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16/02/2010 11:56 | |
Se i seguaci di Gesù di duemila anni fa sono scusabili, nonostante i miracoli che avvenivano sotto i loro occhi, meno giustificabili sono i cristiani di oggi. Ancora non comprendono che Gesù è Dio, infatti, poco Lo pregano e ancora meno Lo adorano.
È il lievito a dare autosufficienza, quella sicurezza che esclude Gesù, anche se siamo credenti. L’indipendenza da ogni regola è la regola dell’umanità, e solo chi ha scoperto l’Amore di Gesù riesce ad eliminare con pazienza il lievito che fa gonfiare di orgoglio e superbia.
Si parla spesso di orgoglio e superbia come se fossero due sinonimi. Anche se vogliono esprimere un giudizio negativo, hanno sfumature diverse. L’orgoglio è la stima eccessiva di sé e dei propri meriti. È grande amor proprio. Superbia, invece, è una valutazione eccessiva delle proprie qualità e capacità che si manifesta con un comportamento altezzoso e sprezzante. Nella teologia cattolica, è il primo dei sette peccati capitali, caratterizzato soprattutto dalla negazione della propria condizione di creatura e perciò dell'inferiorità rispetto a Dio. Infatti, Lucifero peccò di superbia.
Gesù accusava quella gente di avere il cuore duro e non potevano riconoscerlo.
Chiediamoci se anche noi abbiamo il cuore indurito e non amiamo né perdoniamo gli altri. Dimenticando che Gesù ci ama sempre e ci perdona ogni volta che Lo cerchiamo. |