Nuova Discussione
Rispondi
 

CURIOSITA'

Ultimo Aggiornamento: 23/01/2023 18:52
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
30/06/2012 23:13
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Pontifex.RomaNella diocesi di Itangar accadono guarigioni inspiegabili.

E i cattolici aumentano la loro presenza.
Strane cose accadono a Itangar, una diocesi dell’India, e le ha raccontate il vescovo, mons John Kattrukudiyl, mentre si trovava in Germania, di recente all’incontro periodico organizzato da “Aiuto alla Chiesa che soffre”, l’organizzazione internazionale che si occupa delle chiese e dei cristiani nei Paesi in cui la loro situazione è più difficile. Secondo il presule le numerose guarigioni inspiegabili, precedute e causate dalle preghiere, sono la principale causa dell’aumento straordinario dei cattolici – il 40 per cento in 35 anni – in questo angolo remoto dell’India. Il vescovo riceve segnalazioni di questo genere con frequenza; e le storie “mi riempiono di sbalordimento. Ho un’impostazione di fondo teologica, ed è facile arrivare a essere scettici, in questo genere di cose. Però le persone interessate sono assolutamente convinte di ciò che è accaduto loro”.

Il presule ha riportato il caso di un uomo che ha smesso di perseguitare la Chiesa cattolica dopo che si è sposato con una ragazza cattolica. “Dopo essersi convertito al cattolicesimo, gli è stato chiesto di pregare su un uomo paralitico. Non voleva, ma lo fece egualmente; il giorno dopo l’uomo paralitico si alzò e camminò verso la chiesa”. Il neo convertito restò talmente sbalordito da questa esperienza miracolosa che cominciò a frequentare la chiesa, e ora “è un membro molto attivo della parrocchia”.

Mons. Kattrukudiyl è ben consapevole dello scetticismo con cui in genere vengono accolti questi miracoli; gli capita, quando racconta questi avvenimenti “in Europa e altrove, che le persone dicano: ‘Ehi, vescovo, ci stai raccontando delle favole’”. Ma a dispetto dell’incredulità “ci sono molte storie di guarigione che mi vengono riportate, e non le possiamo ignorare”.

Una possibile spiegazione storico-teologica si rifà alla relativa freschezza della chiesa locale. “E’ l’esperienza di una Chiesa molto giovane, che sperimenta la stessa grazia della Chiesa nei tempi degli apostoli”, quando le guarigioni miracolose erano frequenti, come narrano i libri sacri.

Secondo il presule i fedeli della sua diocesi sono stati testimoni di queste guarigioni miracolose avvenute dopo che si erano riuniti in casa di qualche malato per cui pregavano. “Persone che erano malate da molto tempo sono state curate. E’ realmente un’esperienza della Chiesa primitiva quella che hanno vissuto queste persone”. Nei tempi della prima Chiesa, “la cura, con l’orazione a Gesù, attrasse molte persone verso la Chiesa. E’ una specie di pace spirituale che ottengono dalla loro appartenenza alla Chiesa”. Il vescovo ha rivelato che il numero dei fedeli cattolici è cresciuto del 40 per cento negli ultimi 35 anni. La situazione della Chiesa adesso è molto migliore di una volta; non è solo tollerata, ma lodata per le sue attività filantropiche. “I politici non perdono occasione per elogiare la Chiesa per le sue opere umanitarie”.

Note e fonti:

http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/india-16401/

Marco Tosatti

OFFLINE
26/07/2012 09:03
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

I cattolici e la generosità: Gesù è il riferimento

I risultati dello studio hanno rilevato che i musulmani sentono fortemente un obbligo da parte di Dio a condividere con chi è meno fortunato di loro, ritengono inoltre che nel fare la carità agli altri stanno seguendo le orme del profeta Maometto. Tutto bene, ma non si capisce però in cosa lo stiano emulando dato che né la storia né il Corano descrivono gesta di carità e solidarietà del profeta. Anzi, nella sua biografia compaiono alcune guerre, come la ben poco caritatevole azione verso la tribù dei B. Qurayza, dove 700 maschi ebrei morirono e donne e bambini vennero venduti o fatti schiavi.

Per quanto riguarda i cattolici, lo studio ha rilevato che essi non si sentono obbligati in nulla, è invece il loro amore per Gesù a spingerli ad aiutare gli altri. I ricercatori hanno anche scoperto che il cattolicesimo è meno gerarchico di quanto comunemente si pensi: molte funzioni religiose, infatti, vengono svolte da laici, e lo stesso dicasi per i musulmani. Rispetto all’atteggiamento degli intervistati cattolici e islamici, hanno detto i ricercatori, «i cattolici erano più reticenti a parlare di soldi o della misura in cui essi stanno aiutando gli altri. Le associazioni islamiche, invece, erano più aperte al nostro studio perché hanno accolto con favore l’opportunità di contribuire ad aumentare la comprensione dell’Islam».

Ricordiamo che nel maggio 2011 uno studio ha rilevato che le persone tendono a comportarsi in modo migliore se sperimentano, o sono state educate religiosamente, essendo più generosi e cooperativi. Nell’agosto 2007, uno studio pubblicato su “Psychological Science journal” ha dimostrato che credere in Dio influenzia positivamente il comportamento sociale, in particolare per quanto riguarda la cooperazione con gli altri e la generosità verso gli estranei.

OFFLINE
10/08/2012 21:42
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Quarantuno anni dopo il suo esordio nei teatri, Jesus Christ è ancora Superstar. La celebre "opera rock", il musical scritto da Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, sta per tornare ancora sulle scene, e questa volta addirittura fuori dai teatri, nelle grandi arene, davanti a un pubblico di decine di migliaia di persone per sera. La nuova messa in scena del musical scritto nel 1970 e arrivato nei teatri del West End londinese per la prima volta nel 1971, inizierà il suo giro dall'Inghilterra, il prossimo 21 settembre, con quattro serate all'O2 Arena di Londra (più di ottantamila spettatori in totale) e si muoverà prima in Inghilterra e poi alla conquista dell'Europa. Nel cast ci sono un nuovo Gesù, Ben Forster, scelto negli scorsi mesi attraverso la selezione in diretta fatta con un talent show su Itv, e una Maria Maddalena già "superstar" per proprio conto, ovvero Mel C delle Spice Girls. E, vista l'eco sulle tv e sui giornali inglesi, tutto fa pensare che sarà nuovamente un successo.
OFFLINE
21/08/2012 11:22
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

In occasione dell’anno internazionale dell’astronomia proclamato nel 2009 dall’ONU, a memoria dei 400 anni dall’utilizzazione astronomica da parte di Galileo del cannocchiale, Cammilleri, nota firma del Timone, ha messo in evidenza le inesattezze e le evidenti bugie che la cultura contemporanea insegna a scuola, in televisione e sui giornali su Galileo, scienziato cattolico che ha dato origine alla scienza moderna.

