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COMPENDIO DI TEOLOGIA SPIRITUALE

Ultimo Aggiornamento: 24/10/2013 13:41
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15/10/2013 12:38
 
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CONCLUSIONE: DEVOZIONE ALLA SS. VERGINE.

163. Avendo Maria una parte cosi` importante nella nella nostra vita
spirituale, dobbiamo avere verso di lei una grande devozione. Questa
parola significa dedizione e dedizione e` dono di se`. Saremo quindi
devoti di Maria se ci diamo intieramente a lei e, per lei, a Dio. In
cio` non faremo che imitare Dio stesso che da` se` e suo Figlio a noi per
mezzo di Maria. Le daremo la intelligenza con la venerazione piu`
profonda, la volonta` con una confidenza assoluta, il cuore col piu`
filiale amore, tutto il nostro essere con l'imitazione piu` perfetta
possibile delle sue virtu`.

164. A) Venerazione profonda. Questa venerazione si fonda sulla
dignita` di Madre di Dio e sulle conseguenze che ne derivano. Non
potremo infatti stimare mai troppo colei che il Verbo Incarnato
riverisce come madre, che il Padre amorosamente contempla come figlia
prediletta e che lo Spirito Santo riguarda come tempio di
predilezione. Il Padre la tratta col piu` grande rispetto, inviandole
un Angelo che la saluta piena di grazia e le chiede il consenso
all'opera dell'Incarnazione, in cui se la vuole cosi` intimamente
associare; il Figlio la venera e l'ama come madre e le ubbidisce; lo
Spirito Santo viene in lei e vi prende le sue compiacenze. Venerando
Maria, non facciamo quindi altro che associarci alle tre divine
persone e stimare cio` che esse stimano.

E` vero che bisogna badare a evitare gli eccessi, specialmente tutto
cio` che tenderebbe ad uguagliarla a Dio e farne la sorgente della
grazia. Ma finche` la consideriamo come creatura, che non ha di
grandezza, di santita` e di potenza se non quel tanto che Dio le
conferisce, non vi sono eccessi da temere: in lei veneriamo Dio.

Questa venerazione dev'essere maggiore di quella che abbiamo per gli
Angeli e per i Santi, appunto perche` per la dignita` di madre di Dio,
per l'ufficio di mediatrice, per la santita` supera tutte le creature.
Ecco perche` il suo culto, pur essendo culto di dulia e non di latria,
viene a ragione detto culto d'iperdulia, essendo superiore a quello
che si rende agli Angeli ed ai Santi.

165. B) Confidenza assoluta, che e` fondata sulla potenza e sulla
bonta` di Maria. a) Questa potenza viene non da lei ma dal suo potere
d'intercessione, non volendo Dio rifiutar nulla di legittimo a colei
che venera ed ama piu` di tutte le creature. Ed e` cosa pienamente equa;
avendo infatti Maria somministrato a Gesu` quell'umanita` con cui pote`
meritare, e avendo coi suoi atti e coi suoi patimenti collaborato con
lui all'opera redentrice, e` pur conveniente che abbia parte nella
distribuzione dei frutti della redenzione; nulla quindi di legittimo
ei potra` rifiutare alle sue domande, e cosi` potra` dirsi che Maria e`
onnipotente con le sue suppliche, omnipotentia supplex. b) Quanto alla
bonta`, e` quella d'una madre che riversa su noi, membri di Gesu` Cristo,
l'affetto che porta al Figlio; d'una madre che, avendoci partoriti nel
dolore, tra le angoscie del Calvario, ha tanto maggior amore per noi
quanto piu` le siamo costati.

La nostra confidenza in lei sara` quindi incrollabile ed universale.

