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MEDITIAMO LE SCRITTURE (Vol 4) Anno B

Ultimo Aggiornamento: 04/12/2012 08:06
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17/09/2012 06:50
 
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Movimento Apostolico - rito romano
Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!

La personale struttura mentale oggi entra con forza, potenza, vigore grande nella fede e nella preghiera che dalla fede sgorga e si innalza verso Dio. Se la Parola è una e la stessa per tutti, il modo di accoglierla, viverla, trasformarla in storia, farla divenire preghiera, richiesta di aiuto e di soccorso, è proprio, particolare, unico di ciascuna persona. Nel mondo non vi saranno mai due "fedi" uguali e due preghiere altrettanto uguali. Questo perché nel mondo non vi sono due persone uguali. Dio è veramente irripetibile nella sua creazione. Questa è sempre una perenne novità.
Chi esclude la via personale della fede e della preghiera, uccide sia la fede che la preghiera. Uccide l'uomo che è portatore particolare sia della fede che della preghiera. Concepita come rapporto personalissimo, singolare, particolare la relazione che ognuno intrattiene con la Parola, personalissima, singolare, particolare sarà anche la fede e di conseguenza uniche ed irripetibili saranno anche la moralità e la spiritualità.
La comunione e l'unità sono nella verità della Parola, mai nel modo di trasformare la verità in fede e in preghiera. La persona è unica ed unica è anche la sua relazione con la Parola e con la fede. Se la persona viene distrutta in questa sua particolarità e singolarità, anche la fede viene distrutta. Della fede mai nessuno ne potrà fare una cosa astratta, un abito confezionato senza il corpo che dovrà indossarlo. Chi sacrifica la singolarità, specificità, particolarità, unicità della fede in nome della comunione e dell'unità, costui sappia che mai potrà costruire la comunione e l ?unità, perché questa è il frutto della molteplici singolarità che sono tutte le persone della terra.
Il centurione è uomo di comando. Questa la sua struttura mentale. Questo lo specifico della sua persona. Da uomo di comando pensa, crede, agisce, dona la soluzione a Gesù. Per quest'uomo Gesù possiede però un comando universale. Visibile ed invisibile: tutto attende un suo preciso ordine e l'obbedienza è immediata. Gesù può comandare alla febbre e questa all'istante lascerà il suo servo.
Gesù ammira questa fede e la loda. È una fede intelligente, saggia, sapiente. È una fede ricca perché fondata sulla propria esperienza, sulla propria storia, sulla vita di ogni giorno. Questa fede sapiente ed intelligente Gesù vuole dai suoi discepoli. Non vuole una fede stolta, insipiente, opaca, neutra, senza alcun mordente. Questa fede mai si trasformerà in una preghiera dall'esaudimento immediato.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli e Santi di Dio, dateci un po' della vostra fede. Vogliamo parlare al cuore di Dio da persone immerse nella storia.
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