   Galileo non si considerò mai avversario della Chiesa. Conservò la fede cattolica fino alla morte, fu amico per lungo tempo di papi e di cardinali, (il cardinale Maffeo Barberini, poi eletto Papa con il nome di Urbano VIII, fu suo grande ammiratore) e da molti religiosi fu protetto e incoraggiato nelle sue ricerche. Quando nel 1611 si recò a Roma fu ricevuto persino da Papa Paolo V, con il quale ebbe un lungo e caloroso colloquio.
Anche dopo la sentenza del 1633, che, oltre all’abiura, lo "condannava" a recitare una volta la settimana i sette salmi penitenziali per un periodo di tre anni, e che sua figlia suora recitò per lui.

Fu ospitato nella villa del cardinale di Siena, Ascanio Piccolomini, uno dei tanti ecclesiastici che gli volevano bene.

Quindi, si trasferì nella sua villa di Arcetri, detta "il gioiello", alla periferia di Firenze. Morì con la benedizione del Papa e ricevendo l’indulgenza plenaria, segno che la Chiesa non lo considerava certamente un avversario né lui considerava tale la Chiesa.
Proprio una favola quella dell’inimicizia, della contrapposizione invincibile, dell’insanabile rottura tra lo scienziato pisano e la Chiesa cattolica. Una favola che per primo contesterebbe proprio lo scienziato pisano. Non va dimenticato, infatti, che al termine della sua vita movimentata, lasciò scritto che "in tutte le opere mie, non sarà chi trovar possa pur minima ombra di cosa che declini dalla pietà e dalla riverenza di Santa Chiesa".
OFFLINE
22/08/2012 15:21
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Rimini, un altro flop del testamento biologico:
sette adesioni in due anni

Le battaglie dei radicali non interessano a nessuno, altrimenti il partito di Pannella non sarebbe costantemente sotto lo 0,5% delle preferenze. Sono puramente guerre ideologiche, sfide laiciste per soddisfazioni personali ma che portano soltanto a costi in più e ad un nulla di fatto in quelle rare occasioni in cui vengono vinte.

Lo dimostra la desolazione dei registri per le unioni civili istituiti in diversi comuni italiani, che servirebbe invece a simboleggiare pubblicamente il desiderio della popolazione di una legge nazionale. Lo dimostra anche il deserto di adesioni per i registri del testamento biologico che alcune città hanno istituito dopo infinite battaglie e spaccature tra gli stessi partiti politici.

Qualche esempio di cui abbiamo già parlato: a Genova (oltre 600 mila abitanti) 170 testamenti in tre anni, a Cagliari e provincia (oltre 560 mila abitanti) 50 aderenti «motivati e preparati», a Roma (oltre 2 milioni e mezzo di abitanti) soltanto 900 le adesioni da aprile 2009.

L’ultimo caso emerso è quello di Rimini, dove compaiono ben sette adesioni in due anni per una popolazione di 143mila abitanti (sei nel 2010, una nel 2011 e nessuna nel 2012). La cosa più curiosa è che i promotori del registro comunale, radicali e associazioni di ateismo fondamentalista, avevano raccolto ben 700 firme, affermando esaltati che si trattava di «un’esigenza nazionale»!

C’è chi cercherà di giustificare questi incredibili flop sostenendo che questi registri, come quelli sulle unioni civili, sono privi di efficacia giuridica in mancanza di una legge nazionale e hanno meramente uno scopo simbolico. Sarebbe allora interessante replicare loro domandando il motivo di tutta la fatica per la loro creazione, avvenuto quasi sempre dopo lunghe e furiose battaglie con grande spreco di risorse umane e finanziarie. Bisognerebbe anche ricordare loro che, se lo scopo è soltanto simbolico, il fatto che essi siano ancora privi di adesioni dopo anni dalla loro istituzione simboleggia proprio l’opposto di quello che secondo i loro promotori avrebbero dovuto dimostrare.

OFFLINE
15/09/2012 13:45
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

DM413
OFFLINE
15/09/2012 13:52
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

DM416

DM415

DM414
OFFLINE
28/10/2012 16:22
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Il fondatore di Zara dona 20 milioni alla Caritas

La Chiesa cattolica può portare avanti le sue opere anche grazie a continue donazioni private, da parte di persone religiose o non religiose. Il Duomo di Milano, ad esempio, secondo una recente ricerca è stato realizzato per l’84% grazie alle libere donazioni del popolo, tra cui prostitute e mercenari (qui l’articolo dell’autrice della scoperta).

La stima non è diminuita nel tempo, nell’aprile scorso, ad esempio, il patron della multinazionale Faac ha lasciato la sua proprietà in eredità alla curia di Bologna. Nel 2010 un milionario ateo americano, Robert W. Wilsonha invece donato 5,6 milioni dollari all’Arcidiocesi cattolica di New York (con richiesta di vederli investiti nelle scuole cattoliche), mentre la 68° persona più ricca del mondo, Albert Gubay ha lasciato tutto il suo patrimonio.

In questi giorni è accaduta nuovamente una cosa simile: la Fondazione Amancio Ortega del presidente del gruppo tessile Inditex, quello del marchio Zaraha donato 20 milioni di euro alla Caritas spagnola. Il denaro impegnato dal magnate galiziano, il quinto uomo più ricco al mondo secondo Forbes, equivale quasi al totale dei fondi destinati l’anno scorso dalle imprese spagnole alla Caritas, 24,5 mln di euro.
 
