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CONSIGLI SPIRITUALI E MATERIALI

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    Benedetta..
    00 21/04/2015 15:06

    L'aceto, il tuttofare che non ti aspetti: come usarlo in casa e sul corpo


    di Silvia Pasqualotto

    Si trova in qualunque supermercato, costa poco e soprattutto ha tantissimi usi. L’aceto può infatti essere usato come sgrassatore al posto del detersivo, come alternativa alla crema dopo sole e può persino sostituire l’ammorbidente. Una guida ai tanti usi di questo prodotto



    Ottimo sgrassatore. Se nessun detersivo è riuscito a far tornare pulito il fondo annerito del pentolino in cui scaldiamo il latte, è arrivato il momento di provare con l’aceto. È sufficiente riempire la pentola con questa sostanza e un po’ d’acqua e metterla sul fuoco finché la soluzione non avrà iniziato a bollire. A questo punto basterà strofinare con una spugna. Miscelando due bicchieri di acqua e uno di aceto si ottiene invece un ottimo detergente per i vetri, le piastrelle della cucina e anche per quelle del bagno. Per la pulizia del forno meglio utilizzare acqua calda. L’aceto è inoltre un ottimo rimedio per eliminare le tracce di fritto da pentole e stoviglie. Basta versarne un po’ nell’acqua di ammollo dei piatti.


     


    Addio ai cattivi odori. Uno degli odori più difficili da mandare via è quello di pesce. Una puzza che non se ne va nemmeno dopo aver lavato le stoviglie più e più volte. La soluzione però esiste e si chiama aceto. Per chi lava i piatti a mano è sufficiente aggiungerne un po’ al detersivo mentre per chi utilizza la lavastoviglie basta versarne circa un bicchiere sul fondo prima di iniziare il lavaggio. L’aceto aiuta inoltre ad igienizzare questo elettrodomestico e a prevenire la formazione del calcare. Un altro luogo in cui i cattivi odori sono di casa sono le tubature. In questo caso è sufficiente versare nello scarico due tazze di aceto una volta alla settimana. Per il frigorifero invece bisogna passare le pareti e i ripiani con un panno inumidito con acqua e aceto.


     


    Anticalcare e antiruggine. Spesso dopo il lavaggio su bicchieri e utensili da cucina in acciaio rimangono delle antiestetiche macchie dovute al calcare. Un modo green per eliminarle è immergere gli oggetti in un recipiente con dentro acqua e aceto in quantità uguali. Contro la ruggine bisogna invece usarlo puro e strofinare forte con un panno.


     


    Smacchiatore naturale. Le proprietà pulenti dell’aceto funzionano anche sui tessuti come quelli di tappeti, divani e materassi. Per togliere le macchie, ravvivare i colori, eliminare la polvere e i cattivi odori bisogna spazzolare le superfici con una miscela ottenuta mischiando circa un litro d’acqua con una tazza di aceto. Non diluito serve invece per togliere le macchie scure lasciate dalla muffa sui muri e tra le piastrelle del bagno.


     


    Per il bucato. Aggiungere al bucato un po' di aceto bianco (il migliore è quello trasparente distillato dall'alcol, ma va bene anche quello di vino bianco) è un ottimo modo per tenere pulita la lavatrice evitando la formazione del calcare e conservare la brillantezza dei colori dei vestiti. L'aceto può inoltre essere usato come alternativa ecologica all’ammorbidente tradizionale. È sufficiente metterlo direttamente nella vaschetta dell'ammorbidente, nella quantità abituale. Chi lo ha usato assicura che, a dispetto del forte odore di questa sostanza, i panni saranno inodore. Chi invece non vuole rinunciare alle profumazioni degli ammorbidenti industriali, può ovviare unendo direttamente all’aceto nella vaschetta circa 10 gocce di olio essenziale. L'aceto, oltre a contribuire a igienizzare gli indumenti, aiuta inoltre a rimuove completamente i residui di detersivo.


     


    Estetica. L’aceto è un vero e proprio alleato di bellezza per chi ha la pelle grassa e impura. Le sue proprietà purificanti possono essere sfruttate in vari modi. Si può, ad esempio, creare un tonico fai da te da tamponare sul viso con un batuffolo di cotone. L’importante è rispettare questa proporzione: una parte di aceto per dieci di acqua (meglio ancora se termale). Unendo invece a un bicchiere di argilla un cucchiaio di aceto e un po’ d’acqua si ottiene un’ottima maschera per il viso. L’aceto è ottimo anche per ammorbidire i calli e i duroni dei piedi e per lucidare i capelli. Basta aggiungerne mezzo bicchiere all’ultimo risciacquo (da fare rigorosamente con l’acqua fredda per chiudere le squame del capello e limitare così l’effetto crespo). Frizionato sulla cute aiuta infine ad eliminare la forfora.


     


    Un lenitivo naturale. Molto più che un “rimedio della nonna”, l’aceto aiuta a calmare il prurito e il rossore provocato dalle punture di zanzare, api e persino delle meduse. Se versato su un panno bagnato d’acqua è utile anche ad alleviare il fastidio della pelle che “tira” e brucia a causa delle scottature solari. L’effetto lenitivo non vale solo per la cute ma anche per la gola. Può infatti essere usato per fare dei gargarismi.


     


    Fa bene alla linea. L’aceto è un ottimo alleato per chi è a dieta. Può infatti essere utilizzato per sostituire l’olio e le altre salse che usiamo di solito per condire insalate, pesce e carni. Il più “dietetico” è quello di mele perché contiene pochissime calorie: 15 circa in 100 grammi di prodotto. Inoltre favorisce la diuresi, la digestione e contrasta la ritenzione idrica. L’aceto balsamico contiene invece circa 88 calorie ogni 100 grammi. Meglio evitare invece le salse e le creme a base di aceto balsamico. Questi preparati, oltre a contenere alte quantità di solfiti hanno un elevato contenuto di zuccheri.



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    00 05/05/2015 13:11
    Bere acqua aiuta a mantenersi in forma:


    Bere acqua fa bene e aiuta a mantenersi in forma. Diversi studi scientifici rivelano infatti che il consumo di due bicchieri d'acqua a temperatura ambiente al giorno aumenta del 30% il tasso del metabolismo. L’effetto può durare 30-60 minuti, per questo è importante bere spesso.

    L’effetto benefico è legato a un processo fisiologico: la termogenesi, cioè la produzione di calore da parte dell’organismo.

    "La letteratura scientifica – ha commentato Nicola Sorrentino, esperto dell'Osservatorio Sanpellegrino - rende evidente il ruolo dell'acqua nell'attivare i meccanismi metabolici della termogenesi, ossia produzione di calore con dispendio energetico, che ci aiutano realmente a perdere peso. L'effetto dell'acqua sul metabolismo è di breve durata, ecco perché è importante non solo bere, ma bere spesso durante tutto l'arco della giornata, senza arrivare ad avere sete".

    Uno studio condotto in Germania qualche anno fa e pubblicato su The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism ha valutato l’effetto dell’acqua sul tasso metabolico, cioè quante calorie vengono bruciate dal nostro organismo ogni giorno. I ricercatori hanno scoperto che bere due bicchieri d’acqua (500 ml) a temperatura ambiente (22°C), aumentava del 30% il tasso metabolico sia degli uomini sia delle donne coinvolte nello studio.

    Un simile effetto è stato riscontrato da un gruppo di ricerca israeliano nei bambini maschi (dagli 8 agli 11 anni) in sovrappeso.
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    00 13/05/2015 17:27

    Alla scoperta dell'orzo




    L'orzo e la sua ricchezza

    L’orzo è uno dei cereali più antichi che si conoscano, impiegato come alimento già dagli Egizi, dai Greci e dai Romani.

    Della famiglia delle graminacee, è facile da coltivare perché si adatta alle basse ed alte temperature e può sopportare anche lunghi periodi di siccità.

    Non stupisce quindi che, da sempre, questa pianta venga utilizzata anche perché ricca di benefici componenti e proprietà. Abbiamo chiesto maggiori dettagli su questo alimento alla dottoressa Sabrina Oggionni, dietista di Humanitas Gavazzeni.

    Quali sono le proprietà nutrizionali dell’orzo? Cosa contiene?
    L’orzo perlato è composto per il 12% da acqua, ha un buon contenuto proteico (circa il 10%) e, come per tutti i cereali, il suo valore calorico è dato dal contenuto di carboidrati che è del 70.5%, compresa un’elevata quota di fibra (circa 9g/100g di orzo) soprattutto solubile (circa il 50%), mentre i grassi rappresentano solo l’1.5% per un apporto energetico totale pari a 320Kcal/100g.

    Quando andiamo al supermercato o nei negozi macrobiotici troviamo diverse varietà di orzo. Ci può spiegare quali sono e in cosa differiscono l’uno dall’altra?

    Esistono in commercio 2 tipi di orzo: mondo o decorticato e l’orzo perlato.

    Per essere consumato l’orzo deve essere mondato dalle glumette (orzo mondo o decorticato); se viene sottoposto ad un’ulteriore lavorazione (perlatura) perde una sorta di pellicina che ricopre il chicco (pericarpo – zona più esterna del seme) diventando orzo perlato.

    La tipologia di orzo più comunemente utilizzato è il perlato (cioè quello che subisce un’ulteriore processo di raffinazione dopo essere stato già decorticato), più semplice da cucinare (non richiede ore di ammollo e tempi troppo lunghi di cottura) ma risulta meno ricco di sali minerali (ad esempio il ferro passa da 3.5mg/100g nel decorticato a 1mg/100g nel perlato; il calcio da 40 a 14mg/100g), vitamine e fibra rispetto a quello integrale e al decorticato.

    Mantiene invece integre tutte le sue proprietà l’orzo mondo che richiede però, per essere consumato, tempi lunghi: un ammollo di almeno 12 ore e, successivamente, una cottura di circa 45 minuti.

    L’orzo viene utilizzato principalmente per zuppe e preparazioni simili a quelle del riso.

    Esiste poi la farina di orzo utilizzata ancora per la panificazione in miscela con farine di altri cereali.

    Il pane di solo orzo infatti è difficile da fare sia perché manca il glutine sia perché l’impasto tende ad annerire.

    L’industria della trasformazione utilizza poi grandi quantitativi di orzo per la produzione del malto (orzo germogliato) con cui, per fermentazione, si produce la birra e, per successiva distillazione, bevande superalcoliche come il whisky.

    A chi ne è consigliato l’utilizzo nella propria dieta quotidiana?

    E’ una valida alternativa alla pasta e al riso utilizzati nell’alimentazione quotidiana, dato che fa parte del gruppo dei cereali dai quali dobbiamo attingere circa la metà dell'energia quotidiana, ma non è indicato per i celiaci.

    Contiene inoltre particolari fibre solubili - i β-glucani - che riducono il colesterolo nel sangue e la glicemia dopo i pasti, rallentano lo svuotamento gastrico con effetti positivi sul senso di sazietà ma, allo stesso tempo, aiutano in caso di stipsi formando feci più “soffici” ed hanno azione prebiotica (i β-glucani vengono fermentati dai batteri del colon producendo importanti acidi grassi con effetto anche anticancerogeno) ed effetto immunostimolante per l’attività positiva contro batteri virus e parassiti.

    Il decotto d’orzo, grazie alle sue proprietà emollienti e rinfrescanti, viene utilizzato come decongestionante sulle pelli arrossate e la sua tisana è utile in caso di infiammazione dell'apparato digerente o di quello urinario.

    Esiste anche il caffè d’orzo. In cosa di distingue dal caffè espresso?

    Il caffè d’orzo non contiene caffeina e, come il caffè, è una bevanda acalorica se assunta senza l’aggiunta di zucchero o latte.

    E’ quindi una “specie” di caffè più leggero adatto a chi non può assumere o non tollera la caffeina


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    00 18/05/2015 22:04
    Di tanto in tanto, Dio invia nel nostro mondo degli uomini straordinari che fanno da ponte tra la terra e il cielo e aiutano a far sì che migliaia di uomini possano godere il Paradiso eterno.

    Il XX secolo ce ne ha lasciato uno particolare: padre Pio da Pietrelcina, un religioso cappuccino morto nel 1968 a San Giovanni Rotondo. San Giovanni Paolo II lo ha elevato agli altari nel 2002 in una canonizzazione che ha battuto tutti i record di presenze.

    Padre Pio ha ricevuto dei doni speciali da Dio, come il discernimento delle anime e la capacità di leggere nelle coscienze, guarigioni miracolose, bilocazione, il dono delle lacrime, il profumo di rose e soprattutto le stimmate ai piedi, alle mani e al costato, che ha portato per cinquant'anni.

    Nel corso della sua vita ha scritto migliaia di lettere, che rappresentano una fonte di saggezza cristiana pratica e sono ancora di grande attualità.

    Pensieri per affrontare la sofferenza

    Ecco una piccola selezione di pensieri di padre Pio sulla sofferenza, tratti dalle sue lettere:

    1.- “Se puoi parlare al Signore nell'orazione, parlagli, lodalo; se non puoi parlare per essere rozza, non ti dispiacere, nelle vie del Signore, fermati in camera a guisa dei cortigiani e fagli riverenza. Egli che vedrà, gradirà la tua presenza, favorirà il tuo silenzio, ed in un'altra volta rimarrai consolata quando egli ti prenderà per mano”

    2.- “Quanto più amaro avrai, più amore riceverai”

    3.- “Gesù vuole riempire tutto il tuo cuore”

    4.- “Dio vuole che la vostra miseria sia il trono della sua misericordia, e le vostre incapacità la sede della sua onnipotenza”

    5. - “(La fede è) la fiaccola che dirige i passi di questi spiriti desolati”

    6.- “Nel tumultuare delle passioni e delle avverse vicende ci sorregga la cara speranza della sua inesauribile misericordia”

    7.- “Ogni fiducia ponetela in Dio solo”

    8.- “Il miglior conforto è quello che viene dalla preghiera”

    9.- “Non temere affatto, ma stimati fortunatissima per essere stata fatta degna e partecipe ai dolori dell'Uomo-Dio”

    10.- “Dio vi lascia in quelle tenebre per la sua gloria; qui è il vostro grande profitto spirituale”

    11.- “Le tenebre che a volte circondano il cielo delle anime vostre sono luce: per esse voi vi credete nel buio, ed avete l'impressione di trovarvi nel mezzo di un roveto ardente. Infatti quando il roveto brucia, l'aria intorno si riempie di nembo e lo spirito smarrito teme di non vedere, di non comprendere più nulla. Ma è allora che Iddio parla ed è presente all'anima: che ode, intende, ama e trema”

    12.- “Gesù mio, dolcezza mia, amor mio, l'amore che mi sostiene”

    13.- “Solo in cielo si trova la felicità”

    14.- “Quando vi vedete disprezzati, fate come il martin pescatore che costruisce il suo nido sugli alberi delle navi, ovvero elevatevi da terra, elevatevi con il pensiero e con il cuore verso Dio, che è l'unico che vi può consolare e può darvi forza per sopportare santamente la prova”

    15.- “Tieni per fermo che quanto più crescono gli assalti del nemico, tanto più Dio è vicino all'anima”

    16.- “Benedicine perciò il Signore (per la sofferenza) e rassegnati a bere al calice del Getsemani”

    17.- “Durante la tua esistenza, sappi tu sostenere le amarezze per poter partecipare alle sofferenze di Cristo”

    18.- “La sorte delle anime elette è il patire; è la sofferenza sopportata cristianamente condizione a cui Dio, autore di ogni grazia e di ogni dono conducente a salute, ha stabilito di darci la gloria”

    19.- “Ricordati (...) che non si perviene a salute se non per la preghiera; che non si vince la battaglia se non per la preghiera. A te dunque la scelta”

    20.- “La preghiera è la migliore arma che abbiamo; è una chiave che apre il cuore di Dio”

    sources: RELIGIÓN EN LIBERTAD
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    00 19/06/2015 15:38
    COME USARE E RIUSARE I SACCHETTI DI SILICA

    Quante volte aprendo la confezione acquistata avete trovato delle bustine bianche con la scritta Silica gel?
    E quante volte vi si chiesti a cosa servissero e nel dubbio l’avete buttate?


    ATTENZIONE ALLE CILIEGIE, POSSONO ESSERE LETALI

    Si possono trovare dapertutto: nelle confezione delle scarpe, degli occhialini di nuoto, nelle valigie e beauty-case nuovi, negli imballaggi che contengono apparati elettronici, nelle buste nelle quali sono conservati i maglioni, le t-shirt o le felpe.

    Le bustine di gel di silice hanno delle sorprendenti proprietà disidratanti e un’alta capacità di assorbimento e possono rivelarsi utilissime nella vita quotidiana per risolvere più di un problema.

    Ecco 4 utilizzi alternativi per riciclare le bustine di gel di silice.

    1 Per la manutenzione della tua argenteria e dei tuoi bijoux
    Lascia dei sacchetti di silice nel cassetto o nella vetrina dove riponi l’argenteria, ti auteranno ad evitare che si annerisca e non dovrai passare ore e ore a lucidarla. Idem per gli oggetti di bijoux.

    2 Per salvare il tuo smartphone
    Se ti è caduta dell’acqua sul tuo cellulare, togli la carta sim e, se riesci, la batteria. Riponi ciascun componente all’interno di un sacchetto pieno di pacchettini di gel di silice. Dopo 12/48 ore il tuo smartphone funzionerà nuovamente.



