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CONSIGLI SPIRITUALI E MATERIALI

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    Coordin.
    00 21/01/2013 08:45
    Per avere labbra attraenti, pronuncia parole gentili
    Per avere uno sguardo amorevole, cerca il lato buono delle persone
    Per avere un aspetto magro, condividi il tuo cibo con l’affamato
    Per avere capelli bellissimi, lascia che un bimbo li attraversi con le proprie dita una volta al giorno.
    Ricorda, se mai avrai bisogno di una mano, le troverai alla fine di entrambe le tue braccia. Quando diventerai anziana, scoprirai di avere due mani, una per aiutare te stessa, la seconda per aiutare gli altri.
    La bellezza di una donna aumenta con il passare degli anni.
    La bellezza di una donna non risiede nell’estetica, ma la vera bellezza in una donna è riflessa nella propria anima.

    È la preoccupazione di donare con amore, la passione che essa mostra.

    Audrey Hepburn
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    00 22/01/2013 21:24
    Sei inquieto. — Ascolta: succeda quel che succeda nella tua vita interiore o nel mondo che ti circonda, non dimenticare mai che l'importanza degli avvenimenti o delle persone è assai relativa. —Calma: lascia correre il tempo; e poi, vedrai da lontano e senza passione i fatti e la gente, acquisterai il senso della prospettiva, metterai ogni cosa al suo posto secondo la sua vera dimensione. Se agisci in questo modo, sarai più giusto e ti risparmierai molte preoccupazioni.

    Non intimoritevi e non temete alcun male, anche se le circostanze in cui realizzate il vostro lavoro sono tremende, peggiori forse di quelle di Daniele nella fossa delle belve voraci. La mano di Dio è sempre possente e, se fosse necessario, opererebbe meraviglie. Siate fedeli! Vivete con amore, con consapevolezza e allegria la vostra fedeltà alla dottrina di Cristo, persuasi che i nostri anni non sono peggiori di quelli dei tempi passati e che il Signore è lo stesso, oggi e sempre.
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    00 17/05/2013 15:35

    tecnica di rilassamento
    Come fornteggiare i momenti di rabbia?

    Ti capita mai di perdere le staffe?

    3 Passi per Creare Tranquillità

     

    Un amico o collega dice o fa qualcosa che urta i tuoi “bottoni caldi” ed evoca in te stati d’animo negativi come paura, rabbia, ansia e agitazione?

    Fortunatamente esistono molti modi per intervenire sul proprio stato d’animo e ripristinare la calma e la chiarezza mentale.

     

    Non potrai mai conquistare la montagna. Puoi solo conquistare te stesso. 
    Jim Whittaker   

    La prima strategia è basata sulla respirazione.

    La relazione tra respiro ed emozioni in letteratura scientifica è ampia.

    Una delle prime modificazioni che avvengono nel nostro organismo quando sperimentiamo un’emozione intensa è un’alterazione nel ritmo nella profondità e nella velocità del respiro.

    Emozioni diverse sono accompagnate da schemi di respirazione differenti.

    Ognuna delle sei emozioni “fondamentali”, rabbia, disgusto, paura, felicità, tristezza sorpresa tende a essere accompagnata da un particolare tipo di respirazione; non solo, anche le persone sulla base della loro storia emotiva e psicologica possono avere “modelli” individuali di respirazione.

    La nostra dimensione emotiva è quindi intrinsecamente legata alla nostra respirazione.

    Poiché siamo un organismo olistico nel quale mente e corpo rappresentano unsistema unico, possiamo utilizzare questo collegamento per intervenire positivamente sul nostro stato emotivo.

     

     Credo che chi sa gestire le proprie emozioni sia colui che vincerà. Tiger Woods   

     Come procedere

    tecnica di rilassamento


    Quando qualcuno o qualcosa attiva in te un’emozione negativa, applica i seguenti passaggi:
    1) Sposta immediatamente l’attenzione dalla mente al respiro(Questo passo è utile per distaccare la mente dalla situazione evitando di indugiare su pensieri che potrebbero supportare la reazione emotiva negativa)

     

    2) Pratica una regolare lenta respirazione addominale, inspirando per circa 4 secondi ed espirando per circa 7 secondi seguendo con attenzione il movimento del tuo addome, e pronuncia interiormente una breve invocazione: SIGNORE DONAMI LA TUA PACE ( durante l’espirazione.

    3) Prosegui finché la carica emotiva disturbante è diminuita.

    Rallentare il ritmo del respiro a circa 6 cicli al minuto (un ciclo di inspirazione ed espirazione dura circa 10 secondi) riduce l’attività del sistema nervoso simpatico responsabile dell’eccitazione emotiva, e aumenta l’attività del sistema nervoso parasimpatico il quale contribuisce a ripristinare le funzioni fisiologiche a livelli normali.

    Per alcune persone l’effetto di bilanciamento emotivo è maggiore se la durata dell’espirazione è doppia rispetto a quella dedicata all’inspirazione.

    Padroneggiare gli altri è sinonimo di forza. Padroneggiare se stessi è il vero potere. Lao Tzu   

    Per avere un’idea più precisa di come praticare una corretta respirazione addominale, può essere utile stendersi, posizionare un libro sulla pancia eassicurarsi che durante l’inspirazione questo si sollevi di due o tre centimetri, e lasciare che il peso del libro accompagni l’espirazione.

    respirazione diaframmatica

    Le tecniche di respirazione possono esserti utili per intervenire sulle emozioni spiacevoli che possono offuscare il tuo pensiero e  limitare il tuo modo di agire. Spero che questa tecnica possa esserti d’aiuto quando qualcuno urterà i tuoi bottoni caldi :)

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    Coordin.
    00 10/07/2013 08:45
    RICICLARE CORRETTAMENTE PER NON CONTAMINARE L'AMBIENTE IN CUI VIVIAMO

    Il recupero corretto degli imballaggi e dei prodotti che eliminiamo può permettere di alleggerire l'impatto ambientale e migliorare il nostro futuro.
    Molti purtroppo non conoscono esattamente come bisogna comportarsi con determinati prodotti e quindi possono essere utili queste indicazioni.

     Istruzioni per l' uso

     Non tutto il vetro va portato nei cassonetti della differenziata.  Sì alle bottiglie, ai barattoli e ai bicchieri. No invece ad oggetti di cristallo, (li inserisce il 45 per cento degli italiani che fanno la differenziata), pirofile e altri oggetti in pirex (23 per cento), lampadine (18 per cento), oggetti in ceramica (10 per cento), tubi al neon, tubi e schermi di televisori (10 per cento). Nei cassonetti del vetro sono stati trovati persino lavandini in ceramica * * *

    Nella plastica mai giocattoli e buste della spesa

    Nella plastica si trova di tutto e invece si dovrebbero buttare in quei cassonetti solo gli imballaggi di plastica, le vaschette per alimenti non troppo sporche, i flaconi di detersivi o le bottiglie di bibite e di acqua. No a posate e piatti di plastica, biro, buste delle merendine e delle patatine, no anche a giocattoli, soprammobili di plastica, articoli di cartoleria, piccoli elettrodomestici di plastica, casalinghi vari. E no anche alle buste di plastica usate per fare la spesa * * *

    Bene le lattine vietate le pentole con l' alluminio È difficile da credere, ma nei cassonetti dell' alluminio sono state trovate anche le buste di plastica metallizzate delle patatine o delle merendine.
    Non va bene perché non è alluminio e nemmeno metallo. Non vanno nella differenziata le posate, e non andrebbero nemmeno le pentole e le caffettiere anche se viene tollerato fino al 16 per cento di oggetti di questo tipo.

    Bene le lattine di bibite, di pelati, anche non lavate, ma con pochissimi resti di cibo * * *

    Mai fazzoletti e scontrini fiscali con la carta Separare la carta è più difficile di quanto si creda: vanno bene i giornali, i libri, il cartone (ma non quello oleato delle pizze). Non vanno bene gli scontrini fiscali e le ricevute delle carte di credito perché sono fatti con carta termica, non va bene la carta sporca e oleata o contaminata dal cibo, no anche ai fazzoletti usati. Il cellophane che avvolge i giornali va sempre tolto così pure il sacchetto di plastica usato per portare la carta al contenitore.
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    00 12/02/2014 12:12

    I VANTAGGI CHE POSSONO DERIVARE DALL'USO REGOLARE DEI LIMONI

    limone

    Dopo sei mesi di una cistite devastante, dove a ogni antibiogramma risultava la morte di un batterio ma la vita di altri cinque o sei, dopo aver preso tutti gli antibiotici possibili e immaginabili, senza contare le visite specialistiche fino ad arrivare a un luminare di urologia, in preda alla più cupa disperazione e a bruciori da incubo, ho deciso di provare la “cura” di un amico dietologo, nutrizionista e gastroenterologo. Non gli credevo, ammetto. Non gli ho proprio dato credito convinta che – parliamo di quasi vent’anni fa – solo la medicina “ufficiale” avesse la risposta.

    Quando poi arrivi “alla frutta”, in questo caso di nome e di fatto, ti arrendi e provi anche i rimedi…cui non credi. Tanto per non aver rimpianti.

    Una spremuta di tre limoni succosi, seguiti da tre bicchieri d’acqua la sera prima di andare a dormire, con l’ordine tassativo di “tener duro” fino al mattino seguente. Convinzione, zero. Disperazione, diecimila. Immaginate la sorpresa quando, dopo solo qualche giorno, non sentivo più bruciore, il sanguinamento era scomparso, e all’ennesimo antibiogramma i valori erano perfetti?

    Ma se il limone è riuscito a curare un disturbo come la cistite, forse possiede altre doti nascoste?

    Comincia così, una ricerca lunga e laboriosa. Sapete che ricerche diverse hanno dimostrato che Il limone è in grado di uccidere le cellule tumorali, dimostrando un’efficacia 10.000 volte più forte della chemioterapia? Poi t’imbatti nelle dichiarazioni rilasciate a Ok Salute – di cui è garante scientifico – da Umberto Veronesi: “Una bella limonata fa da scudo contro il cancro. La ricerca ha evidenziato per questo frutto un ruolo speciale nella prevenzione, sebbene nessun alimento da solo possa essere uno scudo efficace se non è inserito in una dieta e in uno stile di vita salutare. Nei limoni ci sono molecole con notevoli proprietà antiossidanti, capaci di contrastare l’azione dei radicali liberi, che possono alterare la struttura delle membrane cellulari e del materiale genetico (DNA) e quindi aprire la strada ai processi di formazione della neoplasia. Sono i flavonoidi, presenti ad alte concentrazioni, e i limonoidi (che si ritrovano soprattutto nella buccia e che contribuiscono a fornire il tipico sapore agro). In più,

    hanno il potere di limitare le infiammazioni croniche, che a loro volta sono alla base, spesso, della trasformazione neoplastica dei tessuti. I limonoidi, dal canto loro, mostrano una diretta capacità di frenare alcuni tipi di cellule cancerose, come quelle del neuroblastoma: l’hanno verificato, per ora solo in provetta, i ricercatori della Texas Agriculture Experiment Station di Chillicothe (Stati Uniti).  L’ideale è una spremuta di un limone il giorno. E una spruzzata di limone sull’insalata, è un gesto che bisognerebbe ricordarsi di fare più spesso”.

    Ulteriori ricerche confermano che il limone è un rimedio provato contro praticamente tutti i tipi di tumore. Non solo, è uno spettro anti-microbico contro le infezioni batteriche e i funghi, funziona come antidepressivo, utile contro stress e disturbi nervosi, regolatore di pressione alta, combattente naturale di parassiti interni e vermi.

    Secondo uno studio statunitense, il limonene, sostanza contenuta nel limone, pare sia impiegata con successo nella distruzione dei calcoli nella cistifellea, e nella cura di tumori a pancreas, stomaco e intestino.

    Ma torniamo ai flavonoidi: uno studio pubblicato su Journal of Agricultural and Food Chemistry rivela che queste sostanze sono in grado di limitare l’azione di particolari molecole con alto potenziale cancerogeno. Un’altra ricerca, pubblicata su Current Cancer Drug Targets, afferma che i flavonoidi hanno il potere di rallentare il processo di duplicazione delle cellule tumorali.

    Allora perché siamo costretti ad assumere versioni sintetiche di sostanze naturali?

    Un nostro lettore scrive che il limone gli ha salvato la vita. “Tre medici, un cardiochirurgo…un mese di vita…storia lunga ma sono vivo dopo più di sette anni, non assumo più alcun farmaco”. Come, scusa? “In poche parole dopo il ricovero, dopo aver fatto tre volte l’Ecocolordoppler (metodica diagnostica non invasiva, che permette la visualizzazione ecografica dei principali vasi sanguigni e lo studio del flusso ematico al loro interno nda) tre medici diversi e un cardiochirurgo mi danno da un mese a una settimana di vita. Diagnosi: una necrosi ha compromesso già più del 25 % del cuore…Non si può più fare molto … Arrivederci e grazie! Una mia carissima zia mi consiglia “metti il Limone”. Così ho fatto, direttamente sul cuore: piano piano ho avuto miglioramenti fino alla completa guarigione”.

    Il succo di limone è utile nel prevenire e curare la malattia? Pare proprio di sì. Ha un sapore abbastanza gradevole e soprattutto non produce gli effetti terribili della chemioterapia. Ma interessante è l’effetto che produce su cisti e tumori.

    Inevitabile continuare a cercare, il WEB e i libri sono fonte inesauribile di bufale, certo, ma anche di notizie.

    Come diceva Agatha Christie: “Una coincidenza è una coincidenzadue coincidenze fanno un indizio, tre coincidenze fanno una prova”.

    Una delle fonti sulle proprietà anticancerogene del limone ha dell’incredibile, perché arriva nientemeno che da uno dei più grandi produttori di droga al mondo: dal 1970, dopo più di venti test di laboratorio, si rileva che distrugge le cellule maligne in dodici tipi di cancro, incluso quello del colon, del seno, della prostata, polmone e pancreas.

    Addirittura, secondo l’Istituto di Scienze della Salute di Baltimora, i composti dell’albero di limone hanno dimostrato un’efficacia 10.000 volte superiore di uno dei più usati farmaci chemioterapici. Non bastasse, pare che questo tipo di terapia a base di estratto di limone abbia la capacità di distruggere solo le cellule tumorali maligne senza influire su quelle sane.

    Gli studi sul limone davvero si sprecano, così scopriamo che il limone è un valido aiuto anche per chi ha poche difese immunitarie perché può “aumentare” la produzione dei globuli bianchi. Anche per quanto riguarda il trattamento del diabete, questo frutto si è dimostrato un ottimo deterrente.

    Studi scientifici in fase ancora embrionale, hanno individuato nella tangeritina, elemento presente nella buccia del limone, la possibilità di controllare i livelli di colesterolo nel sangue. Allo stesso tempo, sono all’esame i suoi effetti positivi nella cura del morbo di Parkinson.

