È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 | Pagina successiva

BUONE NOTIZIE

Ultimo Aggiornamento: 07/12/2019 11:25
Autore
Stampa | Notifica email    
29/11/2010 21:16
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Lettera dal carcere: i detenuti raccontano il loro Banco

Potrà sembrarle strano che dei detenuti come noi abbiano scelto di partecipare alla Colletta alimentare che si terrà sabato. Abbiamo deciso infatti, come avvenuto anche gli anni scorsi, di fare la nostra parte raccogliendo dei generi di prima necessità nello spaccio del carcere per donarli alle persone che si trovano in libertà. Un’iniziativa in qualche modo originale, se si pensa al fatto che una cella non è certo un luogo confortevole e che non navighiamo nell’oro. Per questo abbiamo voluto scriverle per spiegarle le ragioni del nostro gesto. In tutta la nostra vita sbagliata, prima di finire in carcere, ci capitava di ritornare all’alba da una notte di bagordi e di incontrare lungo la strada gli operai che alla stessa ora si stavano recando al lavoro. Provavamo il massimo rispetto nei loro confronti, e un sentimento di vergogna per noi.

Molti di quei lavoratori oggi un lavoro non ce l’hanno più, perché sono stati licenziati a causa della crisi. Dopo una vita onesta e fatta di sacrifici, non hanno più la possibilità di mantenere le loro famiglie. Molte di quelle persone si trovano nella condizione di avere bisogno di aiuto, aiuto pratico e concreto. Anche perché superata una certa età è sempre più difficile trovare una nuova occupazione e quindi avere un reddito dignitoso. Si tratta quindi di persone che avendo bisogno di portare a casa quello che serve per sfamare la famiglia, magari poi qualcuno di questi si ritrova anche a commettere piccoli reati danneggiando l’intera società che è vittima di un malessere generale.

Proprio per questo, riteniamo che le motivazioni da cui nasce la Colletta alimentare siano nobili e profonde. Forse queste parole le possono sembrare stonate o improbabili se dette da un detenuto che si è macchiato di reati. Ma è proprio quello che intendiamo dire. E le possiamo assicurare che non siamo così ingenui da pensare di poter fare perdonare i nostri errori donando un pacco di spaghetti o una scatoletta di tonno. Per noi più che altro questa è una forma di giustizia riparativa.

Tutto quello che può essere utile alla società civile e alle vittime della criminalità, è di aiuto anche ai responsabili dei reati. Partecipare alla Colletta alimentare per noi ha anche questo valore, o almeno è una goccia nel mare che va in questa direzione. Oggi nelle carceri, specialmente nelle carceri dove sono detenuti i responsabili di reati per i quali è prevista una lunga detenzione, c’è qualcosa che si muove e il Banco alimentare lo testimonia.

Qualcosa di nuovo, e solo un inizio, ma quello che conta è questa presa di coscienza. Non deve quindi stupire il fatto che siamo lieti di poter concorrere alla realizzazione di questa bella e concreta iniziativa e che proviamo gratitudine per tutti coloro che materialmente si adoperano per la sua riuscita. Non solo per gli organizzatori, ma anche per i volontari, per le persone che si occupano del ritiro e della consegna dei prodotti e ovviamente per i donatori. Il nostro ringraziamento va a quelle persone che regaleranno anche un sorriso e un augurio di fortuna agli sfortunati destinatari, che per noi sono dei veri e propri angeli. Con la speranza che la prossima occasione veda chi ha donato gli alimenti ritornare nei panni del volontario. Auguriamo e desideriamo la serenità che meritano le famiglie più indigenti. Sappiamo che in un mondo dove niente ha valore queste parole possano apparire retorica, ma davvero il nostro augurio è tutta la gioia possibile per i volontari e per chi parteciperà in qualsiasi forma alla Colletta alimentare.

