Preghiera e pensiero di oggi

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ulisseitaca
00martedì 8 ottobre 2013 11:23

La tua mano è su di me, Signore

8.10.2013

1Tim 1,18-2,7; Sal 144; Lc 21,10-19


Con la fede possiamo sentire la presenza del Signore nella nostra vita. (Lc 21)


Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità. L'apostolo Paolo continua ad incoraggiare il discepolo Timoteo a perseverare nella buona battaglia, quella cioè contro le ingiustizie e contro tutto ciò che vorrebbe negare la fede e gli insegnamenti di Gesù, ed a pregare per chi è al potere perchè agevoli la vita di tutti nella pace.

Nonostante quanto può accadere lungo la storia e nella vita personale di ciascuno, nessuno è dimenticato da Dio; i discepoli devono sapersi mantenere nella fede perchè nulla potrà disperderli perchè a sostenerli ed a fortificarli c'è il Signore in persona. Gesù ce lo ripete: con la perseveranza salveremo la vita.




Preghiamo col Salmo


Ti lodino, Signore, tutte le tue opere

e ti benedicano i tuoi fedeli.

Dicano la gloria del tuo regno
ulisseitaca
00mercoledì 9 ottobre 2013 12:10

La tua mano è su di me, Signore

9.10.2013

1Tm 2,8-15; Sal 144; Lc 21,20-24




Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti. (Lc 21, 3)




Gesù insegna che ci saranno tempi di devastazione anche per Gerusalemme - e per la Chiesa - saranno circondate da nemici che ne vorranno la fine, ma il vero giudice è Cristo. E quanti calpesteranno Gerusalemme vedranno la loro stessa fine.

Quello che importa è stare preparati con la fede e non farsi coinvolgere dalle azioni di violenza. Il vero protagonista del giudizio finale è certamente Gesù Cristo da cui viene la liberazione e il riscatto ci chi è stato sottomesso. Nella stessa chiave di relazione di rispetto e di verità sono da porre anche i rapporti tra uomo e donna dove non deve esserci violenza nè sopraffazione. Entrambi devono ricercare il loro essere nella carità e saggezza.


Preghiamo col Salmo


Ti voglio benedire ogni giorno,

lodare il tuo nome in eterno e per sempre.

Grande è il Signore e degno di ogni lode;

senza fine è la sua grandezza.
ulisseitaca
00giovedì 10 ottobre 2013 11:14

La tua mano è su di me, Signore

10.10.2013

1Tim 3,1-13; Sal 65; Lc 21,25-33




Alla sua comparsa gloriosa Cristo si rivelerà come l'unico valore: tutto avrà importanza e significato in riferimento a lui. (Lc 21)




Continua l'intenso insegnamento, sia di Gesù che di Paolo, sulla perseveranza nel bene durante i giorni della vita terrena, e sulla necessità di misurare ogni evento sulla realtà del tempo della salvezza.

Gesù invita a mantenere il cuore sveglio e fedele a Dio per non lasciarsi opprimere dagli avvenimenti della storia e per avere la forza di presentarsi senza macchia davanti a lui. Nè avvilimento, nè dispersione verso le facili scelte di piacere, devono caratterizzare i discepoli.

A maggior ragione, coloro che sono chiamati ad esercitare un ministero nella comunità devono saper mantenere una condotta irreprensibile perchè testimoni della misericordia e dell'amore di Dio.




Preghiamo col Salmo


O Dio, tu ci hai messi alla prova;

ci hai purificati come si purifica l'argento.

Entrerò nella tua casa con olocausti,

a te scioglierò i miei voti, pronunciati dalle mie labbra.
ulisseitaca
00venerdì 11 ottobre 2013 08:26

La tua mano è su di me, Signore

11.10.2013

1Tim 3,14-4,5; Sal 47; Lc 21,34-38




Gesù durante il giorno insegnava nel tempio e la notte usciva e pernottava all'aperto sul monte detto degli Ulivi. (Lc 21)




L'annunzio di Gesù sulla fine del mondo e sul giudizio finale ha come scopo quello di tenere svegli i cuori e alimentare la perseveranza contro le scelte più facili e negative. 'Vegliate in ogni momento pregando', è l'invito ripetuto da Gesù ai discepoli e alle folle che accorrevano al tempio ad ascoltarlo. E lui ne dà l'esempio: anche nelle tenbre della notte è vigile e custodisce l'umanità.