    Secondo la Reams Biological Ionization Theory, il limone sarebbe l’unico alimento anionico al mondo, caratteristica che lo renderebbe particolarmente benefico per la salute, grazie al contributo dato nell’interazione tra cationi e anioni, necessaria per la produzione di energia a livello cellulare.

    Per le proprietà depurative e disintossicanti, sarebbe opportuno bere una spremuta di limone il mattino a digiuno. Tutti siamo convinti delle sue proprietà astringenti? Ebbene, bevuto il mattino, il limone aiuta a regolare l’intestino…e combatte la cellulite.

    Ma l’uso del limone è davvero infinito: tarmicida naturale, è sufficiente appendere negli armadi qualche sacchetto di tela contenente scorze di limone secche per tenere alla larga le tarme.

    Gli antichi Egizi ne usavano il succo per curare le dermatiti. Potremmo andare avanti all’infinito, ma se gli antichi usavano il limone come vera e propria medicina naturale in grado di curare e prevenire malattie, dov’è finita tutta questa conoscenza?

    Concludiamo con una breve sintesi, una sorta di “Bignami” dei benefici effetti del limone:

    • Ostacola l’insorgere dell’osteoporosi
    • Riequilibra il Ph del corpo
    • Migliora la digestione
    • Favorisce il riposo
    • Previene raffreddore e influenze
    • Depura il fegato
    • Elimina gli acidi urici
    • Favorisce l’attività intestinale
    • Dissolve i calcoli biliari, renali e i depositi di calcio che si accumulano nei reni
    • Previene la calcolosi urinaria
    • Contrasta i radicali liberi
    • Previene l’invecchiamento cellulare dell’organismo
    • Abbassa il colesterolo
    • Favorisce la digestione
    • Ha proprietà antibatteriche
    • Elimina i parassiti intestinali
    • Rafforza i vasi sanguigni
    • Regola la pressione del sangue
    • Ha proprietà anticancro
    • Favorisce la produzione di energia

    Se una mela il giorno toglie il medico di torno, cosa ci costa aumentare l’utilizzo del limone nella nostra vita quotidiana, partendo dal famoso bicchiere il mattino?

     


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    00 08/03/2014 11:35

    Neknomination:  Assolutamente da evitare.
    Il labile confine tra "divertimento" e reale pericolo di morte

    Il termine Neknomination è una fusione di due parole “nek”, ovvero il collo della bottiglia e “nomination”, termine ormai diventato di uso comune grazie a numerosi talent show. Indica una pericolosa catena di Sant’Antonio, che non può essere interrotta, pena sicure e pesanti prese in giro da parte degli amici. Ma in cosa consiste di preciso? Viene girato un video, che poi sarà condiviso su Facebook o YouTube, in cui il protagonista di turno beve una quantità esagerata di bevande alcoliche e poi nomina tre amici, che dovranno ripetere l’impresa entro 24 ore. Se non lo fanno finiranno alla gogna mediatica, umiliati dai seguaci della pericolosa moda del momento. Una moda arrivata dall’Australia e diffusasi in modo virale grazie ai social media. È ormai popolarissima in Irlanda e Gran Bretagna e viaggia veloce verso gli USA.

    In Francia vi hanno già preso parte circa 25mila ragazzi. La neknomination nasce come gioco di bevute su internet, ma ormai il controllo sembra essere sfuggito di mano e la situazione degenerata: sono, infatti, già cinque i ragazzi morti in seguito alla messa in atto di questa pratica. L’ultima vittima si chiamava Bradley, un ventenne come tanti che condivide su Facebook un video in cui beve una bottiglia di gin, si sente male, ma “non si arrende” e ne beve immediatamente un’altra. Esulta perché ce l’ha fatta, ha superato la prova, ma dopo qualche giorno muore. Prima di lui era toccato a Isaac, a Steven, a Jhonny e Ross, tutti tra i 19 e i 29 anni, tutti morti poche ore dopo le bevute filmate e condivise su Facebook. Alle sfide legate al bere si aggiungono proposte vomitevoli ma che portano“cliccate sicure”, quali ingurgitare un frullato con un topo morto o bere direttamente dal water.

    Nonostante le proteste dei genitori, il noto social network FB non fa una piega: la pagina Neknominate non viola nessuna regola e rimane online, con grande visibilità visto che sta per raggiungere i 37mila “mi piace”. I gestori affermano che “non sono tollerati contenuti che possano ferire direttamente altri utenti, ma i comportamenti discutibili o offensivi non sono necessariamente contro le nostre regole”. Invitano poi tutte le persone che lo ritengano opportuno a segnalare ciò che secondo loro viola le regole per poter poi esaminare le singole situazioni e prendere opportuni provvedimenti. Forse una pagina di questo tipo non violerà le regole formali di FB e certamente non si può pensare che sia colpa del social network se i ragazzi mettono in atto condotte ad elevato rischio come quelle citate sopra, ma non si può negare che il mezzo funga da cassa di risonanza per tutti coloro che, con questa modalità, rispondono al proprio bisogno di visibilità e condivisione.
     di Maria Grazia Rabanu


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    Coordin.
    00 19/05/2014 10:08
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    Innanzi tutto va detto che in caso di intolleranze alimentari è molto facile sperimentare un addome dilatato, che borbotta e che è anche dolente al tatto. Perciò se si sospetta un problema simile (il campanello d'allarme è la frequenza con cui si presentano fastidi all'area addominale) è bene fare delle analisi che rivelino nello specifico a quali cibi rinunciare per un dato periodo di tempo, al fine di ripristinare un corretto equilibrio intestinale. In tutti gli altri casi, ecco i 5 cibi che sono sicuramente da evitare per tornare a far sorridere la pancia.

    1. I legumi con la buccia - Non è un mistero che fagioli, ceci, lenticchie e altre leguminose siano spesso causa di temibili borbottii, a causa delle bucce che il nostro stomaco non riesce a sintetizzare. Eppure non è necessario rinunciare completamente ai legumi che anzi fanno un gran bene alla salute. Basta semplicemente passarli interi al passaverdure per eliminare il problema e digerire tutto più facilmente.
    2. I dolci - Lo zucchero è il nemico numero uno della linea e contribuisce alla fermentazione intestinale, così come alla ritenzione di liquidi. Per questa ragione è bene eliminare i dolci per qualche tempo dal proprio menù: l'effetto leggerezza arriva nel giro di pochi giorni dal cambio di dieta.
    3. Gli snack salati - Così come lo zucchero, anche il sale ha le sue responsabilità nei confronti di gonfiore addominale e ritenzione idrica. Ecco perché quando siamo nervose l'ultima cosa da fare è gettarci sugli snack salati: lo stress è già causa di questi problemi che noi andiamo ulteriormente ad aggravare favorendo un ristagno di tossine nei tessuti.
    4. Alcol e bibite gassate - Le bibite gassate ci danno un piacevole senso di benessere e freschezza già dopo il primo sorso? Peccato che già al secondo chiedono vendetta, facendoci borbottare la pancia a causa del loro contenuto di anidride carbonica. Dall'altra parte anche l'alcol è assolutamente deleterio, in quanto è un vero nemico per il benessere dell'intestino. Tanto più che i drink a base di malto, grano, orzo e lieviti (di cui le birre sono vessillo) vanno a sfottere le già citate intolleranze alimentari, con tutte le conseguenze del caso.
    5. I latticini - Specie nel cambio di stagione è facile che il latte e i suoi derivati ci diano fastidio allo stomaco e si rendano più difficili da digerire. Posto che non siamo allergici al lattosio, nel cui caso sarà doveroso chiedere al medico la dieta migliore da seguire, si tratterà semplicemente di evitare per qualche tempo formaggi e latte vaccino, sostituendoli con le loro versioni vegetali. Parentesi a parte merita invece lo yogurt, che al contrario può aiutarci a mantenere sana la flora intestinale e la pancia sgonfia e in salute.

    In ultimo, anche se non si tratta di un alimento vero e proprio, vi mettiamo in guardia sull'uso e soprattutto sull'abuso della classica gomma da masticare, che sarà anche tanto piacevole da mordere ma fa pure ingurgitare tanta aria. Cerchiamo quindi di limitarla se davvero vogliamo che la pancia non patisca troppo.


    [Modificato da Coordin. 19/05/2014 10:31]
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    Coordin.
    00 03/07/2014 07:45

    Salute: il cioccolato fondente
    migliora la circolazione e rende più veloci

     

    CIOCCOLATO PAR - CopiaUna ricerca italiana, pubblicata sul Journal of the American Heart Association, conferma i benefici per la salute del cioccolato fondente, ricco di polifenoli. Questa volta ne hanno tratto beneficio 20 soggetti, uomini e donne dai 60 ai 78 anni, affetti da una patologia che colpisce soprattutto la circolazione del sangue delle gambe limitando le capacita’ di camminare, la malattia arteriosa periferica. Lo studio e’ stato condotto al dipartimento di medicina interna dell’Universita’ Sapienza di Roma. I soggetti sono stati divisi in 3 gruppi, il primo consumava cioccolato fondente all’85% di cacao, il secondo cioccolato al latte e i terzo niente. Chi mangiava il cioccolato amaro e’ risultato piu’ veloce ed ha guadagnato in media 17 metri di piu’ a volta. ”Lo studio deve essere meglio approfondito – spiega Lorenzo Loffredo che ha condotto l’indagine – ma conferma i benefici dei polifenoli sulla circolazione del sangue. Dalle analisi e’ risultato anche che i livelli di ossido nitrico, che incrementa il flusso sanguigno, erano piu’ alti in chi mangiava il cioccolato nero ed era invece piu’ bassa la concentrazione di altri elementi biochimici che indicano la presenza di stress ossidativo. Tale fenomeno non e’ stato invece osservato in chi mangiava il cioccolato al latte a nel campione trattato con placebo”.


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    Credente
    00 26/07/2014 19:47


    Rimedi naturali contro le zanzare e le punture








    In primo luogo gli ingredienti:



    • 1 gr. di lievito di birra  4 cucchiai grandi di zucchero  200 millilitri d'acqua   bottiglia di plastica da 2 litri



    • cartone nero   un po' di scotch


    Ecco come procedere. Tagliare la bottiglia prima che inizi a diminuire la circonferenza, far bollire l'acqua e mescolare lo zucchero, versare il composto nella parte inferiore della bottiglia. Una volta raffreddata l'acqua si aggiunge il lievito (e non va mescolato), poi si inserisce la parte superiore della bottiglia capovolta e a imbuto, infine si sigilla il tutto con lo scotch. Il motivo è che la reazione produce diossido di carbonio che rappresenta la maggiore attrattiva per le zanzare. Occorre infine rivestire la bottiglia con cartone nero senza coprire però la parte superiore, il tutto va posto in un angolo buio della casa. Ogni due settimane occorre staccare il cartoncino e rimuovere le zanzare intrappolate nell'imbuto. Questo è uno dei rimedi naturali contro le punture di zanzare più riusciti.


    Rimedi naturali contro le zanzare e le loro punture: odori e cibi


    Ci sono altri rimedi naturali per evitare le punture di zanzare e riguardano determinati odori e cibi. Vediamo nello specifico quali sono:



    • porre mezzo limone con chiodi di garofano sul comodino, questo terrà lontane le zanzare, l'unico problema riguarda la tolleranza individuale a un odore che è fastidioso anche per l'uomo



    • porre un bicchiere pieno a metà di aceto bianco sul comodino, il risultato contro le zanzare è il medesimo, ma anche in questo caso l'odore è poco gradevole anche per l'uomo



    • mangiare cibi che contengono vitamina B (lenticchie, ceci, mandorle, funghi, etc.), questo fa produrre al corpo un odore impercettibile per l'uomo ma fastidioso per le zanzare



    • altri odori che le zanzare odiano e che quindi possono essere utilizzati come rimedi naturali sono i seguenti: lavanda, rosmarino, eucalipto, basilico



    • evitare profumi ed essenze dolci



    [Modificato da Credente 26/07/2014 19:49]
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    Benedetta..
    00 12/08/2014 09:07
    Torta di mele light
    Se mangi troppi dolci ecco cosa puoi fare

    Torta di mele light, dolce meno calorico e grasso.
    Esistono alcune persone che non possono proprio fare a meno deidolci nella propriaalimentazione quotidiana. Se siete fra queste, dovete correre ai ripari per non rischiare di danneggiare seriamente la vostra salute. Se non siete in grado da soli di ridurre l'assunzione di zucchero, almeno optate per i dolci che contengono ridotte quantità di grassi e maggior contenuto di zuccheri complessi: biscotti integrali, torte senza crema e via dicendo sono dolci più sani meno calorici. Oltre a ciò, le fibre integrali forniscono un immediato senso di sazietà e regolarizzano l'intestino, ecco perché vanno bene anche in una dieta dimagrante. Altro errore da evitare assolutamente è utilizzare dolciumi vari come spezza fame: decisamente meglio optare per cracker integrali o pane integrale che essendo composti da zuccheri complessi prevedono una digestione lunga e un numero di calorie bruciate superiore, rispetto ai prodotti cotti con farina bianca; tutto ciò mantiene basso il livello degli zuccheri nel sangue. Ottimi anche frutta e verdura per combattere la fame, senza ingrassare. A parità di calorie due {#alimenti} non hanno sempre lo stesso valore nutrizionale, ecco perché una fetta di torta fa ingrassare e una bistecca con contorno no, o molto di meno. Il discorso è sempre lo stesso, bisogna stare attenti a non consumare troppi zuccheri semplici, che poi sono quelli che fanno davvero male alla salute causando problemi gravi quale innalzamento eccessivo della glicemia nel sangue e quindi diabete, colesterolo alto, cattivo metabolismo ecc. Il discorso si fa ancora più pericoloso se i dolci sostituiscono un
     
     
    pasto intero. È risaputo infatti che occorre evitare nella maniera più assoluta consumare alimenti dolci fuori pasto; mangiati da soli fanno aumentare la fame e vengono accumulati sotto forma di grasso corporeo, provocando nel contempo un vero e proprio blocco metabolico, conseguenza stessa dell'eccesso di zuccheri. Limitatevi, dunque, a un solo dolce al giorno, dopo il pranzo. Esistono degli integratori alimentari molto utili nel prevenire la voglia irrefrenabile di dolci. Vanno assunti per periodi brevi, sempre dopo aver consultato uno specialista o per lo meno il medico di famiglia.
    • Acido alfalipoico, impedisce che i carboidrati ingeriti si trasformino in glicogeno e grasso corporeo. Esercita quindi un'azione brucia carboidrati, quindi brucia grassi. Ottimo per chi presenta tendenza al diabete. Ha un forte potere antiossidante: è in grado di enfatizzare i benefici garantiti da altri antiossidanti, quali le vitamine C ed E. In altre parole l'acido alfalipoico pro­tegge queste vitamine, potenziandole contro i ra­dicali liberi. Poiché è solubile sia in acqua che nei grassi, va considerato come antiossidante universa­le. Diversamente dalle vitamine C ed E, può com­battere i radicali liberi ovunque siano situati in una cellula e finanche penetrare negli spazi fra una cellula e l'altra. Potete assumerne da 100 a 600 microgrammi quotidiani. In alternativa potete assumerlo con gli alimenti: carni rosse, soprattutto fegato e cuore, patate, broccoli e spinaci;
    • Cromo picolinato, aggiunto all'acido alfalipoico ne rafforza l'effetto. Anche se non si conosce ancora l'esatto meccanismo d'azione, una carenza cronica di cromo riduce la sensibilità dell'organismo all'insulina, aumenta il colesterolo cattivo e abbassa le difese immunitarie. Tuttavia quantità eccessive di cromo fanno male alla {#salute}. Potete assumerne da 50 a 300 microgrammi, al giorno. In alternativa potete assumerlo con gli alimenti: spinaci, funghi, pollo, cereali e derivati, frutta, carne rossa, pesce, uova, latte e derivati.
    Invece per riattivare il metabolismo potete assumere l'acido corosolico: si comporta in modo simile all'insulina prodotta naturalmente dal pancreas. Potete assumerlo in compresse o capsule, da 8 a 48 mg di estratto secco titolato in acido corosolico all'1%, o in sciroppo. 
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    Benedetta..
    00 01/09/2014 16:29
    Bruciare 200 calorie in 3 minuti

    Può un allenamento intensivo di soli 3 minuti bruciare 200 calorie?    

