della Chiesa sotto il nefasto regime nazista, con invitta sopportazione rimase relegato per tre anni nel campo di sterminio della prigione di Dachau, finché coronò la vita con il martirio.


Santa Paola Romana


Di ricchissima famiglia dell'alta aristocrazia romana, Paola nsce durante il regno di Costantino II. A quindici anni sposa Tossozio, un nobile del suo rango. Il suo è un matrimonio felice il cui frutto sono quattro figlie, Blesilla, Paolina, Eustochio e Ruffina, e un figlio, Tossozio. Ma a 32 anni Paola rimane vedova. Decide allora di aprire la casa accogliendo incontri, riunioni di preghiera e di approfondimento della dottrina cristiana, iniziative per i poveri. Nel 382 invita agli incontri il dalmata Girolamo, giunto a Roma insieme a due vescovi d'Oriente. Nel 384 e Girolamo riparte verso la Terrasanta per dedicarsi all'opera di traduzione in latino delle scritture. L'anno successivo parte verso l'Oriente anche Paola, accompagnata dalla figlia Eustochio, mentre Paolina, a Roma, si occuperà di Ruffina e Tossozio. Spende le sue ricchezze per creare una casa destinata ai pellegrini, e due monasteri, uno maschile e uno femminile. Paola prende dimora in quello femminile, nel quale si costituisce una comunità sotto la sua guida. Morirà qui a 59 anni.

VedovePaola = piccola di statura, dal latinoA Betlemme di Giudea, santa Paola, vedova: di nobilissima famiglia senatoria, rinunciò al mondo e, distribuite le sue sostanze ai poveri, insieme alla beata vergine Eustochio, sua figlia, si ritirò presso il presepe del Signore.


San Giuseppe Gabriele del Rosario Brochero


José Gabriel del Rosario Brochero fu un sacerdote dell’Arcidiocesi di Córdoba, in Argentina. Destinato nel 1869 come parroco della cittadina di San Alberto, migliorò la vita dei suoi parrocchiani in tutti i campi, senza trascurare quello spirituale. Fu detto “el cura gaucho” (“il prete gaucho”) perché, come i famosi cavalieri argentini, percorreva chilometri e chilometri a dorso di mula, per farsi vicino a tutti. Condivise la condizione dei suoi fedeli fino ad arrivare a contrarre la lebbra, per aver bevuto dell’infuso di erba mate con alcuni ammalati. Tornato nel suo paese natale, fu reclamato indietro dalla sua gente e morì il 26 gennaio 1914, nella città di Villa del Tránsito, che due anni dopo, in suo onore, fu rinominata Villa Cura Brochero. Fu dichiarato venerabile da san Giovanni Paolo II nel 2004 ed è stato beatificato il 14 settembre 2013 sotto il pontificato di papa Francesco, suo connazionale. La sua canonizzazione, dopo l’approvazione del secondo miracolo necessario, è stata celebrata domenica 16 ottobre 2016, insieme a quella del Beato José Sánchez del Río. La sua memoria liturgica è il 16 marzo. I suoi resti mortali sono venerati nel santuario della Madonna del Transito, a Villa Cura Brochero.


Santi Senofonte, Maria e figli


La storia di questa famiglia di santi, festeggiata al 26 gennaio, inizia a Costantinopoli nel V secolo. Csenofonte e Maria, nonostante la loro richezza e la loro posizione sociale, si distinguevano per la loro semplicità d'animo e la bontà del cuore. Desiderosi di dare ai loro figli Arcadio e Giovanni una più completa formazione, li mandarono a Beirut in Fenicia. La Provvidenza volle che, andata distrutta la nave su cui erano in viaggio, i due fratelli furono miracolosamente salvati dalle onde facendoli giungere a riva in luoghi diversi. Intrapresero dunque la vita monastica ed i genitori, non avendo più notizie, credettero fossero morti. Ormai anziani, Csenofonte e Maria si recarono pellegrini ai luoghi santi di Gerusalemme, ove reincontrarono i loro figli. Grati al Signore per aver riunito la loro famiglia, anch'essi scelsero di passare il resto dei loro giorni nel silenzio e nel digiuno dell'ascesi.A Gerusalemme, santi Senofonte e Maria e i loro figli Giovanni e Arcadio, che, dopo aver rinunciato alla dignità senatoria e a ingenti beni, si tramanda che con pari ardore d'animo abbiano abbracciato nella Città Santa la vita monastica.


Sant' Agostino (Eystein) Erlandsson


Agostino (Eystein) Erlandsson, morto nel 1188, si batté per l'indipendenza della Chiesa norvegese dal potere politico e per la riforma del clero. Di origini nobili, studiò in Francia e, al ritorno, fu cappellano della regina. Poi arcivescovo di Nidaros, oggi Trondheim. La diocesi, appena nata, aveva 10 suffraganee (comprese Islanda, Groenlandia, Orcadi e Shetland). Lotte dinastiche lo costrinsero all'esilio in Inghilterra, dove scrisse la Vita di sant'Olaf. Alla fine tornò in patria e vi morì.

