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PREGHIERE SPONTANEE

Ultimo Aggiornamento: 01/09/2023 08:39
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19/08/2017 14:22
 
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20^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da Sdp 457

Il progetto di Dio prevede tempi diversi,
e tu ora, Gesù, ti rivolgi
alle pecore perdute della casa d’Israele.
E tuttavia non puoi ignorare
la fede di quella straniera che ti grida dietro,
t’implora per sua figlia, ti chiede di guarirla.
Le tue parole dure non la mettono a tacere:
al contrario, essa rivendica
il diritto dei cagnolini
a nutrirsi almeno delle briciole,
di ciò che cade dalla tavola dei figli.
Ed è per questo che tu riconosci
La grandezza della sua fede,
ed è per questo che tu compi
il miracolo tanto atteso.
Quante volte, Signore, la fede dei lontani,
la fede degli stranieri, la fede dei non praticanti
provoca dentro di me stupore e meraviglia,
e mi rivela la debolezza e la fragilità
che segnano la mia relazione con te.
Quante volte, Signore, io lascio intatto il pane
Che tu deponi sulla tavola,
mentre altri cercano le briciole,
quello che cade per terra,
e le considerano preziose.
Amen !


21^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da Sdp 457

Tu lo hai scelto, Signore Gesù,
perché sia la pietra sulla quale costruisci la tua Chiesa.
Lo hai chiamato a seguirti
quando era un pescatore sul lago di Galilea,
e per farlo ha abbandonato tutto:
le reti, le barche, i compagni di lavoro.
Gli hai prospettato una missione nuova,
totalmente inedite imprevista :
diventare un pescatore di uomini,
liberare gli uomini dal male
e offrire loro la possibilità di un’esistenza nuova.
Ora, però, gli chiedi qualcosa di più.
Ti ha riconosciuto come il Cristo, l’Atteso,
il Figlio del Dio vivente.
E’ su questa fede che si edifica
la comunità dei discepoli.
Non importa se essa viaggia
con la fragilità e la debolezza di un uomo:
fin quando Pietro rimarrà tenacemente attaccato a te,
qualunque cosa avvenga,
il male non potrà avere la meglio.
Tu sai a chi affidi questo compito delicato,
non ignori il suo entusiasmo e i suoi slanci,
ma neppure i suoi dubbi e le sue paure.
Eppure, nonostante tutto, tu vuoi servirti di lui,
come continui a fare con uomini del nostro tempo,
strumenti della tua salvezza, ministri della tua grazia.
Amen!


22^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da Sdp 457

Capita anche a noi, Signore,
di metterci senza indugio per le tue vie
e di cogliere con chiarezza i contorni
del tuo progetto di amore.
Capita anche a noi, Signore,
di trovarci immersi nella tua luce
e di riuscire a decifrare i percorsi della tua volontà.
Ma poi, proprio come ha fatto Pietro,
ci montiamo la testa e pretendiamo
di metterci davanti a te,
di darti suggerimenti e consigli,
di costringerti a prendere per buono
il nostro modo di vedere e di giudicare,
i nostri criteri di efficacia e di successo.
Allora, Signore, la tua parola
ci raggiunge in modo duro e determinato
riconducendoci alla realtà.
Ci obbliga a fare i conti con quello che vorremmo
allontanare dalla nostra esistenza:
il fallimento della croce, il passaggio inesorabile
attraverso la sofferenza, il dolore,
la percezione di dover marcire
come il seme nel grembo della terra.
E tu ci rimetti al nostro posto,
ci strappi ad ogni illusione, ad ogni sogno di gloria!
Si, ogni tuo discepolo deve porsi dietro a te,
non davanti, ma come colui che segue i tuoi passi,
non come colui che traccia il cammino.
Amen !


23^ Domenica del tempo ordinario


La Preghiera
da Sdp 459

Tu sai di che pasta siamo fatti, Gesù,
e quindi non consideri la Chiesa
una comunità di puri,
immune da qualsiasi colpa,
da fragilità e da peccati.
Ecco perché ci prepari ad affrontare
quelle situazioni difficili in cui sperimentare
gli sbagli, le colpe di un fratello,
il suo comportamento contrario
al tuo insegnamento e alla tua parola .
E tracci una strada sicura per affrontare questo frangente.
Non facile, poco battuta,
ma disegnata dall’amore, guidata dalla carità,
libera da tutto ciò che complica
terribilmente ogni situazione.
Tu ci chiedi di parlare a viso aperto,
uscendo allo scoperto,
assumendoci le nostre responsabilità
a costo di essere rifiutati,
e di andare incontro a reazioni incresciose.
Tu ci consigli, se il primo tentativo
non sortisce effetto positivo,
di ricorrere a due o tre testimoni,
una scelta di discrezione e di spirito fraterno.
E in ogni caso, quando neppure
la comunità viene ascoltata,
tu ci domandi di accompagnare chi ha sbagliato
con una preghiera colma di amore.
Amen!