    Scopriamo insieme come rimanere in forma in pochissimo tempo.  

     

    È il sogno di tutti, quello di bruciare tante calorie in pochissimo tempo, la maggior parte di noi infatti sogna di poter ottenere grandi risultati con il minimo sforzo, perché diciamocelo, la palestra annoia un po' tutti.

    Per ovviare all'obbligo dell'iscrizione annuale in palestra vi propongo 10 esercizi, ognuno da ripetere per 18 secondi, che vi permetteranno di bruciare 200 calorie in soli 3 minuti. Possono essere eseguiti ovunque e non necessitano di nessuna attrezzatura.

    Prima di passare alla scheda tecnica vediamo a quanti grammi di cibo corrispondono 200 calorie

    - 588 grammi di broccoli;
    - 66 grammi di wurstel (1 wurstel e mezzo circa)
    - 290 grammi di uva
    - 40 gr di M&M
    - 3 uova
    - 37 gr di patatine fritte in busta
    - 2 bicchieri di cocacola
    - 333 ml Latte Intero
    - 50 gr Crackers salati

    Da questo elenco viene spontanea una considerazione: facciamo la scelta giusta prima di scegliere uno snack tenendo presente che un cucchiaino di cioccolata equivale ad un mega piatto di broccoli!

     

    Ora vediamo gli esercizi

    1. Jumping jacks: classici saltelli con divaricazione delle gambe e delle braccia. Questo esercizio aerobico vi permetterà di far crescere subito la frequenza cardiaca per iniziare a sudare.

     

    Jumpin Jack
    Jumpin Jack


    2. Mountain climbers: questo esercizio riprende i movimenti dello scalatore. 
    Partendo dalla posizione per i push up (piegamenti sulle braccia) portare in avanti una gamba piegando il ginocchio e ripetere alternando le gambe. Altro esercizio aerobico che permette l'allungamento dei muscoli delle gambe e potenzia le braccia.

    Mountain Climbers
    Mountain Climbers


    3. Burpees: questo esercizio richiede lo sforzo di tutto il corpo, è un misto di squat, addominali, flessioni e distensioni delle gambe. 
    Si parte da una posizione eretta e in sequenza: rimanere in piedi, scendere in posizione di squat, appoggiare le mani a terra e spingere le gambe indietro come per fare una flessione. FARE LA FLESSIONE. Riportare le gambe in avanti tenendo sempre le mani a terra e risalire nella posizione di squat, concludere con un bel salto allungando le braccia in aria.

    Burpees
    Burpees


    4. Salire le scale: salire e scendere le scale di casa o dove preferite, i glutei ringrazieranno.

    5. Walking lunges (affondi): per questo esercizio è necessario imparare bene la tecnica e le posizione giuste per evitare movimenti sbagliati che potrebbero nuocere alle ginocchia, alla schiena e alle anche, sembrano facili ma se il corpo non è perfettamente in asse insorgono problematiche fisiche. 
    Si parte dalla posizione eretta, si porta in avanti la gamba destra, poi si piega la sinistra così da far arrivare il ginocchio quasi a toccare terra, fate attenzione però: è la gamba rimasta indietro che si piega per prima, non l’altra; quest’ultima arriverà a piegarsi solo di conseguenza.

    Walking Lunges
    Walking Lunges


    6. High knees (corsa a ginocchia alte): correre sul posto tenendo molto alte le ginocchia, aiutatevi posizionando le mani ad un'altezza che reputate giusta e cercate di toccarle. Successivamente potrete anche muovere le braccia durante la corsa portandole in avanti e indietro per dare maggiore slancio.

    High Knees
    High Knees


    7. Frogger (la rana): partendo dalla posizione usata per le flessioni, con un salto portare le gambe in avanti molto vicine alle braccia ma posizionare i piedi all'esterno delle mani. Vi ritroverete nella posizione dello squat con la piccola differenza che le vostre mani saranno incollate al pavimento. Tornare alla posizione iniziale con un altro salto all'indietro per riprendere la posizione di plank (ovvero quella della flessione).

    Frogger
    Frogger


    8. Lateral hops: da una posizione eretta fare dei saltelli a destra e sinistra come se si volesse evitare di calpestare una linea immaginaria a terra.

    9. Jump squat: una combinazione fatale. Iniziare facendo un regolare squat, concentrate tutte le energie e poi fate un salto in alto allungando le braccia in aria cercando di ricadere riprendendo la posizione di squat. L'atterraggio dovrà essere molto controllato quindi il più dolce e lento possibile.

    10. Box step: aiutandovi con una scatola, uno step, o uno scalino, toccare con la punta del piede lo step e con un saltello invertire il piede in sequenza alternata (nel caso in cui non fosse possibile recuperare nessuno dei seguenti ausili, visualizzate uno scalino immaginario e l'esercizio funzionerà lo stesso) 

    Organizzate questi esercizi in sequenza fino al raggiungimento dei 3 minuti e ricordatevi che più sarete costanti e più tempo riuscirete a dedicare a questa sequenza migliori saranno i risultati nel tempo.

    Buon allenamento!

     

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    Benedetta..
    00 15/09/2014 13:06

    rimedi contro l'acne la tintura al timo piu efficace delle creme

    Rimedi naturali efficaci contro l’acne

    State cercando disperatamente dei rimedi naturali efficaci contro il problema dell’acne? Esistono preparazioni erboristiche che potrebbero fare al caso vostro, ottenendo risultati superiori a quelli delle normali creme. Dal vecchio rimedio della nonna costituito dalimone e bicarbonato, passando per l’uso del timo, come certificato qualche tempo fa da una ricerca della Leeds Metropolitan University, che ha testato gli effetti sul batterio che causa questo inestetismo, le soluzioni naturali contro l’acne sono molteplici.


    Tinture di calendula, mirra e timo sono state testate sul Propionibacterium acne, il batterio colpevole dello spiacevole e antiestetico problema alla pelle del viso e, nei casi più gravi, anche del corpo. Il batterio infiamma i pori della pelle e provoca brufoli e macchie. I ricercatori britannici hanno scoperto che il timo in particolare sarebbe più efficace come rimedio antibatterico rispetto al perossido di benzoile, ingrediente usato nella maggior parte delle creme contro l’acne, che può provocare fastidiose controindicazioni come bruciore e irritazione dell’epidermide. Margarita Gomez-Escalada, che ha condotto l’indagine, ha dichiarato: “È vero che sappiamo già che timo, calendula e mirra sono comuni alternative erboristiche ai normali antibatterici, ma il nostro è il primo studio a dimostrare l’effetto reale che hanno sul batterio che causa l’infezione dell’acne”.

    Ci sono altri rimedi arcaici che vengono utilizzati contro l’acne: il più comune è bicarbonato di sodio e succo di limone in una tazza con dell’acqua tiepida, ma non il solo. Ci sono ad esempio le cipolle che hanno proprietà antimicrobiche, e vanno applicate a strisce sui punti infiamamti del viso, oppure in alternativa si può utilizzare anche il succo.Anche il frullato di avocado può essere un efficace rimedio per tamponare i brufoli, in alternativa, per contrastare punti neri, brufoli, cisti sebacee superficiali o cicatrici, tornano utili anche gli oli essenziali: l’olio di lavanda ha proprietà antisettiche ed elimina i batteri, quello di calendula per il trattamento delle macchie o dei rossori lasciati dall’acne, la citronella disinfetta la pelle, la melaleuca riduce gli effetti di bruciore, pruriti e secchezza, infine l’olio di semi di lampone riduce l’infiammazione e il rossore dei brufoli ‘teneri’ che compaiono sul viso.


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    Benedetta..
    00 20/09/2014 17:17

    come eliminare il calcareAnticalcare naturale: L'ACETO



    Molto spesso si evidenziano incrostazioni di calcare vicino a tubi, rubinetti ed elettrodomestici! Questo succede perché l’acqua del rubinetto che arriva nelle nostre abitazioni non è del tutto pura: essa contiene spesso minerali disciolti, come il calcio ed il magnesio ad esempio. È proprio la presenza di tali minerali a far si che il calcare si depositi. Per eliminare il calcare possiamo ricorrere a diversi prodotti in commercio ma spesso contengono sostanze chimiche dannose per l’ambiente. Contro il calcare possiamo attingere a rimedi casalinghi; consentono infatti di ottenere una pulizia ed una brillantezza delle superfici nettamente superiori rispetto a quelle ottenuta con detersivi chimici. A tal proposito vi illustreremo come eliminare il calcarecon rimedi naturali facilmente reperibili in casa.


     


    Perché eliminare il calcare?


    Il calcare provoca intasamento ed ostruzione dei tubi, riducendo così la loro efficienza e peggio, aumentando i consumi di energia. Inoltre danneggia i macchinari domestici.


    Come evitare il formarsi del calcare, la prevenzione


    Un’alta concentrazione di calcare può compromettere il funzionamento degli alcuni elettrodomestici e creare incrostazioni sulle superfici della casa. La soluzione ideale per combattere il calcare sarebbe quella di disporre un decalcificatore collegato all’impianto idrico.
    Per prevenire il calcare su lavelli di metallo, piastrelle e altre superfici lavanili basta usare un panno inumidito con acqua e aceto periodicamente.

    Come eliminare il calcare, rimedi anticalcare fai da te

    È fondamentale rimuovere tempestivamente il calcare, non appena si forma. Se pulite in tempo, le macchie possono essere eliminate molto più facilmente anche con una spazzola con setole. Altrimenti, sarà necessario procedere con uno dei metodi alternativi.
    È possibile eliminare il calcare sfruttando alcune proprietà di determinate sostanze comuni: tra le sostanze più famose per la loro efficacia contro il calcare possiamo citare l’aceto, il limone, l’acido citrico, il pomodoro, il bicarbonato di sodio. Un anticalcare fatto in casa è un prodotto ecologico pertanto il suo impatto sull’ambiente è zero.

    Anticalcare naturale con aceto

    Versate in una bacinella 250 ml di aceto bianco con 500 ml di acqua e mescolate il tutto: rispettate le quantità di dosaggio, se esagerate con l’acqua potrebbe smorzarne l’effetto pulente.
    Una volta disciolto, applicate l’anticalcare naturale con una spugnetta morbida poi lasciate agire per qualche minuto.
    Risciacquate con acqua tiepida usando un’altra spugnetta
    Se l’odore dell’aceto dovesse risultare troppo pungente e quindi fastidioso, basterà lasciare le finestre aperte per qualche minuto.
    Per filtri, griglie del rubinetto e soffioni della doccia con incrostazioni di calcare sarà sufficiente svitarli e immergerli per una notte in una soluzione di acqua e aceto al 50 per cento. Per i casi più estremi basteranno 24 ore in ammollo.


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    Benedetta..
    00 21/09/2014 20:55


    Quali dolci e torte scegliere se si è a dieta?


    Torte adatte a chi è a dieta dimagrante.



    Se si è a dieta ma non si vogliono fare eccessive rinunce, ci sono degli accorgimenti che possono essere utilizzati per non terminare la dieta più affamate e vogliose di prima. Le {#diete} vanno seguite senza rinunce, qualunque dietologo lo afferma, altrimenti ricercherete con ansia, una volta terminati gli stenti, proprio quel cibo di cui sentite la mancanza. E i dolci e le torte non fanno differenza. Bisogna tenere presente che, in ogni dieta che si rispetti, c'è sempre almeno un dolce a settimana. Tuttavia si possono scegliere delle ricette poco caloriche che possono assolvere comunque la loro funzione di essere appaganti e soddisfare il vostro bisogno di dolci, perché il problema con le torte è che contengono molto spesso grassi e zuccheri in quantità. [nggallery id=7147 template=inside] Così, bisogna optare per quelle che contengono meno calorie, escludendo creme e cremine, che seppur gustose, non sono adatte a una dieta dimagrante, mentre lo sono le torte con la frutta, perché contengono zuccheri più facilmente assimilabili, a meno che non faccia una vita troppo sedentaria. Un'ipotesi potrebbe essere, ad esempio, latorta di grano saraceno: è ideale per i celiaci e per chi è intollerante al grano in generale, inoltre non comporta gonfiori addominali e sazia tanto. Si può optare anche per unostrudel di pere, che non contiene burro e richiede un solo uovo da distribuire fino a porzioni per otto persone, e quindi adatto a chi ha problemi di colesterolo alto. Tornando alla frutta, le crostatine ai frutti rossi possono aiutare la dieta, anche perché sono preparate con farina di soia, e bruciano i grassi contenuti nel corpo. Infine, la

     

     

    torta di mele è senza zuccheri aggiunti (a parte il fruttosio, in pochissima quantità, contenuto nella mela), per cui può essere consumata anche dai diabetici. In generale, anche la torta bavarese, se non divorata in grande quantità è ipocalorica, perché contiene frutta, gelatina e un piccolo strato di crema pasticcera. La torta ipocalorica per eccellenza però è la torta paradiso: sono da preferire, se si è a dieta, in generale, tutte le torte con il pan di spagna, invece che con la pasta sfoglia. Inoltre, si può provare a sostituire il burro, che è molto calorico, con lo yogurt, ed evitare, almeno nei primi mesi di dieta alcuni {#ingredienti} che possono essere presenti in gran quantità, come la frutta secca o il cocco. Al posto del burro si può usare anche la ricotta, che alleggerisce molto la torta, sia dal punto di vista delle calorie, che da quello della pesantezza. 
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    Credente
    00 02/10/2014 23:09
    Se non abbiamo pace nel cuore, è difficile che possiamo dare pace ad altri e che molti possano riposare in noi come in una roccia sicura quando viviamo alterati, nervosi, angosciati, senza gioia. Dove non c'è pace è impossibile riposare.

