RIFLESSIONI BIBLICHE

IL GRANELLINO
(Mt 25,31-46)
Spesso mi si dice: "Padre, ho detto un bel rosario... ho fatto una bella Comunione... sono stato costante nel fare una novena a S. Rita... ho fatto un digiuno a pane e acqua... sono stato in pellegrinaggio a Lourdes... a Medjugorje sono salito sulla collina delle apparizioni a piedi nudi..." e così via! Sono, queste, tutte devozioni che, fatte con devozione, ci fanno crescere nella consapevolezza che Dio esiste. Ma se le suddette devozioni non sono precedute dall'insegnamento della parola di Dio potrebbero diventare sterile devozionismo che non porta ad amare Dio come Padre e il prossimo. L'amore non è virtuale, ma concreto. Se incontri un uomo infreddolito e non gli procuri un cappotto perché non muoia di freddo, non sentirti in pace con la tua
coscienza se, passando accanto a lui, il tuo amore si manifesta solo nel dire: "Poveretto come soffre!". Se, uscendo dalla chiesa dopo aver pregato un "bel Rosario", passi davanti a una casa dove c'è un ammalato bisognoso di aiuto e non ti fermi a dargli una parola di conforto o rendergli un servizio, quel "bel Rosario" detto in chiesa sicuro non ti porterà in Paradiso. Che in questo cammino Quaresimale non ci sia solo una sfilza di devozioni da fare, ma impegnati anche a compiere atti e gesti di compassione e misericordia finalizzati ad alleviare concretamente la sofferenza del prossimo bisognoso. Se farai questo vivrai e parteciperai alla gloria di Dio per tutta l'eternità. Un domani, quando ti presentirai davanti al Giudice, Egli non ti chiederà quante Comunioni hai fatto, ma piuttosto quanti atti di amore hai compiuto. Amen. . )