Inutile citare tutti i progetti realizzati dalla Caritas International, interessante invece ricordare che, come ha pubblicato qualche tempo fa il quotidiano spagnolo La Razón, la presenza della Chiesa cattolica in Spagnapermette un  risparmio sociale di oltre 20 miliardi di euro. Secondo dati recenti, inoltre, nonostante la stretta della crisi economica, le donazioni private alla Caritas (e altre organizzazioni cattoliche) in Spagna sono aumentate del37% dal 2007 (quando ha potuto aiutare 994.000 persone, mentre nel 2011 sono state 1,8 milioni). E’ anche vero che dal 2010 la Chiesa spagnola, proprio per far fronte alla crisi, ha voluto aumentatare il suo impegno sociale del56,5%.
 

 

OFFLINE
10/12/2012 08:56
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

In questi giorni è  “sbarcato” suTwitter con l’account @pontifex, ed è stato subito un record: si parla di circa 7mila follower al secondo (cioè persone che hanno deciso di seguire il suo account) .

Una piccola curiosità divertente: a beneficiare dell’arrivo di Benedetto XVI sul noto social network è stata anche l’azienda americana Pontiflex, specializzata nella realizzazione di ponti flessibili. Il suo profilo (@pontiflex), infatti, è stato scambiato da molti per quello del Pontefice, e in poche ore i suoi followes sono cresciuti a 1.500, 75/100 seguaci all’ora.

Il direttore della sala stampa vaticana, padre Lombardi, ha commentato così l’incredibile boom verificatosi: «Non mi stupisce che ci sia stata questa risposta, vuol dire che l’iniziativa ha colto nel segno e ha dato un segnale della capacità, da parte del Papa e dei suoi collaboratori, di rispondere ad attese che sono nell’aria».

OFFLINE
18/02/2013 19:04
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

La Bibbia rimane il libro più venduto al mondo

James Chapman, autore della catalogazione si è basatosui milioni di copie vendute negli ultimi 50 anni. Il primato di3,9 miliardi di copie vendute nell’ultimo mezzo secolo va alla Sacra Bibbia; segue al secondo posto Citazioni del presidente Mao Tse-Tung, con 800 milioni di copie vendute; medaglia di bronzo per Harry Potter, di J. K. Rowling, con 400 milioni.

A cascata poi arrivano: Il Signore degli anelli, di J.R.R. Tolkien, con 103 milioni;L’alchimista, di Paulo Coelho, con 65 milioni e Il Codice da Vinci, di Dan. Brown, con 57 milioni. 43 milioni invece per The Twilight saga, di Sthepanie Meyer.

Al terz’ultimo posto Via col vento, di Margaret Mitchell, con .33 milioni. In penultima postazione c’è Pensa e arricchisci te stesso, di Napoleon Hill, con 30 milioni. Con 27 milioni anche Il diario di Anna Frank, di Anna Frank, rientra nella top ten. La ricerca non presentando le fonti di studio adoperate nella classificazione non può avere valore statistico ma suscita comunque un certo interesse ed induce a riflessioni serie circa la copiosa vendita di taluni generi letterari.

L’Uelci (Unione editori e librai cattolici italiani) ha presentato recentemente i risultati di un’indagine affidata all’Ipsos sugli italiani e la lettura di libri religiosi. Su un campione di 2.000 persone è risultato che il 13,7% della popolazione italiana  legge almeno un libro religioso all’anno (di cui il 15% sono giovani, 18-30 anni).

Livia Carandente

OFFLINE
24/02/2013 08:09
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

La Chiesa cattolica fa risparmiare 11 miliardi allo Stato italiano

Secondo alcune congregazioni di atei fondamentalisti, fortunatamente in profonda crisi di credibilità, la Chiesa cattolica costerebbe 6 miliardi di euro alle casse dello Stato.

Certamente ci saranno dei costi per le casse dello Stato, ma tuttavia la presenza del mondo cattolico in Italia fa risparmiare almeno 11 miliardi di euro l’anno. Lo ha dimostrato Giuseppe Rusconi nel suo recente libro inchiesta: “L’impegno – Come la Chiesa italiana accompagna la società nella vita di ogni giorno“.

L’autore ha esaminato capitolo per capitolo i settori in cui interviene l’attività sociale del mondo cattolico, quantificando in concreto quello che ne deriva a favore dello Stato. Come spiegano alcune recensioni, è giunto in questo modo a ribaltare del tutto l’immagine di una Chiesa “parassita”, sostenuta da anni in diverse pubblicazioni laiciste.

Il maggior canale di risparmio è quello della Scuola: gli istituti paritari cattolici fanno risparmiare all’Erario 4,5 miliardi l’anno (6 miliardi, invece, secondo il Miur). 1,2 miliardi di risparmio arrivano dalla sanità ospedaliera, 2,8 miliardi dal volontariato, 800 milioni dalle comunità di recupero dei tossicodipendenti, 650 milioni dal banco alimentare, e la lista si allunga dalla lotta all’usura ai prestiti di speranza, agli aiuti ai terremotati, agli oratori e le attività ricreative parrocchiali.

Il risparmio complessivo è di circa 11 miliardi di euro annui, ovvero quasi il quadruplo di quello che invece la Chiesa riceve: attorno a 1 miliardo di euro l’anno tramite l’8 per mille, più circa 3 miliardi dai contributi versati da regioni, comuni, altri enti statali. «La Chiesa», scrive Rusconi, «oltre a intervenire concretamente laddove è necessario, ha una funzione importantissima di stimolo per rendere attiva la solidarietà di parrocchie e gruppi diversi».

Edito da Rubattino, è stato presentato lo scorso 14 febbraio in anteprima nazionale a Roma presso l’Hotel Nazionale a Piazza Montecitorio (e in diretta su Radio Radicale), davanti ad una nutrita platea, ad un incontro al quale sono intervenuti l’ex-presidente della Camera dei Deputati Luciano Violante, il vicepresidente dei senatori Pdl Gaetano Quagliariello, la deputata Udc Paola Binetti e il radicale pannelliano Angiolo Bandinelli.