    Oggi verifichiamo come molte persone vivano inquiete, piene di turbolenze, nervose, senza poter dormire, senza ordine, senza allegria. Io stesso a volte sono decentrato, stanco, riversato sul mondo quando perdo la direzione.

    Come non desiderare allora di trovare la pace del cuore? Come non anelare a una pace che ci faccia affrontare la vita senza paura? In realtà è un sogno molto profondo e vero.

     La pace vera che ci dà Dio quando confidiamo e ci abbandoniamo ai suoi progetti.

    Tutti cerchiamo una pace che ci porti a vivere tranquilli con la nostra vita, con le tensioni, con le difficoltà. Una pace che ci faccia affrontare con coraggio le croci della vita.

    Diceva padre Kentenich: “L'uomo soprannaturale marcia con coraggio assumendo di sbagliarsi e di fallire nell'impresa, ma questo errore e questo fallimento eventuali si trasformeranno allora in mezzo esterno per crescere ancor più profondamente nel mondo soprannaturale”.

    Una pace che ci faccia lottare per quello che desideriamo senza angosce. Sapendo che i fallimenti momentanei non ci possono mai togliere l'allegria. Per questo padre Kentenich aggiungeva che è importante l'Eucaristia per vivere con senso, riponendo sempre il nostro cuore in Dio:

    “Nella pratica, ciò che è in concreto davanti a me sono sempre solo 24 ore. Ciò che verrà domani è nascosto nel seno della Provvidenza; ciò che è accaduto ieri è nel seno della misericordia di Dio. Le grazie di cui ho bisogno oggi le ricevo nell'Eucaristia di oggi. Per ciò di cui avrò bisogno domani c'è la nuova Eucaristia di domani in primo piano, al centro”. La pace la troviamo in Dio, ogni giorno, per ogni giorno.

    Riceviamo la pace quando aneliamo a che i nostri desideri corrispondano ai desideri di Dio. Quando desideriamo che i nostri sentimenti siano i suoi, i suoi desideri i nostri e mettiamo da parte le nostre schiavitù.

    Sembra impossibile, possiamo solo chiedere a Maria di modellare il nostro cuore a immagine di quello di Gesù.
     
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    Credente
    00 10/10/2014 20:23

    Consigli per far fronte alle incompatibilità nella coppia
     
    Le differenze di temperamento, quando non sono riconosciute e non ci si lavora sopra, possono provocare gravi conflitti all'interno del matrimonio, arrivando anche a intaccare l'amore.

    Tutti noi possiamo evolvere e imparare a far fronte al nostro temperamento, anche a migliorarlo, ma per far questo abbiamo bisogno di riconoscere dove ci troviamo in questo momento.

    Per evitare il conflitto in una coppia con differenze di temperamento, è raccomandabile:

    - Cercare di conoscere maggiormente le caratteristiche del temperamento dell'altro, per sapere quali sono i sui punti forti e le sue debolezze. In questo modo si può imparare a non attaccarlo sulle debolezze.

    - Non cercare di indovinare ciò che l'altro sta pensando o provando. Ciascuno deve dire chiaramente ciò che sente e pensa.

    - È molto importante che ciascuno abbia spazio per esprimere cosa sente e pensa, ma senza trasformarlo in un monologo, al punto che l'altro non può nemmeno parlare.

    - Ripetere ciò che ha detto l'altro è una buona tecnica di comunicazione. Aiuta a dare maggior chiarezza a quello che si è capito e a evitare i malintesi.

    - Quando una coppia ha differenze temperamentali, la comunicazione assertiva è fondamentale, ovvero i due coniugi devono essere diretti, onesti e rispettosi, senza umiliarsi o giudicarsi a vicenda.

    - Per avere successo nella comunicazione, è importante esprimere chiaramente ciò che si vuole dire, ma anche prestare attenzione a quello che sta dietro a ciò che si dice (atteggiamenti e gesti) e al modo in cui si parla.

    Di fronte ai conflitti già scoppiati nella coppia con differenze temperamentali, bisogna:

    - Tenere in considerazione il fatto che, partendo dai rispettivi punti di vista, entrambi possono avere ragione. È quindi necessario che entrambi possano cedere. In questo modo, il potere non si concentra in colui che crede di aver sempre ragione.

    - Entrambi devono essere disposti a dare il meglio di sé e a non nascondere sentimenti che si possano riempire di veleno e rancore.

    - Se è necessario, è importante esprimere questi sentimenti, dicendo al coniuge quanto si è feriti per una certa situazione in particolare, perché l'altro possa capire cosa si sta provando.

    Quando i problemi e le differenze di temperamento sono manifestati in modo adeguato, attraverso una difesa matura dei propri punti di vista, la coppia inizia a coltivare un atteggiamento di fiducia e speranza in cui i problemi troveranno sempre una soluzione idonea.

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    Benedetta..
    00 21/10/2014 18:06

    7 cibi che non dovreste mai mangiare



    Cibi da evitare
    I popcorn in busta sono tra i cibi da evitare

    La convinzione che tutto ciò che acquistiamo sia sicuro, controllato e non trattato chimicamente ha abbandonato le persone da un po’ di tempo. Molti produttori hanno accantonato laproduzione biologica e sostenibile e l’atteggiamento dominante del momento è, da parte del consumatore, quello di scegliere ciò di cui si è sicuri ammettendo sempre la possibilità che ogni frutto, verdura o carne possa essere stato sottoposto a trattamenti dannosi per la {#salute}.

    Mangiare bene e sano, in realtà, significa proprio questo: avere la garanzia sulla provenienza, sul tipo di coltivazione o allevamento dei cibi che arrivano sulla nostra tavola. Per rispondere a questi dubbi, gli esperti del settore costituiscono una preziosa fonte di informazione e che hanno stilato una sorta di elenco dei cibi assolutamente da evitareper allontanare i rischi per la salute.

    Fredrick Vom Saal, endocrinologo presso l’Università del Missouri, mette in guardia daipomodori in scatola perché, dice, che i rivestimenti delle lattine contengono bisfenolo-A, un estrogeno di natura sintetica legato a diversi disturbi di tipo cardiaco, al diabete e all’{#obesità}, nonché danni alla produzione di sperma e alle uova degli esseri animali. Il consiglio è quello, ovviamente, di scegliere pomodori confezionati nelle bottiglie di vetro o in particolari tipi di scatole come Tetra Pak.

    Il secondo potenziale pericolo è costituito dalla carne dei bovini che sono stati alimentati con granaglie piuttosto che con l’erba. Gli allevatori nutrono i propri animali con mais e soia, per farli più ingrassare più velocemente e prepararli, così, alla macellazione. Ciò implica prezzi più bassi sul mercato ma, purtroppo, anche qualità sempre più scadente. La carne, dunque, risulta povera di beta-carotene, vitamina E, omega-3, calcio, magnesio e potassio. Non mancano invece i grassi saturi che aumentano il rischio di malattie cardiache.

    Joel Salatin, autore di molti libri sull’agricoltura sostenibile, dichiara:

    “Dobbiamo rispettare il fatto che le mucche sono erbivori, e ciò non significa nutrirli di mais e letame di pollo”.

    Che dire dei popcorn cotti nel forno a microonde? Le sostanze chimiche contenute nella parte interna del sacchetto dei popcorn possono causare infertilità, cancro al pancreas, ai testicoli e al fegato. Queste sostanze, tra cui l’acido perfluoroctanoico, evaporano dal sacchetto e si depositano nei popcorn, rimanendo accumulati nel’organismo. Meglio preferire, perciò, la classica cottura in padella e l’aggiunta di fiocchi di burro o altri condimenti per dei popcorn più sani.

    I rischi per la salute sono alti anche con le patate contaminate da diversi agenti chimici presenti nel terreno. Questo perché, vengono trattate con diversi tipi di pesticidi e fungicidi che vengono totalmente assorbiti dalle loro radici. Inoltre, una volta in superficie, le patate vengono nuovamente trattate chimicamente per impedire loro di germogliare. Preferite quelle biologiche.

    Jeffrey Moyer, presidente del National Board Organic Standards, dice senza mezzi termini:

    “Ho parlato con i coltivatori di patate che dicono a bruciapelo che non avrebbero mai mangiato le patate che vendono. Hanno appezzamenti separati dove crescono le patate per se stessi, senza tutte le sostanze chimiche.”

    Il salmone in allevamento è l’ennesima dimostrazione di quanto andare contro natura sia deleterio per l’uomo. I salmoni non sono fatti per nascere e crescere in uno spazio limitato ed essere alimentati con soia e ali di pollo idrolizzate. Risultano, così, più poveri di vitamina D e più dannosi a causa di agenti cancerogeni, diossina e residui di pesticidi. Diffidate dai salmoni con la dicitura di pesca nell’Atlantico, perché sicuramente di allevamento. Cercate, piuttosto, quelli provenienti dall’Alaska.

    Grandi rischi derivano anche dal latte prodotto con ormoni artificiali, visto che i produttori di latte trattano i loro bovini con l’ormone della crescita per incrementare la produzione. Questo tipo di ormone, l’RBGH, aumenta il rischio di infezioni della mammella, nonché di cancro al seno, alla prostata e al colon. Cercate il latte biologico o quello con le etichette che testimonino la produzione senza ormoni artificiali.

    Per finire, alcuni tipi di mele vengono trattati chimicamente affinché non vengano attaccati da insetti e parassiti. Questo perché le mele vengono innestati una per una, in modo che ogni varietà mantenga il suo sapore caratteristico. In questo modo, le mele non sviluppano resistenza a parassiti e vengono cosparse di frequente con pesticidi e sostanze dannose per l’organismo. Preferite, ancora una volta, mele di coltivazione biologica.

    Fonte: Prevention.com


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    Benedetta..
    00 12/11/2014 22:19
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    10 consigli per tenere la casa in ordine e renderla più bella


    Ogni giorno nelle nostre case si combatte una “guerra”, quella contro il disordine. Una battaglia che possiamo vincere  con alcuni accorgimenti che ci aiuteranno a rendere la nostra casa molto più ordinata, efficiente e attraente, ai nostri occhi e a quelli dei nostri ospiti.

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    Ecco 10 trucchi e consigli che vi saranno di aiuto per avere una casa più bella utilissimi anche nel caso in cui stiamo per affittare o vendere casa: infatti, ambienti ordinati e ben tenuti, attraggono tre volte di più l’attenzione rispetto a degli spazi trascurati e mal tenuti.


     - Organizzate la casa in funzione delle vostre attività principali in maniera tale da avere tutto sempre a portata di mano e non dovere rivoluzionare ogni volta un ambiente o un semplice armadietto per trovare ciò di cui avete bisogno tutti i giorni. 


     - Conservate la corrispondenza e i documenti in contenitori appositi: esistono in commercio i classificatori che vi aiuteranno a non avere sparse per la casa carte e bollette.


     - Nella stanza dei bimbi tenete sempre dei “contenitori per il disordine” dentro i quali poter mettere tutti i giocattoli sparsi per la casa o per la stanza senza fare troppa fatica e mantenendo comunque e sempre i giochi a portata di bimbo.


     - In bagno cercate di organizzare tutto in cassetti o in piccoli contenitori così da non avere troppi oggetti sparsi e accumulare polvere.

     Cercate di pulire una stanza al giorno: questo ritmo vi permetterà di avere una casa sempre pulita e in ordine, ponendovi obiettivo raggiungibile e non scoraggiante.

     - Prendete la buona abitudine di fare un check di tutto quello che c’è in casa e di controllare se è possibile regalare o donare qualcosa a qualcuno: non solo libererete spazio prezioso, ma farete anche beneficenza.

    Niente “gioco della torre”: non impilare cose una sopra l’altra, come ad esempio giornali, libri e oggetti vari: oltre a creare disordine crea anche grande confusione.


    Nascondete i fili di tv, pc, dvd ed elettrodomestici vari: esistono in commercio avvolgi-cavi o tubi raccogli-cavi appositamente prodotti per creare ordine anche per la parte tecnologica.

     - Se ancora non lo avete fatto, procuratevi un cesto per i panni sporchi e risolverete il 30% del disordine in casa.

    Per ciascuna stanza della vostra casa trovate il “centro” del disordinee controllatelo tutti i giorni: ad esempio, in camera da letto rifare il letto la mattina vi aiuterà ad avere una stanza sempre in ordine. In cucina poi, non lasciate niente nel lavandino e vedrete che la stanza sarà subito più in ordine.

     


    [Modificato da Benedetta.. 12/11/2014 22:27]
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    Benedetta..
    00 18/11/2014 15:01

    Risparmiare in cucina: dalla spesa al menu

    COME RISPARMIARE IN CUCINA

    Sprechiamo una quantità impressionante di cibo. A partire dalla spesa
    , che non siamo più capaci di fare con criteri ragionevoli, e dalla tavola, da dove il cibo finisce direttamente nella spazzature. 
    Secondo lo studio del Barilla Center for food & nutrition (Bcfn), 
    ogni italiano getta via in media 149 kg di cibo ogni anno, contro i 44 kg dei greci, ma ben al di sotto dei 579 kg degli olandesi.

    La stima di Ipsos e’ che quasi un italiano su cinque (19%) butta via del cibo ogni settimana e l’8% lo fa addirittura ogni giorno. In Usa non andiamo molto meglio: la stima è di uno spreco del 40% del cibo acquistato,  fra i 1.350 e i 2.275 dollari per una famiglia di quattro persone. Secondo la Fao in media 
    ogni consumatore in Nord America ed Europa spreca fra i 95 e i 115 kg l’anno di cibo, mentre gli abitanti dell’Africa sub-sahariana si fermano a 6-11 kg l’anno.

    NUMERI DA CAPOGIRO – Il cibo perso o buttato via in Europa potrebbe nutrire 200 milioni di persone, quello sprecato in America Latina circa 300 milioni, come quello in Africa. Le perdite alimentari nei Paesi industrializzati ammontano a quasi 680 miliardi di dollari, contro i 310 miliardi di dollari nei Paesi in via di sviluppo, che sprecano più o meno la stessa quantità di cibo, rispettivamente 670 e 630 milioni di tonnellate. Ogni anno, i consumatori nei Paesi ricchi sprecano tanto cibo (222 milioni di tonnellate) equivalente all’intera produzione dell’Africa sub-sahariana (230 milioni).

    COSA FINISCE NELL’IMMONDIZIA: Soprattutto frutta e verdure, più radici e tuberi (40-50%) secondo le stime Fao. Un altro 30% è costituito da cereali e un altro 30% da pesce, mentre il 20% e’ composto da semi oleosi, carni e prodotti lattiero-caseari.