1) Incrollabile non ostante le nostre miserie e le nostre colpe; e`
infatti madre di misericordia, mater misericordiae, che non ha da
occuparsi di giustizia, ma che fu scelta per esercitare anzitutto la
compassione, la bonta`, la condiscendenza: sapendo che siamo esposti
agli assalti della concupiscenza, del mondo e del demonio, ha pieta` di
noi che non cessiamo d'essere suoi figli anche quando cadiamo in
peccato. Appena quindi manifestiamo la minima buona volonta`, il
desiderio di tornare a Dio, ella ci accoglie con bonta`; anzi spesso e`
lei che, prevenendo questi movimenti, ci ottiene le grazie che ce li
eccitano nell'anima. La Chiesa ha cosi` bene inteso questa verita`, che
per alcune diocesi istitui` una festa sotto un titolo che a prima vista
pare un poco strano ma che in fondo e` perfettamente giustificato, la
festa del Cuore immacolato di Maria rifugio dei peccatori; appunto
perche` e` immacolata e non commise mai la minima colpa, tanto maggior
compassione sente pei poveri suoi figli che non hanno come lei il
privilegio dell'esenzione della concupiscenza.

2) Universale, vale a dire che s'estende a tutte le grazie di cui
abbiamo bisogno, grazie di conversione, di progresso spirituale, di
perseveranza finale, grazie di preservazione in mezzo ai pericoli,
alle angosce, alle piu` gravi difficolta` che possano presentarsi. Una
tal confidenza raccomanda instantemente San Bernardo 165-1: "Se
sorgono le tempeste delle tentazioni, se ti trovi in mezzo agli scogli
delle tribolazioni, leva lo sguardo alla stella del mare, invoca Maria
in tuo soccorso; se sei sbattuto dai flutti della superbia,
dell'ambizione, della maldicenza, della gelosia, guarda la stella,
invoca Maria. Se l'ira, l'avarizia, i diletti del senso ti agitano la
navicella dell'anima, guarda Maria. Se turbato dell'enormita` dei tuoi
delitti, confuso dello stato miserando della tua coscienza, compreso
d'orrore al pensiero del giudizio, ti senti affondare nell'abisso
della tristezza e della disperazione, pensa a Maria. In mezzo ai
pericoli, alle angoscie, alle incertezze, pensa a Maria, invoca Maria.
La sua invocazione, il suo pensiero non abbandonino mai ne` il tuo
cuore ne` il tuo labbro, e, per ottenere piu` sicuramente l'aiuto delle
sue preghiere, non trascurare d'imitarne gli esempi. Seguendola non ti
puoi smarrire, supplicandola non ti puoi disperare, pensando a lei non
puoi traviare. Se ella ti tiene per mano, non puoi cadere; sotto la
sua protezione non hai nulla da temere; sotto la sua guida, nessuna
stanchezza, e col suo favore si arriva sicuramente al termine". Avendo
noi costantemente bisogno di grazie per vincere i nostri nemici e
progredire, dobbiamo rivolgerci spesso a colei che a cosi` buon diritto
viene detta la Madonna del perpetuo soccorso.

166. C) Alla confidenza aggiungeremo l'amore, amore filiale, pieno
di candore, di semplicita`, di tenerezza e di generosita`. Maria e`
certamente la piu` amabile delle madri, perche`, avendola Dio destinata
a madre del suo figlio, le diede tutte le qualita` che rendono amabile
una persona, la delicatezza, la finezza, la bonta`, l'abnegazione d'una
madre. E` la piu` amante, perche` il suo cuore fu creato espressamente
per amare un Figlio-Dio e amarlo quanto piu` perfettamente fosse
possibile. Ora l'amore che aveva per il Figlio, Maria lo riversa su
noi che siamo i membri viventi di questo Figlio divino, la sua
estensione e il suo complemento. Quest'amore risplende pure nel
mistero della Visitazione, in cui Maria s'affretta di portare alla
cugina Elisabetta quel Gesu` che ricevette nel seno e che con la sola
sua presenza santifica tutta la casa; nelle nozze di Cana in cui,
attenta a tutto cio` che succede, interviene presso il Figlio, per
risparmiare ai giovani sposi una penosa umiliazione; sul Calvario, ove
consente a sacrificare per la nostra salute cio` che ha di piu` caro;
nel Cenacolo, ove esercita il potere d'intercessione per ottenere agli
Apostoli maggior copia dei doni dello Spirito Santo.