L'apostolo Paolo richiama alla fede in Gesù che fu visto dagli angeli e annunciato fra le genti, manifestato in carne umana e riconosciuto nello Spirito. E che, nonostante tutto, sarà anche negato da alcuni dietro pressione di ingannatori e impostori.


Preghiamo col Salmo


Signore, a te grido, accorri in mio aiuto;

porgi l'orecchio alla mia voce quando t'invoco.

La mia preghiera stia davanti a te come incenso,

le mie mani alzate come sacrificio della sera.
ulisseitaca
00sabato 12 ottobre 2013 10:33

La tua mano è su di me, Signore

12.10.2013

Dt 18,1-8; Sal 94; Eb 10,11-14; Lc 22,24-30a



"Chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve". (Lc 22)



La vera grandezza secondo l'insegnamento di Gesù non sta nel gestire potere nè nel farsi valere sugli altri, ma nel servire, come lui ha fatto nel corso della sua vita. Gesù ha camminato con i discepoli, ma non ha preteso altro che la sequela e la testimonianza di fede al Padre. Ed è chi gli è fedele nell'atteggiamento del servizio che avrà posto alla mensa del Regno.

Il servizio alla chiesa ed all'Evangelo è al primo posto tra i compiti riconosciuti dal popolo dei fedeli ma chi vi è chiamato, come per i sacerdoti della tribù di Levi dell'antico Israele, non deve mirare a un proprio profitto, ma condividerà quanto sarà offerto dai fedeli per i sacrifici.

E la Lettera agli Ebrei ci ricorda che uno solo è il sacrificio di salvezza, quello di Cristo, ogni altra celebrazione è solo una memoria dell'offerta che ci ha assicurato la santificazione.



Preghiamo col Salmo



Venite, cantiamo al Signore,

acclamiamo la roccia della nostra salvezza.

Accostiamoci a lui per rendergli grazie,

a lui acclamiamo con canti di gioia.
ulisseitaca
00domenica 13 ottobre 2013 09:53
aldo è il mio cuore, o Dio

13.10.2013

Is 66, 18b-23; Sal 66; 1Cor 6,9-11; Mt 13,44-52



La salvezza è destinata ad oltrepassare i confini di Israele: tutti i popoli vedranno e farenno esperienza degli interventi gloriosi di Dio. (Is 66)



La grande profezia di Isaia ci porta la promessa di Dio di radunare tutte le genti e di guidare i popoli a compiere un unico culto a lode di Dio ed è il Cristo che ha confermato il disegno del Padre.Il che non vuol dire che i crimini e le ingiustizie sono state sanati, nè che gli ingiusti erediteranno il regno di Dio, ma che il Cristo ha lavato i peccati ed ha aperto a tutti la via della salvezza. Nessuno è escluso, ma è chiesto il riconoscimento delle proprie colpe e la fede nella misericordia e nella grazia di Dio.

Come insegnano le parabole di Gesù nel vangelo odierno, a tutti è rivolta la parola di salvezza, tutti sono raggiunti, sta poi a ciascuno di decidere quale possa essere il maggior valore cui sacrificare vie ingiuste e tortuose. Il Regno è simile ad una rete che raccoglie ogni genere di pesci, ma quelli non buoni vengono ributtati in mare.



Preghiamo col Salmo



Ti lodino i popoli, o Dio,

ti lodino i popoli tutti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,

perché tu giudichi i popoli con rettitudine,

governi le nazioni sulla terra
ulisseitaca
00lunedì 14 ottobre 2013 10:35

Saldo è il mio cuore, o Dio

14.10.2013

1Tm 4, 6-15; Sal 56; Lc 22, 35-37





"Allénati nella vera fede, perché l’esercizio fisico è utile a poco, mentre la vera fede è utile a tutto, portando con sé la promessa della vita presente e di quella futura. Questa parola è degna di fede e di essere accolta da tutti. Per questo infatti noi ci affatichiamo e combattiamo, perché abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente". (1Tm 4)



Di esempio dei fedeli deve essere Timoteo, e deve allenarsi come un atleta che vuol dare il meglio di sè. L'attenzione a cui Paolo invita il discepolo è verso la vera fede che porta con sè la promessa della vita presente e di quella futura. Lo sforzo di ben camminare nella missione affidata poggia sulla speranza nel Dio vivente che accompagna e garantisce il ministero cui è chiamato il discepolo. In lui c'è un dono spirituale che va alimentato e protetto con una condotta ispirata alla giustizia e alla carità. Ogni carisma ricevuto va accompagnato ad una testimonianza di vita.

