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03/05/2021 08:46 | |
«Io sono la via, la verità e la vita. (...) Chi ha visto me, ha visto il Padre»
Rev. D. Joan SOLÀ i Triadú
(Girona, Spagna)
Oggi celebriamo la festa degli Apostoli Filippo e Tommaso. Il Vangelo fa riferimento a quei colloqui che Gesù aveva soltanto con gli Apostoli e in cui procurava istruirli, affinché avessero delle idee chiare rispetto alla sua persona e la sua missione. Gli Apostoli erano influenzati dalle idee che i giudei si erano fatte sulla persona del Messia: aspettavano un liberatore terrestre e politico, mentre Gesù non rispondeva in assoluto a questa immagine stabilita preventivamente.
Le prime parole che leggiamo nel Vangelo di oggi sono la risposta a una domanda fatta dall’Apostolo Tommaso. «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me» (Gv 14,6). Questa risposta a Tommaso introduce la richiesta di Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta» (Gv 14,8). La risposta di Gesù è —in realtà— una riprovazione: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo?» (Gv 14,9).
Gli Apostoli non finivano di capire l’unità fra il Padre e Gesù, non riuscivano a vedere che Dio è uomo nella persona di Gesù. Egli non si limita a dimostrare la sua uguaglianza con il Padre, non solo ma ricorda a loro che saranno quelli che continueranno la sua opera di salvezza: concede loro il potere di fare miracoli, gli promette di essere sempre fra di loro e che qualsiasi cosa chiederanno in suo nome Egli gliela concederà.
Queste risposte di Gesù agli Apostoli sono rivolte anche a noi. San Josemaria, commentando questo testo dice: «‘Io sono la via, la verità e la vita’, con queste inequivoche parole ci ha mostrato il Signore qual’è il sentiero autentico che porta alla felicità eterna (...). Lo dichiara a tutti gli uomini, però specialmente lo ricorda a chi come te e come me, abbiamo detto di essere disposti a prendere sul serio la nostra vocazione di essere cristiani». |