167. Se Maria e` la piu` amabile e la piu` amante delle madri,
dev'essere pure la piu` amata. E` questo infatti uno dei suoi privilegi
piu` gloriosi: dovunque Gesu` e` conosciuto ed amato, lo e` anche Maria;
non si separa la madre dal Figlio e, pur tenendo conto della
differenza che passa tra l'uno e l'altra, sono entrambi circondati
dello stesso affetto benche` in grado diverso: al Figlio si rende
l'amore che e` dovuto a Dio, a Maria quello che e` dovuto alla madre
d'un Dio, amor tenero, generoso, devoto ma subordinato all'amor di
Dio.

E` amore di compiacenza, che gioisce delle grandezze, delle virtu` e dei
privilegi di Maria, riandandoli spesso nella mente, ammirandoli,
compiacendosene e congratulandosi con lei che sia cosi` perfetta. Ma e`
pure amore di benevolenza, che brama sinceramente che il nome di Maria
sia meglio conosciuto e meglio amato, che prega perche` se ne allarghi
l'influsso sulle anime e che alla preghiera aggiunge la parola e
l'azione. E` amore filiale, pieno d'abbandono e di semplicita`, di
tenerezza e di premura, che va sino a quella rispettosa intimita` che
una madre permette al figlio. E` finalmente e principalmente amore di
conformita`, che si sforza di conformare in ogni cosa la propria
volonta` a quella di Maria e quindi a quella di Dio, essendo l'unione
delle volonta` il segno piu` autentico dell'amicizia. Il che conduce
all'imitazione della SS. Vergine.

168. D) L'imitazione e` infatti l'omaggio piu` delicato che le si
possa rendere; e` un proclamare non solo a parole ma a fatti che e` un
modello perfetto che siamo lieti d'imitare. Abbiamo gia` detto
(n. 159) come Maria, essendo un ritratto vivente di suo Figlio,
ci da` l'esempio di tutte le virtu`. Accostarci a lei e` accostarci a
Gesu`; non possiamo quindi far di meglio che studiarne le virtu`,
meditarle spesso, sforzarci di imitarle.

Per riuscirvi, non possiamo far di meglio che compiere tutte ed ognuna
delle nostre azioni per Maria, con Maria e in Maria; per ipsam, et cum
ipsa et in ipsa 168-1. Per Maria, cioe` domandando per mezzo suo
le grazie che ci occorrono ad imitarla, passando per lei per andare a
Gesu`, ad Jesum per Mariam.

Con Maria cioe` considerandola come modello e collaboratrice,
chiedendoci spesso: Che cosa farebbe Maria se fosse al mio posto? e
umilmente pregandola di aiutarci a conformare le nostre azioni ai suoi
desideri.

In Maria, in dipendenza da questa buona Madre, assecondandone i
pensieri, e le intenzioni, e facendo, come lei, le nostre azioni per
glorificar Dio: Magnificat anima mea Dominum.

169. Reciteremo con questo spirito le preghiere in onore di Maria:
l'Ave Maria e l'Angelus che le ricordano la scena dell'Annunziazione e
il titolo di Madre di Dio; il Sub tuum praesidium, che e` l'atto di
confidenza in colei che ci protegge in mezzo a tutti i pericoli;
l'O Domina mea, l'atto d'intiero abbandono nelle sue mani, con cui le
affidiamo la nostra persona, le opere nostre, i nostri meriti; e
specialmente la Corona o il Rosario che, unendoci ai suoi misteri
gaudiosi, dolorosi e gloriosi, ci fa santificare con lei e con Gesu` le
nostre gioie, le nostre tristezze e le nostre glorie. Il Piccolo
Ufficio della SS. Vergine e`, per le persone che lo possono recitare,
il riscontro del Breviario, che rammenta loro piu` volte al giorno le
grandezze, la santita` e l'ufficio santificatore di questa Buona Madre.
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Stretta è la porta e angusta la Via che conduce alla Vita (Mt 7,14)
 
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