(Rosario, Francesco, Sergio e Fabiano)
(Testimonianza inviata al direttore da “Il Sussidiario.net”)

UNA SERIE DI TANTI PICCOLI MIRACOLI

Sono la responsabile, insieme ad un amico, della Colletta Alimentare a Matelica (MC). Finalmente mi sono decisa a scrivere per raccontarvi quello che è successo lo scorso anno e quello che sta succedendo ora! Io sono stata una volontaria della Colletta per 6 anni e lo scorso anno, stando molto a contatto con Lauro Dari, responsabile della provincia di Macerata, sono stata coinvolta da lui nei preparativi per la Giornata della Colletta e sono diventata un po´ il punto di riferimento per Matelica. Ho iniziato così a collaborare con il ragazzo che da qualche anno se ne occupava e mi sono accorta che solo 4 supermercati (1 grande e 3 piccoli) aderivano all´iniziativa. Quando ho chiesto il motivo, la risposta è stata: per mancanza di volontari! Cosa!?!? Io, volontaria da 5 anni, che avevo chiarissimo quale occasione fosse per me la Colletta Alimentare, non potevo pensare che non c´erano persone disponibili a questo gesto di Carità! Ho iniziato così ad estendere l´invito a tutti i miei amici, del Movimento e non, chiedendo loro di proporlo anche ad altri amici, e dando le ragioni del perchè io facessi questo gesto di carità da 5 anni. Il risultato?? Nel giro di 15 giorni avevo ben 48 volontari!! Non potevo crederci! Siamo riusciti a coprire due supermercati grandi (Lidl ed Eurospin) ed abbiamo quasi raddoppiato il quantitativo di alimenti raccolti. (…) Ora ho ripreso il lavoro per la prossima GNCA e già sono successi dei piccoli miracoli! Innanzitutto tanti volontari non del Movimento mi hanno chiamato perchè hanno visto la pubblicità della GNCA e hanno paura che mi dimentichi di chiamarli! Un altro ragazzo che ormai la fa da parecchi anni, quest´anno è in Messico e dovrebbe tornare il 26 sera, quando gli ho chiesto se pensava di venire mi ha risposto: "Ci sarò, non c´è fuso orario che tenga!" Altra cosa che mi ha colpito tanto è che ci sono stati dei proprietari di piccoli negozietti alimentari che mi hanno cercato per chiedermi se potevano aderire anche loro. Pur consapevoli del fatto che sicuramente in questi negozietti il risultato non sarà enorme, avrebbero piacere di aderire. Dato che i volontari continuano ad aumentare sto prendendo seriamente in considerazione la cosa, soprattutto per come me lo hanno chiesto, sarebbero veramente felici! Se riusciamo a fare anche questi ho finito i supermercati a Matelica!! Venerdì prossimo rifarò l´incontro con i volontari e la cosa più bella è che me lo hanno chiesto loro!

Federica

UNA NOVITA' CHE ACCADE ORA, TRA LE CORSIE DI UN SUPERMERCATO

Emanuela, per esempio. Che da 14 anni fa la volontaria nel supermercato vicino a casa sua, nell'hinterland milanese. «Ho cominciato quasi per caso, accettando l'invito di un amico. E da allora ogni anno è sempre una novità. Sta accadendo anche ora». Emanuela racconta di essere arrivata alla fine di ottobre un po' stanca, e solo l'idea di mettersi a lavorare per organizzare la Raccolta nel suo quartiere le metteva ansia. Un giorno si sente chiamare per la strada: «Signora Emanuela!». «Era R., l'ex parcheggiatore del supermercato. In passato ci ha sempre dato una mano, coi furgoni per la raccolta, facendoci posto sul piazzale. Poi era capitato che avesse anche lui bisogno di un aiuto...». Emanuela, durante l'anno, porta i pacchi di alimenti dei Banchi di solidarietà ad alcune famiglie povere della zona. «Ho iniziato a portare il pacco anche a lui. Lì, al parcheggio. Finchè, tre anni fa, è andato in pensione, ed è tornato al suo paese, in Campania», spiega Emanuela. «Sono venuto a trovare i miei figli», le dice R. «Bello! Ma se sta qui un po' di tempo può venirci a trovare anche quando facciamo la Colletta, sabato 27», risponde lei. «Ma scherza? Io vengo! Ma a fare il turno. Questo è il più bell'incontro che potevo fare».

