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COMPENDIO DI TEOLOGIA SPIRITUALE

Ultimo Aggiornamento: 24/10/2013 13:41
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15/10/2013 12:27
 
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sez. IV. Eccellenza e necessita` della Teologia ascetica.

Il poco che abbiamo detto sulla natura, sulle fonti e sul metodo della
Teologia ascetica, ce ne lascia gia` intravedere l'eccellenza e la
necessita`.

I. ECCELLENZA DELLA TEOLOGIA ASCETICA.

34. L'eccellenza deriva dal suo oggetto che e` uno dei piu` nobili che
si possano studiare. Egli e` infatto una partecipazione della vita
divina comunicata all'anima e da lei coltivata con infaticabile
ardore. Se analizziamo questo concetto, vedremo quanto questo ramo
della teologia sia degno della nostra attenzione.

1^ Vi studiamo prima di tutto Dio nelle sue piu` intime relazioni con
l'anima: la SS. Trinita` che abita e vive in noi e ci comunica una
partecipazione della sua vita, che collabora alle nostre opere buone,
aiutandoci cosi` ad aumentare continuamente in noi questa vita
soprannaturale, a purificare l'anima nostra, ad abbellirla con la
pratica delle virtu`, a trasformarla finche` sia matura per la visione
beatifica. Si puo` forse immaginare cosa piu` grande e piu` eccellente di
questa azione di Dio che trasforma le anime per unirle a se` e
assimilarsele in modo cosi` perfetto?

2^ Vi studiamo poi l'anima stessa che, nella sua collaborazione con
Dio, si viene a poco a poco liberando dai difetti e dalle
imperfezioni, che coltiva le virtu` cristiane, che si sforza d'imitare
le virtu` del suo divino Modello non ostante gli ostacoli interni ed
esterni, che coltiva i doni dello Spirito Santo e acquista una
mirabile pieghevolezza per obbedire ai minimi tocchi della grazia e
che s'avvicina cosi` ogni giorno piu` al Padre celeste. Se oggi le
questioni che hanno relazione con la vita si considerano come le piu`
degne d'attirare la nostra attenzione, che dobbiamo dire di una
scienza che tratta della vita soprannaturale, della partecipazione
alla vita stessa di Dio, che ne descrive le origini, i progressi e la
piena espansione nel cielo? Vi e` forse oggetto piu` nobile per i nostri
studi? Ve n'e` forse di piu` necessario?

II. NECESSITA` DELLA TEOLOGIA ASCETICA.

Per essere piu` precisi in materia cosi` delicata, ne esporremo:
* 1^ la necessita` pel sacerdote;
* 2^ la grandissima utilita` per i laici;
* 3^ la maniera pratica di studiarla.

1^ Necessita` pel Sacerdote.

35. Il sacerdote deve santificare se stesso e santificare i suoi
fratelli, e per questo doppio rispetto e` obbligato a studiare la
scienza dei santi.

A) Il sacerdote, come dimostreremo piu` innanzi con S. Tommaso, e`
obbligato non solamente a tendere alla perfezione ma a possederla in
un grado piu` elevato del semplice religioso. Ora la conoscenza della
vita cristiana e dei mezzi che contribuiscono a perfezionarla, e`
normalmente necessaria per giungere alla perfezione: nil volitum quin
praecognitum.

a) La conoscenza accende e stimola il desiderio. Sapere che cos'e` la
santita`, la sua eccellenza, l'obbligo di tendervi, i suoi mirabili
effetti nell'anima, la sua fecondita`, e` gia` un desiderarla. La
conoscenza d'un bene tende a farcelo desiderare; non si puo` lungamente
e attentamente contemplare un frutto delizioso senza che nasca il
desiderio di gustarlo. Ora il desiderio, principalmente quando e`
ardente e prolungato, e` gia` un principio d'azione: mette in moto la
volonta` e la spinge verso il conseguimento del bene percepito
dall'intelligenza, le da` slancio ed energia per raggiungerlo, e ne
sostiene gli sforzi per conquistarlo; il che e` tanto piu` necessario in
quanto che molti ostacoli s'oppongono al nostro progresso spirituale.

b) La considerazione particolare delle numerose tappe da percorrere
per giungere alla perfezione, gli sforzi perseveranti fatti dai santi
per trionfare delle difficolta` e avanzare continuamente verso il fine
desiderato, infiamma i cuori, sostiene l'ardore in mezzo alla lotta,
impedisce il rilassamento e la tiepidezza, tanto piu` se si considerano
nello stesso tempo gli aiuti e le consolazioni che Dio tiene preparate
alle anime di buona volonta`.