    3 Per conservare documenti e riviste
    Se temi che l’umidità possa rovinare i tuoi libri e riviste, metti delle bustine di silice gel negli scatoloni in modo da preservare le pagine dei romanzi da te tanto amati.

    4 Dentro un vaso vuoto per essiccare i fiori.

    5 Per combattere il cattivo odore delle scarpe
    Ebbene Si, sono utili anche per questo: inserendo le bustine all'interno delle vostre calzature, il cattivo odore verrà eliminato.

    6 Per non fare appannare il vetro quando piove
    Come indicato da un nostro gentile lettore, le bustine di Silica Gel si possono tenere sul cruscotto dell’auto per ridurre l’appannaggio dei vetri.

    Ultima ‘chicca’: I sacchettinidi gel di silice esausti si possono facilmente rigenerare in casa fino a 4-5 volte. Come?

    Mettendoli nel microonde: bastano circa cinque minuti in microonde per una bustina da 240 gr.
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    00 21/06/2015 18:56
    10  ATTEGGIAMENTI CHE POSSONO LIMITARE LA FELICITA'

    Girl sad- sunset_

    “Felicità” è un termine molto ampio e soggettivo, e spesso difficile da spiegare.

    I motivi per i quali una persona è felice o infelice sono relativi, ma credo che molti derivino da conquiste e realizzazioni personali e dalla soddisfazione per la propria vita o dalla mancanza di tutto questo.

    Penso che tutti conoscano qualcuno che è sempre insoddisfatto e infelice, no?

    Dopo aver studiato la felicità e aver osservato persone che recriminano sempre o sono depresse – non considerando quelle che spesso hanno ragioni legittime per farlo o esserlo –, ho identificato alcune caratteristiche comuni.

    Le persone infelici in genere:

    1. Non assumono il controllo della propria vita
    Una frase che traduce questo concetto è “Non ho scelta” come giustificazione per tutto ciò che rende infelice la vita di queste persone.

    Quello che spesso non capiscono è che non avere scelta è una scelta. Mal sopportare il capo e piangere tutti i giorni prima di andare a lavoro è una scelta. Si sta scegliendo di avere il denaro, la stabilità o qualsiasi altra cosa che fornisce questo lavoro a scapito della possibile libertà o di una nuova carriera.

    Se non avete il coraggio di cambiare ciò che fa sì che la vostra vita non sia come la vorreste, accettate di aver fatto una scelta e cercate di essere felice di questa. Cercate di guardare il lato positivo della situazione in cui vi trovate, come avere la tranquillità della stabilità finanziaria quando si ha un impiego.

    Non sto parlando di pensare in positivo o di essere falsamente ottimista, ma di essere realmente grati per il beneficio che offre ogni scelta, per quanto negativa possa essere.

    2. Desistono ancor prima di provare
    Le persone che si considerano infelici in genere credono di non sapere o di non riuscire a fare qualcosa spesso senza nemmeno tentare o dopo aver fallito una sola volta.

    Sono quelle che semplicemente accettano il fatto di non essere brave con i numeri o con i lavori manuali, di non saper cucinare o che non serva a niente pensare di aprire un negozio perché già esistono altre persone di successo in quel campo e non c'è spazio per sé.

    Una cosa è non voler imparare a fare qualcosa perché non ci piace, e allora tutto bene. Il problema è che spesso le persone non vogliono (o non riescono) ad ammetterlo e creano barriere e scuse che giustificano il fatto di non avere una motivazione neanche per provarci.

    Perfezione e talento derivano dalla pratica. Se c'è qualcosa che vi piace e che volete fare, fatelo! Fatelo tutti i giorni. È l'unico modo per sapere se andrà bene o no. Inventare scuse prima di provare è proprio quello che allontana dal successo.

    3. Si paragonano troppo agli altri
    Una delle cose che rende infelice l'essere umano, a mio avviso, è paragonarsi agli altri. Quando vi paragonate a qualcuno, smettete di guardare i fattori, non sempre ovvi, che hanno posto la persona con la quale vi state paragonando nel posto in cui si trova.

    Per quanto possiate pensare che il successo, la bellezza o qualsiasi altra cosa sia venuto facilmente, non siete nei suoi panni per saperlo e non avete il diritto di giudicare. Bisogna capire che ciascuno merita ciò che ha, nel bene e nel male, anche se voi non riuscite a capirne il motivo.





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    00 21/06/2015 19:19
    4. Non si relazionano bene alle avversità
    Una delle scoperte più interessanti di questa mia ricerca sulla felicità è stato il fatto che le persone più felici sono quelle che sanno far fronte alle avversità della vita.

    È impossibile vivere tutta la vita evitando le cose negative che ci possono accadere. Quello che alcuni non capiscono è che cercare di nascondere le cose o fingere che non stiano avvenendo non li renderà più felici. Tutto quello che ci succede è un'opportunità per imparare. Non serve a nulla pensare che la vita sia ingiusta o cercare di trovare colpevoli anziché capire perché stiamo attraversando quella situazione così sgradevole e cosa possiamo fare perché non si ripeta o non ci turbi tanto.

    Essere felici non vuol dire non piangere mai o non avere problemi, ma non lasciarsi abbattere e credere che domani sia sempre un giorno nuovo e un'opportunità per fare meglio.

    5. Non hanno un obiettivo nella vita
    Possono avere sogni, ma raramente si trasformano in un obiettivo chiaro e concreto, e per questo finiscono per non realizzarsi quasi mai.

    Le persone senza un obiettivo vivono come se fossero su una barca alla deriva. Per quanto passino tutto il giorno navigando, non arrivano mai da nessuna parte, o quando arrivano non è il luogo in cui volevano stare.

    Sono i nostri obiettivi che determinano il modo in cui usiamo il nostro tempo e se le nostre scelte ci stanno avvicinando o no. Ogni giorno vissuto senza un obiettivo è un giorno sprecato.

    Se vi sentite perduti e senza propositi, iniziate dalle piccole cose. Scegliete un obiettivo a breve termine e fate di tutto per raggiungerlo. Quando riuscite a conquistare qualcosa, questo vi spinge e vi fa voler perseguire nuovi obiettivi! Chissà che tra queste piccole conquiste non possiate trovare il proposito della vostra vita...

    6. Vivono in stato di inerzia
    Anche l'inerzia è una conseguenza della mancanza di obiettivi. Chi non sa dove andare in genere non si sposta da dove si trova. Ancora una volta, non serve avere grandi sogni e fede in chissà cosa ma non alzarsi dal divano per far sì che le cose avvengano.

    Chi aspetta sempre finisce per essere frustrato, visto che le cose migliori della vita avvengono per chi non aspetta e persegue ciò che vuole.

    Non serve sognare di viaggiare per il mondo o di avere la casa o il lavoro dei propri sogni se nulla di ciò che si fa nella vita porta in quella direzione.
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    00 21/06/2015 19:23
    7. Non capiscono il valore del tempo
    Chi non ha obiettivi chiari e vive in stato di inerzia in genere non capisce l'importanza del tempo.

    Il denaro si può sempre riguadagnare, il tempo perduto non potrà mai essere recuperato, ma alcune persone non si sono ancora rese conto del fatto che è il bene più prezioso che abbiamo.

    Il tempo sprecato in cose inutili ci porta un danno molto maggiore di qualsiasi conto in rosso.

    8. Tendono a rimandare
    Questa è un'altra caratteristica di chi non dà valore al tempo. Queste persone guardano alla vita come se fosse inesauribile. Non hanno capito che iniziamo a morire il giorno in cui nasciamo e ogni giorno di vita che abbiamo è un dono, perché non sappiamo quanti altri ne avremo.

    Pensate che tutto quello che lasciate per domani potrebbe non essere mai fatto. La morte di mio padre a 51 anni mi ha insegnato questo, e oggi posso dire che quel triste episodio ha salvato molti anni della mia vita. È per questo che ho iniziato a vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo, e penso davvero che dovreste fare lo stesso.

    9. Sono apatiche
    Quando pensiamo alle persone apatiche ci viene in mente chi non ha un'opinione sulle cose, ma apatici sono anche coloro che non vogliono aprire la propria testa alla novità, che affrontano le cose in un modo e pensano che sia quello giusto e resistono a qualsiasi tipo di cambiamento. Sono persone che pur essendo intellettualmente capaci non sono interessate a imparare nulla che non sia collegato al minimo accettabile. Non leggono e non si interessano di sembrare impegnate in qualcosa. Anche in un mondo pieno di meraviglie, curiosità e novità che appaiono ogni minuto, trovano un modo di annoiarsi per tutto il tempo.

    10. Sono impazienti
    Le persone infelici, infine, hanno grandi aspettative in relazione alla vita, ma fanno molto poco per ottenere ciò che tanto desiderano. Sognano, ma non hanno ambizioni. Vogliono quello che il mondo ha di meglio da offrire, ma non capiscono che nulla avviene senza sforzo, senza lavoro, costanza e pazienza.

    Cercano sempre una via più rapida o facile, visto che non hanno la pazienza di persistere in ciò che vogliono. È per questo che finiscono per essere frustrate e in genere pensano di non essere nate per essere felici.

    Le persone con queste caratteristiche in genere tendono a pensare che quelli che sono felici, conducono una vita incredibile o fanno cose ammirevoli siano persone speciali o straordinarie.

    La grande verità è che la felicità è una decisione e deve essere presa da tutti noi ogni giorno. È il risultato di un insieme di piccole cose che sommate fanno sì che abbiamo una vita migliore e più completa.
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    00 19/07/2015 21:06
    7 consigli per essere un buon papà 





     






    Ho avuto la benedizione di crescere con buoni genitori. Non avevamo molto, ma si sono assicurati che avessimo amore, disciplina, fede, valori saldi e una solida etica del lavoro. Anche se mia madre ha giocato un ruolo essenziale, ho scoperto che sono più come mio padre. Ho insegnato ai miei figli molte delle lezioni che ho appreso da lui, e ancora ricorro a lui per ricevere saggezza e consigli.

    Come molti di noi vivono in base alle lezioni apprese in gioventù, i nostri figli un giorno ci imiteranno. Ci vedono sempre, e dobbiamo decidere se saremo il modello eroico che dà sempre un buon esempio o se rinunceremo alla nostra responsabilità di genitori e li lasceremo in mano alle cattive influenze sociali.

    Ho avuto numerose conversazioni con altri genitori cattolici sulla sfida che rappresenta il fatto di allevare i figli nel mondo di oggi. Abbiamo davvero le migliori intenzioni di essere buoni genitori, ma come passare dalle parole ai fatti? C'è molto in gioco, e questa generazione ha un disperato bisogno di genitori che si prendano le proprie responsabilità.

    Dopo aver riflettuto al riguardo, ho compilato una lista delle cose alle quali sto lavorando, che ho imparato da mio padre e dalla mia stessa esperienza come padre. Compilare questa lista è stato un esame e una sfida, perché sono diventato assai cosciente di quello in cui sto sbagliando, ma mi ha ispirato, e ora cerco di riflettere su queste azioni nella mia preghiera quotidiana. Ho una lunga strada da percorrere, ma vivere avendo questa lista come meta mi terrà concentrato sulla direzione corretta.

    1) ARRENDERSI DAVANTI A DIO
    Dobbiamo arrenderci costantemente davanti a Cristo, perché si faccia la Sua volontà nella nostra vita. Uomini, NON siamo noi alla guida, per quanto vorremmo esserlo. Sant'Ignazio di Loyola ha detto una volta che “poche anime capiscono ciò che Dio farebbe per loro se si abbandonassero senza riserve a Lui e se permettessero alla Sua grazia di modellarli”.

    2) ESSERE UOMINI DI PREGHIERA
    I nostri figli saranno più aperti alla preghiera se anche noi preghiamo. Lavorate in una costante routine quotidiana di preghiera, con l'obiettivo di dedicare almeno un'ora al giorno alla preghiera. Sembra difficile? Pensate a quanto vedete la televisione in un giorno, o a quanto tempo impieghiamo a rispondere alle e-mail o ai messaggi al cellulare. Pensate a quanto tempo passiamo in macchina ogni giorno o a quanto ne dedichiamo all'esercizio fisico. Abbiamo una quantità di tempo più che sufficiente per pregare se ci organizziamo e consideriamo la preghiera una priorità della nostra vita quotidiana. Immaginate inoltre la grande influenza che potremmo avere sui nostri figli se ci vedessero inginocchiati pregando in famiglia tutte le sere.

    3) COMPRENDETE LA VOSTRA VERA VOCAZIONE
    Noi che abbiamo la benedizione di essere sposati e di avere figli dobbiamo considerare che la nostra vera vocazione è quella di aiutare le nostre famiglie ad arrivare in cielo e di essere buoni padri e buoni sposi, non la nostra carriera o il nostro lavoro. Chiedetevi: “Il mio lavoro è al servizio della mia famiglia o è la mia famiglia ad essere al servizio del mio lavoro?”

    4) INVESTITE DEL TEMPO IN FAMIGLIA
    I nostri figli hanno bisogno del nostro tempo. Mettete da parte il cellulare, spegnete il computer e il televisore, cancellate la partita di calcio con gli amici. Trascorriamo più tempo con i nostri figli. Potete scommettere che nel tempo che non dedicherete come padre di famiglia ci sarà un'infinità di cattive influenze pronte a prendere il vostro posto e a guidare i vostri figli in una direzione sbagliata. L'autore e teologo Scott Hahn ha scritto che il padre o la madre disposto/a a investire del tempo con la sua famiglia dopo essere uscito/a da 40 o più ore di lavoro settimanali è il vero eroe della nostra epoca moderna.


    5) SIATE CORAGGIOSI
    I cristiani hanno il proposito di spiccare, non di mescolarsi. Mescolarsi vuol dire essere disposti ad abbandonare aspetti essenziali della nostra fede per adattarci alla società attuale, ma noi cristiani siamo chiamati ad essere coraggiosi e a lottare contro questa cultura. Quelli attuali sono tempi difficili, e abbiamo la responsabilità di amare e difendere Cristo, di essere buoni esempi di condotta per le nostre famiglie e di spiccare per la nostra fede.

    6) SIATE DISTACCATI DAI BENI MATERIALI
    Siamo molto concentrati sull'acquisire giochi e dispositivi tecnologici nuovi, case più grandi, belle macchine o la prossima promozione. Dobbiamo mettere da parte ciò che ci frena e che ostacola il cammino della nostra vita di preghiera, l'assistere alla Messa, il compiere le opere di carità, il fare volontariato, il passare del tempo con la nostra famiglia e sicuramente il nostro rapporto con Dio.

    7) AMARE LE NOSTRE MOGLI
    Mariti, dobbiamo amare e apprezzare le nostre mogli. I nostri figli impareranno ad amare gli altri in base a come si amano mamma e papà. Dobbiamo dire “ti voglio bene” alle nostre mogli e ai nostri figli il più spesso possibile. Dimostriamo a nostra moglie rispetto e apprezzamento per il ruolo fondamentale che svolge nella nostra famiglia: “La cosa più importante che un padre può fare per suo figlio è amare la sua mamma” (Teodoro Hesburgh).

    I bambini di oggi affrontano grandi sfide, e i genitori forti sono parte della soluzione. Riflettiamo su come stiamo svolgendo il ruolo di padri e di mariti. Utilizziamo il risultato di questa riflessione per pregare e confessarci, e soprattutto impegniamoci a compiere i cambiamenti necessari.

    Come uomini cattolici, abbiamo la responsabilità di essere sposi forti, leader nella nostra parrocchia, buoni amministratori nella nostra comunità e umili seguaci di Cristo. Guardiamo all'esempio ispiratore di San Giuseppe, patrono dei padri di famiglia, dei lavoratori e della Chiesa, per la sua obbedienza, umiltà, abnegazione, coraggio e per l'amore che ha dimostrato a Maria e a Gesù. Se riusciremo a emulare San Giuseppe, anche poco ogni giorno, saremo vicini a trasformarci nell'uomo e nel padre che dobbiamo essere.

    [Modificato da Credente 26/10/2016 18:32]
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    00 22/07/2015 11:41


    Dolci senza forno: 5 idee





    I dolci senza forno sono ideali da preparare nel periodo estivo. Semplici da realizzare, questi dolci si prestano a essere preparati con largo anticipo: si conservano in frigorifero e si servono freschi come dessert. Il più delle volte si tratta di dolci al cucchiaio come bavaresi, panna cotta, dolci allo yogurt o cheescake; ma anche piccoli pasticcini da mangiare con le mani come i tartufi al cioccolato.




    Di seguito cinque idee di ricette per dolci estivi da realizzare facilmente senza forno.


     


    Bavarese allo yogurt


     


    bavarese allo yogurtSciogliete in un pentolino 10 g di colla di pesce con un bicchiere di latte tiepido aromatizzato con semi di bacca di vaniglia. Montate 250 ml di panna ben soda con 100 g di zucchero quindi aggiungete un vasetto da 125 g di yogurt bianco o alla frutta. Montate ancora e unite il latte con la gelatina sciolta. Mescolate con movimenti dal basso verso l'alto per non smontare la panna e distribuite il composto in stampini individuali. Ponete in frigo a rassodare per almeno 12 ore. Passato il tempo sformate le bavaresi e decorate con sciroppo alla fragola e frutta fresca.