Neppure ventiquattrore dopo Emanuela incontra un "collega" volontario. Uno di quelli della prima ora, come lei. Solo che ha superato gli 80 da un pezzo, e in più quest'anno è stato operato diverse volte per problemi seri. «Come va? Immagino che stavolta non ci sarà, mi dispiace», lo anticipa Emanuela. «Cosa?», risponde lui: «Primo turno, dalle 8. Come tutti gli anni», dice andandosene ridendo. «E io che volevo mollare tutto. E invece vedi questa gente, e ti si riapre un mondo. Fare "la carità" così riempie davvero il cuore. Perchè è un gesto che accoglie tutti. E infatti la gente si apre, si mette in gioco, diventa un libro aperto. Quanti che durante la Colletta ti fermano e ti raccontano tutta la loro vita. Ma lo stesso vale per me. Con mio marito non abbiamo figli. E' un grande dolore. Ma tutti i rapporti che sono nati potendo dedicare più tempo alla Colletta e al portare i pacchi alle famiglie sono una risposta grandiosa a quel dolore. Perchè le persone che incontri diventano un po' la tua famiglia, fratelli, sorelle». Figli. «Gesù si è fatto presente carnalmente più che mai con tutti questi volti che mi chiamano a starci fino in fondo. Non è spettacolare?».

(testimonianza tratta dall'articolo apparso su Tracce.it e riportato sul nostro sito)

UNA GIOVANISSIMA VOLONTARIA

Nostra figlia Ilaria ha 4 anni ed è cresciuta a "pane e Banco Alimentare". Quest'anno invece di restare tutto il giorno dai nonni come accade ogni anno durante la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, ci ha chiesto di poter partecipare e noi abbiamo deciso di assecondarla.
E' stata bravissima, ha sostenuto un turno da 4, 5 ore senza sosta, ha distribuito sacchetti e volantini insieme a sorrisi, senza lasciare scampo a nessuno con la sua frase "vuole partecipare alla Colletta Alimentare? Sul volantino c'è scritto tutto ma io non so ancora leggere, però se vuole glielo posso spiegare". Ha aiutato a montare gli scatoloni, a riempirli ed a sigillarli quando erano pieni, senza mai lamentarsi per la stanchezza. Per me mamma è stato fantastico, spesso le colleghe o le amiche mi dicono che i loro figli al supermercato fanno capricci perchè vogliono sempre qualcosa, beh! Adesso posso raccontargli di questa fantastica giornata e di come i bambini se educati all'amore verso gli altri, riescono a donare se stessi con entusiasmo senza chiedere nulla. Il prossimo anno estenderemo l'invito a tutta la classe dell'asilo di Ilaria.