L’on. Luciano Violante, non cattolico, ha riconosciuto assieme agli altri la «grande capacità della Chiesa di aiutare le persone tramite vari strumenti e servizi». L’aspetto più «significativo», secondo l’ex presidente della Camera dei Deputati, è tuttavia il «ruolo educativo» e di trasmissione dei valori di cui la Chiesa è da sempre titolare, per questo è indifferente quanto costa di fatto allo Stato. Ancor meno se, come è stato dimostrato, è invece una importante fonte di risparmio per il popolo italiano.
OFFLINE
29/06/2013 07:51
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

In qualcosa almeno dovremmo essere grati alla felicemente defunta Unione Sovietica. La quale, subito dopo la sua fondazione, creò a San Pietroburgo (che aveva ribattezzato Leningrado) il grande Istituto per l'Ateismo Scientifico, con migliaia di dipendenti e centinaia di professori universitari a contatto. Per settant'anni lavorarono sodo per dimostrare l'incompatibilità tra scienza e religione (e proprio così, Scienza e religione, si chiamava la loro rivista, diffusa gratuitamente in molte lingue, in tutto il mondo), per decenni, dunque, si diedero da fare per trovare la prova oggettiva, inconfutabile, scientifica appunto, dell'inesistenza di Dio. Quando tutto crollò, e quando Leningrado tornò a chiamarsi San Pietroburgo, la famosa Prova non era stata trovata: avrebbero potuto cercare altri settanta o settecento anni, ma non sarebbe saltata fuori lo stesso. Dunque, anche grazie ai miliardi di rubli investiti dall'ateismo di Stato, abbiamo la conferma oggettiva che la fede,l'esistenza di Dio non può essere smentita per via razional-scientifica
In qualcosa almeno  dovremmo essere grati alla felicemente defunta Unione Sovietica. La quale, subito dopo la  sua fondazione, creò a San Pietroburgo (che aveva ribattezzato Leningrado) il grande Istituto per l'Ateismo Scientifico, con migliaia di dipendenti e centinaia di professori universitari a contatto. Per settant'anni lavorarono sodo per dimostrare l'incompatibilità tra scienza e religione (e proprio così, Scienza e religione, si chiamava la loro rivista, diffusa gratuitamente in molte lingue, in tutto il mondo), per decenni, dunque, si diedero da fare per trovare la prova oggettiva, inconfutabile, scientifica appunto, dell'inesistenza di Dio. Quando tutto crollò, e quando Leningrado tornò a chiamarsi San Pietroburgo, la famosa Prova non era stata trovata: avrebbero potuto cercare altri settanta o settecento anni, ma non sarebbe saltata fuori lo stesso. Dunque, anche grazie ai miliardi di rubli investiti dall'ateismo di Stato, abbiamo la conferma oggettiva che la fede,l'esistenza di Dio non può essere smentita per via razional-scientifica
OFFLINE
14/07/2013 22:33
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Discendente di Darwin diventa cattolica
grazie a Richard Dawkins

Laura KeynesNon solo una diretta discendente del celebre naturalista Charles Darwin è diventata cattolica, ma si è convertita grazie alla militanza ateistica di Richard Dawkins basata  principalmente sulla strumentalizzazione del pensiero di Darwin.

Mai ci saremmo immaginati di riportare una vicenda del genere ma è accaduto con Laura Keynes, la quale oltretutto si è unita a “Catholic Voices”, un progetto online di divulgazione e apologetica cattolica.

Laura ha scritto di essere tornata alla fede cattolica dopo un periodo di agnosticismo. Figlia di un padre miscredente e una madre cattolica ma in seguito diventata buddista, fu battezzata cattolica ma scivolata nell’agnosticismo nei suoi anni dell’adolescenza e «lontana da ogni contatto con la Chiesa».

Tuttavia, mentre studiava per il dottorato in filosofia all’Università di Oxford ha iniziato a«rivalutare quei valori. Le relazioni, il femminismo, il relativismo morale, la santità e la dignità della vita umana». Ma in particolare è stato il dibattito suscitato dal libro di Richard Dawkins,“The God Delusion”, ad ispirarla ad un approfondimento concludendo che «il “nuovo ateismo” sembra portare un germe di intolleranza e di disprezzo per le persone che potrebbero soltanto minare le pretese umaniste secolari e il liberalismo». Ha quindi spiegato: «ho liberamente scelto di essere cattolica dopo lunghe riflessioni e analisi».

OFFLINE
10/09/2013 08:57
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

 Avvicinandosi il 40° anniverario del golpe che depose il presidente cileno Salvador Allende (11 settembre 1973), diversi organi della stampa italiana, e non solo di sinistra, stanno pubblicando "Speciali" ricordando questo "mito della sinistra mondiale", questa "leggenda dell'America Latina" e via dicendo. Allende è, infatti, un mito.

        Qual'è, invece, la realtà?

      Sapevate che Salvador Allende era seguace delle teorie eugenetiche di stampo nazista? Promotore della sterilizzazione dei malati mentali? Antisemita? Alleato di Adolf Hitler?

         Probabilmente no.

        Pezzo dopo pezzo, questo mito sta crollando, ditrutto dalla più recente ricerca storica. Leggere per credere:

        http://www.atfp.it/2007/82-maggio-2007/312-allende-il-crollo-dun-mito.html

        

OFFLINE
08/12/2013 16:45
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Italia: Autobus alimentati ad Elettricita' Wireless



Parte dalla Liguria, da Savona, la sperimentazione di autobus elettrici che si ricaricano alla fermata in modalità wireless, senza fili.


Il progetto prevede che gli autobus elettrici si ricaricano per induzione elettrica su apposite piastre che possono essere installate alle fermate e al capolinea. La ricarica avviene senza bisogno di cavi o prese elettriche.


Il progetto è della Bombardier Italia, divisione nostrana dell'azienda canadese, che sta aspettando l'apertura di un bando pubblico nella città ligure per testare anche in Italia la tecnologia.


Non sono previsti cambiamenti nella durata dei percorsi, in quanto l'autobus viene attrezzato con delle batterie ultraleggere che si ricaricano ogni volta che l'autista ferma il mezzo sopra le piastre elettriche che vengono installate alle fermate e al capolinea.


Luigi Corradi di Bombardier Italia ha dichiarato che i cittadini non si accorgeranno nemmeno del passaggio a questa nuova tecnologia: "Non cambia le abitudini di guida né i tempi di percorrenza ma riduce consumi, emissioni ambientali e inquinamento acustico". Il cambiamento sarà a livello ambientale, perchè lo scopo è quello di migliorare la qualità dell’aria delle nostre città, dove i gas di scarico di mezzi pubblici e privati sono le principali fonti di inquinamento.


Qualora il test a Savona andrà a buon fine, la tecnologia potrà essere utilizzata in altre città italiane.


OFFLINE
27/12/2013 15:22
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota


È nato prima Adamo o Eva?


