Nuova Discussione
Rispondi
 

MEDITIAMO LE SCRITTURE (Vol 5) Anno C

Ultimo Aggiornamento: 02/12/2013 08:20
Autore
Stampa | Notifica email    
02/08/2013 07:26
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Nel cuore umano spesso c'è una strana resistenza alle cose belle che Dio propone. Lo notiamo in questo passo del Vangelo di Matteo: la gente di Nazaret non ac'cetta che Gesù, un loro compaesano, sia un grande profeta e vuol ridurlo alla misura di semplice "figlio del carpentiere". Dio vuol fare cose meravigliose, e la gente resiste; Dio vuoi donarci le "feste" e noi sovente non le intendiamo nel modo giusto.
La prima lettura di oggi insiste molto sulle "solennità del Signore", sulle feste. Non siamo fatti per vivere sempre banalmente, siamo fatti per godere la gioia del Signore. Non siamo stati creati per essere schiavi, ma liberi, ed occorre riconoscere che il lavoro spesso ha un aspetto servile, cioè di schiavitù. Anticamente (e purtoppo ancora oggi in alcuni luoghi> c'erano uomini schiavi di altri uomini; adesso quanti uomini sono schiavi delle macchine! Ma essere schiavi delle macchine comporta la necessità di regolare il proprio ritmo lavorativo sul ritmo delle macchine, e molte "solennità del Signore" sono subordinate a questa necessità.
Dio però vuole invece che i suoi figli possano vivere, almeno alcune volte durante l'anno, nella gioia, nella libertà, celebrando grandi feste e già Mosè, su invito di Dio, ordina al popolo di non compiere alcun lavoro servile nelle solennità del Signore, per vivere con cuore gioioso i rapporti con gli altri.
Spesso il lavoro ostacola i rapporti tra le persone: e impegnativo, occupa tutto il tempo e rende impossibile occuparsi degli altri.
Invece nel giorno della festa del Signore, nel giorno della "santa convocazione", in cui ci si trova tutti riuniti per celebrare insieme il Signore, è possibile accoglierci a vicenda, in rapporti benedetti dal Signore e orientati all'unione con lui Solo se hanno questo orientamento le relazioni personali sono profonde, sincere, autentiche; soltanto nel Signore e con lui possiamo amarci generosamente, autenticamente, profondamente.
Le feste hanno dunque una duplice dimensione: ci rendono liberi di dare del tempo al Signore, per essere più uniti a lui nella preghiera, nella lode, nell'esultanza; ci danno la possibilità di essere più disponibili ad accogliere gli altri, ad essere attenti a loro, pronti ad ascoltare, a condividere nella gioia, nella libertà e specialmente nell'amore.
La Chiesa ha fatto suo questo desiderio di Dio e ha istituito molte feste, per aiutarci a vivere nel clima di gioia proprio della novità di vita che Cristo ci ha donato con la sua morte e risurrezione. Al mistero pasquale sono collegate tutte le solennità della Chiesa, per mettere in evidenza che Gesù Cristo è centro, principio e fine di ogni realtà.
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]
TUTTO QUELLO CHE E' VERO, NOBILE, GIUSTO, PURO, AMABILE, ONORATO, VIRTUOSO E LODEVOLE, SIA OGGETTO DEI VOSTRI PENSIERI. (Fil.4,8) ------------------------------------------
 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:18. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com