Antonella e Roberto - Micale

UN AVVENIMENTO DI BENE TRAVOLGENTE

Quest´anno ho vissuto la Colletta Alimentare più libera dall´esito, dall´organizzazione e dalla riuscita.
Per impegni di lavoro e di famiglia ho avuto meno tempo a disposizione per organizzarla e questa condizione mi ha continuamente richiamato all´essenziale: Perchè faccio la Colletta?
Senza affannarmi tanto e chiedendo aiuto, ho visto nascere cose che gli anni scorsi non ho visto:
- gli amici di Cavarzere prendere iniziativa e incontrare tutti i loro volontari
- Christian di Pettorazza dire di sì a fare il capo-equipe nell´unico supermercato dove bisognava stare all´aperto tutto il giorno
- una signora assistita dal bds, che fa fatica ad arrivare a fine mese, essere la prima persona a darmi l´adesione come volontaria
- i volontari della frazione di Ca´ Emo uscire sul blog adria con un loro volantino di indicazioni per andare a fare la spesa nell´unico supermercato del paese
- scoprire di avere in una sola classe di 2a media 10 alunni che facevano già la Colletta nel loro paese
- la telefonata di un amico che di propria iniziativa ha organizzato una cena di beneficenza per il 19 dicembre e ha deciso di devolvere il ricavato al bds di Adria.
Nella Colletta è chiaro che siamo di fronte a un avvenimento presente, che non facciamo noi e che ci chiede una risposta.
L´ho capito meglio guardando mia figlia Emma e i suoi amici di V elementare fare la proposta della Colletta a tutte le persone che entravano al supermercato. Mi divertivo a guardare la reazione delle persone che dovevano rispondere a quei sette pulcini gialli con i sacchetti e i volantini protesi che chiedevano, in coro o a turno: Vuole partecipare alla Colletta Alimentare?
E lui o lei erano costretti a dire "Sì" o"No".
Qualcuno ha detto anche di no, allora i bambini chiedevano: Perchè ha detto di no? Questa è una cosa buona.
E io, prima di rispondere, ho dovuto ri-capire che in ogni situazione c´è sempre di mezzo il mistero della nostra libertà e che anche un "no", anzichè essere un punto di chiusura che ti abbatte, può essere spunto per domande ancora più grandi e l´occasione di ripartire più cosciente di prima.
Mi rendo conto di aver partecipato a un avvenimento di bene travolgente, semplice e silenzioso, alla possibilità per ognuno di dire: sì, anch´io sono fatto per il bene e posso essere protagonista di questo bene.
Un riscatto dal male, dal nulla.
Un avvenimento di bene travolgente, che accade in un solo giorno, che ci fa scoprire di avere un cuore capace di gratuità, perchè amati per primi di un amore gratuito, e che rende liberi dalle cose, cioè poveri.

Antonella Ravagnan - Adria

UN'ESPERIENZA CHE AVVICINA.

I bambini sono stati spettacolari, lavoratori instancabili nonchè fermi e decisi sostenitori della bontà del gesto, anche di fronte a persone adulte che non ne erano convinte e ponevano loro diverse domande ed obiezioni.
Uno di loro, figlio di uno dei responsabili del Banco Alimentare di Palermo, ad un signore che gli obiettava di non sapere dove realmente andassero a finire gli alimenti raccolti, ha risposto che se voleva poteva venire la sera al magazzino del Banco Alimentare per vedere se quello che lui gli stava dicendo era vero oppure no. Quando l'ho raccontato al padre lui mi ha detto "Questa è una cosa importantissima, perchè mio figlio per ora è in una fase in cui non si fida di nessuno, e il fatto invece di avere questa "certezza" della bontà e della verità del gesto in cui mette tante energie è una cosa fondamentale per lui".
Alcuni volontari adulti invece non avevamo mai partecipato alla Colletta, ma quando sono stati invitati a farla da volontari hanno prontamente e positivamente risposto. Si sono impegnati con grande generosità, hanno immediatamente preso la Colletta a cuore come se fosse da sempre una "cosa loro" e soprattutto come una cosa di grandissima importanza. Le reazioni delle persone che fermavano all'ingresso ovviamente sono state le più svariate dalla più cortese alla più menefreghista. Ad un certo punto un signore all'uscita consegnando il sacchettino giallo ad una volontaria le ha detto velocemente "Che Dio vi benedica!", la ragazza (volontaria neofita che neanche conosceva la Colletta prima di ricevere l'invito a partecipare una decina di giorni fa) è venuta a dirmelo quasi commossa, quella frase aveva cancellato tutti i gesti frettolosi di fastidio o di noncuranza che tante persone avevano avuto nei suoi confronti prima di quel momento.

Maria Albano - Palermo

 
Amministra Discussione: | Riapri | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
LUNA ATTUALE
--Clicca sotto e ascolta >> RADIO MARIA<< =============

Santo del giorno

san francesco d'assisi pastore e martire

Cerca in BIBBIA CEI
PER VERSETTO
(es. Mt 28,1-20):
PER PAROLA:

 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:40. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com