È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | « 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 | Pagina successiva

CREDENTI DA IMITARE (Eb.13,7)

Ultimo Aggiornamento: 18/05/2019 13:12
Autore
Stampa | Notifica email    
01/01/2019 09:22
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

CONCLUDIAMO QUI LA PUBBLICAZIONE DELLE BIOGRAFIE DEI TANTI CREDENTI
CHE NEL CORSO DEI SECOLI SONO STATI INDICATI COME MODELLI DA IMITARE
PER AVER UNIFORMATO LA LORO VITA AL VANGELO SULL'ESEMPIO DI CRISTO.


Naturalmente sono santi non solo coloro la cui vita si trova descritta in queste pagine ma anche tante persone che il Signore ha trasformato con la sua Grazia e con la santificazione della loro esistenza e che Egli conosce.
La vita dei santi, qui descritti servono comunque come sprono a ricalcarne le orme e ad imitare la loro fede espressa attraverso le loro opere.



La scienza conferma la tradizione cattolica




La tradizione su Sant’Ambrogio, patrono di Milano, confermata dalla scienza. L’Università di Milano, studiando i resti del santo, ha appurato quel che si è sempre saputo grazie ai racconti popolari e l’arte, così come per quanto riguarda i fratelli e martiri Gervaso e Protaso.

 

Molto spesso si ritiene che quelle attorno ai Santi cattolici siano agiografie più che biografie, cioè miti e leggende che vengono tessute attorno agli scarni dati storici. Anche molti cattolici dubitano dei racconti popolari sui patroni delle città e dei resti mortali venerati in tante parti d’Italia. Tuttavia una recente scoperta ha messo in crisi questo piccolo pregiudizio.

Parliamo di Sant’Ambrogio, vescovo del IV secolo, patrono della città di Milano e venerato da milioni di fedeli. Recenti analisi di laboratorio, realizzate dall’Università di Milano e dall’Istituto Galeazzi con indagini radiografiche e Tac sullo scheletro, oltre a mostrare la probabile causa della morte -osteoporosi-, hanno riscontrato la frattura alla clavicola destra di cui Ambrogio parlava nelle lettere alla sorella, provocandogli dolore. Nonché la fisionomia del volto, con una differenza di altezza tra i due occhi osservabile nel mosaico del V secolo, custodito nel Sacello di san Vittore in Ciel d’Oro, nella basilica milanese a lui dedicata.

Tra gli altri risultati, anche depositi di oro e di bromo che fanno ipotizzare ricche vesti colorate di porpora di Tiro usate da Ambrogio, uomo alto circa un metro e settanta, morto intorno ai 60 anni. Governatore delle provincie del nord Italia e figlio del prefetto romano della Gallia, quindi di ottima famiglia. Il mosaico e la Tac, quindi, dipingono la medesima persona, solo in linguaggi diversi.

Oltre ad Ambrogio, importanti scoperte sono arrivate dai corpi dei martiri e santi Gervaso e Protaso, che riposano accanto ad Ambrogio nella cripta della basilica. Anche la loro storia è sempre stata avvolta da un’aura leggendaria e il ritrovamento delle loro reliquie è raccontato dallo stesso Ambrogio in una lettera alla sorella Marcellina. Ebbene, gli scheletri di Gervaso e Protaso presentano tracce compatibili con una morte violenta, confermando dunque la tradizione che racconta della persecuzione da loro subita dal generale Anastaso quando li denunciò come cristiani e li additò come persone da punire e da redimere. I due fratelli furono arrestati, torturati ed umiliati. A Protasio fu tagliata la testa con un colpo di spada (ed infatti lo scheletro presenta segni di decapitazione e lesioni alle caviglie), mentre Gervasio morì a seguito dei numerosi colpi di flagello ricevuti (ed infatti sono state riscontrate lesioni da difesa e fratture costali, oltre a segni di tubercolosi). Sempre secondo la Tac e l’esame antropologico dei resti, Gervaso e Protaso erano certamente fratelli, probabilmente gemelli, morti tra i 25 e i 27 anni d’età (probabilmente sotto Diocleziano), molto robusti, alti un metro e 80, erano di origine europea.

L’attuale arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha ben spiegato il valore della ricerca, dicendo che «questa cura per reliquie di valore unico per la devozione della Chiesa ambrosiana e della Chiesa universale è un esercizio significativo di alleanza tra scienza/scienze e comunità cristiana. Infatti la cura e la devozione che si esprime per i santi anche venerando le loro reliquie aiuta i cristiani a non dimenticare mai che il cristianesimo è una fede costruita sull’incarnazione del Verbo di Dio in Gesù di Nazaret: la dimensione storica per il cristianesimo è irrinunciabile».

L’avvio di questi studi scientifici su santi di questa importanza, i cui racconti sono stati tramandati da innumerevoli generazioni, mostra che la comunità cattolica non ha nulla da temere, tanto meno la smentita. Nemmeno mettendo la credibilità storica di ciò che si è sempre raccontato riguardo al patrono di Milano nelle mani di scienziati e ricercatori. E anzi, da oggi quel che si è sempre saputo attraverso l’arte, le omelie e i racconti popolari sui santi Ambrogio, Protaso e Gervaso, vive del conforto della scienza.







[Modificato da Credente 18/05/2019 13:12]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | « 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
POTRESTE AVERE DIECIMILA MAESTRI IN CRISTO, MA NON CERTO MOLTI PADRI, PERCHE' SONO IO CHE VI HO GENERATO IN CRISTO GESU', MEDIANTE IL VANGELO. (1Cor. 4,15 .
 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:00. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com