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CREDENTI DA IMITARE (Eb.13,7)

Ultimo Aggiornamento: 18/05/2019 13:12
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08/06/2018 07:47
 
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San Giacomo Berthieu


Nacque in Francia a Polminhac il 26 novembre 1838 e morì martire ad Ambiatibé (Madagascar) l'8 giugno 1896. Dopo aver studiato nei seminari di Pleaux e di Saint-Flour, fu ordinato sacerdote nel 1864 e fu per nove anni vice-parroco a Roanne. Gesuita, nel 1875, missionario nel Madagascar, gli fu assegnato quale primo campo di lavoro l'isola di Santa Maria, abitata dai Betsimisaraka, dove lavorò per sei anni. I decreti emanati nel 1880 dal governo francese costrinsero nel 1881 Berthieu a lasciare la sua missione. Si recò prima a Tamatova e poi a Tananarive, da dove venne inviato nella missione di Ambohimandroso, presso i Betsileo. Ma lo scoppio della prima guerra franco-hova (1883) lo obbligò a ripartire. Allo scoppio, nel 1894, della seconda guerra dei malgasci contro la Francia si trovava ad Andrainarivo. Fu catturato dagli insorti mentre accompagnava i suoi cristiani evacuati dai villaggi. Invitato varie volte ad abbandonare la fede, egli si rifiutò e i pagani, irritati dai suoi rifiuti lo uccisero ad Ambiatibé l'8 giugno 1896 e gettarono il suo cadavere nel fiume Mananara.

Giacomo = che segue Dio, dall'ebraicoPalmaAd Ambiatibes in Madagascar, beato Giacomo Berthieu, sacerdote della Compagnia di Gesù e martire, che in pace come in guerra si adoperò con dedizione per il Vangelo e, scacciato per tre volte dalle missioni, preso a calci e ripetutamente invitato invano all'apostasia, fu infine ucciso in odio alla fede.


San Medardo


Suo padre è uno dei Franchi conquistatori della Gallia. Sua madre è di famiglia gallo-romana: appartiene ai nobili del popolo "conquistato". Medardo, fa parte della prima generazione "francese", nata dalla fusione delle due stirpi. Dopo gli studi a Viromandensium (attuale Saint-Quentin) viene ordinato sacerdote, e diventa famoso per alcuni miracoli attribuitigli. Intorno al 545 è vescovo dell'attuale Saint-Quentin, nel territorio sul quale regna Clotario I, uno dei quattro figli di Clodoveo, che alla morte del padre si sono spartiti il regno. E un giorno arriva nell'episcopio di Medardo Radegonda, figlia del re di Turingia, arrivata alla corte di Clotario I come "bottino di guerra", e infine sua moglie ma continuamente tradita e offesa da Clotario. Medardo l'accoglie, la consacra diaconessa: Radegonda fonderà poi un monastero e un ospedale a Poitiers. Quando muore Medardo, nel 560, il re Clotario I ordina che il corpo venga portato a Soissons. Qui sopra la sua tomba si costruirà poi la chiesa dell'abbazia di San Medardo.

Malattie dei dentiMedardo = onorato e ardito, dal tedescoBastone pastoraleA Soissons sempre in Francia, san Medardo, vescovo di Saint-Quentin, che dopo la distruzione di questa città trasferì la sua cattedra episcopale a Noyon, dove profuse ogni cura nel convertire il popolo dalle superstizioni pagane alla dottrina di Cristo.


Beata Maria del Divin Cuore di Gesù (Maria Droste Zu Vischering)


Maria Droste Zu Vischering, figlia di due nobili tedeschi, si sentì attratta dalla prima giovinezza verso il servizio alle ragazze abbandonate: entrò quindi nella Congregazione di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore col nome di suor Maria del Divin Cuore di Gesù. Inviata a Lisbona prima e a Oporto poi, si distinse per la carità con cui accudiva i bambini orfani e con cui provvedeva alle svariate miserie del popolo. Seguendo un impulso interiore, scrisse a papa Leone XIII per suggerirgli la consacrazione del genere umano al Sacro Cuore di Gesù. Quell’atto avvenne l’11 giugno 1899, ma suor Maria, affetta da tempo dal morbo di Pott, era morta tre giorni prima, a 35 anni. È stata beatificata a Roma dal Beato Paolo VI il 1° novembre 1975, entrando a buon diritto tra quelle figure di mistiche particolarmente attente al mistero dell’umanità e divinità del Signore, simboleggiato dal suo Cuore. I suoi resti mortali sono venerati nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Ermesinde, in Portogallo.A Oporto in Portogallo, beata Maria del Divino Cuore di Gesù Droste zu Vischering, vergine, della Congregazione delle Suore della Carità del Buon Pastore, che promosse mirabilmente la devozione verso il Sacratissimo Cuore di Gesù.


Beato Nicola da Gesturi (Giovanni Medda)


L'umile figura di un questuante. Elevato alla gloria degli altari da Giovanni Paolo II. E' la storia di fra' Nicola da Gesturi, al secolo Giovanni Medda (1882-1958), che consumò tutta la sua vita tra il paese natale (Gesturi, appunto, nell'arcidiocesi di Oristano) e il convento di Cagliari. La sua fu quella che oggi definiremmo una vocazione «adulta»: rimasto orfano giovanissimo, aveva vissuto in maniera molto semplice, lavorando da contadino. Sempre più attratto da una vita interamente donata al Signore bussò alla porta dei cappuccini a 29 anni, assai maturo dunque per l'epoca. Vestito il saio, per 34 anni svolse l'umile incarico di questuante. Senza alcun risalto esteriore, ma aiutando spiritualmente un gran numero di persone. Con il suo esempio di virtù e di bontà incoraggiò infatti molti alla carità verso i poveri. Morì nel 1958 a 76 anni. Papa Wojtyla l'ha beatificato il 3 ottobre 1999.

A Cagliari, beato Nicola (Giovanni) Medda da Gesturi, religioso dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, che, sempre pronto ad aiutare i bisognosi, con il suo esempio di virtù e di bontà incoraggiò molti alla carità verso i poveri.


San Pietro de Amer


Cavaliere laico, San Pietro de Amer, fu eletto Maestro Generale dell'Ordine Mercedario nel 1271, fu il primo legislatore e autore delle prime Costituzioni dell'Ordine e fu uno fra i più importanti Maestri Generali.Fu anche redentore ed incrementò la fondazione di nuovi conventi in Spagna e Francia che in quel periodo fu notevole, si possono citare: Minorca (Santa Maria de Esteron), Ciudadella (Minorca), Burgos, Valladolid, Medina del Campo, Aurignac (Francia), Sanguesa (Navarra), Groin (Calahorra), Fuendedena, Beja (Portogallo), Soria, Toro, Elche, Oribuela, Almazan e Logrono. Egli governò con ammirevole prudenza e moderazione, quando in quel fine XIII° secolo, i chierici mercedari cominciavano a protestare per cambiare il regime dell'Ordine volendo come Maestro Generale un frate chierico e non più laico. Pieno di meriti morì nel convento di El Puig l'8 giugno 1301.L'Ordine lo festeggia l'8 giugno.


Beata Mariam Thresia Chiramel Mankidiyan


Nata nel 1876 nello Stato indiano del Kerala, Mariam Thresia Chiramel Mankidiyan si mpegnò sin da giovane in parrocchia a servizio degli ultimi. Dopo avere cercato di vivere tra le Carmelitane scalze, fondò le Suore della Sacra Famiglia, dedite alle giovani e ai bisognosi. Morì 50enne ed è beata dal 2000, seconda religiosa del suo Paese a essere elevata agli onori degli altari.

Nel villaggio di Kuzhikkattussery nello Stato del Kerala in India, beata Maria Teresa Chiramel Mankidiyan, vergine, che, insigne per la vita eremitica e l'austerità delle sue penitenze, cercò Cristo nei più poveri e nei più emarginati e fondò la Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia.


Beato Giorgio Porta


Famosissimo commendatore del convento mercedario di San Lazzaro in Saragozza (Spagna), il Beato Giorgio Porta, fu anche redentore di schiavi e con grande misericordia ne liberò molti nella città di Granada. Nel 1481, assieme al commendatore di El Puig, Venerabile Luigi Ruiz, realizzò una redenzione ad Algeri in Africa, riscattando 56 schiavi; imbarcati per far ritorno in patria, furono costretti ad approdare a Maiorca per non morire in mare a causa di una furiosa tempesta, finché ripreso il viaggio giunsero felicemente a Barcellona. Il Beato Giorgio morì santamente nel suo convento di Saragozza.L'Ordine lo festeggia l'8 giugno.


Beata Maddalena della Concezione


Soprannominata la Minore, la Beata Maddalena della Concezione, era monaca nel monastero mercedario dell'Assunzione in Siviglia (Spagna). Per tutta la vita manifestò grande carità e devozione verso le anime del purgatorio con un'ammirevole costanza nella preghiera.Nell'ora della sua morte fu rallegrata dalla Madonna e con tanti meriti raggiunse la felicità eterna.L'Ordine la festeggia l'8 giugno.


San Guglielmo di York


Guglielmo = la volontà lo protegge, dal tedescoA York in Inghilterra, san Guglielmo Fitzherbert, vescovo, che, uomo amabile e mansueto, deposto ingiustamente dalla sua sede, si ritirò tra i monaci di Winchester e, una volta restituito alla sua sede, perdonò i suoi nemici e favorì la pace tra i cittadini.


Beato Giovanni Davy


A Londra sempre in Inghilterra, beato Giovanni Davy, diacono della Certosa di questa città e martire, che sotto il re Enrico VIII per la sua fedeltà alla Chiesa e al Romano Pontefice fu sottoposto in carcere a crudeli torture e vi morì consunto dalla fame.


San Massimino di Aix


Ad Aix-en-Provence in Francia, san Massimino, al quale si attribuiscono gli inizi del cristianesimo in questa città.


San Clodolfo (Clodulfo) di Metz


A Metz in Austrasia, ora in Francia, san Clodolfo, vescovo, figlio di sant'Arnolfo e consigliere del re.


San Fortunato di Fano


A Fano nelle Marche, san Fortunato, vescovo, che si impegnò assiduamente per il riscatto dei prigionieri.


San Gildardo di Rouen


A Rouen in Francia, san Gildardo, vescovo.
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09/06/2018 06:25
 
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Beata Anna Maria Taigi


Sposa esemplare e devota della Santissima Trinità. Sono le due caratteristiche di Anna Maria Taigi, nata Anna Maria Giannetti a Siena nel 1769 e vissuta a Roma dall'età di sei anni alla morte, avvenuta nel 1837. Per aiutare i genitori bisognosi si dedicò a diversi lavori. Ancor giovane si sposò con Domenico Taigi, uomo dal carattere molto difficile. Mandò avanti la casa, dando un'educazione cristiana ai figli. La coppia ne ebbe sette (tre morirono, però, in tenera età). E non si dimenticava dei poveri. Tanto che un mistico fiammingo disse di lei che non disdegnava di lasciare le visioni ultraterrene per scaldare la minestra a un malato. Nel 1808 abbracciò l'Ordine secolare trinitario. Tra i doni miracolosi che ebbe c'era un sole luminoso che per 47 anni le brillò davanti agli occhi. Vi vedeva quanto accadeva nel mondo e la situazione in cui si trovavano le anime di vivi e morti. Anna Maria è stata beatificata nel 1920 e il suo corpo riposa in una cappella della chiesa romana di San Crisogono.




Anna = grazia, la benefica, dall'ebraicoA Roma, beata Anna Maria Taigi, madre di famiglia, che, pur maltrattata da un marito violento, continuò a prendersi cura di lui e a provvedere all'educazione dei suoi sette figli, senza mai trascurare la sollecitudine spirituale e materiale per i poveri e gli ammalati.


Sant' Efrem


Efrem nacque nel 306 a Nisibi, città della Mesopotamia governata con la forza della armi da Roma. Dei primi anni della sua vita si conoscono racconti molto diversi tra loro: certo, invece, il sacramento del battesimo ricevuto verso i 18 anni. Strinse una profonda e spirituale amicizia con il vescovo della città, Giacomo (santo, 15 luglio), con il quale contribuì a costruire e a guidare una scuola di teologia. Ordinato diacono prima del 338 dal vescovo Giacomo (303-338), visse e operò a Nisibi fino alla conquista persiana: Efrem, alternando la vita ascetica all’insegnamento, si ritirò gli ultimi anni presso Edessa dove morì il 9 giugno dell’anno 373.Efrem = che porta frutto, fertile, dall'ebraicoSant'Efrem, diacono e dottore della Chiesa, che dapprima in patria a Nisibi esercitò il ministero della predicazione e dell'insegnamento della sacra dottrina, poi, rifugiatosi a Edessa nell'Osroene con i suoi discepoli dopo l'invasione di Nisibi da parte dei Persiani, pose le fondamenta di una scuola teologica. Esercitò il suo ministero con la parola e con gli scritti e rifulse a tal punto per austerità di vita e dottrina da meritare per l'eleganza degli inni da lui composti l'appellativo di cetra dello Spirito Santo.


San Columba di Iona


Fondatore di monasteri, evangelizzatore di popoli, saggio consigliere, uomo spirituale: Colomba (521-597), il più noto santo scozzese, è una delle grandi figure che hanno "costruito" l'Europa cristiana. Nato nel Donegal, in Irlanda, fece sorgere numerose comunità monastiche nella sua terra natale e poi in Scozia, a cominciare dall'isola di Iona. Di qui iniziò l'avventura tutt'altro che agevole del primo annuncio a Pitti, Angli e Scoti. L'abbazia che sorge sull'isola di Iona, dopo aver resistito alle scorrerie dei vichinghi, è oggi un centro di pellegrinaggi.

Nell'isola di Iona in Scozia, san Columba o Colum Cille, sacerdote e abate, che, nato in Irlanda e istruito nei precetti della vita monastica, nella sua terra e infine a Iona fondò dei monasteri rinomati per osservanza della disciplina di vita e cultura letteraria, finché, carico di anni, ormai in attesa della fine, davanti all'altare riposò nel Signore.


Beato Giuseppe (Joseph) Imbert


Religioso gesuita nominato vicario apostolico di Moulins, durante la Rivoluzione Francese. Per odio alla fede, fu incarcerato a Rochefort, dove morì.Al largo di Rochefort in Francia, beato Giuseppe Imbert, sacerdote e martire, che, già membro della Compagnia di Gesù, durante la rivoluzione francese fu nominato dal papa Pio VI vicario apostolico di Moulins e, gettato in una galera in odio alla Chiesa, vi morì contagiato da malattia letale.


San Giuseppe de Anchieta


Giuseppe = aggiunto (in famiglia), dall'ebraicoA Reritiba in Brasile, beato Giuseppe Anchieta, sacerdote della Compagnia di Gesù, che, nato nelle isole Canarie, per quasi tutto il corso della sua vita si dedicò con impegno e frutto alle opere missionarie in Brasile.


Beato Mosè Tovini


Monsignor Mosè Tovini, sacerdote diocesano di Brescia, fu dichiarato “venerabile” il 12 aprile 2003 ed il miracolo per la sua beatificazione è stato riconosciuto il 19 dicembre 2005. E' stato dichiarato "beato" il 17 settembre 2006 nella cattedrale di Brescia.


Beato Roberto Salt


A Londra in Inghilterra, beato Roberto Salt, monaco della Certosa di questa città e martire, che, per aver conservato con fermezza contro il re Enrico VIII la fedeltà verso la Chiesa, detenuto nel carcere di Newport, vi morì di fame.


San Vincenzo di Agen (di Aquitania)


A Vernemet nel territorio di Agen nell'Aquitania, in Francia, san Vincenzo, martire, che si dice abbia consumato il proprio martirio per Cristo durante la celebrazione di una festa pagana in onore del sole.


San Riccardo di Andria


Bastone pastoraleAd Andria in Puglia, san Riccardo, vescovo, che, inglese d'origine e celebre per la sua virtù, accolse con onore le reliquie dei santi Erasmo e Ponziano.


San Massimiano di Siracusa


A Siracusa, san Massimiano, vescovo, del quale il papa san Gregorio Magno fa spesso menzione.


Santi Primo e Feliciano


A Roma al quindicesimo miglio della via Nomentana, santi Primo e Feliciano, martiri.


Santa Tecla


Tecla = che ha fama per merito degli dei o anche che ha fama divina, dal grecoPalma


San Diomede


A Nicea in Bitinia, nell'odierna Turchia, san Diomede, martire.
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10/06/2018 08:35
 
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Beata Diana degli Andalò


Nacque a Bologna verso il 1200. Ammiratrice dei primi Predicatori, appoggiò il beato Reginaldo di Orléans, uno dei padri predicatori mandati da san Domenico a Bologna, nella compera della località di Vigne, contigua alla chiesa di San Nicolò, la futura chiesa di san Domenico. L'atto porta la data del 14 marzo 1219. Quando nell'agosto dello stesso anno san Domenico andò a Bologna, Diana, con altre giovani dame, fece nelle sue mani il voto di vita religiosa. L'anno dopo chiese a san Domenico di poter fondare un monastero. Si decise così l'acquisto di un terreno a tale scopo alla periferia della città, ma il vescovo negò la sua autorizzazione. Il 22 luglio 1221 Diana entrò nel monastero delle Canonichesse di Ronzano, ma ne fu strappata dai parenti con la violenza; nel trambusto, la ragazza ebbe una costola rotta. San Domenico la consolò con lettere, oggi perdute. Poté tuttavia tornare a Ronzano, dove dimorò fino al giugno 1223. Dopo che il beato Giordano di Sassonia, successore di san Domenico, ebbe fondato il monastero di Sant'Agnese, Diana vi vestì l'abito dell'Ordine e ne fu eletta superiora. Morì nel 1236.

Diana = celeste, luminosa, divina, dal sanscritoA Bologna, beata Diana d'Andalò, vergine, che, superati tutti gli impedimenti posti dalla famiglia, emise voto di vita claustrale nelle mani dello stesso san Domenico, entrando nel monastero di Sant'Agnese da lei stessa fondato.


Beato Enrico da Bolzano


Enrico era nato a Bolzano verso il 1250 e fu un povero operaio. A un certo punto si trasferì a Treviso con la moglie e il figlio e, dopo la loro morte, visse in una stanzetta messagli a disposizione da un notaio. A Bolzano e a Treviso fu ammirato come assiduo frequentatore di chiese (a Treviso ogni giorno visitava tutte le chiese della città) e ascoltatore di Messe. Molto ammirata fu la sua vita di penitente: dormiva su un duro giaciglio, portava un ruvido saio, praticava lunghe veglie in preghiera. Quando si spense, solo nella sua cella, il popolo disse che era morto un santo. I funerali richiamarono tantissima gente e furono accompagnati da prodigi. E per lungo tempo ci furono pellegrinaggi che condussero dalle città vicine migliaia di persone all'arca del poverello, collocata nel Duomo di Treviso. Una commissione vescovile registrò trecentoquarantasei presunti miracoli, ascoltando testimoni oculari. Uno di questi era il suo biografo, Pier Domenico di Baone, che fu più tardi vescovo di Treviso. Una sua reliquia nel 1759 fu portata nel Duomo di Bolzano. (Avv.)

Enrico = possente in patria, dal tedescoA Treviso, beato Enrico da Bolzano, che, boscaiolo e analfabeta, distribuiva tutto ai poveri e, per quanto indebolito nel fisico, mendicava tuttavia saltuarie elemosine che spartiva con gli altri mendicanti.


Beato Edoardo Poppe


Edward Giovanni Maria Poppe nacque a Temsche in Belgio il 18 dicembre 1890. Fu un grande pedagogista dell'Eucarestia. A 22 anni Edward Poppe nel 1912 entro nel seminario filosofico Leone XIII di Lovanio. A causa della Prima guerra mondiale fu richiamato alle armi. Nel 1915 fu trasferito a Gand e nel 1916 fu ordinato sacerdote. Formò molti giovani al catechismo e alla devozione eucaristica. Istituì la «Lega della Comunione frequente» tra i fanciulli e le operaie. Per i fanciulli della «Crociata eucaristica Pio X» di tutto il Belgio, pubblicò un settimanale del titolo «Zonneland» (Paese del Sole). Costretto a vivere su una poltrona per motivi di salute, scrisse le opere più note: «Direzione spirituale dei fanciulli» (1920), «Salviamo gli operai» (1923), «Apostolato eucaristico» (1923). Morì il 10 giugno 1924 a soli 34 anni nel convento di Moerzeke-lez-Termonde. Beatificato da Giovanni Paolo II il 3 ottobre 1999.

Nella città di Moerzeke-lez-Termonde vicino a Gand in Belgio, beato Edoardo Poppe, sacerdote, che, pur tra le difficoltà del suo tempo, con gli scritti e la predicazione diffuse nelle Fiandre l'istruzione cristiana e la devozione verso l'Eucaristia.


Beato Giovanni Dominici


Giovanni Banchini, o Bacchini, meglio noto come "Dominici" è stato uno dei protagonisti della vita ecclesiale a cavallo tra Trecento e Quattrocento. Fu il braccio destro del beato Raimondo di Capua nella riforma dell'ordine domenicano. Era entrato a 17 anni tra i frati predicatori del convento di Santa Maria Novella a Firenze, città dove era nato nel 1355. Coinvolse nella riforma il convento di San Domenico a Venezia e ne fondò uno di stratta osservanza a Fiesole. Nel 1408 fu nominato arcivescovo di Ragusa e cardinale da Papa Gregorio XII. Ne divenne consigliere tanto da convincerlo ad abdicare. C'erano al tempo due Papi e Giovanni portò al Concilio di Costanza la rinuncia di Gregorio; e la propria al cardinalato, che gli venne reso. Nel 1418 fu inviato in Boemia, Polonia e Ungheria dove si diffondevano eresie. Morì a Buda nel 1419. È beato dal 1832.

A Budapest in Ungheria, transito del beato Giovanni Dominici, vescovo di Dubrovnik, che, al termine della Peste Nera, riportò nei conventi dei Predicatori in Italia l'osservanza della disciplina e, mandato in Boemia e in Ungheria per contrastare la predicazione di Giovanni Hus, morì in questa città.


Beati Tommaso Green e Gualtiero Pierson


Diciotto monaci Certosini di Londra morirono martiri tra il 1535 e il 1537, durante la persecuzione scatenata dal re Enrico VIII d'Inghilterra dopo lo scisma. Per aver rifiutato di disconoscere l'autorità del Papa dieci monaci vennero imprigionati il 29 maggio 1537 nel carcere di Newgate, dove morirono di stenti: tra essi il 10 giugno 1537 fu la volta di Thomas Green e Walter Pierson. Papa Leone XIII li beatificò il 9 dicembre 1886 insieme ad altri martiri della medesima persecuzione.PalmaA Londra in Inghilterra, beati martiri Tommaso Green, sacerdote, e Gualterio Pierson, monaco della locale Certosa, che, per essersi opposti alla rivendicazione da parte del re Enrico VIII dei supremi diritti in materia ecclesiastica, furono rinchiusi in un sordido carcere, dove, consunti dalla fame e dalla malattia, incontrarono una morte gloriosa.


San Bogumilo di Gnesno


Bogumilo, amante della solitudine sin dalla gioventù, dovette abbandonare tale stile di vita quando fu nominato Arcivescovo di Gnesna, in Polonia. Ottenuta poi la facoltà di rinunciare al governo della diocesi ed appresa dai discepoli di San Romualdo la regola camaldolese del vivere eremitico, ritornò alla solitudine non uscendone più se non per confessare. Fu così apostolo del silenzio e della parola. Spirò assistito visibilmente da Maria. Morì presso Dobron, in Polonia, il 10 giugno 1189. In tale anniversario è commemorato dal Martyrologium Romanum e dal Menologio Camaldolese.A Dobrowo in Polonia, anniversario della morte di san Bogumilo, vescovo di Gniezno, che, dopo aver lasciato la sua sede episcopale, condusse qui vita eremitica, consumandosi in una vita austera.


Sant' Elisabetta Guillen


Rinunciando il matrimonio, Sant'Elisabetta Guillen, volle consacrarsi interamente a Dio ricevendo il candido abito delle mercedarie nel convento di Barcellona. Condusse una vita tutta di penitenza, orazione ed in unione intima, cercò unicamente di piacere a Cristo Sposo. All'età di 30 anni fu presa da una febbre che lentamente la consumò con dolorose torture e, famosa per i miracoli, con queste parole: "desidero sciogliermi ed essere in Cristo", andò gloriosa alle nozze eterne nell'anno 1300. Il suo corpo fu sepolto vicino all'altar maggiore nella chiesa del convento di Sant'Eulalia dove la sua memoria è ancora viva.L'Ordine la festeggia il 10 giugno.


San Landerico di Parigi


A Parigi nel territorio della Neustria, sempre in Francia, san Landerico, vescovo, che per assistere i poveri in tempo di carestia si tramanda abbia venduto la sacra suppellettile e costruito un ospedale accanto alla cattedrale.


Sant' Itamaro


A Rochester in Inghilterra, sant'Itamáro, vescovo, che, primo tra la gente di Canterbury ad essere chiamato all'ordine episcopale, rifulse per cultura e sobrietà di vita.


San Maurino di Colonia


Maurino (come Mauro) = nativo della Mauritania oppure bruno di carnagione come uBastone pastorale


Beato Eustachio Kugler


Beatificato il 4 ottobre 2009, sotto il pontificato di Papa Benedetto XVI.


San Censurio di Auxerre


Ad Auxerre nella Gallia lugdunense, in Francia, san Censurio, vescovo.
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12/06/2018 06:05
 
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San Gaspare Luigi Bertoni


Nato a Verona il 9 ottobre 1777, a 18 anni risponde alla chiamata al sacerdozio, ma proprio mentre inizia il corso di teologia la sua città subisce l'invasione straniera. Il giovane chierico si distingue per l'assistenza ai malati e ai feriti, entrando a far parte dell'«Evangelica Fratellanza degli Spedalieri». Ordinato sacerdote il 20 settembre 1800, gli viene affidata la cura spirituale della gioventù. Nel maggio 1808 viene chiamato a dirigere spiritualmente la nascente Congregazione delle Figlie della Carità, fondate da santa Maddalena di Canossa; guida anche la serva di Dio Leopoldina Naudet, fondatrice delle Sorelle della Sacra Famiglia. Con alcuni compagni formati nei suoi Oratori, nel 1816 dà inizio " presso la Chiesa delle Stimmate di San Francesco " all'istituto religioso dei «Missionari apostolici in aiuto dei vescovi», detto poi delle «Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo». Provato da continue malattie, muore a Verona il 12 giugno 1853. Giovanni Paolo II lo proclama santo il 1° ottobre 1989. (Avv.)

Gaspare = amabile maestro, dal persianoA Verona, san Gaspare Bertoni, sacerdote, che fondò la Congregazione delle Sacre Stimmate del Signore nostro Gesù Cristo, perché i suoi membri fossero missionari a servizio dei vescovi.


Beata Maria Candida dell'Eucaristia


Nata il 16 gennaio 1884 a Catanzaro, Maria Barba (che entrando nel Carmelo prenderà il nome di Maria Candida dell'Eucaristia) visse poi fino a 35 anni a Palermo. A 14 anni, come consuetudine per la ragazze dell'epoca, interruppe gli studi. Un anno dopo iniziò il suo cambiamento e la sua profonda venerazione per l'Eucaristia fino all'estasi. Rimase però in famiglia per altri vent'anni, divenendone il sostegno. A 35 anni, finalmente, su consiglio dell'arcivescovo di Palermo, cardinale Lualdi, entrò nel monastero della Carmelitane scalze di Ragusa. Scelta che aveva maturato dopo la lettura della "Storia di un'anima" di santa Teresa di Lisieux. Il distacco dalla famiglia fu straziante; i fratelli non andarono neppure a salutarla. Fu priora del monastero dal 1924 al 1947. Restaurò tre antichi monasteri in Sicilia e fu l'artefice del ritorno dei Carmelitani scalzi sull'isola nel 1946. Incaricata di fondare un nuovo Carmelo a Siracusa, non vide l'opera competa. Morì, infatti, il 12 giugno del 1949.A Ragusa, beata Maria Candida dell'Eucaristia Barba, vergine dell'Ordine delle Carmelitane Scalze, che, dando prova di profonda osservanza della vita consacrata e della regola, si dedicò attivamente alla costruzione di nuovi monasteri.


Beato Lorenzo Maria Salvi


Il nome da religioso del santo ricordato oggi era Lorenzo Maria di san Francesco Saverio. Ma è noto come «l'apostolo del Bambin Gesù». Infatti, essendo stato guarito per intercessione del Divino Infante, ne fece il centro della sua predicazione. Era solito scolpire statuine del Bambinello, che lui chiamava «il mio imperatorino» e che distribuiva con le immaginette. Nato nel 1782 a Roma come Lorenzo Maria Salvi, nel 1801, superando le difficoltà legate al clima antireligioso del periodo post-rivoluzionario, entrò tra i Passionisti. Li aveva conosciuti perché, dopo l'omicidio del rivoluzionario Ugo di Bassville, Pio VI aveva chiamato i religiosi per calmare gli animi. E Lorenzo aveva sentito predicare uno di questi, Vincenzo Maria Strambi, futuro santo. Costretto a lasciare il convento per la soppressione degli ordini religiosi, esercitò il suo apostolato nel rione di Sant'Eustachio. Fino alla morte predicò missioni nel Lazio, nelle Marche, in Toscana e in Abruzzo. Morì nel 1856 a Capranica (Viterbo). È beato dal 1989.

A Capranica vicino a Viterbo, beato Lorenzo Maria di San Francesco Saverio Salvi, sacerdote della Congregazione della Passione, che diffuse la devozione al Bambino Gesù.


San Filippo di Palermo


San Filippo diacono è uno dei più antichi santi del ricco panteon di Palermo, indicato nell’agiografia italogreca come Philippe ò neòs, Filippo il Giovane, detto dai fedeli San Filippello, San Fulippuzzu, San Fulippu ‘u nicu, per distinguerlo da san Filippo di Agira il Grande, al quale è legato indissolubilmente e con il quale, secondo la letteratura, protegge Agira. Le uniche notizie conosciute sul diacono palermitano provengono da una delle due Vite scritte su San Filippo di Agira, per la qualcosa per descrivere la figura del diacono bisogna imprescindibilmente parlare di Filippo presbitero ed espulsore dei diavoli. La loro storia è intimamente congiunta, perché la nascita del Piccolo si deve ad un miracolo del Grande e perché parte della loro vita è connessa.Filippo = che ama i cavalli, dal greco


Sant' Odulfo di Utrecht


Educato alla scuola di Utrecht, distribuì i suoi beni ai poveri per vestire l'abito monastico nel monastero di S. Martino a Utrecht. Dedicatosi per ordine del vescovo Federico alla cura pastorale nella chiesa di Stavoren, dopo un'attività molto fruttuosa ritornò al suo monastero. Morì intorno all'anno 855 e il suo culto si estese presto in Olanda e in Belgio. Le spoglie furono in seguito trasportate da Utrecht, dove comunque rimase una reliquia, a Stavoren e di qui verso il 1034 a Londra e all'abbazia di Evesham.L'Ordine Benedettino lo festeggia il 12 giugno.


Beato Corrado da Maleville


Il nobile francese cavaliere delll'Ordine della Mercede, Beato Corrado da Maleville, nell'anno 1300, fu inviato a redimere schiavi in Africa. Nella terra inospitale in città di Tunisi, dopo mille traversie e pene riscattò 228 prigionieri. Rientrato in Francia, fu nuovamente mandato ad Algeri da dove tornò dopo aver liberato 218 schiavi. Morì nella pace del Signore nel convento di Santa Maria in Avignone nell'anno 1310.L'Ordine lo festeggia il 12 giugno.


Beato Guido da Cortona


Frate minore accolto nell’ordine da san Francesco stesso nel 1211, fu da lui autorizzato al sacerdozio e alla predicazione. Visse nell’eremo delle Celle, nei pressi di Cortona, del cui convento fu il fondatore. Ebbe ancora vivente fama di santità.Guido = istruito, dall'antico tedescoA Cortona in Toscana, beato Guidone, sacerdote, che, discepolo di san Francesco, passò la vita in digiuni, povertà e umiltà.


Beato Antonio de Pietra


Insigne religioso, il Beato Antonio de Pietra, trovandosi in Africa e vedendo tutte le ingiustizie e le percosse che ricevevano gli schiavi, si impietosì e ne liberò 80 da una dura prigionia. Morì santamente nel convento di San Martino ad Oran in Algeri nell'anno 1490. L'Ordine lo festeggia il 12 giugno.


Beata Mercedes Maria di Gesù


Mercedes = in onore della Madonna della MercedeA Rivibamba in Ecuador, beata Mercedes Maria di Gesù Molina, vergine, che fondò una comunità religiosa per dare accoglienza e istruzione alle ragazze orfane e povere e strappare le donne alla prostituzione, garantendo loro una nuova vita di grazia.


Sant' Eskillo (Eschillo)


In Svezia, sant'Eskillo, vescovo e martire, che, di origine inglese, ordinato vescovo dal suo maestro san Sigfrido, non lesinò le forze per annunciare Cristo tra i pagani della provincia del Södermanland, dai quali fu poi lapidato.


Beata Florida Cevoli


A Città di Castello in Umbria, beata Florida (Lucrezia Elena) Cevoli, vergine dell'Ordine delle Clarisse, che, sebbene coperta di piaghe in tutto il corpo, svolse con laboriosità e solerzia i compiti a lei affidati.


Sant' Onofrio


Deriva dal latino Omuphrius, tratto dal copto Uenofre, significaIn Egitto, sant'Onofrio, anacoreta, che visse piamente per sessant'anni nelle vastità del deserto.


San Placido di Ocre


Presso Ocre in Abruzzo, beato Placido, abate, che, dapprima eremita in una grotta, radunò poi i suoi discepoli nel monastero di Santo Spirito.


Sant' Odolfo


A Utrecht in Lotaringia, nell'odierna Olanda, sant'Odolfo, sacerdote, che evangelizzò i Frisoni.


San Basilide


A Lori al dodicesimo miglio della via Aurelia, san Basílide, martire.
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13/06/2018 07:48
 
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Sant' Antonio di Padova


Fernando di Buglione nasce a Lisbona. A 15 anni è novizio nel monastero di San Vincenzo, tra i Canonici Regolari di Sant'Agostino. Nel 1219, a 24 anni, viene ordinato prete. Nel 1220 giungono a Coimbra i corpi di cinque frati francescani decapitati in Marocco, dove si erano recati a predicare per ordine di Francesco d'Assisi. Ottenuto il permesso dal provinciale francescano di Spagna e dal priore agostiniano, Fernando entra nel romitorio dei Minori mutando il nome in Antonio. Invitato al Capitolo generale di Assisi, arriva con altri francescani a Santa Maria degli Angeli dove ha modo di ascoltare Francesco, ma non di conoscerlo personalmente. Per circa un anno e mezzo vive nell'eremo di Montepaolo. Su mandato dello stesso Francesco, inizierà poi a predicare in Romagna e poi nell'Italia settentrionale e in Francia. Nel 1227 diventa provinciale dell'Italia settentrionale proseguendo nell'opera di predicazione. Il 13 giugno 1231 si trova a Camposampiero e, sentondosi male, chiede di rientrare a Padova, dove vuole morire: spirerà nel convento dell'Arcella.



Affamati, oggetti smarriti, PoveriAntonio = nato prima, o che fa fronte ai suoi avversari, dal grecoGiglio, PesceMemoria di sant'Antonio, sacerdote e dottore della Chiesa, che, nato in Portogallo, già canonico regolare, entrò nell'Ordine dei Minori da poco fondato, per attendere alla diffusione della fede tra le popolazioni dell'Africa, ma esercitò con molto frutto il ministero della predicazione in Italia e in Francia, attirando molti alla vera dottrina; scrisse sermoni imbevuti di dottrina e di finezza di stile e su mandato di san Francesco insegnò la teologia ai suoi confratelli, finché a Padova fece ritorno al Signore.


Beata Marianna Biernacka


Nel giorno della festa di sant'Antonio da Padova, figura tra le più care alla devozione cristiana, il calendario liturgico cita anche una figura del nostro tempo. Si tratta di Marianna Biernacka (1888-1943), una dei 108 martiri polacchi del nazismo che Giovanni Paolo II ha beatificato il 13 giugno 1999, durante uno dei suoi viaggi in Polonia. La sua è una vicenda che proprio la recente tappa di Benedetto XVI ad Auschwitz-Birkenau ha riportato d'attualità. La storia di questa donna, infatti, è molto simile a quella del francescano Massimiliano Kolbe, anche lui canonizzato da Wojtila. A Naumowicze, presso Grodno, questa vedova nata ortodossa e passata poi al cattolicesimo all'età di 17 anni, si offrì al plotone di esecuzione tedesco per essere fucilata al posto di sua nuora, che era incinta. Con questo gesto d'amore la cinquantacinquenne Marianna salvò così due vite dalla barbarie della guerra. Marianna Biernacka è la figura di spicco tra i nove laici compresi nell'elenco di questi martiri.

PalmaNella cittadina di Naumowicze vicino a Grodno in Polonia, beata Marianna Biernacka, madre di famiglia e martire, che, durante la guerra, in regime di occupazione, si offrì spontaneamente ai soldati al posto di sua nuora incinta e, fucilata sul posto, ricevette la palma gloriosa del martirio.


