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29/06/2020 18:57 | |
La wt sostiene che i segni ed i prodigi si sarebbero conclusi con la scomparsa degli apostoli ai quali sarebbe stata data questa assistenza speciale di Dio solo per affermare e consolidare la Chiesa nascente. E adducono il brano in cui Paolo dice:
1Cor 13,8 ss ... Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia.
La wt si ferma a questo versetto per fondare la propria dottrina sulla scomparsa dei miracoli ma non fa notare il versetto 10, immediatamente successivo a quello a cui fanno riferimento, in cui Paolo precisa:
"...quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà..."
Paolo dunque insegnava che i doni spirituali, anche se imperfetti, ci saranno fino a quando non arriverà ciò che è perfetto. --- Ora è evidente e stridente la contraddizione in cui cade la wt negando i prodigi nell'epoca post apostolica, perchè da una parte afferma che con la scomparsa dell'ultimo apostolo, la cristianità sarebbe caduta nell'apostasia, e perciò nella imperfezione, e nello stesso tempo sottintendono che era arrivato il tempo di ciò che è perfetto, precisato da Paolo per datare il momento della scomparsa dei miracoli, con la scomparsa degli apostoli.---
Perciò è chiaro che dal punto di vista dottrinale la wt è erronea e contraddittoria anche su questo punto, a prescindere se si voglia credere o meno nella sussistenza dei miracoli, che considerando l'affermarsi del cristianesimo nel mondo, io personalmente ritengo siano stati necessari, altrimenti il messaggio cristiano per la sua difficile applicazione, non si sarebbe radicato da nessuna parte. |