    TORNARE A PREPARARE IL CIBO IN CASA – A fronte di questa sequela di numeri inquietanti, c’è un dato positivo. La crisi economica che ci sta flagellando, se osservata nel modo giusto, può aver anche rappresentato un’occasione di crescita della consapevolezza.  “L’autarchia torna in tavola”, come sintetizzato dalla Coldiretti, secondo la quale a fronte di un taglio della spesa per 1,1 miliardi dei prodotti confezionati si registra un boom negli acquisti degli ingredienti base come farina, uova, zucchero e burro, cifre mai registrate da prima nel dopoguerra: l’ aumento è dell’8% per la farina, del 6% per le uova e del 4% per il burro, contro un calo dell’1,5% degli alimentari registrato nella grande distribuzione. Il ricorso al fai da te – sottolinea la Coldiretti – è certamente il frutto dell’esigenza di risparmiare per la riduzione del potere di acquisto ma anche della ricerca di una migliore qualità dell’alimentazione”. Preparare in casa il pane, la pasta, le conserve, lo yogurt o le confetture ed i dolci, oltre a risparmiare garantisce la qualità degli ingredienti utilizzati. Secondo una indagine Coldiretti/Swg un italiano su tre prepara più spesso rispetto al passato la pizza in casa, il 19 per cento più frequentemente fa addirittura il pane, il 18 per cento marmellate, sottoli o sottaceti, il 13 per cento la pasta e l’11 per cento i dolci.

    UN NUOVO STILE DI VITA – Ad incidere c’è anche il nuovo modo di vivere il tempo liberodegli italiani che rinunciano a cinema, teatro e altri svaghi per stare più a casa dove si riscoprono vecchi e nuovi hobby come l’orto o la cucina e si invitano parenti e amici a pranzo o cena piuttosto che andare al ristorante. Gli italiani hanno trascorso ai fornelli in media 56 minuti al giorno nei giorni feriali che salgono ad oltre 69 minuti la domenica o nei giorni festivi, per un totale di oltre sette ore alla settimana. Ma c’è anche un italiano su quattro che ha trascorso il tempo nel giardino o nell’orto a coltivare in proprio di erbe aromatiche, fiori, ortaggi e frutta per sé o da donare agli amici mentre ben 21 milioni di italiani si sono recati nei mercati degli agricoltori di campagna amica per garantirsi alimenti genuini senza affrontare la fatica della zappa.


    [Modificato da Benedetta.. 18/11/2014 15:04]
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    Benedetta..
    00 26/11/2014 22:46
    LegumiQuali cibi sono più ricchi di fibre?

    Legumi misti, una delle maggiori fonti di fibre alimentari.

    Le fibre alimentari sono una delle sostanze più importanti per il corretto funzionamento del nostro organismo; sono costituite dalle parti commestibili dei vegetali che non possono essere digerite nell’intestino tenue e transitano integre nell’intestino crasso.

    Al contrario di quello che si potrebbe intuire dalla definizione, le fibre sono sostanze costituite da veri e propri nutrienti che non devono essere viste come materiali inerti senza nessuna utilità per il nostro corpo, tutt’altro.

    Iniziamo dalla loro classificazione: le fibre vengono generalmente divise due categorie principali, le fibre solubili e le fibre non solubili. Le fibre solubili sono presenti all’interno di frutta e legumi e, contribuendo a formare il gel intestinale, favoriscono e prolungano il senso di sazietà oltre a rallentare l’assorbimento dei glucidi e ridurre il colesterolo. Le fibre non solubili in acqua invece si trovano nella verdura e nei cereali integrali. Contribuiscono al corretto funzionamento dell’intestino e riducono il contatto con sostanze nocive, tossine e batteri.

    Vediamo quali sono nello specifico gli {#alimenti} che ne contengono una maggiore quantità. Iniziamo dai legumi: i fagioli contengono ben 17,60 grammi di fibra per cento grammi totali di prodotto, i piselli 15,70 grammi, le lenticchie intorno ai 14 grammi, i ceci ne presentano invece un valore nettamente inferiore, poco meno di 6 grammi.

    Tra i cereali, il frumento integrale, utilizzato anche per la produzione dei cereali integralida prima colazione, contiene 8,40 grammi di fibre ogni 100, l’orzo 9,20 grammi, la farina di segale ben 14,30, mentre i biscotti a base di farine integrali all’incirca 6.

    La frutta secca come, per esempio, mandorle, pistacchi e arachidi presenta una quantità di fibra compresa tra i 10,60 e i 12,70 grammi. Tra la frutta fresca, invece, la maggior percentuale di fibra si trova nelle prugne e nei lamponi.

    Anche il cioccolato fondente presenta una discreta quantità di fibre (8 g/100 grammi) e, sebbene possa sembrare strano, i pop corn ne contengono ancora di più, ovvero ben 15,10 grammi ogni 100 grammi di prodotto.

    Consumare regolarmente alimenti ricchi di fibre è un valido aiuto per ridurre l’indice di colesterolo, arricchire la flora intestinale, prevenire il {#cancro} del colon e l’ulcera gastrica, nonché ridurre l’assimilazione delle calorie ingerite.

    Riguardo al corretto quantitativo di fibra da consumare giornalmente, la dose raccomandata è di25-30 grammi. È importante non scendere troppo al di sotto di questo valore né, al contrario, esagerare con la loro assunzione: il consumo eccessivo può infatti rendere difficoltoso l’assorbimento di acido fitico, selenio, zinco e altri minerali.


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    Benedetta..
    00 12/12/2014 14:41

    I tanti benefìci della soia

    La soia è un legume originario dell’Asia molto utilizzato sia per via della sua grande versatilità che per le sue virtù.

    La soia è  utile per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, per contrastare l’insorgenza di patologie cardiovascolari e nervose. Ricca di sali minerali, come il ferro, il potassio ed il fosforo ma contiene anche alte percentuali di fibre che la rendono adatta a chi soffre di stipsi. Le fibre contenute nella soia sono indispensabili per ridurre l’assorbimento, a livello intestinale, degli zuccheri e dei grassi ma anche per il loro effetto saziante. Buone anche le vitamine, in particolare quelle del gruppo B e la vitamina E.

    Dalla soia si ricava una bevanda vegetale, spesso aromatizzata, chiamata “latte di soia”, la lecitina, la farina e i formaggi molto richiesti da chi segue un’alimentazione vegetariana. L’elenco dei prodotti ricavati dalla soia comprende persino i germogli che possono essere prodotti anche con metodi casalinghi.

    Il “latte di soia” è un alimento molto indicato anche per chi soffre di intolleranza al lattosio o per chi soffre La soia controlla la linea, abbassa il colesterolo e mantiene in salute di ipercolestrolemia perchè non contiene grassi di origine animale. Il tofu invece è certamente uno dei prodotti più noti; si tratta di un formaggio vegetale ottenuto cagliando il “latte di soia” con vari ingredienti.

    Secondo numerosi studi, un consumo regolare di questo legume, può aiutare a prevenire alcune forme tumorali, come quelle a carico del colon, della mammella e del fegato. La soia è un valido supporto per le donne in menopausa perchè contiene dei fitoestrogeni naturali molto simili a quelli prodotti dall’organismo umano; non a caso, la popolazione femminile orientale accusa in percentuale piuttosto bassa i sintomi legati alle modificazioni ormonali, come le vampate di calore e l‘irritabilità. Proprio queste caratteristiche rendono questo cibo ideale anche per le donne che soffrono di mestruazioni irregolari o dolorose.

    Gli estrogeni vegetali forniscono un sostegno anche contro i carcinomi femminili determinati dai nuovi assetti ormonali. Questo legume ha un’alta percentuale di proteine, di grassi insaturi e buoni, come quelli omega 9 e di vitamine; contiene anche la lecitina che influisce positivamente da un punto di vista neurologico. La lecitina ha compiti fondamentali come il contrastare il colesterolo, favorendone i processi di eliminazione da parte del fegato e dell‘intestino.

    I grassi che sono maggiormente rappresentati in questo legume sono quelli benefici, ossia gli insaturi; questi sono utili per la salute delle arterie e di tutto l‘apparato circolatorio.

    Per via delle innumerevoli proprietà benefiche, la soia viene consigliata a chi è in là con gli anni ma anche ai ragazzi inLa soia controlla la linea, abbassa il colesterolo e mantiene in salute  fase di sviluppo perchè ricca di proteine, fibre e sali minerali ma povera di grassi; inoltre, è ottima per combattere l’astenia, la stanchezza e per contrastare l’osteoporosi. La soia deve essere inserita all’interno di una dieta variata ed equilibrata e non può essere considerata una sostituzione dei cibi di origine animale.

    Dalla soia viene estratto un olio leggero, con alte percentuali di omega 3 e di vitamina B6 ed E; questo è ideale per cucinare ma anche per condire. Fra i pregi di questo alimento rientra un indice glicemico basso, caratteristica che la rende consigliabile anche a chi soffre di glicemia alta.


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    Benedetta..
    00 30/12/2014 18:51
    Cari amici, siamo ormai quasi giunti al termine di questo anno, e forse potrebbe essere opportuno qualche cambiamento, oltre che per migliorarsi spiritualmente, anche materiale e che al contempo consenta di risparmiare.  
    Ecco una idea che vale la pena di considerare.  


    Lampadine a LED: quanto si risparmia in bolletta
    e come sceglierle

    Lampadina a incandescenzaSe state cercando un modo per risparmiare sulla bolletta dell’elettricità (anche in vista dei recenti aumenti), è bene ricordare che oltre ai grandi elettrodomestici, un costo non indifferente può arrivare dal tipo di illuminazione presente in casa. Se si utilizzano ancora vecchie lampadine a incandescenza (ormai fuori produzione) questo è il momento giusto per sostituirle con lampadine a basso consumo energeticofluorescenti o a LED. Il risparmio è assicurato e la spesa complessiva per l’acquisto di questi prodotti è scesa negli ultimi anni (il costo della sostituzione viene quindi ammortizzato sulla bolletta in breve tempo).

    Oggi dedichiamo questo spazio unicamente alle lampadine a LED (Light Emitting Diode), con un elenco di tutti i vantaggi che porta l’utilizzo di questo tipo di tecnologia:

    • Confrontato con fonti di illuminazione tradizionali il risparmio ottenuto utilizzando l’illuminazione a LED è di circa il 93% rispetto alle lampade ad incandescenza; -90% rispetto alle lampada alogene; – 66% rispetto alle lampade fluorescenti.
    • Durata nel tempo: una lampadina a LED mantiene la maggior parte della sua luminosità anche dopo un utilizzo di oltre 50mila ore. La vita media di una lampadina a incandescenza è invece calcolata in 1.000 (1.500) ore e di una fluorescente a circa 6mila ore. In pratica, se si usasse una lampadina a LED per circa 8 ore al giorno, tutti i giorni, non avrete più bisogno di sostituirla per circa 16/17 anni.
    • Non inquinano. Le lampadine a LED rispetto a quelle a incandescenza o alle fluorescenti, non contiene nè gas nocivi nè sostanze tossiche.
    • Nessuna emissione di raggi ultravioletti, normalmente dannosi per l’uomo se vi si espone per lungo tempo, nè di raggi infrarossi. Proprio la mancanza di emissioni di raggi U.V. permette di usufruire di un altro vantaggio: quello di non attirare la maggior parte delle specie di insetti sensibili agli ultravioletti).
    • Ridotta emissione di calore: la temperatura dei LED raramente è superiore ai 50° C e l’involucro è normalmente in grado di controllare il calore generato e di smaltirlo verso dissipatori esterni.  Questa caratteristica rende possibile l’installazione delle lampade a LED anche su materiali che temono l’eccessivo calore, come il legno e la plastica.
    • Nessuna manutenzione.
    • Compatibilità con tutti gli attacchi: non è quindi necessario effettuare manutenzioni dell’impianto elettrico, basterà scegliere semplicemente il modello di lampadina specifica e collegarla. Sarà così subito pronta all’utilizzo.
    • Nessun tempo di avvio: la luce a LED è immediatamente disponibile in tutta la sua luminosità dallo stesso istante in cui la accendiamo (uno dei vantaggi rispetto alle lampade a fluorescenza).

    Etichetta energetica lampadineCome scegliere una lampadina a LED. Un errore tipico, di quando si sta per scegliere una lampadina a LED da acquistare, è quello di cercare l’indicazione dei Watt. Quella che va ricercata è invece laluminosità (espressa in Lumen): a parità di Lumen infatti è differente il consumo a seconda del tipo di lampadina (non è detto che a parità di Watt si abbia la stessa intensità di luce). Questo serve per capire che scegliendo bene una lampadina a LED in base ai Lumen, si può risparmiare ancora di più. Se confrontiamo ad esempio due lampadine fluorescenti, una da 10 Watt e l’altra da 13 Watt di una nota marca presente da anni in questo settore, scopriamo che la prima ha un flusso luminoso di 600 Lumen, la seconda di900. Se si sceglie una lampadina a LED ad esempio da 10.8 Watt – di una nota marca coreana – scopriamo che il suo flusso luminoso è di 810 Lumen. In pratica, con un consumo minore di Watt si può avere una lampadina a LED con un flusso luminoso molto simile alla fluorescente di maggiore wattaggio (ricordando anche che si inquina di meno e la durata delle lampadine a LED è superiore alle altre tipologie).

    Va data molta attenzione ai Lumen anche per un motivo molto semplice: nel tempo i nuovi modelli di lampadine a LED sono nettamente migliorati anche da questo punto di vista, garantendo un numero sempre maggiore di Lumen per Watt. In pratica, con la giusta attenzione all’etichetta del prodotto, si potrà scegliere il modello che fornisce il minor consumo e il minor costo d’acquisto.

    Le principali marche disponibili sul mercato. Da Philips a Osram, passando perSamsung, sono molti i produttori di lampadine a LED presenti sul mercato italiano, con un’ampia gamma di prodotti tra cui scegliere. Abbiamo estrapolato alcuni modelli con attacco E27 a “bulbo” (con avvitatura classica per intenderci, quella maggiormente utilizzata nelle case degli italiani) presenti sul mercato e verificato i Lumen (flusso luminoso) e il consumo in Watt (di seguito, in ordine alfabetico).

