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COMPENDIO DI TEOLOGIA SPIRITUALE

Ultimo Aggiornamento: 24/10/2013 13:41
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15/10/2013 12:39
 
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ATTO DI CONSACRAZIONE TOTALE A MARIA 170-1.

170. Natura ed estensione di quest'atto. E` un atto di divozione che
contiene tutti gli altri. Quale e` esposto dal B. Grignion di Montfort,
consiste nel darsi interamente a Gesu` per mezzo di Maria e abbraccia
due elementi: un atto di consacrazione che si rinnova ogni tanto, e
uno stato abituale che ci fa vivere ed operare sotto la dipendenza di
Maria. L'atto di consacrazione, dice il B. Grignion, "consiste nel
darsi intieramente, come schiavo, a Maria e per suo mezzo a Gesu`".
Nessuno si scandalizzi di questa parola schiavo, a cui bisogna
togliere ogni senso peggiorativo, vale a dire ogni idea di
costrizione: non solo quest'atto non inchiude costrizione alcuna ma e`
l'espressione del piu` puro amore; se ne conservi quindi il solo
elemento positivo quale e` spiegato dal Beato: Un semplice servo riceve
salario, resta libero di lasciare il padrone e non da` che il suo
lavoro ma non la sua persona, i suoi diritti personali, i suoi beni;
uno schiavo invece acconsente liberamente a lavorare senza stipendio,
fiducioso nel padrone che gli da` vitto e vestito, e si da` per sempre,
con tutte le sue energie, la sua persona, i suoi diritti, per vivere
in piena dipendenza da lui.

171. Facendone applicazione alle cose spirituali, il perfetto servo
di Maria da` a lei e per suo mezzo a Gesu`:

a) Il corpo, con tutti i suoi sensi, non conservandone che l'uso, e
obbligandosi a non servirsene che secondo il beneplacito della
SS. Vergine o del suo Figlio; e accetta anticipatamente tutte le
disposizioni della Provvidenza riguardanti la salute, la malattia, la
vita e la morte.

b) Tutti i beni di fortuna, non usandone che sotto la sua dipendenza
per la gloria sua e per quella di Dio.

c) L'anima con tutte le sue facolta`, consacrandole al servizio di Dio
e delle anime, sotto la guida di Maria, e rinunziando a tutto cio` che
puo` compromettere la nostra salvezza e santificazione.

d) Tutti i beni interiori e spirituali, i meriti, le sodisfazioni e il
valore impetratorio delle buone opere, in quella misura in cui questi
beni sono alienabili. Spieghiamo questo ultimo punto:

1) I meriti propriamente detti (de condigno) per mezzo dei quali
meritiamo per noi un aumento di grazia e di gloria, sono inalienabili;
se quindi li diamo a Maria, e` perche` li conservi e li aumenti, non
perche` li applichi altrui. Quanto ai meriti di semplice convenienza
(de congruo), potendo questi essere offerti per gli altri, ne lasciamo
la libera disposizioni a Maria.

2) Il valore sodisfattorio dei nostri atti, comprese le indulgenze, e`
alienabile, e ne lasciamo l'applicazione alla SS. Vergine 171-1.

3) Il valore impetratorio, vale a dire le nostre preghiere e le nostre
opere buone in quanto godono di tal valore, possono esserle
abbandonate e in fatto lo sono con quest'atto di consacrazione.

172. Una volta dunque fatto quest'atto non si puo` piu` disporre di
questi beni senza il permesso della SS. Vergine; possiamo pero` e
talora dobbiamo pregarla che si degni, in quella misura che le
piacera`, disporne a favore delle persone verso le quali abbiamo
speciali obbligazioni. Il mezzo di conciliar tutto e` d'offrirle nello
stesso tempo non solo la nostra persona e i nostri beni, ma anche
tutte le persone che ci sono care "Tuus totus sum, omnia mea tua sunt,
et omnes mei tui sunt"; cosi` la SS. Vergine attingera` dai nostri beni
e specialmente dai tesori suoi e da quelli di suo Figlio per venire in
aiuto di queste persone; ed esse non vi perderanno nulla.

173. Eccellenza di quest'atto. E` un atto di santo abbandono, ottimo
gia` per questo verso, ma che inoltre contiene gli atti delle piu` belle
virtu`.

1) Un atto di religione profonda verso Dio, verso Gesu` e verso Maria:
con cio` infatti riconosciamo il sovrano dominio di Dio e il nostro
nulla, e proclamiamo di gran cuore i diritti che Dio diede a Maria su
noi.

2) Un atto di umilta`, con cui riconoscendo il nostro nulla e la nostra
impotenza, ci priviamo del possesso di tutto cio` che il Signore ci
diede, restituendoglielo per le mani di Maria, da cui, dopo Lui e per
Lui, abbiamo ricevuto ogni cosa.

3) Un atto d'amore confidente, perche` l'amore e` il dono di se`, e per
donarsi occorre una confidenza perfetta, una fede viva.

Si puo` dunque dire che quest'atto di consacrazione, se e` ben fatto,
spesso rinnovato di cuore e messo in pratica, e` piu` eccellente ancora
dell'atto eroico, con cui non si rinunzia che il valore sodisfattorio
dei propri atti e le indulgenze che si guadagnano.

174. Frutti di questa devozione. Derivano dalla sua natura. 1) Con
essa glorifichiamo Dio e Maria nel modo piu` perfetto, perche` gli diamo
tutto cio` che siamo e tutto cio` che abbiamo senza riserva e per
sempre; e cio` nel modo a Lui piu` gradito, seguendo l'ordine stabilito
dalla sua sapienza, ritornando a Lui per la via da Lui tenuta per
venire a noi.

175. 2) Assicuriamo pure in questo modo la nostra santificazione.
Maria infatti, vedendo che cediamo a lei la nostra persona e i nostri
beni, si sente vivamente mossa ad aiutare a santificarsi coloro che
sono, per cosi` dire, sua proprieta`. Ci otterra` quindi copiosissime
grazie, che aumenteranno i nostri piccoli tesori spirituali che sono
suoi, ce li conserveranno e ce li faranno fruttificare sino al punto
della morte. Porra` per questo in opera l'autorita` del suo credito sul
cuore di Dio e la sovrabbondanza dei suoi meriti e delle sue
sodisfazioni.

3) Finalmente anche la santificazione del prossimo, e specialmente
delle anime a noi affidate, verra` a guadagnarci; lasciando che Maria
distribuisca i nostri meriti e le nostre sodisfazioni secondo il suo
beneplacito, sappiamo che tutto sara` applicato nel modo piu` sapiente,
perche` e` piu` prudente, piu` previdente, piu` premurosa di noi; i nostri
parenti ed amici non potranno quindi che guadagnarci.

176. Si potra`, e` vero, obiettare che a questo modo noi alieniamo
tutto il nostro patrimonio spirituale, specialmente le nostre
sodisfazioni, le indulgenze e i suffragi che si potessero offrire per
noi, e che cosi` potrebbe accadere che restassimo poi i lunghi anni in
purgatorio. Per se` questo e` vero, ma si tratta di confidenza: abbiamo,
si o no, piu` confidenza in Maria che in noi stessi e nei nostri amici?
Se si`, non temiamo nulla; sapra` ella prendersi cura dell'anima nostra
e dei nostri interessi meglio che non potremmo far noi; se no, e`
meglio che non facciamo quest'atto di consacrazione totale di cui piu`
tardi potremmo pentirci.

In ogni caso non deve farsi che dopo matura riflessione e d'accordo
col proprio direttore.
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