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22/09/2019 08:59 | |
Non potete servire Dio e la ricchezza»
Rev. D. Joan MARQUÉS i Suriñach
(Vilamarí, Girona, Spagna)
Oggi, il Vangelo ci presenta la figura dell’amministratore infedele, un uomo che ha approfittato il proprio mestiere per rubare il suo padrone. E 'stato un semplice amministratore, ed ha agito come padrone. Dovremmo aver presente questo:
1) I beni materiali sono buoni per se stessi perché provengono dalle mani di Dio. Pertanto, dobbiamo amarle.
2) Ma non possiamo "adorarle", come se fossero Dio e lo scopo della nostra esistenza. Dobbiamo essere staccati da loro. Le ricchezze sono al servizio di Dio e del nostro prossimo, non devono servire a detronizzare Dio nei nostri cuori e nelle nostre azioni: «Non potete servire Dio e la ricchezza» (Lc 16,13).
3) Non siamo i padroni dei beni materiali, ma semplici amministratori, quindi non solo dobbiamo averne cura, ma anche renderli il più produttivi possibile, d’accordo con le nostre possibilità. La parabola dei talenti lo insegna chiaramente (cfr Mt 25,14-30).
4) Non possiamo cadere nella avarizia, dobbiamo praticare la liberalità, che è una virtù cristiana che dobbiamo vivere tutti, ricchi e poveri, ciascuno secondo le proprie circostanze. Dobbiamo dare agli altri!
Che cosa succede se ho abbastanza beni per coprire le mie spese? Sì, uno si deve anche sforzare per cercare di moltiplicarli e dare di più (parrocchia, diocesi, carità, apostolato). Ricorda le parole di S. Ambrogio: «Non è una parte del tuo patrimonio che si dà ai poveri, ciò che si dà già appartiene loro. Perché quello che ci è stato dato per l' uso di tutti, te lo fai tuo. La terra ci è stata donata a tutti, non solo ai ricchi».
Sei un egoista che solo pensa a accumulare beni materiali per te, come l'amministratore del Vangelo, diciendo delle bugie, rubando, praticando la cattiveria e la durezza di cuore, impedendo di essere commosso dalle necessità degli altri? Non pensi spesso alle parole di san Paolo: «Dio ama chi dona con gioia» (2Cor 9,7)? Sia generoso! |