La caduta dell'uomo, di Hendrick Goltzius - © Corbis






La caduta dell'uomo, di Hendrick Goltzius -


 


Sembra proprio che fossero coetanei. Recenti studi evidenziano come l’Eva e l’Adamo genetici, cioè gli antenati comuni dell’intera umanità, possano essere collocati in una finestra temporale sovrapponibile, compresa tra i 100 e i 148.000 anni fa per Eva, e tra i 120 e i 156.000 anni fa per la controparte maschile. La contemporaneità era tutt'altro che scontata, perché da ciascuno dei due antenati derivano solo alcune porzioni del nostro Dna, che sono presenti in tutti gli individui che popolano oggi il mondo, ma che potrebbero essere entrate a far parte stabilmente del patrimonio genetico anche in tempi diversi e in modo indipendente.

Orologio molecolare
Per risalire a tale periodo è stato utilizzato il metodo dell’orologio molecolare, che permette di stimare quanto sia antico un determinato tratto genetico sfruttando il fatto che alcune regioni del Dna si modificano a ritmo costante nel tempo. I tratti di genoma analizzati sono il cromosoma Y per Adamo, che viene trasmesso dal padre ai figli maschi, e il Dna dei mitocondri per Eva, passato dalle madri ai figli. Entrambi, infatti, si trasmettono identici, senza che ci siano variazioni dovute al rimescolamento con il materiale genetico del genitore di sesso opposto.

da focus

OFFLINE
27/12/2013 15:31
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota


Com’è nata la leggenda
di Babbo Natale?

Una rappresentazione del vescovo San Nicola (Sinter Claes) in una casa 16° secolo, nei pressi della diga di Amsterdam. San Nicola è il santo patrono della capitale olandese. Il mito di babbo Natale nasce dalla leggenda del santo.
Una rappresentazione del vescovo San Nicola (Sinter Claes) in una casa 16° secolo, nei pressi della diga di Amsterdam. San Nicola è il santo patrono della capitale olandese. Il mito di babbo Natale nasce dalla leggenda del santo.

 

Il mito di Babbo Natale nasce dalla leggenda di san Nicola, vescovo bizantino vissuto nel IV secolo: secondo la tradizione, san Nicola regalò una dote a tre fanciulle povere perché potessero andare spose invece di prostituirsi. Nel Medioevo si diffuse in Europa l’uso di commemorare questo episodio con lo scambio di doni nel giorno del santo (6 dicembre).

Nei Paesi protestanti san Nicola perse l’aspetto del vescovo cattolico ma mantenne il ruolo benefico col nome di Samiklaus, Sinterclaus o Santa Claus. I festeggiamenti si spostarono alla festa vicina più importante, Natale. 

L’omone con la barba bianca e il sacco pieno di regali, invece, nacque in America dalla penna di Clement C. Moore, che nel 1822 scrisse una poesia in cui lo descriveva come ormai tutti lo conosciamo (ispirandosi a un suo vicino di casa olandese). Questo nuovo Santa Claus ebbe successo, e dagli anni Cinquanta conquistò anche l’Europa diventando, in Italia, Babbo Natale.

Sarebbe stato molto più semplice e rispondente ai fatti se anzichè ricorrere a personaggi più o meno inventati, si faceva riferimento ai MAGI, i quali portarono realmente dei doni al Bambin Gesù.
In tal caso i bambini avrebbero ricevuto ugualmente i loro doni, e nello stesso tempo avrebbero conosciuto meglio una storia vera narrata nei Vangeli e che avrebbe senza dubbio messo daccordo tutte le confessioni cristiane. Anzi sarebbe bello se si cominciasse  a farlo.

OFFLINE
20/01/2014 14:30
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Fulmine daneggia dito Cristo Redentore
Nuno Alvares 17/01/2014 22:32:00
2014/01/17 - Dito del Cristo Redentore è danneggiato da un fulmine durante il temporale a Rio de Janeiro

Il Santuario dice che la statua sarà oggetto di una ristrutturazione nel mese di febbraio.
Secondo INPE, Rio de Janeiro è stato colpito da 40 000 fulmini in questo Giovedi (16 gennaio). Il Brasile è un paese con alta intensità di fulmine. Ma questa volta è stato particolare.

Le immagini registrate oggi Venerdì (17) mostrano che la mano destra della statua ha avuto il suo pollice lievemente danneggiato dai fulmini. Il danno diventa chiaro solo se si confronta con la mano sinistra, che ha un pollice intatto.

Secondo padre Omar Raposo, rettore del Santuario di Cristo Redentore, il qualle ha rilasciato un'intervista a Radio Globo, ha racontato che la mano destra della statua era già stata danneggiata nella tempesta che ha colpito la città nel mese di dicembre. "Adesso abbiamo registrato un guasto più grande in tutta la mano", ha spiegato.



OFFLINE
20/01/2014 17:03
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Il lascito alla Chiesa di un miliardario ateo


 



OFFLINE
13/03/2014 17:26
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

«Sola ad abortire nel bagno dell’ospedale»,
ma è una bufala

Ricordiamo che l’Associazione è già stata accusata di manipolazione da Silvio Garattini, direttore dell’Istituto “Mario Negri” e di «ignoranza, di superficialità o peggio di malafede»quando la lobby radicale ha voluto riportare in maniera «distorta e scorretta» i dati di un’importante ricerca dell’Istituto stesso, per avallare la tesi che nelle rianimazioni italiane si pratichi l’eutanasia clandestina, argomento utile alla sua legalizzazione, ma rivelatosi ovviamente falso.

In questi giorni, dicevamo, l’Associazione Luca Coscioni è tornata alla ribalta. Volendo cavalcareil recente attacco dei burocrati europei al diritto dei medici italiani di essere obiettori di coscienza, ha avuto la brillante idea di rendere pubblica una sofferente esperienza di una donna risalente a ben quattro anni fa, sicuri di essere ascoltati dai quotidiani principali.

La storia è quella di Valentina che, quattro anni fa per l’appunto, «per colpa della legge 40» è stata “costretta” a restare incinta di una bimba malata, poi ha deciso di procedere all’aborto della bimba recandosi all’ospedale Pertini, ma sarebbe stata lasciata sola ad abortire in un bagno a causa della presenza di soli medici obiettori, mentre nei corridoi si muovevano inquietanti figure di «volontari pro life col Vangelo in mano». La ricostruzione è possibile maben poco credibile, anche perché si riscontrano tutti gli elementi di cui è ossessionata l’Associazione radicale: odio verso la Legge 40, odio verso la libertà dei medici e odio verso i volontari in difesa della vita.

