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Serbava queste cose, meditandole... (Lc.2,19)

Ultimo Aggiornamento: 17/05/2024 07:59
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14/04/2023 09:18
 
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«Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti»

Rev. D. Joaquim MONRÓS i Guitart
(Tarragona, Spagna)
Oggi, Gesù, per la terza volta, dopo la Sua Risurrezione, appare ai Suoi discepoli. Pietro è tornato alla sua attività di pescatore e gli altri decidono di accompagnarlo. E lògico che se era pescatore prima di seguire Gesù, che continui ad esserlo dopo; e, tuttavia, c è chi si meraviglia che non si debba abbandonare il proprio lavoro, onesto, per seguire Cristo.

Quella notte non pescarono nulla! Quando all alba appare Gesù, non lo riconoscono, fino a quando non chiede loro qualcosa da mangiare. Quando Gli dicono che non hanno niente, Lui indica loro dove devono gettare la rete. Malgrado i pescatori sappiano bene il loro mestiere, in questo caso, dopo essersi prodigati senza risultati, ubbidiscono. « Potere dell'obbedienza! Il lago di Genesaret negava i suoi pesci alle reti di Pietro. Tutta una notte invano. Ma ora le reti sono gettate per obbedienza: e pescano una grande quantità di pesci. Credimi: il miracolo si ripete ogni giorno.» (San Josemaria).

L Evangelista fa osservare che erano «centocinquantatrè» pesci grandi (cf.Gv 21,11) e che nonostante fossero tanti, non si ruppero le reti. Sono particolari che bisogna prendere in considerazione, giacché la Redenzione viene realizzata con obbedienza responsabile, tra compiti usuali.

Tutti sapevano «che era il Signore. Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro» (Gv 21,12-13). Lo stesso fece con i pesci. Tanto l alimento spirituale, come pure l alimento materiale, non mancherà se ubbidiamo. Lo insegna ai suoi discepoli più vicini, ce lo dice nuovamente per mezzo di Giovanni Paolo ll: «Al principio del nuovo millennio risuonano nel nostro cuore, le parole con cui un giorno Gesù (...) invitò l Apostolo a `remare in alto mare: «Prendi il largo» (Lc 5,4). Pietro e i primi compagni ebbero fiducia nella parola di Cristo (...) «e presero una quantità enorme di pesci» (Lc 5,6). Questa parola risuona ancora oggi per noi».

Per mezzo dell ubbidienza, come quella di Maria, chiediamo al Signore che continui a concedere frutti apostolici per tutta la Chiesa.

Pensieri per il Vangelo di oggi
«Gli apostoli e tutti i discepoli, che erano turbati per la sua morte in croce e dubitavano della risurrezione, sono stati così tanto rinvigoriti dall evidenza della verità, che quando il Signore ascese in cielo non solo non provarono tristezza ma piuttosto si riempirono di grande gioia» (San Leone Magno)

«L Evangelista sottolinea che «nessuno osava domandargli: Chi sei? , perché sapevano bene che era il Signore». E questo è un punto importante per noi: vivere un rapporto intenso con Gesù, un intimità di dialogo e di vita, così da riconoscerlo come il Signore » (Francesco)

«Molto spesso, nei Vangeli, alcune persone si rivolgono a Gesù chiamandolo Signore . Questo titolo esprime il rispetto e la fiducia di coloro che si avvicinano a Gesù e da lui attendono aiuto e guarigione ( ). Nell'incontro con Gesù risorto, diventa espressione di adorazione: Mio Signore e mio Dio! (Gv 20,28). Assume allora una connotazione d'amore e d'affetto che resterà peculiare della tradizione cristiana: E' il Signore! (Gv 21,7)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 448)
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