     


    Cheesecake ai frutti di bosco


     


    cheesecake ai frutti di boscoFrullate 100 g di biscotti tipo digestive al cioccolato. Sciogliete a fuoco dolce 100 g di burro e unitelo alla polvere di biscotti. Mescolate e ricoprite con il composto una tortiera a cerniera di 22 cm di diametro. Premete bene con un cucchiaio e livellate per formare la base della torta. Lavorate con le fruste 250 g di formaggio cremoso e 300 g di ricotta insieme a 120 g di zucchero. Aggiungete 10 g di colla di gelatina sciolta in alcuni cucchiai di latte caldo. Frullate con un frullatore a immersione e versate il composto ottenuto sulla base di biscotti: livellate bene e ponete in frigo a rassodare per una notte. Servite cospargendo la superficie con marmellata ai frutti di bosco e frutti di bosco freschi.


     


    Tiramisù al cioccolato bianco e fragole


     


    Strawberry tiramisuMontate con la frusta elettrica 3 tuorli con 100 g di zucchero finché non saranno gonfi, spumosi e densi. Aggiungete 200 g di mascarpone continuando a montare. Unite quindi 150 g di cioccolato bianco sciolto a bagno maria e raffreddato senza smettere di mescolare fino a ottenere una crema densa. Riponetela in frigo. Bagnate 20 savoiardi in 300 g di caffè lungo. Lavate 150 g di fragole e tagliatele a pezzetti. Componete il tiramisù in singoli bicchieri. Con un cucchiaio disponete la crema  sul fondo del bicchiere, due biscotti, alcune fragole e altra crema. Continuate con gli strati fino a esaurire gli ingredienti. Ricoprite la superficie con le fragole. Tenete in frigo fino al momento di servire.


     


    Tartufi al cioccolato


     


    tartufi al cioccolatoSciogliete a bagnomaria 125 g di cioccolato fondente, 125 g di cioccolato al latte e 50 g di burro. Fate intiepidire. In una ciotola capiente lavorate 150 g di ricotta con 50 g di zucchero fino a ottenere una crema, unite il cioccolato fuso e un cucchiaio di rum. Continuate a montare fino a ottenere una crema densa, riponetela in frigorifero e lasciata addensare per una notte. Riprendete l'impasto e con le mani umide formate tante palline grandi come una noce: passatele nel cacao amaro in polvere una alla volta. Disponetele nei pirottini e conservateli in frigo fino al momento di servire.


     


    Salame di cioccolato


     


    salame di cioccolatoSciogliete a bagnomaria 200 g di cioccolato fondente e fatelo intiepidire. Lavorate con una spatola 150 g di burro morbido con 100 g di zucchero. Unite 2 uova, il cioccolato e un cucchiaio di rum (facoltativo). Lavorate finché tutti gli ingredienti sono amalgamati. Aggiungete 300 g di biscotti secchi spezzettati con le mani. Lavorate l'impasto e trasferitelo su un piano da lavoro. Dategli la forma di un salame e avvolgetelo nella carta stagnola. Lasciate rassodare in frigorifero: Quando è pronto, togliete la carta stagnola e passatelo nello zucchero a velo. Servite affettato. I biscotti possono essere sostituiti con meringhe o frutta secca come le nocciole.





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    00 19/08/2015 14:07
    IDEE PER MIGLIORARTI

    Ecco 30 cose che devi iniziare a fare per te stesso, che abbracciano una serie di atteggiamenti umani salutari. Che ne dici di metterli in pratica?

    Un suggerimento: cerca di vivere un punto al giorno, per un mese!

    1. INIZIA A TRASCORRERE IL TEMPO CON LE PERSONE GIUSTE
    Sono le persone che ami, che ti amano e ti apprezzano e che ti spingono a migliorare in modo salutare e stimolante. Sono quelle persone che ti fanno sentire più vivo e ti accettano in modo incondizionato.

    2. INIZIA AD AFFRONTARE I TUOI PROBLEMI CON CORAGGIO
    Non sono i tuoi problemi a definirti, ma come reagisci e ti riprendi da loro. I problemi non scompariranno se non agisci. Fai quello che puoi, quando puoi, e riconosci ciò che hai fatto. È una questione di compiere passi da bambino nella giusta direzione, centimetro per centimetro. Questi centimetri contano, sommati a lungo termine fanno dei metri e dei chilometri.

    3. INIZIA AD ESSERE ONESTO SOPRATTUTTO CON TE STESSO
    Sii onesto su ciò che va bene e su quello che invece ha bisogno di essere modificato. Sii onesto su ciò che vuoi raggiungere e su chi vuoi diventare. Sii onesto in tutti gli aspetti della tua vita, sempre, perché sei l'unica persona sulla quale potrai sempre contare. Cerca la verità nella tua anima, per sapere davvero chi sei. Se lo farai, avrai una migliore comprensione di dove sei ora e di come sei arrivato qui, e sarai preparato meglio a capire dove vuoi andare e come arrivarci.

    4. INIZIA A FARE DELLA TUA FELICITÀ UNA PRIORITÀ
    Le tue necessità contano. Se non ti valorizzi, non ti curi e non ti difendi, ti stai sabotando. Ricordati che è possibile curare le tue necessità e allo stesso tempo le persone che ti circondano. E quando le tue necessità vengono soddisfatte, probabilmente sarai molto più capace di aiutare chi ha bisogno di te.

    5. INIZIA AD ESSERE TE STESSO, IN MODO AUTENTICO E ORGOGLIOSO
    Cercare di essere una qualsiasi altra persona è uno spreco della persona che sei. Sii te stesso. Abbraccia la persona che è dentro di te, che ha idee, forza e bellezza come nessuno. Sii la persona che sai di essere – la versione migliore di te – a modo tuo. Al di sopra di tutto, sii fedele a te stesso, e se il tuo cuore non vuole fare qualcosa allora non farlo.

    6. INIZIA A PRESTARE ATTENZIONE E A VIVERE NEL PRESENTE
    L'“adesso” è un miracolo. Adesso è l'unico momento che ti è garantito. Adesso è la vita. Smetti allora di pensare a come saranno ottime le cose in futuro. Smetti di pensare a cosa hai fatto o hai smesso di pensare in passato. Impara a concentrarti sul “qui e ora” e a sperimentare la vita mentre si sta svolgendo. Apprezza il mondo per la bellezza che possiede in questo momento.

    7. INIZIA A VALORIZZARE LE LEZIONI CHE TI HANNO INSEGNATO I TUOI ERRORI
    Sbagliare non è negativo. Gli errori sono i gradi del progresso. Se non sbagli di tanto in tanto, non ti stai sforzando abbastanza e non stai imparando. Assumiti dei rischi, inciampa, cadi e poi rialzati e riprova. Apprezza il fatto che ti stai sforzando, che stai imparando, crescendo e migliorando. Le conquiste significative arrivano quasi invariabilmente alla fine di un lungo cammino di fallimenti. Uno degli “errori” che temi può essere solo l'anello per il tuo maggior successo nella vita.

    8. INIZIA AD ESSERE PIÙ GENTILE CON TE STESSO
    Se avessi un amico che parla con te come a volte tu parli con te stesso, per quanto tempo permetteresti che questa persona sia tua amica? Il modo in cui ti tratti stabilisce lo standard per gli altri. Devi amare chi sei, o nessuno lo farà.

    9. INIZIA A GODERE DELLE COSE CHE HAI GIÀ
    Il problema di molti di noi è che pensiamo che saremo felici quando raggiungeremo un certo livello nella vita – un livello che altri hanno raggiunto. Purtroppo ci può volere del tempo per arrivarci, e quando ci arriverai probabilmente avrai una nuova meta in mente. Finirai per sprecare tutta la sua vita lavorando in direzione di qualcosa di nuovo, senza mai fermarti per apprezzare le cose che hai adesso. Resta quindi in silenzio tutte le mattine quando ti svegli, e apprezza dove sei e quello che hai.

    10. INIZIA AD ESSERE ARTEFICE DELLA TUA FELICITÀ
    Se aspetti qualcuno perché ti faccia felice, stai perdendo tempo. Sorridi perché puoi. Scegli la felicità. Sia questo il cambiamento che vuoi vedere nel mondo. Sii felice di chi sei ora, e lascia che la tua positività ispiri la tua giornata per il domani. La felicità si trova spesso quando e dove decidi di trovarla. Se cerchi la felicità tra le opportunità che hai, finirai per trovarla, ma se cerchi costantemente un'altra cosa, purtroppo troverai anche quella.

    11. INIZIA A DARE UNA POSSIBILITÀ ALLE TUE IDEE E AI TUOI SOGNI
    La vita riguarda raramente il fatto di avere un'opportunità, ma riguarda sempre il fatto di rischiare. Non sarai mai certo al 100% che funzionerà, ma potrai essere sempre sicuro al 100% che se non farai nulla non funzionerà. Nella maggior parte dei casi hai solo bisogno di andare avanti! E non importa il risultato, finisce sempre come deve essere. O hai successo o impari qualcosa. In qualsiasi modo vinci.

    12. INIZIA A CREDERE CHE SEI PRONTO PER LA PROSSIMA TAPPA
    Sei pronto! Pensa a questo. Hai tutto ciò di cui hai bisogno ora per compiere il prossimo passo. Può essere piccolo, ma deve essere realista. Abbraccia allora le opportunità che sorgono sul tuo cammino, e accetta le sfide – sono doni che ti aiuteranno a crescere.

    13. INIZIA NUOVI RAPPORTI PER I MOTIVI GIUSTI
    Inizia nuovi rapporti con persone affidabili, oneste, che riflettono la persona che sei e quella che vuoi essere. Scegli amici che sei orgoglioso di conoscere, persone che ammiri e che dimostrano amore e rispetto per te – persone che ricambiano la tua bontà e il tuo impegno, e prestano attenzione a ciò che fanno gli altri, perché le azioni di una persona sono molto più importanti delle sue parole o di come gli altri la descrivono.

    14. INIZIA A DARE UNA POSSIBILITÀ ALLE PERSONE NUOVE CHE INCONTRI
    Sembra sgradevole, ma non puoi mantenere ogni amico che ti sei fatto. Le persone e le loro priorità cambiano. Come alcuni rapporti scompariranno, altri cresceranno. Apprezza la possibilità di nuovi rapporti mentre ne abbandoni naturalmente altri che non funzionano più. Confida nel tuo giudizio. Abbraccia nuove relazioni, sapendo che stai entrando in un territorio sconosciuto. Sii pronto a imparare, sii pronto alla sfida e a trovare qualcuno che può cambiare la tua vita per sempre.

    15. INIZIA A COMPETERE CON UNA VERSIONE PRECEDENTE DI TE STESSO
    Sii ispirato dagli altri, apprezzali, impara da loro, ma sappi che competere con loro è uno spreco di tempo. Sei in competizione con una persona e solo con una – te stesso. Stai competendo per essere il meglio che puoi essere. Cerca di battere i tuoi record personali.

    16. INIZIA A TIFARE PER LA VITTORIA DI ALTRE PERSONE
    Inizia a capire cosa ti piace negli altri e diglielo. Apprezzare quanto siano incredibili le persone intorno a te porta a luoghi positivi, produttivi, gratificanti e pacifici. Sii felice, allora, per chi sta progredendo. Tifa per la sua vittoria. Sii apertamente grato per le benedizioni che gli altri hanno ricevuto. Prima o poi, le persone per le quali tifi inizieranno a tifare per te.

    17. INIZIA A GUARDARE IL LATO POSITIVO NELLE SITUAZIONI DIFFICILI
    Quando le cose sono difficili e ti senti giù, fai qualche respiro profondo e cerca il lato positivo – i piccoli segnali di speranza. Ricordati che puoi diventare più forte e lo diventerai quando i momenti difficili saranno passati. E resta consapevole delle tue benedizioni e delle tue vittorie – tutte le cose della tua vita che sono positive. Concentrati su ciò che hai, non su quello che non hai.

    CONTINUA...

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    00 19/08/2015 14:11
    18. INIZIA A PERDONARE TE STESSO E GLI ALTRI 
    Tutti noi siamo stati feriti dalle nostre decisioni e dagli altri. Se il dolore di queste esperienze è normale, a volte dura per molto tempo. Riviviamo il dolore ripetutamente e abbiamo difficoltà a lasciarlo andare. Il perdono è il rimedio. Ciò non vuol dire che stiamo spegnendo o dimenticando ciò che è avvenuto in passato. Significa che stiamo mettendo da parte il risentimento e il dolore e stiamo scegliendo di imparare da quell'incidente e di andare avanti con la nostra vita.

    19. INIZIA AD AIUTARE CHI TI CIRCONDA
    Preoccupati degli altri. Orientali se conosci una via migliore. Più aiuterai gli altri, più questi vorranno aiutarti. Amore e bontà generano amore e bontà.

    20. INIZIA AD ASCOLTARE LA TUA VOCE INTERIORE
    Se aiuta, discuti le tue idee con le persone più vicine a te, ma dai loro lo stesso spazio sufficiente a seguire la propria intuizione. Sii fedele a te stesso. Dì ciò che hai bisogno di dire. Fai ciò che il tuo cuore dice che è giusto.

    21. INIZIA A FARE ATTENZIONE AL TUO LIVELLO DI STRESS E FAI DELLE BREVI PAUSE
    Vai più lentamente. Respira. Datti il permesso di fare una pausa, di raccogliere le idee e di avanzare con chiarezza e proposito. Quando sei molto occupato, un breve passo indietro può rinfrescarti la mente e aumentare la tua produttività. Queste piccole pause ti aiuteranno a recuperare la tua sanità e a riflettere sulle tue azioni recenti, e così potrai avere la certezza che sono allineate con i tuoi obiettivi.

    22. INIZIA A PERCEPIRE LA BELLEZZA DEI PICCOLI MOMENTI
    Anziché aspettare che le cose avvengano – matrimonio, figli, grande promozione, vincere alla lotteria –, trova la felicità nelle piccole cose che avvengono tutti i giorni. Piccole cose, come prendere tranquillamente una tazzina di caffè al mattino o il delizioso profumo e sapore di un pasto casalingo, o il piacere di condividere qualcosa che ti piace con un'altra persona o stare mano nella mano con il tuo partner. Percepire questi piccoli piaceri quotidianamente fa una grande differenza nella qualità della tua vita.

    23. INIZIA AD ACCETTARE LE COSE QUANDO NON SONO PERFETTE
    Ricordati, “perfetto” è nemico di “bene”. Una delle più grandi sfide per le persone che vogliono migliorare se stessi e migliorare il mondo è imparare ad accettare le cose per come sono. A volte è meglio accettare e apprezzare il mondo per com'è, e le persone per come sono, anziché cercare di far sì che tutto e tutti siano conformi a un ideale impossibile. No, non devi accettare una vita mediocre, ma devi imparare ad amare e a valorizzare le cose anche quando non sono perfette.

    24. INIZIA A LAVORARE IN DIREZIONE DEI TUOI OBIETTIVI TUTTI I GIORNI
    Ricordati che il viaggio di mille chilometri inizia con un passo. Qualunque sia il tuo sogno, ogni giorno fai un passo piccolo ma coerente perché il tuo sogno si realizzi. Fai qualcosa! Quanto più lavori, più fortuna avrai. Anche se molti di noi, in qualche momento della nostra vita, dicono di voler seguire la propria vocazione, sono poche le persone astute che lavorano davvero perché si realizzi. Dicendo “lavorano davvero” intendo dedicarsi costantemente al risultato finale.

    25. INIZIA A DIRE DI PIÙ COME TI SENTI
    Se stai soffrendo, datti lo spazio e il tempo necessari per provare il dolore, ma sii aperto al riguardo. Parla con le persone che ti sono più vicine. Dì loro la verità su come ti senti. Lasciale ascoltare. Il semplice atto di sfogarti è il primo passo per sentirti bene di nuovo.

    26. INIZIA AD ASSUMERTI PIENA RESPONSABILITÀ PER LA TUA VITA
    Sii responsabile per le tue scelte e per i tuoi errori, e sii disposto a prendere le misure necessarie per migliorare in base a questi. O ti assumi la responsabilità della tua vita, o lo farà qualcun altro. E quando lo farà qualcun altro, diventerai uno schiavo delle sue idee e dei suoi sogni anziché un pioniere dei tuoi sogni. Sei l'unico che possa controllare direttamente il risultato della tua vita. E no, non sarà sempre facile. Ogni persona ha una marea di ostacoli davanti, ma devi assumerti la responsabilità della tua situazione e superare questi ostacoli. Optare per il contrario è scegliere una vita di mera sussistenza.

    27. INIZIA A NUTRIRE I TUOI RAPPORTI PIÙ IMPORTANTI
    Porta nella tua vita, e in quella di chi ami, vera e onesta allegria con il semplice atto di dire regolarmente a queste persone quanto significano per te. Non puoi essere tutto per tutti, ma puoi essere tutto per alcune persone. Decidi quali sono queste persone nella tua vita e trattale con regalità. Ricordati, non hai bisogno di un certo numero di amici, ma solo degli amici sui quali puoi contare.

    28. INIZIA A CONCENTRARTI SULLE COSE CHE PUOI CONTROLLARE
    Non puoi cambiare tutto, ma puoi sempre cambiare qualcosa. Sprecare il tuo tempo, il tuo talento e la tua energia emotiva con cose che sono al di là del tuo controllo è una ricetta per la frustrazione, la miseria e la stagnazione. Investi le tue energie nelle cose che puoi controllare e agisci al riguardo ora.