Esaltazione della santa Croce

La Preghiera
da Sdp 459
Benedetta sia la tua croce, Gesù,
perché ha rivelato ad ognuno di noi
quanto sia grande il tuo amore.
Tu, il Figlio donato all’umanità,
non hai esitato ad offrire te stesso,
fino in fondo, spezzando la tua vita per tutti,
perché ognuno possa trovare salvezza e misericordia.
Benedetta sia la tua croce, Gesù,
segno levato sul mondo,
simbolo di grazia e ancora di speranza.
E’ guardando alla tua croce, infatti,
che noi peccatori imploriamo
un perdono che non ci siamo meritati,
noi, dall’esistenza fragile e ferita,
veniamo guariti e resi forti.
Si, è per le tue piaghe che veniamo risanati,
per i tuoi dolori che conosciamo
una vera pace, libera da affanni.
Benedetta sia la tua croce, Gesù,
perché attraverso di essa
tu hai sconfitto la morte,
e, con essa, ogni violenza, cattiveria, sopruso,
ingiustizia e arroganza.
Benedetta sia la tua croce, Gesù,
che ci parla di una vita
più forte di ogni gorgo oscuro,
che ci annuncia la tua resurrezione
e ci fa sperare nella nostra.
Amen!



25^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da Sdp 459
Tu metti allo scoperto, Gesù,
le nostre reazioni piuttosto strane
di fronte alla bontà del Padre tuo
quando a beneficiarne è un nostro fratello.
Dovremmo rallegrarcene
e provare gioia e gratitudine,
dovremmo essere contenti
perché la tua generosità trasforma
la vita di un uomo, di una donna…
E invece… ci dimostriamo gretti e invidiosi,
ancorati, come siamo, a visioni anguste,
dettate dal nostro animo piccino.
Così ti chiediamo di applicare
la giustizia dei contabili
e di rinunciare alle tue novità,
che generano trambusto.
Così ci mostriamo attaccati
ai nostri criteri di retribuzione,
a ciò che obbedisce alle nostre regole,
senza lasciare nessuno spiraglio
a quanto costituisce un pericoloso precedente
nel nostro collaudato sistema
di diritti e di doveri.
Eppure, Gesù, tu non ti arrendi
Alla nostra ottusità e cattiveria:
tu denunci l’oscurità che abita il nostro cuore,
e ci inviti ad accettare le strade di Dio,
e le sue scelte, così lontane dalle nostre.
Amen !



26^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da Sdp 459

Oggi, Signore Gesù, la tua parola
è un autentico schiaffo
che ci raggiunge in pieno volto
e ci costringe a fare i conti con le nostre ipocrisie e pretese.
Tu metti a nudo ciò che accade
nella nostra esistenza,
e non ti accontenti dei nostri proclami,
delle nostre dichiarazioni,
ma vai al sodo e giudichi
con un criterio estremamente semplice:
abbiamo o non abbiamo realizzato
la volontà del Padre tuo, i suoi comandamenti?
Oppure, al di là del nostro entusiasmo,
del nostro plauso, della nostra simpatia,
della nostra stima per te,
non abbiamo agito secondo la tua parola?
Perché, se così fosse, dobbiamo sapere
Che ci attende un giudizio
netto e senza sfumature.
Non possiamo pretendere affatto
che tu ci assegni posti di riguardo
nel mondo nuovo che stai preparando.
Anzi, quelli che consideriamo
come i più lontani da Dio
ci passano davanti perché si lasciano
provocare e cambiare dal tuo insegnamento,
mentre noi gli rimaniamo ostinatamente chiusi.
Amen!