Beato Alfonso Gomez de Encinas


Il Beato Alfonso Gomez de Encinas nacque a Cuellar, in provincia di Segovia (Spagna), verso il 1565, prese poi l'abito mercedario nel convento di Valladolid. Ordinato sacerdote fu inviato a perfezionare i suoi studi all'Università di Salamanca e verso il 1600 era vicario del collegio mercedario di quella città. Nel 1609, all'età di 44 anni circa, partì per il Messico insieme al Vicario Generale Venerabile Antonio de Mendoza, come segretario e predicatore; in seguito chiese di restare in America per evangelizzare gli indigeni. Fu inviato all'isola di Pumà, nella baia di Guayaquil (Ecuador), dove svolse il suo ministero con grande zelo. Catturati dai pirati olandesi guidati dall'eretico Giacomo l'Hermete, che avevano invaso l'isola di Pumà, venne interrogato, e saputo che aveva appena celebrato la santa messa fu dai pirati sventrato per cercarvi l'Eucaristia, era il 13 giugno 1624. Egli è uno dei martiri mercedari più celebri di questo periodo. L'Ordine lo festeggia il 13 luglio.Alfonso = valoroso e nobile, dal gotico


San Trifilio di Leucosia (Nicosia)


San Trifilio, vescovo di Leucosia (odierna Nicosia) a Cipro, difese con forza la fede del Concilio di Nicea. Come riferì San Girolamo fu chiarissimo oratore del suo tempo e stupendo commentatore del Cantico dei Cantici.A Nicosía nell'isola di Cipro, san Trifillo, vescovo, che difese strenuamente la retta fede di Nicea e, come afferma san Girolamo, fu l'oratore più eloquente del suo tempo e straordinario commentatore del Cantico dei Cantici.


Santi Agostino Phan Viet Huy e Nicola Bui Viet The


Presso Huê in Annamia, ora Viet Nam, santi Agostino Phan Viết Huy e Nicola Bùi Viết Thể, martiri, che, avendo per paura fatto oltraggio alla croce, desiderosi di espiare la loro colpa, chiesero subito all'imperatore Minh Mạng di essere nuovamente processati come cristiani e per questo, dilaniati vivi su una nave, pervennero alle gioie celesti.


San Ceteo (Peregrinus) di Amiterno


Bastone pastoraleIn Abruzzo, san Cetéo o Pellegrino, vescovo di Amiterno, che, al tempo dell'invasione longobarda della regione, falsamente accusato di aver tradito la città, fu condannato a morte e annegato nel fiume.


Beato Gerardo di Clairvaux


Nel monastero di Chiaravalle in Burgundia, nell'odierna Francia, beato Gerardo, monaco, che, fratello di san Bernardo, sebbene analfabeta, fu dotato di grande acutezza di ingegno e capacità di discernimento spirituale.


San Ramberto (o Ragneberto)


Nel territorio di Lione in Francia, san Ramberto, martire, che, nato da illustre famiglia e ornato di nobili virtù, fu odiato dal maestro di palazzo Ebroíno al punto di essere dapprima imprigionato e infine ucciso.


Sant' Eulogio


Ad Alessandria d'Egitto, sant'Eulogio, vescovo, insigne per la sua dottrina, al quale il papa san Gregorio Magno inviò molte lettere, scrivendo di lui: 'Non è lontano da me, chi con me è una cosa sola'.


San Fandila di Cordova


A Córdova nell'Andalusia in Spagna, san Fandíla, sacerdote e monaco, che, durante la persecuzione dei Mori, sotto il regno di Maometto I, fu decapitato per la fede in Cristo.


Beato Achilleo (Sant'Achilla)


Achille = bruno, scuro, dal grecoAd Alessandria d'Egitto, beato Achílleo, vescovo, che rifulse per cultura, fede, condotta di vita e costumi.


Sant' Aventino


Nella valle di Larboust sui Pirenei, in Francia, sant'Aventino, eremita e martire, che si tramanda sia stato ucciso dai Mori.


Santa Felicola di Roma


A Roma al settimo miglio della via Ardeatina, santa Felícola, martire.


San Salmodio (o Psalmodio)


Presso Limoges in Aquitania, in Francia, san Salmodio, eremita.
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14/06/2018 07:54
 
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Sant' Eliseo


Ricco possidente, originario di Abelmeula, il suo nome che significa «Dio salva» risponde bene alla missione svolta tra il popolo di Israele, sotto il regno di Ioram (853-842 a.c.), Iehu (842-815 a.c.), Ioacaz (814-798 a.c.) e Ioash (798-783). Eliseo era un uomo deciso e lo dimostra la prontezza con cui rispose al gesto simbolico di Elia che, per ordine di Jahvé, lo consacrava profeta e suo successore. Eliseo prese parte attiva alle vicende politiche del suo popolo attraverso il carisma della sua profezia e può essere considerato il più taumaturgico dei profeti dell'Antico Testamento. La Scrittura ricorda infatti una lunga serie di prodigi da lui operati: stendendo il mantello di Elia divise le acque del Giordano; rese potabile l'acqua di Gerico; riportò in vita il figlio della sunamita che lo ospitava; moltiplicò i pani sfamando un centinaio di persone. Profeta non scrittore, come il suo maestro Elia si preoccupò del suo paese in tempi difficili durante la guerra contro i Moabiti e durante quelle contro gli Aramei. Morì verso il 790 a.C. e venne sepolto nei pressi di Samaria, dove ai tempi di San Girolamo esisteva ancora il suo sepolcro.

Eliseo = Dio è la mia salvezza (o salute), dall'ebraicoA Samaria o Sebaste in Palestina, commemorazione di sant'Eliseo, che, discepolo di Elia, fu profeta in Israele dal tempo del re Ioram fino ai giorni di Ioas; anche se non lasciò oracoli scritti, tuttavia, operando prodigi a vantaggio degli stranieri, preannunciò la futura salvezza per tutti gli uomini.


San Metodio


È la figura di un patriarca di Costantinopoli ai tempi della Chiesa indivisa, la figura che il calendario liturgico presenta oggi alla venerazione dei fedeli. Siciliano d'origine (la sua formazione sarebbe avvenuta a Siracusa), Metodio fu monaco sull'isola di Chio prima di essere chiamato a Costantinopoli dal patriarca san Niceforo. Erano quelli gli anni in cui divampava lo scontro sulle icone. Fermo difensore della venerazione delle immagini, quando l'imperatore iconoclasta Leone V l'Armeno depose il patriarca Niceforo, Metodio si recò a Roma per informare papa Pasquale I dell'accaduto. Alla morte di Leone, il Papa inviò Metodio a Costantinopoli con una lettera in cui chiedeva fosse reinsediato come legittimo patriarca. Ma la lotta non era ancora finita: ad attenderlo trovò infatti il carcere, dove rimase per anni. Solo con l'avvento dell'imperatrice Santa Teodora, verrà la svolta definitiva in favore delle icone. E Metodio tornerà sulla sede patriarcale di Costantinopoli. Morirà nell'847.

A Costantinopoli, san Metodio, vescovo, che, mentre era monaco, si recò a Roma dal papa Pasquale I per difendere il culto delle sacre immagini e, elevato all'episcopato, celebrò solennemente il trionfo della retta fede.


Beato Pietro de Bustamante


Ricevuto l'abito mercedario nel convento di Valladolid (Spagna), il Beato Pietro de Bustamante, si perfezionò nell'umiltà e tutte le altre virtù dando grande esempio per l'osservanza alle regole. La reputazione di vita tanto austera e la costanza nel servire e piacere unicamente al Signore, giunse al Re d'Aragona e Castiglia, i quali lo vollero presso di loro e fu presentata una richiesta per eleggerlo vescovo. Papa Benedetto XII° accolse la domanda e lo nominò vescovo d'Aghadoa in Irlanda dove fu pastore zelante con vigilanza infaticabile, finché ricevette la giusta ricompensa dal cielo con una preziosa morte avvenuta nell'anno 1350.L'Ordine lo festeggia il 14 giugno.


Santi Anastasio, Felice e Digna


A Córdova nell'Andalusia in Spagna, santi martiri Anastasio, sacerdote, Felice, monaco, e Digna, vergine, che morirono tutti insieme nello stesso giorno: Anastasio, avendo confessato davanti ai consoli Mori la sua fede cristiana, fu prontamente trafitto con la spada e, insieme a lui, anche Felice, di origine gétula, che aveva professato nelle Asturie la fede cattolica e conduceva vita monastica; Digna, ancor giovanissima, che all'uccisione dei suoi compagni aveva coraggiosamente espresso biasimo verso il giudice, fu senza indugio decapitata.


San Fortunato di Napoli


Preservò la diocesi dall'eresia ariana. Fece costruire una basilica cimiteriale nella valle della Sanità, vicino alle catacombe di san Gaudioso. Vi fu sepolto e in seguito vi furono sistemati anche i resti mortali del vescovo san Massimo.A Napoli, san Fortunato, vescovo.


Santi Valerio e Rufino


Valerio = che sta bene, forte, robusto, dal latinoRufino = fulvo, rossiccio,PalmaPresso Soissons nella Gallia belgica, oggi in Francia, santi Valerio e Rufino, martiri.


Sant' Eterio di Vienne


A Vienne in Burgundia, oggi in Francia, sant'Eterio, vescovo.


San Proto di Aquileia


Ad Aquileia, oggi in Friuli, san Proto, martire.
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15/06/2018 08:49
 
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Beato Ferdinando (Fernando) del Portogallo


Chiamato anche l'"infante santo", il "principe perfetto", il "principe costante", l'"abanderado" (= alfiere), nacque a Santarém il 29 settembre 1402 dal re del Portogallo Giovanni I. Sua madre, Filippa di Lancaster, lo educò molto piamente: molto austero con se stesso, ebbe un delicato senso della giustizia sociale unito ad una gran compassione verso gli schiavi, i naviganti e i malati, che soccorreva con abbondanti elemosine e facendo celebrare per essi sante Messe. A motivo della sua povertà, fu costretto dai fratelli ad accettare il titolo di gran maestro dell'Ordine monastico-militare di Avis, conferitogli da Eugenio IV nel 1434, ma rifiutò umilmente il cardinalato offertogli dallo stesso papa.
Benché febbricitante, il 22 agosto 1437 partì, insieme col fratello Enrico il Navigatore, alla testa di un esercito di settemila uomini, alla conquista di Tangeri. Sopraffatti, nel mese di ott. furono costretti a togliere l'assedio e ad accettare le condizioni loro imposte, tra cui la promessa di restituire Ceuta. Ferdinando e dodici uomini del suo seguito, tra i quali il suo segretario Giovanni (Joao) Alvares, che scrisse una dettagliata relazione della santa vita e prigionia del principe, restarono come ostaggi. Ferdinando fu portato da Tangeri alla vicina città di Arzila, dove rimase sette mesi. Rifiutata dalle Cortes portoghesi la restituzione di Ceuta, nel maggio 1438 i Mori lo trasferirono a Fez, dove fu ridotto alla condizione di schiavo in catene, costretto ai lavori più duri e umilianti. Le trattative per il suo riscatto fallirono ripetutamente per le esorbitanti pretese del sultano di Fez e del suo crudele vizir. Debilitato dalle privazioni, si ammalò di dissenteria e si spense rapidamente il 15 giugno 1443, confortato dagli ultimi sacramenti e ricreato da visioni celestiali.


Santa Germana Cousin


Nata nel 1570 in un piccolo villaggio a pochi chilometri da Tolosa da modestissimi operai, restò per tutta la vita una povera pastorella. Con una malformazione congenita all'arto superiore destro e una costituzione gracile, si ammalò ben presto di scrofolosi che portò con sé quale cronica sofferenza per tutti i suoi anni. Perse la madre poco tempo dopo la nascita, il padre si risposò e in casa fu isolata. Fu mandata a pascolare le greggi e quasi sempre doveva dormire nella stalla. Tutto questo veniva però accettato con estrema umiltà e non le impediva di esercitare tanta carità nei confronti dei compagni, per lo più giovani pastori e pastorelle. Grande era la sua fede costruita intorno a quel poco che su Dio e sulla Madonna aveva appreso in parrocchia. Ogni giorno andava a Messa, ogni giorno recitava il Rosario e l'Angelus. Gli abitanti di Pibrac, il villaggio natale, la chiamavano perciò «la bigotta» e la dileggiavano. Ma Germana sopportava tutto con umiltà. Una mattina il gregge non uscì dall'ovile; Germana non andò in Chiesa. Era morta silenziosamente quasi addormentandosi nella pace eterna il 15 giugno 1601. Dopo la morte, per sua intercessione si verificarono numerosissimi miracoli. Tutta Pibrac e in seguito tutta la Francia le portarono grande devozione.

Germana = fratello/sorella, dal latinoA Pibrac nel territorio di Tolosa in Francia, santa Germana, vergine, che, nata da genitori sconosciuti, condusse fin dalla fanciullezza una vita di servitù e infermità, patendo con animo forte e spirito gioioso ogni genere di tribolazioni, finché a soli ventidue anni riposò in pace.


San Bernardo da Mentone (o di Aosta)


Dal 1923 è patrono degli alpinisti, ha dato il suo nome a due celebri passi alpini e anche alla simpatica razza canina dotata di botticella per il salvataggio in montagna. È san Bernardo di Mentone, che in realtà, però, non sarebbe nato nella località della Savoia, come si legge in una cronaca del XV secolo, ma ad Aosta intorno al 1020. Divenuto arcidiacono e, poi, Agostiniano, gli venne affidato l'incarico di ripristinare il valico detto «Mons Jovis». Si narra che per far ciò dovette lottare contro le pretese di un demonio e alla fine lo precipitò giù da una rupe. Di sicuro c'è che, partendo dall'abbazia svizzera di Bourg-Saint-Pierre, fondò un monastero in cima a quello che oggi è il Gran San Bernardo. A quota 2.470 metri è un posto di sosta e ospitalità per viaggiatori e pellegrini, nonché l'abitato più elevato d'Europa. Al santo viene attribuita anche la costruzione del cenobio in cima al Piccolo San Bernardo. Morì a Novara nel 1081.

Alpinisti, Scalatori (Pio XI - 1923)Bernardo = ardito come orso, dal tedescoBastone da montagna, CaneSul Mont-Joux nel Vallese, san Bernardo da Mentone, sacerdote, che, canonico e arcidiacono di Aosta, visse per molti anni tra le vette delle Alpi, dove costruì un rinomato monastero e due rifugi per i viandanti, tuttora recanti il suo nome.


Sant' Isfrido di Ratzeburg


Canonico professo del monastero di Cappenberg in Westfalia. Nel 1159 venne eletto preposito di Jerichow e nel 1180 vescovo di Ratzeburg. A quel tempo la diocesi era affidata ai Premostratensi ed Isfrido fu lieto di non dover mutare il suo modo di vivere. A lui di deve la restaurazione del monastero di Floreffe, vicino a Namur, distrutto da un incendio, e la consacrazione della chiesa abbaziale di Postel in Belgio, allora sotto la giurisdizione di Floreffe. Gli antichi annali di Stederburg lo presentano come uomo esimio per sapienza cristiana, umiltà e fortezza. Degno successore di S. Evermondo, continuò l'opera di conversioni presso i Vendi non senza diversi problemi e difficoltà. Morì il 15 giugno 1204, giorno in cui se ne celebra la memoria. Nella diocesi di Osnabruck godette di culto antico confermato nel 1725 da Benedetto XIII all'Ordine dei Premostratensi.A Ratzeburg nell'Alsazia, ora in Germania, sant'Isfrido, vescovo, che, mantenendo l'osservanza di vita dei Canonici Premostratensi, si adoperò per l'evangelizzazione dei Vendi.


Beato Clemente Vismara


Nato nel 1897 ad Agrate Brianza (Milano), Clemente aveva fatto la prima guerra mondiale meritandosi tre medaglie e il grado di sergente maggiore; ma ne era uscito col disgusto di ogni violenza e diventa sacerdote missionario nel PIME il 26 maggio 1923. Parte per la Birmania il 2 agosto dello stesso anno e muore il 15 giugno 1988 a Mongping, l’ultima delle sei parrocchie da lui fondate, con un solo ritorno in Italia alcuni mesi nel 1957. Cordiale e ottimista, sempre sorridente, è morto a 91 anni “senza invecchiare”, dicevano i suoi confratelli perché, come scriveva lui stesso, “la vecchiaia incomincia quando ti accorgi che non sei più utile a nessuno; e lui è stato utile a tanti fino all’ultimo giorno, in un paese fra i più poveri e fra popolazioni tribali tormentate da guerre, dittatura, carestie, malattie, miseria. Riconosciuta l'eroicità delle virtù, è stato dichiarato venerabile il 15 marzo 2008 e beato il 26 giugno 2011.


San Vito


Non si conosce la sua origine, anche se una "Passio" di nessun valore storico, lo fa nascere in Sicilia da padre pagano e lo vuole incarcerato sette anni perché cristiano. L'unica notizia attendibile su di lui si trova nel Martirologio Gerominiano, da cui risulta che Vito visse in Lucania. Popolarissimo nel medioevo, egli fu inserito nel gruppo dei Ss. Ausiliatori, i santi la cui intercessione veniva considerata molto efficace in particolare occasioni e per sanare determinate malattie. Egli veniva invocato per scongiurare la lettargia, il morso di bestie velenose o idrofobe e il "ballo di San Vito". In proposito la leggenda racconta che Vito, da bambino, abbia guarito il figlio di Diocleziano, suo coetaneo, ammalato di epilessia.Danzatori, EpiletticiVito = forse forte, virile, che ha in sé vita, dal latinoPalmaIn Basilicata, san Vito, martire.


Beato Pietro Nolasco Perra


Nato a Gergei in Sardegna, all’inizio del 1574, il Beato Pietro Nolasco Perra, fu battezzato il 15 febbraio di quell’anno. Vestì l’abito religioso mercedario nel convento di Bonaria (Cagliari), il 14 febbraio 1598 e professò il 19 febbraio 1599. Inviato a Valenza in Spagna per proseguire i suoi studi, qui fu ordinato sacerdote nel 1602. Fu esempio di vita interiore e di obbedienza, durante la celebrazione della messa riusciva a commuovere i fedeli per la devozione con cui pregava, aveva parole di conforto e di incoraggiamento per chiunque l’avvicinava, specialmente in confessione. Colmato di favori dalla Vergine Maria, santamente morì nel convento mercedario di San Domenico in Valenza il 15 giugno 1606 all’età di soli 32 anni. L’Ordine lo festeggia il 15 giugno.


Sant' Amos


Profeta e scrittore fustigò energicamente la vita del regno d’Israele che, godendo di un momento di prosperità, aveva abbandonato la legge divina. Amos profetizzò il castigo divino e la salvezza di pochi giusti che avrebbero perpetuato il popolo di Dio, di cui avvertì fortemente la presenza e il dominio sul mondo. Ebbe il merito che lo rende ancora attuale di denunciare un culto ridotto a pura esteriorità e la falsa sicurezza degli uomini di fronte a Dio.Amos = forte, robusto, dall'ebraicoCommemorazione di sant'Amos, profeta, che allevatore di bestiame in Tecoa e coltivatore di sicomori, fu mandato dal Signore ai figli di Israele per riaffermare la sua giustizia e santità contro i loro abomini.


Beato Luigi Maria Palazzolo


Sacerdote (1827-1886), fondatore dei Fratelli della Sacra Famiglia e delle Piccole sorelle dei Poveri, le «suore Poverelle». Di queste ultime molto si è parlato mentre in Africa infuriava l’epidemia di Ebola: accanto al letto dei contagiosissimi malati – alla fine vittime esse stesse del virus – c’erano loro, le figlie del Palazzolo. Il carisma del fondatore è infatti legato all’assistenza a malati, bisognosi e anziani. Palazzolo è stato beatificato nel 1963.

Luigi = derivato da ClodoveoA Bergamo, beato Luigi Maria Palazzolo, sacerdote, che fondò le Congregazioni delle Suore Poverelle e dei Fratelli della Santa Famiglia.


San Pietro de Cervis


Originario di Perpignano (Francia), San Pietro de Cervis, entrò nell'Ordine della Mercede e divenne commendatore del convento di Santa Maria in Narbona. Con ardente desiderio di soffrire per Gesù Cristo, partì verso il regno moro di Granada (Spagna) per la promulgazione della fede cattolica e la redenzione degli schiavi. Arrivato nella città di Granada venne subito privato dei beni che gli servivano per la liberazione dei prigionieri, fu percosso e gettato in una fetida prigione dove morì fra atroci supplizi nell'anno 1422. L'Ordine lo festeggia il 15 giugno.


Beata Albertina Berkenbrock


Albertina Berkenbrock, nata l’11 aprile 1919 a São Luis (Brasile), all’età di soli 12 anni il 15 giugno 1931 fu uccisa perchè come Maria Goretti difese eroicamente la sua castità. Dopo un rapidissimo processo di beatificazione, il 16 dicembre 2006 è stato riconosciuto il suo martirio ed il 20 ottobre 2007 è stata dichiarata "beata".Albertina = forma diminutiva di Alberta, illustrissima, dall'antico germanico


Santa Barbara Cui Lianzhi


Madre di famiglia morta a causa di crudelissime torture durante le persecuzioni in Cina.Presso la città di Liushuitao nel territorio di Qianshengzhuang nella provincia dello Hebei in Cina, santa Barbara Cui Lianzhi, martire, che, essendole già stato ucciso il figlio, cercò di notte scampo nella fuga, ma catturata dai nemici dei cristiani morì tra crudelissime torture.


Sant' Abramo di St-Cirgue


Abramo = grande padre, dall'ebraicoA Clermont-Ferrand in Aquitania, ora in Francia, sant'Abramo, monaco, che, nato sulla riva dell'Eufrate, si recò in Egitto a fare visita agli eremiti, ma, arrestato dai pagani, fu tenuto in catene per cinque anni; giunto poi in Francia nella regione dell'Auvergne, si ritirò nel monastero di San Quírico, dove morì carico di giorni.


Beati Giovanni Rodriguez e Pietro da Teruel


Nominati redentori, i Beati Giovanni Rodriguez e Pietro da Teruel, insigni mercedari per le virtù e costanza nella fede, in terra d'Africa liberarono 180 schiavi da una dura prigionia e là morirono nella pace del Signore. L'Ordine li festeggia il 15 giugno.


Beati Pietro Snow e Rodolfo Grimston


A York sempre in Inghilterra, beati martiri Pietro Snow, sacerdote, e Radolfo Grimston, che condannati a morte sotto la regina Elisabetta I, l'uno perché sacerdote, l'altro perché aveva tentato di sottrarlo alla cattura, patirono il supplizio del patibolo.


San Landelino


A Crespin nell'Hainault, nel territorio dell'odierna Francia, san Landelino, abate, che, convertito dal vescovo sant'Autberto da una vita di ruberie all'esercizio delle virtù, fondò un cenobio a Lobbes e si spostò poi a Crespin, dove finì i suoi giorni.


Beato Tommaso Scryven


A Londra in Inghilterra, beato Tommaso Scryven, martire, monaco della Certosa della città, che sotto il re Enrico VIII conservò la fede della Chiesa e per questo, consunto in carcere dalla fame, ricevette la corona del martirio.


Sant' Esichio di Durostoro


A Silistra in Mesia, nell'odierna Bulgaria, sant'Esichio, che, soldato, arrestato insieme al beato Giulio, ottenne dopo di lui, sotto il governatore Massimo, la corona del martirio.


Santa Benilde di Cordova


A Córdova nell'Andalusia in Spagna, santa Benilde, martire, morta, in età già avanzata, durante la persecuzione dei Mori.


San Lotario di Seez


A Séez in Neustria, ora in Francia, san Lotario, vescovo, che, lasciato il suo incarico, si dice sia morto in solitudine.


Santi Modesto e Crescenzia


Modesto = semplice, riservato, dal latinoCrescenzia = accresce (la famiglia)Palma
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16/06/2018 09:36
 
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Beata Maria Teresa Scherer


Caterina Scherer nacque nel 1825 nel cantone di Lucerna. Rimasta orfana di padre, venne inviata a studiare presso alcune suore dedite all'assistenza. Nel corso di un pellegrinaggio ad Einsiedeln, sentì la chiamata alla vita religiosa che prese forma concreta quando nel 1844 incontrò il padre Florentini. L'anno successivo, insieme ad altre 4 giovani, Caterina emise i voti ricevendo il nome di Maria Teresa. Lo scopo immediato della congregazione è quello di favorire l'istruzione primaria dei ragazzi delle zone rurali e montane, ma padre Florentini pensa anche ad altre emergenze sociali, agli ammalati e più in generale ai poveri e bisognosi. Dopo lunga preghiera e riflessione, Maria Teresa lo segue anche in questa nuova direzione. Eletta superiora generale, invia le suore nelle case per orfani, poveri e disabili, negli ospedali e nelle scuole. Dopo la morte del fondatore, assunse la piena responsabilità della congregazione che guidò con fedeltà e saggezza, superando le non poche difficoltà poste dalle autorità politiche. La sua intensa attività portò alla diffusione della suore della carità anche al di fuori della Svizzera. Morì nel 1888 ed è stata beatificata nel 1995.Maria = amata da Dio, dall'egiziano; signora, dall'ebraicoNel territorio di Ingenbohl nel cantone di Schwyz in Svizzera, beata Maria Teresa (Anna Maria Caterina) Scherer, vergine, che per prima resse le Suore della Carità della Santa Croce.


Sant' Aureliano di Arles


Aureliano fu eletto vescovo di Arles nel 546. Su richiesta del e Childeberto, fu nominato da papa Vigilio vicario della Sede Apostolica nella Gallia e investito del pallio. Fondò il monastero di S. Pietro, cui diede una regola ispirata a quella di s. Cesario e partecipò al concilio di Orléans del 549, nel quale fu rinnovata la condanna di Nestorio e di Eutiche. Ricevette una lettera, del 29 aprile 550, da Vigilio in risposta a una sua, in cui si lamentava dell'atteggiamento papale riguardo ai "tre capitoli". Il pontefice si giustificò dicendo che non intendeva ammettere alcuna proposizione contro quanto stabilito dai concili di Nicea, di Calcedonia e di Efeso (I) e gli domandò di intervenire presso Childeberto affinché costui ottenesse dall'ariano Totila e dai Goti, il rispetto della Chiesa di Roma. Aureliano morì a Lione, forse il 16 giug. 551, e fu sepolto nella basilica dei Santi Apostoli. Menzionato da Floro e da Adone, il nome di Aureliano figura anche nel Martirologio Romano, che ne ricorda la festa nella data di oggi.

Aureliano = oro e sole - latino e greco; che brilla, splendente - dall'etruscoBastone pastoraleA Lione in Francia, deposizione di sant'Aureliano, vescovo di Arles, che, nominato vicario in Francia dal papa Vigilio, eresse due monasteri nella sua città, l'uno maschile, l'altro femminile, dando loro una regola da lui redatta.


Santa Giulitta (o Giuditta)


Durante la persecuzione di Diocleziano ad Iconio, città della Licaonia (oggi in Turchia) si trovava Giulitta, donna ricca e nobile, la quale era rimasta vedova con un figlio in tenera età, Quirico. Lasciata la sua città e i suoi averi, per sfuggire alla persecuzione, scese con le sue ancelle verso la Seleucia. Ritenne però prudente proseguire per Tarso, nella Cilicia, dove fu raggiunta e fatta arrestare col suo bambino dal governatore romano Alessandro, con l'accusa di essere cristiana. Sottoposta a lunghi interrogatori per farla abiurare, rifiutandosi di sacrificare agli dei, confessò la sua fede. Una leggenda narra che Alessandro teneva il fanciullo sulle sue ginocchia. Quirico, vista la madre sofferente e sentite le sue parole, si disse anch'egli cristiano e morì scaraventato a terra dal governatore. La madre, pur impietrita dal dolore, restò ferma nella fede. Poi, dopo strazianti torture, fu consegnata al boia per essere decapitata. un altro racconto, però, dice che i due furono arsi vivi ma che i loro corpi, miracolosamente si mantennero intatti. Il martirio del più giovane martire cristiano con la madre si colloca intorno al 304.

Giulitta = appartenente alla 'gens Julia', illustre famiglia romana, dal latinoPalmaIn Asia Minore, commemorazione dei santi Quirico e Giulitta, martiri.


Santa Lutgarda


Nata a Tongres nel 1182, in Belgio, Lutgarda a dodici anni entrò fra le Benedettine di Santa Caterina a Saint-Trond. Eletta priora, nel giorno stesso della nomina lasciò il suo monastero per raggiungere la comunità cistercense di lingua francese a Aywières in Brabante dove Lutgarda si ostinò a parlare fiammingo. Appartenendo al gruppo di pie donne del XIII secolo che condussero un'intesa vita mistica, Lutgarda fu devota dal Sacro Cuore che le concesse apparizioni e incontri commoventi. Si sottopose a un regime di austerità per la conversione degli albigesi, di alcuni signori della regione e dei poveri peccatori dei dintorni. Avrebbe ottenuto guarigioni miracolose per intercessione delle anime del Purgatorio. Divenuta cieca, visse ancora per undici anni esercitando un forte influsso sui devoti del suo tempo. Morì il 16 giugno 1246. Il 4 dicembre 1796 la comunità, per sfuggire alle conseguenze della Rivoluzione francese, si rifugiò a Ittre con le reliquie della santa. Nel 1870 le preziose spoglie divennero proprietà della chiesa parrocchiale per passare, sette anni dopo, a Bas-Ittre dove sono custodite tuttora. È patrona dei fiamminghi. (Avv.)

Nel monastero delle monache cistercensi di Aywières in Brabante, nell'odierno Belgio, santa Lutgarda, vergine, insigne per la devozione verso il Sacro Cuore di Gesù.


San Quirico


Durante la persecuzione di Diocleziano ad Iconio, città della Licaonia (oggi in Turchia) si trovava Giulitta, donna ricca e nobile, la quale era rimasta vedova con un figlio in tenera età, Quirico. Lasciata la sua città e i suoi averi, per sfuggire alla persecuzione, scese con le sue ancelle verso la Seleucia. Ritenne però prudente proseguire per Tarso, nella Cilicia, dove fu raggiunta e fatta arrestare col suo bambino dal governatore romano Alessandro, con l'accusa di essere cristiana. Sottoposta a lunghi interrogatori per farla abiurare, rifiutandosi di sacrificare agli dei, confessò la sua fede. Una leggenda narra che Alessandro teneva il fanciullo sulle sue ginocchia. Quirico, vista la madre sofferente e sentite le sue parole, si disse anch'egli cristiano e morì scaraventato a terra dal governatore. La madre, pur impietrita dal dolore, restò ferma nella fede. Poi, dopo strazianti torture, fu consegnata al boia per essere decapitata. un altro racconto, però, dice che i due furono arsi vivi ma che i loro corpi, miracolosamente si mantennero intatti. Il martirio del più giovane martire cristiano con la madre si colloca intorno al 304.

BambiniQuirico (variante di Ciriaco)Bambino su un cinghiale, PalmaIn Asia Minore, commemorazione dei santi Quirico e Giulitta, martiri.


San Bennone (Benno) di Meissen


Benno (o Bennone), vescovo di Meissen, in Sassonia, quando nel 1085 fu deposto dall'imperatore Enrico IV (per aver difeso Papa Gregorio VII) gettò le chiavi del duomo nel fiume Elba. Tornando, anni dopo, le recuperò dal ventre di un pesce. Spesso perciò viene raffigurato mentre accade questo miracolo. Ed è per questo patrono dei pescatori. Lo è anche della diocesi di Dresda-Meissen e di Monaco di Baviera. Qui viene festeggiato con grande solennità e anche folklore (un tempo c'era una birra che portava il suo nome). Morì nel 1106 dopo 40 anni di episcopato. Fu canonizzato nel 1523 da Adriano VI. E la solenne esumazione delle spoglie, avvenuta l'anno dopo, diede occasione a Lutero per scrivere un violento pamphlet contro il culto dei santi. Divenuta la Sassonia protestante, la tomba di Benno venne distrutta. Ma le reliquie erano già state portate a Monaco, nella Frauenkirche, dove sono tuttora.

A Meissen nella Sassonia in Germania, san Benno, vescovo, che per aver voluto conservare l'unità della Chiesa e la fedeltà al Romano Pontefice fu scacciato dalla sua sede e mandato in esilio.


Beato Tommaso Reding


Diciotto monaci Certosini di Londra morirono martiri tra il 1535 e il 1537, durante la persecuzione scatenata dal re Enrico VIII d'Inghilterra dopo lo scisma. Per aver rifiutato di disconoscere l'autorità del Papa dieci monaci vennero imprigionati il 29 maggio 1537 nel carcere di Newgate, dove morirono di stenti: tra essi il 16 giugno 1537 fu la volta di Thomas Reding. Papa Leone XIII lo beatificò il 9 dicembre 1886 insieme ad altri martiri della medesima persecuzione.PalmaA Londra in Inghilterra, beato Tommaso Reding, martire, monaco della Certosa della città, che sotto il re Enrico VIII sostenne con fermezza l'unità della Chiesa e, tenuto per questo in catene in un sordido carcere, morì stremato dalla fame e dalla malattia.


San Ceccardo di Luni


Ceccardo visse nel IX secolo e morì martire a Luni, forse nell'860, quando la città fu distrutta dai normanni di re Hastings che, secondo un'antica leggenda avrebbe confuso Luni con Roma. In un atto dell'816 si parla di Ceccardo come "clericus filuis Siribaldi", che sarebbe stato il successore del vescovo Petroaldo, citato nel Concilio di Roma dell'826. L'epigrafe in un'ara rinascimentale, che parla della morte del vescovo Ceccardo avvenuta nel 600, è stata invece rifiutata di storici.Bastone pastorale, PalmaA Carrara in Toscana, transito di san Cecardo, vescovo di Luni e Sarzana, che, iniquamente ucciso da alcuni tagliapietre presso le cave di marmo, ebbe fama di martire.


Beata Limbania


Limbania nacque, secondo la tradizione, nell'isola di Cipro, che fu dominio dei Genovesi, ed ancora giovinetta, onde serbare per Dio la sua verginità, abbandonò la sua famiglia e giunse a Genova, dove fu accolta fra le monache del monastero di San Tommaso, che era presso il lido della città., ed ivi visse lungamente nella pratica di molte penitenze.Il suo culto era diffuso nella diocesi di Genova fin dal secolo XIII.


Beato Gaspare Burgherre


Procuratore generale dell'Ordine Mercedario presso la Curia Romana, il Beato Gaspare Burgherre, si dimise spontaneamente da tale incarico per dedicarsi alla redenzione.Recatosi in Africa liberò 200 schiavi dalle tirannie dei nemici della fede cattolica e altri ne liberò in Andalusia (Spagna). Finché vecchio e pieno di meriti morì nell'anno 1497. L'Ordine lo festeggia il 16 giugno.


Beato Antonio Costanzo Auriel


All'àncora davanti al porto di Rochefort in Francia, beato Antonio Costanzo Auriel, sacerdote e martire, che, vicario parrocchiale di Cahors, durante la rivoluzione francese fu rinchiuso per il suo sacerdozio in una sudicia galera e, rimasto contagiato mentre prestava assistenza ai suoi compagni di prigionia, rese al Signore lo spirito.


Santi Domenico Nguyen e compagni


Nella città di Lăng Cốc nel Tonchino, ora Viet Nam, santi martiri Domenico Nguyên, medico, Domenico Nhi, Domenico Mạo, Vincenzo e Andrea Tường, contadini, che, arrestati per la loro fede cristiana e a lungo torturati in carcere, morirono infine decapitati sotto l'imperatore Tự Đức.


Santi Aureo, Giustina e compagni


A Magonza nella Gallia belgica, ora in Germania, santi Aureo, vescovo, Giustina, sua sorella, e compagni, martiri, che, si tramanda siano stati trucidati dagli Unni pagani mentre celebravano l'Eucaristia.


Santi Ferreolo e Ferruccio


Ferruccio = uomo di ferro, tutto d'un pezzo, dal latinoPalmaA Besançon nella Gallia lugdunense, ora in Francia, santi Ferréolo e Ferruccio, martiri.


San Similiano di Nantes


A Nantes sempre nella Gallia lugdunense, san Similiano, vescovo, che san Gregorio di Tours loda come grande confessore.


San Ticone di Amato


A Limassol nell'isola di Cipro, san Ticone, vescovo, al tempo dell'imperatore Teodosio il Giovane.
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17/06/2018 07:08
 
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Beato Paolo Burali


Nacque ad Itri presso Gaeta nel 1511. Di famiglia nobile, si chiamava Scipione. Trascorse la sua infanzia a Napoli e a soli 14 anni frequentò l'Università di Salerno per poi passare a Bologna, dove si laureò in diritto civile e canonico. Esercitò l'avvocatura a Napoli per 14 anni con rettitudine e integrità, ricoprendo contemporaneamente incarichi politici e diplomatici. Nel 1557 prese la decisione di abbandonare tutto. Si ritirò presso il convento dei teatini di san Paolo Maggiore dove ricevette il nome di Paolo. Seguirono l'ordinazione sacerdotale e la nomina a superiore del convento. Dovette, inoltre, accettare nuovamente incarichi diplomatici presso la corte spagnola e il trasferimento a Roma come superiore del convento di San Silvestro. Nella città del Papa ebbe modo di conoscere alcuni degli esponenti della riforma cattolica e già nel 1568 Pio V lo nominò vescovo di Piacenza. Qui il Burali si rivelò un discepolo e un emulo di san Carlo Borromeo. Subito dopo il suo arrivo fondò il seminario, convocò poi due sinodi diocesani, visitò per due volte l'intera diocesi esigendo la fedele applicazione delle norme tridentine e delle disposizioni sinodali. A sostegno della sua azione chiamò dei religiosi impegnati nella riforma come i somaschi, i cappuccini e gli stessi teatini. Nominato cardinale, il beato Burali fu per qualche tempo a Roma con incarichi nella curia prima di essere trasferito definitivamente a Napoli nel 1576. Nella città partenopea il suo breve passaggio fu come «uno sprazzo di luce» (De Maio). Morì a Torre del Greco nel 1578. Al rimpianto dei napoletani e di tanti fedeli diede voce san Filippo Neri, affermando che la sua morte era una perdita per tutta la Chiesa.A Napoli, beato Paolo Buralo, dell'Ordine dei Chierici regolari Teatini, vescovo prima di Piacenza e poi di Napoli, che si adoperò nel rinnovamento della disciplina della Chiesa e a fortificare nella fede il gregge a lui affidato.


