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LA CHIESA DI FRONTE AI TOTALITARISMI

Ultimo Aggiornamento: 08/05/2022 10:55
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16/06/2012 23:58
 
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La Chiesa di fronte ai Totalitarismi: una Chiesa maestra

La Chiesa non è soltanto martire; è anche Maestra.
I Papi hanno il dovere di smascherare le false dottrine. 
Il magistero pontificio di questi decenni è denso di interventi chiarificatori. 
Nei riguardi del Messico Pio XI è intervenuto in diverse occasioni. 
1) Con l'Epistola Apostolica Paterna Sane (2-2-26);
2) Con l'Enciclica Iniquis Afflictisque (18-11-26);
3) Con l'Epistola Enciclica (29-9-32).

Anche per la Spagna Pio XI non è stato a guardare. Il suo principale intervento è costituito dalla Lettera enciclica Dilectissima Nobis (3-6-33). 
In questa doppia serie di interventi il Papa rivendica alla Chiesa i suoi diritti di professare liberamente la fede cattolica e di esercitare il culto nelle varie modalità pastorali. Esorta vescovi, sacerdoti, fedeli di rimanere fedeli al mandao di Cristo.

Tuttavia i due interventi più conosciuti e che hanno suscitato più scalpore sono state le due Encicliche del 1937 contro il nazional-socialismo e il comunismo. Rispettivamente la Mit Brennender Sorge(14-3-37) e la Divini Redemptoris (19-3-37). E' da ricordare che ambedue i documenti sono stati preparati dall'allora Card. Eugenio Pacelli, Segretario di Stato. 
Nel documento contro il nazional-socialismo, definito "una delle più severe condanne di un regime nazionale che il Vaticano avesse pronunciato" (Rhodes), Pio XI chiarisce lo specifico della dottrina cristiana che non ha niente a che vedere con questa nuova filosofia della vita. Molti cristiani potevano essere indotti in errore. Per questo il Pontefice tenta di smascherare quegli insani principi che già avvelenavano il popolo. Evidenzia come il nazional-socialismo sta esattamente agli antipodi del cristianesimo; non è per l'uomo ma contro l'uomo. 
Si tratta di due concezioni opposte della vita e del mondo. L'una imperniata sull'uomo, sul sangue, sulle sue capacità di autoredenzione, sull'orgoglio della razza; l'altra dominata dalle idee di Dio, della sua rivelazione biblica, del peccato e della redenzione per Cristo, della Chiesa, dalla rivalutazione dell'uomo, di qualunque uomo in quanto fatto ad immagine e somiglianza di Dio e redento da Cristo. Il cristianesimo è una religione universale ed è proteso a tutta l'umanità. 
Pio XI cercò in qualunque modo di smascherare queste insane dottrine. 
Lo stesso concordato del 20 luglio 1933 con il Terzo Reich non è affatto un atto di simpatia verso il nuovo regime ma una condanna indiretta in quanto costituisce una difesa da parte della Chiesa che si sentiva minacciata nella sua stessa natura. 
Così il grande storico Jedin commenta il fatto: "La Chiesa quindi si trovò necessitata ad un concordato in una misura mai sperimentata fino a quel momento. Pertanto il concordato della Santa Sede con il Reich germanico va considerato un'arma difensiva". 
L'Episcopato tedesco collimava in pieno con il Pontefice da costituire allora veramente un 'cuor solo ed un'anima sola'. Diverse furono le condanne prese nelle riunioni episcopali a Fulda e nelle letetre pastorali: sono almeno 10 questi interventi.
Famose sono anche le prediche degli arcivescovi Faulhaber e von Galen rispettivamente nell'avvento del 1933 e nell'estate del 1941 per le decise prese di posizione contro l'ideologia nazional-socialista decisamente anticristiana ed antiumana.
A pochi giorni di distanza uscì l'altro documento: Divini Redemptorisnel quale si evidenziavano tutti i mali del comunismo applicato in Russia, Messico, Spagna. Ne stigmatizza in particolare la dottrina in quanto non solo contro la Chiesa ma contro qualunque forma di religione e contro lo stesso uomo: "Il comunismo spoglia l'uomo della sua libertà, toglie ogni libertà alla persona umana ed ogni ritegno morale contro l'assalto degli stimoli ciechi. Diventa una semplice ruota ed ingranaggio del sistema (10)... Rifiuta alla vita umana ogni carattere sacro e spirituale (11)... Il comunismo impoverisce la persona umana, capovolgendo i termini della relazione dell'uomo e della società" (30). "Il comunismo di oggi... nasconde in sé un'idea di falsa redenzione. Uno pseudo ideale di giustizia, di uguaglianza e di fraternità nel lavoro, pervade tutta la sua dottrina e tutta la sua attività di un falso misticismo" (8). 
Questa dottrina era stata già condannata dai suoi predecessori fin dal suo sorgere nel secolo scorso. Pio IX, nella enciclica Qui Pluribus così la stimmatizzò: "Nefanda dottrina, sommamente contraria allo stesso diritto naturale, che porta al radicale sovvertimento dei diritti, delle cose, delle proprietà di tutti, e della stessa società umana" (Qui pluribus, 9-11-1846). Ed il suo successore Leone XIII, a sua volta riferendosi a questa dotrina, così si esprimeva: "Micidiale pestilenza che intaccando il midollo della società umana la condurrebbe alla rovina" (Quod apostolici Muneris, 28-12-1878).

