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Serbava queste cose, meditandole... (Lc.2,19)

Ultimo Aggiornamento: 12/05/2024 08:42
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14/04/2019 08:42
 
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Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno»

Fray Josep Mª MASSANA i Mola OFM
(Barcelona, Spagna)


Oggi, leggiamo la narrazione della passione secondo San Luca. In questo evangelista, i rami festosi dell’ingresso a Gerusalemme e la narrazione della passione hanno una mutua relazione; anche se il primo passo risuoni a trionfo, e il secondo a umiliazione.
Gesù arriva a Gerusalemme come re messianico, umile e pacifico, in atteggiamento di servizio e non come un re temporale che usa e abusa del suo potere. La croce è il trono da cui regna (non Gli manca la corona reale) amando e perdonando. Infatti, il Vangelo di Luca può sintetizzarsi dicendo che svela l’amore di Gesù espresso nella misericordia e nel perdono.

Questa misericordia e questo perdono si manifestano durante tutta la vita di Gesù, ma in un modo eminente si lasciano sentire quando viene inchiodato sulla croce. Come risultano significative le tre frasi che, dalla croce ascoltiamo oggi dalle labbra di Gesù

-Egli ama e perdona incluso i suoi aguzzini: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno» (Lc 23,34).

- Al ladro che è alla Sua destra e che Gli chiede di essere ricordato nel Regno, anche lo perdona e lo salva: «Oggi con me sarai nel Paradiso» (Lc 23,43).

-Gesù perdona e ama, soprattutto, nel momento supremo della Sua vita, quando esclama: «Padre, nelle Tue mani consegno il mio spirito» (Lc 23,46).

Questa è l’ultima lezione del Maestro dalla croce:`la misericordia ed il perdono, frutti dell’amore´. A noi costa tanto perdonare!

Però se facciamo l’esperienza dell’amore di Gesù, che ci scusa, ci perdona e ci salva, non ci sarà troppo difficile guardare tutti con una tenerezza che perdona con amore e assolve senza grettezza.

San Francesco lo esprime nel suo `Cantico delle creature´: «Lodato sia,Signore, per quelli che perdonano per amore tuo».
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