San Nicandro


La persecuzione ordinata dell'imperatore Diocleziano arrivò nel 304 anche a Venafro, cittadina dell'attuale Molise. Tra l'anfiteatro romano e il tempio pagano della dea Bona " sulle cui fondamenta sorge oggi la Cattedrale di Santa Maria Assunta in cielo " vivevano due ufficiali dell'esercito romano: Nicandro e Marciano. Le antiche fonti storiche non si pronunciano sulla loro provenienza (forse nativi della Grecia), ma riferiscono come i due aderirono alla fede cristiana e rifiutarono di compiere rituali alle divinità pagane. Nel consumarsi del loro martirio si intreccia una significativa vicenda familiare: Daria, moglie di Nicandro, convertita anch'essa al cristianesimo, spronò lo sposo a non abiurare la fede. Questo costò anche a lei il martirio. I loro corpi furono seppelliti nei pressi di Venafro, dove già nel 313 fu eretta la Basilica cimiteriale a loro dedicata. Nel 1930 furono rinvenuti i loro sepolcri. La tradizione plurisecolare li acclama patroni delle città e delle diocesi (ora unificate) di Isernia-Venafro. (Avv.)

A Silistra in Mesia, nell'odierna Bulgaria, santi martiri Nicandro e Marciano, che, soldati, durante la persecuzione di Diocleziano, respinsero l'elargizione fatta dall'imperatore all'esercito e, rifiutatisi fermamente di sacrificare agli dèi, furono condannati a morte dal governatore Massimo.


San Marciano


La persecuzione ordinata dell'imperatore Diocleziano arrivò nel 304 anche a Venafro, cittadina dell'attuale Molise. Tra l'anfiteatro romano e il tempio pagano della dea Bona " sulle cui fondamenta sorge oggi la Cattedrale di Santa Maria Assunta in cielo " vivevano due ufficiali dell'esercito romano: Nicandro e Marciano. Le antiche fonti storiche non si pronunciano sulla loro provenienza (forse nativi della Grecia), ma riferiscono come i due aderirono alla fede cristiana e rifiutarono di compiere rituali alle divinità pagane. Nel consumarsi del loro martirio si intreccia una significativa vicenda familiare: Daria, moglie di Nicandro, convertita anch'essa al cristianesimo, spronò lo sposo a non abiurare la fede. Questo costò anche a lei il martirio. I loro corpi furono seppelliti nei pressi di Venafro, dove già nel 313 fu eretta la Basilica cimiteriale a loro dedicata. Nel 1930 furono rinvenuti i loro sepolcri. La tradizione plurisecolare li acclama patroni delle città e delle diocesi (ora unificate) di Isernia-Venafro. (Avv.)A Silistra in Mesia, nell'odierna Bulgaria, santi martiri Nicandro e Marciano, che, soldati, durante la persecuzione di Diocleziano, respinsero l'elargizione fatta dall'imperatore all'esercito e, rifiutatisi fermamente di sacrificare agli dèi, furono condannati a morte dal governatore Massimo.


Beata Teresa del Portogallo


La beata Teresa del Portogallo, al secolo principessa Teresa Sanches de Portugal, era figlia di Sancio I, secondo sovrano portoghese. Suoi nonni paterni furono Mafalda di Savoia, figlia del conte Amedeo III, ed Alfonso I Henriques, primo re del Portogallo. Le due beate Mafalda e Sancha furono sue sorelle. Teresa nacque nella città portoghese di Coimbra nel 1181 e sposò il suo consanguineo Alfonso IX, re di Castiglia e Léon, al quale diede tre figli: Sancha, Dulce e Fernando. Nel 1196 tale matrimonio fu dichiarato nullo per «impedimentum affinitatis» e quattro anni dopo Teresa si ritirò nel convento benedettino di Lorvao, che lei stessa aveva precedentemente fondato, e dopo averlo trasformato poi in abbazia cistercense nel 1229 prese il velo religioso. Alla morte del padre Sancio I nel 1211, sorsero alcune diatribe dinastiche. Risolto il conflitto familiare, però, Teresa potè trascorrere il resto dei suoi giorni con circa trecento consorelle nel monastero portoghese di Lorvao, ove morì il 18 giugno 1250. Venne sepolta a Lorvao, accanto a sua sorella Sancia, che lei stessa aveva fatto traslare.

A Ourem in Portogallo, santa Teresa, che, regina di León e madre di tre figli, dopo la morte del marito, condusse vita monastica sotto la disciplina cistercense nel monastero da lei stessa fondato.


San Ranieri di Pisa


Nacque nel 1118 da Gandulfo Scacceri e Mingarda Buzzacherini. Malgrado gli sforzi dei genitori desiderosi di impartirgli un'educazione rigorosa, visse la giovinezza all'insegna dello svago e del divertimento. Ma a diciannove anni la sua vita cambiò. Fu decisivo l'incontro con Alberto, un eremita proveniente dalla Corsica che si era stabilito nel monastero pisano di San Vito. Scelse quindi di abbracciare in pienezza la fede, tanto da partire per la Terra Santa. A 23 anni decise di vivere in assoluta povertà, liberandosi di tutte le ricchezze per darle ai poveri. Trascorse un lungo periodo presso gli eremiti di Terra Santa vivendo esclusivamente di elemosine. Mangiava due volte alla settimana sottoponendo il suo corpo a grandi sacrifici. Tornato a Pisa nel 1154, circondato dalla fama di santità, vi operò miracoli, così come aveva fatto in Terra Santa. Morì venerdì 17 giugno 1161. Nel 1632 venne eletto patrono principale della diocesi e della città di Pisa.

PisaRanieri = invincibile guerriero, dal tedescoPilurica, acquaA Pisa, san Raniero, povero e pellegrino per Cristo.


Santi Egidio, Luigi, Giovanni e Paolo


Questi quattro Santi Mercedari, Egidio, Luigi, Giovanni e Paolo, si trovavano a Fez in Marocco in missione di redenzione, quando, mentre stavano predicando la fede in Cristo, vennero catturati dai mussulmani. Subirono diversi maltrattamenti senonché gli furono strappate le lingue, tagliate mani e piedi ed infine furono decapitati meritando così il trionfo della gloria dei martiri. L'Ordine li festeggia il 17 giugno.


Beato Joseph-Marie Cassant


Nasce il 6 marzo 1878 a Casseneuil(Francia) in una famiglia di arboricoltori da cui riceve una solida educazione cristiana. A sedici anni entra nell'abbazia cistercense di Santa Maria del Deserto. Per tutti i poveri e gli umili, egli è un trascinatore formidabile. Colpito da tubercolosi offre, per Cristo e per la Chiesa, le sue sofferenze fisiche che lo condurranno alla morte nel 1903.


Sant' Ipazio


Di vita austera e duri digiuni, si stabilì in un monastero abbandonato in Calcedonia, Asia Minore, lo ricostruì e vi formò una prospera comunità.In Bitinia, nell'odierna Turchia, sant'Ipazio, egúmeno del monastero dei Rufiniani, che con una vita di sobrietà e e di austeri digiuni insegnò ai suoi discepoli la perfetta obbedienza alla vita monastica e ai laici il timore di Dio.


Beato Filippo Papon


Sulla costa francese in una galera ancorata al largo di Rochefort, beato Filippo Papon, sacerdote di Autun e martire, che, parroco, relegato durante la rivoluzione francese a causa del suo sacerdozio ad una umiliante condizione di prigionia, dopo aver dato l'assoluzione a un compagno moribondo, anch'egli spirò.


San Pietro Da


In località Qua Linh nel Tonchino, ora Viet Nam, san Pietro Đa, martire: falegname e sacrestano, sebbene sottoposto a molte e crudeli torture, rimase tuttavia fermo nella sua professione di fede, morendo alla fine sul rogo sotto l'imperatore Tự Đức.


Sant' Antidio


A Besançon nella Gallia lugdunense, ora in Francia, sant'Antidio, vescovo e martire, che si tramanda abbia ricevuto la condanna a morte sotto il re dei Vandali Croco.


Sant' Erveo (Hervè)


LupoIn Bretagna, sant'Ervéo, eremita, che, come si racconta, pur privo della vista fin dalla nascita, cantava tuttavia con letizia le meraviglie del paradiso.


Santi Isauro, Innocenzo, Felice, Ermia, Pellegrino e Basilio


A Pojani in Macedonia, nell'odierna Albania, santi Isauro, Innocenzo, Felice, Ermia, Pellegrino e Basilio, martiri.


Beato Pietro Gambacorta


A Venezia, beato Pietro Gambacorta, fondatore dell'Ordine degli Eremiti di San Girolamo, i cui primi seguaci furono dei briganti da lui convertiti.


Santi Blasto e Diogene


A Roma sulla via Salaria Vecchia, santi Blasto e Diogene, martiri.
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18/06/2018 09:41
 
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Beata Osanna Andreasi da Mantova


Nacque a Mantova il 17 gennaio 1449 dai nobili Nicola Andreasi e Agnese Gonzaga. Desiderando fin dalla prima giovinezza di appartenere all'Ordine della Penitenza di s. Domenico, rifiutò le nozze e vestì a quindici anni l'abito di terziaria domenicana, serbandolo fino alla morte, avvenuta in Mantova il 18 giugno 1505. Fu chiamata spesso a compiti di suprema responsabilità, come la reggenza del ducato di Mantova, in assenza di Francesco II Gonzaga, della cui gratitudine seppe egregiamente servirsi per una continua opera di assistenza verso i poveri e i bisognosi della città o verso i familiari del medesimo Francesco, come Elisabetta, sposa del duca d'Urbino, che confortò nel durissimo esilio. Dalla storia della sua vita, tramandata dal domenicano Francesco Silvestri da Ferrara e dal benedettino Girolamo da Mantova, entrambi suoi contemporanei, appare come l'Andreasi componesse mirabilmente l'apparente dissidio fra vita contemplativa e vita attiva, travaglio di quelle grandi anime che l'interiore vocazione spingerebbe alla solitudine e la pietà per il dolore umano trattiene invece nel mondo. L'Andreasi assolse dunque i doveri che il suo rango non le risparmiava e il suo spirito si assumeva con fervore apostolico, confortata dai doni soprannaturali di cui Iddio si compiacque di ricolmarla: lo sposalizio mistico, l'incoronazione di spine, le stimmate, visibili, però, come semplice turgore e non accompagnate da lacerazione di tessuti, infine la trafittura del cuore che divenne il suo emblema iconografico. Il corpo della beata è custodito e venerato nel Duomo di Mantova; il culto ne fu permesso da Leone X e Innocenzo XII, nel 1694, e la festa collocata nel giorno anniversario della morte, il 18 giugno.Cuore trafittoA Mantova, beata Osanna Andreasi, vergine, che, vestito l'abito delle Suore della Penitenza di San Domenico, unì con mirabile sapienza la contemplazione delle cose divine con le occupazioni terrene e la cura delle buone opere.


San Gregorio Giovanni Barbarigo


Gregorio Barbarigo nel 1656 viene incaricato da Alessandro VII di coordinare i soccorsi agli appestati dell'Urbe. Il Papa ha grande fiducia in questo 31enne sacerdote veneziano, conosciuto anni prima in Germania. Nel 1667 lo nomina vescovo di Bergamo, poi lo crea cardinale. Gregorio agisce secondo lo stile del suo modello: Carlo Borromeo. Passa poi a Padova dove dà grande slancio al seminario, puntando molto sul sapere teologico, biblico, ma anche delle lingue orientali. Si fa anche riformatore dei costumi del clero. «Mangia con la servitù e non lascia mai d'insegnare la dottrina cristiana, di fare missioni e assistenza a' moribondi», narra un testimone. Muore nel 1697. Beato dal 1761 verrà proclamato santo da Giovanni XXIII nel 1960.

Gregorio = colui che risveglia, dal grecoBastone pastoraleA Padova, san Gregorio Barbarigo, vescovo, che istituì il seminario per i chierici, insegnò il catechismo ai fanciulli nel loro dialetto, celebrò un sinodo, tenne colloqui con il suo clero e aprì molte scuole, dimostrandosi generoso con tutti, severo con se stesso.


San Calogero


Le notizie sulla sua vita sono così confuse tanto che si è pensato che potessero riferirsi a più santi con lo stesso nome. Con il nome Calogero che etimologicamente significa " bel vecchio " venivano infatti designate quelle persone che vivevano da eremiti. E Calogero è venerato in Sicilia presso Sciacca, nel monastero di Fregalà presso Messina, e in altre città. L'unica cosa sicura su di lui è l'esistenza in Sicilia di un santo eremita, con poteri taumaturgici. A Fragalà è stata scoperta alla testimonianza più antica legata al suo culto, alcune odi scritte nel IX secolo da un monaco di nome Sergio, da cui risulterebbe che Calogero proveniva da Cartagine e morì nei pressi di Lilibeo. le lezioni dell'Uffizio, stampate nel 1610, lo dicono invece proveniente da Costantinopoli ed eremita sul monte Gemmariano.Calogero = di bella vecchiaia, dal grecoSul monte Gemmariaro presso Sciacca in Sicilia occidentale, san Calogero, eremita.


Sant' Alena da Forest


Alena (Elena) nacque da genitori pagani a Dielbeek, nelle vicinanze di Bruxelles attorno al 620 e si sarebbe fatta battezzare di nascosto della famiglia nella chiesa di Forest. Questo fatto scatenò le ire del padre, che sembra fosse un re del paese, il quale ordinò ai suoi soldati di prenderla quando tornava dalla chiesa e di portarla dinanzi a lui. Si racconta che nella fase della cattura e mentre veniva trascinata con la forza, uno dei soldati le abbia spezzato un braccio e che Alena, in conseguenza a questa ferita, sia morta il 17 giugno 640. Venne sepolta nella stessa Forest, nel punto dove nel 1105 sorse un monastero di monache benedettine. Il suo corpo fu esumato nel 1193 dall'abate di Afflighem, Godescalco e poi nel 1582 fu chiuso in una teca d'argento e sistemato in un nuovo altare costruito nel coro delle monache.Palma


San Leonzio di Tripoli


Il legionario San Leonzio, sottoposto in carcere ad atroci supplizi, portò infine a compimento il suo martirio presso Tripoli in Fenicia. La tradizione lo vuole ucciso insieme ad altri due compagni, non citati però dal nuovo Martyrologium Romanum.A Tripoli in Fenicia, ora in Libano, san Leonzio soldato, che, sottoposto in carcere ad atroci torture, ottenne la corona dei martiri.


Beato Pietro Sanchez


Il mercedario Beato Pietro Sanchez, fu inviato ad Algeri in Africa dove predicando il vangelo di Cristo liberò 50 prigionieri da una dura schiavitù. Con una vita piena di opere, morì nella pace del Signore a Valenza (Spagna) nell'anno 1503. L'Ordine lo festeggia il 18 giugno.


Santi Marco e Marcelliano


A Roma nel cimitero di Balbina sulla via Ardeatina, santi Marco e Marcelliano, martiri durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano, resi fratelli dal medesimo martirio.


Sant' Amando di Bordeaux


A Bordeaux in Aquitania, in Francia, sant'Amando, vescovo, che istruì nella dottrina della verità e battezzò san Paolino da Nola, che spesso lo lodò.


Santi Ciriaco e Paola


Lapidati in Africa, durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano. Patroni di Malaga in Spagna.In Africa, santi Ciriaco e Paola, martiri.


Santa Elisabetta di Schonau


A Schönau nella Renania in Germania, santa Elisabetta, vergine, insigne nell'osservanza della vita monastica.
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19/06/2018 10:32
 
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Beata Elena Aiello


Fondatrice delle Suore Minime della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo. Nacque a Montalto Uffugo nel 1895 e fin da piccolissima mostrò un’attenzione particolare per il messaggio evangelico. Rimasta orfana di madre si diede da fare per aiutare la famiglia, ma la sua chiamata sembrava essere quella alla vita religiosa nelle Suore del Preziosissimo Sangue. Entratavi come novizia, però, si ammalò gravemente tanto che la congregazione non la ritenne più idonea e la rimandò a casa pensandola prossima alla morte. Invece Elena ebbe un’apparizione di Gesù: le disse che sarebbe stata risanata, ma il Venerdì Santo di ogni anno avrebbe portato sul suo corpo i segni della Passione. E così avvenne: per il resto della vita nel giorno della morte di Gesù avrebbe sudato sangue e sperimentato le stigmate; segni che poi puntualmente scomparivano ogni Sabato Santo. Questa esperienza la spinse a dare vita a Cosenza a una nuova congregazione religiosa, l’Istituto delle Suore Minime della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo. Nelle regole indicò la Passione di Gesù come riferimento spirituale e la carità testimoniata nella sua terra da san Francesco da Paola come orizzonte quotidiano. Aprì alcuni istituti per gli orfani, ma anche un istituto magistrale per garantire un futuro alle ragazze uscite dall’orfanotrofio. Morì nel 1961 a Roma dove si era recata per aprire una nuova casa.


San Modesto Andlauer


Modeste Andlauer nacque il 22 maggio 1847 a Rosheim, in Alsazia, diocesi di Strasburgo. Entrò nei Gesuiti nel 1872 e dieci anni più tardi, ricevuta l'ordinazione presbiterale, fu destinato alla missione in Cina. Operò nella provincia di Hebei, non lontano da padre Rémy Isoré. Era assai stimato per la sua umiltà ed il suo spirito di preghiera. Nel 1900, con l'infuriare della persecuzione dei Boxers, i due missionari si incontrarono per discutere della situazione. Entrambi vennero sorpresi dai Boxers il 19 giugno nel villaggio di Ho-oui, ove aveva sede la missione di padre Isoré, nella cappella della comunità. Tutti i cristiani presenti furono radunati sul piazzale e vennero proposte loro due alternative: «Se andrete a destra, vuol dire che siete cristiani. Se andrete a sinistra, sarete salvi». Una trentina di persone optarono per la prima possibilità e furono massacrate. Tra loro i due missionari francesi.PalmaNel villaggio di Wuyi vicino alla città di Xianxian nella provincia dello Hebei in Cina, santi Remigio Isoré e Modesto Andlauer, sacerdoti della Compagnia di Gesù e martiri, che, durante la persecuzione dei Boxer, furono uccisi mentre pregavano davanti all'altare.


San Remigio Isoré


Rémy Isoré nacque il 22 gennaio 1852 a Bambecque, in Francia. Nel 1875 stava per essere ordinato sacerdote diocesano quando chiese di essere ammesso nella Compagnia di Gesù. Nel 1882 fu inviato missionario in Cina, dove quattro anni dopo, il 30 luglio 1886, ricevette l'ordinazione presbiterale con san Leon-Ignace Mangin. Si trovava in una comunità dei gesuiti a Chiang Kiach quando ebbe inizio la rivolta dei Boxers. Mentre tornava al suo posto di missione, fece tappa a Ho-oui, dove si incontrò con il confratello Modeste Andlauer. Entrambi vennero sorpresi dai Boxers il 19 giugno 1900 nel villaggio di Ho-oui. Tutti i cristiani presenti furono radunati e vennero proposte loro due alternative: «Se andrete a destra, vuol dire che siete cristiani. Se andrete a sinistra, sarete salvi». Una trentina di persone optarono per la prima possibilità e furono massacrate. Tra questi i due missionari francesi.

PalmaNel villaggio di Wuyi vicino alla città di Xianxian nella provincia dello Hebei in Cina, santi Remigio Isoré e Modesto Andlauer, sacerdoti della Compagnia di Gesù e martiri, che, durante la persecuzione dei Boxer, furono uccisi mentre pregavano davanti all'altare.


San Romualdo


Nobile, divenne eremita e dopo l'esperienza in Spagna, nei pressi di monastero sotto l'influenza di Cluny, iniziò una serie di peregrinazioni lungo l' Appennino con lo scopo di riformare monasteri ed eremi sul modello degli antichi cenobi dell'Oriente. La sua fama e il suo carisma lo misero più volte in contatto con i potenti, principi e prelati. Convertì Ottone III che lo nominò abate di S. Apollinare in Classe, carica che Romualdo rifiutò clamorosamente dopo un anno rifugiandosi a Montecassino dove portò il suo rigore ascetico. Riprese le sue peregrinazioni fondando numerosi eremi, l'ultimo dei quali fu Camaldoli. Questo nome deriva dal campo che un tale Maldolo aveva donato a Romualdo, in cerca di solitudine.Romualdo = che regna glorioso, dal tedescoBastone pastorale, ScalaSan Romualdo, anacoreta e padre dei monaci Camaldolesi, che, originario di Ravenna, desideroso di abbracciare la vita e la disciplina eremitica, girò l'Italia per molti anni, costruendo piccoli monasteri e promovendo ovunque assiduamente tra i monaci la vita evangelica, finché nel monastero di Val di Castro nelle Marche mise felicemente fine alle sue fatiche.


Santa Giuliana Falconieri


Nipote di uno dei Sette santi fondatori dei Servi di Maria, sant'Alessio, Giuliana Falconieri (1270-1341) ne seguì le orme diventando fondatrice e prima superiora delle Sorelle dell'ordine dei Servi della beata Vergine Maria, dette Mantellate. Con lei avevano preso il velo alcune sue amiche che la seguirono in uno stile di vita improntato al carisma dei Serviti e a una regola molto rigida. Nata a Firenze da una famiglia nobile, visse la vocazione sin da ragazza in casa, divenendo a 14 anni Terziaria. Vestito l'abito, anzi l'ampio mantello scuro che caratterizzò le religiose, resse il convento per 40 anni. Non potendo comunicarsi, nei suoi ultimi giorni la santa chiese che un'ostia consacrata le fosse posata sul petto. La particola - mentre lei moriva dicendo «Mio dolce Gesù, Maria!» - scomparve e ne rimase impresso il segno. Venne beatificata nel 1678 e canonizzata nel 1737.

Giuliana = appartenente alla 'gens Julia', illustre famiglia romana, dal latinoGiglioA Firenze, santa Giuliana Falconieri, vergine, che istituì le Suore dell'Ordine dei Servi di Maria, chiamate per il loro abito religioso 'Mantellate'.


Beata Michelina (Metelli Malatesta) da Pesaro


Nacque a Pesaro nel 1300. A dodici anni Michelina Metelli sposò uno dei Malatesta, signori di Pesaro. Nel 1320 rimase vedova e poco dopo perse l'unico figlio. Aiutata dalla beata Soriana superò la dolorosa prova e si fece terziaria francescana. Per amore di Cristo donò ai poveri tutte le sue ricchezze e si impegnò in una vita di austera penitenza e preghiera. Col beato Cecco fondò la confraternita della Santissima Annunziata per servire i poveri, assistere gli infermi e seppellire i morti. Si narra che più volte Cristo le parlò dalla Croce. In età matura andò pellegrina in Terra Santa per visitare i luoghi della vita e passione di Gesù. Morì il 19 giugno 1356. È venerata come compatrona della città e il suo corpo è custodito nel Santuario di Santa Maria delle Grazie di Pesaro. (Avv.)Michelina (come Michele) = chi come Dio?, dall'ebraicoA Pesaro, beata Michelina, vedova, che donò tutti i suoi beni ai poveri e, vestito l'abito del Terz'Ordine di San Francesco, mendicando il pane condusse una vita umile e disciplinata dall'osservanza.


Santi Lupo e Adleida


I santi Lupo e Adleida sono personaggi leggendari identificati con i genitori di Santa Grata di Bergamo. A Lupo è attribuita la qualifica di duca di Bergamo in un'epoca in cui tale carica non esisteva perché fu istituita soltanto con la conquista longobarda e probabilmente, se si tratta di un personaggio storico, è al periodo del regno longobardo che deve essere datato; è caratteristico delle incongruenze cronologiche che improntano la sua storia che nell'iconografia egli venga raffigurato con le insegne del Doge di Venezia. Anche il nome della sposa di Lupo, Adleida, è un nome germanico e rimanda chiaramente all'epoca longobarda. La leggenda vuole invece che i due coniugi si convertissero al cristianesimo nel secolo III ad opera della figlia Grata, che costruissero varie chiese tra cui quella di S. Salvatore e che addirittura fossero martiri. La loro memoria ricorreva un tempo il 19 giugno ma oggi non compaiono più nel calendario diocesano di Bergamo.


Beati Sebastiano Newdigate, Umfrido Middlemore e Guglielmo Exmew


Diciotto monaci Certosini di Londra morirono martiri tra il 1535 e il 1537, durante la persecuzione scatenata dal re Enrico VIII d'Inghilterra dopo lo scisma. Per aver rifiutato di disconoscere l'autorità del Papa i monaci William Exmew, Humphrey Middlemore e Sebastian Newdigate furono arrestati, torturati ed infine, il 19 giugno 1535, martirizzati. Papa Leone XIII li beatificò il 9 dicembre 1886 insieme ad altri martiri della medesima persecuzione.PalmaA Londra in Inghilterra, beati martiri Sebastiano Newdigate, Unfredo Middlemore e Guglielmo Exmew, sacerdoti della Certosa della città, che, messi in carcere sotto il re Enrico VIII per essere rimasti fermamente fedeli alla Chiesa di Cristo, tenuti per diciassette giorni incatenati a delle colonne, portarono a termine il loro martirio con l'impiccagione a Tyburn.


Santi Gervasio e Protasio


A chi visita la basilica milanese di Sant'Ambrogio il nome di Gervaso e Protaso, martiri del II secolo, potrà dire poco. Ma se si scende nella cripta ecco le loro reliquie accanto alla tomba del vescovo. Fu infatti Ambrogio a far scavare davanti alla basilica dei santi Nabore e Felice, a Porta Vercellina. E lì rinvenne i resti dei due martiri vissuti due secoli prima e quasi dimenticati. Dopo la traslazione nella basilica sono diventati "pietre angolari" della diocesi.Gervasio = dalla lancia acuta, dal tedescoPalmaA Milano, commemorazione dei santi Gervasio e Protasio, martiri, i cui corpi furono rinvenuti da sant'Ambrogio e in questo giorno solennemente traslati nella nuova basilica da lui costruita.


Beato Tommaso Woodhouse


Sempre a Londra, beato Tommaso Woodhouse, sacerdote della Compagnia di Gesù e martire, che, ordinato sacerdote sotto la regina Maria la Cattolica e poi tenuto in carcere durante la persecuzione della regina Elisabetta I a motivo della sua fede per più di dodici anni, si adoperò strenuamente per riconciliare i compagni di prigionia con la Chiesa cattolica, finché sul patibolo di Tyburn coronò il suo martirio.


Beato Arnaldo de Liniberio


Il beato Arnaldo de Liniberio fu il IV° priore del convento mercedario di Barcellona, come redentore liberò 156 schiavi in Marocco e 32 a Granada. Religioso pieno di benevolenza verso tutti, anche verso i mori; colmo di virtù e opere sante morì santamente nella pace del Signore e fu sepolto vicino all'altare della chiesa del suo convento in Barcellona. L'Ordine lo festeggia il 19 giugno.


Santi Martiri Mercedari di Maiorca


Mentre navigavano verso l'Africa per redenzione, questi Santi mercedari di Maiorca (Spagna), furono presi dai piratimori, i quali vedendoli rimanere costanti nella professione della loro fede li gettarono in mare e trionfanti raggiunsero la corona dei martiri di Gesù Cristo.L'Ordine li festeggia il 19 giugno.


San Donato di St-Diè


Sui monti Vosgi in Burgundia, nel territorio dell'odierna Francia, san Deodato, vescovo di Nevers, che si tramanda abbia fondato in questo luogo un monastero che prese poi il suo nome.


Beato Gerlando d'Alemagna


A Caltagirone in Sicilia, traslazione del beato Gerlando, che, cavaliere dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, si dedicò con amore alle vedove e agli orfani.


Sant' Ildemarca (Childomarca) di Fecamp


Nel monastero di Fécamp in Neustria, in Francia, santa Ildemarca, badessa, che accolse benignamente e curò san Leodegario mutilato da Ebroíno.


San Lamberto di Saragozza


BambiniLamberto = splendore del paese, dal tedescoA Saragozza in Spagna, san Lamberto, martire.
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20/06/2018 08:35
 
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San Metodio di Olimpo


Metodio nacque in Licia, nell'Asia Minore, intorno al III secolo d.C. e divenne vescovo di Olimpo e di Filippi. Morì martire nelle ultime persecuzioni romane, forse sotto Diocleziano, attorno all'anno 311. Metodio aveva una cultura filosofica molto ampia, e fu infatti un importante teologo e uno scrittore assai prolifico. Ha un posto importante nella storia della letteratura teologica, in quanto nelle sue opere combatté con successo varie tesi eretiche di Origene. In particolare, attaccò la dottrina origenista secondo la quale il corpo degli uomini, al momento della resurrezione, non sarà lo stesso che essi avevano in vita, e avversò anche l'altra dottrina (di stampo platonico) che affermava la preesistenza dell'anima alla nascita fisica. Tuttavia, è certo che Metodio avesse un grande rispetto per Origene, e riconosceva il suo grande contributo alla teologia della Chiesa. Come Origene, anche Metodio venne notevolmente influenzato dalla filosofia di Platone, e diede grande importanza all'interpretazione allegorica della Scrittura. Delle sue opere ci è pervenuto il dialogo Il simposio delle dieci vergini, a imitazione del Simposio di Platone, e (in traduzione slava) i trattati Sul libero arbitrio e Aglaofonte o Sulla resurrezione, in cui controbatteva le concezioni cosmologiche e antropologiche di Origene. È andata perduta invece la confutazione del libro di Porfirio Contro i cristiani, che si sarebbe chiamata, appunto, Contro Porfirio, insieme ad alcune opere esegetiche. Comunque, la maggior parte delle sue opere pervenuteci si trova in uno stato frammentario.Commemorazione di san Metodio, vescovo di Olimpo e martire, che scrisse opere dallo stile elegante e forbito e sul finire della persecuzione dell'imperatore Diocleziano ricevette egli stesso la corona del martirio.


San Giovanni (Scalcione) da Matera


Nacque nel 1070 a Matera da una famiglia di nobili. Da giovane si trasferì a Taranto dove chiese ospitalità e lavoro ai monaci basiliani dell'Isola di San Pietro. Ispirato da una visione si recò in Calabria e poi in Sicilia continuando a condurre un'esistenza nel segno della penitenza e della rinuncia. Ritornato in Puglia, a Ginosa, si fece conoscere come predicatore nella zona e attirando l'ammirazione di molti. Imprigionato a causa di false calunnie fu liberato miracolosamente. Allontanatosi dalla terra natia, vi fece ritorno in seguito a una visione. Dopo un incontro e un periodo di permanenza con l'eremita san Guglielmo da Vercelli decise di andare in Palestina. Tuttavia passando per Bari comprese che la sua missione doveva svolgersi in quella città. Dopo un periodo di predicazione si fermò vicino a Pulsano, dove fondò una comunità che in sei mesi vide l'adesione di 50 monaci. La Congregazione monastica fu detta degli «Scalzi». Morì nel monastero di Foggia nel 1139.

MateraGiovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraicoNel monastero di San Giacomo di Foggia in Puglia, san Giovanni da Matera, abate, che, insigne per austerità di vita e per la predicazione al popolo, fondò sul Gargano la Congregazione di Pulsano di osservanza benedettina.


Beata Margherita Ebner


Entrò nel monastero di Maria S.ma a Medingen, nella diocesi di Augusta, dove, specialmente dal 1314 al 1326 patì diverse infermità, che la condussero più volte in fin di vita. A causa della guerra la comunità monastica si disperse e Margherita ritornò alla casa paterna, qui continuò a vivere in gran ritiro e preghiera. Tornata in clausura, nel 1332 conobbe il sacerdote Enrico di Nordlingen, che divenne presto il suo direttore spirituale. Dopo dure prove, il 1° novembre 1347, ebbe la grazia del matrimonio spirituale con Gesù Cristo. Fu una figura centrale nel movimento spirituale tedesco degli "amici di Dio". La sua spiritualità segue l'anno liturgico e si concentra sulla persona di Gesù. E' arrivato fino a noi il suo diario spirituale scritto dal 1312 al 1348, che svela la vita umile, devota, caritatevole e confidente in Dio di una religiosa provata da molte pene e malattie.Nel monastero di Medingen nella Baviera, in Germania, beata Margherita Ebner, vergine dell'Ordine dei Predicatori, che, pur provata per Cristo da molteplici infermità, condusse una vita salutare per lei, mirabile agli occhi altrui e gradita a Dio, e molto scrisse sull'esperienza mistica.


Beato Giovanni Gavan (Gawen)


Nel 1687 fu scoperta in Inghilterra la cosiddetta «Congiura di Oates», pretesa cospirazione di «papisti» per uccidere il re, esautorare il governo e sradicare la religione protestante, denunziata da Titus Oates. In questa provocazione furono coinvolte eminenti personalità cattoliche e tra queste anche Tommaso Whitebrand, provinciale dei Gesuiti, che fu giudicato il 13 giugno 1679. Con lui comparvero dinanzi al tribunale altri quattro gesuiti, cioè Guglielmo Harcout, Giovanni Fenwich, Antonio Turèner e Giovanni Gavan o Gawen. Quest'ultimo, nato a Londra, fu educato nel seminario di Saint Omer, meritandosi per la sua bontà il soprannome di «Angelo» e poi, a venti anni, nel 1660, entrò nella Compagnia, completò i suoi studi a Liegi e a Roma e nel 1671 fu inviato in Inghilterra, dove per otto anni lavorò con zelo e profitto. Fu arrestato in casa dell'ambasciatore imperiale e, dopo un rapido processo, fu condannato a morte con i confratelli. La sentenza contro i cinque gesuiti fu eseguita il 20 giugno 1679 sulla forca di Tyburn. Giovanni fu beatificato con gli altri, nel 1929, da Pio XI.

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Beato Luigi Matienzo


Mercedario del convento di Logrono (Spagna), il Beato Luigi Matienzo, nell'anno 1579 a Tunisi in Africa, realizzò una numerosa redenzione di 220 schiavi, tra i quali vi era un gruppo di importanti cavalieri portoghesi, ragione per cui aumentò il costo della redenzione. Non avendo abbastanza beni per il pagamento rimase in pegno per tre anni chiuso in un tenebroso carcere soffrendo molti maltrattamenti fino a quando non fu riscattato. Ritornato in patria con nel cuore e sulla bocca sempre la passione di Cristo, morì santamente nel suo convento. L'Ordine lo festeggia il 20 giugno.


Beati Francesco Pacheco e compagni


Questi martiri missionari appartenevano alla Compagnia di Gesù e furono condannati al rogo durante i primi anni del 1600 a Nagasaki. Francesco Pacheco, Giovanni Battista Zolam, Paolo Xinsuki, Pietro Rinscei, Vincenzo Caun, Giovanni Kinsaco, un collaboratore dei gesuiti, terziario francescano, Baldassarre de Torres e Michele Tozò vennero tutti beatificati nel 1867 da Pio IX.A Nagasaki in Giappone, beati martiri Francesco Pacheco, sacerdote, e otto compagni, della Compagnia di Gesù, condannati al rogo in odio alla fede.


Beato Martino de Agreda


Inviato in redenzione nel 1280 da San Pietro de Amer, il Beato Martino de Agreda, liberò 129 schiavi in Andalusia (Spagna), ma ritornato in Pastiglia con i redenti finì in un'imboscata di briganti che lo spogliarono e disposero di vendere i redenti agli infedeli, quando per miracolo arrivarono i soldati del Re di Granada e li liberarono. Con una grande devozione alla Madonna della Mercede, la sua vita fu esemplare e le sue virtù lo condussero santamente in Paradiso. L'Ordine lo festeggia il 20 giugno.


Beata Margherita Ball


Durante la persecuzione di Elisabetta I d'Inghilterra, ospitava nella sua casa sacerdoti e religiosi. Denunciata dal suo stesso figlio, fu incarcerata a Dublino e morì vittima di atroci tormenti.Nello stesso luogo (Dublino in Irlanda) commemorazione della beata Margherita Ball, martire, che, rimasta vedova, fu arrestata, su denuncia del suo stesso figlio, per avere accolto in casa molti sacerdoti ricercati e, dopo varie torture, morì settuagenaria in un giorno rimasto sconosciuto.


Beato Dermot (Dermizio) O'Hurley


A Dublino in Irlanda, passione del beato Dermizio O'Hurley, vescovo e martire, che, avvocato laico, divenne vescovo di Cashel per volontà di papa Gregorio XIII; sotto la regina Elisabetta I, interrogato e torturato per mesi, respinse fermamente ogni accusa e professò davanti al patibolo issato ad Hoggen Green di essere pronto a morire per la fede cattolica e per il suo ministero episcopale.


Beati Tommaso Whitbread e compagni


A Londra, beati martiri Tommaso Whitbread e i compagni Guglielmo Harcourt, Giovanni Fenwich, Giovanni Gavan e Antonio Turner, sacerdoti della Compagnia di Gesù, che, sotto la falsa accusa di aver congiurato a morte contro il re Carlo II, subirono a Tyburn il martirio per il regno dei cieli.


Beato Giovanni Battista Zola


Giovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraicoPalmaA Nagasaki in Giappone, beati martiri Francesco Pacheco, sacerdote, e otto compagni, della Compagnia di Gesù, condannati al rogo in odio alla fede.


San Gobano


Nel territorio di Laon in Neustria, nell'odierna Francia, san Gobano, sacerdote, che, nato in Irlanda e divenuto in Inghilterra discepolo di san Fosco, per amore di Cristo partì per la Francia e condusse nei boschi vita eremitica.


Beato Paolo Xinsuki (Kinsuke)


A Nagasaki in Giappone, beati martiri Francesco Pacheco, sacerdote, e otto compagni, della Compagnia di Gesù, condannati al rogo in odio alla fede.

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21/06/2018 08:55
 
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San Luigi Gonzaga


Figlio del marchese Ferrante Gonzaga, nato il 19 marzo del 1568, fin dall'infanzia il padre lo educò alle armi, tanto che a 5 anni già indossava una mini corazza ed un elmo e rischiò di rimanere schiacciato sparando un colpo con un cannone. Ma a 10 anni Luigi aveva deciso che la sua strada era un'altra: quella che attraverso l'umiltà, il voto di castità e una vita dedicata al prossimo l'avrebbe condotto a Dio. A 12 anni ricevette la prima comunione da san Carlo Borromeo, venuto in visita a Brescia. Decise poi di entrare nella compagnia di Gesù e per riuscirci dovette sostenere due anni di lotte contro il padre. Libero ormai di seguire Cristo, rinunciò al titolo e all'eredità ed entrò nel Collegio romano dei gesuiti, dedicandosi agli umili e agli ammalati, distinguendosi soprattutto durante l'epidemia di peste che colpì Roma nel 1590. In quell'occasione, trasportando sulle spalle un moribondo, rimase contagiato e morì. Era il 1591, aveva solo 23 anni.