Agostino = piccolo venerabile, dal latinoA Trondheim in Norvegia, sant'Agostino (Eystein) Erlandssön, vescovo, che difese tenacemente contro i sovrani la Chiesa a lui affidata e la accrebbe con mirabile premura.


San Timoteo


Timoteo, di padre pagano e di madre ebreo-cristiana, Eunice, fu discepolo e collaboratore di san Paolo e da lui preposto alla comunità ecclesiale di Efeso. I due discepoli (Timoteo e Tito) sono destinatari di tre lettere 'pastorali' dell'apostolo, che fanno intravedere i primi lineamenti dei ministeri nella Chiesa. (Mess. Rom.)Timoteo = colui che onora Dio, dal grecoBastone pastoraleMemoria dei santi Timoteo e Tito, vescovi, che, discepoli di san Paolo Apostolo e suoi collaboratori nel ministero, furono l'uno a capo della Chiesa di Efeso, l'altro di quella di Creta; ad essi sono indirizzate le Lettere dalle sapienti raccomandazioni per l'istruzione dei pastori e dei fedeli.


Beata Maria de la Dive


Marie de la Dive nacque a Saint-Crespin-sur-Moine, nel dipartimento francese di Maine-et-Loire, il 18 maggio 1723. Nobildonna, vedova Du Verdier de la Sorinière, fu condannata alla ghigliottina per la sua fedeltà alla Chiesa. La sentenza fu eseguita il 26 gennaio 1794 presso Angers.Papa Giovanni Paolo II ha beatificato Marie de la Dive il 19 febbraio 1984 insieme con un gruppo complessivo di 99 martiri della diocesi di Angers, capeggiati dal sacerdote Guglielmo Repin, vittime della medesima persecuzione.Ad Angers in Francia, beata Maria de la Dive, martire, che, rimasta vedova, durante la rivoluzione francese fu ghigliottinata per la sua fedeltà alla Chiesa.


San Tito


Tito, anch'egli compagno di san Paolo nell'attività missionaria, fu posto alla guida della Chiesa di Creta. I due discepoli (Timoteo e Tito) sono destinatari di tre lettere 'pastorali' dell'apostolo, che fanno intravedere i primi lineamenti dei ministeri nella Chiesa. (Mess. Rom.)Tito = (forse) il difensore, dal latinoBastone pastoraleMemoria dei santi Timoteo e Tito, vescovi, che, discepoli di san Paolo Apostolo e suoi collaboratori nel ministero, furono l'uno a capo della Chiesa di Efeso, l'altro di quella di Creta; ad essi sono indirizzate le Lettere dalle sapienti raccomandazioni per l'istruzione dei pastori e dei fedeli.


Beato Gabriele Maria (Giovanni Stefano) Allegra


Fra' Gabriele M. Allegra nasce il 26 dicembre 1907 a San Giovanni La Punta (CT). A 11 anni entra tra i frati. Completati gli studi, si reca a Roma per prepararsi alla vita missionaria in Cina. Qui traduce in cinese la Bibbia, nell'edizione cattolica. Fonda uno Studio Biblico ad Hong Kong ed erige uno Studio Sociologico a Singapore.Muore il 26 gennaio 1976. Le sue spoglie mortali si venerano nella chiesa di san Biagio in Acireale (CT). In questa città è stato beatificato il 29 settembre 2012.


Sant' Alberico di Citeaux


Fu uno dei fondatori dei Cisterciensi. Fu il successore di san Roberto alla guida di Citeaux.Alberico = potente elfo, dallo scandinavoBastone pastoraleA Cîteaux in Burgundia, nell'odierna Francia, sant'Alberico, abate: tra i primi monaci di Molesme, giunse alla fondazione di Neumünster, che poi, eletto abate, resse, dedicandosi con ogni zelo e impegno alla formazione dei monaci, come vero amante della regola e dei confratelli.


Beato Arnaldo de Prades


Per una divina chiamata, il Beato Arnaldo de Prades, dalla attività di barbiere cambiò la sua vita diventando religioso mercedario. Grande annunciatore del vangelo, con le parole e le opere portò molte pecore perdute nel gregge del Signore e liberò dalle mani dei mori 197 schiavi. Fu presente alla morte di San Pietro Nolasco.L'Ordine lo festeggia il 26 gennaio.


Beato Claudio di San Romano


Di bell'aspetto e cmportamento esemplare, il Beato Claudio di San Romano, si distinse nell'Ordine della Mercede. Nominato redentore, nell'anno 1320 venne inviato in Marocco, qui riscattò molti prigionieri e per la sua grazia e qualità fu molto onorato dal Re Miramolino.L'Ordine lo festeggia il 26 gennaio.


San Teogene di Ippona


A Ippona in Numidia nell'odierna Algeria, san Teógene, martire, sul quale sant'Agostino tenne un sermone.
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POTRESTE AVERE DIECIMILA MAESTRI IN CRISTO, MA NON CERTO MOLTI PADRI, PERCHE' SONO IO CHE VI HO GENERATO IN CRISTO GESU', MEDIANTE IL VANGELO. (1Cor. 4,15 .
 
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