    Lampadine a LED

    • IKEA Ledare: lampadina a LED da 400 Lumen, con consumo di soli 7.5 Watt (tonalità luce: bianco caldo). Paragonabile ad una lampadina a incandescenza da 40 Watt.
    • Osram – Parathom Classic A advanced 60 320°: lampadina a LED da810 Lumen, con consumo di soli 12 Watt (tonalità luce: bianco caldo). Paragonabile ad una lampadina a incandescenza da 60 Watt.
    • Osram – Parathom Classic A advanced 75 320°: lampadina a LED da1055 Lumen, con consumo di soli 14.5 Watt (tonalità luce: bianco caldo). Paragonabile ad una lampadina a incandescenza da 75 Watt.
    • Panasonic LDAHV6L27CGEP: lampadina a LED da 470 Lumen, con consumo di soli 6.4 Watt (tonalità luce: bianco caldo). Paragonabile ad una lampadina a incandescenza da 40 Watt.
    • Panasonic LDAHV9L27MEP: lampadina a LED da 638 Lumen, con consumo di soli 9 Watt (tonalità luce: bianco caldo). Paragonabile ad una lampadina a incandescenza da 50 Watt.
    • Philips – Lampadina LED Standard da 8 Watt: emissione luminosa da 600 Lumen, con consumo di soli 8 Watt (tonalità luce: bianco caldo). Paragonabile ad una lampadina a incandescenza da 48 Watt.
    • Philips – Lampadina LED Standard da 9.5 Watt: emissione luminosa da 806 Lumen, con consumo di soli 9.5 Watt (tonalità luce: bianco caldo). Paragonabile ad una lampadina a incandescenza da 60 Watt.
    • Samsung SI-I8W061140EU: lampadina a LED da 490 Lumen, con consumo di soli 6.5 Watt (tonalità luce: bianco caldo). Paragonabile ad una lampadina a incandescenza da 40 Watt.
    • Samsung SI-I8W121140EU: lampadina a LED da 810 Lumen, con consumo di soli 10.8 Watt (tonalità luce: bianco caldo). Paragonabile ad una lampadina a incandescenza da 60 Watt.
    • Verbatim Lampa LED Classic A 7.3W: lampadina a LED da 480 Lumen, con consumo di soli 7.3 Watt (tonalità luce: bianco caldo). Paragonabile ad una lampadina a incandescenza da circa 40 Watt.
    • Verbatim Lampa LED Classic A 10W: lampadina a LED da 820 Lumen, con consumo di soli 10 Watt (tonalità luce: bianco caldo). Paragonabile ad una lampadina a incandescenza da circa 60 Watt.

    Come facilmente riscontrabile anche tra i prodotti segnalati qui sopra, da un modello/produttore all’altro, allo stesso consumo di Watt può corrispondere una maggiore o minore luminosità della lampadina. Questo parametro, insieme al prezzo di acquisto, vi permetterà di scegliere il modello che vi garantisce il maggior risparmio. Se state valutando di rinnovare l’illuminazione interna della vostra casa, ora avete qualche informazione utile in più.


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    Benedetta..
    00 19/01/2015 11:08
    dieta
    La dieta vegetariana può aiutare il cuore

    Seguire una dieta vegetariana potrebbe rappresentare il modo ideale di alimentarsi per proteggere la propria salute. Nello specifico,abbassa il rischio di morte prematura e può significativamente ridurre il pericolo di subire un attacco cardiaco o di ammalarsi dipatologie legate al cuore.

    È quanto viene reso noto attraverso un recente studio condotto presso l’Università di Oxford e pubblicato sul Journal of Clinical Nutrition, con l’autrice Francesca Crowe che ha spiegato come il rischio di morte o di ospedalizzazione per una patologia al cuore sia più basso del trentadue percento tra i vegetariani rispetto a coloro che seguono una dieta alimentarecon carne e pesce.

    «La maggior parte dei benefici della dieta vegetariana sulla salute è causata dagli effetti sul colesterolo e sulla pressione sanguigna. Ciò dimostra che la dieta vegetariana contribuisce in maniera determinante alla riduzione di fattori di rischio importanti per la salute del cuore e possiede un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie cardiache».

    Pizza vegatariana
    Pizza vegatariana con funghi, melanzane, carciofi e olive.

    Il filosofo Plutarco sosteneva ne “I dispiaceri della carne”, uno dei primi manifesti delvegetarianesimo, che l’errore del mangiarecarne risiedeva in un disprezzo, in una disattenzione verso la vita, e che si doveva porre fine a questa barbarie, segno del fallimento dell’uomo nei confronti del suo rapporto con gli animali, che non hanno voce e sono alla sua mercé.

    Adesso però arriva anche un dettaglio della scienza, non solo della filosofia: la carne fa male. Ad affermarlo è l’illustre clinico Umberto Veronesi, che ha spiegato come la carne sia uno dei fattori responsabili di alcuni tipi di tumore, come il cancro al colon, dovuto al consumo eccessivo di carne, appunto. E se non mangiamo carne, cosa mangiamo?

    L’alternativa c’è ed è tangibile: il vegetarianesimo. Al contrario di chi sostiene che abbiamo bisogno di qualunque tipo di cibo, il vegetarianesimo è basato sul concetto che si può ricreare una dieta che comprende tutte le sostanze nutritive, riuscendo a fare a meno della carne e del pesce. Intanto, basti pensare che la carne fa aumentare i livelli di colesterolo cattivo e di acidi grassi saturi, ostruendo le arterie. 

    Ci sono persino dei medici vegani che sostengono che la loro alimentazione, se ben controllata, consente di assumere tutte lesostanze nutritive necessarie al fabbisogno giornaliero, persino nell’alimentazione dedicata ai bambini. Il problema sembrerebbe assumere le proteine, che sono comunque contenute in latte, formaggio, uova, legumi. Anche se c’è chi sostiene che i vegani traggano proteine e vitamine da un certo umore di origine umana, e qualcuno (ufficiosamente) ammette anche che sia vero, ma solo per amore.

    Ma, scherzi a parte, a molti alimenti si può trovare un sostituto, come il latte, che può essere “scambiato” con il latte di soia, che contiene fosforo, zolfo, magnesio, ferro e iodio: la soia è disponibile anche in bocconcini da cucinare come si trattasse di carne, e in versione liquida è persino un ottimo sostituto del sale per gli ipertesi.

    Tra gli altri alimenti ricchi di proteine e vitamine, ci sono i fagioli azuki, il seitan, il tempeh e il quinoa. Il problema maggiore per un vegetariano o un vegano, benché forte delle proprie idee, è però il pregiudizio che, soprattutto al Sud, accompagna questa scelta di vita. Basta andare avanti con la propria scelta


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    Benedetta..
    00 09/02/2015 15:18
    Frutta
    Frutta cotta: consigli su come prepararla.


    Una motivazione è ovvia: la pasticceria è un’arte di trasformazione e affinché la frutta possa accedere al rango di dessert è necessario intervenire a livello scenografico e culinario.

    Una ragione meno evidente è legata al mutamento stagionale e ai riflessi che esso induce sugli appetiti e le emozioni del gusto. In effetti, se è vero che anche la frutta estiva viene spesso cucinata, la cottura di fichi, pesche, ciliegie e albicocche proviene originariamente datecniche di conserva, concepite per riproporre il gusto del frutto durante la stagione fredda. Queste ricette si sono poi evolute in raffinate elaborazioni pasticciere che sembrano forzare l’inclinazione naturale del frutto. D’estate, mentre la cucina predilige istintivamente le preparazioni più semplici e leggere (carni crude o grigliate, pesce lesso o al vapore, verdure in pinzimonio o in insalata), la frutta andrebbe colta nella sua immediatezza, nella piena maturazione dei sapori e mangiata fuori pasto.

    Solo nella stagione fredda la cottura della frutta s’accorda invece con un’intima propensione del gusto: con il sopravvenire dell’autunno e l’irrigidirsi del clima tutta la cucina si fa più riflessiva, abbandonando la spontaneità dei sapori per arricchire i gusti di sfumature ricche e complesse. La pasticceria non fa eccezione.

    In effetti, una volta cotta la frutta cambia registro tattile, intanto può essere servita calda e perde la testura caratteristica della polpa cruda. Il gusto, pur prescindendo dall’impiego di agenti aromatici e dolcificanti, acquista tonalità zuccherine che non hanno riscontro a crudo, in una metamorfosi accentuata dall’impiego di salse, sciroppi, spezie (tipicamente chiodi di garofano, vaniglia e cannella), vini o liquori.

    Chef Alessandro Circiello

    Quanto alle indicazioni di metodo, si riassumono nella regola aurea della cucina di rispettare le leggi dell’equilibrio. Detto altrimenti, occorre far risaltare le vocazioni intrinseche del frutto senza snaturarne la fragranza: come alle carni rosse e alle bianche non possono convenire le stesse salse, anche per la frutta si tratterà di scoprire armonie riposte. Così, al gusto intenso delle prugne e dei datteri s’intonano vini liquorosi di gran temperamento, un Porto per esempio. La pera, non altrettanto aggressiva, scende invece di un tono nella scala del gusto, benché la sua spiccata fragranza le consenta di reggere magnificamente la cottura in un vino rosso.

    Con la mela ci si deve invece limitare ai vini bianchi o agli sciroppi (le si addicono soprattutto quelli aromatizzati con vaniglia, cannella, scorza di arancia o di limone). È squisita anche cotta in forno spolverizzata di zucchero: mentre la polpa cuoce, la buccia caramella leggermente sotto l’effetto del calore.

    Una cattiva abitudine porta a prolungare la cottura della frutta oltre il dovuto: va invece ricordato che, esattamente al pari della verdura, anch’essa va cotta senza che la polpa si sfaldi (a tal fine è preferibile adoperare mele e pere dalla polpa soda e compatta, poco sugose come le pere William o le mele Golden).

    Va infine segnalata la singolare sintonia che sussiste tra frutta cotta e frutta secca: in effetti, anche l’essiccazione sviluppa un’evoluzione del gusto che ne esalta “il tenore zuccherino”.


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    Benedetta..
    00 24/02/2015 20:09
    Vi condivido questo articolo che contiene alcune idee utili per arrotondare il proprio stipendio.
    1. Affitta una camera, garage o posto auto

      Se hai qualcosa che non usi, e vuoi mettere insieme qualche soldo in più, puoi provare ad subaffittarlo. Per esempio, una camera in più, un garage o un posto auto che al momento non utilizzi. Ricordati che dovrai aggiungere questi guadagni alla tua dichiarazione dei redditi.

      Per subaffittare una camera, ci sono diversi siti come Easystanza e Bedycasa se si cerca un coinquilino regolare.

      Oppure esistono siti come AirBnB e Wimdu per avere qualcuno occasionalmente. Può essere un modo per mettere insieme dei soldi in più al mese, ma anche per avere compagnia.

      Per questa attività in Italia non è richiesta l’apertura della partita IVA, ne’ l’iscrizione alla Camera di Commercio. L’unica prescrizione è la sospensione dell’attività per almeno tre mesi all’anno, non necessariamente consecutivi. Nessuna legge impedisce di ospitare una persona a casa propria in cambio di un compenso (art. 8-1 della convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali).

      Se abiti una zona con pochi parcheggi e hai un garage o un posto auto disponibile, puoi provare ad affittarlo. Garage in affitto fa’ proprio questo.

      Affitta la tua casa per un film, una pubblicità o un’evento. Non c’è bisogno di possedere un palazzo per affittarlo, tutti i tipi di casa possono essere affittati – dipende solo dalle necessità di chi cerca. Locationset è una delle società che fornisce questo servizio.

      Si possono guadagnare anche diverse migliaia di euro al giorno, ma dipende molto dal tipo di uso che ne viene fatto, dalla durata e dal tipo di spazio messo a disposizione. E’ difficile essere scelti, ma sicuramente sarebbe bello anche potersene vantare con gli amici!

    2. Guadagnare col cashback

      I siti di cashback ti danno una percentuale sui loro guadagni dovuti al tuo traffico internet. Sono principalmente usati per avere rimborsi se si compra qualcosa da certi siti, ma alcuni siti di cashback offrono compensi anche solo per aver fatto delle ricerche su alcuni motori di ricerca o essersi fatti fare un preventivo.

      Leggi la nostra guida sul Cashback. Tra le idee per guadagnare proposte qui, e’ una delle migliori. Assolutamente da provare!

    3. Vendere fotografie

      Se sei un fotografo particolarmente bravo, puoi mettere le tue foto su IStockPhoto per venderle. Non si fanno montagne di soldi, ma se le pubblicizzi anche altrove e sei bravo, può essere un modo di guadagnare qualcosa con poco fatica.

    4. Pubblicità su un sito internet

      Se hai un sito internet puoi aggiungere Adsense di Google o Associates di Amazon al tuo sito e farti pagare ogni volta che qualcuno clicca sulla pubblicità. Per guadagnarci bisogna avere molto traffico sul sito, ma non costa niente aggiungerli, quindi può essere una cosa da provare.

    5. Rispondi ai sondaggi

      Rispondere ai sondaggi può essere un’altra idea per guadagnare qualche soldo. Leggi la nostra guida per partecipare a i sondaggi a pagamento.

    6. Partecipa ai focus groups

      I focus groups sono organizzati da alcune aziende per ricevere opinioni dai consumatori sui propri prodotti. Si tratta di partecipare di persona, dare opinioni, assaggiare o provare dei prodotti, rispondere a domande inerenti a prodotti o servizi, e tornare a casa con 20 euro o più in tasca. Leggi la nostra guida sui focus groups retribuiti.

    7. Modelli per parrucchieri

      Si può partecipare a casting per parrucchieri. Se si è selezionati e se si accetta il taglio e colore di capelli che viene proposto, si riceve un taglio e colore gratuito e un piccolo pagamento.

    8. Essere un mystery shopper

      Si può farsi pagare per frequentare i propri punti vendita di alcuni marchi, fingersi clienti e poi fare un rapporto alla direzione  sul comportamento dei commessi, sulla pulizia dell’ambiente, ecc. MysteryCustomer.it è un sito che offre questo tipo di servizio.

      Può essere un lavoretto molto divertente per gli amanti dello shopping, e alcune volte è richiesto di comprare prodotti specifici che poi si possono tenere. Il pagamento varia molto da società a società.

    9. Partecipa a concorsi

      Partecipare a concorsi può essere un hobby. Se si partecipa in modo sistematico, efficiente ed efficace, si hanno maggiori probabilità di vincere. Non si vinceranno sempre soldi, ma anche altre cose. Ce ne sono moltissimi a cui si può partecipare senza dover fare nessun acquisto. Leggi la nostra guida sulla partecipazione ai concorsi.

    10. Lavora da casa

      Esistono siti dove ditte e privati possono pubblicizzare dei piccoli lavori di cui hanno bisogno con un prezzo, e si può lavorare come freelance. Uno tra questi è  Peopleperhour.

      C’è un’asta per assegnare il lavoro e bisogna pagare una percentuale se si vince l’asta, cioè se si è selezionati. I prezzi variano molto. Innocentive e IdeaConnection sono simili ma molto più tecnici quindi bisogna avere le competenze giuste. Se si hanno, però, pagano molto bene.

      Un’altro sito interessante per guadagnare piccole somme (5 Euro, per essere precisi) èCinquee. Si possono offrire e comprare servizi di tutti i generi, rigorosamente per 5 Euro. Spazia dai servizi online ai servizi locali come dogsitter.

    11. Scrivi articoli per blog

      O2O gestisce diverse piattaforme che necessitano di articoli. E’ possibile iscriversi e avere l’opportunita’ di scrivere articoli a pagamento sugli argomenti piu’ disparati.

    12. Scrivi recensioni

      Su Ciao.it e’ possibile essere pagati per recensioni utili per gli utenti, se segnalate come remunerative. Non abbiamo provato – se lo fate diteci se funziona bene.