Giovani, GioventùLuigi = derivato da ClodoveoMemoria di san Luigi Gonzaga, religioso, che, nato da stirpe di principi e a tutti noto per la sua purezza, lasciato al fratello il principato avito, si unì a Roma alla Compagnia di Gesù, ma, logorato nel fisico dall'assistenza da lui data agli appestati, andò ancor giovane incontro alla morte.


San Mevenno


La vita del santo abate Mevenno (Main, Mewan o Méen) è particolarmente legata a un suo celebre discepolo, il sovrano bretone san Giudicaele. Originario del Galles, Mevenno era uno di quei monaci celti che nel VI secolo erano soliti spostarsi nella Cornovaglia e nella Bretagna, i cui viaggi e le cui vite non traspaiono che dalle leggende e dalla toponomastica. Si narra fosse nato a Gwent ed entrò nel monastero di Caldey. Seguì poi l'abate, san Sansone di Dol, nei suoi viaggi missionari nelle terre suddette. Mevenno ottenne un terreno presso Gael, nella foresta di Brocéliande, ove eresse un grande centro missionario. In seguito si fece promotore della fondazione della futura grande abbazia di Saint-Méen. In Cornovaglia, non distanti l'una dall'altra, sorgono due parrocchie rispettivamente dedicate a san Mewan e a san Austell suo discepolo, mentre in Bretagna ed in Normandia non pochi luoghi derivano il loro nome, sotto molteplici forme, proprio da Mavenno. Alla morte del santo, le sue reliquie furono accolte dall'abbazia bretone di Saint-Méen-le-Grand.

A Ghé nella Bretagna, in Francia, san Mevenno, abate, che, originario del Galles, si ritirò in una selva nell'interno della Bretagna, dove fondò un monastero.


San Jose Isabel Flores Varela


Cappellano di Matatlán, della parrocchia di Zapotlanejo, Jalisco (Arcidiocesi di Guadalajara). Per 26 anni diffuse la carità del suo ministero in quella cappellania, mostrandosi a tutti un padre affettuoso che li edificò con la sua abnegazione e con la sua povertà, il suo spirito di sacrificio, la sua pietà e la sua sapienza. Un vecchio compagno che era stato protetto da Padre Flores lo denunciò al capo di Zapotlanejo e venne incarcerato il 18 giugno 1927, quando stava dirigendosi verso un campo per celebrare l'Eucarestia. Cercarono di ucciderlo impiccandolo ma non vi riuscirono. Il capo ordinò di sparare, ma un soldato riconobbe in lui il sacerdote che lo aveva battezzato e non volle farlo; infuriato l'aguzzino assassinò il soldato. Misteriosamente le armi non spararono contro padre Flores e, quindi, uno di quegli assassini tirò fuori un grosso coltello e scannò il valoroso martire.PalmaNel territorio di Zapotlanejo in Messico, san Giuseppe Isabel Flores, sacerdote e martire al tempo della grande persecuzione.


Santa Demetria di Roma


Santa Demetria era un tempo commemorata nel Martirologio Romano al 21 giugno, ma nei repertori agiografici il suo dies natalis è riferito in giorni diversi. Secondo la leggendaria passio di Pimenio sarebbe stata figlia dei martiri Flaviano e Dafrosa e sorella di Santa Bibiana. Dopo la morte dei genitori, arrestata insieme con la sorella e condotta alla presenza dell'imperatore Giuliano, improvvisamente morì di spavento. Come per i suoi familiari, anche per Demetria bisogna dire che si tratta di un personaggio storicamente incerto.Demetria = sacra alla dea Demetra, dal grecoPalma


Santa Colagia


Originaria di Barcellona, Santa Colagia ricevette l'abito mercedario dalle mani di San Bernardo da Corsara, e si aggregò alle prime giovani che avevano seguito Santa Maria de Cervellon formando la prima comunità femminile dell'Ordine Mercedario. Fu grandissima maestra spirituale e vergine prudente conducendo una vita di mortificazione e preghiera e dopo aver compiuto tanti miracoli e prodigi, raggiunse la felicità eterna nell'anno 1295 nel convento di Barcellona. L'Ordine la festeggia il 21 giugno.


San Giovanni Rigby


Giovanni Rigby, anglicano convertitosi al cattolicesimo, per questo fu ucciso il 21 giugno del 1600. È stato canonizzato insieme ai Quaranta martiri d'Inghilterra e Galles nel 1970 da Papa Paolo VI.A Londra in Inghilterra, san Giovanni Rigby, martire, che, arrestato e condannato a morte sotto la regina Elisabetta I per essersi riconciliato con la Chiesa cattolica, fu impiccato a Southwark e sventrato mentre era ancora vivo.


Beato Melchiorre della Pace


Mercedario e zelante predicatore, il Beato Melchiorre della Pace, andò in Africa per redimere schiavi. Desiderava con ardore il martirio per dar maggior lode a Cristo, amorevolmente infondeva a chiunque l'avvicinava pace e serenità e con grande amore e fu ricevuto dal sultano del Marocco, per cui il suo desiderio non fu esaudito. Ritornato in patria spirò serenamente. L'Ordine lo festeggia il 21 giugno.


Beato Giacomo Morelle Dupas


In una galera ancorata davanti a Rochefort in Francia, beato Giacomo Morelle Dupas, sacerdote e martire, che, severo con se stesso e mite con gli altri, condannato al carcere per avere esercitato il suo ministero di parroco nel territorio di Poitiers durante la rivoluzione francese, morì di inedia.


Beato Giovanni di Gesù


Nel convento di Sant'Eulalia in Siviglia (Spagna), il mercedario Giovanni di Gesù, soprannominato Elemosiniere poiché quello era il suo compito, visse in umiltà e semplicità con una fede lodevole. Morì nel bacio del Signore e di lui si narrano molti miracoli. L'Ordine lo festeggia il 21 giugno.


San Radulfo (Rodolfo) di Bourges


A Bourges nell'Aquitania, ora in Francia, san Rodolfo, vescovo, che, pieno di premura al riguardo della vita sacerdotale, insieme ai sacerdoti della Chiesa a lui affidata si prese cura di riunire in una raccolta sentenze dei santi Padri e dei canoni ad uso pastorale.


San Raimondo


A Huesca in Aragona, san Raimondo, che, divenuto da canonico regolare vescovo di Roda e di Barbastro, non volle mai combattere militarmente i nemici della fede cristiana e per questo fu per tre anni espulso dalla sua sede.


San Leufredo (Leutfrido)


Nel territorio di Évreux nella Neustria, in Francia, san Leutfrido, abate, fondatore del monastero di La Croix, che resse per circa quarantotto anni.


Beato Tommaso da Orvieto


A Orvieto in Umbria, beato Tommaso, religioso dell'Ordine dei Servi di Maria.

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23/06/2018 08:21
 
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San Giuseppe Cafasso


Nasce a Castelnuovo d'Asti nel 1811, frequenta le scuole pubbliche al suo paese e poi entra nel Seminario di Chieri (Torino). E' di salute malferma, ma sacerdote già a 22 anni, e con un solido ascendente sui compagni. Viene accolto dal teologo Luigi Guala nel convitto ecclesiastico da lui aperto a Torino. Questi lo spinge a compiere opera di catechesi verso i giovani muratori e i carcerati, poi lo vuole a fianco nella cattedra di teologia morale. In 24 anni di insegnamento Giuseppe forma generazioni di sacerdoti, dedicandosi anche ad un'intensa opera pastorale verso tutti bisognosi: condivide le ore estreme con i condannati a morte ed opera tra i carcerati, cui non fa mancare buone parole e sigari, includendo nel suo servizio anche l'aiuto alle famiglie e il soccorso ai dimessi. Succeduto al Guala, ne perfeziona l'opera, rifiutando sempre ogni titolo onorifico. Grande amico di don Giovanni Bosco (che lo definirà «modello di vita sacerdotale»), lo aiuta materialmente e moralmente nella sua missione. E' patrono dei carcerati e dei condannati a morte.

Giuseppe = aggiunto (in famiglia), dall'ebraicoA Torino, san Giuseppe Cafasso, sacerdote, che si dedicò alla formazione spirituale e culturale dei futuri sacerdoti e a riconciliare a Dio i poveri carcerati e i condannati a morte.


Beata Maria di Oignies


Maria d'Oignies, beghina e mistica, nacque a Liegi nel 1177 circa da famiglia benestante. All'età di 14 anni si sposò, ma in seguito decise con il marito di dedicarsi ad una vita apostolica di castità e carità, lavorando in un lebbrosario. All'età di 30 anni, nel 1207, si ritirò in una comunità di conversi, ossia di suore e fratelli laici, coordinata da un gruppo di preti, fra cui Jacques de Vitry, futuro Cardinale d'Acri in Palestina e protettore del movimento delle beghine. Maria ebbe molta influenza spirituale su Jacques, che ne scrisse la biografia e che la aiutò la fondare la sua comunità autosufficiente di beghine e begardi. Nonostante le accuse di eresia che sarebbero state mosse al movimento negli anni successivi, Maria fu sempre molto ortodossa nelle sue convinzioni, tant'è che appoggiò con entusiasmo la Crociata contro i catari del 1209. Nel 1212 si racconta che Maria avesse ricevuto le stimmate, ben 12 anni prima di San Francesco. Morì nel 1213 all'età di 36 anni.A Oignies sempre nell'Hainault, nel territorio dell'odierna Francia, beata Maria, che, ricca di doni mistici, con il consenso del marito, visse reclusa in una cella e poi fondò e regolamentò l'Istituto detto delle Beghine.


Santi Martiri di Nicomedia


Sono uno dei quattro gruppi di martiri dell'Ellesponto, caduti nel 303 sotto la persecuzione di Diocleziano e commemorati in altrettante date. Nicomedia era la residenza di Diocleziano, che, divenuto imperatore, oltre ad esaltare gli antichi culti romani, fu l'autore di una delle più grosse persecuzioni contro i cristiani.Il primo a subire il martirio fu san Pietro di Nicomedia, che prestava servizio nel palazzo dell'imperatore. Diocleziano volle che la punizione del cristiano, rifiutatosi di compiere le rituali offerte alle divinità di Roma, fosse un monito per tutti gli altri cristiani della sua città. A Pietro vennero strappati brandelli di carne e sulle ferite fu versato l'aceto. Pietro venne poi condanato al rogo. L'eroico comportamento del martire infuse serenità e coraggio agli altri ventimila cristiani di Nicomedia, che pochi giorni dopo diedero la loro testimonianza di fede in Cristo con la propria vita.

Commemorazione di moltissimi santi martiri di Nicomedia, che, rifugiatisi sui monti e nelle grotte al tempo dell'imperatore Diocleziano, subirono con animo sereno il martirio per la fede in Cristo.


Beato Pietro Giacomo da Pesaro


Dobbiamo alla sua attività di calligrafo le prime due date certe della sua vita. L'8 agosto del 1472 lo troviamo infatti a Farneto di Montelabbàte (Pesaro) e il 3 novembre maestro degli studenti a Perugia, dove, l'anno seguente otterrà il grado di Lettore. Nel 1479 fu promosso maestro in Sacra Teologia. Insegnò negli Studi generali di Firenze e di Bologna. Dalle notizie che conosciamo per certe e da altre che si desumono indirettamente, il Beato emerge per alcune caratteristiche inconfondibili: la santità di vita, l'amore per lo studio, l'impegno nell'evangelizzazione e nella formazione spirituale e culturale dei giovani agostiniani, la preghiera e la penitenza. Predicò con grande zelo la parola di Dio in molte città d'Italia e amò intensamente la vita contemplativa. Morì nel 1496 a Valmanente (PU), dove le sue reliquie si venerano nella chiesa agostiniana.Pio IX ne approvò il culto nel 1848.Nell'eremo di Valmanente nelle Marche, beato Pietro Giacomo da Pesaro, sacerdote dell'Ordine degli Eremiti di Sant'Agostino.


Beato Lupo de Paredes


Vissuto fino all'età di 114 anni di cui 80 nella regola dell'Ordine Mercenario, il Beato Lupo de Paredes, conservò la purezza verginale e si mostrò sempre esemplare per la pazienza e santità. Onorò con la sua vita l'Ordine ed il convento di Santa Maria in Logrono (Spagna), nel quale dopo aver preannunziato giorno e ora della propria morte, senza alcuna malattia raggiunse la vita eterna.L'Ordine lo festeggia il 23 giugno.


Sant' Eteldreda di Ely


Collana, Due daine, CoronaNel monastero di Ely nell'Inghilterra orientale, santa Edeltrude, badessa: figlia del re e lei stessa regina di Northumbria, rifiutate per due volte le nozze, ricevette dal santo presule Vilfrido il velo monacale nel monastero da lei stessa fondato e che, divenuta madre di moltissime vergini, resse con il suo esempio e con i suoi consigli.


Beata Francesca Martel


Fondatrice del monastero mercedario dell'Assunzione in Siviglia (Spagna), la Beata Francesca Martel, fu una religiosa di grandi virtù, attenta nella preghiera e nell'osservanza della regola. Alla sua morte il corpo venne tumulato nella chiesa dello stesso monastero.L'Ordine la festeggia il 23 giugno.


San Tommaso Garnet


Tommaso = gemello, dall'ebraicoPalmaA Londra in Inghilterra, san Tommaso Garnet, sacerdote della Compagnia di Gesù e martire, che, ordinato nel Collegio Inglese di Valladolid e poi tornato in Inghilterra, dopo essere stato per due volte arrestato, salì sul patibolo di Tyburn sotto il re Giacomo I.


Beata Raffaella Santina Cimatti


Ad Alatri nel Lazio, beata Maria Raffaella (Santina) Cimatti, vergine, delle Suore della Misericordia per gli Infermi, che condusse una vita umile e nascosta, adoperandosi con cordiale carità e costante attenzione specialmente per i malati e i poveri.


San Lanfranco Beccari


Lanfranco = paese libero, libero nel paese, dal tedescoBastone pastoraleA Pavia, san Lanfranco, vescovo, che, uomo di pace, patì molto per favorire la riconciliazione e la concordia nella città.


San Valero


A Onhaye nell'Hainault, nell'odierno Belgio, san Valero, sacerdote, che si tramanda sia stato ucciso con un remo, mentre attraversava la Mosa, da un nipote sacerdote, di cui aveva biasimato i costumi.


San Bili (Bilio)


A Vannes in Bretagna, san Bilio, vescovo e martire, che si tramanda sia stato ucciso dai Normanni durante la devastazione della città.
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24/06/2018 07:43
 
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Giovanni Battista


Giovanni Battista è l'unico santo, oltre la Madre del Signore, del quale si celebra con la nascita al cielo anche la nascita secondo la carne. Fu il più grande fra i profeti perché poté additare l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. La sua vocazione profetica fin dal grembo materno è circondata di eventi straordinari, pieni di gioia messianica, che preparano la nascita di Gesù. Giovanni è il Precursore del Cristo con la parole con la vita. Il battesimo di penitenza che accompagna l'annunzio degli ultimi tempi è figura del Battesimo secondo lo Spirito. La data della festa, tre mesi dopo l'annunciazione e sei prima del Natale, risponde alle indicazioni di Luca. (Mess. Rom.)MonaciAgnello, asciaSolennità della Natività di san Giovanni Battista, precursore del Signore: già nel grembo della madre, ricolma di Spirito Santo, esultò di gioia alla venuta dell'umana salvezza; la sua stessa nascita fu profezia di Cristo Signore; in lui tanta grazia rifulse, che il Signore stesso disse a suo riguardo che nessuno dei nati da donna era più grande di Giovanni Battista.


San Rumoldo di Mechelen


Di sicuro su san Rumoldo di Mechelen (Malines), in Belgio, si sa che era anglosassone come altri missionari dell'VIII secolo, si pensi a san Bonifacio. Inoltre è certo che nacque intorno al 720, forse in Scozia, che fu evangelizzatore della zona del fiume Dyle, nell'attuale Belgio, e che vi morì di morte violenta (l'esame del cranio nel 1775, millenario della morte, rilevò un colpo di corpo contundente). Su di lui restano due «Vite» - risalenti a XII e XIII-XV secolo - che aggiungono alla sostanza molti elementi leggendari. Fu accolto molto bene dalla nobiltà locale, e già comunque in zona vi erano dei cristiani. Resta misterioso il motivo della sua uccisione, dopo la quale fu gettato nel Dyle. Una delle due «Vite» lo attribuisce al rimprovero del santo a due adulteri, che si vendicarono. Il suo copro miracolosamente ritrovato nel letto del fiume riposa nella cattedrale di Mechelen (Malines). È patrono della diocesi di Malines-Bruxelles.

A Malines nel Brabante, nell'odierno Belgio, san Rumoldo, venerato come eremita e martire.


Beato Ivano


Visse verso la fine del secolo IX in Boemia, secondo una «Vita» latina era consanguineo del re d'Ungheria santo Stefano. Secondo un'altra versione della «Vita» fu figlio del duca dei croati, Charvati. Studi moderni affermano che fu monaco benedettino nel monastero sassone di Coevey, poi ritiratosi, eremita, in Boemia. A conferma di ciò esiste un elenco di monaci di quel monastero dell'865 che porta il nome Unvano. Durante una battuta di caccia, l'eremita Ivano fu scoperto dal duca boemo Borivoj e invitato al castello di Tetìn, dove dopo aver ricevuto i desiderati sacramenti, rimase a colloquio con la duchessa santa Ludmilla, prima di ritornare al suo eremitaggio. Il duca Borivoj s'impegnò con lui che alla sua morte avrebbe edificato una chiesa dedicata a san Giovanni Battista.

Ivano = come Giovanni


Santa Maria Guadalupe (Anastasia Guadalupe Garcia Zavala)


Al secolo: Anastasia Guadalupe García Zavala (1878-1963), a Guadalajara, in Messico, si dedicò all'assistenza dei malati. Aiutò il sacerdote Cipriano Íñiguez Martín del Campo alla fondazione della Congregazione delle Ancelle di S. Margherita Maria e dei Poveri, che diresse come superiora, promovendone lo sviluppo in tempi difficili per la Chiesa messicana. Nel 2000 è stato promulgato il decreto sulle sue virtù eroiche.A Guadalajara in Messico, beata Maria di Guadalupe (Anastasia) García Zavala, vergine, che partecipò attivamente alla fondazione della Congregazione delle Ancelle di Santa Margherita Maria e dei Poveri e svolse con impegno opere di carità tra i poveri e gli ammalati.


Beato Cristoforo de Albarran


Fu uno dei primi sacerdoti che si avventurarono nell'andare a predicare il vangelo agli indios che popolavano il sud del Perù e gran parte di quelle terre che oggi sono la Repubblica Argentina ed il Paraguay. Zelante missionario, il mercedario Beato Cristoforo de Albarran, predicò il vangelo di Cristo con grande fervore in Santiago del Estero, Cordova, Jujuy, la Asuncion ecc...Venne martirizzato dai ciriguani nell'anno 1566, che lo trafissero con frecce e gettarono il suo corpo in un rogo ardente mentre dal cielo scendeva una nube candida, la quale svanì nell'aria davanti ai loro occhi.L'Ordine lo festeggia il 24 giugno.


San Teodgaro


Evangelizzò Vendyssel in Danimarca, di cui è patrono. Costruì la prima delle Chiese in legno, tipiche di questa regione.A Vestervig in Danimarca, san Teodgaro, sacerdote, che fu missionario in questa regione, dove costruì in legno la prima chiesa.


San Gunardo (Goardo) di Nantes


A Nantes in Bretagna, san Goardo, vescovo e martire, che, mentre celebrava una Messa solenne con il popolo nella cattedrale, morì insieme a molti fedeli trafitto dalle frecce degli empi Normanni mentre cantava Sursum corda.


San Simplicio di Autun


Ad Autun nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Simplicio, che, di famiglia nobile e pia, visse in assoluta castità in compagnia della sua virtuosissima moglie e fu poi eletto all'episcopato.


Santi Agoardo e Agilberto e compagni


Nel villaggio di Créteil nel territorio di Parigi, passione dei santi Agoardo e Agilberto e di molti altri, martiri.


San Giuseppe Yuan Zaide


Nella provincia di Sichuan in Cina, san Giuseppe Yuan Zaide, sacerdote e martire, strangolato in odio alla fede cristiana.


San Teodolfo di Lobbes


A Lobbes in Austrasia ora in Belgio, san Teodolfo, vescovo e abate.


Santi Giovanni e Festo


A Roma sulla via Salaria antica, santi Giovanni e Festo, martiri.
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25/06/2018 09:37
 
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San Prospero d'Aquitania


Ha studiato nella nativa Aquitania (Gallia romana) ed è buon letterato e teologo. Ma non sarà prete. Vive per molti anni, dal 426, nei monasteri di Marsiglia e della sua regione, come monaco laico. Non è martire e non ha fatto miracoli. La Chiesa lo venera come maestro di fede. Tra i monaci marsigliesi, Prospero vede diffondersi una dottrina secondo cui l'uomo è capace di volere il bene e di salvarsi con la sola sua volontà, sicché la grazia divina è preziosa, ma non indispensabile. Diffonde queste idee il monaco Pelagio, venuto dall'Inghilterra a Roma, e poi fuggito nel 410 verso il Nordafrica con molti Romani, quando l'Urbe è stata saccheggiata dai Goti di Alarico. Poi, dall'Africa alla Palestina, ha raccolto molti seguaci (specie tra gli anacoreti, volontari della penitenza) e ha disorientato fedeli e vescovi. Al "pelagianesimo" ha reagito subito con energia Agostino vescovo di Ippona, con i trattati De peccatorum meritis, De natura et gratia e De spiritu et littera (412-415). Poi papa Innocenzo I e il concilio di Cartagine hanno respinto la dottrina di Pelagio. Ma nel Marsigliese i monaci ce l'hanno con Agostino: i suoi trattati non li convincono, anzi! Si affretta Prospero a informare Agostino e a spiegargli che questi vanno orientati, c'è bisogno ancora di spiegare, di chiarire... Agostino si rimette al lavoro, scrivendo un nuovo trattato con chiarimenti: è l'ultima sua opera prima di morire (a poca distanza da Pelagio). Ma ancora invano: quelli tengono duro; e come loro nel mondo cristiano ce ne sono molti... Così, Prospero si vota alla battaglia dottrinale e alla difesa di Agostino dalle accuse scaturenti a volte da incomprensione, da partito preso, da ignoranza, da certi modi agostiniani di esprimersi, certa sua passionalità. Prospero non è un polemista. È uno che vuol far capire. È quello che assicura "l'integrazione della dottrina agostiniana su grazia e predestinazione nel patrimonio teologico della Chiesa" (G. de Plinval). Nel 440 accompagna a Roma l'arcidiacono Leone, che al suo arrivo sarà eletto Papa, succedendo a Sisto III, e si servirà di lui come estensore di testi dottrinali. Gran lavoratore, Prospero scrive anche di storia romana; fra le ultime opere teologiche si ricorda il trattato De vocatione omnium gentium, che è il primo scritto cristiano dedicato alla salvezza dei non-cristiani. Muore in data incerta dopo il 455 e non si conosce il luogo della sua sepoltura.Prospero = vegeto, florido, felice, significato chiaroCommemorazione di san Prospero d'Aquitania, che, versato nella filosofia e nelle lettere, condusse con la moglie una vita virtuosa e temperante e, fattosi monaco a Marsiglia, difese strenuamente contro i pelagiani la dottrina di sant'Agostino sulla grazia di Dio e sul dono della perseveranza, svolgendo anche a Roma la mansione di cancelliere del papa san Leone Magno.


San Guglielmo di Montevergine (da Vercelli)


Guglielmo di Montevergine era nato a Vercelli nel 1085 da nobile famiglia. Divenuto monaco, decise di recarsi in Palestina. Lungo il cammino si fermò in Irpinia dove fondò la Congregazione Benedettina di Montevergine, con caratteristiche cenobitiche. Sentendo il bisogno di solitudine, nominò il suo successore nella Congregazione, che abbandonò per poi fondare altri monasteri, fra cui quello di San Salvatore, diviso in due parti destinate rispettivamente ai religiosi e alle religiose. La sua opera infaticabile lo portò ancora più lontano verso Rocca San Felice, Foggia e Troia. L'ideale di vita ascetica da lui proposto, sostanzialmente legato alla Regola benedettina, faceva parte del movimento spirituale che cercava una Regola più pura e dava maggior spazio alla preghiera e alla contemplazione. Morì a Goleto, in Irpinia, il 24 giugno 1142.

IrpiniaGuglielmo = la volontà lo protegge, dal tedescoBastone pastorale, lupoA Goleto presso Nusco in Campania, san Guglielmo, abate, che, pellegrino dalla città di Vercelli, fattosi povero per amore di Cristo, fondò su invito di san Giovanni da Matera il monastero di Montevergine, in cui accolse con sé dei compagni che istruì nella sua profonda dottrina spirituale, e aprì molti altri monasteri sia di monaci sia di monache nelle regioni dell'Italia meridionale.


San Massimo di Torino


Massimo guidò la diocesi di Torino, di cui è considerato il fondatore, nel travagliato periodo delle invasioni barbariche. Nato verso la metà del IV secolo, fu discepolo di sant'Ambrogio e di sant'Eusebio di Vercelli. Nonostante il suo carattere mite, che traspare dalle «Omelie» e dai «Sermoni» che ci sono pervenuti, propose ai sui fedeli un esempio di fermezza. «È figlio ingiusto ed empio - così li spronava a non lasciare la città - colui che abbandona la madre in pericolo. Dolce madre è in qualche modo la patria». Li esortava a anche a mantenersi irreprensibili nei costumi e a non confidare in superstizioni come l'invocazione della luna: «Veramente presso di voi la luna è in travaglio - scriveva con ironia -, quando una copiosa cena vi distende il ventre e il capo vi ciondola per troppe libagioni». La data della sua morte non è certa: avvenne tra il 408 e il 423.

Massimo = grandissimo, dal latinoBastone pastorale, Mitra, Casula, PallioA Torino, san Massimo, primo vescovo di questa sede, che con la sua parola di padre chiamò folle di pagani alla fede di Cristo e le guidò con la celeste dottrina al premio della salvezza.


Beato Paolo Giustiniani


Era figlio della nobile famiglia Giustiniani di Venezia. Vi nacque il 15 Giugno 1476. Dopo essere diventato superiore maggiore nell'eremo di Camaldoli fino al 1520, ottenne da Leone X il permesso di fondare un nuovo istituto eremitico, il quale da principio fu chiamato la "Compagnia di San Romualdo".Più tardi ebbe il nome canonico di "Congregazione degli eremiti camaldolesi di Monte Corona" anche detti più brevemente "Montecoronesi". Tra gli eremi cui dette vita, dopo quello di Monte Cucco, che fu il primo eremo ad accoglierlo, vanno ricordati tra gli altri quello delle grotte di Cupramontana e quello di San Silvestro sul Monte Soratte. A Macerata fu imprigionato per amore e difesa degli eremiti. Trovandosi a Roma nel 1527, cadde prigioniero dei Lanzichenecchi, in quel terribile sacco. Fu torturato insieme a San Gaetano da Thiene, ma ne scampò riacquistando la libertà. Nella primavera del 1528 contrasse la peste a Viterbo. Non perfettamente guarito si rimise in viaggio alla volta di Roma per ricevere in donazione l'eremo del Monte Soratte. Ma proprio in quell'eremo morì di peste ancora giovane di 52 anni, il 25 Giugno 1528.


Santi Domenico Henares e Francesco Do Minh Chieu


Francesco Do Minh Chieu, nato da famiglia cristiana in Vietnam, era fedele catechista e collaboratore del suo vescovo, s. Domenico Henares O.R, quando, nel 1838, scoppiò la persecuzione anticristiana. I persecutori stendevano sulle strade dei crocifissi e riconoscevano i cristiani dal fatto che essi non solo evitavano di calpestare la croce, ma anzi la veneravano. Francesco, attraversando una di queste strade, si affrettò a togliere tutti i crocifissi perché non venissero calpestati dai passanti, e se li strinse al petto con profonda venerazione. Fu violentemente percosso, arrestato e condannato alla decapitazione "per aver rifiutato di calpestare la croce".
Nella città di Nam Định nel Tonchino, ora Viet Nam, santi Domenico Henares, vescovo dell'Ordine dei Predicatori, e Francesco Đỗ Minh Chiểu, martiri, dei quali il primo propagò per quarantanove anni la fede cristiana, il secondo, catechista, operò assiduamente con lui: entrambi furono decapitati insieme per Cristo sotto l'imperatore Minh Mạng.


San Salomone


San Salomone III, re di Bretagna, nonostante un grave crimine commesso in gioventù fu ricondotto da Dio sulla strada della santità. Dovette combattere contro i franche ed i normanni per conservare l'indipendenza della sua terra. Si prodigò nell'istituzione di sedi episcopali, nell'ampliamento di monasteri e nell'esercizio della giustizia. Fu aggredito e ucciso dai nemici della fede mentre si trovava in chiesa.Corona, Scettro, PalmaIn Bretagna, san Salomone, martire, che, per il tempo che governò come re, istituì sedi episcopali, ampliò monasteri e conservò la giustizia; lasciato poi il regno, fu accecato e ucciso in chiesa dai suoi avversari.


Beata Maria Lhuilier


Prestò giuramento con le suore ospitaliere della Misericordia di Gesù. Perseguitata dopo lo scoppio della rivoluzione francese, morì martire per aver rifiutato il giuramento agli ideali rivoluzionari.A Laval in Francia, beata Maria Lhuillier, vergine e martire, che, accolta tra le Ospedaliere della Misericordia, durante la rivoluzione francese, strenuamente fedele alla Chiesa nei voti religiosi, morì decapitata.


Beato Fulgenzio de Lara


Inviato più volte in redenzione dall'Ordine Mercenario, il Beato Fulgenzio de Lara, nel 1280 fu in Andalusia (Spagna), poi passò in Africa. In Marocco convertì molti infedeli a Cristo e liberò dalla tirannia dei mussulmani più di 200 schiavi e lì morì in pace nell'anno 1287.L'Ordine lo festeggia il 25 giugno.


Beato Giovanni di Spagna


Nato in Spagna, fu fondatore e primo priore della Certosa di Le Reposoir in Svizzera. Su richiesta di Sant'Anselmo, superiore generale, iniziò il ramo femminile.Nella Certosa de Le Réposoir nella Savoia, beato Giovanni di Spagna, monaco, che scrisse gli statuti per le monache dell'Ordine Certosino.


Beata Dorotea da Montau


A Marienwerder nella Prussia polacca, beata Dorotea da Montau, che, vedova, visse reclusa in una cella costruita accanto alla cattedrale, dandosi senza sosta ad una vita di orazione continua e di penitenza.


Sant' Adalberto di Egmond


Adalberto = di illustre nobiltà, dal tedescoA Egmond in Frisia, nell'odierna Olanda, sant'Adalberto, diacono e abate, che aiutò san Villibrordo nell'evangelizzazione.


Santa Tigre (Tecla) di Maurienne


A Maurienne nella Savoia, santa Tigride, vergine, che promosse in questo luogo con grande zelo il culto di san Giovanni il Precursore.


San Prospero di Reggio Emilia


Reggio EmiliaProspero = vegeto, florido, felice, significato chiaroBastone pastoraleA Reggio Emilia, san Prospero, vescovo.


Sant' Eurosia di Jaca


PalmaA Jaca nella Spagna settentrionale, santa Eurosia, vergine e martire.
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26/06/2018 09:02
 
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Sant' Antelmo di Chignin


Nacque nel 1107 nel Castello di Chignin, in Savoia. Segretario prima della chiesa di Ginevra, poi del vescovo di Belley, da questo fu ordinato sacerdote. Affascinato dalla vita certosina nel 1136 prese l'abito di San Bruno nel monastero di Portes. Alla Grande Chartreuse, terminato il noviziato, fu nominato procuratore ed amministratore dei beni. Nel 1139 ne divenne il settimo priore. Nel 1142 nel capitolo generale gli otto priori della Certosa stabilirono che il priore della «Grande Certosa» fosse anche il Generale dell'Ordine. Antelmo divenne il primo generale dei Certosini. Nel 1152 Bernardo di Varey, fondatore di Portes, ottenne che Antelmo fosse designato a succedergli. Nel 1163 divenne vescovo di Belley. Nel 1175 il Barbarossa gli conferì la sovranità su Belley e dintorni, creandolo principe del Sacro Romano Impero. Morì il 26 giugno 1178.

Bastone pastorale, Libro, FlagelloA Belley in Savoia, sant'Antelmo, vescovo, che, da monaco, ricostruì l'edificio della Grande Certosa distrutto da una abbondante nevicata; divenuto poi priore, convocò il Capitolo generale e, elevato alla sede episcopale, rifulse nell'opera di correzione dei costumi di chierici e nobili svolta con instancabile impegno e intrepida fermezza.


San Josemaria Escrivá de Balaguer


Josemaría Escrivá nacque a Barbastro (Spagna) il 9 gennaio 1902. Fu ordinato sacerdote nel 1925. Nel 1927 iniziò a Madrid un instancabile lavoro sacerdotale dedicato in particolare ai poveri e ai malati nelle borgate e negli ospedali. Il 2 ottobre del 1928 ricevette una speciale illuminazione divina e fondò l'Opus Dei, un'istituzione della Chiesa che promuove fra cristiani di tutte le condizioni sociali una vita coerente con la fede in mezzo al mondo attraverso la santificazione delle opere quotidiane: il lavoro, la cultura, la vita familiare... Alla sua morte, nel 1975, la sua fama di santità si è diffusa in tutto il mondo, come dimostrano le molte testimonianze di favori spirituali e materiali attribuiti all'intercessione del fondatore dell'Opus Dei, fra cui anche guarigioni clinicamente inesplicabili. Il 6 ottobre 2002 è stato canonizzato nel corso di una solenne cerimonia presieduta dal Santo Padre Giovanni Paolo II alla presenza di oltre 300 mila fedeli.Josemaría = composto di Giuseppe e MariaA Roma, san Giuseppe Maria Escrivà de Balaguer, sacerdote, fondatore dell'Opus Dei e della Società sacerdotale della Santa Croce.


Beato Andrea Giacinto Longhin


Nasce il 22 novembre 1863 a Fiumicello di Campodarsego (PD) da una famiglia di contadini affittuari. Seguendo la sua vocazione al sacerdozio nel 1879 inizia il noviziato nell'Ordine dei Cappuccini, compiendo gli studi tra Padova e Venezia. Dopo aver svolto per 18 anni l'incarico di direttore spirituale dei giovani religiosi, nel 1902 viene eletto ministro provinciale dei Cappuccini veneti. Il 13 aprile 1904 Pio X lo nomina vescovo di Treviso. Nel proporre le riforme indicate dal Pontefice sceglie di curare personalmente i rapporti con il clero ed i laici della popolosa diocesi veneta, diventando così presto una guida saggia e coraggiosa. Compie tre visite pastorali, la seconda delle quali è interrotta dalla prima guerra mondiale che lo vede però sempre accanto alla sua gente. Colpito da una grave malattia muore il 26 giugno 1936.A Treviso, beato Andrea Giacinto Longhin, vescovo, che in tempo di guerra sovvenne con ogni mezzo alle necessità dei profughi e dei prigionieri e nelle difficoltà del suo tempo difese con straordinaria sollecitudine i diritti degli operai, dei contadini e di tutti i deboli della società.


Santi Giovanni e Paolo


I santi Giovanni e Paolo, vissuti nel IV secolo, furono fratelli di fede oltre che di fatto. Le informazioni su di loro sono discordanti e risalgono soprattutto ad una "Passio" in parte leggendaria: Essi sarebbero stati due cristiani ricchi e particolarmente caritatevoli, che Giuliano l'Apostata avrebbe condannato ad essere decapitati e sepolti sotto la loro abitazione. Sembra però che il martirio di Giovanni e Paolo potrebbe essere avvenuto almeno 50 anni prima, all'epoca di Diocleziano, perché le persecuzioni di Giuliano avvenendo in Oriente. Ad ogni modo, sotto la basilica Celimontana a loro dedicata sono stati ritrovati resti di una villa romana abitata da cristiani, con il piccolo vano della "confessio" che reca affreschi di scene di martirio, sotto cui c'è una fossa per il seppellimento di due corpi.Giovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraicoPaolo = piccPalmaA Roma commemorazione dei santi Giovanni e Paolo, al cui nome è dedicata la basilica sul monte Celio lungo il clivo di Scauro nella proprietà del senatore Pammachio.


San Vigilio


È un trentino di origine romana, vissuto tra la fine del IV e l'inizio del V secolo, terzo vescovo di Trento. Su suggerimento di Ambrogio, vescovo di Milano, Vigilio affida a tre presbiteri cappadoci - Sisinnio, Martirio e Alessandro - l'evangelizzazione dell'Anaunia, oggi Val di Non. I tre, che aveva personalmente formato, verranno poi martirizzati. Vigilio invia le reliquie dei tre a Costantinopoli e a Milano, dove vengono accolte rispettivamente da Giovanni Crisostomo e Simpliciano. Un'antica tradizione racconta che il martirio del vescovo, patrono di Trento, si sia consumato a colpi di zoccolo in Val Rendena.

TrentoVigilio = vigilante, dal latinoBastone pastorale, Palma, ZoccoloA Trento, san Vigilio, vescovo, che, ricevute da sant'Ambrogio di Milano le insegne del suo mandato e una istruzione pastorale, si adoperò per consolidare nel suo territorio l'opera di evangelizzazione ed estirpare a fondo i residui di idolatria; si tramanda poi che abbia subito il martirio per la fede in Cristo, colpito a morte da rozzi pagani.


