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MEDITIAMO LE SCRITTURE (Vol.1)

Ultimo Aggiornamento: 31/12/2010 09:53
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25/09/2010 18:11
 
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+ VANGELO (Lc 9,43b-45)
Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato. Avevano timore di interrogarlo su questo argomento
 
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Gesù annuncia per la seconda volta la sua morte, e lo afferma in modo inequivocabile, suscitando nei discepoli sgomento ed amaro smarrimento. Gesù poco prima aveva guarito l’indemoniato, si era trattato di un miracolo straordinario, per questo i discepoli erano smarriti. Si trovavano tra due situazioni opposte: Gesù compie un miracolo presentandosi come Messia, ma subito dopo parla della sua morte di croce.
Gesù rivela la sua missione e li prepara alla loro identica missione, che non potrà essere meno dolorosa, perché inevitabilmente le persecuzioni e le cattiverie accompagnano i veri seguaci del Maestro. Gesù non promette gloria umana, assicura la vita eterna mentre in questa vita dona Grazie spirituali e fisiche. Ci dona cento volte tanto.
Ma entrare nella spiritualità della Croce non è facile, bisogna convertirsi sul serio, cambiare vita, scelte e mentalità. Non possiamo avere paura della Croce, come non lo furono dopo la Pentecoste i discepoli, anche se dopo aver sentito la profezia della Croce erano entrati in crisi.
Consideravano grande contraddizione la scelta di Gesù, non riuscivano ad accettare la sua morte. La vedevano come una sconfitta.
Si sentivano felici e raggianti accanto a Gesù ma non appena sentirono la profezia, non sapevano più prendere una decisione. Molti lasciarono Gesù, fuggirono da Lui terrorizzati e non capivano quello che perdevano. Per piccole ed umane gioie, perdevano incalcolabili ricchezze spirituali.
Molti cristiani compiono la stessa scelta: non cercano le Grazie di Gesù e si accontentano di misere soddisfazioni che lasciano vuoti ed insoddisfatti.
La Passione di Gesù ha sempre diviso tutti, la non comprensione di questo enorme Sacrificio impedisce a molti di comprendere il significato della riparazione, anzi, oggi insegnano che è superfluo espiare i propri peccati perché sulla Croce sono stati riparati.
È la Croce che divide le acque, separa i veri cristiani da quelli finti.
Il mistero della sofferenza non è accettato da molti cattolici praticanti, il motivo è dato dalla loro scarsa preparazione dottrinale. Gesù dalla Croce ci ha insegnato tutto, la sua scelta è servita alla nostra salvezza, si è sacrificato per ognuno di noi.
Gesù in Croce non è sconfitto, è il trionfatore sulla morte e sul diavolo. Dalla Croce nasce la nostra salvezza, è una sconfitta per chi si oppone ad essa.
Stare vicino a Gesù è la vera felicità, si trova la grande forza per sopportare con amore ogni sofferenza ed accettare le amare prove della vita. Si diventa forti e coraggiosi.
Niente ci preoccupa quando rimaniamo vicini a Gesù.
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