In ogni caso l’accusa è stata smontata dall’Asl di Roma che, dopo una breve indagine, ha affermato che il Pertini ha medici abortisti e quella sera del 2010 ce n’erano addirittura due in camera con la donna«La signora», si legge in un comunicato, «è stata assistita, durante la degenza, da due medici non obiettori di coscienza che fanno parte dell’équipe istituzionalmente preposta alla Ivg [...]. La signora è stata prontamente assistita e avviata alla sala parto per il “secondamento” e per le successive procedure previste nel post parto». E in camera è avvenuto l’aborto, non in bagno. Tant’è che la donna non ha allora fatto partire alcuna denuncia.

Giustamente la presidente Movimento PER Politica Etica Responsabilità e vicepresidente della Commissione Cultura della Regione Lazio, Olimpia Tarziaha parlato di una vicenda «quanto mai singolare» e di «vergognosa strumentalizzazione di un dramma»«Se c’è stata realmente omissione di soccorso, questa va imputata nei confronti dei medici di turno, non tirando in ballo l’obiezione di coscienza, che tra l’altro, vorrei ricordare, oltre ad essere un diritto fondamentale, previsto dalla stessa L.194, permette comunque al medico obiettore di intervenire qualora vi sia pericolo di vita».


OFFLINE
19/04/2014 10:36
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Il film " Gesu' di Nazareth " R.Powell: io volevo fare Giuda


" Ho avuto grande successo, ma sono rimasto prigioniero del personaggio " . Da allora per lui, solo teatro " La gente si inginocchiava davanti a me, tale era la somiglianza con Cristo.

La prima parte del colossal di Zeffirelli, interprete l' attore inglese che il regista scopri' sulla scena londinese mentre recitava "Otello"

TITOLO: Il "Gesu' " Powell: io volevo fare Giuda "Ho avuto grande successo, ma sono rimasto prigioniero del personaggio". Da allora per lui, solo teatro "La gente si inginocchiava davanti a me, tale era la somiglianza con Cristo. Ma non andavo in chiesa prima del film, ne' mi sono convertito dopo" - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Provate a immaginare la scena: intorno a un tavolino di legno c' e' Gesu' che gioca tranquillo a poker con Giuda. Insieme con loro, gli apostoli . sigarette alla mano . sistemano le fiches silenziosi, in attesa del loro turno. Un' immagine shock, degna di una irriverente gag dei Monty Python o di uno spot pubblicitario destinato a essere immediatamente ritirato dalla circolazione, tra le comprensibili proteste dei fedeli. Ma e' lo spettacolo che, quasi ogni sera, si presentava davanti agli occhi di tecnici e attori del "Gesu' di Nazareth" di Zeffirelli (oggi con il "Corriere" a 6.900 lire). Perche' Robert Powell, l' attore inglese scelto per interpretare il nazareno, era diventato . paradossalmente . molto amico dell' attore che interpretava Giuda, Ian McShane. E nelle pause della lavorazione i due . consci dell' assurdita' della scena . si davano imperturbabili a sanguinose partite a carte. Powell, allora trentenne (neanche a farlo apposta), e' sempre stato cosi' : ironico e disincantato, freddo e spiritosissimo. Determinato a non farsi schiacciare dall' enormita' del ruolo che interpretava. Ma che ha finito comunque per segnare la sua carriera. Il giorno dopo la fine delle riprese, quasi scaramanticamente, si taglio' barba e capelli, per distaccarsi il piu' possibile dall' immagine di Gesu' . Ma non e' servito. Attore di teatro nella leggendaria Royal Shakespeare Company, enfant prodige delle opere shakespeariane, venne scoperto da Zeffirelli proprio mentre recitava l' "Otello" sulla scena londinese. Era gia' comparso in due film del geniale, sregolato Ken Russell: "Tommy e Mahler" e in "Al di la' del bene e del male" della Cavani. Sembrava l' inizio di una carriera cinematografica straordinaria. Ma Powell, gia' popolare alla tv inglese, non e' piu' ritornato al successo del ' 77, quando, per milioni di spettatori, il suo volto scavato e ascetico divento' quello di Gesu' . Powell, per il grande pubblico, e' sparito nel nulla, o quasi. Tornando alla sua vera vocazione, il teatro, e alla sua bella casa a nord di Londra. La fama gli arriva per caso. Si presenta al provino di "Gesu' di Nazareth" per la parte di Giuda, ma Zeffirelli si rende conto che quello sguardo magnetico, gli occhi un po' cerchiati di un azzurro quasi trasparente, sono quelli che tutti i fedeli hanno visto mille volte in Chiesa, e nelle illustrazioni sacre. Sul volto di Gesu' . Ecco allora una parrucca, la barba finta, gli abiti giusti. Un' anziana sarta entra all' improvviso nella stanza. Resta impietrita, si inginocchia. "Quello e' Gesu' ", mormora la donna, facendosi il segno della croce. La parte e' di Robert. Eccolo allora sul set, per ben nove mesi di lavorazione, a fianco di uno dei suoi miti, Laurence Olivier, e "dell' attrice che ammiro di piu' , Anne Bancroft che recitava nei panni di Maddalena". Incontentabile Robert: "Non sono mai soddisfatto di come recito, l' appagamento uccide l' ambizione. E poi il ruolo di Gesu' e' pericolosissimo. Perche' ciascuno ha un' immagine diversa di Gesu' , un' immagine radicata. Ed e' impossibile accontentare tutti".


OFFLINE
30/04/2014 08:38
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Il Papa piace più del Colosseo.
Con Francesco turismo boom

 
Piazza S. Pietro durante le canonizzazioni di Roncalli e Wojtyla

(©ANSA) PIAZZA S. PIETRO DURANTE LE CANONIZZAZIONI DI RONCALLI E WOJTYLA

I viaggi religiosi portano in Italia 7 milioni di visitatori e 5 miliardi l'anno

GIACOMO GALEAZZI
CITTÀ DEL VATICANO

 

In tour per papa Bergoglio. Alla borsa del turismo parlano di «fattore anticongiunturale». In pratica: l’unica voce in crescita in un momento di crisi generalizzata. Ma per i fedeli che hanno triplicato le presenze in piazza San Pietro è semplicemente «l’effetto Francesco». Vola verso il valore record di 5 miliardi di dollari il giro d’affari del turismo religioso in Italia nel 2014 sotto la spinta dell’attrazione esercitata dal papa argentino. Un’indagine commissionata dalla Coldiretti in occasione della canonizzazione di Wojtyla e Roncalli rivela che Roma è la meta nazionale preferita dai pellegrini. In media la città eterna può contare su sette milioni di presenze all’anno, secondo la «World Tourism Organization». 