Così Gesù assicura la sua vicinanza a quanti sono investiti di una missione, ma insieme devono anche dotarsi del necessario apparato di conoscenza e di formazione.





Preghiamo col Salmo



In te si rifugia l’anima mia;

all’ombra delle tue ali mi rifugio.

Invocherò Dio, l’Altissimo,

Dio che fa tutto per me.

Mandi dal cielo a salvarmi,

Dio mandi il suo amore e la sua fedeltà.
ulisseitaca
00martedì 15 ottobre 2013 09:48

Saldo è il mio cuore, o Dio

15.10.2013

1Tm 4,16-5,14; Sal 62; Lc 22, 67-70





Gli anziani del popolo, con i capi dei sacerdoti e gli scribi, dissero al Signore Gesù: «Se tu sei il Cristo, dillo a noi». ( Lc 22)





Le autorità del popolo e del Tempio chiedono a Gesù di rompere gli indugi e di dire a loro quello che altri forse non posono capire o sapere, magari di spiegare il suo intento ingannevole: loro possono capirlo e sono disposti a salvarlo. Quello invece che non capiscono, e non vogliono intendere, è proprio la pura verità, quella che Gesù va proclamando per le strade e ai poveri di cuore. Semplicemente che lui siederà alla destra della potenza di Dio e che la sua parola è vera, il suo insegnamento fedele al disegno di Dio.

In definitiva, che proprio lui, quello che loro vogliono uccidere, è il Figlio di Dio sono loro ad affermarlo con tono sarcastico e beffardo. Eppure quella è la verità, oltre la mascheratura di intenti malvagi.





Preghiamo col Salmo



Quando nel mio letto di te mi ricordo

e penso a te nelle veglie notturne,

a te che sei stato il mio aiuto,

esulto di gioia all’ombra delle tue ali.

A te si stringe l’anima mia:

la tua destra mi sostiene.
ladymira
00mercoledì 16 ottobre 2013 08:35
sempre costanti nella preghiera :) [SM=g7423] c'è un angelo sempre dentro di noi e un altro che ci veglia il nostro caro angelo custode :)
ulisseitaca
00mercoledì 16 ottobre 2013 11:42

Saldo è il mio cuore, o Dio

16.10.2013

1Tm 5,17-22; Sal 25; Lc 23, 28-31



I presbiteri che esercitano bene la presidenza siano considerati meritevoli di un duplice riconoscimento. (1Tm 5)



A ciascuno è chiesto di essere esempio di buona condotta, per testimoniare la propria fede, ma le parole dell'apostolo Paolo a Timoteo invitano particolarmente alla responsabilità di un comportamento giusto e trasparente quanti esercitano il compito di presbitero. Ad essi la considerazione di lode e riconoscenza quando agiscono bene, consapevoli che una condotta riprevovele è di danno alla comunità. Di qui il consiglio alla cautela nella scelta di coloro che dovranno essere ministri.

Così pure l'incoraggiamento di Gesù alle donne di Gerusalemme, disperate al vedere la catastrofe, l'ingiustizia dominante, il Cristo caricato della croce, perchè non perdano la speranza nei giorni bui che ancora dovranno venire in cui loro stesse saranno oggetto di irrisione e emarginazione. Perchè la storia è comunque nelle mani del Risorto.



Preghiamo col Salmo



Fammi giustizia, Signore:

nell’integrità ho camminato,

confido nel Signore, non potrò vacillare.

Scrutami, Signore, e mettimi alla prova,

raffinami al fuoco il cuore e la mente.
ulisseitaca
00giovedì 17 ottobre 2013 09:34

Saldo è il mio cuore, o Dio

17.10.2013

1Tm 6, 1-10; Sal 132; Lc 24, 44-48



Si deve accettare integralmente il vangelo e non seguire il proprio orgoglio da cui deriva ogni male. (1Tm 6)



L'apostolo Paolo sollecita il discepolo Timoteo a prendere sul serio il vangelo in ogni condizione di vita, persino lo schiavo deve agire correttamente, e nessuno può arrogarsi il diritto di insegnare in nome di Gesù ciò che invece non è conforme alla parola divina. E, nella consapevolezza che nulla abbiamo portato in questo mondo e nulla possiamo portarci via, si deve deporre ogni ingordigia ed accontentarsi nelle condizioni di vita in cui ci si viene a trovare. Ben ricordando che l'avidità di denaro è la radice di tutti i mali e per conseguire potere e denaro si distruggono valori e cammini di fede.