    29. INIZIA A CONCENTRARTI SULLA POSSIBILITÀ DI RISULTATIPOSITIVI
    La mente deve credere di poter fare qualcosa prima che sia davvero capace di farla. Il cammino per superare i pensieri negativi e le emozioni distruttive è sviluppare emozioni positive che siano più forti e più potenti. Ascolta la tua voce interiore e sostituisci i pensieri negativi con quelli positivi. Indipendentemente da come sembra la situazione, concentrati su ciò che vuoi che succeda, e poi compi il prossimo passo positivo. No, non puoi controllare tutto ciò che ti accade, ma puoi controllare il modo in cui reagisci alle cose. La vita di tutti ha aspetti positivi e negativi. A lungo termine, il fatto di essere o meno felice e di avere o meno successo dipende molto da quali sono gli aspetti sui quali ti concentri maggiormente nella vita.

    30. INIZIA A CAPIRE QUANTO SEI RICCO ORA
    Henry David Thoreau ha detto: “La ricchezza è la capacità di sperimentare la vita pienamente”. Anche quando i tempi sono difficili, è sempre importante mantenere le cose in prospettiva. Non sei andato a dormire affamato la notte scorsa. Non hai dormito per strada. Puoi scegliere quali vestiti indossare oggi. Non ti sei stancato oggi. Non hai passato un minuto in preda alla paura. Hai accesso all'acqua potabile. Hai accesso alle cure mediche. Hai accesso a Internet. Sai leggere. Alcuni potrebbero dire che sei incredibilmente ricco, e allora ricordati di essere grato per tutte le cose che hai.

    (E, cosa più importante, se ti unisci a Dio e dai un senso spirituale a ciascuno di questi atteggiamenti, l'avventura della vita varrà molto più la pena!!)

    dal sito 
    http://www.aleteia.org/it/stile-di-vita/articolo/30-cose-che-devi-iniziare-a-fare-per-stesso-5773543564378112?page=4

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    00 06/09/2015 21:30

    Come insegnare ai tuoi figli ad ascoltare buona musica


    di Luciana Cairo


    La musica è presente nella vita degli esseri umani fin dall’inizio della loro esistenza, in riti culturali, sociali o religiosi. Siamo esseri musicali per nostra stessa essenza.


    Ricerche come quelle di Schlaug, della Scuola di Medicina di Harvard (Stati Uniti), e Gaser, dell’Università di Jena (Germania), hanno rivelato che paragonando il cervello di musicisti e non musicisti, quelli del primo gruppo presentavano una maggiore quantità di materia grigia, soprattutto nelle zone responsabili dell’udito, della vista e del controllo motorio.


    Ma i benefici non sono solo per i musicisti.


    Altri studi sottolineano che anche se il contatto con la musica è avvenuto per puro diletto, ovvero non suonando uno strumento ma semplicemente ascoltando con attenzione e proprietà (percependo le sfumature, comprendendo la forma di composizione), gli stimoli cerebrali sono abbastanza intensi.


    La musica permette stimoli cerebrali, e per il suo carattere rilassante può anche stimolare l’assorbimento di informazioni, ovvero l’apprendimento, come si verifica in ricerche come quelle dell’ungherese Losanov, che ha concluso che se viene esposta alla musica classica, lenta, la persona passa dal livello alfa (allerta) al livello beta (rilassato, più attento); si verifica anche un aumento delle attività dei neuroni, e le sinapsi diventano più rapide, favorendo concentrazione e apprendimento.


    Gli americani Schaw, Irvine e Rauscher hanno studiato lo sviluppo del raziocinio logico nei bambini che studiavano uno strumento musicale paragonandoli a quelli che non ne studiavano nessuno, e hanno verificato che il primo gruppo presentava un profitto superiore in matematica rispetto al secondo.


    La musica ha un suo posto anche nello sviluppo affettivo del bambino. Quando mettiamo il bimbo vicino al petto e cantiamo per lui, i battiti del cuore più la canzone lo portano a tranquillizzarsi e a rilassarsi. Per questo e altri motivi, il linguaggio musicale viene indicato come una delle aree di conoscenza più importanti su cui lavorare nell’educazione infantile, accanto al linguaggio orale e scritto, al movimento, alle arti visive, alla matematica e alle scienze umane e naturali.


    I Paesi sviluppati offrono corsi ai professori per insegnare a utilizzare la musica in modo competente.


    Come agire?


    In primo luogo, definite voi, genitori o professori, cos’è una musica di qualità. Cercate musiche di vari generi: jazz, blues, classica, rock, folk, elettronica…


    Una volta cercate le musiche, è ora di ascoltare, di sentire davvero. Non fate altro, limitatevi ad ascoltare. Pensate a uno strumento che vi piace e cercatelo nella musica, capite se lo strumento suona in modo costante o solo in determinati momenti. Fatevi delle domande: questo strumento riempie vuoti della musica? Questo passo musicale è più intenso? Questo strumento può essere conciliato con un altro? Che tipo di emozioni sta provocando? Il musicista è bravo? Il ritmo della musica è costante? Più “osservate” la musica, più la comprenderete.


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    00 31/10/2015 17:46

    Cerume


    Vi sono metodi naturali pereliminare i tappi di cerume nelle orecchie, in modo semplice e sicuro. I tappi di cerume si formano ogni qual volta il cerume delle orecchie non riesce a scorrere al di fuori del padiglione auricolare, a volte a causa di una scarsa igiene, altre volte per alcune patologie presenti. I tappi di cerume spesso passano inosservati per numerosi individui, altri invece notato alcune differenze nell’udito o anche vertigini, piccoli dolori e ronzii.


    La prevenzione nella formazione dei tappi di cerume nelle orecchie è da sempre un consiglio, basta poco, una pulizia costante che eviterà la probabile comparsa di patologie quali: l’acufene, l’autofonia, l’ipoacusia e unasensazione di vertigini costante, che potrebbe persino far perdere l’equilibrio in alcune circostanze. L’utilizzo di emollienti specifici dovrebbe essere eseguito quotidianamente per chi soffre di questo disturbo, stesso vale per l’irrigazione auricolare che dovrebbe esser ripetuta ogni settimana, ma vi sono anche metodi naturali di certificata efficacia.

    olio-doliva

    Invece di utilizzare i coni che vengono venduti in farmacia o ai supermercati che hanno come fattore negativo quello di poter lasciar residui di cera, il consiglio è quello di affidarsi a metodi naturali, come gli emollienti quali: l’olio di oliva, l’olio di arachidi, l’olio di mandorle dolci, l’olio di ylang ylang e l’olio di macassar, quest’ultimo ha anche proprietà antinfiammatorie e antiparassitarie.

    Ma oltre a questi emollienti, anche gli oli essenziali digeraniocamomilla ecitronella possono essere utilizzati, grazie alle loro proprietà disinfettanti. L’utilizzo è semplice e pratico, basterà aggiungerealcune gocce dell’emollientedirettamente nell’orecchio, far agire e poi ripulire e si noterà – in brevissimo tempo – la  riuscita dell’azione dell’emolliente, che avrà diminuito la cattiva sensazione del tappo di cerume. Ripetendo questa operazione più volte a settimana, si noterà un netto miglioramento, ma l’azione dovrà esser costante, dato che il tappo di cerume si riformerà col passare del tempo.

    Male-All'orecchio

    Vi sono però alcune situazioni in cui l’uso degli emollienti naturali è nettamente sconsigliato, questi sono:

    • quando è presente una protesi uditiva;
    • utilizzare un emolliente dopo la data di scadenza;
    • utilizzare un emolliente che è stato a contatto con fonti di calore o luce;

    Inoltre, è sempre da ricordare che l’utilizzo dei cotton fioc ècontroproducente in caso di tappo di cerume, dato che l’azione meccanica tende a compattare il cerume verso l’interno, alimentando il tappo di cerume; l’irrigazione dell’orecchio inoltre è sconsigliata quando vi siano stati precedenti di otite o di perforazione timpanica, in questi casi è sempre consigliabile una visita dall’otorino.


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    00 03/01/2016 19:09

    9 dritte per tornare in chiesa:

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    Questo articolo è per te, soprattutto per te, se pensi di tornare a Messa in questo periodo natalizio. Permettimi di invitarti personalmente a nome di tutti noi di Catholic Link a tornare a Messa: ti rivogliamo!

    Forse manchi a Messa da un po’, o forse da molto tempo. Se pensi da un po’ di tempo a tornare a Messa, se senti una piccola spinta ma sei preoccupato o ansioso o solo insicuro, questo è per te.

    1. Mantieni la calma!

    Tanto per cominciare, diciamo chiaramente una cosa: se sei preoccupato, non preoccuparti. Non ci sarà un flash luminoso sulla tua testa che dice: “Ehi! Questo tizio non va a Messa da ANNI!” Dio vuole che tu torni per come sei ora, e prepararsi per la Messa non significa diventare perfetti prima di poter tornare. Dio vuole che cresciamo e diventiamo il meglio che ha preparato per noi, ma ciò non significa che si debba passare per un metal detector del peccato per entrare. Vieni come sei.

    2. Preparati in anticipo

    Come per ogni occasione speciale, la preparazione è importante. Indossare i tuoi abiti migliori ha un impatto su come ti senti e su come ti comporti quando sei lì – vestirsi al meglio aiuta a focalizzare l’attenzione.

    In secondo luogo, leggi le letture e il Vangelo un giorno prima. Leggili e falli penetrare dentro di te (anziché andare alla cieca). Se pensi di andare a Messa con la tua famiglia, provate a leggere insieme. Puoi anche leggere una riflessione sul Vangelo che ti aiuti a comprendere il significato di quel passo e quale impatto può avere sulla tua vita.

    3. Trova qualcuno con cui andare

    È difficile andare in un posto nuovo da soli, e lo stesso vale nel caso in cui si torni a Messa dopo un po’ di tempo. Se vuoi andare a Messa ma non hai nessuno con cui andarci, vedi se riesci a trovare qualcuno che ti accompagni. Potrebbe essere un amico che va già in parrocchia regolarmente, o anche solo un conoscente. Forse è un familiare che ti ha chiesto in precedenza se volevi andare a Messa con lui. Contattalo e chiedi se potete andare insieme. Non devi dire il motivo né dare tante spiegazioni se non ti va. Contatta semplicemente qualcuno e chiedigli di accompagnarti. Se si tratta di un buon amico, non si impiccerà e ti accompagnerà tranquillamente.

    4. Arriva un po’ prima

    Cerca di arrivare un po’ prima per non avere lo stress della corsa all’ultimo momento. Se la tua chiesa li ha, prendi un libretto dei canti e un foglietto della Messa, per poter seguire le parti della celebrazione (o porta un messale con te). Usa quel momento per raccoglierti, per pregare e chiedere allo Spirito Santo di permetterti di partecipare alla Messa nel miglior modo possibile.

    5. Impegnati!

    La Messa non dev’essere una forma di intrattenimento, ma non dobbiamo nemmeno essere spettatori statici dell’evento. Canta (non importa se non lo sai fare, non è una gara!), rispondi sempre, partecipa attivamente alla celebrazione. Le traduzioni della Messa sono cambiate nel 2011, per cui se non vai in chiesa da un po’ potresti trovare le formule leggermente diverse da quelle che ricordavi. Non preoccuparti se ti sbagli e se non sei sicuro di quando sederti, stare in piedi o inginocchiarti. Segui chi ti circonda. Se sei confuso su tutti i movimenti da fare, ricorda che aiutano a concentrarsi sull’importanza di ciò che sta accadendo in quel momento. La cosa principale è dare tutto ciò che puoi durante la Messa, offrendo tutto quello che c’è di buono e di cattivo nella tua vita e deponendolo ai piedi del tuo Padre celeste che ti ama.

    6. I bambini sono i benvenuti (anche se piangono!)

    Forse torni a Messa con i tuoi figli per la prima volta. Se è così, per favore non preoccuparti se tuo figlio piange durante la celebrazione. Ci saranno molti genitori, e ricorderanno cosa significa portare a Messa un bambino. Molte parrocchie hanno una stanza sul retro in cui si possono portare i bambini se si vuole, continuando a seguire la Messa da lì.

    Per i bambini più grandi, è utile portare con sé qualcosa, come un libro di preghiere o una storia biblica, o un messale per bambini, che li aiuti a concentrarsi.

    7. Comunione

    Prima di andare a ricevere la Comunione, invita Gesù nel tuo cuore e cerca di essere ben presente in quel momento. Trascorri il tempo al banco dopo la Comunione parlando con Gesù e ringraziandolo per tutto ciò che ti ha dato.

    Ricevere Cristo è un dono splendido, se si è preparati! Se non vai a Messa da molto, è molto probabile che ti debba confessare. Ricorda che dovresti accostarti alla Comunione solo se sei in stato di grazia. Tornare a Messa è molto più di un semplice rituale. È un autentico incontro con Cristo, e vogliamo che il nostro cuore sia pulito e in ordine per potergli dare l’accoglienza che merita! Cerca gli orari delle confessioni nella tua parrocchia.

    Se ti trovi in circostanze per le quali non puoi ricevere l’Eucaristia (se non riesci a confessarti prima della Messa), non aver paura di andare e ricevere una benedizione da parte del sacerdote. Tutti noi (soprattutto a coloro che vanno a Messa regolarmente) abbiamo bisogno che ci venga ricordata l’importanza di non dare il Signore per scontato. Non vi preoccupate di quello che pensano gli altri. È una cosa tra voi e Dio. Nessuno dovrebbe giudicare le persone dalla fila per la Comunione ai banchi o viceversa. Non è il momento in cui le persone dovrebbero guardare e pensare perché gli altri non ricevono la Comunione – è un momento in cui dovremmo tutti guardare nel nostro cuore e chiedere al Signore con fiducia e gioia di guarirci e di portarci tutto nel luogo in cui possiamo ricevere il Suo perdono ed essere in stato di grazia per riceverLo.

    8. Dopo

    Dopo, non vi precipitate fuori dalla Chiesa. Prendetevi qualche istante per riflettere su ciò che è appena avvenuto. C’è stato qualcosa che vi ha colpito? Come potrebbe cambiare la vostra vita? C’è qualcosa che dovete cambiare? Potreste rifletterci a casa se è meglio per voi. Non abbiate paura di presentarvi al sacerdote dopo la Messa e di unirvi al rinfresco se la vostra parrocchia ne organizza uno.

    9. E per finire, non aspettatevi la perfezione

    A volte, quando andiamo a Messa, le cose non vanno come avremmo voluto. In un mondo ideale, la congregazione a Messa sarebbe piena di vita e di gioia, il sacerdote pronuncerebbe un’omelia ispiratrice e chiunque se ne andrebbe sentendosi una cosa sola con Dio, ma altre volte la Messa può sembrare diversa – le persone attorno a noi possono sembrare annoiate, mezze addormentate, il sacerdote può pronunciare un’omelia scialba… Indipendentemente dalla vostra esperienza della Messa, ricordate questo: Cristo è davvero e oggettivamente presente nella Messa. Non è limitato dalle nostre imperfezioni umane. Vuole stare con noi, in ogni parte della nostra vita, anche quando la Messa può sembrare deludente. Cristo è sempre lì,anche se sembra che gli altri non siano davvero presenti. Una forte familiarità con la Messa può purtroppo portare a noia o apatia se non stiamo attenti, ma ricordiamoci che Cristo è ancora profondamente interessato a noi e non smette di esortarci gentilmente a una partecipazione più profonda alla celebrazione eucaristica. È venuto a riunirci a Lui. Concentratevi sul donarvi completamente a Messa, collegandovi se potete a chi vi circonda, e ricordate che la Messa è un atto di fede. Non vi preoccupate se non sentite niente, e siate certi che Cristo è felicissimo di rivedervi.