    13. Vendi  o ricicla i tuoi vecchi cellulari

      Leggi la nostra guida per vendere o riciclare i vecchi cellulari. Puoi ricevere un pagamento per un vecchio cellulare anche se non funziona più. Leggi la nostra guida per vendere o riciclare cellulari usati. Tra le idee per guadagnare, e’ quella piu’ semplice anche se dipende da quali vecchi cellulari avete nel cassetto.

    14. Vendi libri o altri oggetti inutilizzati

      Amazon e eBay sono ottimi siti per vendere l’usato. A seconda dell’oggetto che vuoi vendere, confronta l’offerta dei due siti per decidere quale usare in quell’occasione, e il prezzo delle commissioni. Amazon ha una sezione particolarmente interessante, Logistica di Amazon, per la vendita di libri se non si ha il tempo di gestire la compravendita personalmente.


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    00 02/03/2015 12:26
    Conselhos de 3 santasConsigli di tre grandi sante
     
    All'inizio di ogni tappa, le persone in genere si prefissano alcuni obiettivi da raggiungere nel corso del periodo. Per la vita spirituale, proponiamo anche una meta, e a questo scopo non c'è niente di meglio che prendere come modello tre consigli di tre grandi sante della Chiesa:
     
    Santa Teresa di Gesù, Santa Caterina da Siena e Santa Teresa di Lisieux, seguendo le indicazioni tratte dall'opera Doctoras de la Iglesia di padre Antonio Royo Marín.

    Il primo consiglio viene da Santa Teresa d'Avila, che è riuscita a progredire spiritualmente in modo straordinario pur non avendo direttori spirituali soddisfacenti. All'epoca in cui visse si credeva che quando la persona cresceva spiritualmente dovesse mettere da parte la riflessione sull'umanità di Cristo, la sua Passione e quanto Egli ci ha amati; insomma, la meditazione concreta sul Vangelo. L'idea era che quanto più alto era il livello di vita mistica, maggiore doveva essere la contemplazione della Trinità.

    Santa Teresa di Gesù, come grande Dottore, ha notato l'errore insito in questo tipo di pensiero. Per lei, in tutte le tappe del cammino spirituale è imprescindibile la meditazione sull'umanità di Cristo. Egli è la Via. Nella sua opera
     
     
     Cammino di Perfezione, insegna alle monache a utilizzare le immagini di Cristo crocifisso, piagato, e a partire dall'immagine a meditare sul grande amore che Dio ha per l'umanità.

    Il primo punto, quindi, è guardare alla Passione di Cristo, guardare all'Amore incarnato, concreto, reale, storico con cui Dio ha amato gli uomini e su questo basare il proprio edificio spirituale, come insegna San Giovanni: “In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati” (1 Gv 4,10). La morte di Cristo sulla Croce è la realtà concreta dell'amore di Dio.

    L'edificio spirituale di molte persone crolla perché dimenticano questo primo punto: Dio ha amato l'umanità e ciascuno per primo. E questo amore non è una teoria, ma una realtà che si è fatta carne nell'umanità di Cristo. Il primo passo è quindi fare il fermo proposito di avere la croce di Cristo davanti agli occhi in ogni momento. “Gesù, amore incarnato, piagato per me”, appropriandosi di questa certezza: “Io sono stato amato di amore infinito, senza difetto. Non sono più una vittima, non ho bisogno di mendicare l'amore altrui”.

    Il secondo punto viene da Santa Teresina del Bambin Gesù. Si tratta di come rispondere all'amore di Dio. Di fronte ai grandi santi, alcuni reagiscono con scoraggiamento, perché queste grandi anime rendono irraggiungibile l'ideale della santità; altri fanno di questi santi dei modelli e cercano di imitarli, desiderando una santità uguale alla loro.

    La Piccola ha avuto la sua intuizione fondamentale percependo che esistono anime, grandi santi, grandi uomini e donne scelti da Dio, un'élite spirituale che la stragrande maggioranza dell'umanità non riuscirà mai ad imitare. A suo avviso, esiste però anche un'altra famiglia: quella delle Piccole Anime, nella quale ella si vedeva inclusa pur essendo una grande anima.

    Nella sua dottrina, la santa afferma che anche le piccole anime possono amare Dio: non nel modo eroico in cui lo fanno i grandi santi, ma in modo ordinario, comune. Tutti sono chiamati a trasformare ciascuno dei piccoli atti della vita in amore per Dio. Offrire TUTTO a Gesù, il bene e il male, la gioia e la tristezza, la soddisfazione o la frustrazione, tutto per amore di Gesù. Santa Teresina ha trasformato tutti i piccoli atti ordinari della sua vita in amore, e per questo è stata straordinaria nell'ordinarietà in cui ha vissuto l'amore per Gesù.

    Questo è il secondo punto: ricambiare colui che ha amato per primo. Questo insegnamento ha il grande vantaggio di portare la religione nella vita quotidiana, di modo che nessun abbia più bisogno di aspettare la data del martirio per compiere qualsiasi atto eroico di amore per Dio. Tutti possiamo amarlo da ora, subito. È per questo che Santa Teresina, pur avendo sofferto molto per la malattia del padre e per la propria, ha dimostrato di essere una donna dalla grande maturità spirituale pur avendo solo 24 anni. Il suo cammino spirituale è stato impressionante: da bambina coccolata, immatura e vittimista è stata trasformata da Dio in una grande santa. Ricambiare l'amore di Colui che ci ha amati per primo.

    Il terzo punto viene da Santa Caterina da Siena, laica terziaria che non ha mai vissuto in un convento; era nubile ma non monaca nel senso tecnico della parola. Pur se analfabeta, scrisse molte lettere al papa, che si trovava ad Avignone, convincendolo a riprendere il suo posto nella Chiesa, e quindi in un certo senso ha cambiato il destino della Chiesa stessa.

    Con i suoi gesti, la santa ci insegna una cosa molto importante: la conversione dei peccatori deve essere cercata da tutti, il che ci rende tutti apostoli. In lei si comprende ciò che insegna San Tommaso d'Aquino, secondo il quale l'amore può avere vari oggetti. L'oggetto materiale dell'amore può essere Dio, la propria persona o perfino i miliardi di persone della Terra, i santi, gli angeli, ecc. Tutti possono essere amati. La carità, l'amore, ha tuttavia un solo oggetto formale: Dio. Amare Dio per Dio, amare il prossimo per amore di Dio, amare se stessi per amore di Dio. Egli è la modalità con la quale si deve amare. La vita di apostolato, il sacrificio, la predicazione, la richiesta di conversione per i peccatori deve avere quindi come punto centrale l'amore per Dio. Solo così avrà senso.

    Avere sempre davanti agli occhi l'amore di Dio incarnato e la croce di Cristo, ricordandosi del fatto che Egli ci ha amati per primo, è dunque il primo obiettivo. Il secondo è rispondere a questo amore nei piccoli gesti e negli atti ordinari quotidiani, il terzo è essere missionari portando altri a Dio, spinti a dare maggior gloria a Dio, facendo come un atto d'amore nei suoi confronti, riportando i suoi figli a casa. Ecco i passi che si possono dedurre dalle lezioni dei tre grandi Dottori che ci offrono un progetto spirituale.

    Chi accetta la sfida?

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    Benedetta..
    00 21/03/2015 17:48
    GLI ALIMENTI CHE ACCELERANO IL METABOLISMO 


    Accelerare il metabolismo significa digerire e assimilare
    in modo nettamente più efficace gli alimenti,
    evitando di ingrassare.

    Ecco alcuni degli alimenti che possono svolgere questa azione nel nostro organismo:


    1 Peperoncino

    Il peperoncino stimola la peristalsi e favorisce sia il transito intestinale sia l’evacuazione.

    2. Tè verde

    Il tè verde, fra le sue tantissime proprietà benefiche, possiede anche quella di accelerare il metabolismo.

    3. Acqua

    L’acqua accelera il metabolismo attraverso il meccanismo della termogenesi, ossia il dispendio energetico indotto dalla sua ingestione.

    4. Carciofo

    Il carciofo favorisce la digestione e agisce sul metabolismo lipidico.

    5. Carota

    La carota, affinché possa aiutare il metabolismo, va consumata cruda. Risulta essere ottima anche per l’enorme apporto di fibre.

    6. Sedano

    Il sedano è ricchissimo di fibre e aiuta ad accelerare il metabolismo.

    7. Ravanelli

    I ravanelli, oltre a velocizzare il proprio metabolismo, sono un prezioso alleato per il benessere del fegato.

    8. Broccoli

    I broccoli, piante appartenenti alle crucifere, sono in grado si stimolare il metabolismo.

    9. Agrumi

    Gli agrumi sono in grado di bloccare lo sviluppo dei radicali liberi, che rallentano il metabolismo.

    10 Mele

    Le mele non sono solo in grado di intervenire sul metabolismo ma possono anche attenuare il senso della fame.

    11 Frutta secca

    La frutta secca aiuta a bruciare grassi e a riattivare il metabolismo.

    12. Lenticchie

    Le lenticchie sono in grado di fornire all’organismo tutti gli amminoacidi di cui ha bisogno.

    13 Pepe nero

    Il pepe nero, come l’acqua, ha proprietà termogeniche (la termogenesi è il dispendio energetico indotto dalla sua ingestione)

    14 Cereali integrali

    I cereali integrali sono ricchi di fibre utili per accelerare il metabolismo.







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    00 06/04/2015 22:52

    Consigli per la mantenere sotto controllo l'ipertensione


    Cura ipertensione



    In figura è rappresentata una semplice scala che descrive l'approccio terapeutico standard da seguire in caso di ipertensione.

    Nella maggior parte dei casi tale malattia insorge in una forma lieve che, se non viene curata, tende ad aggravarsi nel corso degli anni. Una diagnosi precoce è quindi estremamente importante anche perché consente di tenere sotto controllo l'ipertensione senza dover ricorrere a farmaci.

    Guarire senza farmaci

    Chi soffre di pre-ipertensione può riportare nella norma i propri valori pressori semplicemente introducendo piccoli cambiamenti nello stile di vita. L'approccio non farmacologico, utile in questi casi, si basa su alcuni punti chiave che andremo ad elencare nel corso di questo articolo. La motivazione dei pazienti è elemento fondamentale per il successo della strategia terapeutica adottata.


    1) RIDUZIONE DEL PESO CORPOREO:

    L'obiettivo è il mantenimento di un iindice di massa corporea (BMI o IMC) compreso tra 18,5 e 24,9 kg/m2. Tale valore si calcola dividendo il peso in Kg del soggetto con il quadrato dell'altezza espressa in metri.

    Per ogni 10 kg persi si ha una riduzione della pressione, sia massima che minima, che varia dai 5 ai 20 mmHg. In altri termini si può considerare una riduzione di 1mmHg della pressione per ogni kg perso.


    BMI = kg/m2

    CONDIZIONE

    < 18.5

    SOTTOPESO

    18.5 - 25   

    NORMOPESO

    25 - 30

    SOVRAPPESO

    30 - 40

    OBESITA' DI MEDIO GRADO

    > 40

    OBESITA' DI ALTO GRADO


    Per tenere sotto controllo l'ipertensione è molto importante controllare non solo il peso corporeo totale, ma anche altri parametri come la distribuzione del grasso corporeo. Il BMI non tiene infatti conto della massa muscolare del soggetto e non fornisce alcun dato sulle zone in cui l'accumulo di adipe è maggiore.

    Per un iperteso il grasso più pericoloso è quello che si accumula nel ventre formando il pancione tipico del sesso maschile (obesità androide o viscerale). Per ottenere una stima sulla reale distribuzione del grasso corporeo è sufficiente misurare il proprio giro vita. Se questo supera i 102 cm nei maschi e gli 88 per le femmine, si può generalmente parlare di obesità androide e di conseguenza, di elevato rischio cardiovascolare.


    Pressione Alta

    Un altro indice molto più affidabile nel valutare la distribuzione del grasso corporeo è il WHR, un dato che esprime il rapporto tra la circonferenza della vita e la circonferenza dei fianchi.

    Il rapporto vita/fianchi dovrebbe essere inferiore a 0,95 per gli uomini e 0,8 nelle donne.

    Riportare o mantenere il proprio peso corporeo nella norma è dunque uno dei principali segreti per proteggersi dall'ipertensione.


    2) ADOZIONE DELLA DIETA DASH: questo termine, che non ha nulla a che vedere con i detersivi, è l'acronimo di Dietary Approaches to Stop Hypertension, una particolare strategia alimentare appositamente studiata per la cura dell'ipertensione. I punti cardine di questa dieta sono diversi e comprendono il consumo di pasti ricchi di frutta e verdura, poveri di grassi (soprattutto animali), alcolici, sodio e zuccheri. Un simile approccio alimentare, oltre a tenere sotto controllo la pressione, favorisce anche la riduzione del grasso in eccesso.


    3) RIDUZIONE DEL SODIO NELLA DIETA: anche i più golosi che non vogliono assolutamente privarsi di certi alimenti o seguire diete particolari, possono trarre numerosi benefici semplicemente riducendo l'aggiunta di sale negli alimenti. In termini quantitativi, ridurre l'apporto di sodio nella dieta a non più di 100 mmol/die (= 6 g di cloruro di sodio) permette di ridurre la pressione di 2-8 mmHg.

    Ovviamente il sale si trova anche in numerosi prodotti alimentari preconfezionati (frutta secca, insaccati, snack ecc.) per cui andrebbe limitato anche il consumo di questa categoria di alimenti.


    4) LIMITAZIONE DEI GRASSI SATURI nella dieta (grassi animali come burro, insaccati, carni grasse, latticini ecc.) a favore di quelli monoinsaturi e polinsaturi (olio di oliva, olio di semi, pesce ecc.). Un altro fattore di rischio importante che occorre controllare è la dislipidemia. Si tratta di un quadro molto pericoloso in cui i livelli di colesterolo totale nel sangue superano i 250 mg/dl e contemporaneamente la frazione cattiva (LDL) supera i 155 mg/dl e quella buona (HDL) rimane al di sotto dei 40 mg/dl negli uomini e a 48mg/dl nelle donne. La contemporanea presenza di ipertensione e dislipidemia è molto pericolosa per la salute del cuore e del sistema cardiocircolatorio in genere.

    5) MODERARE IL CONSUMO DI ALCOLICI: l'alcol se assunto a piccole dosi, quasi fosse un rimedio omeopatico, sembra avere un effetto protettivo sull'ipertensione grazie alle sue proprietà vasodilatanti. L'importante e non eccedere con le quantità, cioè non bere più di un quarto di vino, mezzo litro di birra, o due bicchierini (per le donne o uomini molto esili tali quantità vanno dimezzate). 
    Il consumo di alcolici non va dunque abolito ma mantenuto i a dosi razionali.

