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07/01/2020 17:52 | |
Il testo chiave che fa da base scritturale alla confessione è: : «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi»” (Giovanni 20, 21-23).
Giacomo 5,16 scrive
Confessate perciò i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri per essere guariti. Molto vale la preghiera del giusto fatta con insistenza.------
Già nelle prime comunità si praticava dunque la confessione, e si pregava per coloro che avevano dei peccati per chiederne la guarigione del cuore, ma anche fisica.
Non si precisa quanti devono ascoltare e pregare. Agli inizi la confessione avveniva in maniera meno riservata e privata. Ma giustamente la Chiesa ha ritenuto di rendere riservata questa opera di remissione dei peccati per salvaguardare il carattere intimo e poter così favorire l'apertura del proprio cuore davanti ad un fratello che sia preparato per ascoltare, consigliare e pregare per il penitente che espone i peccati in forma sintetica.
La wt introducendo il comitato "giudiziario" non ha fatto altro che scimmiottare ed esasperare fino all'estremo questo diritto dovere di rimettere i peccati attribuito alla sua Chiesa, col risultato di fare inchieste minuziose ed inopportune, e produrre disassociazioni anche per atti non espressamente proibiti dalla Bibbia (fumare- festeggiare- partecipare al voto - partecipare a sindacati- fare certi lavori- utilizzare il sangue a scopo terapeutico - frequentare persone "del mondo" ecc...)
Insomma un dedalo inestricabile di atti ritenuti peccaminosi e passibili di riprensioni severe fino all'ostracismo a vita. Ed ora ultimamente vorrebbero avvalersi anche del segreto confessionale per non incorrere nelle investigazioni da parte delle forze dell'ordine in relazione ad atti illeciti come la pedofilia ed affini. Quando gli conviene cercano di imitare la Chiesa, e quando non gli conviene fanno a modo loro, e fanno male. |