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CURIOSITA'

Ultimo Aggiornamento: 23/01/2023 18:52
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16/02/2011 08:38
 
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Sappiamo benissimo a quali livelli retributivi deve sottostare un lavoratore dipendente e a quali condizioni potrà percepire la sua pensione dopo 40 anni di lavoro, ma, nel contempo, esiste anche la figura del professionista della politica che vive con il suo stipendio, o meglio l’indennità di funzione, che non è per nulla paragonabile a quello di un lavoratore.

Il parlamentare italiano per esercitare le sue funzioni dispone, oltre all’indennità di funzione, della diaria e di diversi rimborsi, ovvero istituti che permettono di gestire le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori e quelle classificate come accessorie e telefoniche.

Non solo, il nostro rappresentante percepisce anche l’assegno di fine mandato e quelle, legittime, di natura previdenziale e sanitarie.

La nostra Costituzione prevede, articolo 69, un’espressa indennità che risulta determinata dalla legge n. 1261 del 31 ottobre 1965. Secondo questa disposizione legislativa l’indennità è fissata in misura non superiore al trattamento complessivo massimo annuo lordo dei magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di Cassazione ed equiparate: mentre da una parte si critica la magistratura dall’altra si percepiscono i loro stipendi e se si aumenta lo stipendio dei magistrati automaticamente si aumentano anche le indennità parlamentari.

L’indennità è stata poi rideterminata dall’articolo 1 della legge 23 dicembre 2005  n. 266 (legge finanziaria per l’anno 2006).

L’indennità parlamentare è corrisposta per 12 mensilità e, per dovere di cronaca, occorre anche precisare che l’importo mensile, a seguito della delibera dell’Ufficio di Presidenza del 17 gennaio 2006, è stato ridotto del 10% ed è pari attualmente a 5.486,58 euro, al netto delle ritenute previdenziali (€ 784,14) e assistenziali (€ 526,66) della quota contributiva per l’assegno vitalizio (€ 1.006,51) e della ritenuta fiscale (€ 3.899,75).

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E mentre per il comune lavoratore, oltre i 40 anni di sudato lavoro occorre lavorare ancora 12 mesi (18 per gli autonomi), prima di iniziare a percepire la meritata pensione, al deputato o senatore basta solo un paio d'anni di servizio per raggiungere tutti i grossi benefici pensionistici, oltretutto non tassabili.
Queste cose passano inosservate.
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