Dal Burundi all'Iraq, la forza di un gesto
La mamma di Anitha, una storia a lieto fine
“Da quando nostra madre ha avuto l’incidente e ha perso le gambe abbiamo spesso pensato che tutto sarebbe andato perduto. Il sostegno a distanza è servito per pagare le spese mediche, l’ospedale, l’ortopedico. Le visite domiciliari degli assistenti sociali poi ci hanno confortato moralmente e ci hanno aiutato a non smettere di perdere la speranza”
Anitha Niyonkuru, Burundi
Anitha vive a Busiga uno dei comuni della provincia di Ngozi nel nord del Burundi. Nell’agosto 2016 perde il padre. E proprio quel giorno la madre, rientrando a casa, cade accidentalmente in un fossato.
La donna viene portata subito all’ospedale di Ngozi ma le ferite riportate sono troppo gravi per cui si decide per l’amputazione di entrambe le gambe dal ginocchio in giù.
Dopo 6 mesi di ospedale, riabilitazione e disperazione dei figli, grazie al sostegno a distanza sono state fornite a questa mamma le protesi per tornare a camminare.
"Ed ecco oggi mia mamma torna a camminare grazie alle protesi. E nonostante le difficoltà che ho affrontato in questi mesi sono riuscita ad essere promossa"
Anitha Niyonkuru, Burundi