Le parole di Gesù, rivolte ai discepoli dopo la sua resurrezione, sono un'ulteriore affermazione delle veridicità di quanto accaduto al Figlio di Dio. La sua morte non è avvenuta per caso, nè come imprevisto incidente, ma tutta la Scrittura dei tempi antichi aveva preparato a tale evento salvifico che fonda il disegno divino della salvezza umana.

I discepoli e la Chiesa altro non devono predicare e testimoniare che il mistero della Pasqua, sorgente di vita nuova e di salvezza per tutti.



Preghiamo col Salmo



Ecco, com’è bello e com’è dolce

che i fratelli vivano insieme!

è come la rugiada dell’Ermon,

che scende sui monti di Sion.

Perché là il Signore manda la benedizione,

la vita per sempre.
ulisseitaca
00venerdì 18 ottobre 2013 10:18

Saldo è il mio cuore, o Dio

18.10.2013


S. Luca, evangelista

At 1,1-8; Sal 88; Col 4,10-16.18; Lc 10,1-9







Dice il Signore Dio: Io sono l'Alfa e l'Omega, colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente! (Ap 1)





Oggi è festa di Luca, l'evangelista della fiducia, della pace, della gioia; possiamo dire che è l'evangelista dello Spirito Santo.

Negli Atti degli Apostoli è lui che ha trovato la formula tanto cara alle comunità cristiane: "formare un cuor solo e un'anima sola". E' la comunità cristiana, fondata sull'amore di Gesù e anche sull'amore alla povertà: solo persone non attaccate ai beni terreni per amore del Signore possono formare un cuor solo e un'anima sola.

Il vangelo di Luca ce lo rivela pieno di zelo. Soltanto lui riporta l'invio in missione dei settantadue discepoli (gli esegeti pensano che questo sia un numero simbolico e rappresenti le settantadue nazioni dell'universo) e alcuni particolari di questa missione: "Il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi".

San Gregorio spiega: "Bisogna che i discepoli siano messaggeri della carità di Cristo. Se non sono almeno due la carità non è possibile, perché essa non si esercita verso se stessi, ma è amore per l'altro". Ci sono dunque molti tesori nell'opera di san Luca e noi possiamo attingervi con riconoscenza, non dimenticando l'aspetto che l'evangelista sottolinea maggiormente: darci tutti al Signore, essere suoi discepoli pronti a portare la croce ogni giorno con lui.







Preghiamo col Salmo





Canterò in eterno l’amore del Signore,

di generazione in generazione farò conoscere

con la mia bocca la tua fedeltà,

perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;

nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».
ulisseitaca
00lunedì 21 ottobre 2013 10:37

Il Signore regna: esulti la terra.

21.10.2013

Ap 1,1-8; Sal 96; Gv 1,40-51



Gesù Cristo, risorto dai morti, segno e culmine delle promesse di Dio e della sua fedeltà, è il Signore, il principe dei re della terra. (Ap 1)



Siamo invitati a leggere, ascoltare e mettere in pratica le parole dell'Apocalisse, la grande rivelazione di Gesù Cristo che riguarda la Chiesa nel presente e nel futuro.

Cristo è il Signore della storia, il suo inizio e la sua fine, il suo senso ultimo e assoluto; colui che è da sempre e di cui è sempre imminente la venuta per il giudizio finale. La Chiesa vive in questo confronto e in questa attesa della venuta definitiva del Signore. Con Gesù il cielo si è aperto: da lui parte la comunione tra il cielo e la terra, ma non è sufficiente restare dinanzi a lui come semplici spettatori, bisogna seguirlo e diventarne discepoli.

"Seguimi!", è la parola decisa rivolta da Gesù a chi lo incontra. Basta uno sguardo perchè l'incontro con il Cristo sia coinvolgente, ma l'invito, la proposta parte sempre da lui, a noi la decisione di seguirlo.



Preghiamo col Salmo



Il Signore regna: esulti la terra.

Nubi e tenebre lo avvolgono,

giustizia e diritto sostengono il suo trono.

Un fuoco cammina davanti a lui

e brucia tutt'intorno i suoi nemici.
ulisseitaca
00martedì 22 ottobre 2013 09:48

Il Signore regna: esulti la terra.

22.10.2013

Ap 1,10;2,1-7; Sal 7; Mc 3,13-19



"Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese. Al vincitore darò da mangiare dall’albero della vita, che sta nel paradiso di Dio”. (Ap 2)





La presenza dello Spirito è garanzia di vita e fedeltà per le chiese, per questo chi vuol vivere alla sequela di Cristo deve ascoltarne la voce.

