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21/04/2010 15:58 | |
Gesù ci dice che chi si nutre di Lui, non avrà fame né sete. Aggiunge anche l’avverbio mai, sinonimo di “in nessun tempo”. Se riferite questa espressione a un familiare o un conoscente non credenti, si mettono a ridere.
Anche i cristiani fanno l’esperienza della fame di possedere molto denaro, di essere considerati migliori degli altri, di soddisfare quei desideri che arrivano e non si riescono a vincere. E sono le tentazioni.
Se i cristiani sono disturbati dalle tentazioni, cosa avverrà ai non cristiani, a quanti non pregano e non cercano l’aiuto di Dio?
Poi, c’è anche la sete dei piaceri disordinati, che causano vera e forte confusione mentale.
Fate bene attenzione a questo, c’è piena connessione tra i peccati gravi che si commettono con facilità, e il disordine mentale, morale, esistenziale. Se poi non si confessano mai, il danno peggiora notevolmente.
La fame e la sete che intende Gesù, è spirituale, colpisce ed interessa la testa, centrale che dà i comandi alla volontà, e la persona segue quello che brama. Questo avviene se la persona non riesce a dominare l’istinto, se è schiava dei piacere che vuole sempre soddisfare. Per questo, è indispensabile frenare la fame e la sete, fino a non avere più fame e sete dei peccati.
Lo sforzo che richiede Gesù ad ognuno di noi, è determinante per il nostro futuro, per la vita, perché siamo noi a decidere come vivere, con chi vivere, con Dio o dalla parte del diavolo.
Dominare i nostri istinti è l’impegno giornaliero, la vigilanza è il controllo che la mente adopera sui pensieri che sorgono. Sono buoni? Vengono da Gesù? È una tentazione?
Quando lavoriamo su noi stessi, cominciamo a conoscerci meglio, indeboliamo la nostra volontà peccatrice e desideriamo compiere la Volontà di Dio. Ed è la Volontà di Dio a santificarci e a darci la realizzazione della nostra vita.
La Volontà di Gesù è quella del Padre, lo stesso Amore circola tra Loro. Mi piace sottolineare una frase di Gesù: “Che io non perda nulla di quanto Egli mi ha dato”. |