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    00 11/01/2016 21:04

    CONSIGLI PER ALLEVARE DEI FIGLI VOLITIVI
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    Si dice che se si insegna a un bambino volitivo a fare ciò che è giusto, quel bambino lo farà con una forte volontà. È vero finché non si infrange la sua volontà. Crescere dei figli volitivi risucchierà tutte le vostre energie se non state attenti e non siete creativi nella vostra genitorialità, o se dimenticate di confidare nel fatto che Dio ha un buon progetto per vostro figlio. Più il vostro figlio volitivo è intelligente, più difficile sarà il vostro compito come genitore. Ecco cinque dritte per aiutarvi a trasformare la tensione di crescere un figlio volitivo in gioia:
    1. Non ingaggiate mai una lotta di volontà: Il trucco per amare e allevare un bambino volitivo è non ingaggiare mai una lotta di volontà. Ne uscirete esausti. Se vincete, infrangerete la volontà di vostro figlio. Se perdete, vostro figlio vi calpesterà. Il vostro compito non è insegnare al figlio chi comanda attraverso dolorose tecniche di disciplina, ma aiutare vostro figlio a reindirizzare la sua volontà verso il bene, rafforzando allo stesso tempo certe regole domestiche di base. Vi sembra più facile da dire che da fare? Lo è. Ma continuate a leggere. Ho qualche idea per farvi iniziare.
    2. Scrivete regole domestiche di base e attenetevi ad esse: Fate una lista di regole domestiche e accertatevi di scriverle. I bambini più piccoli hanno bisogno di meno regole – cercate di attenervi a una regola per ogni anno di età. Se avete un bambino di quattro anni, quindi, quattro regole domestiche sono sufficienti. Se avete più figli di età diverse, scrivete abbastanza regole da far fronte alle necessità del più grande. Mettetele in un punto centrale della casa, come il frigorifero. Controllate le vostre regole domestiche regolarmente, almeno una volta al giorno. Quando i vostri figli le infrangono, recitate la regola infranta insieme a loro. Ad esempio, una delle nostre regole domestiche è “Sii grato, non geloso”. Quando iniziano le discussioni, io ripeto “Sii grato, non geloso”.
    3. Disciplina con conseguenze naturali e riflessione personale, non dolore: Di fronte a un figlio volitivo, c’è la tentazione di rafforzare la disciplina per mostrargli chi comanda. Quando vostro figlio mette alla prova la vostra pazienza, è facile ricorrere a una punizione standard come un time-out, niente dolce o una sculacciata, o come nel caso della maggior parte dei genitori alle grida. Gridare e sculacciare non sono soluzioni a lungo termine. Si potrebbe ottenere il risultato immediato che si desidera (un bambino che smette di avere un comportamento indesiderato), ma alla fine le grida e le punizioni fisiche dolorose non fanno altro che coinvolgervi in una battaglia di volontà con vostro figlio e fanno più male che bene.
    Più che di grida o punizioni corporali, i bambini hanno bisogno di genitori che siano attenti a un sano sviluppo del loro cervello. È lì che dovete essere creativi come genitori. Scegliete tecniche disciplinari che richiedono una riflessione, e permettete a vostro figlio di farsi perdonare per il suo comportamento inappropriato. Ad esempio, se un bambino non è gentile con un altro, forse deve svolgere qualche compito o fare qualcosa di gentile per il bambino che ha ferito. I bambini più grandi possono scrivere un biglietto di scuse alle persone che hanno offeso. Spesso chiediamo ai nostri figli di scrivere qualcosa sulle regole domestiche che hanno infranto. Le punizioni per iscritto raggiungono due obiettivi: permettono al bambino di riflettere su quello che ha fatto di sbagliato e ci danno un po’ di tempo e di spazio per stare lontani e calmarci.
    La dottoressa Joan Luby è docente di Psichiatria infantile e direttrice dell’Early Emotional Development Program della Scuola di Medicina della Washington University a St. Louis. La sua ricerca mostra che la gestione corretta dei bambini da parte dei genitori in situazioni stressanti, più che i rimproveri o le punizioni corporali, è associata a un aumento delle dimensioni di alcune aree del cervello.
    4. Reindirizzare i desideri egoisti: I desideri volitivi sono fondamentalmente egoisti. Il nostro compito come genitori è allontanare quella forte volontà dai desideri egoisti per reindirizzarla verso il bene. Date a vostro figlio opportunità di leadership, anche se questo significa permettere a un volitivo bimbo di 3 anni di dirigere la situazione per qualche momento. Permettete che un bambino faccia da babysitter a un fratellino mentre voi preparate la cena. Quando si arriva all’età scolare, aiutate vostro figlio volitivo a coinvolgersi in una causa – sostenere un rifugio per animali, lavorare in una dispensa di cibo, prendersi cura di un vicino anziano… I bambini più grandi hanno bisogno di vere sfide come sbocchi per la loro forza di volontà – pensate di spingerli a sforzarsi nell’atletica, a livello accademico o musicale per portarli ai limiti della loro forza personale.
    5. Attenuate la volitività di vostro figlio con la tenerezza e l’amore:Quando si ha un figlio volitivo, è facile essere così stanchi e frustrati da dimenticare di essere teneri, gentili e amorevoli, ma senza il nostro esempio i nostri figli non possono imparare ad essere teneri e gentili. Trovate dei momenti fissi nella giornata per toccare e abbracciare i vostri figli e parlare loro con voce tenera e amorevole. I momenti migliori sono al mattino, al ritorno da scuola e al momento di andare a letto.
    Investire nei vostri figli ora è il miglior investimento che possiate fare nella vita – trascorrere del tempo amando e allevando vostro figlio porterà un grande guadagno in termini di gioia.

     

    Kathleen M. Berchelmann, MD è assistente di Pediatria presso la Washington University School of Medicine di St. Louis e madre di cinque bambini. 


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    00 29/01/2016 12:59

    Le molteplici proprietà dell'alloro.

    L’alloro (in latino Laurus nobilis) è un arbusto molto comune in tutta Europa. Nel boschetto del Desierto de Sarrià di Barcellona (Spagna), dove noi cappuccini abbiamo risieduto dal 1578 fino all’esclaustrazione del 1835, c’erano alcune piante di alloro molto frondose e dalle foglie medicinali con proprietà diuretiche e sudorifere.

    L’alloro si utilizza in gastronomia non solo per aromatizzare arrosti e conserve, ma anche come tonico per lo stomaco e antidoto contro il veleno.

    Le piccole olive dell’alloro femminile, pestate al mortaio, danno un olio molto efficace per le frizioni in caso di dolori reumatici, e soprattutto per curare il mal d’orecchio.

    Questa pianta è menzionata nella medicina pratica del celebre formulario Astier, in cui viene presentata come un potente diuretico, e anche in quello di Bouchardat, dove troviamo una formula per elaborare una pomata di alloro con strutto per curare i dolori reumatici, visto che dai frutti – “olive” – dell’alloro si estrae una specie di burro che si utilizza per ungere contro le paralisi e i dolori di carattere reumatico.

    I frati cappuccini hanno utilizzato con efficacia l’alloro come antidoto e anche in rimedi di grande accettazione popolare come una ricetta per pulire le ferite e le ulcere elaborata dai cappuccini del convento barcellonese di Santa Madrona, dove fino al 1835 c’era una famosafarmacia conventuale che rivaleggiava con quelle della corporazione della città.

    Dell’alloro i frati scrivevano che era un “albero ben noto, che produce dei piccoli frutti neri che si raccolgono per l’uso delle farmacie. Le sue foglie sono eccellenti per i condimenti, e in infusione sono utilissime per lavare le piaghe nelle malattie nervose.

    L’olio estratto dalle sue bacche serve a curare le ulcere maligne e fa bene alla pelle.

    Con le foglie fresche si prepara anche una pomata per curare le ulcere, e per le ostruzioni del fegato fa bene la corteccia dell’alloro bevuta con vino.

    Le foglie tenere dell’alloro schiacciate sono eccellenti contro i morsi degli animali velenosi” (T.A., Recetario).

    I frati cappuccini hanno mostrato un interesse speciale per la coltivazione dell’alloro e hanno affermato che è una pianta che non ha bisogno di troppa attenzione, ma va seminata nel mese di marzo in una terra ben concimata “mettendo quattro olive in una fossa profonda 30 centimetri, e dopo un anno si può trapiantare. Ama la buona terra ben preparata e ricca di sali. Ogni oliva viene posta a quattro dita di distanza. Visto che le olive dell’alloro tardano molto ad aprirsi, sarà bene metterle prima in ammollo, perché siano ben gonfie” (BHC, Lo jardiner florista, II-117).

    Di questo olio di alloro ha parlato in modo molto positivo nel 1592 il celebre studioso di farmacia fra’ Antoni Castell, monaco di Montserrat: “L’olio di alloro è (…) economico (…). Questo olio, come molti altri, non dev’essere preparato se non al momento del bisogno” (Theórica y práctica de boticarios, ff. 249-250).

    ———-

    Di fra’ Valentí Serra de Manresa, archivista dei cappuccini


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    00 06/02/2016 11:11

    10 FORME DI DIGIUNO ALTERNATIVO A QUELLO DEI CIBI

    La rinuncia a cioccolata, caramelle e dolci è un sacrificio quaresimale diffuso, ma rinunciare alla stessa cosa ogni anno può iniziare a sembrare una routine più che un sacrificio. Digiunare dovrebbe essere un gesto significativo di negazione di sé per amor di Dio, meglio ancora se ci aiuta a crescere nell’autocontrollo e nell’apprezzamento più profondo di vari piaceri della nostra vita. Se quest’anno volete provare qualcosa di diverso, prendete in considerazione queste alternative…

    1) Schermi e dispositivi digitali

    La maggior parte di noi è attaccata ai propri gadget e media digitali, e la Quaresima è il periodo perfetto per digiunare da questi. Forse si tratta di eliminare il momento in cui si vede la televisione prima di andare a letto o il momento in cui si naviga random in rete durante la giornata, o di prendersi una pausa dai social media fino a Pasqua. Si potrebbe prendere in considerazione l’idea di liberarsi completamente da ogni tipo di schermo il weekend o di usare il proprio smartphone solo per le comunicazioni essenziali.

    2) Chiacchiere negative e critiche

    È raro che una persona non critichi occasionalmente gli altri o non si imbarchi in qualche forma di chiacchiera negativa. Digiunare da questo tipo di discorsi è molto più facile a dirsi che a farsi, ma è un potente atto di negazione di sé che può cambiarci in meglio.

    3) Docce calde

    Non c’è niente come una doccia calda per iniziare la giornata, ma pensate ad abbassare la temperatura e a sottoporvi invece a una doccia tiepida o addirittura fredda. Un’alternativa è mettere un timer e fare docce più brevi (il che ovviamente sarà tanto più facile quanto più l’acqua è fredda!). A febbraio e marzo può essere un sacrificio particolarmente intenso.

    4) Shopping non essenziale

    Molte persone faticano a dire di “no” all’ultimo gadget, a un nuovo e favoloso paio di scarpe o a piccoli extra come i caffè gourmet quando sono fuori. Considerate l’idea di tenervi lontani dai negozi e dalle spese durante la Quaresima. Potete andare oltre e dare in elemosina un po’ del denaro che risparmiate, ricordando che l’elemosina è uno dei pilastri della pratica quaresimale.

    5) Snack

    Gli americani adorano gli snack, e spesso è più difficile rinunciare a questi che ai veri pasti perché sono il nostro cibo di “conforto” – quello che cerchiamo quando siamo stressati e stanchi o semplicemente quando ci vogliamo rilassare. Dire di no a questa abitudine può renderci più consapevoli della nostra dipendenza da Dio. Può anche aiutarci a risparmiare un po’. Non è la vera ragione per cui dovremmo farlo, ovviamente, ma i motivi addizionali non fanno mai male.

    6) Musica e radio

    La Quaresima ci invita a calmarci e ad ascoltare la voce silenziosa di Dio. Digiunare dalle nostre playlist usuali, dai programmi radiofonici e dagli audiolibri è un modo per farlo, soprattutto quando si è in macchina. Affrontare la quiete può essere scomodo, ma nel silenzio scopriamo Dio.

    7) Brevi tagli

    Mi riferisco alle cose che facciamo per pigrizia o per pura convenienza – come prendere l’ascensore quando potremmo usare le scale, guidare per tre isolati quando potremmo camminare, comprare un pasto pronto quando potremmo prepararcelo da soli. Alcune comodità sono necessarie per far andare avanti il resto della vita, ma quali si potrebbero sacrificare per negare se stessi, volgere la mente a Dio e costruire abitudini migliori?

    8) Profumi

    Può sembrare strano, ma i profumi sono una parte importante della vita moderna, e ne dipendiamo più di quanto ci rendiamo conto – pensate ai profumi per la casa o per la macchina, ai deodoranti, alle candele profumate e ai prodotti per il corpo. Questo non è un invito a trascurare la propria igiene, è ovvio, ma negarsi qualche piacere olfattivo può essere un esercizio interessante.

    9) Arte

    Molte chiese hanno ancora l’abitudine di coprire i crocifissi e le statue durante la Quaresima, soprattutto nel Triduo Sacro. Un beneficio di questa tradizione è che aiuta i fedeli a concentrarsi sull’essenziale e a dare alla chiesa un senso di vuoto. Pensate di fare qualcosa del genere a casa coprendo le vostre immagini religiose – soprattutto il Venerdì Santo – o staccando qualche quadro o decorazione. Vi aiuterà a riflettere su un mondo senza bellezza e vi permetterà di apprezzare i piaceri visivi di cui vi circondate.

    10) Tutto ciò che è buono

    Dimenticate il cioccolato – è troppo facile. I nostri fratelli e le nostre sorelle ortodossi durante la Quaresima digiunano da zucchero, alcool e prodotti animali. Vuol dire niente burro, panna o yogurt, oltre che niente zucchero e niente bicchierino di vino a cena, e neanche maiale, pollo o manzo. Anche se non volete rinunciare a nulla di quello che mangiate abitualmente, approcciate la pianificazione dei pasti con un atteggiamento quaresimale: cucinate pasti più semplici ed evitate cibi e ingredienti che considerate più decadenti o festivi.

    Vi auguro una Quaresima fruttuosa!


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    00 09/02/2016 11:30


    Come dovremmo rapportarci alle persone difficili?


    Alcune persone nella nostra vita possono essere difficili semplicemente perché ci sfidano. O perché sono diverse. O possono essere difficili perché viviamo con loro (e la vicinanza amplifica le piccole manie). O ancora perché siamo noi ad essere difficili e qualcosa di noi le infastidisce.


    O possono essere semplicemente difficili.


    Qualunque sia il motivo, crescendo in santità possiamo imparare ad accettare le persone e le situazioni sconvenienti, inopportune e fastidiose nella nostra vita non solo come disturbi necessari, ma come doni.


    Scrive Heather King: “Quando siamo aperti e ricettivi a tutto ciò che il mondo ha da offrire, e a tutto ciò che il mondo ha da insegnarci, allora tutto si illumina dal di dentro. Allora vediamo che tutto è, o può essere, collegato alla nostra ricerca di bellezza e di ordine. Tutto ‘appartiene’: vecchie bambole, diari decrepiti, bottoni scartati. Persone difficili”.


    Vedere le persone difficili in una luce positiva sembra un compito arduo, ma possiamo iniziare imparando a rapportarci agli altri come faceva Cristo.


    La Scrittura ci insegna alcuni modi in cui Gesù affrontava le persone difficili:


    1. Gesù pone domande


    Nel capitolo 12 del Vangelo di Luca, a Gesù viene chiesto di risolvere una disputa familiare. È interessante notare come Gesù faccia molte domande sulle Scritture. Le domande di Gesù erano in qualche modo retoriche, o impegnative, e altre volte cercava anche un feedback. Usando le domande, Gesù sottolinea la sua apertura nei confronti dell’altro.


    È ironico, ma noi esseri umani tendiamo a non fare molte domande. Assumiamo, pontifichiamo, parliamo, osserviamo, interrompiamo e giudichiamo, ma facciamo raramente domande ad altre persone. Usando spesso le domande, penso che Gesù stia presentando il carattere di un buon comunicatore, una persona che si cura dell’altro abbastanza da impegnarsi con lui e da sfidarlo. Perfino, e forse soprattutto, quando è difficile.


    2. Gesù non è mai messo alle strette


    Nel capitolo 6 di Luca, Gesù sta camminando di sabato con i suoi discepoli e i farisei spuntano fuori dal nulla e li accusano di infrangere lo Shabbath raccogliendo le spighe. Gesù non si scompone. Non ha mai paura delle persone che cercano di coglierlo in fallo o pensano il peggio di lui, perché la sua preoccupazione principale non è ciò che pensano gli altri.


    A volte le persone ci mettono alle strette con le loro idee e i loro giudizi, e possiamo iniziare a chiederci se ci vedono in modo più obiettivo di come ci vediamo noi. È difficile quando pensiamo che gli altri non ci comprendano o non si prendano il tempo di conoscerci prima di giudicarci, ma come Gesù non dobbiamo sentirci definiti dalle proiezioni altrui. La nostra identità risiede e si ritrova in Dio, non in quello che la gente cerca di attribuirci.


    3. Gesù sa quando ignorare


    Ricordate la volta in cui Gesù irrita tutti i suoi ex vicini e amici nella sua Nazareth natale? Sono così infuriati che decidono di gettarlo da un precipizio. Vedendo che non c’è modo di ragionare con quelle persone, Gesù attraversa la folla, ignora la sua rabbia e se ne va (Lc 4).


    A volte le persone difficili vanno in collera, parlano aspramente o ci trattano male (on-line accade sempre). È il segno che bisogna fare marcia indietro e andarsene. Gesù sapeva come tenere sotto controllo la sua pressione sanguigna. Ovviamente se dobbiamo affrontare qualcuno può aiutare una discussione faccia a faccia. In seguito.


    4. Gesù non rimane mai sulla difensiva


    Nel capitolo 10 di Marco, Giacomo e Giovanni dicono a Gesù: “Vogliamo che tu ci faccia quello che ti chiederemo”, ma il fatto di superare i limiti non spaventa Gesù. Sa quando dire di sì e quando dire di no, e non si biasima quando non rende felici gli altri.


    A volte la gente può chiederci più di quanto possiamo darle. Può provare a persuaderci col senso di colpa. Prima che ce ne rendiamo conto ci troviamo a farci in quattro per cercare di soddisfare una persona bisognosa o aggressiva (che difficilmente è soddisfatta!) Ma Gesù non cerca di compiacere le persone. Non ha bisogno di difendersi dagli altri; la volontà di Dio è la sua sicurezza. È da qui che deriva il fatto che non stia sulla difensiva.


    5. Gesù è flessibile


    In Matteo 15, una donna cananea chiede che Gesù guarisca sua figlia, e Gesù dice di no. Ma poi è commosso dalla risposta di fede della donna e guarisce sua figlia. Gesù approccia gli altri con una mente aperta. Anche quando aveva idee preconcette, permetteva allo Spirito di muoverlo e di andare contro i suoi istinti.


    Quando ci si avvicina una persona difficile, possiamo pensare “Ecco, ci risiamo”, o “So come andrà a finire”, ma Gesù aveva una mente aperta quando veniva avvicinato da altre persone. Non si sa mai. Lo Spirito può muoverci, o la persona che è in genere difficile può agire in un modo diverso, inaspettato. Essere chiusi agli altri ci chiude anche allo Spirito Santo che lavora in noi e negli altri.


    Gesù, aiutami a vederti in chiunque, anche nelle persone che mi sfidano. Illuminami con il tuo amore perché possa vederti anche nella persona più complicata. Ogni essere umano è creato a tua immagine. Aiutami a riconoscerti e ad amarti negli altri.