Così Gesù scelse i suoi apostoli chiamandoli a parte, in cima al monte, e ne costituì dodici. Il loro compito è di stare con lui e di essere poi mandati a predicare e pure a scacciare i demoni.

Non è per merito o per particolari privilegi che i dodici vengono scelti, ma per esclusiva decisione del Signore che ai suoi eletti, ed a ciascuno di noi, affida il compito di continuare la sua missione e di testimoniare il suo insegnamento. Chiamati a stare con lui.



Preghiamo col Salmo



Giudicami, Signore, secondo la mia giustizia,

secondo l’innocenza che è in me.

Cessi la cattiveria dei malvagi.

Rendi saldo il giusto,

tu che scruti mente e cuore, o Dio giusto.
ulisseitaca
00mercoledì 23 ottobre 2013 10:38

Il Signore regna: esulti la terra.

23.10.2013

Ap 1,10; 2,12-17; Sal 16; Mc 6,7-13





"Al vincitore darò la manna nascosta e una pietruzza bianca, sulla quale sta scritto un nome nuovo, che nessuno conosce all'infuori di chi lo riceve". (Ap 2)





Il vincitore della buona battaglia, colui che ha il cuore puro ed è fedele, riceverà un nome nuovo, il nome datogli da Dio, che nessun'altro conosce: è la sua vera identità.

Così gli apostoli inviati ai poveri per dare loro conforto e testimoniare la vicinanza del regno di Dio, il Cristo stesso che cura gli infermi, che sana coloro che soffrono, che è vicino a quanti sono nelle difficoltà. In spirito e pratica di povertà, gli apostoli sono inviati a portare la parola di Gesù, capace di trasformare i cuori con la conversione e la grazia donata da Dio.

Non è con la forza, la potenza o la ricchezza che si afferma la parola evangelica, ma nella povertà di chi confida in Dio e se ne va senza bagaglio di propri pregiudizi e presunzioni.





Preghiamo col Salmo



Signore, seguendo la parola delle tue labbra,

ho evitato i sentieri del violento.

Tieni saldi i miei passi sulle tue vie

e i miei piedi non vacilleranno.
ulisseitaca
00giovedì 24 ottobre 2013 11:48

Il Signore regna: esulti la terra.

24.10.2013

Ap 1,10; 3,1-6; Sal 16; Lc 10,1b-12







"Ricorda come hai ricevuto e ascoltato la Parola, custodiscila e convertiti perchè, se non sarai vigilante, verrò come un ladro, senza che tu sappia a che ora io verrò da te". (Ap 3)





I discepoli di Gesù sono inviati ad annunziare al mondo la consolazione e la pace, ci dice il vangelo di Luca, e indica anche la modalità con cui proporsi alle genti: 'come agnelli in mezzo ai lupi'. In spirito di servizio operoso, con rispetto degli ospiti, lasciando al Signore il giudizio verso chi non accoglie la sua parola.

Ma se il discepolo deve presentarsi povero, austero, difucioso e affidato pienamente alla forza di Cristo che lo libera da ogni male, su chi ha ricevuto l'annuncio di salvezza ricade la responsabilità di non 'sprecare' la parola ricevuta, di non rifiutarla o trascurarla, perchè il Signore chiamerà alla riprova costoro nel momento che meno si aspettano.





Preghiamo col Salmo



Custodiscimi, Signore, come pupilla degli occhi,

all'ombra dellle tue ali nascondimi,

di fronte ai malvagi che mi opprimono

ai nemici che mi accerchiano.
ulisseitaca
00venerdì 25 ottobre 2013 10:30

Il Signore regna: esulti la terra.

25.10.2013

Ap 1,10;3,14-22; Sal 14; Lc 8,1-3







"Tu dici: Sono ricco, mi sono arricchito, non ho bisogno di nulla. Ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo". (Ap 3)





Importante il discorso sull'uso dei beni. Da una parte sta chi pensa di essere al sicuro con le ricchezze accumulate, e dall'altra un gruppo di donne che assistono con i loro beni Gesù e i Dodici.

I beni non sono in se stessi cattivi, ciò che conta e dà valore ad essi è lo scopo al quale sono finalizzati. Se sono considerati la copertura della vita e la ragione per sentirsi autosufficienti, certamente portano al disastro di chi li usa in tal modo e lo fanno sprofondare nella cecità; se invece diventano mezzo per agevolare il bene comune, la veritù e la giustizia, sono fonte di felicità.