La seconda guerra mondiale ha fatto da spartiacque tra la prima e seconda parte del secolo. 
Le persecuzioni del nazional-socialismo ed i tentativi di distruggere la Chiesa sono terminati con l'annientamento del sistema.
Mentre sono continuate in forma esasperata nell'Unione Sovietica e nelle Nazioni dell'Europa dell'Est cadute sotto la sua egemonia. 
Qalche anno dopo un altro fronte si è aperto in Cina con la vittoria di Mao: un'altra cristianità martirizzata ed immolata all'idolo di una folle ideologia. Mao ha recato un danno ancora più grave: ha creato una 'chiesa parallela' a servizio del Partito: la 'chiesa patriottica' che esiste ancora oggi e procura non poche difficoltà. 
Inoltre la persecuzione si è estesa anche alle Chiese dei territori del Sud-Est asiatico, dovunque si è impiantato il regime comunista: Viet-Nam, Laos, Cambogia, Corea. 
In queste nazioni i fedeli hanno dimostrato una fede veramente eroica. 
Già si sa molto delle uccisioni subite dalla Chiesa cinese, delle limitazioni e persecuzioni. Continuamente, ancora oggi, giungono testimonianze di tutto questo. Ma quando anche qui si potranno consultare gli archivi, apparirà tutta l'immane tragedia che i cristiani cinesi hanno vissuto per la loro fedeltà a Cristo. 
Gli anni '60 hanno visto l'estendersi della lotta contro la Chiesa anche nel continente africano e latino-americano. 
Nel continente africano, la decolonizzazione e l'odio contro gli europei ha coinvolto anche la Chiesa. Si tratta di fatti conosciuti da tutti.
Nell'America Latina le varie dittature che hanno voluto trovare una giustificazione nella dottrina della Sicurezza Nazionale, hanno combattuto la Chiesa considerandola un veicolo per la diffusione dell'ideologia comunista, una porta per l'affermazione dei partiti comunisti nel Sud-America. Quale cecità!
Il fatto che la Chiesa, schieratasi sempre a favore dell'uomo, predicava la giustizia sociale, difendeva i poveri, gli oppressi, dava voce a chi non ne aveva, è stato frainteso come predicazione del marxismo! 
Si è dimenticato invece che la giustizia è una virtù naturale che rientra nei contenuti del V° comandamento. La Chiesa, impegnandosi a difendere i deboli contro i soprusi, predicando la giustizia sociale non fa altro che compiere un suo dovere, quello di predicare il Vangelo nella sua interezza, nel quale sono contenuti anche i principi della virtù della giustizia. 
Del resto la dottrina sociale della Chiesa si fonda proprio su questo. 
Ma la miopia di certi uomini, che si chiamavano 'cristiani', non permetteva loro di comprendere questo dinamismo interno alla Chiesa, la quale ha pagato e continua a pagare a carissimo prezzo la fedeltà al compimento della sua missione evangelica.
Uno per tutti mi piace ricordare Mons. Oscar Romero. Nella sua ultima predica difese questo compito della Chiesa. 
Ma dietro questo nome ci sono tanti altri meno carismatici ma non per questo meno degni di memoria e di ammirazione. 
Un altro fronte persecutorio è costituito dai vari integralismi religiosi, con la copertura di nazionalismo. Basta pensare alla situazione della Chiesa nel Libano, in Indonesia. Sono di poche settimane fa le violenze che si sono abbattute contro i cattolici di Timor Est. 
Nel Nord-Africa e negli Emirati arabi la Chiesa continuamente è sottoposta a soprusi di ogni specie, limitazioni, brutalità fino alle uccisioni. Le notizie che continuamente giungono sono davvero raccapriccianti.

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