    ——-
    Suor Theresa Aletheia Noble


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    00 11/02/2016 14:19

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    Benedetta..
    00 17/02/2016 09:55

    Pulire la casa in fretta:
    10 consigli per far splendere la casa in meno di 10 minuti

    Una visita inaspettata proprio quando la casa è nelle sue peggiori condizioni? Ecco i consigli per puirla in meno di dieci minuti!

    Capita sempre il giorno in cui la casa è davvero disordinata e puntualmente in quei  giorni arriva una visita inaspettata. Ecco come far sembrare tutto a posto in meno di 10 minuti!

    1- Concentrate la vostra attenzione all’ambiente in cui volete intrattenere i vostri ospiti. Improvvisate una cena? Sala da pranzo e cucina saranno le prime ad essere messe in ordine! Tè con un amica? Il soggiorno sia perfetto e profumatissimo.

    2- Raccogliete tutti gli oggetti inutili che hanno invaso la casa e nascondeteli temporaneamente in un cassetto che aprirete solo quando l’ospite se ne sarà andato

    3- Spolverate il televisore, togliete le briciole dal tavolo e le ditate dai ripiani, tavoli di vetro e vetri. Questa operazione vi prenderà pochissimi minuti ma è il segreto per far sembrare casa vostra davvero pulita

    4- Controllate che sul divano e in giro per la casa non ci siano i peli dei vostri animali domestici: armatevi di panno umido e toglieteli!

    5- Rifate il letto in camera vostra: farà sembrare subito questa stanza ordinata!

    6- Passate alla pulizia del bagno: anche qui per prima cosa raccogliete i capelli che sono in giro e che disgusterebbero i vostri ospiti!

    7- Con uno straccio umido di sapone passate rapidamente il lavandino e il wc: infine date una passata veloce al vetro del bagno!

    8- Non vi resta che passare il pavimento: raccogliete la polvere con un panno elettrostatico!

    9- Vi restano ancora un paio di minuti? Lavate rapidamente il pavimento con uno straccio appena umido: in questo modo dovrete aspettare solo un minuto prima che sia tutto asciutto.

    10- Per dare l’ultima impressione che sia tutto pulito e freschissimo tenete sempre in casa un profumo per ambienti da spruzzare e far profumare casa vostra!


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    00 17/02/2016 10:23

    COME PRATICARE LE OPERE DI MISERICORDIA SPIRITUALE ONLINE


    Molte persone, consapevoli del fatto che gli spazi on-line possono offrire occasioni di peccato, rinunciano ai social media in Quaresima, allontanandosi dalla tentazione rappresentata da discussioni vane, indiscrezione, voyeurismo, lode di sé, ricerca di attenzione, sarcasmo o semplicemente accidia totale. Sanno che la mancanza di visibilità e responsabilità di Internet può tirare fuori il peggio di noi.


    Tirarsene fuori per 40 giorni può offrire una pausa spirituale ben necessaria, ma se alla fine si ritorna alle stesse brutte abitudini cosa si è fatto davvero? Per coltivare buone abitudini, possiamo imparare a usare Internet per praticare la virtù, usando le tradizionali opere di misericordia spirituale.


    Insegnare agli ignoranti”: Troppo spesso, quando si danno indicazioni cristiane on-line, si manca di umiltà e carità. Nei social media, si può non conoscere la persona con cui si sta parlando, o qualcosa della sua vita, ed è facile assumere l’ignoranza. Se qualcuno non è d’accordo con noi, può essere che sappiamo qualcosa che la persona non sa, ma è altrettanto probabile che l’altra persona abbia informazioni di cui non disponiamo. Se siamo aperti a ricevere qualche insegnamento, è più probabile che le persone considerino le nostre indicazioni come un contributo amichevole più che un attacco.


    Ricordiamo che l’ignoranza non è un vizio di cui si può incolpare o disprezzabile, per cui non bisogna mai presumere malizia quando è possibile che qualcuno sia semplicemente all’oscuro dei fatti. Offrite informazioni in un modo rispettoso che eviti di umiliare l’altra persona. La gente è più disposta a ricevere bene le indicazioni quando non viene trattata come se fosse stupida.


    Consigliare i dubbiosi”: I cattolici devoti confondono spesso il dubbio con il dissenso. Quando qualcuno pone una domanda onesta, dovrebbe ricevere consigli, non rimproveri. I dubbi in genere sono complessi, e implicano un’agitazione intellettuale, emotiva e pratica. Se una persona esprime un dubbio, bisogna risponderle gentilmente, riconoscere la validità dei suoi sentimenti e affrontare le sue riserve con docilità. Se non siete capaci di farlo, potreste non essere la persona più adatta a offrire consigli. Offrite invece preghiere, conforto o forse un riferimento a qualcuno che può invece aiutare. Se offrite consigli, preparatevi a prendervi del tempo per ascoltare davvero, e cercate di essere disponibili per un seguito. La cosa ideale sarebbe usare messaggi o e-mail privati per difendere la privacy della persona.


    Ammonire i peccatori”:L’ammonimento sembra essere il modo più entusiasta in cui viene praticata la cristianità su Internet, ma l’ho visto portare buoni frutti solo una volta. In quel caso, la persona che ammoniva mostrava una comprensione e una sollecitudine autentiche e sentite per la persona che correggeva, ed era ovvio che l’altra persona era aperta ad essere guidata. Queste condizioni si verificano raramente on-line. È una delle opere spirituali più pericolose, perché c’è sempre il rischio di moralismo, scortesia, presunzione di colpa e trionfalismo. In generale, evitate di correggere le persone in pubblico – se non avete quel tipo di rapporto in cui ci si può contattare privatamente, probabilmente non è affar vostro.


    Sopportare pazientemente le persone moleste”: Internet è un’ottima occasione per incontrare persone che dicono cose che vi fanno impazzire. Si può essere tentati di postare un insulto, una derisione o perfino offerte passive-aggressive di pregare per quella persona (implicando che è al di là dell’aiuto umano). Prima di postare qualcosa, prendetevi un minuto per chiedervi se vorreste ricevere quel messaggio. Se non è così, cancellatelo e andate avanti.


    Perdonare le offese”: I nostri monitor possono farci dimenticare facilmente che c’è una persona reale che legge ciò che scriviamo, e diventa facile essere crudeli e insensibili. La preghiera di Cristo sulla croce, “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”, è una risposta perfetta al bullismo via Internet. È ad ogni modo importante non usare il perdono come un’arma offrendolo in modo ostentato. Se una persona dice che le dispiace, è appropriato dire “Ti perdono”, altrimenti perdonatela in silenzio nel privato del vostro cuore.


    Consolare gli afflitti”: Internet è pieno di persone che cercano un’affermazione del fatto che non sono sole. Può sembrare sciocco, ma è davvero facile premere il tasto del “Mi piace” o mandare a qualcuno emoticons per abbracci o baci, e fa la differenza. È l’equivalente on-line di un sorriso, di una parola gentile, di una mano sulla spalla. Se uno dei vostri “amici” o “followers” è fuori di sé su Twitter o su Facebook, pensate di mandargli un messaggio privato e chiedergli se sta bene. Preparatevi a offrire il vostro tempo anche se non avete soluzioni. Far sapere a qualcuno che è visibile e supportato può fare la differenza.


    Pregare Dio per i vivi e per i morti”: Ci sono molti modi per usare Internet per pregare, dalle comunità di preghiera ai rosari on-line all’Officio Divino. Potete anche usare deliberatamente la vostra timeline come serie di suggerimenti di preghiera. Questo è particolarmente efficace se state cercando di correggere brutte abitudini, perché cambia il modo in cui guardate le questioni. Anziché cercare opportunità per discutere, per vantarvi, spettegolare, condannare o qualsiasi altra cosa con cui lottate, vedrete le situazioni che hanno bisogno della guarigione e della grazia di Dio.


    ——


    Melinda Selmys


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    00 17/02/2016 10:23

    COME PRATICARE LE OPERE DI MISERICORDIA SPIRITUALE ONLINE


    Molte persone, consapevoli del fatto che gli spazi on-line possono offrire occasioni di peccato, rinunciano ai social media in Quaresima, allontanandosi dalla tentazione rappresentata da discussioni vane, indiscrezione, voyeurismo, lode di sé, ricerca di attenzione, sarcasmo o semplicemente accidia totale. Sanno che la mancanza di visibilità e responsabilità di Internet può tirare fuori il peggio di noi.


    Tirarsene fuori per 40 giorni può offrire una pausa spirituale ben necessaria, ma se alla fine si ritorna alle stesse brutte abitudini cosa si è fatto davvero? Per coltivare buone abitudini, possiamo imparare a usare Internet per praticare la virtù, usando le tradizionali opere di misericordia spirituale.


    Insegnare agli ignoranti”: Troppo spesso, quando si danno indicazioni cristiane on-line, si manca di umiltà e carità. Nei social media, si può non conoscere la persona con cui si sta parlando, o qualcosa della sua vita, ed è facile assumere l’ignoranza. Se qualcuno non è d’accordo con noi, può essere che sappiamo qualcosa che la persona non sa, ma è altrettanto probabile che l’altra persona abbia informazioni di cui non disponiamo. Se siamo aperti a ricevere qualche insegnamento, è più probabile che le persone considerino le nostre indicazioni come un contributo amichevole più che un attacco.


    Ricordiamo che l’ignoranza non è un vizio di cui si può incolpare o disprezzabile, per cui non bisogna mai presumere malizia quando è possibile che qualcuno sia semplicemente all’oscuro dei fatti. Offrite informazioni in un modo rispettoso che eviti di umiliare l’altra persona. La gente è più disposta a ricevere bene le indicazioni quando non viene trattata come se fosse stupida.


    Consigliare i dubbiosi”: I cattolici devoti confondono spesso il dubbio con il dissenso. Quando qualcuno pone una domanda onesta, dovrebbe ricevere consigli, non rimproveri. I dubbi in genere sono complessi, e implicano un’agitazione intellettuale, emotiva e pratica. Se una persona esprime un dubbio, bisogna risponderle gentilmente, riconoscere la validità dei suoi sentimenti e affrontare le sue riserve con docilità. Se non siete capaci di farlo, potreste non essere la persona più adatta a offrire consigli. Offrite invece preghiere, conforto o forse un riferimento a qualcuno che può invece aiutare. Se offrite consigli, preparatevi a prendervi del tempo per ascoltare davvero, e cercate di essere disponibili per un seguito. La cosa ideale sarebbe usare messaggi o e-mail privati per difendere la privacy della persona.


    Ammonire i peccatori”:L’ammonimento sembra essere il modo più entusiasta in cui viene praticata la cristianità su Internet, ma l’ho visto portare buoni frutti solo una volta. In quel caso, la persona che ammoniva mostrava una comprensione e una sollecitudine autentiche e sentite per la persona che correggeva, ed era ovvio che l’altra persona era aperta ad essere guidata. Queste condizioni si verificano raramente on-line. È una delle opere spirituali più pericolose, perché c’è sempre il rischio di moralismo, scortesia, presunzione di colpa e trionfalismo. In generale, evitate di correggere le persone in pubblico – se non avete quel tipo di rapporto in cui ci si può contattare privatamente, probabilmente non è affar vostro.


    Sopportare pazientemente le persone moleste”: Internet è un’ottima occasione per incontrare persone che dicono cose che vi fanno impazzire. Si può essere tentati di postare un insulto, una derisione o perfino offerte passive-aggressive di pregare per quella persona (implicando che è al di là dell’aiuto umano). Prima di postare qualcosa, prendetevi un minuto per chiedervi se vorreste ricevere quel messaggio. Se non è così, cancellatelo e andate avanti.


    Perdonare le offese”: I nostri monitor possono farci dimenticare facilmente che c’è una persona reale che legge ciò che scriviamo, e diventa facile essere crudeli e insensibili. La preghiera di Cristo sulla croce, “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”, è una risposta perfetta al bullismo via Internet. È ad ogni modo importante non usare il perdono come un’arma offrendolo in modo ostentato. Se una persona dice che le dispiace, è appropriato dire “Ti perdono”, altrimenti perdonatela in silenzio nel privato del vostro cuore.


    Consolare gli afflitti”: Internet è pieno di persone che cercano un’affermazione del fatto che non sono sole. Può sembrare sciocco, ma è davvero facile premere il tasto del “Mi piace” o mandare a qualcuno emoticons per abbracci o baci, e fa la differenza. È l’equivalente on-line di un sorriso, di una parola gentile, di una mano sulla spalla. Se uno dei vostri “amici” o “followers” è fuori di sé su Twitter o su Facebook, pensate di mandargli un messaggio privato e chiedergli se sta bene. Preparatevi a offrire il vostro tempo anche se non avete soluzioni. Far sapere a qualcuno che è visibile e supportato può fare la differenza.


    Pregare Dio per i vivi e per i morti”: Ci sono molti modi per usare Internet per pregare, dalle comunità di preghiera ai rosari on-line all’Officio Divino. Potete anche usare deliberatamente la vostra timeline come serie di suggerimenti di preghiera. Questo è particolarmente efficace se state cercando di correggere brutte abitudini, perché cambia il modo in cui guardate le questioni. Anziché cercare opportunità per discutere, per vantarvi, spettegolare, condannare o qualsiasi altra cosa con cui lottate, vedrete le situazioni che hanno bisogno della guarigione e della grazia di Dio.


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    Melinda Selmys


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    00 21/02/2016 09:30

    3 MODI PER COLTIVARE IL SILENZIO DURANTE LA QUARESIMA

    silenzio

    Nel bel mezzo della vostra giornata impegnata, potreste sedervi in silenzio per 10 minuti? Riuscireste a sedervi, a non controllare mai il telefono o l’orologio e ad ascoltare semplicemente Dio? Sarò onesto: è difficile, e il desiderio di controllare la mia e-mail è probabilmente la voce più forte che sento. Se la tecnologia e il mondo frenetico in cui viviamo ci hanno offerto molte benedizioni, trovo che ci abbiano anche impedito di sperimentare il silenzio in cui Dio ama parlare.

    Qualche anno fa, papa Benedetto XVI notava questa triste tendenza e commentava che “a volte si ha l’impressione che ci sia paura a staccarsi, anche per un istante, dal fiume di parole e di immagini che segnano e riempiono le giornate”.

    Il problema è che questo fiume può ostacolare la nostra capacità di ascoltare Dio. “È necessario il silenzio interiore ed esteriore perché tale parola [la Parola di Dio] possa essere udita”.

    L’idea di coltivare il silenzio nella nostra vita per ascoltare Dio non è nuova. “La grande tradizione patristica ci insegna che i misteri di Cristo sono legati al silenzio e solo in esso la Parola può trovare dimora in noi, come è accaduto in Maria, inseparabilmente donna della Parola e del silenzio”.

    E allora come possiamo fare spazio al silenzio nelle nostre vite impegnate per ascoltare la Parola di Dio?

    Ecco tre idee quaresimali per aiutarvi a spegnere il rumore esterno e a sedere in silenzio ad ascoltare la voce di Dio:

    1. Guardare “Il Grande Silenzio”.Questo documentario artistico ci immerge nel monastero certosino della Grande Chartreuse, situato sulle Alpi francesi. I realizzatori della pellicola hanno ottenuto il permesso di seguire i monaci che vi vivono e di immortalare la loro vita. L’aspetto straordinario del film e dei monaci è che vivono in totale silenzio, il che rende il documentario stupefacente nella sua bellezza e sconvolgente nel suo silenzio. Dura quasi tre ore, e al di là dei momenti in cui si canta l’officio divino porta il silenzio a un nuovo livello. I realizzatori a volte trascorrono vari minuti filmando un monaco che prega in silenzio nella sua cella.

    Il mio suggerimento è iniziare la Quaresima guardando questo film, che permette di sperimentare un mondo senza rumore. Si vedrà come i monaci possono vivere in una cultura di silenzio in cui sono costantemente aperti ai movimenti nascosti di Dio. Ci sfida anche a valutare la nostra vita e a capire quanto è dominata dal rumore.

    2. Inserite il silenzio nel vostro programma e nella vostra preghiera di ogni giorno. In base alla mia esperienza, so che se non si programma qualcosa non si verificherà. È per questo che cerco di programmare deliberatamente dei momenti nella giornata in cui spegnere il telefono o il computer e pregare (o semplicemente stare) in silenzio.

    Da un punto di vista umano, non è sano essere circondati tutto il tempo dal rumore artificiale. Dovremmo pensarci due volte prima di accendere la radio in macchina o la televisione. Nessuna di queste cose è negativa, ma il suo rumore dovrebbe essere il sottofondo di tutta la giornata?

    Pratico una disciplina simile nel mio momento di preghiera. Se è importante leggere i Vangeli o un testo spirituale, dobbiamo sempre equilibrare questa lettura con un’adeguata quantità di preghiera silenziosa. Dobbiamo riflettere sulla parola di Dio e ascoltare cosa Egli ci vuol dire.

    3. Trovate una stanza/chiesa/cappella silenziosa per la preghiera quotidiana. Può sembrare ovvio, ma non dovrebbe passare inosservato. È difficile ascoltare la voce di Dio quando siamo circondati da distrazioni.

    Trovate la cappella per l’adorazione più vicina, una chiesa aperta e vuota o magari un parco. Ovunque vi troviate, cercate di scovare un luogo in cui le distrazioni esterne siano ridotte al minimo. Trovarsi in un luogo silenzioso può aiutarci a calmare la nostra mente e il nostro cuore per permetterci semplicemente di ascoltare.