Come le donne che seguono Gesù: da lui sono state guarite e risanate, rese disponibili al servizio di Cristo e dei suoi discepoli, e a tale scopo impegnano i loro talenti, materiali e spirituali.





Preghiamo col Salmo



Signore, chi abiterà nella tua tenda?

Chi dimorerà sulla tua santa montagna?

Colui che cammina senza colpa,

pratica la giustizia e dice la verità che ha nel cuore.

Fammi abitare, Signore, nel tuo luogo santo.
ulisseitaca
00sabato 26 ottobre 2013 12:05

Il Signore regna: esulti la terra.

26.10.2013

Dt 18,9-14; Sal 96; Rm 1,28-32; Lc 5,1-11







Quando sarai entrato nel paese, non imparerai a commettere gli abominii delle nazioni che vi abitano. (Dt 18)





Dovunque si arrivi nel cammino della vita, luogo o situazione, ciò che conta - ci dice Mosè - è mantenere la coerenza nella fedeltà alla legge di Dio; perchè comunque chi compie atti abominevoli sarà punito.

Ma nessuno è privato della possibilità di scegliere se seguire o no la verità; chi decide di proseguire per la via sbagliata lo farà e ne pagherà le conseguenze. Mentre chi accoglierà l'invito di Dio vedrà il suo impegno fecondo di risultati.

Come per la pesca miracolosa, compiuta sulla fiducia, sulla parola di Gesù che premia il lavoro apparentemente inutile di chi si fida di lui ed è pronto a gettare le reti anche dopo una giornata a vuoto e in ora non idonea alla pesca. Senza Gesù il lavoro defatigante della pesca è vano e i risultati sono nulli; con la sua partecipazione il risultato è prodigioso. E' lui che sa raccogliere dove nessuno può riuscire.





Preghiamo col Salmo



Il Signore regna, esulti la terra.

Un fuoco cammina davanti a lui

e brucia tutt'intorno i suoi nemici.

Le sue folgori rischiarano il mondo:

vede e trema la terra.
ulisseitaca
00domenica 27 ottobre 2013 19:20

Tutta la terra acclami il Signore

27.10.2013

At 13,1-5a; Sal 95; Rm 15,15-20; Mt 28,16-20



Gli apostoli ricevono da Cristo la missione di evangelizzare e di battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello spirito Santo: la Trinità non è realtà lontana e ianccessibile ma si gioca nella vita umana. (Mt 28)



La giornata missionaria mondiale apre al grande mistero anche della Trinità come esperienza inesauribile e vitale per il cristiano presso cui si fa presente fin dal primo attimo di vita. Così come Dio si fa compagno di ogni uomo, altrettanto ogni cristiano/a deve sentirsi la responsabilità di portare quel dono d'amore ricevuto, che è il battesimo e la fede, ad altri che non lo conoscono.

Questo testimonia Paolo che col suo ministero si vuol fare strumento di grazia presso quanti non hanno avuto il dono di incontrare e personalmente conoscere Gesù, di sapere quanto Gesù ha fatto per amore di tutta l'umanità sacrificandosi per essa sulla croce. "Il mio vanto - scrive Paolo - in Cristo di fronte a Dio" è di portare il vangelo a chi non l'ha ancora conosciuto.



Preghiamo col Salmo



Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.

In mezzo alle genti narrate la sua gloria,

a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
ulisseitaca
00lunedì 28 ottobre 2013 10:28

Tutta la terra acclami il Signore

28.10.2013

Santi Simone e Giuda, apostoli



At 1,12-14; Sal 18; Ef 2,19-22; Gv 14,19-26





Dio è l'unico Signore e Salvatore, ogni cristiano è chiamato a testimoniare Gesù, dopo averlo incontrato e aver creduto in lui. (Ef 2)







La festa degli Apostoli ci dà l'occasione di acquistare maggiore consapevolezza delle due imprescindibili dimensioni della Chiesa, che è corpo di Cristo e tempio dello Spirito Santo, e non può essere l'uno senza l'altro. E un'illusione credere di poter ricevere lo Spirito Santo senza far parte del corpo di Cristo, perché lo Spirito Santoè lo Spirito di Cristo e si riceve nel corpo di Cristo.

