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MEDITIAMO LE SCRITTURE (Vol.1)

Ultimo Aggiornamento: 31/12/2010 09:53
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13/06/2010 11:28
 
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Lc 7,36-8,3

 Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato...


Dividiamo questo brano del Vangelo in quattro momenti: l’invito del fariseo a Gesù; la donna peccatrice che lava i piedi di Gesù con l’olio profumato e le sue lacrime; il racconto dei due debitori; il perdono offertole dal Signore: “I tuoi peccati sono perdonati”. Ma conversando con il fariseo, Gesù aveva precisato: Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato”.

È un momento nuovo nella vita degli ebrei, così indaffarati a svolgere i rituali delle tradizioni ebraiche mentre ignoravano le regole più elementari dell’amore e del perdono. Gesù capovolge questa mentalità limitata e poco caritatevole, ed è straordinario l’insegnamento che dà nella casa del fariseo.

Le parole di Gesù rovesciano tutta la tradizione israelita, mostrano che contano poco le cariche sociali se non c’è l’amore. È l’amore ciò che mette al centro Gesù. Non più riti compiuti senza misericordia e offerte al Tempio del superfluo, Gesù ha dato soprattutto ai farisei qualcosa più grande dell’egoismo. L’amore.

La vita dei farisei era molto complicata, professavano una rigorosa osservanza anche delle più minute pratiche riguardanti la fede; ed erano considerati degni di rispetto ed ammirazione. I loro atteggiamenti ostentavano grandezza, avevano una grande considerazione verso se stessi e si consideravano superiori alla gente.

Appartenevano ad un movimento politico-religioso, con una doppia identità: pubblicamente erano severi con tutti, nel privato si lasciavano andare a comportamenti corrotti. Fariseo è sinonimo di ipocrita per questa ragione.

Questa prima parte ci dà una indicazione sulla vera identità del fariseo nonostante l’invito fatto a Gesù. Invita Gesù a casa sua, ma contrariamente alle usanze non chiama un servo per lavare i piedi all’ospite. Qui c’è la superbia e l’indifferenza del fariseo verso Gesù, anche se nei dialoghi appare interessato e rispettoso della popolarità del Signore. Ma è tutta ipocrisia. I piedi si lavavano all’ospite di riguardo, considerando che le strade erano polverose e si portavano i sandali.

Il servo aveva il compito di lavare i piedi, baciarli in segno di rispetto e di versare un po’ di olio profumato. Era il primo gesto che compiva il padrone di casa come manifestazione di rispetto dell’ospite. Simone il fariseo non lo fa compiere.

Però, succede un imprevisto, una donna si trovava lì tra il pubblico, infatti chi voleva poteva entrare nella casa dove avveniva il banchetto per osservare, ma senza mangiare se non invitato.

Era una grande curiosità osservare, ma in questo caso la presenza di Gesù suscitava molta attenzione.

La donna si fa avanti e compie il gesto che spettava al servo: lava i piedi, li bacia e li profuma.

Ma non era una donna qualsiasi, era la prostituta del paese. Il suo gesto avrà suscitato sorpresa e malignità. Il fariseo e gli ospiti erano scioccati, le lacrime della peccatrice indicavano che era pentita per i peccati commessi e che riconosceva in Gesù Cristo il suo Salvatore.

Piange di gioia, senza disperazione, si sente capita e accolta da Dio. Gesù non la condanna né emette un giudizio su lei. La perdona e basta. E la peccatrice piange ed è la liberazione dal peccato, offre a Gesù tutto il suo dolore, tutta la sua oscurità, tutti gli anni vissuti senza Dio.

Questa era la seconda parte. Tutto molto bello.

Poi, per fare comprendere il significato delle lacrime della peccatrice e la misericordia di Dio, Gesù racconta il perdono donato dal creditore ai due debitori. Era tutto chiaro, ama di più chi ha ricevuto maggiore misericordia. Così la peccatrice. A causa dei suoi molti peccati aveva bisogno di molta misericordia, ed essa consapevole dell’immenso perdono ricevuto, ama immensamente Gesù. Una spiegazione di Gesù che fa zittire il fariseo.

Non vale più l’osservanza dei meschini riti esteriori, conta l’amore sincero verso Dio.

Questo è l’insegnamento che ha terrorizzato i farisei e ha spinto gli scribi ad uccidere Gesù.

Le sue parole di perdono alla peccatrice hanno scosso tutti i presenti, tentennavano tra lo stupore per la conversione quasi impossibile della peccatrice e lo sdegno per la nuova dottrina fondata sull’amore che diffonde Gesù.

Nel momento in cui Gesù dice alla donna che i suoi peccati le sono perdonati, nello stesso istante, tutti i suoi peccati sono scomparsi, perché lo ha detto il Sacerdote eterno per antonomasia. La donna iniziava una vita nuova nella gioia e nella pace.

La donna ha provato una consolazione straordinaria, lo dicono le lacrime che aveva versato come pentimento della sua licenziosa vita.

Come la donna, qualsiasi peccatore può rinascere a vita nuova quando si confessa e manifesta umilmente tutti i suoi peccati. Il perdono lo dona Gesù attraverso il Sacerdote, ed è lo stesso perdono che ha dato alla peccatrice. Un perdono pieno, rigenerante, fondato sull’amore. Gesù a tutti quelli che si confessano ripete: “La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!”.

Dobbiamo approfondire con serietà tutte le volte che Gesù ci ha perdonato, dimenticando ogni nostro peccato commesso e rigenerandoci a vita nuova. Chi ha ricevuto il perdono deve amarlo nella misura della misericordia ricevuta. E tutti quelli che ricevono il perdono, devono certamente amare molto Gesù.

Il Vangelo ci dice che le nostre opere senza l’amore valgono poco o nulla, che dobbiamo essere riconoscenti per tutta la vita, in un crescendo di amore e di gratitudine al Signore che ci ha ridato la gioia e la pace.

Questa gioia non l’ha provata il fariseo. Nonostante l’invito fatto a Gesù, si mostra superbo e riceve quello che merita: l’umiliazione del rimprovero fatto da Gesù ed essere considerato inferiore ad una prostituta. Come finale del Vangelo di questa domenica è strabiliante.

Chi dei due diventa la vera prostituta? Simone il fariseo, è lui che si vende a Dio, che offre il suo zelo per riceverne compiacenza e superiorità sul popolo, perché è un esperto conoscitore della Scrittura.

Chi pensava di essere perfetto è umiliato da Gesù, mentre la prostituta considerata dannata da tutti viene riabilitata dal Signore e mostrata come anima redenta. E da quel momento abbandonò tutto per seguire Gesù in ogni suo spostamento, insieme ad altre pie donne.



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