    Sfidatevi in questa Quaresima a inserire il silenzio nella vostra vita. I risultati vi stupiranno

    Philip Kosloski 


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    Benedetta..
    00 19/03/2016 10:27

    Come Stare Caldi in Casa Senza Caloriferi


    3 Parti:Riscaldare la Casa senza CaloriferoStare Caldi in una Casa più FreddaMisure Preventive


    Forse sei un povero studente universitario o magari il proprietario della casa in cui vivi non si è ancora deciso a sistemare il sistema di riscaldamento. Forse vivi in una casa vecchia e piena di spifferi. Forse vuoi limitare le emissioni di CO2. Fatto sta che fa freddo e che hai bisogno di trovare nuovi modi per riscaldarti. Eccoti qualche trucchetto!


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    Parte 1 di 3: Riscaldare la Casa senza Calorifero





    1. 1

      Chiudi bene tutte le finestre. Anche le controfinestre, nel caso in cui la tua casa ne abbia. Tienile aperte durante il giorno se la temperatura esterna supera quella interna.

      • Le finestre dovrebbero avere una chiusura ermetica. Sigillale con delle strisce adesive o con della plastica, se necessario. Se disponi di queste cose, usa un asciugamano o una t-shirt per chiudere le fessure più grandi.




       
    2. Immagine titolata Stay Warm at Home Without a Heater Step 2
      2
      Metti delle tende economiche da doccia trasparenti sulle finestre affinché permettano alla luce di passare. In questo modo, manterranno l'aria fredda fuori e faranno entrare il calore del sole, riscaldando la casa. Puoi anche ricoprire le tue finestre con dei fogli di plastica trasparente, rendendole ermetiche.
    3. Immagine titolata Stay Warm at Home Without a Heater Step 3
      3
      Monta delle tende. Un set di tende pesanti può bloccare le correnti d'aria. Tienile aperte nelle giornate di sole, altrimenti puoi lasciarle chiuse.
    4. Immagine titolata Stay Warm at Home Without a Heater Step 4
      4
      Sigilla le porte. Dai un'occhiata al telaio della porta e anche sotto di essa. Se noti delle correnti d'aria, acquista un para-spifferi in tessuto. Se non puoi, fanne uno con un asciugamano.
    5. Immagine titolata Stay Warm at Home Without a Heater Step 5
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      Fai entrare in casa quanta più luce del sole possibile. Rimuovi dalle finestre le ostruzioni (per esempio le piante) che impediscono ai raggi solari di penetrare all'interno della casa. Rimettile al loro posto di notte, per avere un maggiore isolamento.
    6. Immagine titolata Stay Warm at Home Without a Heater Step 6
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      Chiudi tutte le stanze che non utilizzi. Le porte creeranno una barriera tra te e il freddo che proviene da fuori. Inoltre, eviteranno che l'aria circoli troppo, il che ridurrà la dispersione di calore.
      • I negozi dedicati alla cura della casa vendono dei regolatori magnetici per la diffusione dell'aria calda che ti consentono di sfruttare il calore nella maniera più efficiente possibile, evitando di riscaldare le stanze che non usi mai.
      • Nelle stanze che usi, assicurati che tutte le bocchette di diffusione dell'aria calda siano aperte, soprattutto quando i tubi idraulici sono congelati. Fai in modo che l'aria fredda non ritorni nelle stanze riscaldate (puoi bloccare gli spifferi freddi con mobili e tappeti), in questo modo avrai una gestione del calore più efficiente.
    7. Immagine titolata Stay Warm at Home Without a Heater Step 7
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      Stendi un tappeto o uno straccio. Entrambi preverranno la dispersione di calore attraverso il pavimento. Rispetto alla pietra o al legno,generalmente, saranno anche più caldi al tatto, offrendo una superficie più calda su cui camminare.
    8. Immagine titolata Stay Warm at Home Without a Heater Step 8
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      Isola ulteriormente il sottotetto e il vespaio. Diverso calore fuoriesce dal sottotetto, poiché l'aria calda sale e quella fredda scende. Assicurati che il tuo sottotetto sia sufficientemente isolato.
    9. Immagine titolata Stay Warm at Home Without a Heater Step 9
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      Cucina.
      • Prepara dei biscotti o una torta. Il calore del forno asciugherà l'umidità dell'aria e riscalderà l'ambiente della cucina. La cucina sarà calda e in più ti sarai guadagnato un fantastico pasto!
      • Limita le cotture che producono molto vapore, non faresti che aumentare il livello di umidità presente nell'aria. Durante l'inverno, ridurre l'umidità ci aiuta a rimanere più caldi. Il vapore acqueo (umidità), rispetto all'aria asciutta, ha una maggiore capacità termica (abilità di assorbire calore). Come risultato, durante l'inverno, l'aria umida appare più fredda di quella asciutta e richiede quantità di calore maggiori per divenire gradevole.
    10. Immagine titolata Stay Warm at Home Without a Heater Step 10
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      Accendi una candela, produrrà una grande quantità di calore, ma ricorda di posizionarla in un luogo sicuro e di tenerla d'occhio. Nei centri commerciali, potrai procurartene molte a prezzi bassissimi.
      • Usa una "Stufa a Candela". Anche se non è efficace come un camino o una stufa vera riesce a creare un po' di calore in maniera economica.
    11. Immagine titolata Stay Warm at Home Without a Heater Step 11
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      Accendi delle lampadine a incandescenza. Il bulbo di questo genere di lampade genera fino al 95% della sua energia in calore piuttosto che l'effettiva illuminazione, diventando così un'ottima fonte di calore.
      • Le lampade fluorescenti e le luci LED non sono utili per riscaldare la tua stanza, quindi usale nei giorni più caldi e investi il denaro risparmiato per pagare la bolletta del riscaldamento.
       

    Parte 2 di 3: Stare Caldi in una Casa più Fredda

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      Prepara delle bevande calde. Bere bevande calde aumenterà la tue temperatura corporea. Il processo può essere rilassante e stimolante. Prepara una tazza di caffè, tè o sorseggia del brodo caldo.
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      Indossa capi d'abbigliamento caldi. Il cappello sarà il tuo alleato numero uno quando farà freddo. Una grande percentuale della perdita di calore corporeo avviene proprio nella zona della testa, dunque, è assolutamente cruciale mantenerla calda. Vestiti a strati, prediligendo la lana o il cotone. Mettiti le pantofole o dei calzini caldi. Anche i dolcevita fanno miracoli. Se stai seduto, avvolgi intorno a te una coperta spessa.
      • Se hai freddo alle gambe, potresti comprare due paia di calzamaglie nere e opache da indossare l'una sull'altra sotto i vestiti. Gli uomini possono usare biancheria intima lunga in sostituzione alle calze.
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      Stai nelle stanze più piccole. Se, per esempio, la tua stanza da letto è molto più piccola rispetto al soggiorno, puoi usarla anche come salotto.
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      Fai attività fisica. 20 minuti di esercizio intenso ti manterranno riscaldato anche dopo il termine della sessione. Come se questo non bastasse, un corpo in salute, generalmente, tollera meglio il freddo.
      • Sii attivo. Muoverti produrrà calore! Più sei attivo, migliore sarà la circolazione, il che significa che il sangue arriverà anche alle dita delle mani e dei piedi, mantenendole calde.
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      Cerca un amico o un animale con cui raggomitolarti. Il corpo vivo di un essere vivente a sangue caldo è di per sé una fornace. Abbraccia il tuo gatto o il tuo cane per mantenervi caldi a vicenda.
    6. Immagine titolata Stay Warm at Home Without a Heater Step 17
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      Usa un asciugacapelli. Riscalda le zone sensibili al calore del tuo corpo, oppure le tue scarpe o i tuoi vestiti freddi prima di indossarli. Potresti usarlo anche per riscaldare il letto prima di metterti sotto le coperte. Evita di coprirlo, potrebbe surriscaldarsi e causare un incendio.
    7. Immagine titolata Stay Warm at Home Without a Heater Step 18
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      Siediti su un cuscino termico da 50 watt. Piuttosto che riscaldare tutta la casa o la stanza, potresti sederti su un cuscino caldo a bassa potenza. È possibile costruirlo in autonomia:
      • Usa una bottiglia di acqua calda. Ottima soluzione per riscaldarti le mani o il bacino mentre stai seduto; puoi metterla anche sotto le coperte ai piedi del letto.
      • Calze termiche o piccoli "cuscini" fatti in casa pieni di riso, mais o fagioli secchi lasciati per un minuto nel microonde possono essere usati come scaldaletto o cuscini caldi.
    8. Immagine titolata Stay Warm at Home Without a Heater Step 19
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      Compra una vestaglia spessa e usala come se fosse un'enorme coperta calda con le maniche. Le vestaglie sono comode e si possono usare pure per dormire!
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      Vai in gita o in vacanza. Trascorri di proposito del tempo in un luogo riscaldato a spese altrui: biblioteca, chiesa, casa di un amico, ecc.
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      Considera l'acquisto di una coperta elettrica. Una coperta elettrica può tenerti caldo e comodo durante la notte ed è più economico di un vecchio radiatore a muro.

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    00 27/03/2016 23:07

    kittyfish-shutterstock_133365266_nailia-schwarz-e1458773429423
    6 BUONI MOTIVI PER ASTENERSI DAL MANGIARE CARNE IL VENERDI.

    Un amico protestante che viveva a Philadelphia mi ha detto una volta: “Sai perché i cattolici mangiano pesce il venerdì? Sono tutti italiani, e gli italiani hanno il mercato del pesce giù al centro. E allora hanno fatto stabilire al papa italiano questa regola di modo da poter vendere tutto il loro pesce il venerdì perché non andasse a male nel fine settimana”.

    Beh, non è proprio così. I cattolici a volte venivano chiamati “mangiatori di pesce” per via dell’antica disciplina di astenersi dalla carne il venerdì in ricordo solenne della morte del Signore. Visto che non potevano mangiare carne, sul menù figurava il pesce.

    Il Venerdì Santo è uno di quei giorni dell’anno in cui l’intera Chiesa cattolica dovrebbe osservare una giornata di “digiuno e astinenza”. Astinenza significa non mangiare carne, digiuno che a una persona è permesso fare un unico pasto completo, o due pasti ridotti che insieme non equivalgono a un pasto completo.

    Il problema con le regole e le regolamentazioni è che non appena vengono espresse sorgono molte domande, e allora certi cattolici iniziano a lamentarsi: “Perché non mangiamo carne? In realtà neanche mi piace tanto. Preferisco la pasta, per cui se devo rinunciare a qualcosa non dovrei rinunciare alla pasta? E che dire di quelle persone che si fanno una ricca cena di pesce il venerdì in Quaresima? Non è ‘imbrogliare’?”

    Non è imbrogliare. È osservare le regole con ribellione.

    Nonostante l’osservanza delle regole “con ribellione” e le domande saputelle, ci sono buoni motivi per osservare i giorni di digiuno richiesti dalla Chiesa.

    Primo: La miseria ama la compagnia, per cui unitevi allo spirito cattolico con i vostri amici e familiari cattolici, andate alla festa del pesce della parrocchia o organizzate una cena a base di pasta per gli amici. Rinunciare alla carne nei giorni di digiuno è un modo per fare qualcosa insieme. Pensateci. È una disciplina universale nella Chiesa. Rinunciare alla carne è un modo per unirsi a più di un miliardo di cattolici in tutto il mondo. È una sorta di protesta globale pacifica.

    Secondo: Evitare la carne può non essere una grande rinuncia per voi, ma non è l’unico motivo per fare un sacrificio. La regola “niente carne” ci aiuta a fermarci e a concentrarci per un momento sulla nostra fede. Ogni volta che fate uno sforzo – anche piccolo –, rafforza la vostra fede.

    Terzo: Una volta smesso di pensare a non mangiare carne, dovreste riflettere di più sui veri sacrifici che state facendo nella vostra vita. Forse il vostro vero sacrificio è essere più pazienti con quel familiare difficile o sforzarvi un po’ di più con quel collega eccentrico. Non mangiare carne vi aiuta a concentrarvi ancor di più su quello che conta.

    Quarto: Non mangiare carne dovrebbe diventare una spinta alla preghiera. Non si tratta di limitarsi a rinunciare alla carne, ma anche di pregare di più e di avvicinarsi a Dio. Anziché il pasto a base di carne, assumete il cibo delle Sacre Scritture e della preghiera.

    Quinto: Il piccolo sacrificio di rinunciare alla carne dovrebbe anche ricordarci il terzo aspetto del sacrificio quaresimale: l’elemosina. Quanto spendereste per quella bistecca o quell’hamburger? Perché non mettere da parte quel denaro e riservare il prossimo assegno che firmerete ad opere caritative?

    Sesto: La carne conta. È qualcosa di solido. È quindi un simbolo del nostro materialismo e della nostra natura carnale. San Paolo usa la parola “carne” per ricordarci i nostri appetiti più bassi. Quando rinunciamo alla carne, ci dovrebbe ricordare di rinunciare per sempre a tutti i peccati carnali. Evitare la carne dovrebbe quindi aiutarci a concentrarci sulle cose di lassù e non su quelle di questo mondo.

    Il sesto punto è il più importante. Per via del simbolismo della carne, dovremmo usare la disciplina di rinunciare alla carne per mettere in discussione il nostro attaccamento a tutto ciò che possediamo a livello materiale. Rinunciare alla carne dovrebbe farci ricordare che la nostra fiducia non è riposta nelle nostre ricchezze e nei beni materiali che possediamo. Questa piccola disciplina dovrebbe aiutarci a vivere in modo più semplice, ricordando che prima decideremo di avere abbastanza prima lo avremo.

    Le regole cattoliche sul digiuno non sono fine a se stesse, ma uno sprone a portarci a esaminare le vere ragioni, a porre le giuste domande e a scoprire la vera questione al centro di tutto.

    E allora rinunciate alla carne il Venerdì Santo (e suggerirei ogni venerdì), ma non fatelo alla cieca. Obbedite alla regola con cuore aperto, mente aperta e intelletto impegnato per ottenere il pieno beneficio della disciplina.

    Padre Dwight Longenecker è stato evangelico, poi anglicano e ora è sacerdote cattolico. Il suo sito è dwightlongenecker.com.

    [Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]


    [Modificato da Credente 27/03/2016 23:10]
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    00 25/04/2016 09:11

    COME LIBERARSI DELL'INVIDIA ALTRUI

    Dio vuole sicuramente che riposiamo in Lui. Spera che confidiamo in Lui, per poterci così prendere in braccio. Possiamo affidare al potere di Dio tutto ciò che ci preoccupa, tutto quello che non vogliamo venga pregiudicato dagli invidiosi: i nostri progetti, la salute, la famiglia, l’impiego. L’invidia porta a provare tristezza di fronte alla felicità o al successo altrui.

    È importante chiedere al Signore di proteggerci dall’invidia. Il danno peggiore che gli invidiosi ci possono provocare è riempirci di paura e di rancore. Se non avessimo paura e non fossimo tanto preoccupati degli invidiosi, ci sentiremmo più forti e potremmo difenderci da queste circostanze senza soffrire tanto. Il timore ci indebolisce e ci turba, arrivando anche a farci ammalare.

    I 3 segreti per resistere all’invidia altrui

    Man mano che cresciamo e costruiamo la nostra felicità, iniziano anche a emergere le forze del male. Per poter stare in pace e riposare in Dio bisogna liberarsi da ciò che ci priva della fiducia. Come difenderci allora dall’invidia, perché la fiducia non sia pregiudicata? Secondo monsignor Victor Manuel Fernández, autore del libro “Per liberarsi dalle paure”, dobbiamo compiere 3 passi: perdonare, lodare e benedire.

    Perdonare

    La prima cosa da fare è perdonare, perché se alimentiamo il rancore e desideriamo il male agli invidiosi questo complica le cose e genera una spirale di violenza. La Parola di Dio ci chiede di non nutrirci di questo veleno.

    È importante cercare, nella misura del possibile e di quello che dipende da noi, di vivere in pace con tutti. Se cerchiamo di comprendere la debolezza dell’altro, se cerchiamo di chiedere tutti i giorni al Signore la grazia di perdonare e offriamo il nostro dolore a Dio, il perdono finirà per sciogliere i nodi della convivenza.

    Al momento di perdonare qualcuno, è importante sapere quante volte Dio ci ha perdonati per i tanti a cui abbiamo fatto del male e che erano anch’essi suoi figli.

    Possiamo anche ricordare le mancanze di perdono che provocano in noi grande angoscia. Riposare in Dio è possibile solo quando ci liberiamo di quei sentimenti con la grazia di Dio.

    È importante cercare di comprendere che chi ci invidia vive cose molto dolorose, e per questo fa di noi un capro espiatorio. Chiediamo a Dio che ci dia la possibilità di andare oltre, di guardare un po’ più in alto, di perdonare e di ampliare la nostra anima.

    Lodare

    La lode è una preghiera meravigliosa, che eleva il cuore a Dio e ci libera dall’angoscia interiore, dalla tristezza, dalle minacce e dai timori. Possiamo lodare Dio in mezzo alle tempeste della vita.

    Ma possiamo anche lodare Dio per qualcosa di bello che ha fatto a quella persona che ci sta pregiudicando. È un tentativo di vedere il lato buono dell’altra persona. È uscire dalla tempesta e volare in alto, partendo dalla preghiera e dalla lode.