27^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera da Sdp 459

C’è una storia d’amore
tra Dio e il suo popolo, Israele,
e lo dimostra la cura con cui egli tratta la sua vigna.
Ma tanta tenerezza non ha trovato
una risposta adeguata, dei frutti abbondanti.
Anzi, la responsabilità
verso un dono grande e smisurato,
si è cambiata in pretesa
di diventare i padroni del podere
e di non dover rendere conto a nessuno.
E la gratitudine per Te, Signore, Gesù,
che sei il Figlio venuto a portare a compimento
un disegno di salvezza e di amore,
ha lasciato il posto ad una violenza inaudita.
Così ci si è esclusi volontariamente
da quella comunione che era offerta
di grazia e possibilità di salvezza.
Non è solo la storia di Israele, però,
ma anche la nostra storia:
storia di ingratitudine, di un amore ignorato e tradito,
addirittura rifiutato e osteggiato.
Ed è un rischio che noi, cristiani di antica data,
corriamo più di altri,
perché ai tuoi occhi nessuno
può vantare diritti sul Regno:
la sua cittadinanza si acquisisce
non per eredità e privilegio,
ma solo fornendo i frutti che tu attendi.
Amen!



28^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da Sdp 459

C’è un invito a partecipare ad una festa,
a un banchetto di nozze,
ma i destinatari, Gesù, non sembrano
curarsi troppo di quest’offerta.
Hanno altro da fare e comunque
sono addirittura infastiditi
da un appello reiterato.
C’è un invito che si estende a tutti, buoni e cattivi,
perché un disegno d’amore non può andare a vuoto.
E la sala del banchetto
si riempie di commensali:
gente che ha aderito, gente che ha accolto
una proposta vantaggiosa.
Ma a quel banchetto partecipa solo
chi indossa la veste nuziale, solo chi accetta di cambiare
e di venir trasformato dalla bontà del Padre.
Nessuno può pretendere di entrare nel Regno
imponendoti i suoi criteri,
obbligandoti ad accettare
i suoi gusti e le sue condizioni.
Quello che conta ai suoi occhi
Non è la situazione in cui ci trovi,
lo stato pietoso che è conseguenza
dei nostri errori e dei nostri peccati.
A te importa solamente
che siamo disposti a lasciarci
trasformare da te.
Amen!





29^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da SdP 460

E’ possibile essere buoni cristiani
se non si è buoni cittadini?
E’ possibile essere fedeli a Dio
senza essere onesti con gli uomini?
La tua risposta, Gesù, quel giorno
ha fugato ogni dubbio,
ha dissolto ogni pretesto
per sottrarsi agli obblighi che derivano
dalla nostra appartenenza
ad un popolo, ad un Paese,
ad una città, ad una circoscrizione.
Tu ci vuoi, dunque, leali,
rispettosi delle regole,
pronti a fare la propria parte
per far crescere giustizia e legalità,
senza sottrarci alle tasse
che assicurano a tutti,
e in particolare ai più disagiati,
servizi indispensabili.
Ma tu, Gesù, non puoi fare a meno
di attirare la nostra attenzione
sui nostri obblighi nei confronti di Dio:
è molto di più, infatti,
quello che riceviamo
ogni giorno da lui, dalla sua bontà.
Ecco perché l’invito
A rispondere al suo amore
Con uno slancio generoso,
senza centellinare l’impegno,
senza misurare l’adesione.
Un Amore senza limiti,
continuamente offerto,
attende un Amore totale, senza remore. Amen


30^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da SdP 460

Tu non hai inventato, Gesù,
formule nuove o complicate
per farci raggiungere la vita eterna.
Non ci hai neppure affidato
prescrizioni impossibili,
realizzabili solo da pochi seguaci
tanto eroici quanto determinati.
No, tu ti sei limitato a pescare
nella tradizione collaudata
dell’Antico Testamento:
è lì che hai attinto la risposta
data quel giorno ai farisei.
In effetti tu ci chiedi
di amare Dio, ma non in modo qualsiasi,
non quando, come, quanto vogliamo,
ma con tutto il cuore,
con tutta l’anima,
con tutta la mente.
E’ vero: Dio non può accontentarsi
degli scampoli del nostro tempo,
degli avanzi delle nostre giornate.
E non può neanche accettare
di figurare tra le tante cose e persone
che occupano un posto nella nostra vita.
Egli è unico e pertanto
chiede di essere trattato in modo speciale.
E altrettanto domanda per ogni uomo
che diventa nostro prossimo
perché incontrato sul nostro cammino.
non c’è bisogno dunque
di arrampicarsi sugli specchi
per fare la volontà di Dio,
basta vivere questi due comandamenti. Amen.

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SI FACCIANO SUPPLICHE, PREGHIERE E RINGRAZIAMENTI PER TUTTI . (1Tim.2,1)


 
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