Beata Maria Giuseppina di Gesù Crocifisso


Giuseppina Catanea, detta Pinella, nasce a Napoli il 18 febbraio 1896. Dopo gli studi commerciali, nel 1918 entra nella Comunità carmelitana di Santa Maria ai Ponti Rossi, sorta per volontà della sorella Antonietta. Malaticcia, nel 1912 viene colpita da tubercolosi, paresi e meningismo spinale. Ma dieci anni dopo guarisce dopo avere toccato una reliquia di san Francesco Saverio. È l'inizio di un apostolato che la «monaca bianca», come viene chiamata, porterà avanti per tutta la vita, accogliendo al Monastero ogni tipo di ammalati. La sua abnegazione continua ininterrottamente anche quando, a 50 anni, viene costretta alla sedia a rotelle. Nel settembre del 1945 viene eletta Priora della Comunità, incarico che tiene sino alla morte che sopraggiunge il 14 marzo 1948. Viene beatificata nella Cattedrale di Napoli il 1 giugno 2008 dal cardinale Crescenzio Sepe. I (Avv.)/i


San Rodolfo


Rodolfo appare fra i partecipanti al Concilio romano del 1059 come vescovo di Gubbio. È il primo di tre vescovi santi della cittadina umbra in un secolo: dopo di lui c'è san Giovanni da Lodi, e terzo è sant'Ubaldo. Conosciamo Rodolfo soprattutto per quello che ne scrive il suo maestro san Pier Damianim, che aveva guidato l'eremo marchigiano di Fonte Avellana. Tra gli asceti l'aveva colpito il giovane Rodolfo, che da Fonte Avellana diventò vescovo della sua Gubbio. Qui avviò il risanamento, bloccando anche il giro di moneta intorno ai Sacramenti. La morte a trent'anni, nel 1064, ne interrompe però l'opera.

Rodolfo = lupo glorioso, dall'antico tedescoA Gubbio in Umbria, san Rodolfo, vescovo, che si adoperò nella predicazione e distribuì con prodigalità ai poveri tutto quel che riusciva a sottrarre alle spese legate alla sua persona.


San Jose Maria Robles Hurtado


Naque a Mascota, Jalisco (Diocesi di Tepic) il 3 maggio 1888. Parroco di Tecolotlán, Jalisco e fondatore della Congregazione religiosa Sorelle del Cuore di Gesù Sacramentato. Fervido apostolo della devozione al Sacro Cuore di Gesù, scrisse piccole opere divulgative. Poco prima di uscire dal carcere per essere ucciso. Nella sierra di Quila, Jalisco (Diocesi di Autlán), venne appeso ad un albero il 26 giugno 1927.PalmaNei pressi di Guadalajara nello Stato di Jalisco in Messico, san Giuseppe Maria Robles, sacerdote e martire, che, nel corso della persecuzione contro la Chiesa durante la rivoluzione messicana, morì appeso ad un albero.


Beato Sebastiano de Burgherre


Saldo della fede, il religioso mercedario del convento di Montpellier (Francia), Beato Sebastiano de Burgherre, venne mandato in Africa per redimere. Ad Algeri rimase in ostaggio per 10 anni sopportando molte sofferenze ma gioiosamente come schiavo, mantenendosi fedele al suo credo per la libertà dei cristiani. Tornato in Francia nel suo convento, morì nel bacio del Signore.
L’Ordine lo festeggia il 26 giugno.


Beato Andrea (Andrij) Iscak


Il beato Andrea Iscak, al tempo del regime avverso a Dio fu ucciso per la fede di Cristo nel villaggio di Sykhiv, sempre presso Leopoli. Fu beatificato da Giovanni Paolo II il 27 giugno 2001.Nel villaggio di Sykhiv sempre nel territorio di Leopoli, beato Andrea Iščak, sacerdote e martire, che nello stesso periodo venne fucilato per la fede in Cristo.


Beato Raimondo Petiniaud de Jourgnac


In una nave da carico ancorata al porto di Rochefort in Francia, beato Raimondo Petiniaud de Jourgnac, sacerdote e martire, che, arcidiacono di Limoges, durante la rivoluzione francese a causa del suo sacerdozio fu tenuto in condizioni disumane in carcere, dove portò a termine il proprio martirio, corroso dalle piaghe e dai pidocchi.


San Giuseppe Ma Taishun


Nel territorio di Qianshengzhuang presso la città di Liushuitao nella provincia dello Hebei in Cina, san Giuseppe Ma Taishun, martire, che, medico e catechista, sebbene nella persecuzione scatenata dalla setta dei Boxer gli altri membri della sua famiglia avessero rinnegato la fede, preferì testimoniare Cristo con il suo sangue.


San Pelagio di Cordova


A Córdova nell'Andalusia in Spagna, san Pelagio, martire, che, all'età di tredici anni, per aver conservato la fede in Cristo e la castità contro le lascive lusinghe del re dei Mori 'Abdul ar-Rahman III, per ordine di costui fu fatto a pezzi con delle tenaglie di ferro, portando così a termine il suo glorioso martirio.


Beate Maria Maddalena Fontaine e 3 compagne


A Cambrai in Francia, beate Maddalena Fontaine, Francesca Lanel, Teresa Fantou e Giovanna Gérard, vergini e martiri, che, Figlie della Carità, durante la rivoluzione francese furono condannate a morte in odio alla Chiesa e condotte al supplizio incoronate per scherno con il Rosario.


Beati Nicola (Mycola) Konrad e Vladimiro (Volodymyr) Pryjma


Nella selva di Birok vicino alla città di Stradch nel territorio di Leopoli in Ucraina, beati Nicola Konrad, sacerdote, e Vladimiro Pryjma, che, sotto un regime ateo, testimoniarono con un'impavida morte la speranza nella resurrezione di Cristo.


San Davide di Salonicco


L'eremita San Davide visse per circa 80 anni recluso in una cella fuori delle mura della città di Salonicco, odierna Tessalonica in Macedonia.A Salonicco in Grecia, san Davide, eremita, che passò circa ottant'anni chiuso in una piccola cella fuori dalle mura della città.


Santi Salvio e Superio


Presso Valencienne in Austrasia, nel territorio dell'odierna Francia, santi Salvio, vescovo, e il suo discepolo, che giunsero dal territorio dell'Auvergne in questa regione e subirono il martirio sotto il tiranno del luogo Vinegardo.


San Masenzio (Massenzio)


Nel territorio di Poitiers in Aquitania, nell'odierna Francia, san Massenzio, abate, insigne per le sue virtù.


San Deodato di Nola


A Nola in Campania, san Deodato, vescovo, succeduto a san Paolino.
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27/06/2018 09:57
 
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Sant' Arialdo di Milano


Nacque probabilmente a Cucciago, poco dopo l’anno 1000 da una famiglia di valvassori, originaria del vicino villaggio di Alzate Brianza o forse di Carimate. Fu ordinato diacono dall’arcivescovo di Milano Guido di Velate nel 1050, facendosi ben presto apprezzare per la sua capacità oratoria e la preparazione. Dopo la metà del XI secolo fondò insieme ad alcuni compagni tra cui Anselmo di Baggio e Landolfo Cotta un movimento contro la simonìa e per la riforma dei costumi del clero, detto dai suoi avversari pataria, termine tratto dal dialettale patée per identificare gli straccioni. Divenuto Pontefice Anselmo di Baggio con il nome di Alessandro II, si fece più aspro il conflitto con l’arcivescovo Guido che ribellandosi alla scomunica papale ricevuta, fece scacciare Arialdo e i suoi seguaci dalla città. Il 27 giugno 1066 Arialdo venne ucciso da alcuni avversari nel castello di Angera sul Lago Maggiore.

Palma, Stola diaconaleA Milano, sant'Arialdo, diacono e martire, che combatté con forza gli insani costumi del clero simoniaco e depravato e per la premura verso la casa di Dio fu ucciso da due chierici tra atroci sofferenze.


San Cirillo d'Alessandria


Cirillo (370-444), che succedette allo zio Teofilo, vescovo di Alessandria d’Egitto tra il 385 e il 412, fu protagonista assoluto nella Chiesa della prima metà del V secolo. Fronteggiò gli avversari della Cristianesimo con la stessa determinazione con cui combatté le derive teologiche dentro la Chiesa stessa. Scrittore prolifico e polemico, non si sottrasse nelle dispute contro i pagani e contro i giudei e divenne punto di riferimento nelle dispute teologiche che precedettero e seguirono il III Concilio Ecumenico, celebrato ad Efeso nel 431. In quegli anni particolarmente difficili per la Chiesa, Cirillo, nonostante alcune situazioni ancora oscure sotto un profilo storico, governò la Chiesa di Alessandria d’Egitto difendendo strenuamente l’ortodossia.Cirillo = che ha forza, signore, dal grecoBastone pastoraleSan Cirillo, vescovo e dottore della Chiesa, che, eletto alla sede di Alessandria d'Egitto, mosso da singolare sollecitudine per l'integrità della fede cattolica, sostenne nel Concilio di Efeso i dogmi dell'unità e unicità della persona in Cristo e della divina maternità della Vergine Maria.


Beata Margherita Bays


Nata nel 1815 a La Pierraz, frazione di Siviriez, vicino Friburgo, la suora laica svizzera Margherita Bays visse da sarta, casalinga e catechista. Esistenza semplice, non estranea al mondo: sostenne la stampa cattolica durante il Kulturkampf. Ma l'evento che la cambiò radicalmente fu il dono delle stimmate. Guarì anche, miracolosamente, da un cancro all'intestino l'8 dicembre 1854, proprio mentre Pio IX proclamava il dogma dell'Immacolata. Morta nel 1878, è stata beatificata nel 1995 con due religiose elvetiche, Maria Teresa Scherer e Maria Bernarda Butler. Riposa nella chiesa di Siviriez.

Nel territorio di Friburgo in Svizzera, beata Margherita Bays, vergine, che, esercitando in famiglia il mestiere di sarta, si adoperò con tutta se stessa per i molteplici bisogni del prossimo senza mai trascurare la preghiera.


San Ferdinando d'Aragona


Fernando d'Aragona, nato dal re di Navarra Sancio III e da Elvisa, contessa di Castiglia, si diede alla vita spirituale solitaria e contemplativa. Arrivò in Italia e si fermò nei boschi nei pressi di Caiazzo la "fama di santità" che gli era attribuita spinse i fedeli di Caiazzo a elevarlo alla cattedra di Vescovo che era vacante sin dalla morte del vescovo Argisio nel anno 1070.Mentre si trovava in pellegrinaggio nel territorio di Alvignano venne colto da forte febbre e dopo tre giorni, il 27 giugno 1082, morì. Il suo corpo fu seppellito presso la chiesa di Santa Maria di Cubulteria. Attualmente le sue reliquie sono custodite nella chiesa Arcipretale di San Sebastiano M. ad Alvignano.Bastone pastorale


San Sansone


San Sansone, sacerdote, offrì ospitalità a molti poveri in Costantinopoli. Costruì anche un ospedale, spinto dall'imperatore San Giustiniano I, che egli aveva guarito da una malattia.A Costantinopoli, san Sansone, sacerdote, che fu rifugio dei poveri e si dice abbia allestito un ospedale su invito dell'imperatore Giustiniano, che egli aveva guarito da una malattia.


Beato Davanzato da Poggibonsi


Il beato vescovo Davanzato da Poggibonsi morì in tarda età. Si narra che sul suo sepolcro siano avvenuti vari prodigi. Attualmente il corpo del beato è venerato nella Chiesa di San Bartolomeo a Barberino Val d'Elsa ed è stato eletto patrono del paese.Barberino Val d'Elsa


San Giovanni di Chinon


Nel castello di Chinon nel territorio di Tours in Francia, san Giovanni, sacerdote, che, di origine britannica, volle per amore di Dio sottrarsi allo sguardo degli uomini e visse di preghiera in una piccola cella costruita davanti alla chiesa del paese.


Santa Guddene


A Cartagine, nell'odierna Tunisia, santa Guddene, martire, che, per ordine del proconsole Rufino, torturata quattro diverse volte sul cavalletto e con il supplizio delle unghie, fu poi per lungo tempo gettata in un sordido carcere e infine trafitta con la spada.


San Tommaso Toan


Nella città di Nam Định nel Tonchino, ora Viet Nam, san Tommaso Toán, martire, che, catechista e responsabile della missione di Trung Linh, patì per Cristo inaudite e crudeli torture in carcere, dove morì di fame e di sete sotto l'imperatore Minh Mạng.


Beato Benvenuto da Gubbio


Benvenuto = significato evidente (italiano)A Corneto vicino a Bovino in Puglia, beato Benvenuto da Gubbio, religioso dell'Ordine dei Minori, che nell'umile servizio ai malati si conformò alla vita di Cristo povero.


Beata Luisa Teresa de Montaignac de Chauvance


A Moulins in Francia, beata Luisa Teresa Montaignac de Chauvance, vergine, che fondò la Pia Unione delle Oblate del Sacro Cuore di Gesù.


San Zoilo di Cordova


A Córdova nell'Andalusia in Spagna, san Zóilo, martire.
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28/06/2018 06:19
 
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Sant' Ireneo di Lione


Ireneo, discepolo di san Policarpo e, attraverso di lui, dell'apostolo san Giovanni, è una figura di primaria importanza nella storia della Chiesa. Originario dell'Asia, nato con molta probabilità a Smirne, approdò in Gallia e nel 177 succedette nella sede episcopale di Lione al novantenne vescovo san Potino, morto in seguito alle percosse ricevute durante la persecuzione contro i cristiani. Pochi giorni prima delle sommosse anticristiane, Ireneo era stato inviato a Roma dal suo vescovo per chiarire alcune questioni dottrinali. Tornato a Lione, appena sedata la bufera, fu chiamato a succedere al vescovo martire, in una Chiesa decimata dei suoi preti e di gran parte dei suoi fedeli. Si trovò a governare come unico vescovo la Chiesa dell'intera Gallia. Lui, greco, imparò le lingue dei barbari per evangelizzare le popolazioni celtiche e germaniche. E dove non arrivò la sua voce giunse la parola scritta. Nei suoi cinque libri Contro le eresie traspare non solo il grande apologista, ma anche il buon pastore preoccupato di qualche pecorella allo sbando che cerca di condurre all'ovile.



Ireneo = pace, pacifico, dal grecoBastone pastorale, PalmaMemoria di sant'Ireneo, vescovo, che, come attesta san Girolamo, fu, da piccolo, discepolo di san Policarpo di Smirne e custodì fedelmente la memoria dell'età apostolica; fattosi sacerdote del clero di Lione, succedette al vescovo san Potino e si tramanda che come lui sia stato coronato da glorioso martirio. Molto disputò al riguardo della tradizione apostolica e pubblicò una celebre opera contro le eresie a difesa della fede cattolica.


Santa Vincenza Gerosa


Riservata e timida, trascorse alcuni anni della sua infanzia al banco della bottega familiare, poiché non poté studiare, per la salute cagionevole. Già in questo tempo, la sua modestia le faceva vivere una spiritualità semplice e ordinaria, fatta dell'ascolto quotidiano della Messa.
Gli anni seguenti l'invasione napoleonica d'Italia segnarono profondamente la sua vita, sia per le difficoltà economiche, sia per la morte del padre, della sorella Francesca e infine, nel 1814, della stessa madre. Malgrado ciò Vincenza, con animo coraggioso, accettò questi avvenimenti come volontà di Dio e soffrì nel silenzio del suo cuore. Con la costanza della preghiera si impegnò in parrocchia e organizzò un oratorio femminile con incontri, ritiri e scuole pratiche di lavoro domestico.
Con Bartolomea Capitanio, una compagna conosciuta nel 1824, diede vita, non senza titubanza, a una fondazione religiosa regolare per soccorrere le persone nelle condizioni più misere e soprattutto per l'educazione delle ragazze; l'istituto, con sede a Casa de Gaia, assunse la regola delle Figlie della Carità di Antida Thouret.
Morta prematuramente la Capitanio, Vincenza ebbe la tentazione di tornare alla sua vita di casa, ma spronata dal suo padre spirituale, Angelo Bosio, acconsentì a continuare l'impresa che, approvata da Gregorio XVI nel 1840, si diffuse rapidamente in tutta la Lombardia e anche nel Trentino e nel Veneto.Vincenza = vittoriosa, dal latinoGiglioA Lovere in Lombardia, santa Vincenza Gerosa, vergine, che fondò insieme a santa Bartolomea Capitanio l'Istituto delle Suore della Carità.


Beata Maria Pia Mastena


Teresa Maria Mastena nacque a Bovolone (Verona) il 7 dicembre 1881. A 20 anni, dopo aver sospeso gli studi magistrali, entrò nell'Istituto delle «Sorelle della Misericordia» di Verona e il 24 ottobre 1903 fece la professione religiosa, prendendo il nome di Passitea Maria di Gesù Bambino. Riprese poi gli studi conseguendo il diploma di maestra elementare e l'abilitazione all'insegnamento nel 1907. Nel 1908 fu trasferita alla nuova fondazione di Miane (Treviso) come superiora della comunità e maestra di scuola elementare, dove rimase fino al 1927. Negli anni dal 1930 al 1936 fu insegnante a San Fior (Treviso). Nel contempo cominciò a radunare delle aspiranti per un nuovo Istituto cui stava pensando e il 24 ottobre 1932 con il permesso del vescovo di Vittorio Veneto vi furono le prime vestizioni. Così a San Fior nacque l'Istituto delle «Suore del Santo Volto» autorizzato l'8 dicembre 1936, giorno della professione perpetua di Teresa Mastena che cambiò ancora il nome in Maria Pia. L'approvazione definitiva pontificia, arrivò il 10 dicembre 1947. Maria Pia Mastena si spense a Roma il 28 giugno 1951.




Beato Eimerado


Eimerado (in tedesco Heimerad, Heimrad oppure Heimo) fa parte di quella schiera di santi noti come «folli di Dio». Nato a Meßkirch, nel Baden, verso la metà del X secolo, divenne sacerdote e si fece pellegrino a Roma e in Terra Santa. Stabilitosi nel monastero di Hersfeld, ne fu cacciato dall'abate perché si rifiutava di vestire l'abito monacale. La stessa sorte gli toccò in altri due villaggi, dove si era rifugiato nel suo girovagare, ingiustamente accusato di un furto e per la sua "stranezza". Visse, infine in pace come eremita ad Hasungen, nei pressi di Kassel, fino alla morte, avvenuta nel 1019.

Ad Burghasungen nell'Assia, in Germania, sant'Eimerado, sacerdote ed eremita, che, scacciato dal chiostro ed esposto allo scherno e al ludibrio di molti, peregrinò in lungo e in largo per Cristo.


San Paolo I

(Papa dal 29/05/757 al 28/06/767)

Romano, si adoperò per rendere il pontificato indipendente dall'autorità dell'imperatore bizantino appoggiandosi al re dei Franchi. Fece edificare diverse chiese e oratori.A Roma, san Paolo I, papa, che, uomo mite e misericordioso, si aggirava di notte in silenzio per le celle dei poveri infermi, servendo loro degli alimenti; difensore della retta fede, scrisse agli imperatori Costantino e Leone, perché le sacre immagini fossero restituite alla primitiva venerazione; devoto cultore dei santi, trasferì tra inni e cantici i corpi dei martiri dai cimiteri in rovina in basiliche e monasteri all'interno della Città e ne curò il culto.


Beato Saba Ji Hwang


Saba Ji Hwang, all’introduzione del cattolicesimo in Corea, si offrì volontario per apprendere il catechismo. Insieme a Paolo Yun Yu-il fece varcare il confine tra Cina e Corea a padre Giacomo Zhou Wen-mo, ma vennero entrambi arrestati. Con lui e col responsabile del rifugio dove era stato ospitato il sacerdote, Mattia Choe In-gil, venne ucciso a colpi di frusta il 28 giugno 1795, all’età di ventotto anni. Saba, Paolo e Mattia, inseriti nel gruppo di martiri capeggiato da Paolo Yun Ji-chung, sono stati beatificati da papa Francesco il 16 agosto 2014, nel corso del viaggio apostolico in Corea del Sud.


Santi Martiri di Alessandria d'Egitto


Ad Alessandria d'Egitto, santi martiri Plutarco, Sereno, Eraclíde catecumeno, Erone neofita, e un altro Sereno, Eráide catecumena, Potamiena e Marcella, sua madre, che furono tutti insigni discepoli di Origene e, sotto l'imperatore Settimio Severo, confessarono Cristo, morendo alcuni trafitti con la spada, altri mandati al rogo; tra loro rifulse, in particolare, la vergine Potamiena, che dapprima sostenne innumerevoli prove in difesa della sua verginità e, infine, dopo aver patito per la fede eccezionali supplizi, fu bruciata insieme alla madre sul rogo.


Beato Pietro de Oriona


Converso laico dell'Ordine Mercedario, il Beato Pietro de Oriona, soprannominato dai fedeli padre dei poveri, un giorno, per aiutare e soccorrere i bisognosi, con un piede infermo, ma velocemente uscì incolume dalle macerie del convento in parte crollato.Famoso per santità, dopo aver annunziato l'ora della sua morte, baciando il costato di Cristo entrò nella patria celeste nel convento di Huete in Spagna.L'Ordine lo festeggia il 28 giugno.


Sante Lucia Wang Cheng, Maria Fan Kun, Maria Qi Yu e Maria Zheng Xu


Nel villaggio di Wanglajia presso Dongguangxian nella provincia dello Hebei in Cina, sante martiri Lucia Wang Cheng, Maria Fan Kun, Maria Qi Yu e Maria Zheng Xu, le quali, cresciute in un orfanotrofio, furono trafitte con la spada ancor fanciulle durante la persecuzione dei Boxer, mentre, tenendosi per mano, avanzavano felici come incontro alle nozze.


Servo di Dio Mattia Choe In-gil


Uno dei primi catechisti della nascente Chiesa coreana, Mattia Choe In-gil, ebbe l’incarico di difendere il primo sacerdote cinese entrato nel Paese: ci riuscirà ma a costo della vita e, pur di non abiurare la fede cattolica, accetta di morire per le percosse degli agenti della Corte di Seoul. Papa Francesco in data 7 febbraio 2014 ha riconosciuto il suo martirio in odio alla fede.


San Giovanni Southworth


A Londra in Inghilterra, san Giovanni Southworth, sacerdote e martire, che, esercitando il suo sacerdozio in Inghilterra, patì più volte il carcere e l'esilio; condannato, infine, a morte sotto il governo di Oliver Cromwell, mentre fissava con gli occhi il laccio preparato per lui a Tyburn, proclamò che il patibolo era per lui come la croce di Cristo.


Sant' Argimiro di Cordova


A Córdova nell'Andalusia in Spagna, sant'Argimíro, martire, che, monaco di ormai avanzata età, durante la persecuzione dei Mori, sotto il regno di Maometto II, ricevette dal giudice l'ordine di rinnegare Cristo e, rimasto fermo nel confessare la sua fede, fu posto vivo sul cavalletto e trapassato con la spada.


Beati Severiano (Severijan) Baranyk e Gioacchino (Jakym) Senkivskyj


Nella città di Drohobych in Ucraina, beati Severiano Baranyk e Gioacchino Senkivskyj, sacerdoti dell'Ordine di san Giosafat e martiri, che, in tempo di persecuzione contro la fede, con il loro martirio divennero partecipi della vittoria di Cristo.


Sant' Attilio


Sant'Attilio è forse identificabile con un martire, presunto soldato della mitica Legione Tebea, venerato presso Trino Vercellese. Il suo culto non è però mai stato suffragato dall'inserimento nei martirologi ufficiali della Chiesa.Attilio = forse attivo o avo, nonno, dal latinoBandiera, Elmo, Palma


Santa Maria Du Zhaozhi


In località Jieshuiwang presso la città di Shenxian nella medesima provincia, santa Maria Du Zhaozhi, martire, che, madre di un sacerdote, desistette dalla fuga per non tradire la fede di Cristo e sottopose serenamente il capo alla scure dei nemici.
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29/06/2018 07:29
 
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Santi Pietro e Paolo


Due apostoli e due personaggi diversi, ma entrambi fondamentali per la storia della Chiesa del primo secolo così come nella costruzione di quelle radici dalle quali si alimenta continuamente la fede cristiana. Pietro, nato a Betsaida in Galilea, era un pescatore a Cafarnao. Fratello di Andrea, divenne apostolo di Gesù dopo che questi lo chiamò presso il lago di Galilea e dopo aver assistito alla pesca miracolosa. Da sempre tra i discepoli più vicini a Gesù fu l'unico, insieme al cosiddetto «discepolo prediletto», a seguire Gesù presso la casa del sommo sacerdote Caifa, fu costretto anch'egli alla fuga dopo aver rinnegato tre volte il maestro, come questi aveva già predetto. Ma Pietro ricevette dallo stesso Risorto il mandato a fare da guida alla comunità dei discepoli. Morì tra il 64 e il 67 durante la persecuzione anticristiana di Nerone. San Paolo, invece, era originario di Tarso: prima persecutore dei cristiani, incontrò il Risorto sulla via tra Gerusalemme e Damasco. Baluardo dell'evangelizzazione dei popoli pagani nel Mediterraneo morì anch'egli a Roma tra il 64 e il 67.Solennità dei santi Pietro e Paolo Apostoli. Simone, figlio di Giona e fratello di Andrea, primo tra i discepoli professò che Gesù era il Cristo, Figlio del Dio vivente, dal quale fu chiamato Pietro. Paolo, Apostolo delle genti, predicò ai Giudei e ai Greci Cristo crocifisso. Entrambi nella fede e nell'amore di Gesù Cristo annunciarono il Vangelo nella città di Roma e morirono martiri sotto l'imperatore Nerone: il primo, come dice la tradizione, crocifisso a testa in giù e sepolto in Vaticano presso la via Trionfale, il secondo trafitto con la spada e sepolto sulla via Ostiense. In questo giorno tutto il mondo con uguale onore e venerazione celebra il loro trionfo.


Beato Raimondo Lullo


Nasce a Maiorca nel 1235 da famiglia nobile. In gioventù intraprende la carriera politica al seguito del figlio del re d'Aragona. Si sposa ed ha due figli, ma intorno ai trent'anni entra nell'Ordine francescano dedicandosi allo studio e a viaggi di conoscenza, con lo scopo diffondere il cristianesimo soprattutto tra i musulmani. Fonda un collegio per far studiare l'arabo ai francescani e scrive numerosi trattati di formazione missionaria che gli varranno il titolo di «dottore illuminato». Parte poi verso il Medio Oriente dove tenta la via della conciliazione tra cristiani d'Oriente e d'Occidente e nel Nord Africa a predicare tra i musulmani, con spirito tenace anche oltre le difficoltà e gli insuccessi. Muore nel 1316 tornando dall'Africa, e viene sepolto con grandi onori a Maiorca. La fama popolare di beato circonda la sua figura subito dopo la morte, ma solo nel 1850 Pio IX ne approverà il culto, che già gli veniva tributato in Catalogna e nell'Ordine francescano.

Nel braccio di mare di fronte all'isola di Maiorca, beato Raimondo Lullo, religioso del Terz'Ordine di San Francesco e martire, che, uomo di grande cultura e di illuminata dottrina, per propagare il Vangelo di Cristo instaurò con i Saraceni un fraterno dialogo.


San Pietro


Pietro, scelto da Cristo a fondamento dell'edificio ecclesiale, clavigero del regno dei cieli (Mt 16,13-19), pastore del gregge santo (Gv 21,15-17), confermatore dei fratelli (Lc 22,32), è nella sua persona e nei suoi successori il segno visibile dell'unità e della comunione nella fede e nella carità. Gli apostoli Pietro e Paolo sigillarono con il martirio a Roma, verso l'anno 67, la loro testimonianza al Maestro. (Mess. Rom.)

Papi, PescatoriPietro = pietra, sasso squadrato, dal latinoChiavi, Croce rovesciata, Rete da pescatoreSolennità dei santi Pietro e Paolo Apostoli. Simone, figlio di Giona e fratello di Andrea, primo tra i discepoli professò che Gesù era il Cristo, Figlio del Dio vivente, dal quale fu chiamato Pietro. Paolo, Apostolo delle genti, predicò ai Giudei e ai Greci Cristo crocifisso. Entrambi nella fede e nell'amore di Gesù Cristo annunciarono il Vangelo nella città di Roma e morirono martiri sotto l'imperatore Nerone: il primo, come dice la tradizione, crocifisso a testa in giù e sepolto in Vaticano presso la via Trionfale, il secondo trafitto con la spada e sepolto sulla via Ostiense. In questo giorno tutto il mondo con uguale onore e venerazione celebra il loro trionfo.


San Paolo Wu Yan, Giovan Battista Wu Mantang e Paolo Wu Wanshu


Nella solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo, la Chiesa ricorda anche alcuni martiri di diciannove secoli dopo, che fanno parte dei 120 cinesi canonizzati da Giovanni Paolo II il 1 ottobre del 2000. Si tratta di due gruppi di laici. Da un lato Paolo Wu Yan insieme al figlio Giovanni Battista Wu Mantang, di diciassette anni, e al nipote Paolo Wu Wanshu di sedici. Dall'altro Maria Du Tianshi e sua figlia Maddalena Du Fengju. Caddero, in odio alla fede, in due diverse località della regione dell'Hebei nel mese di luglio del 1900. Era in corso nel Celeste Impero la cosidetta rivolta dei «Boxers», che iniziata nello Shandong, diffusasi poi nello Shanxi e nell'Hunan, raggiunse anche il vicariato apostolico di Xianxian, affidato ai Gesuiti. I cristiani uccisi in quei frangenti si contarono a migliaia.

PalmaNel territorio di Xiaolüyi presso Shenxian nella provincia dello Hebei in Cina, santi martiri Paolo Wu Jan, Giovanni Battista Wu Mantang, suo figlio, e Paolo Wu Wanshu, suo nipote, che nella persecuzione dei Boxer, per aver confessato di essere cristiani, meritarono di raggiungere tutti insieme la corona del martirio.


San Paolo


Paolo, cooptato nel collegio apostolico dal Cristo stesso sulla via di Damasco, strumento eletto per portare il suo nome davanti ai popoli, è il più grande missionario di tutti tempi, l'avvocato dei pagani, l'apostolo delle genti, colui che insieme a Pietro far risuonare il messaggio evangelico nel mondo mediterraneo. Gli apostoli Pietro e Paolo sigillarono con il martirio a Roma, verso l'anno 67, la loro testimonianza al Maestro. (Mess. Rom.)Vescovi, Missionari, Rover e ScoltePaolo = piccolo di statura, dal latinoSpadaSolennità dei santi Pietro e Paolo Apostoli. Simone, figlio di Giona e fratello di Andrea, primo tra i discepoli professò che Gesù era il Cristo, Figlio del Dio vivente, dal quale fu chiamato Pietro. Paolo, Apostolo delle genti, predicò ai Giudei e ai Greci Cristo crocifisso. Entrambi nella fede e nell'amore di Gesù Cristo annunciarono il Vangelo nella città di Roma e morirono martiri sotto l'imperatore Nerone: il primo, come dice la tradizione, crocifisso a testa in giù e sepolto in Vaticano presso la via Trionfale, il secondo trafitto con la spada e sepolto sulla via Ostiense. In questo giorno tutto il mondo con uguale onore e venerazione celebra il loro trionfo.


Sante Maria Du Tianshi e Maddalena Du Fengju


Nella solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo, la Chiesa ricorda anche alcuni martiri di diciannove secoli dopo, che fanno parte dei 120 cinesi canonizzati da Giovanni Paolo II il 1 ottobre del 2000. Si tratta di due gruppi di laici. Da un lato Paolo Wu Yan insieme al figlio Giovanni Battista Wu Mantang, di diciassette anni, e al nipote Paolo Wu Wanshu di sedici. Dall'altro Maria Du Tianshi e sua figlia Maddalena Du Fengju. Caddero, in odio alla fede, in due diverse località della regione dell'Hebei nel mese di luglio del 1900. Era in corso nel Celeste Impero la cosidetta rivolta dei «Boxers», che iniziata nello Shandong, diffusasi poi nello Shanxi e nell'Hunan, raggiunse anche il vicariato apostolico di Xianxian, affidato ai Gesuiti. I cristiani uccisi in quei frangenti si contarono a migliaia.

PalmaNel territorio di Dujiadun sempre presso Shenxian, sante martiri Maria Du Tianshi e Maddalena Du Fengju, sua figlia, che nella medesima persecuzione, snidate da un canneto in cui si erano nascoste, morirono per la loro fede in Cristo, la seconda gettata ancora viva nel sepolcro.


Beata Salome di Niederaltaich


La vita di questa santa è avvolta nella leggenda. Ritornando da un pellegrinaggio a Gerusalemme, Salome perse la vista nelle vicinanze di Regensburg e dopo una caduta nel Danubio fu colpita dalla lebbra e costretta a mendicare. L'abate di Niederaltaich la accolse presso di sé e, assecondandone la volontà, la fece murare in una cella ricavata nel coro della chiesa conventuale. Nello stesso monastero fu raggiunta dalla cugina Giuditta, che si fece murare anch'ella nell'atrio della stessa chiesa. Salome precedette Giuditta nella morte, dopo aver sopportato tremende sofferenza fisiche. L'esistenza delle due cugine è da collocarsi alla fine dell'undicesimo secolo.L'Ordine Benedettino la festeggia il 29 giugno.


San Siro di Genova


Vescovo di Genova, si dedicò con grande zelo alla cura delle anime. Nel periodo del suo servizio pastorale, la vita cristiana progredì a tal punto che i suoi contemporanei e i posteri ricordarono il nome di Siro come quello di un pastore santo e vigilante.Visse nel secolo IV. In età avanzata e in fama di santità morì il 29 giugno. Fu sepolto nella basilica dei Dodici Apostoli, che in seguito prese il suo nome ed è ricordata da san Gregorio Magno.A Genova la sua festa si celebra il 7 luglio a ricordo della traslazione delle sue reliquie nella Chiesa cattedrale ad opera del vescovo Landolfo.Siro = nativo della Siria, dal latinoBastone pastorale, MitraA Genova, san Siro, che è venerato come vescovo.


Santa Emma di Gurk


Nel giorno dei santi Pietro e Paolo la Chiesa ricorda anche una benefattrice austriaca, Emma. Nata a Gurk, in Carinzia, nel 980, perse marito e figlio. Con il patrimonio di famiglia beneficò i poveri e fondò monasteri benedettini: uno nella città natale e uno ad Admont, in Stiria. Morì 65enne nel 1045. La sua causa di canonizzazione durò quasi cinque secoli, dal 1466 al 1938, quando Pio XI la proclamò santa.

A Gurk in Carinzia, santa Emma, che, contessa, visse per quarant'anni vedova e distribuì generosamente molti averi ai poveri e alla Chiesa.


San Cassio di Narni


A Narni in Umbria, san Cassio, vescovo, che, come riferisce il papa san Gregorio Magno, ogni giorno offriva a Dio il sacrificio di riconciliazione effondendosi in lacrime e tutto quel che aveva dava in elemosina; infine, nel giorno in cui si celebra la solennità degli Apostoli, per la quale tutti gli anni era solito recarsi a Roma, dopo aver celebrato la Messa nella sua città e distribuito a tutti il corpo di Cristo, fece ritorno al Signore.
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30/06/2018 09:38
 
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San Basilide di Alessandria


È il patrono degli agenti di custodia. Durante la persecuzione di Settimio Severo (193-211), Origine, filosofo e teologo cristiano istruì alcuni pagani alla fede cristiana. Tra questi c'era Basilide, soldato addetto a scortare i condannati al luogo del supplizio. Durante le persecuzioni fu arrestata anche Potamiena, vergine cristiana, che già aveva dovuto respingere molti pretendenti. Fu subito condannata a morte e affidata a Basilide, che la difese dagli attacchi degli scalmanati. Potamiena gli promise che avrebbe pregato per la sua salvezza. Assieme a lei fu uccisa anche la madre Marcella. Dopo pochi giorni Basilide fu invitato a fare un giuramento davanti agli idoli, ma si rifiutò, dichiarandosi cristiano. Condotto dal giudice, fu messo in carcere. Tre giorni dopo il martirio, gli era apparsa una notte Potamiena, che gli aveva posto sulla testa una corona, dicendogli che aveva implorato per lui la Grazia per la sua salvezza, che era stata esaudita e che quindi fra poco sarebbe venuta a prenderlo. Basilide fu battezzato nella stessa prigione e il giorno dopo venne decapitato.

Agenti di custodiaAd Alessandria d'Egitto, san Basílide, che, sotto l'imperatore Settimio Severo, avendo cercato di proteggere dagli insulti di uomini volgari la santa vergine Potamiena che stava conducendo al supplizio, ricevette il compenso di questo suo pietoso servizio: convertito infatti a Cristo dalle preghiere di lei, dopo un breve combattimento, divenne martire glorioso.


San Ladislao


Figlio di Bela, re d'Ungheria, nacque nel 1031, ma essendo il trono elettivo non aveva alcun diritto alla successione. Ben presto però le sua qualità e la sua vita gli meritarono l'elezione a re e guidò un governo secondo il volere di Dio. Appena ebbe nelle sue mani le redini del potere si diede a riformare i costumi, rinnovare i tribunali e rialzare la pubblica moralità. Lottò, combattè e soffrì, ma alla fine riuscì a rendere il suo popolo profondamente cristiano e degno di essere additato a esempio di ogni altro. Era casto, detestava l'avarizia e aveva una spiccata sobrietà che usava nei cibi e nelle bevande tanto da far stupire i suoi cortigiani. Inoltre dedicava molte ore alla preghiera e alle buone letture. La giustizia e l'imparzialità unite all'amore evangelico resero Ladislao un modello di re. Riparò nel suo regno i guasti causati dalle innumerevoli ribellioni e da molte eresie, formando una nazione unita nella fede.Ladislao = signore, che governa glorioso, dal polacco)A Nitra sull'omonimo fiume presso i monti Carpazi, nell'odierna Slovacchia, transito di san Ladislao, che, re di Ungheria, durante il suo regno ristabilì le leggi cristiane introdotte da santo Stefano, riformando i costumi e dando lui stesso esempio di virtù; si adoperò con zelo nel propagare la fede cristiana nella Croazia, unita al regno di Ungheria, istituendo la sede episcopale a Zagabria. Morì mentre muoveva guerra ai Boemi e il suo corpo fu poi deposto a Oradea in Transilvania.


