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MEDITIAMO LE SCRITTURE (Vol.1)

Ultimo Aggiornamento: 31/12/2010 09:53
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28/05/2010 14:42
 
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Gesù parla con molta chiarezza, spiega che la Fede deve essere curata altrimenti la vita diventa inutile, infruttuosa, arida come il fico che maledice. La colpa del fico è stata quella di non avere frutti e senza frutti non serve a nulla.

Gli Apostoli rimasero scioccati l’indomani quando videro il fico appassito.

“Nessuno mai più in eterno mangi i tuoi frutti!”, disse Gesù al fico, evidenziando che la sua esistenza era condizionata dai suoi frutti, e senza frutti non serve più a nulla. Gesù cerca i frutti delle buone opere in ognuno di noi, vuol vedere se la nostra pianta è illuminata oppure oscura.

Chi è allora per Gesù il cristiano senza frutti spirituali? A cosa serve chi si identifica per cristiano ma non compie le opere del cristiano?

Senza le buone opere il cristiano vive come un pagano, è dominato dall’egoismo e non ha la forza per rialzarsi dallo stato di tiepidezza. Le buone opere si compiono quando si praticano le virtù, senza le buone opere si praticano i vizi. E i sette vizi capitali si annidano e nascondono nel cuore, soffocando i buoni propositi e facendo versare il sangue del tradimento.

Quelli che Gesù scaccia dal Tempio, luogo trasformato in covo di ladri, erano avidi di denaro e non facevano più caso alla profanazione del luogo santo. Non era la nostra Chiesa, Gesù ancora la doveva istituire, ed essi erano ebrei, non cristiani. Ma se parliamo dei cristiani dei giorni nostri, le cose non stanno meglio. Il motivo della ricerca assillante del denaro, del potere, cresce nella misura che diminuisce la preghiera.

Gesù oggi ci parla della necessità della preghiera, ci dice che possiamo ottenere da Lui qualunque cosa, che non sia contro il bene della nostra anima. Ma deve essere una preghiera preparata bene, raccolta, fiduciosa, accompagnata dalle buone opere. Non possiamo chiedere con insistenza una Grazia continuando a commettere peccati gravi con piena volontarietà. Le debolezze non sono la stessa cosa della volontà di compiere peccati gravi. Come primo passo bisogna proporsi di lottare le tentazioni, mostrare a Gesù lo sforzo volere vincere ciò che si oppone a Lui. Non possono stare insieme affetto al peccato e richiesta di una Grazia.  

“Tutto quello che chiederete nella preghiera, abbiate Fede di averlo ottenuto e vi accadrà”, è una parola che incoraggia e fa sentire Gesù vicino, e che ci darà, quando sarà più opportuno, quello che è meglio per noi. Infatti, è infinito il suo desiderio di donarci molte Grazie e permetterci di vivere una vita felice. E la vera felicità spirituale, convive con le sofferenze e le prove della vita.

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