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RIFLESSIONI BIBLICHE

Ultimo Aggiornamento: 02/12/2017 23:42
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24/06/2016 07:34
 
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don Marco Pedron
E' il nuovo che ci fa vivi

Oggi la Chiesa ci presenta una festa particolare: la Nascita di Giovanni Battista.
La Chiesa celebra la festa del Battista perché Giovanni è stato il primo maestro di Gesù. Gesù è stato discepolo di Giovanni, poi si è distaccato da lui e ha fatto la sua strada (molto diversa da quella del Battista: nei vangeli infatti troviamo contrasti e dissidi fra i discepoli dei due).
Inoltre Giovanni sarà per sempre legato a Gesù: è il suo precursore. Giovanni annuncia che un mondo è finito, Gesù annuncia un mondo nuovo e che inizia. Per questo "devono" essere parenti, cioè legati.

Per capire il vangelo di oggi dobbiamo fare un salto indietro. Zaccaria, il padre del Battista, è un sacerdote. Teoricamente doveva essere un onore: in realtà non lo era.
Giuseppe Flavio ricorda infatti le lotte con le parole e con i sassi tra sacerdoti e sommi sacerdoti (gli ingordi dei sommi sacerdoti infatti rubavano le pelli degli animali immolati che spettavano ai sacerdoti). E i sacerdoti durante il loro turno s'abbuffavano divorando la carne degli animali sacrificati. Le indigestioni erano così forti e frequenti (come pure le ubriacature anche se erano proibite) che nel tempio c'era un medico incaricato a curare ciò.
Zaccaria è un sacerdote (Lc 1,5): in Palestina ve ne erano circa 18.000 su 600.000 persone. Si diventava sacerdoti non per vocazione ma per nascita: di padre in figlio.
Zaccaria (zakar=ricordare: Dio davvero si ricordò di lui!) era sposato con Elisabetta (=Dio è pienezza: e così realmente fu!) e il vangelo dice che erano "giusti e che osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore" (Lc 1,6). Giusto non ha il senso di giustizia che ha per noi, ma indica colui che rispetta per filo e per segno tutte le regole religiose. Allora: Zaccaria è un ebreo d.o.c. perché rispetta tutte i 613 precetti religiosi. Lui sì che li rispetta tutti, non come gli altri sacerdoti. E pensando a come si comportavano i sacerdoti del tempo, era veramente degno di nota il suo comportamento! Quindi: è un buon uomo, un buon religioso, un buon credente e un uomo giusto. Ma non è felice!
C'erano un cavallo e un cane che si amavano "da morire". Il cavallo dava al cane la miglior erba e il cane, al cavallo, i migliori ossi. Ognuno dava all'altro il meglio di ciò che aveva. Si amavano così tanto che morirono di fame.
Una famiglia così è perfetta, da Beverly Hills: non le si può appuntare nulla. Sono il massimo, l'esempio, il meglio. Ha tutto, a parte una cosa: la vitalità.
E infatti Zaccaria ed Elisabetta non hanno figli. Sono sterili (Lc 1,7). Nella Bibbia Dio punisce l'empio con la sterilità (Gb 15,34). La sterilità fuori, è segno di quella interiore.
Il vangelo apocrifo di Tommaso, vangelo molto vicino a quelli canonici, ha una parabola che molti studiosi ritengono proprio di Gesù. Dice: "Il regno del padre è come una donna che stava trasportando una giara piena di cibo. Mentre stava camminando sulla strada, ancora distante da casa, il manico della giara si ruppe e il cibo cadde dietro di lei sulla strada. Lei non se ne accorse; non aveva notato il problema. Quando giunse a casa sua, appoggiò la giara a terra e la trovò vuota".
La vita di alcune persone è così: non è cattiva, forse non hanno fatto nulla di male, è che è vuota. Alcune persone pur vivendo sono senza vita: non sanno più ridere, sorridere, commuoversi; non sanno fare qualche piccola pazzia; non sanno lasciarsi andare agli slanci e agli entusiasmi; sono cinici, professionali, freddi, calcolatori; non sanno più lasciarsi riscaldare dall'amore, ecc.
Molti uomini hanno perso la gioia di vivere, il gusto di sapere e di conoscere, il desiderio di migliorarsi, la forza per superare i propri ostacoli: non vibrano più e non sanno più entusiasmarsi. Sono vuoti.
La tua vitalità è qui in te ma tu sei altrove. E quando si è lontani da sé si è tristi, insicuri e dispersi. E più una vita pesa e più è vuota.
Molti uomini corrono sempre: non corrono perché hanno tante cose, hanno tante cose per correre sempre. Perché se si fermassero non saprebbero perché corrono.
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