    6) ATTIVITÀ FISICA Una regolare attività fisica aerobica, come il camminare sostenuto per almeno 30 minuti al giorno tre giorni alla settimana, permette di ridurre la pressione di 4-9 mmHg. Per approfondire l'argomento vedi: ipertensione e sport

     7) EVITARE FUMO E DROGHE: il fumo e le droghe in genere, contengono sostanze eccitanti che stimolano l'azione adrenergica. Non a caso, tanto per citare un esempio, le conseguenze più gravi della cocaina sono l'infarto del miocardio, l'insufficienza renale acuta e la crisi ipertensiva.


    <p><cite><a href="http://www.my-personaltrainer.it/ipertensione/ipertensione3.html">Cura dell'ipertensione</a></cite> da http://www.my-personaltrainer.it/ipertensione/ipertensione3.html</p>

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    00 13/04/2015 13:44
    A Girl Thinking - Sad - Sadness     11 CONSIGLI PER RITROVARE LA PACE DEL CUORE
     
    di Luisa Restrepo

    Qualche giorno fa ho terminato la lettura del libro “La pace del cuore” di Jacques Philippe. È un libro spirituale molto breve, scritto con un linguaggio semplice e pieno zeppo di insegnamenti molto edificanti sull'importanza di coltivare la pace spirituale nella vita cristiana. Il testo ripercorre tutte quelle azioni e situazioni, proprie o altrui, che ci fanno perdere la pace interiore; ad esempio, quando perdiamo la pace perché non accettiamo il nostro passato, perché non ci piace come siamo o come sono gli altri, eccetera. Offre anche riflessioni e consigli pratici per mantenere quella pace in ciascuna delle situazioni trattate.

    Tra questi consigli, mi sono sembrati particolarmente utili quelli che affrontano il problema della perdita della pace spirituale a partire dai nostri peccati. A chi non è accaduto? Quando pecchiamo ci sentiamo in colpa per le nostre azioni, e questa è una cosa molto sana; non è tuttavia raro che questo senso di colpa degeneri e ci porti a sperimentare rimorsi e angosce che hanno poco o niente a che vedere con il Dio misericordioso nel quale crediamo. Per questo, vorrei ripercorrere con voi 11 dei consigli che offre il libro per affrontare come Dio comanda i nostri peccati.

    Tutti i testi sotto le immagini sono brevi estratti dell'opera.

    Non dimenticate di lasciare un commento se questo materiale ti è sembrato di qualche utilità oppure no.

    1 I NOSTRI PECCATI SONO UN BRUTTO PRETESTO PER ALLONTANARCI DA CRISTO



    Dove troveremo la cura alle nostre mancanze se non accanto a Gesù? I nostri peccati sono un brutto pretesto per allontanarci da Lui, perché quanto più siamo peccatori, più abbiamo bisogno di avvicinarci a colui che ci dice “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati... Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori” (Mt 9, 12-13).

    2 AL SIGNORE PIACE CHI CERCA LA PACE INTERIORE E RIFIUTA L'ANGOSCIA



    Cos'è più gradito a Dio, quando dopo una caduta ci scoraggiamo e ci tormentiamo o quando reagiamo dicendo: “Signore, ti chiedo perdono, ho peccato un'altra volta, guarda cosa sono capace di fare da solo! Ma mi abbandono con fiducia alla tua misericordia e al tuo perdono e ti rendo grazie per non avermi permesso di peccare in modo ancor più grave. Mi abbandono a te con fiducia perché so che un giorno mi guarirai. Nel frattempo, ti chiedo che l'esperienza della mia miseria mi renda più umile, più dolce con gli altri, più consapevole del fatto che da solo non posso nulla, ma che devo aspettare tutto solo dal tuo amore e dalla tua misericordia”?

    3 SE MI LASCIO TOCCARE DALL'AMORE DI DIO, LE MIE MANCANZE POSSONO DIVENTARE UNA FONTE DI MISERICORDIA PER GLI ALTRI



    Le nostre mancanze possono trasformarsi in una sorgente di tenerezza e misericordia nei confronti del prossimo. Io che cado così facilmente posso permettermi di giudicare mio fratello? Come non essere misericordioso con lui come il Signore lo è stato con me?

    L'ANSIA E LO SCORAGGIAMENTO CHE PROVIAMO DOPO I NOSTRI PECCATI SONO RARAMENTE SENTIMENTI PURI


    L'angoscia, la tristezza e lo scoraggiamento che proviamo dopo i nostri peccati e i nostri fallimenti sono raramente puri e in genere non sono dovuti al dolore per aver offeso Dio, perché a questo si mescola una buona parte di orgoglio. Ci sentiamo tristi e scoraggiati, non tanto per aver offeso Dio, ma perché l'immagine ideale che avevamo di noi stessi si è vista brutalmente distrutta. Spesso il nostro dolore è quello dell'orgoglio ferito! Questo dolore eccessivo è proprio la prova del fatto che confidavamo in noi stessi e nelle nostre forze, e non in Dio.

    5 DIO È CAPACE DI TRARRE FRUTTO ANCHE DAI NOSTRI PECCATI



    Il motivo per il quale la tristezza e lo scoraggiamento non sono positivi si basa sul fatto che non dobbiamo prendere in modo tragico i nostri peccati, perché Dio è capace di trarne un bene. Santa Teresa di Lisieux amava molto questa frase di San Giovanni della Croce: “L'amore sa trarre profitto da tutto, dal bene come dal male che trova in me, e trasformare tutte le cose in sé”. La nostra fiducia in Dio deve arrivare fin lì: fino a credere che Egli sia sufficientemente buono e potente da trarre profitto da tutto, inclusi i nostri peccati e le nostre infedeltà. Quando Sant'Agostino cita la frase di San Paolo “Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio”, aggiunge “etiam peccata”: anche i peccati! Ovviamente dobbiamo lottare energicamente contro il peccato e per correggere le nostre imperfezioni. Nulla raffredda tanto l'amore quanto la rassegnazione di fronte a una certa mediocrità, una rassegnazione che è inoltre una mancanza di fiducia in Dio e nella sua capacità di santificarci.

    6 EVITARE L'ILLUSIONE DI VOLERCI PRESENTARE DAVANTI AL SIGNORE SOLO QUANDO SIAMO BELLI E PULITI



    In questo atteggiamento c'è una grande presunzione. Alla fine dei conti, ci piacerebbe non aver bisogno della sua misericordia. Che tipo di pseudo-santità è quella a cui aspiriamo, a volte in modo inconscio, e che tende ad estromettere Dio? Al contrario, la vera santità consiste nel riconoscere sempre che dipendiamo esclusivamente dalla sua misericordia.


    7 STARE ATTENTI ALLE ARMI DEL DEMONIO: LO SCORAGGIAMENTO


    Dobbiamo sapere che una delle armi impiegate in genere dal demonio per impedire il cammino delle anime verso Dio consiste proprio nel far perdere loro la pace e nello scoraggiarle di fronte ai loro peccati. Se i sentimenti che sperimentiamo dopo il peccato “ti confondono e ti fanno pusillanime, diffidente, pigro e lento nel bene, tieni pure per cosa certa che vengono dall'avversario; tu, però, non dando loro ascolto, continua il tuo esercizio” (Lorenzo Scupoli, Il Combattimento Spirituale, cap. 25).

    8 DOPO LA CONFESSIONE, NON CONTINUARE A CHIEDERTI SE DIO TI HA PERDONATO


    Questo significa volerci preoccupare invano e perdere tempo, e in questo processo ci sono orgoglio e illusione diabolica, che attraverso queste inquietudini dell'anima cercano di danneggiarvi e di tormentarvi. Abbandonatevi quindi alla sua misericordia divina e continuate le vostre pratiche con la stessa tranquillità di chi non ha commesso alcun peccato. Anche se avete offeso Dio varie volte in una sola giornata, non perdete mai la fiducia in Lui.

    9 UN'ANIMA IN PACE COOPERA MEGLIO CON L'AUSILIO DI DIO



    Non riusciremo a liberarci dal peccato con le nostre forze. Riuscirà a farlo solo la grazia di Dio. Anziché ribellarci contro noi stessi, sarà più efficace che ci troviamo in pace per lasciar agire Dio.

    10 GLI UMILI NON SI STUPISCONO DEI LORO PECCATI


    “In questo ancora si ingannano molti, i quali attribuiscono a virtù la pusillanimità e l'inquietudine che seguono dopo il peccato, perché sono accompagnate da qualche dispiacere: ma essi non sanno che nascono da occulta superbia e presunzione fondate sulla confidenza in se stessi e nelle proprie forze nelle quali, perché si stimavano qualche cosa, avevano eccessivamente confidato. Costoro, scorgendo dalla prova della caduta di sbagliare, si turbano e si meravigliano come di cosa strana e diventano pusillanimi, vedendo caduto per terra quel sostegno in cui vanamente avevano riposto la loro confidenza. Questo non accade all'umile, il quale, confidando nel suo solo Dio e in niente presumendo di sé, quando incorre in qualsiasi colpa, pur sentendone dolore, non se ne inquieta o se ne meraviglia: egli sa che tutto ciò gli avviene per sua miseria e propria debolezza da lui molto ben conosciute con lume di verità” (Lorenzo Scupoli, Il Combattimento Spirituale, capp. 4 e 5).

    11 IL COLORE DEL VERO PENTIMENTO


    Dobbiamo saper distinguere il pentimento autentico, il vero desiderio di correggerci – che è sempre tranquillo, pacifico e fiducioso – dal falso pentimento, dai suoi rimorsi che ci turbano, ci scoraggiano e ci paralizzano. Non tutti i rimproveri che provengono dalla nostra coscienza sono ispirati dallo Spirito Santo! Alcuni vengono dal nostro orgoglio o dal demonio, e dobbiamo imparare a discernerli. E la pace è un criterio essenziale nel discernimento dello spirito. I sentimenti ispirati dallo Spirito di Dio possono essere potenti e profondi, ma non per questo meno pacifici.


    [Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]
     
    sources: CATHOLIC LINK

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    Benedetta..
    00 18/04/2015 11:26
    IDEE PER CONFEZIONARE TORTE DI COMPLEANNO
    IN MODO FACILE E VELOCE

    Il momento della torta è quello più atteso durante ogni festa. Preparare le torte di compleanno non è una missione impossibile. Servire ai propri ospiti una torta, non necessariamente realizzata dal pasticcere, che soddisfi sia il palato sia la vista può essere infatti una semplice operazione. Semplici torte a strati farcite con panna e frutta fresca, crema al formaggio o ganasce al cioccolato stupiranno comunque gli invitati. I bambini, in particolar modo, apprezzeranno di più una torta essenziale e poco elaborata dal gusto semplice e delicato. Di seguitocinque idee di torte di compleanno facili e veloci da realizzare a casa.

     

    Torta di carote

     

    torta di carote

    In una ciotola capiente sbattete con le fruste 3 uova, 180 g di zucchero di canna e 180 ml di olio di semi fino a farle diventare spumose. Unite 180 g di farina setacciata con mezza bustina di lievito e un cucchiaino di cannella. Mescolate bene. Grattugiate finemente 300 g di carote e unite al composto 100 g di noci tritate. Mescolate ancora e trasferite il composto in una tortiera rotonda leggermente infarinata. Cuocete a 180 °C per circa un'ora. Fate raffreddare del tutto prima di tagliarla orizzontalmente a metà e farcirla con una crema realizzata montando 200 g di formaggio fresco con 100 g di burro e 100 g di zucchero a velo. Coprire tutto l'esterno del dolce livellando bene con una spatola. Decorate con piccole carote di marzapane.

     

    Torta al cioccolato

     

    torta al cioccolatoSciogliete 200 g di cioccolato fondente a bagnomaria e fate intiepidire. Montate 150 g di burro con le fruste elettriche insieme a 100 g di zucchero fino a ottenere una crema spumosa. Unite 5 tuorli e il cioccolato fuso continuando sempre a montare il composto. Montate a neve ferma 5 albumi assieme a 100 g di zucchero a velo e uniteli all'impasto preparato in precedenza con movimenti lenti dal basso verso l'alto. Versate il tutto in uno stampo di 22-24 cm di diametro e cuocete in forno a 180 °C per 50 minuti. Fate raffreddare il dolce prima di sformarlo e tagliarlo orizzontalmente in due parti. Preparate una ganasce facendo sciogliere a fuoco basso 500 g di cioccolato fondente in 500 g di panna da montare. Prima del bollore togliete dal fuoco e fate raffreddare. Montate quindi con le fruste il composto, farcite e decorate il dolce a piacere.

     

    Torta fragole e panna

     

    torta fragole e pannaIn una ciotola capiente montate 6 uova intere con 150 g di zucchero e un cucchiaino di aroma alla vaniglia finché non raddoppieranno di volume e saranno di colore chiaro. Aggiungete 150 g di farina setacciata poca alla volta mescolando bene con movimenti dal basso verso l'alto per non smontare il composto. Versate in uno stampo di 22-24 cm e cuocete il pan di Spagna per 40 minuti a 150 °C. Lasciate raffreddare il dolce prima di tagliarlo orizzontalmente in tre parti. Montate 400 ml di panna con 80 g di zucchero ben soda. Pulite 800 g di fragole e tagliatele a metà. Farcite quindi la torta e finite con una manciata di fragoline di bosco.

     

    Torta millefoglie

     

    torta mille fogliePreparate le sfoglie per la vostra torta. Srotolare 3 fogli di pasta sfoglia pronti da 200 g l'uno e cuoceteli in forno a 200 °C per 15 minuti su placche rivestite con carta forno dopo aver bucherellato bene la superficie con una forchetta. Sfornate e fate raffreddare. Preparate la crema diplomatica montando con le fruste 4 tuorli insieme a 80 g di zucchero, aggiungete quindi 80 g di maizena setacciata e mescolate ancora. Portate a bollore mezzo litro di latte con una bacca di vaniglia incisa per la lunghezza e versate a filo passando per un colino. Riportate sul fuoco e fate cuocere sempre mescolando fino a ottenere una crema densa. Fate quindi raffreddare. Montate 200 ml di panna ben soda con due cucchiai di zucchero e unite la crema pasticciera aiutandovi eventualmente con le fruste elettriche per un risultato finale liscio. Farcite le sfoglie alternando la crema a lamponi freschi. Finite spolverizzando abbondante zucchero a velo e decorate con qualche fogliolina di menta.

     

    Pavlova

     

    pavlovaRiscaldate il forno a 250 °C. Montate a lungo sei albumi a temperatura ambiente assieme a 250 g di zucchero a velo e i semini di mezza bacca di vaniglia fino a ottenere una meringa lucida e ben soda. Aggiungete alla fine 1 cucchiaio di aceto e montate ancora. Trasferite la meringa su una placca rivestita con carta da forno e formate un disco spesso e dai bordi rialzati. Abbassate il forno a 120 °C e cuocete il dolce per un'ora. Passato il tempo di cottura chiudete il forno e fate raffreddare del tutto la Pavlova al suo interno. Montate quindi 300 ml di panna fresca con 30 g di zucchero e ricoprite la superficie del dolce. Decorate con fragole e frutta fresca prima di servire spolverizzando con zucchero a velo.



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