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CREDENTI DA IMITARE (Eb.13,7)

Ultimo Aggiornamento: 18/05/2019 13:12
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31/05/2018 09:10
 
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Beato Nicolas Barrè


Il beato Nicolas Barrè nacque il 21 ottobre 1621 ad Amiens in Francia. Dopo gli studi nel Liceo della diocesi di Amiens retto dai Gesuiti, decise di entrare fra i religiosi Minimi, l'Ordine fondato in Italia da san Francesco da Paola (1416-1507). Nel 1640 fu accolto nel noviziato di Parigi, dove fu ordinato sacerdote nel 1645. Svolse il suo apostolato fra Parigi, Amiens e Rouen, apprezzato professore di teologia ed esperto bibliotecario della celebre biblioteca, che i Minimi avevano nel loro convento di Place Royale a Parigi. Dopo aver avuto modo di conoscere la situazione delle famiglie operaie con la collaborazione di due giovani donne Francesca Duval e Margherita Lestocq, organizzò una missione a Sotteville, alla periferia di Rouen, radunando molte ragazze per istruirle e fare della catechesi. Sorsero così le «Maestre di Carità» che insegnavano nelle «Scuole di Carità». Le Maestre, formanti due grosse comunità, facenti capo a Rouen e a Parigi, col tempo divennero sempre più autonome e dopo la morte del fondatore, il 31 maggio 1686, diedero vita a due Congregazioni.

A Parigi in Francia, beato Nicola Barré, sacerdote, che, docente di teologia e celebre educatore di anime nello spirito del Vangelo, istituì ovunque in Francia le Scuole Cristiane e della Carità e le Suore Maestre di Gesù Bambino per impartire istruzione gratuita ai figli del popolo.


Santa Petronilla


Anche per santa Petronilla, come per molti santi dei primi secoli, nonostante abbia avuto un culto così diffuso, abbiamo scarse notizie. Quello che è certo che era sepolta nel cimitero di Domitilla nei pressi o nell'ambito della Basilica sotterranea delle catacombe: le fonti archeologiche indicano la più antica testimonianza in un affresco del IV secolo tuttora esistente in un cubicolo dietro l'abside della basilica sotterranea, costruita da papa Siricio tra il 390 e il 395, che raffigura Veneranda introdotta in paradiso, tenuta per mano da una fanciulla al cui fianco è scritto «Petronella Mart(yr)». Secondo la «Passio» dei santi Nereo ed Achilleo composta nel VI secolo Petronilla sarebbe stata figlia di san Pietro e sarebbe morta naturalmente, quindi non martire come invece è segnalato nell'affresco. Il corpo di Petronilla sarebbe rimasto nel cimitero di Domitilla a Roma, fino al 757 quando papa Paolo I lo trasportò insieme al sarcofago che lo conteneva, nella basilica vaticana.

Petronilla = di luogo petroso, dal latinoChiavi, PalmaA Roma nel cimitero di Domitilla sulla via Ardeatina, santa Petronilla, vergine e martire.


Visitazione della Beata Vergine Maria


Festa del 'Magnificat', la Visitazione prolunga ed espande la gioia messianica della salvezza. Maria, arca della nuova alleanza, è 'teofora' e viene salutata da Elisabetta come Madre del Signore. La Visitazione è l'incontro fra la giovane madre, Maria, l'ancella del Signore, e l'anziana Elisabetta simbolo degli aspettanti di Israele. La premura affettuosa di Maria, con il suo cammino frettoloso, esprime insieme al gesto di carità anche l'annunzio che i tempi si sono compiuti. Giovanni che sussulta nel grembo materno inizia già la sua missione di Precursore. Il calendario liturgico tiene conto della narrazione evangelica che colloca la Visitazione entro i tre mesi fra l'Annunciazione e al nascita del Battista. (Mess. Rom.)Festa della Visitazione della Beata Vergine Maria, quando venne da Elisabetta sua parente, che nella vecchiaia aveva concepito un figlio, e la salutò. Nel gioioso incontro tra le due future madri, il Redentore che veniva santificò il suo precursore già nel grembo e Maria, rispondendo al saluto di Elisabetta ed esultando nello Spirito, magnificò il Signore con il cantico di lode.


Santi Canzio, Canziano e Canzianilla


Canzio, Canziano e Canzianilla, che la la tradizione vuole fratelli, caddero sotto Diocleziano agli inizi del IV secolo e vennero sepolti 'ad aquas Gradatas'. Nella stessa località, corrispondente all'odierno S. Canzian d'Isonzo, venne scoperta recentemente la relativa basilica paleocristiana e la stessa tomba, con notevoli resti ossei di tre individui. La venerazione dei martiri è attestata dal racconto di S. Massimo di Torino (sec. V), da una celebre cassetta-reliquiario in argento conservata a Grado della fine del sec. V e dall'affermazione di Venanzio Fortunato (fine sec. VI) : " Aquileiensium si forte accesseris urbem, Cantianos Domini nimium venereris amicos ". In età altomedioevale esisteva in detta località un monastero in loro onore, dedicato a S. Maria. Il culto dei martiri era già anticamente diffuso nell'Italia settentrionale (Lombardia), in Francia e in Germania.Ad Aquileia in Friuli, santi Canzio, Canziano e Canzianilla, martiri, che, arrestati dal persecutore mentre si allontanavano su un carro dalla città, furono infine condotti al supplizio.
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POTRESTE AVERE DIECIMILA MAESTRI IN CRISTO, MA NON CERTO MOLTI PADRI, PERCHE' SONO IO CHE VI HO GENERATO IN CRISTO GESU', MEDIANTE IL VANGELO. (1Cor. 4,15 .
 
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