 

In Italia papa Bergoglio traina pure le altre destinazioni religiose: santuari mariani come Loreto e Caravaggio, cittadelle francescane come Assisi e San Giovanni Rotondo. La fede come bene rifugio. «Le cifre che abbiamo sui partecipanti alle udienze e alle celebrazioni religiose registrano un importante aumento - osserva il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi - I dati sulla frequenza e la provenienza dei pellegrini attestano che è notevolmente cresciuta anche la circolazione, non solo italiana, dei gruppi. Arrivano comitive e persone da tutte le parti del mondo». Insomma, si tratta di un «flusso universale di gente di varie nazionalità», con una «rotazione molto ampia», evidenzia padre Lombardi. L’Ente bilaterale del turismo del Lazio conferma il trend di crescita. Se molti europei, come francesi e tedeschi, ma anche giapponesi e cinesi preferiscono alloggiare nel cuore della città eterna, chi viene dal Sudamerica sceglie le strutture dell’hinterland di Roma. Anche le richieste per i permessi dei bus sono schizzate alle stelle. 

 Due italiani su cinque sono più propensi a visitare l’Urbe. «L’elezione di Francesco ha accresciuto l’interesse dei viaggiatori italiani nei confronti della Capitale», fotografa un sondaggio di TripAdvisor, condotto su oltre 1300 utenti della community. Il 42% degli italiani si dichiara intenzionato a visitare Roma a causa di papa Bergoglio, con una crescita del 28% nel traffico Web nelle pagine dedicate alla città eterna. Statistiche e senso comune coincidono: nelle strade intorno a piazza San Pietro il mercoledì mattina e la domenica per l’Angelus, la presenza di turisti e pellegrini è salita costantemente negli ultimi 12 mesi. 

 

I «viaggiatori religiosi» nel mondo sono 300-330 milioni l’anno con un fatturato annuo di 18 miliardi di dollari, con un enorme potenziale di crescita per l’Italia se si considera che tra le mete preferite del turismo religioso sparse per il globo ci sono Città del Messico, dove il santuario della Madonna di Guadalupe richiama 10 milioni di pellegrini ogni anno fino a Medjugorje, in fortissima ascesa soprattutto tra i credenti italiani e poi, Gerusalemme, Assisi, Lourdes. 

 A dare un impulso decisivo al turismo religioso in Italia nel 2014 è stato proprio l’arrivo di Francesco. Il 4% dei vacanzieri presenti in Italia per i ponti primaverili ha un «movente» di fede. Roma, Assisi, Padova. E poi Pompei, Loreto, Oropa, San Giovanni Rotondo, Cascia. Secondo l’ultima ricerca Isnart la clientela straniera costituisce il 60% del segmento turistico religioso: il 45,3% proviene dall’Europa e il 14,9% dai Paesi extraeuropei. Dallo studio emerge che il 41,4% dei turisti religiosi ha un’età compresa tra i 30 e i 50 anni, il 44,4% si affida per l’organizzazione del viaggio al circuito dell’intermediazione, tour operator e agenzie di viaggio. Il 32,7% preferisce viaggiare in compagnia del proprio partner, il 20% sceglie un tour organizzato, il 19,7% un gruppo di amici, il 13,3% la famiglia, mentre il 9,8% viaggia da solo. 

 

L’identikit del turista per devozione rispecchia la sobrietà di Francesco. Il pellegrino è parsimonioso (non è «high-spender») e viaggia principalmente in bassa stagione contribuendo così alla destagionalizzazione delle destinazioni. È in corso poi un inatteso «revival» per le forme più tradizionali di turismo. Sempre più devoti tornano a percorrere a piedi gli itinerari religiosi verso le mete di culto. Il percorso storico di maggior rilievo resta il Cammino spagnolo di Santiago, ma in Italia torna in auge la via Francigena del nord, con un percorso di mille chilometri a piedi, da Aosta a Roma. Giro d’affari cui corrisponde il boom di papa Bergoglio sui mass media, come dimostrano gli otto punti in più di share% in tv della Via Crucis al Colosseo rispetto al precedente pontificato.  


OFFLINE
31/05/2014 07:29
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Inquina più un Tir o una sigaretta?
Inquina più un Tir o una sigaretta? 
[ Milano ] - Che ilfumo fà male lo sapevamo già, quello che invece non era altrettanto noto è che le sigarette hanno un impatto ambientale molto più elevato rispetto ai veicoli a motore. Basti pensare che accendere e fumare una sola sigarettain una stanza comporta un aumento delle polveri fini e ultrafini fino a 100 volte la soglia limite di legge per gli ambienti outdoor (25µg/m3 per il Pm 2,5). Se poi lo si fa in un auto, le concentrazioni arrivano a superare di 1.000 volte il limite legale.

A confermare la notizia è il Centro antifumo dell'Istituto nazionale tumori di Milano. Un gruppo di ricercatori sotto la guida del pneumologo Roberto Boffi, ha effettuato un esperimento ovvero quello di lasciare accesi per circa otto minuti, un Tir di 13.000 C.C. di cilindrata e una sigaretta.

Il risultato?
Si è potuto notare che la sigaretta accesa ha prodotto una quantità di polveri sottili (Pm1, Pm2,5 e Pm10) dicirca sei volte superiore rispetto a quella dall'autoarticolato. In base a diversi studi è stato anche accertato che è più dannoso fumare nell'abitacolo della propria auto in quanto le concentrazioni delle sostanze inquinanti sono ancora più elevate. Se appartenete poi alla categoria di coloro che hanno l'abitudine di spegnere la sigaretta prima di entrare in ambiente indoor come l'auto, l'ufficio o a casa, sappiate che portate con voi un residuo di fumo che continuerà a inquinare notevolmente l'ambiente.