Beato Basilio (Vasyl) Velyckovskyj


Il beato ucraino Vasyl Vsevolod Velychkovskyj, dopo essere passato sotto indicibili persecuzioni, morì settantenne a Winnipeg in Canada nel 1973. Apparentemente di morte naturale; in realtà l'autopsia stabilì che il decesso era avvenuto per una dose di veleno a lento effetto, somministrata al vescovo prima della partenza per l'esilio, nel 1972. Si concluse così la sua odissea. Nato nel 1903, aveva combattuto 15enne la guerra di indipendenza nazionale. Divenuto poi prete tra i Redentoristi, gli toccò combatterne un'altra contro il comunismo. La sua fama tra il popolo era tale che a lungo il regime non lo toccò. Ma nel 1945 fu arrestato e condannato alla fucilazione. La pena gli fu commutata in 10 anni di lager, al termine dei quali tornò a Leopoli, dove operò in clandestinità. Così come in segreto, in una camera d'albergo, venne consacrato vescovo, nel 1963. Espulso, dopo una visita alla sorella in Jugoslavia e una tappa a Roma, dove fu ricevuto da Paolo VI, si avviò a un esilio impossibile.

Bastone pastoraleA Winnipeg nello Stato di Manitoba in Canada, beato Basilio Velyčkovskyj, vescovo della Chiesa greco-cattolica di Ucraina e martire, che, per aver esercitato clandestinamente il suo ministero tra i cristiani cattolici di Rito bizantino patì molto in patria da parte dei persecutori della fede e morì in esilio, associato al sacrificio di Cristo.


Beato Gennaro Maria Sarnelli


Nasce a Napoli il 12 settembre 1702 da Angelo, barone di Ciorani. Nel 1722 si laurea in diritto canonico e civile ed esercita l'avvocatura fino al 1728. In questi anni conosce un altro avvocato: Alfonso Maria de' Liguori. Ancora laico si associa al gruppo che gravita intorno a sant'Alfonso. Nel 1728 lascia la professione di avvocato, nel 1732 è sacerdote. Nello stesso anno de' Liguori fonda la nuova Congregazione del Santissimo Redentore (Redentoristi); Gennaro Sarnelli lo raggiunge un anno dopo ed insieme intraprendono una serie di missioni in tutta la Costiera Amalfitana e nei paesi dell'entroterra. Nel 1736 rientra a Napoli, dove si dedica all'evangelizzazione tra le prostitute. Si adopera inoltre per l'assistenza religiosa e materiale ai «facchinelli», minori sfruttati per il lavoro. Dal 1741 organizza una missione permanente nei sobborghi di Napoli. Muore a 41 anni, il 30 giugno 1744 a Napoli e viene sepolto nella parrocchia di Santa Maria dell'Aiuto. Verrà poi traslato nella casa madre dei redentoristi. Giovanni Paolo II l'ha proclamato beato il 12 maggio 1996.

A Napoli, beato Gennaro Maria Sarnelli, sacerdote della Congregazione del Santissimo Redentore, che si adoperò attivamente per l'assistenza ad ogni categoria di bisognosi.


Beato Zenone (Zynovij) Kovalyk


Zynovij Kovalyk nacque nel 1903 a Ivatsciv Horiscnij, in Ucraina. Entrò nella Congregazione del Santissimo e, ordinato sacerdote nel 1932, svolse l'apostolato missionario tra gli ortodossi in Volynia. Nella notte del 20 dicembre 1940 fu arrestato e incarcerato dai bolscevichi a Lviv dove, in 6 mesi, subì ventotto brutali interrogatori. Quando la città fu liberata dalle truppe tedesche nelle prigioni fu rinvenuta una massa di cadaveri massacrati con i segni delle torture subite. L'avanzato stato di decomposizione non permise ai confratelli di riconoscere il corpo di padre Kovalyk. Secondo alcuni testimoni del processo di beatificazione, il religioso fu crocifisso ad una parete della prigione, mentre invecedai documenti ufficiali delle autorità sovietiche risulta che fu fucilato insieme agli altri prigionieri nel giugno del 1941. Zynovij Kovalyk fu beatificato da Giovanni Paolo II il 27 giugno 2001, insieme con altre 24 vittime del regime sovietico di nazionalità ucraina.

A Leopoli in Ucraina, commemorazione del beato Zenone Kovalyk, sacerdote della Congregazione del Santissimo Redentore e martire, che, sotto un regime ateo, in un giorno sconosciuto di questo mese meritò di conseguire la palma del martirio.


Sant' Ottone di Bamberga


Ottone nacque a Mistelbach, in Franconia, nel 1062, ai tempi della «lotta per le investiture», aspro sostenuta dai Papi contro Enrico IV, e, dopo di lui, contro il successore Enrico V, ambedue scomunicati. Proprio Enrico IV, che molto lo stimava, aveva nominato Ottone vescovo di Bamberga. Dopo la morte dell'imperatore, egli scese a Roma dove il Papa Pasquale Il gli conferì il pallio, confermandolo quindi vescovo di Bamberga. Si ebbe così il caso singolare di un vescovo legittimo per la Chiesa e ben accetto all'Imperatore. Gli sforzi di Ottone contribuirono così alla definizione di un Concordato tra Chiesa e Impero, stipulato nella famosa Dieta di Worms, nel 1122. Quando Boleslao, re di Polonia, conquistò la Pomerania, chiamò ad evangelizzare il «padre dei monaci », Ottone. Partito con venti sacerdoti battezzò ventimila pagani, convertì sette città e fondò altre undici chiese. In una di queste città, i pagani gli tesero un'imboscata. Assalito nottetempo fu lasciato esanime. Morì di lì a breve a Bamberga, nel 1139.

Bastone pastoraleA Bamberg in Franconia, nell'odierna Germania, sant'Ottone, vescovo, che si dedicò con fervore all'evangelizzazione della Pomerania.


Sant' Adolfo di Osnabruck


Figlio dei conti di Tecklenburg nella Westfalia, nato verso il 1185, da giovane entra a far parte del clero di Colonia e diventa canonico della cattedrale. Visitando il convento dei Cistercensi di Altenkamp, rimane colpito dalla vita monastica. Chiede e ottiene, così, di restare nel monastero. Poco dopo, però, sia a causa dei suoi illustri natali sia anche per la fama della sua virtù, nel 1217 viene eletto vescovo di Osnabruck. Durante i sette anni del suo episcopato si distingue per semplicità di vita. Ha grande cura per i poveri e i lebbrosi, a favore dei quali distribuisce i proventi dei suoi possedimenti. Attivo e sollecito della vita spirituale della diocesi, si interessa dei monasteri compresi nella sua giurisdizione e riforma le dame regolari di Herzebrack, sottoponendole alla regola benedettina. Muore il 30 giugno 1224, ma nei martirologi dell'Ordine cistercense è commemorato l'11 febbraio.

Adolfo = nobile lupo, dal tedescoBastone pastoraleA Osnabrück in Sassonia, sempre in Germania, sant'Adolfo, vescovo, che accolse nel monastero di Altencamp le consuetudini cistercensi.


Santi Primi martiri della santa Chiesa di Roma


La Chiesa celebra oggi molti cristiani che, come attesta Papa Clemente, furono trucidati nei giardini vaticani da Nerone dopo l'incendio di Roma (luglio 64). Anche lo storico romano Tacito nei suoi Annali dice: 'alcuni ricoperti di pelle di belve furono lasciati sbranare dai cani, altri furono crocifissi, ad altri fu appiccato il fuoco al termine del giorno in modo che servissero di illuminazione notturna'. (Mess. Rom.)PalmaSanti protomartiri della Santa Chiesa di Roma, che accusati dell'incendio della Città furono per ordine dell'imperatore Nerone crudelmente uccisi con supplizi diversi: alcuni, infatti, furono esposti ai cani coperti da pelli di animali e ne vennero dilaniati; altri furono crocifissi e altri ancora dati al rogo, perché, venuta meno la luce del giorno, servissero da lampade notturne. Tutti questi erano discepoli degli Apostoli e primizie dei martiri che la Chiesa di Roma presentò al Signore.


Beato Ambrogio de Feis


Ambrogio fu probabilmente nativo di Bene Vagienna. Appartenne alla nobile famiglia De Feis dei conti di Piossasco.Entrò nella Certosa di Chiusa Pesio e cercò sempre di vivere nascosto al mondo;tanto che di lui quasi non rimane che una lapide, nella Certosa, con vaghe generalità.Fu procuratore per gli interessi del monastero.Sentendosi venir meno, mentre era in una cascina del monastero, venne tentato fortementecontro la fede. Allora avrebbe esclamato: “Credo tutto quello che crede laChiesa!”. La tentazione svanì. Ed egli con volto sorridente concluse: “Vittoria! Trionfo!”.E così dicendo esalò lo spirito.Ricordato come beato nel Martirologio Certosino, era festeggiato il 30 giugno.


Beato Antonio Tremoulières


Provinciale dell'Ordine Mercedario di Francia, il Beato Antonio de Tremoulières, era anche commendatore del convento di Santa Maria in Tolosa. Nel capitolo celebrato a Barcellona il 6 novembre 1575 venne eletto come Maestro Generale dell'Ordine ma tale elezione non fu confermata dal papa, anche se lui ne era degnissimo, perché non erano ancora state confermate le decisioni di ridurre il generalato ad un periodo di sei anni. Fu famosissimo per la santità della vita e luminoso per i miracoli compiuti; morì nell'agosto del 1577 nel convento di Tolosa ed il Signore lo collocò fra i suoi eletti nella patria celeste.L'Ordine lo festeggia il 30 giugno.


Santi Raimondo Li Quanzhen e Pietro Li Quanhui


Nel territorio di Chendun presso Jaohe nella provincia dello Hebei in Cina, santi Raimondo Li Quanzhen e Pietro Li Quanhui, martiri, che, fratelli, durante la persecuzione scatenata dai seguaci della setta dei Boxer, diedero una insigne testimonianza per Cristo: il primo, infatti, condotto in un tempio pagano, si rifiutò di venerare falsi dèi e morì così sotto i colpi delle percosse; l'altro fu ucciso con non minore crudeltà.


Santa Erentrude


San Ruperto le diede l'incarico del monastero di Nonnberg in Austria. Come badessa, introdusse la regolarità monastica, privilegiando la vita di orazione, della quale era un esempio.A Salisburgo nell'antica Baviera, ora in Austria, santa Erentrude, prima badessa del monastero di Nonnberg e nipote di san Ruperto, la cui predicazione sostenne con la preghiera e le opere.


Santa Lucina


Il corpo santo di santa Lucina, probabile martire dei primi secoli dell’era cristiana, è venerato nella chiesa di Santo Stefano a Rosate, nell’Arcidiocesi di Milano, presso l’altare del Crocifisso. Un’altra reliquia, proveniente dal medesimo corpo, è venerata nella chiesa di Santa Lucina a Cortereggio di S. Giorgio Canavese (TO).


Beato Antonio di San Pietro


Laico converso del convento mercedario di Sant'Anna in Genova, il Beato Antonio di San Pietro, fu celebre per la condotta illibata, ammirevole pazienza e penitenza, di celeste preghiera e di spirito profetico. Dopo aver operato molti miracoli morì santamente nell'anno 1618. L'Ordine lo festeggia il 30 luglio.


Santi Andronico e Giunia di Roma


Salutati dall'apostolo Paolo nella lettera ai Romani. Li chiama "miei parenti e compagni di prigionia; sono degli apostoli insigni che erano in Cristo già prima di me" (Rm 16,7). Sarebbero due coniugi giudeo-cristiani che per il loro zelo meritarono di essere chiamati con il titolo di "apostoli".


San Teobaldo di Provins


Carbonai e conciatoriTeobaldo = forte capitano, dal grecoA Salaníca in provincia di Vicenza, san Teobaldo, sacerdote ed eremita, che, nato dai conti di Champagne in Francia, insieme all'amico Gualterio preferì a onori e ricchezze le peregrinazioni per Cristo, la povertà e la solitudine.


Beato Filippo Powell


A Londra in Inghilterra, beato Filippo Powell, sacerdote dell'Ordine di San Benedetto e martire, che, originario del Galles, arrestato su una nave durante il regno di Carlo I perché cercava di entrare in Inghilterra come sacerdote, fu condotto sul patibolo a Tyburn.


San Vincenzo Do Yen


Nella città di Hải Dương nel Tonchino, ora Viet Nam, san Vincenzo Đỗ Yến, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori e martire, che morì decapitato sotto l'imperatore Minh Mạng in odio alla fede cristiana.


San Bertrando (Berticranno)


A Le Mans nel territorio della Neustria, sempre in Francia, san Berticranno, vescovo, pastore di pace e premuroso verso i poveri e i monaci.


San Marziale di Limoges


Bastone pastoraleA Limoges in Aquitania, in Francia, san Marziale, vescovo.
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01/07/2018 09:55
 
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Beato Antonio Rosmini


Di nobile famiglia, nacque a Rovereto (Trento) nel 1797. Scelse la vocazione ecclesiastica e studiò diritto e teologia all'Università di Padova. Ordinato sacerdote, ritornò a Rovereto dove trascorse alcuni anni dedito agli studi. Nel 1828 fondò a Domodossola l'Istituto della carità mentre a Milano conobbe e strinse amicizia con Alessandro Manzoni. Due anni dopo pubblicò il suo scritto filosofico più famoso, "Nuovo Saggio sull'origine delle idee", nel quale sosteneva che l'essere è la forma originaria della mente ed è impressa nell'uomo da Dio. Riteneva così di aver trovato un punto fermo sul quale edificò un originale sistema di pensiero che rilanciava la visione cattolica del mondo con un linguaggio e un metodo più consoni ai tempi. Rosmini guardava inoltre con crescente attenzione alle vicende che portarono all'unità d'Italia. Nel 1849 venne incaricato dal governo piemontese di una missione a Roma presso Pio IX . Il Papa lo accolse benevolmente con la promessa di una sua imminente nomina a cardinale. In Italia, però, si moltiplicavano gli attacchi contro di lui. I cattolici intransigenti gli rimproveravano le aperture del pensiero e la disponibilità al dialogo con i fautori dell'unità d'Italia; i laici gli rinfacciavano la sua ortodossia cattolica. Rosmini si ritirò allora a Stresa dove trascorse gli ultimi suoi anni e dove morì nel 1855.


Beato Ignazio (Nazju) Falzon


L'ambiente in cui il beato maltese Ignazio (Nazju) Falzon - vissuto a La Valletta tra 1813 e 1865 - esercitò il suo apostolato fu la guarnigione britannica di stanza sull'isola del Mediterraneo. Durante la guerra di Crimea, infatti, il contingente di Sua Maestà britannica era di ben 20mila soldati. Con loro organizzò lezioni di catechismo e momenti di preghiera. Strinse forti legami di amicizia e, per suo mezzo, oltre 650 dei militari protestanti passarono al cattolicesimo (anche alcuni non cristiani si convertirono). Pur avendo preso gli ordini minori, Ignazio - che aveva tre fratelli, di cui due preti - non si ritenne degno di essere ordinato sacerdote. Non esercitò neppure l'avvocatura, mestiere di famiglia per cui aveva studiato. Il 29 giugno del 1865, due giorni prima di morire, mentre recitava il «Veni creator», alle parole «Tu septiformis munere» gli apparve un globo di fuoco con sette lingue. È stato proclamato beato da Giovanni Paolo II nel maggio del 2001, durante il pellegrinaggio sulle orme di san Paolo.

A La Valletta nell'isola di Malta, beato Ignazio Falzon, sacerdote, che, si dedicò alla preghiera e all'insegnamento della dottrina cristiana, adoperandosi con zelo nell'assistenza ai soldati e ai marinai, perché aderissero alla fede cattolica prima di partire per la guerra.


San Atilano Cruz Alvarado


Nacque ad Ahuetita de Abajo, appartenente alla parrocchia di Teocaltiche, Jalisco (Diocesi de Aguascalientes) il 5 ottobre 1901. Venne ordinato sacerdote quando esserlo era il maggior delitto che poteva commettere un messicano. Ma lui, con una allegria che sprizzava da tutti i pori, stese le sue mani affinchè fossero consacrate sotto il cielo azzurro dello stato di Jalisco vicino al quale si nascondevano sia l`Arcivescovo che il Seminario. Undici mesi dopo il tranquillo ed allegro sacerdote, mentre esercitava, come poteva, il suo ministero, venne chiamato dal suo parroco il Signor Curato Justino Orona. Obbediente si avvió verso il "Rancho de las Cruces" luogo che sarebbe stato il suo calvario. Mentre dormiva giunsero le forze militari e le autorita civili. II padre Atilano udendo la scarica che troncò la vita al suo superiore, si inginocchiò sul letto ed attese il monento del suo sacrificio. Lui venne fucilato, dando prova della sua fedelta a Cristo Sacerdote, all'alba del 1° luglio 1928.PalmaNel villaggio di Rancho de las Cruces nel territorio di Guadalajara in Messico, santi Giustino Orona e Attilano Cruz, sacerdoti e martiri, uccisi insieme per il regno di Cristo durante la persecuzione messicana.


San Justino Orona Madrigal


Justino Orona Madrigal nacque a Atoyac, in Messico, il 14 aprile 1877 e fu parroco di Cuquío, nell'arcidiocesi di Guadalajara e fondatore della congregazione delle Sorelle Clarisse del Sacro Cuore. La sua vita fu segnata da dolori ma sempre restò cortese e generoso. Una volta scrisse: «Coloro che perseguono il cammino del dolore con fedeltá, sicuramente possono salire al cielo». Quando la persecuzione contro la Chiesa divenne più pesante rimase tra i fedeli dicendo: «Resterò tra i miei vivo o morto». Una notte, dopo aver deciso con il suo vicario e compagno di martirio, padre Atilano Cruz, una speciale pastorale da tenersi in mezzo ad innumerevoli pericoli, entrambi si ritirarono in una fattoria vicino a Cuquío per riposare. All'alba del 1° luglio 1928 le forze federali irruppero nella fattoria e colpirono la porta della stanza in cui i due religiosi dormivano. Justino aprì e salutò il giustiziere esclamando «Viva Cristo Re!». Per tutta risposta gli spararono.

PalmaNel villaggio di Rancho de las Cruces nel territorio di Guadalajara in Messico, santi Giustino Orona e Attilano Cruz, sacerdoti e martiri, uccisi insieme per il regno di Cristo durante la persecuzione messicana.


Sant' Aronne


Era il fratello maggiore di Mosè e con lui collaborò per ricondurre il popolo eletto nella Terra promessa. Durante la marcia nel deserto condivise con Mosè difficoltà e responsabilità. Fu a capo del popolo per tutto il tempo in cui il fratello rimase sul Sinai, ma ebbe la debolezza di accondiscendere al desiderio del popolo di farsi un'immagine di Dio. Rimproverato aspramente, fu risparmiato dalla tremenda ira divina per intercessione di Mosè. Dopo la solenne consacrazione sacerdotale, Dio stesso ne difese la legittimità contro la insubordinazione di alcuni oppositori con il miracolo della verga. Ma avendo Aronne dubitato - come Mosè - della possibilità di un intervento divino per far scaturire l'acqua dalla roccia, fu punito da Dio allo stesso modo del fratello: entrambi non avrebbero messo piede nella Terra di Canaan. Morì infatti nei pressi di Cades, dopo che Mosè lo ebbe spogliato delle insegne sacerdotali. Il popolo lo pianse, giudicandolo grande e simile a Mosè.

Commemorazione di sant'Aronne, della tribù di Levi, da suo fratello Mosè unto con l'olio sacro sacerdote dell'Antico Testamento e sepolto sul monte Hor.


Sant' Oliviero Plunkett


Nato nel 1625 a Lougherew, Irlanda, Oliviero Plunkett studiò a Roma presso il Collegio irlandese e insegnò per 12 anni all'Urbaniana. Fu ordinato prete nella cappella dell'Ateneo missionario da un vescovo irlandese in esilio per la persecuzione di Cromwell. Quando quest'ultimo morì, si aprì un periodo tranquillo per la Chiesa. Oliviero tornò in patria come arcivescovo di Armagh per riorganizzare la comunità. Ripresa la persecuzione, si rifugiò sui monti per sfuggire all'esilio. Accusato di un inesistente «complotto cattolico», fu condannato a morte e giustiziato nel 1681.

PalmaAncora a Londra, sant'Oliviero Plunkett, vescovo di Armagh e martire, che, falsamente accusato di cospirazione e condannato a morte sotto il re Carlo II, al cospetto della folla presente davanti al patibolo, perdonò i suoi nemici e professò fino all'ultimo con fermezza la sua fede cattolica.


Beato Giovanni Nepomuceno (Jan Nepomucen) Chrzan


Jan Nepomucen Chrzan, sacerdote dell'arcidiocesi di Gniezno, cadde vittima dei nazisti nel celebre campo di concentramento tedesco di Dachau. Papa Giovanni Paolo II il 13 giugno 1999 lo elevò agli onori degli altari con ben altre 107 vittime della medesima persecuzione.Vicino a Monaco di Baviera in Germania, beato Giovanni Nepomuceno Chrzan, sacerdote e martire, che, di nazionalità polacca, in tempo di guerra, nel campo di detenzione di Dachau portò a compimento il suo martirio difendendo la fede davanti ai suoi persecutori.


San Zhang Huailu


Catecumeno che, durante la persecuzione in Cina, spontaneamente si è dichiarato cristiano ed è stato battezzato col proprio sangue, nella città di Zhuhedian.Nel villaggio di Zhuhedian presso Jeshui nella provincia dello Hunan in Cina, san Zhang Huailu, martire, che, durante la persecuzione scatenata dai seguaci della setta dei Boxer, mentre era ancora catecumeno, si professò spontaneamente cristiano e, fortificato dal segno della croce, meritò di essere battezzato in Cristo con il proprio stesso sangue.


Beati Giovanni Battista Duverneuil e Pietro Aredio Labrouhe de Laborderie


PalmaNel braccio di mare antistante Rochefort sulla costa francese, beati Giovanni Battista Duverneuil, dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi, e Pietro Aredio Labrouhe de Laborderie, canonico di Clermont-Ferrand, sacerdoti e martiri, che durante la rivoluzione francese, detenuti insieme in una galera a causa del loro sacerdozio, morirono consunti da malattia.


Beato Tommaso Maxfield


Sempre a Londra, beato Tommaso Maxfield, sacerdote e martire, che, condannato a morte sotto il re Giacomo I perché giunto in Inghilterra da sacerdote, subì il supplizio a Tyburn su un patibolo coronato di fiori in segno di pietà per lui da parte dei fedeli presenti.


San Domiziano di Bebron


Nel monastero di Bebron sempre nella Gallia lugdunense, san Domiziano, abate, che per primo condusse in questo luogo vita eremitica e, dopo avervi radunato molti al servizio di Dio, occupato sempre nelle cose celesti, lasciò in avanzata vecchiaia questo mondo.


Beati Giorgio Beesley e Montford Scott


A Londra in Inghilterra, beati Giorgio Beesley e Montford Scott, sacerdoti e martiri, che, condannati a morte per il loro sacerdozio sotto la regina Elisabetta I, dopo crudeli torture giunsero alla palma del martirio.


Sant' Eparchio di Angouleme


Ad Angoulême in Aquitania, sempre in Francia, sant'Eparchio, sacerdote, che passò trentanove anni recluso, intento solo alla preghiera e insegnando ai suoi discepoli che 'la fede non teme la fame'.


San Teodorico di Mont-d'Or


Teodorico = che sta a capo del popolo, dall'anglosassoneBastone pastoralePresso Reims nel territorio della Neustria, in Francia, san Teodorico, sacerdote, discepolo del vescovo san Remigio.


Santa Regina di Denain


Rimasta vedova del conte Beato Adalberto di Hainaut, fondò il monastero di Denain, del quale in seguito fu badessa la figlia Santa Renfrida.


San Nicasio Camuto de Burgio


Cavaliere dell'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme detto poi Ordine dei Cavalieri di Malta.Caccamo (PA)


San Golveno di Leon


Nella Bretagna in Francia, san Golveno, vescovo, che dopo una vita eremitica si tramanda sia succeduto a san Paolo di Léon.


San Carileffo


Nel monastero di Saint-Calais nel territorio di Le Mans in Francia, san Carilelfo, abate.


San Teodorico di St. Evroult


Teodorico = che sta a capo del popolo, dall'anglosassoneBastone pastorale


San Martino di Vienne


A Vienne nella Gallia lugdunense, in Francia, san Martino, vescovo
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02/07/2018 09:28
 
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Santi Liberato, Bonifacio, Servio, Rustico, Rogato, Settimo e Massimo


Fra i monasteri africani che si considerano di ispirazione fondamentalmente agostiniana, riveste una importanza particolare quello di Gafsa (odierna Tunisia) per il martirio dei suoi religiosi. In seguito all’editto emanato nel 484 dal re vandalo Unnerico, che ordinava la consegna ai barbari mauri dei monasteri cattolici con i loro abitanti, i sette religiosi del monastero di Gafsa furono incarcerati e, dopo aver sopportato atroci sofferenze, vennero martirizzati a Cartagine, offrendo un grande esempio di fede e di unione fraterna. Erano: Liberato, superiore del monastero, il diacono Bonifacio, i suddiaconi Servio e Rustico, Rogato, Settimo e Massimo. Tra essi merita particolare menzione san Massimo, ragazzo di circa 15 anni, che non volle separarsi dai confratelli, pur potendosi salvare, e subì con essi lo stesso martirio.S. Liberato di Cantalice (RI)PalmaCommemorazione dei santi martiri Liberato, abate, Bonifacio, diacono, Servio e Rustico, suddiaconi, Rogato e Settimo, monaci, e il fanciullo Massimo: a Cartagine, nell'odierna Tunisia, durante la persecuzione dei Vandali, sotto il re ariano Unnerico, furono sottoposti a crudeli torture per aver confessato la fede cattolica e difeso l'unicità del battesimo; uccisi a colpi di remi sul capo mentre erano inchiodati a legni su cui si era tentato di bruciarli, conclusero il corso del loro ammirevole combattimento, ricevendo dal Signore la corona del martirio.


San Bernardino Realino


Diventa patrono di una città mentre era ancora in vita. Lecce, estate del 1616: il padre gesuita Bernardino Realino sta morendo, 42 anni dopo esservi arrivato. I reggitori del Municipio lo vanno allora a visitare in forma ufficiale. E gli fanno richiesta di voler essere il protettore della città. Lui, che tanto aveva fatto del bene a Lecce, acconsente. Nato in una famiglia illustre di Carpi, che per i suoi primi studi gli faceva venire i maestri a casa, fu poi mandato all'Accademia modenese. A 26 anni, si laurea in diritto civile e canonico. Sotto la protezione di Cristoforo Madruzzo, Bernardino si avvia sulla strada dei «pubblici uffici». A un certo punto, però, la sua carriera s'interrompe. Bernardino Realino frequenta i Gesuiti ed entra nella Compagnia. Nel 1567 è ordinato sacerdote e diventa il maestro dei novizi gesuiti. Sette anni dopo, a Lecce, crea un collegio al quale si dedicherà fino alla morte. Papa Pio XII lo proclamerà santo nel 1947.

LecceBernardino = ardito come orso, dal tedescoA Lecce, san Bernardino Realino, sacerdote della Compagnia di Gesù, che rifulse per carità e bontà e, rigettati gli onori mondani, si dedicò alla cura pastorale dei prigionieri e degli infermi e al ministero della parola e della penitenza.


Beata Eugenia Joubert


Figlia dei viticoltori Pietro Joubert e Antonia Celle, nacque l'11 febbraio 1876 a Yssingeaux (Le Puy) in Francia, quarta di otto figli. A 19 anni nel 1895 volle farsi suora tra le religiose della Santa Famiglia del Sacro Cuore, a Le Darne. Fece il noviziato a St-Denis (1896), e la professione religiosa nel 1897, dedicandosi completamente all'apostolato ed all'insegnamento del catechismo ai ragazzi e fanciulle. A 26 anni, nel 1902 si ammalò gravemente, nonostante ciò, stette per un anno a Roma dall'aprile del 1903 al maggio del 1904. Al suo ritorno a Liegi fu costretta a letto e dopo circa un mese di malattia, si spense a Liegi, il 2 luglio 1904 a 28 anni, ripetendo tre volte il nome di Gesù. Il suo corpo riposa nella cappella delle suore della Santa Famiglia del Sacro Cuore a Dinant. Giovanni Paolo II l'ha beatificata il 20 novembre 1994.

A Liegi in Belgio, beata Eugenia Joubert, vergine della Congregazione della Sacra Famiglia del Cuore di Gesù, che si adoperò per trasmettere ai bambini la dottrina cristiana e, ammalatasi di tisi, seguì con amore Cristo sofferente.


San Lidano da Sezze


E' con san Carlo da Sezze il patrono della cittadina laziale in provincia di Latina. Nato ad Antena, oggi Civita d'Antino (L'Aquila) intorno al 1026, giunse a Sezze nel 1046 e vi edificò il monastero benedettino di Santa Cecilia, di cui divenne abate. Con i suoi monaci si dedicò alla bonifica del territorio paludoso del comprensorio monastico, che si estendeva tra la città e i territori del ducato di Sermoneta. San Lidano morì nel 1118. La sua opera fu distrutta da Federico II. In seguito Gregorio IX nel 1232 trasferì i restanti beni del monastero al convento Florense di Anagni.

A Sezze nel Lazio, san Lidano, abate e fondatore del monastero del luogo, che cercò di bonificare il terreno dei monaci dalla malsana palude circostante.


Beato Pietro Becchetti da Fabriano


Pietro Becchetti, religioso dell’Ordine di Sant’Agostino, nasce a Fabriano nel sec. XIV. È uomo di grande cultura e di profonda spiritualità. Dai superiori del suo Ordine viene indicato per la fama di “scienza e di vita”. Fu pellegrino a Gerusalemme. Muore a Fabriano e le loro spoglie mortali sono esposte alla pubblica venerazione nella chiesa di Sant’Agostino.L’Ordine agostiniano celebra la sua festa liturgica, unitamente a quella del cugino b. Giovanni Becchetti, anch’egli religioso agostiniano.A Fabriano nelle Marche, commemorazione dei beati Giovanni e Pietro Becchetti, sacerdoti dell'Ordine degli Eremiti di Sant'Agostino, uniti dalla stessa condotta di vita più ancora che dai vincoli del sangue.


Beato Giovanni Becchetti da Fabriano


Giovanni Becchetti, religioso dell’Ordine di Sant’Agostino, nasce a Fabriano nel sec. XIV. Fu professore di grande cultura e di profonda spiritualità. Dai superiori del suo Ordine viene indicato per la fama di “scienza e di vita”. Muore a Fabriano e le sue spoglie mortali sono esposte alla pubblica venerazione nella chiesa di Sant’Agostino.L’Ordine agostiniano celebra la sua festa liturgica, unitamente a quella del cugino beato Pietro Becchetti, anch’egli religioso agostiniano.A Fabriano nelle Marche, commemorazione dei beati Giovanni e Pietro Becchetti, sacerdoti dell'Ordine degli Eremiti di Sant'Agostino, uniti dalla stessa condotta di vita più ancora che dai vincoli del sangue.


Beata Agata Han Sin-ae


Agata Han Sin-ae venne introdotta al cattolicesimo dagli insegnamenti della catechista Colomba Kang Wan-suk. Insieme a lei, formò una comunità femminile e si diede a sua volta a diffondere il Vangelo tra le famiglie che conosceva e tra i suoi servi, incontrando non poche resistenze. Arrestata nel corso della persecuzione Shinyu del 1801, venne decapitata il 2 luglio 1801, insieme ad altri sette fratelli nella fede, comprese le sue compagne della comunità. Inserita con loro nel gruppo di martiri capeggiato da Paolo Yun Ji-chung, è stata beatificata da papa Francesco il 16 agosto 2014, nel corso del viaggio apostolico in Corea del Sud.


Beato Ignazio Choe In-cheol


Ignazio Choe In-cheol collaborò attivamente col fratello Mattia Choe In-gil alla diffusione del cattolicesimo in Corea. Alla cattura e conseguente martirio del fratello, s’impegnò ancora più intensamente a evangelizzare il suo popolo, anche per riparare a un precedente atto di apostasia, compiuto per salvarsi la vita. La sua condanna a morte venne eseguita per decapitazione il 2 luglio 1801, insieme ad altri sette compagni di fede. Inserito con loro nel gruppo di martiri capeggiato da Paolo Yun Ji-chung, è stato beatificato da papa Francesco il 16 agosto 2014, nel corso del viaggio apostolico in Corea del Sud.


Beata Viviana Mun Yeong-in


Viviana Mun Yeong-in, scelta in tenera età come dama della corte coreana, si avvicinò al cattolicesimo e coltivò la sua fede tramite alcuni dei primi credenti del suo Paese. Arrestata durante la persecuzione del 1801, dopo aver inizialmente vacillato professò con coraggio ciò in cui credeva, fino alla morte per decapitazione, avvenuta il 2 luglio 1801 a venticinque anni, insieme ad altri sette fratelli nella fede. Inserita con loro nel gruppo di martiri capeggiato da Paolo Yun Ji-chung, è stata beatificata da papa Francesco il 16 agosto 2014, nel corso del viaggio apostolico in Corea del Sud.


Beato Antonio Yi Hyeon


Antonio Yi Hyeon apprese i primi rudimenti del cattolicesimo tramite la lettura di alcuni libri e li approfondì tramite la frequentazioni di altri fedeli coreani. Fatto prigioniero durante la persecuzione Shinyu, subì numerose pressioni fisiche e psicologiche, alle quali cedette brevemente, ma poi si preparò a patire il martirio per decapitazione, avvenuto il 2 luglio 1801 insieme ad altri sette fratelli nella fede. Inserito con loro nel gruppo di martiri capeggiato da Paolo Yun Ji-chung, è stato beatificato da papa Francesco il 16 agosto 2014, nel corso del viaggio apostolico in Corea del Sud.


Beato Matteo Kim Hyeon-u


Matteo Kim Hyeon-u, insieme al suo fratello di sangue Barnaba Kim I-u, aderì al cattolicesimo e sostenne la missione in Corea di padre Giacomo Zhou Wen-mo, il primo sacerdote missionario in quel Paese. Entrambi vennero arrestati durante la persecuzione Shinyu del 1801: Barnaba morì a causa delle torture, mentre Matteo venne decapitato alcuni mesi dopo, insieme ad altri sette compagni. Barnaba e Matteo, inseriti con loro nel gruppo di martiri capeggiato da Paolo Yun Ji-chung, sono stati beatificati da papa Francesco il 16 agosto 2014, nel corso del viaggio apostolico in Corea del Sud.


Beata Susanna Kang Gyeong-bok


Susanna Kang Gyeong-bok, dama di compagnia presso la corte coreana, venne a contatto col cattolicesimo insieme ad altre donne del suo stato. Dopo aver favorito la fuga del missionario padre Giacomo Zhou Wen-mo, venne catturata dalla polizia. Inizialmente ritrattò le proprie posizioni, ma, una volta pentita, si preparò ad affrontare il martirio insieme ad altri sette fratelli nella fede. Inserita con loro nel gruppo di martiri capeggiato da Paolo Yun Ji-chung, è stata beatificata da papa Francesco il 16 agosto 2014, nel corso del viaggio apostolico in Corea del Sud.


Beata Giuliana Kim Yeon-i


Giuliana Kim Yeon-i, entrata in contatto col cattolicesimo, lo visse studiando il catechismo, accostandosi alla Messa e frequentando gli altri fedeli della nascente Chiesa coreana. Arrestata nel corso della persecuzione Shinyu del 1801, rimase salda nei suoi principi fino alla morte per decapitazione, avvenuta il 2 luglio 1801 insieme ad altri sette fratelli nella fede. Inserita con loro nel gruppo di martiri capeggiato da Paolo Yun Ji-chung, è stata beatificata da papa Francesco il 16 agosto 2014, nel corso del viaggio apostolico in Corea del Sud.


Santa Monegonda


Monegonda, santa di Tours del VI secolo, è conosciuta solo per una Vita molto concisa che costituisce il capitolo XIX della Vita dei Padri di Gregorio di Tours e un riassunto, molto suggestivo, che costituisce il capitolo 24 di In gloria dei Confessori. Ella fa parte di quel gruppo di personaggi che Gregorio dovette conoscere da vicino e dei quali egli narra la vita esemplare con scopi di edificazione nonché storici.


Beata Colomba Kang Wan-suk


Fra i fedeli martirizzati nel XIX secolo in Corea spicca la figura di una donna, Colomba Kang Wan-suk, che ha affrontato i rischi della persecuzione pur di aiutare la diffusione del Vangelo. Inserita nel gruppo di martiri capeggiato da Paolo Yun Ji-chung, è stata beatificata da papa Francesco il 16 agosto 2014, nel corso del viaggio apostolico in Corea del Sud.


San Swithun di Winchester


Bastone pastoraleA Winchester in Inghilterra, san Swithun, vescovo, che fu insigne per l'austerità e l'amore per i poveri e fondò numerose chiese, che visitava andando sempre a piedi.


Beato Pietro di Lussemburgo


A Villeneuve presso Avignone in Francia, transito del beato Pietro di Lussemburgo, vescovo di Metz, sempre dedito alle penitenze e alla preghiera.