La Chiesa come corpo di Cristo ha anche un aspetto visibile: per questo Gesù scelse i Dodici e sceglie nel tempo i loro successori, a formare la struttura visibile del suo corpo, quasi continuazione dell'incarnazione. Appartenendo al suo corpo, possiamo ricevere il suo Spirito ed essere intimamente uniti a lui in un solo corpo e in un solo Spinto.

La lettera agli Efesini esprime bene queste due dimensioni. "Siete edificati sopra il fondamento degli Apostoli e dei profeti, avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù": è l'aspetto visibile del corpo di Cristo, che è un organismo con la propria struttura. E in Cristo "la costruzione cresce ben ordinata": ogni membro ha la propria funzione e il proprio posto.





Preghiamo col Salmo



I cieli narrano la gloria di Dio,

e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento;

il giorno al giorno ne affida il messaggio
ladymira
00martedì 29 ottobre 2013 02:45
Re:
ulisseitaca, 28/10/2013 10:28:




I cieli narrano la gloria di Dio,





c'è sempre la gloria di Dio, gli apostoli furono fedeli a Gesù sempre tranne Giuda ricordiamo sempre nostro signore e il suo immenso sacrificio, come lui veramente vorrebbe [SM=g7474] [SM=g3228777]
ulisseitaca
00martedì 29 ottobre 2013 09:52

Tutta la terra acclami il Signore

29.10.2013

Ap 5,1-14; Sal 97; Mc 10,17-22





Va', vendi quello che hai e dallo ai poveri; e vieni! Seguimi! (Mc 10)





All'uomo che ha già osservato i comandamenti dell'antica legge manca di accogliere con assoluta generosità e pieno distacco il vangelo, cioè Gesù Cristo, lasciandosi alle spalle i vincoli dei beni terreni.

Ma il giovane uomo che chiede a Gesù come poter entrare nel regno, non ha il coraggio di staccarsi dai beni, dalle sue certezze, per fidarsi solo del Signore e mettersi alla sua sequela. Ha timore di perdere ciò che possiede, ma non sa che il Signore è il vincitore, come ci dice l'Apocalisse.

Egli è in grado di aprire i sigille del libro, di rivelare il disegno dsegreto di Dio, cioè il piano di salvezza che in Cristo è stata compiuto: Cristo, risorto da morte, è il senso della storia e dell'universo.





Preghiamo col Salmo



Il Signore ha compiuto meraviglie.

Gli ha dato vittoria la sua destra e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,

agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
ladymira
00martedì 29 ottobre 2013 13:51
mi unisco alla preghiera [SM=g7398]
ladymira
00martedì 29 ottobre 2013 13:51
mi unisco alla preghiera [SM=g7398]
ulisseitaca
00mercoledì 30 ottobre 2013 10:33

Tutta la terra acclami il Signore


30.10.2013
Ap 6,1-11; Sal 149; Mt 19,9-12



"Hanno dato alle fiamme il tuo santuario, hanno profanato e demolito la dimora del tuo nome". (Sal 73)



L'immagine dell'Apocalisse è dell'Agnello che apre tutti i sigilli svelando i grandi misteri della vita e della morte. E sarà lui, il Cristo, a riconoscere quanti sono morti per difendere la Parola di Dio e testimoniarla di fronte al mondo. Essi gridano a gran voce: "Fino a quando tu che sei santo e veritiero non farai giustizia e non vendicherai il nostro sangue?".

Ma la giustizia si compirà solo alla fine dei tempi, fino ad allora bisogna pazientare ed accettare di non sapere e non capire quali siano i giusti e quanti gli infedeli. Non tutti capiscono la parola di verità che Gesù ci porta, ma solo coloro cui è concessa, ed è un percorso che non appare facile e senza fatica.

Come il pegno di amore che non può essere infranto e che per esso si possono compiere sacrifici.



Preghiamo col Salmo



Il Signore ama il suo popolo,

incorona i poveri di vittoria.