    La lode produce nel cuore un grande effetto di liberazione. Ci aiuta a indebolire la nostra angoscia e il nostro timore, ci rende forti perché gli altri non possano indebolirci con il loro atteggiamento malizioso. Quando lodiamo Dio, siamo più protetti che mai dall’invidia.

    La lode ha un potere misterioso di disarmare i malvagi e impedire che i loro desideri invidiosi diventino realtà. Per questo vale la pena di lodare Dio, finché non sorga la gioia di lodare nel più profondo del nostro cuore.

    Benedire

    Benedire una persona che ci tratta male, che ci invidia o ci pregiudica, è augurarle il bene, chiedere al Signore che effonda le sue benedizioni su di lei; e se il Signore benedice quella persona, questa non avrà più bisogno di invidiarci.

    Quando odiamo, alimentiamo il fuoco della violenza e siamo sempre più danneggiati. Quando benediciamo qualcuno, stiamo desiderando che la persona risolva le difficoltà del suo cuore, che curi le sue tristezze. Se il Signore la benedice e le dona la gioia interiore, la santità, il vero amore, allora sorgeranno tutte le grazie che Dio aveva riservato a quella persona.

    La grande testimonianza del cristiano è il martirio, amare quelli che non ci amano, benedire chi ci maledice, amare tutti come il Padre, che fa sorgere il sole sui giusti e sugli ingiusti. Siamo figli di Dio, e questo presuppone l’invito e la chiamata ad essere come Lui.

    A volte non capiamo che queste situazioni di invidia sono presenti dentro di noi, altre volte si manifestano esternamente. Restiamo tranquilli in Dio, perdonando, lodando e benedicendo.


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    00 01/05/2016 17:41

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    Rendere la preghiera “divertente” per i bambini? Ma anche no…


    Cercare di rendere la preghiera divertente invia il messaggio sbagliato




    Qualcuno chiede:

    Ai miei bambini non piace pregare. Si annoiano con il rosario, si annoiano a Messa, si annoiano durante l’adorazione. Tutto quello che voglio è pregare insieme come famiglia senza che siano irrequieti e si lamentino. Come posso rendere il momento da dedicare alla preghiera più divertente?

    Risposta

    Anch’io a volte mi annoio con il rosario. La preghiera è difficile, a volte è perfino un compito ingrato, anche per gli adulti, per cui pensa cosa possono provare i tuoi bambini. Suggerisco di avere aspettative adatte all’età.

    Tornando alla questione dei compiti, perché diamo dei compiti ai nostri figli? Perché siamo sadici e ci piace che soffrano? Troviamo le loro lamentele gradevoli?

    OK, forse un po’.

    No, diamo ai nostri figli dei compiti perché insegnano loro ad essere responsabili, fanno capire che sono dei membri di una famiglia e che hanno un obiettivo. Sbarazzatevi dell’idea che i compiti siano negativi, e anche dell’idea che la preghiera debba essere divertente.

    Cercare di rendere la preghiera divertente invia il messaggio sbagliato – che vale la pena di fare solo le cose che intrattengono o interessano, e che la preghiera è utile solo se ne traiamo qualcosa, in questo caso il divertimento.

    Non è che dalla preghiera non si ottenga nulla. Alcune ricompense della preghiera sono la grazia, il conforto e la crescita spirituale, ma ottenere qualcosa in cambio non è l’unico motivo per cui preghiamo.

    Preghiamo anche per rendere grazie a Dio ed esprimergli il nostro amore, anche quando non ce la sentiremmo. È questa la chiave. Come genitori, non facciamo questo per i nostri figli – trascurare il nostro sonno per stare alzati ad accudire un bambino malato? Non perché la mancanza di sonno sia divertente, ma perché amiamo i nostri figli.

    Anziché cercare di rendere la preghiera divertente e meno “compito”, dovremmo insegnare ai bambini l’importanza di pregare anche quando non ce la sentiamo. La perseveranza spirituale è fondamentale.

    Se Madre Teresa ha sperimentato la notte oscura, allora cosa vi fa pensare che voi o i vostri figli sarete sempre immuni alla noia spirituale e alla preghiera come compito ingrato?

    So che come genitori vi preoccupate del fatto che a meno che non rendiate la preghiera divertente i vostri figli tenderanno ad associarla a qualcosa di sgradevole e cercheranno di evitarla a tutti i costi. È una preoccupazione legittima, ma solo perché conoscete qualcuno che a sua volta conosce qualcuno i cui figli sono andati alla scuola parrocchiale per tutta la vita e sono staticostretti ad andare in chiesa e ora si mettono il rossetto nero e sono dei ribelli non significa che i vostri figli seguiranno lo stesso esempio.

    Permettetemi di chiedervi qualcosa: come genitori, la preghiera è sempre piacevole per voi? E avete mai abbandonato la Chiesa e la vostra fede? I vostri figli si arrendono facilmente? Hanno la tendenza ad abbandonare qualsiasi cosa non appena diventa sgradevole?

    No, non credo. E allora lasciate stare. Mettete via i pupazzetti che rappresentano gli apostoli.

    Pregate insieme e basta. Niente cose divertenti o stratagemmi. Pregate e basta, e mettete in pratica la vostra fede. Andate all’adorazione almeno una volta a settimana (anche se solo per cinque minuti). Iniziate una tradizione del primo venerdì o del primo sabato. Confessatevi ogni mese come famiglia. Recitate ogni settimana il rosario, se farlo ogni giorno è troppo – e magari all’inizio cominciate solo con una decina –, ma pregate ogni giorno, come famiglia, anche se si tratta solo di rendere grazie prima dei pasti e prima di andare a letto. Potete anche recitare una breve preghiera per i defunti con i vostri bambini ogni volta che passate vicino a un cimitero o pregare per le persone che rispondono alle chiamate d’emergenza o quando vi passa vicino un’ambulanza. Le piccole cose costruiscono una fede solida.

    Il punto è questo: vivete apertamente il vostro cattolicesimo, e se i bambini si lamentano lasciateli fare. Il vostro unico dovere è essere certi che i vostri figli siano nutriti a livello spirituale. Non è richiesto che lo gradiscano.

    Quanti bambini che conoscete amano la verdura? Date ai vostri figli delle caramelle per cena perché è più facile e divertente? Capite dove voglio arrivare.

    Insomma, i compiti non sono negativi, perché insegnano cose come la responsabilità e aiutano i bambini a definire cos’è importante nel contesto della famiglia e della casa. Creiamo dei compiti per le cose che sono importanti e per gestire meglio la famiglia.

    E allora, se trovate il tempo per assicurarvi che alcuni compiti importanti vengano svolti, perché non dare la stessa importanza alla preghiera? Assicuratevi che venga fatta, indipendentemente da tutto il resto. Questo insegnerà ai vostri figli che la preghiera è un aspetto importante di una famiglia che funziona quanto lavare i piatti e la biancheria.

    So che niente di tutto questo sembra entusiasmante, ma ancora una volta vi chiedo cosa vi faccia pensare che la preghiera debba essere entusiasmante tutto il tempo. La preghiera non riguarda come ci sentiamo, ma come ci sentiamo riguardo a Dio.

    E se voi genitori lottate con un periodo di aridità nella vostra vita di preghiera, non lo nascondete ai vostri figli. Lasciate che notino questa lotta. Spiegate loro che è il normale flusso e riflusso della spiritualità. Mostrate loro, attraverso la vostra perseveranza, che mettete la preghiera al di sopra di tutto il resto nella vostra vita – al di sopra della convenienza, del comfort e dei sentimenti. Continuate solo a pregare.

    Katrina Fernandez ha un dottorato in condizione da single e un master in monogenitorialità con specializzazione in senso di colpa cattolico. Scrive su questi e altri argomenti relativi alla sopravvivenza da oltre un decennio. Le si può inviare qualsiasi domanda all’indirizzo katrinafixesitforyou@gmail.com.


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    00 03/06/2016 21:32

    sad-child    LE FRASI CHE POSSONO FERIRE PROFONDAMENTE I FIGLI

    La rabbia, la stanchezza e la frustrazione che derivano dai problemi quotidiani possono esasperarci e farci dire cose che in realtà non pensiamo. Quelle che riportiamo sono alcune delle combinazioni peggiori di parole che possiamo dire ai nostri figli,  indipendentemente dalla loro età, ma soprattutto ai bambini piccoli. Gli effetti di queste parole possono andare al di là di quello che immaginate e di ciò che i vostri figli possono controllare.

    Leggete con attenzione e pensate molte volte prima di dire frasi come queste…

    1. “Non fai mai niente di giusto”

    A nessuno piacerebbe sentirsi dire una cosa del genere. Se vostro figlio ha commesso un errore o ha rotto qualcosa, respirate profondamente e pensate a ciò che è più importante. La risposta sarà sempre la stessa: i vostri figli sono più importanti di qualsiasi altra cosa.

    2. “Vorrei che assomigliassi di più a tuo fratello”

    Non guadagniamo niente paragonando i nostri figli, ma possiamo creare dei risentimenti tra i membri della famiglia. Fate attenzione a evitare qualsiasi paragone. Siamo tutti diversi e unici, e tutti siamo speciali a modo nostro.

    3. “Sei grasso/brutto/stupido”

    I nostri figli credono a tutto ciò che diciamo. Per loro siamo la fonte più affidabile di informazioni e anche la principale fonte d’amore. Non danneggiate l’autostima dei vostri figli con aggettivi negativi. È meglio riconoscere i loro punti di forza anziché sottolineare quelli negativi.

    4. “Mi vergogno di te”

    Se vostro figlio ha la tendenza ad attirare l’attenzione in pubblico, facendo cose come gridare, correre e cantare perché tutti lo notino, forse ha solo bisogno di più attenzione. Non dite cose come questa di fronte ai suoi amici, né in privato. Perché non organizzare uno spettacolo in casa di cui sia il protagonista principale? Forse scoprirete il suo lato artistico e vi divertirete in famiglia.

    5. “Vorrei che non fossi mai nato”

    Non riesco a pensare a niente di peggio che si possa dire a un bambino. Mai, in nessuna circostanza, dovete dire una cosa del genere ai vostri figli, neanche per scherzo. Tutti abbiamo bisogno di sapere che siamo desiderati e amati, indipendentemente dagli errori che commettiamo.

    6. “Mi sono stancato/a, non ti voglio più bene”

    A volte, senza rendercene conto, cadiamo nei giochi di parole dei nostri figli. Vostro figlio fa i capricci. Dopo avergli spiegato varie volte perché non deve fare questo o quello, si innervosisce, si mette a piangere e dice che non vi vuole più bene. La risposta più facile sarebbe dirgli la stessa cosa, ma sarebbe dannosissimo. La reazione corretta sarebbe spiegargli/ di nuovo perché non può fare una certa cosa e ricordargli che l’amerete sempre, anche se è molto indisciplinato con voi. Imparerà molto più di quanto potete immaginare.

    7. “Non piangere, non è niente di serio”

    “Quanto possono essere grandi i problemi dei bambini? Sono solo bambini, non hanno preoccupazioni, tristezze, delusioni e paure”. È un errore che noi adulti commettiamo spesso. I bambini hanno una capacità emotiva pari o addirittura superiore agli adulti. La differenza è che non si possono esprimere e calmare come noi. E allora, i loro problemi non saranno in qualche modo anche maggiori? Non sminuite mai una paura, un dubbio o un conflitto che vostro figlio sta attraversando. Aiutatelo a superare il problema e a reagire in modo sano.


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    00 04/06/2016 21:29

    ACQUA OSSIGENATA – Un medicinale portentoso. Eccezionale per l’igiene e per disinfettare. Utile in mille altri modi. Ma le case farmaceutiche tutto questo non ce lo fanno sapere perchè ha un grandissimo difetto: COSTA POCO !!


     



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    Molti non lo sanno per ”volere” delle case farmaceutiche perchè costa poco, l’acqua ossigenata risolve molti problemi sia di salute che quotidiani. Ecco quali:

    Il 90% delle persone non lo sa perché non sono notizie divulgate, forse perché si tratta di un prodotto economico e non particolarmente redditizio. La giusta diluizione l’acqua ossigenata che deve essere usata e’ quella con la percentuale del 3% di perossido d’idrogeno (a 10 volumi – NON utilizzate un altro tipo di volume dell’acqua ossigenata). 


     
    • Nel 1938 dei ricercatori tedeschi ottennero dei risultati eclatanti contro raffreddori con l’acqua ossigenata e’ importante iniziare il trattamento appena compaiono i sintomi. Sono arrivati a risultati eclatanti contro raffreddori, influenze, otiti anche dopo sole 12-14 ore dalla somministrazione di 3 gocce n ciascun orecchio, prese con il corpo nella posizione sdraiata. L’acqua ossigenata inizia ad agire entro 2 o 3 minuti. La sensazione comune e’ quella d’aver messo nell’orecchio dell’acqua fredda, con un leggero solletico causato dalla formazione delle bollicine d’ossigeno. Dopo circa 10 minuti ci si può alzare, rimuovere l’acqua dal padiglione e ripetere con l’altro orecchio. Il metodo e’ perfettamente sicuro anche per bimbi piccoli, benché la formazione delle bollicine nell’orecchio possa spaventarli. Tenere la soluzione lontana dagli occhi, se c’e’ contatto con l’organo, sciacquare abbondantemente.
    • Allevia il raffreddore, influenza o sinusite (mescolare metà e metà con acqua pura, introdurre con un contagocce nelle narici alcune gocce e poi soffiarsi il naso).
    • Uccide i germi del cavo orale.Versato un cucchiaio in un bicchiere d’acqua è ottimo per i gargarismi e anche come dentifricio, mettendone qualche goccia sullo spazzolino da denti.(ATTENZIONE A NON INGERIRLA)
    • Rimuove sensibilmente la placca dai denti e rimuove gradualmente il tartaro dai denti (inumidire lo spazzolino con alcune gocce d’acqua ossigenata ed usarlo normalmente, risciacquando la bocca alla fine).(ATTENZIONE A NON INGERIRLA)
    • Diminusce il sanguinamento delle gengive, io mi lavo i denti e poi faccio gli schiacqui con l’acqua ossigenata.(ATTENZIONE A NON INGERIRLA)
    • Schiarisce denti (usare un cucchiaino di acqua ossigenata diluita al 10% come un normale collutorio).(ATTENZIONE A NON INGERIRLA)
    • Disinfetta lo spazzolino da denti evitando contaminazioni ad esempio di gengivite alle altre persone che vivono in casa e condividono lo stesso bagno dove, in genere, tutti gli spazzolini stanno “vicini vicini” (basta immergere lo spazzolino in un bicchiere contenete sufficiente acqua ossigenata).
    • Elimina i funghi che causano il cattivo odore dei piedi (usarla la sera, prima di andare a letto, impedisce lo sviluppo della tigna e d’altri funghi).
    • Evita infezioni, disinfetta e uccide germi ed altri microrganismi nocivi.
    • Aiuta nella guarigione (usata più volte al giorno, in alcuni casi può coadiuvare nella regressione di una cancrena della pelle).
    • Aiuta a mantenere la salute della pelle (può essere utilizzato in caso di micosi).
    • Disinfetta i vestiti macchiati di sangue o altre secrezioni corporee (mettere i capi in ammollo in una soluzione d’acqua ossigenata al 10% prima del lavaggio normale).
    • Elimina le macchie di vino dai tessuti bianchi (versare un pochino d’acqua ossigenata direttamente sulla macchia e poi lavare normalmente, preferibilmente con acqua fredda).
    • Ridona candore alla seta, sciacquando il tessuto in acqua e acqua ossigenata (1 cucchiaio ogni 3 litri) e stenderlo poi all’ombra.
    • Disinfetta le superfici meglio di qualsiasi altro prodotto (ottima per bagni e cucine).
    • Uccide i batteri in cucina, inclusa la salmonella In combinazione con l’aceto bianco, dei test condotti, hanno dimostrato l’eliminazione totale della Salmonella e di E. coli da cucine contaminate con questi batteri. Un risultato del genere è superiore a qualsiasi liquido da cucina o candeggina in commercio.
    • Schiarisce le macchie sul viso (bagnare la parte che si desidera schiarire usando un cotton-fioc prima di andare a dormire, ripetendo l’operazione fino al conseguimento del risultato desiderato).
    • Sbianca le unghie (mettere in un pentolino d’acqua calda un cucchiaio di acqua ossigenata, lasciare le unghie immersi in questa soluzione per 10 minuti poi lavarsi le mani. Ovviamente le unghie devono essere pulite e senza smalto).
    • Toglie l’acqua dal canale auditivo dell’orecchio (basta una goccia di acqua ossigenata per eliminare il fastidioso effetto che spesso capita quando si nuota in piscina o al mare).
    • Disinfetta anche frutta e verdura, spruzzandola con uno spruzzino, poi sempre risciaccquando sotto l’acqua corrente prima di mangiarli
    • L’acqua ossigenata a 24 volumi è perfetta per decolorare, potete usarla per schiarire leggermente i capelli, donando un leggero riflesso dorato.
    PRECISAZIONE IMPORTANTE: Fermo restando quanto già scritto, bisogna tener conto che l’Acqua ossigenata uccide (fondamentalmente per “iperossigenazione”) i batteri Gram Negativi che sono anaerobi, ovvero tutti quei batteri come il tetano, per esempio, che vivono e prolificano in un ambiente privo di ossigeno. Per tutti quelli invece che vivono senza problemi in presenza di ossigeno l’acqua ossigenata fa poco o niente quindi va utilizzato un disinfettante diverso se si vuole ottenere un risultato.
     

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