Santi Processo e Martiniano


A Roma nel cimitero di Damaso al secondo miglio della via Aurelia, santi Processo e Martiniano, martiri.
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03/07/2018 09:25
 
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San Tommaso


Chiamato da Gesù tra i Dodici. Si presenta al capitolo 11 di Giovanni quando il Maestro decide di tornare in Giudea per andare a Betania, dove è morto il suo amico Lazzaro. I discepoli temono i rischi, ma Gesù ha deciso: si va. E qui si fa sentire la voce di Tommaso, obbediente e pessimistica: «Andiamo anche noi a morire con lui», deciso a non abbandonare Gesù. Facciamo torto a Tommaso ricordando solo il suo momento famoso di incredulità. Lui è ben altro che un seguace tiepido. Ma credere non gli è facile, e non vuol fingere che lo sia. Dice le sue difficoltà, si mostra com'è, ci somiglia, ci aiuta. Dopo la morte del Signore, sentendo parlare di risurrezione «solo da loro», esige di toccare con mano. Quando però, otto giorni dopo, Gesù viene e lo invita a controllare esclamerà: «Mio Signore e mio Dio!», come nessuno finora aveva mai fatto. A metà del VI secolo, un mercante egiziano scrive di aver trovato nell'India meridionale gruppi inaspettati di cristiani e di aver saputo che il Vangelo fu portato ai loro avi da Tommaso apostolo.

ArchitettiTommaso = gemello, dall'ebraicoLanciaFesta di san Tommaso, Apostolo, il quale non credette agli altri discepoli che gli annunciavano la resurrezione di Gesù, ma, quando lui stesso gli mostrò il costato trafitto, esclamò: «Mio Signore e mio Dio». E con questa stessa fede si ritiene abbia portato la parola del Vangelo tra i popoli dell'India.


San Germano di Man


Germanus o Mogorman, vescovo di Man figlio di Restitutus degli Hy Baird e di Liamain, sorella di san Patrizio, nacque nel 410 in Armorica, dove era la sede del suo clan. Dopo un breve viaggio in Irlanda dove ebbe contatti con lo zio, si recò a Parigi. Qui strinse rapporti con la Chiesa gallo-romana. Dopo qualche tempo, tornò in Britannia, probabilmente nello stesso anno in cui vi si recò anche Patrizio per cercarvi nuovi missionari per l'Irlanda. Dopo diverse vicende in patria partí per l'Irlanda e Patrizio lo nominò primo vescovo di Man, affidandogli il compito di sradicare da quella isola le pratiche druidiche e superstiziose. Fu ordinato tra il 464 e il 466. Quasi nulla si sa dell'operato del protovescovo di Man, che, del resto, morí pochi anni dopo la sua consacrazione, nel 474. Germano fondò la chiesa nota come Kirk-Jarman, sul promontorio di San Patrizio, sulla costa occidentale dell'isola: si formò cosí il primo nucleo della sede di Sodor e Man, eretta poi da papa Gregorio IV.

Bastone pastorale


Sant' Eliodoro


Nel giorno della festa per l'apostolo Tommaso, si ricorda anche Eliodoro di Altino, oggi Quarto d'Altino, in provincia di Venezia. Fu amico e collaboratore di san Girolamo, che da giovane seguì prima ad Aquileia e poi in Oriente, dedicandosi alla preghiera e allo studio della Bibbia. Nel 381 era già divenuto primo vescovo di Altino, allora crocevia di grande importanza (vi partiva la via Claudia Augusta che arrivava fino in Germania). Ritiratosi da anziano su un'isoletta deserta della Laguna, morì attorno al 410. Il corpo fu portato ad Altino e, dopo le invasioni barbariche, a Torcello.

Ad Altino in Veneto, sant'Eliodoro, vescovo, che, istruito alla scuola di san Valeriano di Aquileia, fu compagno dei santi Cromazio e Girolamo e fu il primo vescovo di questa città.


San Raymond Gayrard


Nel giorno della festa dell'apostolo Tommaso la Chiesa ricorda oggi anche il «dies natalis» del francese Raymond Gayrard, vissuto tra XI e XII secolo. Nato a Tolosa, si sposò e rimase vedovo. Divenne allora canonico della basilica di Saint Sernin (Saturnino), dedicata al primo vescovo della diocesi e martire. Per le sue competenze in architettura Raymond assunse la direzione dei lavori di ricostruzione dell'antico complesso, partiti all'inizio dell'XI secolo sotto il vescovo Ruggero. Vi si spese fino alla morte, avvenuta nel 1118.

A Tolosa sulla Garonna in Francia, san Raimondo Gayrard, che, maestro di scuola, rimasto vedovo, si diede con passione alle opere di carità, fondò un ospizio e fu, infine, ammesso tra i canonici della basilica di San Saturnino.


Beata Barbara Jeong Sun-mae


Barbara Jeong Sun-mae si avvicinò al cattolicesimo, da poco introdotto in Corea, grazie a suo fratello e a sua cognata. Decise di restare vergine e, trasferitasi a Seul, entrò in una comunità composta da donne con le quali condivideva la stessa scelta. Arrestata nel corso della persecuzione Shinyu del 1801, venne decapitata il 3 o il 4 luglio 1801, di fronte alla gente del suo villaggio natio. Inserita con il fratello e la cognata nel gruppo di martiri capeggiato da Paolo Yun Ji-chung, è stata beatificata da papa Francesco il 16 agosto 2014, nel corso del viaggio apostolico in Corea del Sud.


Sant' Anatolio


Sant'Anatolio, patriarca di Costantinopoli, professò con fermezza la vera fede nelle due nature di Cristo come espresso nel volume a Flaviano dal papa San Leone Magno e si preoccupò che fosse professata anche nel concilio di Calcedonia. Rimasero comunque dei dubbi circa la sua accettazione della consacrazione episcopale da parte di un vescovo monofisita.Anatolio =A Costantinopoli, sant'Anatolio, vescovo, che professò la retta fede nelle due nature di Cristo espressa dal papa san Leone Magno nella lettera a Flaviano e si adoperò per farla ribadire nel Concilio di Calcedonia.


Santi Marco e Mociano


I santi Marco e Mociano, martiri in Mesia, rifiutarono di sacrificare agli idoli, confessarono la loro fede in Cristo con sempre maggior ardore e perciò furono decapitati.In Mesia, nelle odierne terre comprese tra Romania e Bulgaria, commemorazione dei santi Marco e Mociano, martiri, che, per essersi rifiutati di immolare agli idoli e avere anzi ancor più fortemente professato Cristo, furono per Lui decapitati.


Santi Pietro Zhao Mingzhen e Giovan Battista Zhao Mingxi


In una palude presso il villaggio di Dongyangtai vicino a Shenxian nella provincia dello Hebei in Cina, santi fratelli martiri Pietro Zhao Mingzhen e Giovanni Battista Zhao Mingxi, che nella persecuzione dei Boxer, noncuranti della propria incolumità, furono uccisi dai persecutori mentre cercavano di proteggere donne e bambini cristiani in fuga.


Beata Maria Anna Mogas Fontcuberta


Nella cittadina di Fuencarral vicino a Madrid in Spagna, beata Marianna Mogas Fontcuberta, vergine, che fondò la Congregazione delle Suore della Madre del Divino Pastore per la formazione della gioventù femminile e l'assistenza ai poveri e agli ammalati.


Santi Memnone e Severo


A Wiza in Tracia, ora in Turchia, san Memnóne martire, che, centurione convertito alla fede da san Severo, fu sottoposto insieme a lui ad atroci supplizi al tempo di Diocleziano e Massimiano ed entrò per primo in cielo da vincitore.


San Giuseppe Nguyen Dinh Uyen


Nella città di Hưng Yên nel Tonchino, ora Viet Nam, san Giuseppe Nguyễn Đình Uyển, martire, che, catechista, sotto l'imperatore Minh Mạng, morì in carcere ucciso in odio alla fede cristiana.


San Filippo Phan Van Minh


Nella città di Vĩnh Long in Cocincina, ora Viet Nam, san Filippo Phan Văn Minh, sacerdote e martire, che patì per Cristo la decapitazione sotto l'imperatore Tự Đức.


Sant' Anatolio di Laodicea


A Laodicea in Siria, commemorazione di sant'Anatolio, vescovo, che lasciò scritti degni di ammirazione non solo per gli uomini di fede, ma anche per i filosofi.
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04/07/2018 09:19
 
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Sant' Elisabetta di Portogallo


Nacque a Saragozza, in Aragona (Spagna), nel 1271. Figlia del re di Spagna Pietro III, quindi pronipote di Federico II, a soli 12 anni venne data in sposa a Dionigi, re del Portogallo, da cui ebbe due figli. Fu un matrimonio travagliato dalle infedeltà del marito ma in esso Elisabetta seppe dare la testimonianza cristiana che la portò alla santità. Svolse opera pacificatrice in famiglia e, come consigliera del marito, riuscì a smorzare le tensioni tra Aragona, Portogallo e Spagna. Alla morte del marito donò i suoi averi ai poveri e ai monasteri, diventando terziaria francescana. Dopo un pellegrinaggio al santuario di Compostela, in cui depose la propria corona, si ritirò nel convento delle clarisse di Coimbra, da lei stessa fondato. Dopo la morte avvenuta nel 1336 ad Estremoz in Portogallo, il suo corpo fu riportato al monastero di Coimbra. Nel 1612 lo si troverà incorrotto, durante un'esumazione, collegata al processo canonico per proclamarla santa. Fu canonizzata a Roma da Urbano VIII nel 1625.

Elisabetta = Dio è il mio giuramento, dall'ebraicoSanta Elisabetta, che, regina del Portogallo, fu esemplare nell'opera di pacificazione tra i re e nella carità verso i poveri; rimasta vedova del re Dionigi, abbracciò la regola tra le monache del Terz'Ordine di Santa Chiara nel cenobio di Estremoz in Portogallo da lei stessa fondato, nel quale, mentre era intenta a far riconciliare suo figlio con il genero, fece poi ritorno al Signore.


Beato Piergiorgio Frassati


Nasce nel 1901 a Torino in una famiglia della ricca borghesia: suo padre è Alfredo Frassati noto giornalista e la mamma è Adelaide Ametis affermata pittrice. In un periodo in cui Torino inizia un accentuato sviluppo imprenditoriale, Pier Giorgio viene a conoscenza delle difficoltà in cui si dibattono gli operai. Entra in contatto con la povertà: durante il liceo comincia a frequentare le Opere di san Vincenzo. Amico di tutti, esprime sempre una fiducia illimitata e completa in Dio e nella Provvidenza ed affronta le situazioni difficili con impegno, ma con serenità e letizia. Dedica il tempo libero alle opere assistenziali a favore di poveri e diseredati. Si iscrive a diverse congregazioni e associazioni cattoliche, si accosta con frequenza alla comunione, aderisce alla «Crociata Eucaristica» e frequenta la Congregazione Mariana che lo inizia al culto della Madonna. Fonda con i suoi amici più cari una «società» allegra che viene denominata «Tipi loschi», giovani attenti ad aiutarsi nella vita interiore e nell'assistenza degli ultimi. Muore di poliomelite fulminante il 4 luglio 1925.

A Torino, beato Piergiorgio Frassati, che, giovane militante in associazioni del laicato cattolico, si impegnò con tutto se stesso in iniziative di sviluppo sociale e di carità verso i poveri e i malati, finché morì colpito da paralisi fulminante.


Beato Pietro Kibe Kasui


Pietro Kibe Kasui nacque nel 1587, nell'anno in cui il maresciallo della corona a Nagasaki, lo shogun Hideyoshi, emise un editto che ingiungeva ai missionari stranieri di lasciare il paese. Dieci anni dopo cominciarono le persecuzioni. A quell'epoca in Giappone si contavano circa 300 mila cattolici, evangelizzati prima dai gesuiti, con san Francesco Saverio, e poi anche dai francescani. Nel febbraio 1614 un altro editto impose la chiusura delle chiese cattoliche e il confinamento a Nagasaki di tutti i sacerdoti rimasti, stranieri e locali. Nel novembre dello stesso anno i sacerdoti e i laici che guidavano le comunità furono costretti ad andare in esilio. Kibe riparò prima a Macao e poi a Roma. Fu ordinato sacerdote il 15 novembre 1620 e, dopo aver completato il noviziato a Lisbona, pronunciò i primi voti da gesuita il 6 giugno 1622. Tornato in Giappone fra i cattolici sottoposti a crudele persecuzione, nel 1639 fu catturato a Sendai assieme ad altri due sacerdoti. Torturato per dieci giorni di fila, rifiutò di abiurare. E fu martirizzato a Edo, l'attuale Tokyo. Di Pietro Kibe Kasui e di altri 187 martiri in terra giapponese uccisi tra il 1603 ed il 1639, Papa Benedetto XVI ha riconosciuto ufficialmente il martirio il 1° giugno 2007 e la cerimonia di beatificazione è stata fissata per il 24 novembre 2008.


Beata Caterina Jarrige


Nel 1789, durante la Rivoluzione Francese aiutò molti sacerdoti che non avevano aderito alla costituzione civile del clero, provvedendo loro con un rifugio, viveri, ma soprattutto trovando il pane e il vino necessari per la celebrazione del sacrificio eucaristico. Li prelevava di notte, nascosti nelle foreste della valle d'Auze, e li accompagnava nelle famiglie dove si richiedeva l'amministrazione dei Sacramenti. Nel 1794 fu processata ed imprigionata. Fu liberata grazie ad un insurrezione popolare. Del resto non temeva di morire e affermava che sulla ghigliottina avrebbe ballato come negli anni giovanili. Accolta nel Terz'Ordine dei Predicatori, imitò Santa Caterina da Siena, soprattutto con un intenso amore per l'Eucaristia e la difesa dei suoi ministri perseguitati, intrepida nella confessione di fede e di amore per la Chiesa.A Mauriac presso il monte Cantal in Francia, beata Caterina Jarrige, vergine, che, membro del Terz'Ordine di San Domenico, rifulse nell'aiuto ai poveri e ai malati; al tempo della rivoluzione francese, difese con ogni mezzo i sacerdoti dai rivoltosi che li ricercavano e si recò a far loro visita in carcere.


San Luarsab


Luarsab successe al padre Giorgio X re di Kartli, regione della Georgia, nel 1609 all'età di 14 anni. Poco dopo i turchi e i tatari della Crimea invasero il paese mentre Luarsab si trovava nella sua residenza estiva e poté sfuggire all'attacco grazie al prete Teodoro che con uno stratagemma riuscì a dirottare i nemici; ciò permise a Luarsab di raccogliere le forze con le quali annientò il nemico. Anche lo Scià di Persia aveva mire sulla Georgia e tentò ripetutamente di ridurla in suo potere non con la forza, ma attraverso una politica che mirava a mettere l'uno contro l'altro Luarsab re di Kartli e Tamaraz re di Kakheti ma, non essendo riuscito a renderli nemici fra loro, divisò di farli uccidere durante una partita di caccia ma anche questo disegno andò a vuoto. Tuttavia con l'inganno riuscì a fare prigioniero Luarsab al quale offrì un lauto pranzo durante la quaresima e, avendo egli rifiutato di rompere il digiuno, gli ordinò di abbracciare l'islam ma, al nuovo diniego del santo re, ordinò che fosse strangolato nel 1622.


Sant' Ulrico (Ulderico)


Nato nell'890 in Germania, deve la sua formazione allo zio Adalberone, vescovo e principe di Augusta, dove il giovane rientra alla morte del padre dopo l'adolescenza nel monastero di San Gallo in Svizzera. Nel 908 lo zio lo avvia al sacerdozio e nel suo primo anno da presbitero si reca pellegrino a Roma. Nella città eterna apprende la notizia della morte dello zio. Per quattordici anni Ulderico rimane in disparte accudendo alle necessità della famiglia fino a che nel 923, alla morte del vescovo Hiltino, la popolazione di Augusta e il re di Germania Enrico I lo designano vescovo. Così per cinquanta anni Ulderico sarà l'insigne custode del cammino spirituale della popolazione e del clero e il suo episcopato sarà caratterizzato dal mirabile spirito di penitenza, generosità e vigilanza.Ad Augsburg nella Baviera, in Germania, sant'Ulderico, vescovo, che fu insigne per il mirabile spirito di penitenza, la generosità e la vigilanza e morì nonagenario dopo cinquant'anni di episcopato.


Beato Giuseppe Kowalski


Il beato Giuseppe (Jozef) Kowalski nacque a Siedliska, in Polonia, nel 1911. Entrò tra i salesiani nel 1927 e divenne prete nel 1938. Apprezzato conferenziere, secondo il carisma della congregazione di don Bosco, fu educatore. Anche attraverso la musica: diede vita infatti a un coro giovanile. Il suo apostolato presso la parrocchia di Maria Ausilio dei Cristiani fu interrotto il 23 maggio del 1941, quando i nazisti lo prelevarono con 11 confratelli. Divenne la matricola 17.350 di Auschwitz. Nel 1942, per il suo rifiuto di calpestare un rosario, fu sottoposto a lavori massacranti. Fu poi torturato e annegato dalle guardie. Il 13 giugno del 1999 Papa Wojtyla lo ha beatificato a Varsavia con altri 107 martiri del nazismo.

PalmaNel campo di sterminio di Auschwitz vicino a Cracovia in Polonia, beato Giuseppe Kowalski, martire, che, in tempo di guerra, fu messo per Cristo in carcere, dove sotto tortura consumò il suo martirio.


Santa Berta di Blangy


Figlia di Rigoberto, conte palatino sotto il re carolingio Clodoveo II, sposò ventenne un parente di questi, Sigfrido. Vent'anni dopo, rimasta vedova, seguì la vocazione monastica. Costruì due case di preghiera, ma entrambe crollarono. Un angelo, allora, le apparve e le indicò un luogo adatto, dove sorse il monastero di Blangy, nell'Artois. Vi si stabilì con le due figlie maggiori, Deotila e Gertrude. Alcuni anni prima della morte, avvenuta intorno al 725, lasciò l'incarico di badessa e si ritirò a vita anacoretica in una celletta nelle vicinanze del monastero.

A Blangy nel territorio di Arras in Francia, santa Berta, badessa, che, entrata insieme alle figlie Geltrude e Deotila nel monastero da lei fondato, dopo alcuni anni si ritirò come reclusa in una cella.


Santa Natalia di Tolosa


Nata nel 1312 a Gaillac in Francia, Santa Natalia, si trasferì all'età di 16 anni nella città di Tolosa. Ricevuta un'educazione cristiana, entrò nell'Ordine della Mercede nel convento della stessa città dove fece la professione solenne innanzi al Beato Bernardo di Poncelli commendatore di Tolosa. Pregava zelantemente per la liberazione degli schiavi con infinite mortificazioni e fu rallegrata da Gesù che gli apparve incoraggiandola su questa via di penitenza. Tutti si rivolgevano a lei, i redentori in particolare, esortandola a pregare per la conversione dei peccatori e per restare lontani dalle tentazioni impure. Finché trionfante, il 4 luglio 1355, raggiunse la gloria del cielo.L'Ordine la festeggia il 4 luglio.


Sant' Andrea di Creta (di Gortina)


Nacque a Damasco nel 660, ma fu monaco e membro del clero di Gerusalemme. Fu mandato a Costantinopoli dove fu diacono e ricevette diversi incarichi. Nel 700 ca. fu eletto vescovo di Gortina, metropoli dell'isola di Creta. Morì ad Erisso, nell'isola di Lesbo, il 4 luglio 740. Fu oratore e poeta. Scrise omelie e panegirici e si distinse anche come autore di inni, di cui componeva anche la melodia. Scrisse anche di teologia mariana.A Eresso nell'isola di Lesbo, transito di sant'Andrea di Creta, vescovo di Górtina, che con preghiere, inni e cantici di raffinata fattura cantò le lodi di Dio ed esaltò la Vergine Madre di Dio immacolata e assunta in cielo.


San Carileffo di Anille


Secondo Gregorio di Tours, nel 576 nella diocesi di Le Mans sorgeva il monastero detto Anille (oggi St-Calais) eretto in onore di Carileffo, vissuto, sembra, nel sesto secolo. In realtà, dalle scarse notizie in possesso, si può rilevare che Carileffo non fu il fondatore e neppure l'abate, dal momento che forse conduceva vita eremitica nei pressi di quel luogo. Al tempo delle invasioni normanne i resti di Carileffo furono trasferiti a Blois e poi riportati a St-Calais nel 1663.L'Ordine Benedettino lo festeggia il 4 luglio.


San Cesidio (Antonio) Giacomantonio


Religioso francescano lapidato e bruciato all'età di ventisette anni in Cina mentre proteggeva il Santissimo Sacramento dalla profanazione degli adepti della setta Yihetuan.Nella città di Hengyang nella provincia dello Hunan in Cina, san Cesidio Giacomantonio, sacerdote dell'Ordine dei Minori e martire, che nella persecuzione scatenata dalla setta dei Boxer, mentre tentava di proteggere il Santissimo Sacramento dalla folla dei loro seguaci, lapidato e avvolto in un telo imbevuto di benzina, morì arso vivo.


Sant' Antonio Daniel


Presso gli Uroni in territorio canadese, sant'Antonio Daniel, sacerdote della Compagnia di Gesù e martire, che, terminata la celebrazione della Messa, fermo sulla porta della chiesa a tutela dei neofiti dall'assalto di pagani ostili, fu trafitto dalle loro frecce e infine dato al rogo. La sua memoria si celebra insieme a quella dei suoi compagni il 19 ottobre.


Beati Guglielmo Andleby, Enrico Abbot, Tommaso Warcop ed Eduardo Fulthorp


A York sempre in Inghilterra, beati martiri Guglielmo Andleby, sacerdote, Enrico Abbot, Tommaso Warcop e Edoardo Fulthorp, laici, che, condannati a morte nella stessa persecuzione per la loro fedeltà alla Chiesa cattolica, attraverso il supplizio del patibolo raggiunsero insieme i premi eterni.


Beati Giovanni detto Cornelio, Tommaso Bosgrave, Giovanni Carey e Patrizio Salmon


A Dorchester un Inghilterra, beati martiri Giovanni, detto Cornelio, sacerdote da poco ammesso nella Compagnia di Gesù, Tommaso Bosgrave, Giovanni Carey e Patrizio Salmon, laici, suoi collaboratori, che glorificarono tutti insieme Cristo con il martirio sotto la regina Elisabetta I.


Beato Bonifacio di Savoia


Bastone pastoraleNel monastero di Hautecombe presso il lago di Bourget nella Savoia, in Francia, deposizione del beato Bonifacio, vescovo, che, di stirpe regale, si ritirò dapprima presso i Certosini e, elevato poi alla sede di Belley ed infine a quella di Canterbury, si dedicò con assiduità alla cura del suo gregge.


Beata Maria Crocifissa Curcio


La religiosa siciliana madre Maria Crocifissa Curcio, al secolo Rosa (1877 - 1957), fondò a Roma le Carmelitane missionarie di santa Teresa di Gesù Bambino. E' stata beatificata nel 2005.


San Fiorenzo di Cahors


A Cahors in Aquitania, san Fiorenzo, vescovo, che san Paolino da Nola celebra come umile di cuore, forte nella grazia e mite nella parola.


San Lauriano


Nel villaggio di Vatan presso Bourges in Aquitania, in Francia, san Lauriano, martire.
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05/07/2018 08:12
 
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Beati Matteo Lambert, Roberto Meyler, Edoardo Cheevers e Patrizio Cavanagh


I beati Matthew Lambert, Robert Meyler, Edward Cheevers e Patrick Cavanagh erano, il primo, fornaio a Wexford, gli altri marinai. Nel luglio 1580, incoraggiato dallo sbarco di James Fitzmaurice Fitzgcrald in aiuto dei ribelli di Desmond nel Sud-Ovest, il visconte Baltinglass, appoggiato dalla fazione gaelica di O'Byrne, combatté a Leinster dalla parte del Papa e contro la Chiesa della Regina. Il tentativo fallì e nel febbraio 1581 Baltinglass e il cappellano gesuita Robert Rockford giunsero a Wexford dove Matthew Lambert e i suoi compagni offrirono loro un rifugio e una via di fuga. Per questo i quattro vennero arrestati, processati e condannati come ammonimento per gli altri cattolici. Insieme ad altri due marinai, di cui non conosciamo il nome, i quattro furono impiccati, tirati «a coda di cavallo» e squartati. Le parole dell'umile panettiere Lambert arrecano tuttora particolare impressione: egli si dichiarava incapace di entrare nei grandi problemi teologici riguardanti la Regina e il Pontefice Romano, ma intendeva credere soltanto a quanto insegnava la Chiesa Cattolica. Papa Giovanni Paolo II ha beatificato questi quattro laici il 27 settembre 1992.A Wexford in Irlanda, beati Matteo Lambert, Roberto Meyler, Edoardo Cheevers e Patrizio Cavanagh, martiri, che, fornaio il primo, marinai gli altri, furono impiccati e poi sventrati sotto la regina Elisabetta I per la loro fedeltà alla Chiesa di Roma e l'aiuto prestato ai cattolici.


Sant' Antonio Maria Zaccaria


Nasce a Cremona nel 1502. Nel 1524 si laurea in medicina a Padova. Ma poi, tornato a Cremona, decide di spiegare Vangelo e dottrina a grandi e piccoli. Viene consacrato prete nel 1528. Cappellano della contessa Ludovica Torelli, la segue a Milano nel 1530. Qui trova sostegno nello spirito d'iniziativa di questa signora e in due amici milanesi sui trent'anni come lui: Giacomo Morigia e Bartolomeo Ferrari. Rapidamente nascono a Milano tre novità, tutte intitolate a san Paolo. Già nel 1530 egli fonda una comunità di preti soggetti a una regola comune, i Chierici regolari di San Paolo. Milano li chiamerà Barnabiti, dalla chiesa di San Barnaba, loro prima sede. Poi vengono le Angeliche di San Paolo, primo esempio di suore fuori clausura. San Carlo Borromeo ne sarà entusiasta, ma il Concilio di Trento prescriverà loro il monastero. Terza fondazione: i Maritati di San Paolo, con l'impegno apostolico costante dei laici sposati. Denunciato come eretico e come ribelle Antonio va a Roma: verrà assolto. Durante un viaggio a Guastalla, il suo fisico cede. Lo portano a Cremona, dove muore a poco più di 36 anni.

Antonio = nato prima, o che fa fronte ai suoi avversari, dal grecoSant'Antonio Maria Zaccaria, sacerdote, che fondò la Congregazione dei Chierici regolari di San Paolo o Barnabiti allo scopo di rinnovare la vita dei fedeli e a Cremona in Lombardia fece ritorno al Salvatore.


Sant' Atanasio l'Atonita


Nacque attorno al 920 a Trebisonda da una famiglia originaria di Antiochia e gli fu imposto il nome di Abraamios. Studente a Costantinopoli, vi strinse un'amicizia con l'egumeno del monastero di Kyminas, Michele Maleinos, e con Niceforo Focas, nipote di Maleinos, divenuto in seguito imperatore. Dopo aver esercitato per qualche tempo la professione di insegnante, Abraamios lasciò la cattedra per ritirarsi a Kyminas a vivere da eremita: celebrò questo cambiamento mutando il nome di battesimo in Atanasio. Si stabilì poi sul Monte Athos, dove visse assumendo il nome di Barnaba. Raggiunto dalI'amico Niceforo, venne convinto a partecipare alla spedizione contro i Saraceni nell'isola di Creta (960). Venne compensato con i fondi che usò per costruire un monastero dedicato alla Santa Vergine sul Monte Athos: fu il primo cenobio del noto sito monastico. La guida di Atanasio e la sua riforma non sempre furono accettate ma trovarono assenso da parte di Costantinopoli, venne così considerato il fondatore del cenobitismo atonita. Morì nel 1003, travolto da una trave di una chiesa in costruzione.

Atanasio = immortale, dal grecoSul monte Athos, sant'Atanasio, egúmeno, che, uomo umile e mite, istituì nella Grande Laura una regola di vita cenobitica.


Santa Ciprilla di Cirene


Ciprilla era una cristiana di Cirene, città della Pentapoli, in Libia. Durante la persecuzione di Massimino, verso il 300, fu invitata a sacrificare agli idoli pagani. Poiché rifiutò, le furono messi in mano alcuni carboni ardenti e dell'incenso, nella speranza che, gettando tutto nel braciere per non scottarsi, avrebbe - almeno formalmente - consumato il sacrificio pagano. Ma la donna fu più forte. Chiuse il pugno, ustionandosi pur di non sacrificare. Fu solo l'inizio della tortura che la portò a morte, straziata con degli uncini.

A Cirene in Libia, santa Ciprilla, martire, che, come si racconta, durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano tenne a lungo nella mano dei carboni ardenti insieme a incenso, pur di non dare l'impressione, rimuovendo la brace, di voler compiere un'offerta di incenso agli dei; in seguito, crudelmente straziata, adorna del suo stesso sangue, migrò allo Sposo.


San Guglielmo di Hirsau


Non si conosce la data della sua nascita, di certo si sa che vide i natali nella città bavarese di Ratisbona in Germania. Ben presto Guglielmo fu affidato, in tenera età, al monastero di San Emmeranno perché vi fosse educato. Crescendo, qui aderì all'ordine benedettino e successivamente venne ordinato sacerdote. Intorno al 1069 venne nominato abate del monastero di Hirsau " nella Selva Nera " che, dopo un periodo buio, sotto la sua guida conobbe la massima fioritura, grazie alla riforma ispirata a quella di Cluny. Guglielmo morì proprio ad Hirsau il 5 luglio 1091 e venne sepolto nella chiesa dei santi Pietro e Paolo, che egli stesso aveva edificata. Intorno al 1500 la sua tomba venne aperta e si constatò che sia il corpo sia le vesti dell'abate erano ancora ben conservati. L'Ordine Benedettino lo festeggia il 5 luglio.




Sante Teresa Chen Jinxie e Rosa Chen Aixie


Presso il villaggio di Huangeryin vicino a Ningjinxian nella provincia dello Hebei in Cina, sante sorelle Teresa Chen Jinxie e Rosa Chen Aixie, vergini e martiri, che, durante la persecuzione scatenata dai Boxer, per conservare l'onore della verginità e la loro fede cristiana si opposero con coraggio alla depravazione e alla barbara crudeltà dei persecutori e furono da loro trafitte a colpi di lancia.


Beati Giorgio Nichols, Riccardo Yaxley, Tommaso Belson e Humphred Pritchard


A Oxford in Inghilterra, beati martiri Giorgio Nichols, Riccardo Yaxley, sacerdoti, Tommaso Belson, destinato al sacerdozio, e Unfredo Pritchard, che, condannati sotto la stessa regina, i primi perché entrati in Inghilterra da sacerdoti, gli altri per averli aiutati, subirono il supplizio del patibolo.


Sant' Atanasio di Gerusalemme


Atanasio = immortale, dal grecoPalmaCommemorazione di sant'Atanasio di Gerusalemme, diacono della chiesa della Risurrezione e martire, trucidato dal monaco eretico Teodosio, perché aveva rimproverato la sua empietà e difeso contro gli avversari il santo Concilio di Calcedonia.


Sant' Agatone


Agatone e Trifina, martiri in Sicilia (IV sec.). Nulla di certo si sa di loro. Il primo potrebbe essere Agatone I, vescovo di Lipari. O addirittura si tratterebbe di un errore di trascrizione del nome di sant'Agata di Catania.Agatone = buono, dal grecoPalma


San Domezio il Medico


Commemorazione di san Domezio, detto il Medico, eremita sul monte Quros nell'antica Armenia.


San Tommaso di Terreti


Nel monastero di Santa Maria di Terreto vicino a Reggio Calabria, san Tommaso, abate.


Santa Marta


Sul monte Mirabile in Siria, santa Marta, madre di san Simeone Stilita il Giovane.


Santo Stefano di Nicea


A Reggio Calabria, santo Stefano di Nicea, vescovo e martire.
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06/07/2018 09:04
 
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Santa Domenica (Ciriaca)


Santa Domenica nacque nel 287 a Tropea in Calabria, figlia di Doroteo ed Arsenia. Fin dall'infanzia visse in un ambiente profondamente cristiano e dove la vita quotidiana stessa era pregna della fede professata. Probabilmente la famiglia aveva una posizione agiata e di rilievo, se sembra che lo stesso imperatore si interessò alla questione che portò Doroteo, Arsenia e Domenica al giudizio. Questo potrebbe essere confermato anche dal fatto che ai genitori di Domenica venne risparmiata la vita, in cambio dell'esilio nella regione dell'Eufrate. Domenica, invece, fu sottoposta a numerose pressioni e angherie per indurla a rinnegare la sua fede cristiana. Non solo i vari tentativi risultarono vani, ma i prodigi operati dalla Santa portarono a conversione alcuni presenti. Condotta in Campania, fu processata e condannata al supplizio "ad leones", ma i leoni rimasero impassibili e divennero addirittura docili davanti alla santa, la pena fu così mutata nella decapitazione, che avvenne secondo lo storico Baronio il 6 luglio 303. Il culto della santa tropeana si diffuse nel sud Italia e in Oriente, perché i vescovi di Tropea, di rito greca, dipesero come giurisdizione ecclesiastica dal patriarcato di Costantinopoli. Le spoglie mortali della santa riposarono per molti anni a Vizzini, per essere poi traslati nella cattedrale di Tropea, città della quale è patrona.A Nicomedia in Bitinia, nell'odierna Turchia, santa Ciríaca, vergine e martire sotto Diocleziano, che è oggetto di grande venerazione a Tropea in Calabria.


Beata Nazaria Ignazia March Mesa


Nazaria Ignazia March Mesa - nata a Madrid nel 1889 - presto di trasferì con la numerosa famiglia (aveva 10 fratelli) in Messico per ragioni economiche. Sulla stessa nave viaggiavano alcune Piccole suore degli anziani abbandonati. Lei si fece religiosa proprio in quella Congregazione. Per il noviziato tornò in patria, ma nel 1908 riprese la via delle Americhe, destinata alla missione di Oruro, in Bolivia. Qui si spese per dodici anni nelle opere di carità. Nel 1920, dopo un corso di esercizi spirituali incentrati sul Regno di Dio, concepì una nuova Congregazione, intesa come «crociata di amore che abbraccia tutta la Chiesa». La fondò il 16 di giugno del 1925 con il nome di Missionarie Crociate della Chiesa. La nuova famiglia religiosa era all'avanguardia nella situazione della Bolivia di allora, sostenendo in particolare la promozione sociale e lavorativa delle donne. Nel 1938 la fondatrice passò in Argentina dove diede vita a molte istituzioni in favore delle giovani e dei poveri. Morì a Buenos Aires nel 1943 ed è stata beatificata da Giovanni Paolo II il 27 settembre 1992.A Buenos Aires in Argentina, beata Nazaria di Santa Teresa March Mesa, vergine, che, nata in Spagna ed emigrata con la famiglia in Messico, mossa da spirito missionario dedicò tutta se stessa all'evangelizzazione dei poveri in varie nazioni dell'America Latina e fondò l'Istituto delle Missionarie Crociate della Chiesa.


Santa Maria Goretti


Nacque a Corinaldo (Ancona) il 16 ottobre 1890, figlia dei contadini Luigi Goretti e Assunta Carlini, Maria era la seconda di sei figli. I Goretti si trasferirono presto nell'Agro Pontino. Nel 1900 suo padre morì, la madre dovette iniziare a lavorare e lasciò a Maria l'incarico di badare alla casa e ai suoi fratelli. A undici anni Maria fece la Prima Comunione e maturò il proposito di morire prima di commettere dei peccati. Alessandro Serenelli, un giovane di 18 anni, s' innamorò di Maria. Il 5 luglio del 1902 la aggredì e tentò di violentarla. Alle sue resistenze la uccise accoltellandola.Maria morì dopo un'operazione, il giorno successivo, e prima di spirare perdonò Serenelli. L'assassino fu condannato a 30 anni di prigione. Si pentì e si convertì solo dopo aver sognato Maria che gli diceva avrebbe raggiunto il Paradiso. Quando fu scarcerato dopo 27 anni chiese perdono alla madre di Maria. Maria Goretti fu proclamata santa nel 1950 da Pio XII.

Maria = amata da Dio, dall'egiziano; signora, dall'ebraicoPalmaSanta Maria Goretti, vergine e martire, che trascorse una difficile fanciullezza, aiutando la madre nelle faccende domestiche; assidua nella preghiera, a dodici anni, per difendere la sua castità da un aggressore, fu uccisa a colpi di pugnale vicino a Nettuno nel Lazio.


Beata Maria Teresa Ledochowska


La beata Maria Teresa Ledochowska nacque il 29 aprile 1863 a Loosdorf (Austria), dal conte Antonio Ledochowski, di origine polacca. L’ambiente aristocratico non la divise dal Vangelo né dai fratelli. Anzi proprio dai genitori, si può dire, che ereditò la fede. Nel 1882 si trasferì con la famiglia in Polonia. Successivamente, nel 1885, entrò a servizio presso la Corte del granduca Ferdinando IV di Toscana a Salisburgo. Due significativi incontri cambiarono la sua vita: con le suore Francescane Missionarie di Maria e con il Cardinale Lavigerie. Nel 1890 fonda la rivista missionaria Eco dell’Africa e nel 1891 lascia in modo definitivo la Corte. Da questo momento in poi si avvia un cammino di maturazione, che la porterà a fondare, nel 1894, l’Istituto di S. Pietro Claver. Nel 1910, ad opera di papa Pio X, ebbe il riconoscimento dell’Istituto. Morì a Roma il 6 luglio 1922.Maria = amata da Dio, dall'egiziano; signora, dall'ebraicoGiglioA Roma, beata Maria Teresa Ledóchowska, vergine, che si adoperò con tutte le sue forze a favore degli Africani oppressi dalla schiavitù e fondò il Sodalizio di San Pietro Claver.


San Sisoes il Grande


San Sisoes era un egiziano che decise di intraprendere la vita monastica nel famoso convento del deserto di Scete, ma alla morte di sant'Antonio nel 357 preferì trasferirsi a causa del troppo affollamento. Si ritirò sulla montagna di Sant'Antonio dove rimase fino ad età avanzata. Morì a Clisma, una città sulle rive del Mar Rosso, verso l'anno 430. In punto di morte affermò: «Vedete: il Signore è venuto e dice: Portatemi il vaso eletto del deserto». Numerosi articoli dei «Detti dei Padri» citano Sisoes e lo descrivono come un contemplativo amante della solitudine, abbandonato alla misericordia divina. Al suo discepolo capitava spesso di doverlo sollecitare per prendere cibo poiché egli neppure se ne preoccupava. Egli ripeteva: «Dimentica te stesso, getta alle spalle i tuoi desideri e liberati dalle sollecitudini: così troverai la quiete». Numerosi miracoli (tra cui la risurrezione di un bambino) furono attribuiti alla sua intercessione e gli valsero l'appellativo di «grande».