Esultino i fedeli nella gloria,

facciano festa sui loro giacigli.
ladymira
00giovedì 31 ottobre 2013 06:29
preghiamo perchè alla fine del mondo , siamo tutti pronti e molte anime vadano in paradiso , signore ascoltaci porta tante anime in paradiso assieme alla tua dolcissima presenza per l'eternità , noi vogliamo te buono e giusto e vogliamo vederti alla fine della nostra vita... amen , signore ascolto
p.s=raagazzi scusate per prima sono partiti due topic [SM=g7340]
ulisseitaca
00lunedì 4 novembre 2013 09:27

Dio salva tutti i poveri della terra

4.11.2013

S. Carlo Borromeo

1Gv 3,13-16; Sal 22; Ef 4,1b-7.11-13; Gv 10, 11-15



Gesù è il vero pastore, che pasce le pecore non per interesse, ma per amore. Egli dà la sua vita per il gregge e non per costrizione, ma per libera donazione di sè e nell'adempimento della volontà del Padre. (Gv 10)



La memoria di s. Carlo richiama nella Chiesa in Milano l'immagine del pastore vigilante, del vescovo generoso, del provvido riformatore. Egli ha rinnovato la sua chiesa consumando le proprie energie e sacrificandosi per lei.Testimone della presenza amorevole di Dio. Gesù, nella parabola di oggi, ci lascia abbastanza disorientati perchè riconosce che: "I figli di questo mondo, infatti, sono verso i loro pari più scaltri dei figli della luce". Egli quindi non loda l'amministratore per la sua disonestà, ma per la scaltrezza con cui ha saputo trovare, in una situazione difficile, una soluzione che gli permettesse di continuare la sua vita comoda, egoistica. I figli della luce, noi, siamo altrettanto inventivi nel lavorare per il servizio di Dio? Non troviamo difficoltà per un progetto nostro, e se difficoltà ci sono riusciamo sempre a superarle, perché vi troviamo soddisfazione; quando si tratta di Dio e degli altri ogni difficoltà ci sembra subito insormontabile, ce ne lamentiamo, magari ci sentiamo perseguitati e ci blocchiamo: "Non è proprio possibile... con questa gente! nella società di oggi!...". E così via. I santi non agiscono così: le difficoltà li spronano a trovare soluzioni, e le trovano, perché il loro unico interesse è il regno di Dio e il loro amore è disinteressato, generoso, inventivo. "Le grandi acque non possono spegnere l'amore, né i fiumi travolgerlo".



Preghiamo col Salmo

Se dovessi camminare in una valle oscura,

non temerei alcun male,

perchè tu sei con me, Signore.

ladymira
00lunedì 4 novembre 2013 22:48
Dio è sempre il nostro pastore e bisogna amarlo...
ulisseitaca
00martedì 5 novembre 2013 10:11

Dio salva tutti i poveri della terra

5.11.2013

Ap 11,1-12; Sal 75; Gv 12,44-50



Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. (Gv 12)



Parole di forza e di grande speranza per tutti gli esseri umani quelle che Gesù procnuncia nel suo grande discorso di aperta rivelazione della propria missione e della propria identità. Lui non condanna nessuno perchè è venuto a salvare; sarà la verità stessa a segnare quanti non la accolgono o la rifiutano. La fede è luce, ed è la luce di Cristo. Quanti non accettano di ricercare, di comprendere e di seguire la parola evangelica si troveranno loro stessi nelle tenebre perchè da soli non costruiranno il senso profondo ed autentico della vita e della storia umana.

E la parola di Gesù non scaturisce da lui stesso e solo dalla sua sapienza, ma viene dal Padre, è la parola creatrice che in Cristo si rende visibile. Per Cristo andiamo al Padre e ne viviamo l'intimità.



Preghiamo col Salmo



Dio salva tutti i poveri della terra.

Dio si è fatto conoscere in Giuda,

in Israele è grande il suo nome.

È in Salem la sua tenda,

in Sion la sua dimora.

Splendido tu sei,

magnifico su montagne di preda.
ulisseitaca
00mercoledì 6 novembre 2013 18:01

Dio salva tutti i poveri della terra

6.11.2013

Ap 11,15-19; Sal 28; Gv 8,12-19



Voi volete umiliare le speranze del povero, ma il Signore è il suo rifugio. (Sal 13)



Gesù vive in intimità col Padre. Chi conosce lui conosce il Padre. Ma questa conoscenza è possibile solo a chi crede, a chi si lascia guidare da Gesù, che è luce del mondo. Il mistero di Cristo si rivela unicamente a quanti accolgono la grrazia della fede; diversamente tutto rimane oscuro.

La visione che ci dà l'Apocalisse, ci mostra quando il giudizio di Dio si manifesterà alla fine dei tempi. L'autore usa forti colorature di fenomeni di luce e di potenza, ma la chiave resta sempre la misericordia di Dio che sancisce la salvezza.



Preghiamo col Salmo



Il Signore è seduto sull’oceano del cielo,

il Signore siede re per sempre.

Il Signore darà potenza al suo popolo,

il Signore benedirà il suo popolo con la pace.
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