c) Questo studio e` tanto piu` necessario ai nostri giorni: "Viviamo
infatti in un'atmosfera di dissipazione, di razionalismo, di
naturalismo, di sensualismo che si insinua, anche a loro insaputa, in
una moltitudine di anime cristiane, e che invade financo il
santuario 35-1". I due o tre anni passati in caserma inducono i
giovani chierici, specialmente quelli che non ricevettero in famiglia
una educazione profondamente cristiana, a partecipare a questo tristo
spirito. Ora qual e` il mezzo migliore per reagire contro queste
funeste tendenze del nostro tempo, se non il vivere in compagnia di
Nostro Signore e dei Santi con lo studio metodico e continuato dei
principii di spiritualita`, che sono in opposizione diretta con la
triplice concupiscenza?

36. B) Per la santificazione delle anime che gli sono affidate.
a) Anche quando si tratta di peccatori, il sacerdote ha bisogno di
conoscere l'Ascetica per insegnar loro il modo di evitare le occasioni
di peccato, combattere le passioni, resistere alle tentazioni,
praticare le virtu` contrarie ai vizi che si debbono fuggire. E` vero
che la teologia morale suggerisce gia` brevemente queste cose, ma
l'Ascetica le sintetizza e le sviluppa.

b) E poi vi sono in quasi tutte le parocchie delle anime elette che
Dio chiama alla perfezione, e che, se sono ben dirette, aiuteranno il
sacerdote nell'esercizio dell'apostolato con le loro preghiere, con i
loro esempi, e con mille piccole industrie. In ogni caso se ne possono
formare alcune tra i giovinetti del catechismo e del patronato. Ora
per riuscire in quest'opera cosi` importante, e` necessario che il
sacerdote sia un buon direttore, che possegga le regole tracciate dai
santi e contenute nei libri di spiritualita`; altrimenti non si ha ne`
il gusto ne` la capacita` richiesta per l'arte cosi` difficile di formare
le anime.

37. c) A piu` forte ragione lo studio delle vie spirituali e`
necessario per la direzione delle anime ferventi chiamate alla
santita`, e che talora s'incontrano anche nei piu` piccoli villaggi. Per
guidarle sino all'orazione di semplicita` e alla contemplazione
ordinaria, bisogna conoscere non solamente l'Ascetica ma anche la
Mistica sotto pena di smarrirsi e di ostacolare il progresso di queste
persone. L'osservava gia` S. Teresa: "Per questo e` necessarissimo un
direttore, ma e` a desiderare che abbia esperienza... La mia opinione e`
e sara` sempre che ogni cristiano deve, potendolo, conferire con uomini
dotti; e quanto piu` dotti saranno, tanto meglio. Coloro che camminano
per le vie dell'orazione ne hanno piu` bisogno degli altri; e cio` tanto
piu` quanto piu` saranno spirituali... Cio` di cui io sono persuasissima
e` che il demonio non riuscira` mai con i suoi artifizi a sedurre una
persona d'orazione che consulta i teologi, tranne che non voglia
ingannarsi da se` stessa. Secondo me, il demonio paventa grandemente la
scienza umile e virtuosa, perche` sa che ne sara` smascherato e che
dovra` ritirarsi sconfitto" 37-1. Lo stesso linguaggio tiene
S. Giovanni della Croce: "Siffatti maestri spirituali (che ignorano le
vie mistiche) non comprendono le anime avviate in questa
contemplazione quieta e solitaria... le costringono a riprendere il
cammino della meditazione e del lavoro della memoria, a fare atti
interni in cui queste anime non trovano che aridita` e distrazione...
Che si sappia bene: colui che s'inganna per la sua ignoranza, quando
il suo ministero gli impone il dovere d'acquistare le cognizioni
necessarie, non sfuggira` al castigo, che sara` proporzionato al male
prodotto" 37-2.

Ne` si dica: Se io incontrero` di queste anime, le abbandonero` allo
Spirito Santo perche` le guidi Lui. -- Lo Spirito Santo vi
risponderebbe che egli le ha affidate a voi e che voi dovete lavorare
con Lui alla loro direzione. Egli puo` certamente dirigerle da se`; ma
per evitare ogni pericolo d'illusione, vuole che questa direzione sia
sottoposta all'approvazione d'un direttore visibile.
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Stretta è la porta e angusta la Via che conduce alla Vita (Mt 7,14)
 
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