In Egitto, san Sísoe, detto Magno, eremita, molto insigne nell'esercizio della vita monastica.


San Romolo di Fiesole


Secondo la tradizione il cristianesimo giunse a Fiesole nel I secolo con Romolo - discepolo di Pietro - primo vescovo della diocesi di cui ora è patrono. Fu martirizzato con alcuni compagni nel 90. La sua vita è raccontata da tre codici redatti tra l'XI e il XIV secolo. A lui è dedicata la cattedrale, eretta dal vescovo Jacopo il Bavaro nel 1028. Sempre secondo la tradizione un gruppo di cristiani fuggiti da Fiesole con Romolo - il quale avrebbe portato in Toscana la sacra immagine della Vergine dipinta dall'evangelista Luca - edificò il primo nucleo del futuro santuario dell'Impruneta, vicino Firenze.

A Fiesole in Toscana, san Romolo, diacono, celebrato come primo martire della città.


Beato Agostino Giuseppe (Elia) Desgardin


Monaco cistercense che, durante la Rivoluzione Francese, fu incarcerato in una nave-prigione, qui morì contagiato dai suoi compagni infermi, dei quali si prendeva cura.Agostino = piccolo venerabile, dal latinoAll'ancora davanti Rochefort sulla costa francese, beato Agostino Giuseppe (Elia) Desgardin, monaco dell'Ordine Cistercense e martire, che, durante la rivoluzione francese, fu in odio alla religione tratto fuori dal monastero di Septfontaines e, gettato in una sordida galera, morì contagiato mentre prestava assistenza ai compagni di prigionia malati.


Beata Maria Rosa (Susanna Agata de Loye)


PalmaA Orange sempre in Francia, beata Susanna Agata (Maria Rosa) de Loye, vergine dell'Ordine di San Benedetto e martire, che, durante la rivoluzione francese, prima di una schiera di trentadue religiose di vari Ordini e conventi stipate nello stesso carcere, perseverò nella vita religiosa e, condannata successivamente in odio al nome di Cristo insieme alle altre compagne, salì impavida al patibolo.


Beato Cristoforo Solino


Sapientissimo insegnante di Sacra Teologia, il Beato Cristoforo Solino, fu professore dell'Università di Parigi. Nel convento mercedario di Santa Maria in Tolosa (Francia), condusse uan vita in rigido ritiro e meditazione fino a quando, accumulati molti meriti e virtù, morì in una buona vecchiaia.L'Ordine lo festeggia il 6 luglio.


Beato Tommaso Alfield


Sempre a Londra, beato Tommaso Alfield, sacerdote e martire, che dapprima sotto tortura rinnegò la fede cattolica, ma mandato in esilio, tornò pentito in patria e, sotto la regina Elisabetta I, per aver distribuito un'Apologia in difesa dei cattolici, patì a Tyburn il supplizio del patibolo.


San Pietro Wang Zuolong


PalmaIn località Shuangzhong presso Jixian nella provincia dello Hebei in Cina, san Pietro Wang Zuolong, martire, che durante la persecuzione dei Boxer morì impiccato per essersi rifiutato di abiurare la fede di Cristo davanti agli idoli pagani.


San Goar


Sulla riva del fiume Reno, san Goar, sacerdote, originario dell'Aquitania, che, con l'appoggio del vescovo di Treviri, costruì un ospizio e un oratorio per accogliere i pellegrini e provvedere alla salvezza delle loro anime.


San Palladio


In Scozia, commemorazione di san Palladio, vescovo, che, mandato da Roma in Irlanda, morì in Inghilterra, nello stesso tempo in cui san Germano di Auxerre vi combatteva l'eresia pelagiana.


Santa Noiala


Ragazza britannica decapitata a Beignan in Bretagna. Secondo una leggenda camminò fino a Pontivy con la propria testa nelle mani. E' molto venerata in Bretagna.


Santa Darerca (Monenna) di Killeavy


Nel territorio di Armagh in Irlanda, santa Monenna, badessa del monastero di Killeevy da lei stessa fondato.


San Giusto di Condat


Nel territorio di Condat presso il massiccio del Giura in Francia, san Giusto, monaco.
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07/07/2018 09:49
 
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Beata Maria Romero Meneses


Suora dell'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.Un'anima vulcanica, suor Maria Romero. Non era forse nata in Nicaragua, la terra dei quaranta vulcani? Non è un gioco di parole. È la realtà di una donna nata in una famiglia benestante e affermata (suo padre fu anche ministro delle finanze) che si è donata interamente ai più poveri fra i poveri. Con fiducia totale nella Provvidenza. Cresciuta in una famiglia cristiana, fin dall'infanzia si sentì apostola fra i coetanei. Ma sarà nel Costarica che Maria scoprirà - in modo decisivo, sconvolgente - la vera condizione dei poveri. Decidendo di dedicarsi a loro. Senza riserve. E dalla sua iniziativa nasceranno le misioneritas: altro che filantropia e pacchi dono, ma servizio ai poveri nei loro quartieri, nelle loro misere case. E sorgeranno gli oratori, a decine; e la Casita de la Virgen, sempre aperta alle necessità materiali e spirituali dei derelitti, e l'Opera sociale Maria Ausiliatrice, e la «cittadella», e la Asociación Ayuda Necesitados... Maria morì il 7 luglio 1977. Non solo opere: le cronache della sua vita narrano anche di preghiera, obbedienza, prodigi (come l'acqua della Madonna, un'anfora piena d'acqua con dentro un bel po' di medagliette di Maria; i suoi poveri mica potevano volare a Lourdes!). E un amore forte per Gesù Eucaristia.A León in Nicaragua, beata Maria Romero Meneses, vergine dell'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, che nei territori della Costarica si adoperò con bontà per l'istruzione delle giovani donne, specialmente povere ed abbandonate, e diffuse con zelo la pietà verso l'Eucaristia e la Beata Vergine Maria.


San Villibaldo


Nasce intorno al 700 a Wesse, in Inghilterra. La sua famiglia lo mette a scuola dai monaci di Waltham, dove poi decide di farsi monaco. Ma è già fuori dalla cella e dall'Inghilterra prima dei voti definitivi: va in Terrasanta con un gruppo di pellegrini. Sta due anni a Roma, poi continua verso la Palestina, allora sotto gli arabi. Nel 729 rieccolo a Roma, dopo sette anni. Papa Gregorio II (715-731) lo manda a Montecassino, dove il tenacissimo bresciano Petronace ha rimesso in piedi i muri dopo la distruzione longobarda. Così il quasi-monaco d'Inghilterra ricompone una comunità nel solco della vera tradizione e dello stile di vita insegnato dal Fondatore. Dopo dieci anni torna a Roma, vi trova un Papa nuovo, Gregorio III (731-741), che lo invia a evangelizzare i tedeschi. Dalla Germania lo ha richiesto Winfrido, detto poi Bonifacio. Sta organizzando in Baviera una struttura diocesana, e nel 740 ordina Villibaldo sacerdote, consacrandolo poi vescovo di Eichstätt già l'anno dopo. Il vescovo Villibaldo costruisce la sua cattedrale, fonda un monastero. Si fa poi predicatore itinerante, davanti ad ascoltatori che solo in parte sono cristiani. Quest'opera lo impegna fino alla morte, avvenuta nel 787.

A Eichstätt nella Franconia, in Germania, san Villibaldo, vescovo, che, divenuto monaco, peregrinò a lungo per luoghi santi e per molte regioni per rinnovare la vita monastica e aiutò nell'evangelizzazione della Germania san Bonifacio, dal quale fu ordinato primo vescovo di questa città, convertendo a Cristo molte genti.


Sant' Antonino Fantosati


Antonio nasce a Trevi (Pg) il 16 ottobre 1842. A 16 anni veste l'abito religioso francescano nel convento della Spineta a Todi, cambiando il nome in fra Antonino. Viene ordinato sacerdote nel 1865. Nel 1867 decide di partire missionario per la Cina, aggregandosi a Marsiglia ad altri otto francescani, fra cui padre Elia Facchini, che morirà martire due giorni dopo di lui, e un folto gruppo di Suore Canossiane. Giunge così ad Uccian capitale del Hu-pè e residenza principale della Missione. Qui deve vestire abiti cinesi e prendere il nome in lingua locale di Fan-hoae-te. Nel 1868 arriva nell'Alto Hu-pè, meta del suo campo apostolico che gli è stato assegnato, dove rimane per sette anni. Nel 1878 viene nominato amministratore apostolico dell'Alto Hu-pè e nel 1889 vicario apostolico dell'Hu-nan Meridionale. Durante la sua attività pastorale viene sottoposto a vari giudizi con accuse fatte da pagani interessati e contrari al cristianesimo. I suoi ultimi anni sono segnati dalle persecuzioni. Il 7 luglio 1900 viene ucciso brutalmente dalla folla aizzata dai «boxers».

Vicino alla città di Hengyang nella provincia dello Hunan in Cina, sant'Antonino Fantosati, vescovo, e Giuseppe Maria Gambaro, sacerdote dell'Ordine dei Minori, che, durante la persecuzione dei Boxer, approdati per portare aiuto ai fedeli, morirono lapidati.


Beato Oddino Barotti


Nasce a Fossano nel 1344 e prima ancora di essere prete, Oddino diventa canonico della «collegiata» di San Giovanni, che diventerà cattedrale nel 1582, quando sarà costituita la diocesi fossanese. A 24 anni, nel 1368, Oddino diventa parroco. Nel 1376 è pellegrino in Terrasanta, dove viene sequestrato da predoni e per qualche tempo è loro prigioniero. Rientrato a Fossano si fa conoscere perché, come figlio spirituale di san Francesco d'Assisi (appartiene al Terz'Ordine), vive rigorosamente da povero, dirottando entrate e doni verso le famiglie più infelici. Su questa generosità cominciano presto a circolare racconti affettuosi, arricchiti da particolari che fanno pensare ai Fioretti di san Francesco. Al tempo della peste endemica in molte parti del Piemonte, Fossano rinnova e ingrandisce il suo ospedale, per l'impegno soprattutto di Oddino, è il 1382. Nel 1400, però, morirà anche lui colpito dal morbo spendendosi da infermiere per i malati. Nel 1808 è proclamato beato.

A Fossano in Piemonte, beato Oddino Barotti, sacerdote, che, parroco povero e di vita austera, mentre imperversava la peste, spese notte e giorno tutte le sue forze a favore degli ammalati e dei moribondi.


Beato Benedetto XI (Niccolò Boccasini)

(Papa dal 27/10/1303 al 07/07/1304)

Domenicano, apprezzato per la sua umiltà e la sua pietà, divenuto Provinciale della Lombardia, riuscì a mettere pace tra i Domenicani e la città di Parma. Eletto nel capitolo di Strasburgo, promosse una tregua tra Edoardo I d'Inghilterra e Filippo il Bello. Nominato cardinale da Bonifacio VIII, non riuscì ad evitare che questi emanasse la Bolla che vietava agli ordini mendicanti di predicare e confessare fuori dai propri conventi. Nonostante ciò, si mantenne fedele a Bonifacio VIII durante il triste periodo di Anagni. Una volta papa entrò di fermare la lotta tra Filippo il Bello e i Colonna. Accortosi che l'opera di pacificazione era difficile in Roma, si trasferì a Perugia dove morì dopo una vita dedicata a comporre i dissidi che laceravano il suo secolo.Benedetto = che augura il bene, dal latinoA Perugia, transito del beato Benedetto XI, papa, dell'Ordine dei Predicatori, che, benevolo e mite, nemico delle contese e amante della pace, nel breve tempo del suo pontificato promosse la concordia nella Chiesa, il rinnovamento della disciplina e la crescita della devozione religiosa.


San Marco Ji Tianxiang


Marco Ji Tianxiang, medico e padre di famiglia, a causa della dipendenza da oppio, che aveva iniziato ad assumere per motivi curativi, si vide estromesso dall’Eucaristia. Con umiltà e spirito di pentimento, cercò di liberarsi da quella dipendenza. Catturato insieme ai suoi familiari durante la rivolta dei Boxer, morì per decapitazione il 7 luglio 1900, a sessantuno anni. È stato canonizzato il 1° ottobre 2000, inserito nel gruppo dei 120 martiri cinesi.Presso la città di Jixian nella provincia dello Hebei sempre in Cina, san Marco Ji Tianxiang, martire, che, escluso per trent'anni dal banchetto eucaristico perché non aveva voluto astenersi dall'uso di oppio, non cessò tuttavia di pregare di poter concludere piamente la propria vita e, chiamato in giudizio, dopo aver professato con animo fermo la fede in Cristo, raggiunse il banchetto eterno.


Beati Ruggero Dickinson, Rodolfo Milner e Lorenzo Humphrey


A Winchester in Inghilterra, beati martiri Ruggero Dickinson, sacerdote, e Rodolfo Milner, contadino e padre di famiglia, povero e analfabeta, ma fermo nella fede, i quali sotto la regina Elisabetta I furono catturati insieme e uccisi con il supplizio del patibolo. Insieme ad essi si fa memoria del beato Lorenzo Humphrey, giovane che per avere abbracciato la fede cattolica morì impiccato nello stesso luogo in un giorno rimasto ignoto.


San Panteno


Commemorazione di san Panteno di Alessandria, che fu uomo pervaso di zelo apostolico e ricco di ogni sapienza. Si tramanda che tali siano stati il suo interesse e l'amore per la parola di Dio, da partire, pieno di fede e di pietà, per portare l'annuncio del Vangelo di Cristo ai popoli sconosciuti delle lontane regioni d'Oriente; tornato infine ad Alessandria, riposò in pace al tempo dell'imperatore Antonino Caracalla.


Santa Maria Guo Lizhi


Nel villaggio di Hujiacun presso Shenxian sempre nello Hebei, santa Maria Guo Lizhi, martire, che nella medesima persecuzione, come una seconda madre dei Maccabei, esortò alla fermezza d'animo sette suoi parenti che accompagnava al luogo del supplizio e, chiedendo di essere poi lei stessa uccisa, seguì coloro che lei aveva mandato avanti in cielo.


Sant' Etelburga (Edilburga)


Figlia del re degli inglesi orientali, si consacrò a Dio come religiosa nel monastero di Ebreuil in Francia, del quale fu badessa.A Faremoutiers-en-Brie presso Meaux in Aquitania, in Francia, santa Edilburga, badessa, che, figlia del re degli Angli orientali, rese gloria a Dio con la severa astinenza del corpo e la perpetua verginità.


Beato Giovanni Giuseppe Juge de Saint-Martin


Nel braccio di mare antistante Rochefort in Francia, beato Giovanni Giuseppe Juge de Saint-Martin, sacerdote e martire, che, canonico di Limoges, durante la rivoluzione francese fu disumanamete detenuto per il suo acerdozio in una galera, dove consunto da malattia passò al Signore.


Beato Pietro To Rot


PalmaNel villaggio di Rakunai nell'isola di Nuova Britannia in Melanesia, beato Pietro To Rot, martire, che, padre di famiglia e catechista, fu arrestato durante la seconda guerra mondiale, perché aveva perseverato nel suo ministero, e subì così il martirio con una iniezione di veleno letale.


San Giuseppe Maria Gambaro


Vicino alla città di Hengyang nella provincia dello Hunan in Cina, sant'Antonino Fantosati, vescovo, e Giuseppe Maria Gambaro, sacerdote dell'Ordine dei Minori, che, durante la persecuzione dei Boxer, approdati per portare aiuto ai fedeli, morirono lapidati.


Beata Ifigenia di S. Matteo (Francesca Maria Susanna) de Gaillard de la Valdène


A Orange sempre in Francia, beata Ifigenia di San Matteo (Francesca Maria Susanna) de Gaillard de la Valdène, vergine dell'Ordine di San Benedetto e martire durante la rivoluzione francese.


Sant' Edda di Winchester


A Winchester in Inghilterra, sant'Edda, vescovo della Sassonia occidentale, uomo di insigne sapienza, che da Dorchester traslò in questa città il corpo di san Birino e vi stabilì la sede episcopale.


Sant' Oddone di Urgel


A Urgell nella Catalogna in Spagna, sant'Odone, vescovo, che, ancora laico, eletto per acclamazione del popolo e in seguito confermato, difese i più umili e si mostrò benevolo con tutti.


San Mael Ruain


A Tallaght in Irlanda, san Máel Rúain, vescovo e abate, che riformò con impegno la celebrazione della sacra liturgia, il culto dei santi e la disciplina monastica.
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08/07/2018 09:21
 
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San Kilian (Chiliano)


L'irlandese Kilian (il nome ha molte varianti: Chiliano, Kilien, Quillian, Cilian e Kuhln) era un "vescovo itinerante" del VII secolo, che aveva avuto a Roma l'incarico di evangelizzare la Franconia, una regione della Germania. Ne convertì il Duca, Gosberto, obbligandolo a separarsi dalla vedova del fratello. La donna, per vendicarsi di aver perduto l'alto stato sociale cui era ascesa, fece uccidere Kilian insieme al sacerdote Colman, al diacono Totnano e a due laici, Gallone e Arnuvale. Sepolto in una stalla, il corpo del santo venne ritrovato prodigiosamente e in seguito esumato l'8 luglio del 752, alla presenza di un altro vescovo irlandese, il celebre evangelizzatore della Germania, san Bonifacio, e del primo vescovo di Würzburg, san Burcardo. Nel 788 i resti furono traslati nella cattedrale della cittadina tedesca in una solenne cerimonia cui partecipò l'imperatore Carlo Magno. Dal secolo XV Kilian è patrono della diocesi di Würzburg; lo è anche della Franconia e dei tintori. Al 1926 risale l'istituzione di una recitazione popolare sulla sua figura che si svolge all'aperto nell'ottava della festa.

Bastone pastorale, spadaA Würzburg nell'Austrasia, in Germania, san Chiliano, vescovo e martire, che, originario dell'Irlanda, giunse in questa terra a predicare il Vangelo e per aver serbato con cura gli usi cristiani fu trucidato, consumando così il suo martirio.


San Procopio di Cesarea di Palestina


Procopio nativo di Aelia (Gerusalemme) nato nel terzo secolo e morto l'8 luglio del 303.È il primo cristiano deceduto per la sua fede in Palestina negli anni che seguirono il decreto di persecuzione di Diocleziano del 303. Procopio fu condotto davanti al tribunale del governatore dove gli fu chiesto di sacrificare agli dei, ma si rifiutò, allora fu invitato a fare delle libagioni ai quattro imperatori, ma ancora una volta egli rispose, citando un motto di Omero «Non è bene che vi sia un governo di molti; uno sia il capo, uno il re». Fu una risposta poco gradita ai suoi giudici, che lo uccisero. Procopio si era stabilito a Scitopoli, dove espletava tre funzioni: lettore, interprete in lingua siriana ed esorcista. Fin dall'adolescenza si era votato alla castità e alla pratica delle virtù, con severi digiuni e dedito all'ascesi; se nelle scienze profane era di cultura mediocre, era invece la Parola di Dio il suo unico argomento di studio. A Scitopoli gli fu eretta una cappella nel vescovado; a Cesarea di Palestina, luogo del suo martirio, venne eretta in suo onore una chiesa.

Procopio = che promuove, dal grecoPalmaA Cesarea in Palestina, san Procopio, martire, che condotto qui sotto l'imperatore Diocleziano dalla città di Scitopoli, alla prima audacia nelle risposte, fu messo a morte dal giudice Fabiano.


Santi Aquila e Priscilla


Aquila e Priscilla erano due coniugi giudeo - cristiani, molto cari all'apostolo Paolo per la loro fervente e molteplice collaborazione alla causa del Vangelo. Aquila, giudeo originario del Ponto, trasferitosi in tempo imprecisato a Roma, sposò Priscilla (o Prisca).L'apostolo intuì subito le buone qualità dei due coniugi, quando chiese di essere ospitato nella loro casa a Corinto. I due lo seguirono anche in Siria, fino ad Efeso. Qui istruirono nella catechesi cristiana Apollo, l'eloquente giudeo - alessandrino, versatissimo nelle Scritture, ma ignaro di qualche punto essenziale della nuova dottrina cristiana, come il battesimo di Gesù. Aquila e Priscilla fecero in modo di battezzarlo prima che partisse per Corinto. Niente si può asserire con certezza sul tempo, luogo e genere di morte di Aquila e Priscilla, dato che le uniche fonti su di essi sono citazioni bibliche. Alcuni identificano Priscilla con la vergine e martire romana Prisca e Aquila con qualcuno della gens Acilia, collegata con le Catacombe, perciò i due sarebbero martiri per decapitazione.

Commemorazione dei santi Aquila e Prisca o Priscilla, coniugi, che, collaboratori di san Paolo, accoglievano in casa loro la Chiesa e per salvare l'Apostolo rischiarono la loro stessa vita.


San Pancrazio di Taormina


Nacque ad Antiochia, in Cilicia. Narra un'antica tradizione che Pancrazio era appena adolescente quando suo padre infiammato dal desiderio di vedere Gesù, decise di recarsi a Gerusalemme, portando con sé il figlio. Pancrazio ebbe così la straordinaria occasione di vederlo con i suoi occhi. Fatto ritorno ad Antiochia, ebbe poi modo di udire la predicazione di San Pietro, dal quale venne battezzato, avviato al sacerdozio ed infine consacrato vescovo. Nell'anno 40 d.C. Pancrazio fu inviato da San Pietro in Sicilia quale primo vescovo di Taormina. Nella città sicula riuscì a convertire parecchi pagani, tra i quali lo stesso prefetto. I suoi nemici lo invitarono a un banchetto e tentarono di costringerlo a baciare un idolo di legno, oggetto che il vescovo con un segno di croce ridusse in frantumi. Ciò gli costò dunque la vita. Nel XV secolo i taorminesi introdussero il suo culto anche a Canicattì, che ancora oggi lo venera quale patrono.

Taormina, CanicattìPancrazio = lottatore, dal tipo di sport grecoA Taormina in Sicilia, san Pancrazio, vescovo e martire, ritenuto primo vescovo di questa Chiesa.


Sant' Illuminato da Rieti


Il Ferrari riferisce di aver consultato gli Atti del santo, oggi perduti. Si tratterebbe di un eremita che condusse una vita estremamente penitente sui monti umbri nelle vicinanze di Città di Castello. Sul luogo di residenza fu poi costruita una cappella andata successivamente in rovina. Sono, queste del Ferrari, notizie molto generiche e molto incerte, giacché prima di lui nessuna testimonianza si possiede su questo eremita.
È vero che l'eremitismo ebbe nei secc. X-XI un grande sviluppo, specialmente sui monti umbri, come è vero che molti di questi anacoreti godettero fama di santità presso la popolazione locale, che li venerò come santi dopo la morte. Ma oltre questi fatti generici nessuna documentazione antica esiste per ammettere un santo di nome Illuminato.
In Umbria fu molto venerata una santa di nome Illuminata; può darsi che il nome femminile si sia mutato, col passare dei secoli, in maschile. Questa però è una semplice ipotesi.


Sant' Adriano III

(Papa dal 17/05/884 al 09/885)

Della sua vita si sa poco. Il «Liber Pontificalis» ci dice che era romano e che governò la Chiesa solo per un anno dall'884 all'885. Mantenne un atteggiamento conciliante con il patriarca di Costantinopoli Fozio e, invitato da Carlo il Grosso - successore di Carlo Magno - alla Dieta di Worms, morì durante il viaggio. L'imperatore aveva chiamato il pontefice, poiché la sua presenza avrebbe sanzionato l'autorità imperiale dell'erede del Sacro Romano Impero. È sepolto presso il monastero di Nonantola, nel Modenese.

Adriano = nativo di Adria (Rovigo), dal latinoA Spina Lamberti in Emilia, transito di sant'Adriano III, papa, che cercò con ogni mezzo di riconciliare la Chiesa di Costantinopoli con quella di Roma e morì santamente, colpito durante un viaggio in Francia da una grave malattia.


Beato Pietro l'Eremita


Nato forse ad Amiens, Pietro l'eremita è personaggio di notevole importanza storica, perché fu il più grande predicatore della crociata popolare che si mosse nel 1095 dopo gli appelli di Urbano II. Terminata la sua Crociata, lasciò Gerusalemme alla fine del 1099 per tornare in Belgio e stabilirsi presso la città di Huy, dove fondò il monastero di Neufmoustier, di cui divenne priore e dove morì nel 1115. Durante la traslazione del corpo, avvenuta nel 1242, si trovò il cilicio che Pietro portava e sulla testa era ancora visibile la tonsura clericale circondata da capelli abbondanti e crespi.L'Ordine Benedettino lo festeggia il 8 luglio.


Sant' Alberto da Genova


Nato verso la fine dell'XI secolo, condusse dapprima vita monastica nell'Ordine benedettino. Nel 1129 scelse la riforma cistercense, ma, aspirando alla vita solitaria, si ritirò in una grotta del monte Contessa presso Sestri Ponente, dove morì l'8 luglio, probabilmente nell'anno 1180.Alberto = di illustre nobiltà, dal tedesco


San Giovanni Wu Wenyin


Nella città di Yongnian nella provincia dello Hebei in Cina, san Giovanni Wu Wenyin, martire, che, catechista, nella persecuzione scatenata dai seguaci della setta dei Boxer, fu condannato a morte per essersi rifiutato di passare dalla dottrina cristiana al paganesimo.


Beato Pierre (Pietro) Vigne


Nato il 20 agosto 1670 a Privas (Francia) ordinato sacerdote nel 1694 diventa un "missionario itinerante" tra la povera gente. Per più di trenta anni questo "camminatore di Dio" solca a piedi e a cavallo, le strade per far conoscere, amare e servire Gesù Cristo.


Beato Mancio Araki


A Shimabara in Giappone, beato Mancio Araki, martire, che per avere accolto in casa il sacerdote beato Francesco Pacheco fu gettato in carcere, dove morì consunto dalla tisi.


Santi Monaci Abramiti


A Costantinopoli, passione dei santi monaci Abramiti, che per il culto delle sacre immagini subirono il martirio sotto l'imperatore Teofilo.


San Disibodo


Nella Renania, in Germania, san Disibódo, eremita, che, radunati alcuni compagni, fondò un monastero lungo la riva del fiume Nahe.


Santa Landrada


A Bilsen in Brabante, nel territorio dell'odierno Belgio, santa Landráda, badessa.


Sant' Auspicio di Toul


A Tulle nella Gallia belgica, ora in Francia, sant'Auspicio, vescovo.


Santa Gliceria


A Marmara Ereğlisi in Tracia nell'odierna Turchia, santa Gliceria, martire.
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09/07/2018 07:56
 
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San Francesco Fogolla


Dopo una gioventù dedicata all'istruzione, il 19 settembre 1863 venne ordinato sacerdote a Parma. Partì per l'Oriente nel 1866, e due anni dopo fu nominato missionario per la regione dello Shanxi, vivendo per 7 anni in una regione con solamente 1.500 cristiani. Nel 1877 ricevette la nomina a Vicario generale dello Shanxi. Nel 1897 fece ritorno in Italia, tornando poi in Cina fresco della nomina a vescovo, con il titolo della sede di Bagi, in qualità di coadiutore del vicario apostolico di Shansi Settentrionale. Nel 1900 scoppiò la rivolta dei Boxer, e un funzionario reale fu inviato da Fogolla per invitarlo a rifiutare la fede cristiana, cosa che non fece, dando così il via ad una sanguinosa rivolta contro i cristiani, che culminò con il suo martirio, insieme ad altri religiosi tra cui San Gregorio Maria Grassi) e il fraterno amico e confratello Sant'Elia Facchini il 9 luglio dello stesso anno. Venne beatificato da papa Pio XII nel 1946 e canonizzato il 1º ottobre 2000 da papa Giovanni Paolo II.LibraiPalma, Mitria, PastoraleNella città di Taiyuan nella provincia dello Shanxi sempre in Cina, passione dei santi Gregorio Grassi e Francesco Fogolla, vescovi dell'Ordine dei Frati Minori, e ventiquattro compagni, martiri, che durante la persecuzione dei seguaci della setta dei Boxer furono uccisi in odio al nome di Cristo.


Santa Veronica Giuliani


Veronica Giuliani, al secolo Orsola, è una delle più grandi mistiche della storia. Ebbe numerose rivelazioni e ricevette le Stimmate. Nata a Mercatello sul Metauro, presso Urbino, nel 1660, visse cinquant'anni nel monastero delle Clarisse di Città di Castello. Entratavi 17enne, vi morì nel 1727, dopo essere stata cuoca, infermiera, maestra delle novizie e badessa. All'autopsia risultò che il cuore era trafitto da parte a parte. Dopo aver ricevuto le piaghe della Passione di Cristo, infatti - rivela nel diario spirituale - «piansi molto e con tutto il mio cuore pregai il Signore di volerle nascondere agli occhi di tutti». Nulla sapremmo delle esperienze di Veronica, se il direttore spirituale non le avesse ordinato di trascriverle. Lo fece per 30 anni e il risultato è il «Tesoro nascosto», pubblicato in 10 volumi dal 1825 al 1928. Morì nel 1727, dopo 33 giorni di malattia. È santa dal 1839.Veronica = portatrice di vittoria, dal grecoGiglioA Città di Castello in Umbria, santa Veronica Giuliani, badessa dell'Ordine delle Clarisse Cappuccine, che, ricca di carismi spirituali, corrispose nel corpo e nell'anima alla passione di Cristo e fu per questo posta sotto custodia per cinquanta giorni, offrendo un mirabile modello di pazienza e di obbedienza.


Beato Fedele (Hieronim) Chojnacki


Hieronim Chojnacki, nativo di Łódź in Polonia, lavorò come impiegato e s’impegnò nell’Azione Cattolica. Entrò nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini col nome di fra Fedele. Stava frequentando il terzo anno degli studi teologici quando, il 25 gennaio 1940, venne imprigionato nel carcere del castello di Lublino. Fu poi trasferito nel campo di concentramento di Sachsenhausen e, infine, in quello di Dachau. Prostrato nel fisico e nello spirito, si ammalò e morì il 9 luglio 1942. Incluso nel gruppo dei 108 martiri polacchi della seconda guerra mondiale insieme ad altri quattro confratelli, è stato beatificato da san Giovanni Paolo II a Varsavia il 13 giugno 1999.A Dachau vicino a Monaco di Baviera in Germania, beato Fedele Chijnacki, religioso dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini e martire, che, durante l'occupazione della Polonia da parte di un empio regime, fu deportato per la sua fede in Cristo in questo campo di prigionia e raggiunse sotto tortura la gloria eterna.


Santi Martiri di Gorcum in Olanda


Sono 19 sacerdoti e religiosi di vari ordini (11 francescani) uccisi in Olanda nel 1572 da un gruppo di fanatici calvinisti, i Gheusi. Questi avevano assediato e conquistato la cittadina di Gorcum. Contrariamente a quanto promesso nelle trattative per la resa e all'ordine emanato da Guglielmo d'Orange di non toccare i religiosi, li impiccarono a Brielle, dopo lunghe dispute in cui cercarono invano di coglierli in fallo sul primato del Papa e la presenza reale di Cristo nell'Eucaristia. Pio IX li ha canonizzati nel 1867.

A Brielle sulla Mosa in Olanda, passione dei santi martiri Nicola Pieck, sacerdote, e dieci compagni dell'Ordine dei Frati Minori e otto del clero diocesano o regolare, che per difendere dai calvinisti la dottrina della presenza reale di Cristo nell'Eucaristia e l'autorità della Chiesa di Roma, patirono scherni e torture di vario genere, concludendo il loro martirio con l'impiccagione.


Beata Giovanna Scopelli


Nata a Reggio Emilia nel 1428, Giovanna Scopelli visse prima da «mantellata» carmelitana nella sua casa. Alla morte dei genitori, si unì ad altre donne costituendo una comunità nel 1480. Nella sua città natale, nel 1485 ottenne la casa e la chiesa degli Umiliati che trasformò in monastero, chiamato dal popolo «Le Bianche» e affidato alla Congregazione mantovana. Ne divenne la priora e la comunità arrivò a contare su venti sorelle. Si distinse per la sua grande devozione alla Madonna, ma anche per essere animata da intenso spirito di penitenza e le si attribuiscono fatti straordinari. Giovanna morì il 9 luglio del 1491. È stata beatificata da papa Clemente XIV nel 1771. i (Avv.)/iA Reggio Emilia, beata Giovanna Scopelli, vergine dell'Ordine delle carmelitane, che con le offerte dei suoi concittadini fondò un monastero e con la preghiera riuscì a procurare il pane nel refettorio per le consorelle.


Santi Martiri Cinesi (Agostino Zhao Rong e 119 Compagni)


Padre Francesco Fernández de Capillas, domenicano ucciso nel 1648, è considerato il protomartire della Cina. A lui, nei tre secoli successivi, si aggiunsero non solo missionari occidentali, ma anche uomini e donne autoctoni, di ogni età e stato di vita, compresi alcuni seminaristi, contro i quali, nel 1811, era stato emanato un editto apposito.
I martiri di cui la Chiesa fa memoria il 9 luglio sono giunti alla beatificazione in momenti diversi, ma le loro cause sono state unificatePalmaSanti Agostino Zhao Rong, sacerdote, Pietro Sans i Jordá, vescovo, e compagni, martiri, che in varie epoche e luoghi della Cina testimoniarono coraggiosamente il Vangelo di Cristo con la parola e con la vita e, caduti vittime di persecuzioni per aver predicato o professato la fede, furono ristorati al glorioso banchetto del cielo.


Beato Adriano Fortescue


Nato da nobile famiglia nella contea di Devon, cugino di Anna Bolena, si sposò con Anna Stonor da cui ebbe due figlie, poi rimasto vedovo sposò Anna Rede di Boarstall che gli diede tre figli. Fu terziario domenicano nella fraternità di Oxford. Il 29 agosto 1534 fu messo in carcere una prima volta e fu liberato nella primavera del 1535. Nel febbraio del 1539 fu imprigionato nella Torre di Londra e fu decapitato l'8 o il 9 luglio per avere proditoriamente rifiutato il giuramento di fedeltà al re in materia religiosa.Adriano = nativo di Adria (Rovigo), dal latinoPalmaA Londra in Inghilterra, beato Adriano Fortescue, martire, che, padre di famiglia e cavaliere, falsamente accusato di tradimento sotto il re Enrico VIII e due volte detenuto in carcere, portò infine a termine il martirio con la decapitazione.


Beato Domenico Serrano


Illustre professore dell'Università di Parigi, il Beato Domenico Serrano, ricevette l'abito mercedario nel convento di sant'Eulalia in Montpellier. Le sue qualità esteriori, la sua dolcezza, la sua amabilità, il suo zelo e le sue virtù eroiche unite alla sua umiltà, gli guadagnarono la stima universale e fu designato Maestro Generale dell'Ordine il 17 aprile 1345. Si dedicò a visitare i conventi per promuovere l'osservanza, la redenzione degli schiavi e la cultura. Papa Clemente VI° lo nominò cardinale prete di Santa Romana Chiesa del titolo dei Santi Quattro Coronati. Famoso per la santità e sapienza terminò la sua vita in Montpellier a causa della peste nera, il 9 luglio 1348. L'Ordine lo festeggia il 9 luglio.


Santa Paolina del Cuore Agonizzante di Gesù (Amabile Visintainer)


Fondatrice della Congregazione delle Piccole Suore dell'Immacolata Concezione († 1942). San Paolo del Brasile. Si prende cura degli emigrati, dei giovani, dei malati e dei poveri. Alla sua morte esistevano 45 case sparse in 5 stati del Brasile.A San Paolo in Brasile, santa Paolina del Cuore di Gesù Agonizzante (Amabile) Visintainer, vergine, che, emigrata ragazza dall'Italia, fondò al servizio dei malati e dei poveri la Congregazione delle Piccole Sorelle dell'Immacolata Concezione, alla quale, dopo molte difficoltà, prestò in massima umiltà e in assidua preghiera il suo servizio.


Beata Maria di Gesù Crocifisso Petkovic


Fondatrice della Congregazione delle Figlie della Misericordia († 1966). Nel 1928 la sua Congregazione fu aggregata all'Ordine dei Frati Minori. Nel 1936 insieme a 7 suore parte per l'Argentina avviandovi una proficua opera missionaria, estesa poi al Cile, Perù, Paraguay e Uruguay.A Roma, beata Maria di Gesù Crocifisso Petković, vergine: nata a Blato nell'isola di Curzola in Croazia, si dedicò con ardore alle preghiere e alle opere di bene e fondò la Congregazione delle Figlie della Misericordia del Terz'Ordine francescano al servizio dei malati e degli emarginati.


Santi Gregorio Grassi, Francesco Fogolla e 24 compagni


Nella città di Taiyuan nella provincia dello Shanxi sempre in Cina, passione dei santi Gregorio Grassi e Francesco Fogolla, vescovi dell'Ordine dei Frati Minori, e ventiquattro compagni, martiri, che durante la persecuzione dei seguaci della setta dei Boxer furono uccisi in odio al nome di Cristo.


Beate Melania Marianna Maddalena de Guilhermier e Marianna Margherita degli Angeli de Rocher


A Orange nella Provenza in Francia, beate Melania Marianna Maddalena de Guilhermier e Marianna Margherita degli Angeli de Rocher, vergini dell'Ordine di Sant'Orsola e martiri durante la rivoluzione francese.


San Gioacchino He Kaizhi


Nella città di Guiyang nella provincia del Guizhou in Cina, san Gioacchino He Kaizhi, catechista e martire, strangolato per la fede in Cristo.
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POTRESTE AVERE DIECIMILA MAESTRI IN CRISTO, MA NON CERTO MOLTI PADRI, PERCHE' SONO IO CHE VI HO GENERATO IN CRISTO GESU', MEDIANTE IL VANGELO. (1Cor. 4,15 .
 
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