Pertanto, in un ambiente piccolo come l'abitacolo di un'automobile il “residual tobacco smoke” comporta concentrazioni di PM2,5 superiori a 100 µg/m3, che sono considerate pericolose non solo per anziani e bambini e per soggetti con patologie respiratorie e cardiovascolari ma anche a chi scoppia di salute. E bene che i fumatori tengano ben presente che il “washout” delle polveri dall'albero respiratorio avviene in circa 2-3 minuti e quindi è consigliato di non entrare subito in auto dopo aver fumato ma attendere qualche minuto per proteggere se stessi e i terzi trasportati.

OFFLINE
14/06/2014 14:02
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota





“cristoteche”






Musica house, hip hop, techno, e gospel remixato. Sul maxischermo le parole del vangelo e in console “dj” Zeton, ovvero padre Joseph Anthony. Siamo in una “cristoteca”. Già in voga a Rio de Janeiro, ora arrivano anche in Italia. In Sicilia, per la precisione.





 










 





Sabato sera. Alla console “dj” Zeton, ovvero padre Joseph Anthony.Musica house, hip hop, techno, e gospel remixato. Sul maxischermo «scorrono parole del vangelo, intervallate da raffigurazioni in stile new age di Gesù e madonne tra cime innevate, fonti perenni e prati fioriti». Dove siamo? In una “cristoteca”, come descritto su Cronache Laiche. Si tratta di serate a tema che da anni hanno una grande successo a Rio de Janeiro attirando i giovani alla fede, attraverso la musica, garantendo un divertimento “puro”. I brani più gettonati appartengono al genere Christian trance, o Gospel remix, ma potete ascoltare anche il salmo 23,  riadattato in versione techno e diventato un vero successo firmato dagli Ziggybeats, suonato non solo nelle cristoteche, (vedi video sotto).











E ora le serate senza alcol, droga, sigarette (e rock and roll?) sbarcano anche in Italia, con il moto: «God's party - divertimento allo stato "puro"- perché Dio fa festa per 1 solo peccatore convertito, più che per 99 giusti!». Per chi è interessato o semplicemente curioso la prossima tappa in Italia è il 14 agosto sulla spiaggia di Marsala, in Sicilia, al Tiburon beach. Oppure potete iniziare guardando i video su youtube, per capire se convertirvi o meno al “divertimento sano”.







OFFLINE
01/07/2014 19:45
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

<header>

La Francia e la legge sul burqa


</header>

Foto: La Francia ha ragione sul burqa, parola della CEDU


In Francia, la legge che vieta il burqa in pubblico non viola le libertà fondamentali della persona. Lo ha stabilito oggi la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo in una sentenza definitiva, respingendo le accuse sollevate da una poco più che ventenne musulmana che lamentava di vedersi negata la libertà di espressione religiosa. Secondo la Corte, la legge introdotta nel 2011 non viola né l’articolo 8 (diritto al rispetto della vita familiare e privata) né il 9 (diritto alla libertà di pensiero e di religione) della Convenzione europea dei diritti dell’uomo perché si tratta di una misura adottata in virtù della sicurezza sociale.
Coprire completamente il volto che, come sottolinea lo Stato, gioca un ruolo fondamentale nell’interazione con gli altri, rischia di minare l’incolumità pubblica non consentendo l’identificazione della persona in circostanze che lo richiedano.


OFFLINE
11/08/2014 10:08
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Le Piramidi di Giza in Egitto
LE 7 NUOVE MERAVIGLIE DEL MONDO

Le Piramidi di Giza, le uniche sopravvissute delle 7 meraviglie del mondo antico.
Tutti conoscono le 7 Meraviglie del Mondo Antico, capolavori monumentali costruiti dall'uomo nell'antichità e selezionati da Filone di Bisanzio nel 200 a.C. Oggi di queste 7 Meraviglie del Mondo Antico rimangono solo le Piramidi di Giza in Egitto. Sicuramente di una bellezza disarmante, la dimora dell'eterno riposo del faraone d'Egitto rimane la testimonianza del suo passaggio sulla terra a glorificazione delle sue imprese. Purtroppo le altre sei meraviglie del mondo antico sono oggi andate perdute: [nggallery id=7721 template=inside]
  1. Giardini Pensili di Babilonia in cui la regina Semiramide raccoglieva rose fresche durante tutto l'anno;
  2. Il Colosso di Rodi, l'enorme statua di bronzo che si trovava sull'omonima isola greca;
  3. Il Mausoleo di Alicarnasso, una tomba monumentale per il riposo eterno del satrapo Mausolo, ad Alicarnasso (oggi in Turchia);
  4. Il Tempio di Artemide a Efeso, nell'odierna Turchia;
  5. Il Faro di Alessandria d'Egitto, che indicava la via per il porto ai mercanti dell'antichità;
  6. La statua di Zeus a Olimpia, opera dello scultore greco Fidia.
Ma di grandi opere architettoniche e monumenti straordinari la Terra è ancora piena. E, alle 7 Meraviglie del Mondo Antico, si sono affiancate oggi le Nuove 7 Meraviglie del Mondo, tutte ancora in piedi, visitabili e democraticamente votate tramite un referendum onlineda milioni di persone in tutto il mondo, selezionate tra le meraviglie create dall'uomo a partire dall'antichità fino al 2000, anno in cui il referendum è stato indetto dal portale New 7 Wonder.
 
La Grande Muraglia Cinese, le lunghe mura costruite dall'imperatore Qin Shi Huang a partire dal III secolo a. C. per proteggere l'Impero dalle invasioni dei popoli confinanti, lunghe 6.350 chilometri;
  1. Il Cristo Redentore a Rio de Janeiro, la statura che rappresenta Gesù Cristo si erge sulla cima della montagna del Corcovado, è alta circa 38 metri, ed è divenuta il simbolo della città e del Brasile;
  2. Il Colosseo a Roma, il più famoso anfiteatro romano situato nel cuore della città che, all'epoca dei Romani, veniva usato per gli spettacoli con i gladiatori;
  3. Machu Picchu, la città perduta degli Inca, un sito archeologico precolombiano situato in Perù a un'altitudine di 2.700 metri;
  4. Il sito archeologico delle rovine Maya Chichén Itzà, nel nord della penisola dello Yucatan;
  5. Il Taj Mahal, nell'India settentrionale, il mausoleo fatto costruire nel 1632 dall'imperatore Shah Jahan in memoria della moglie Arjumand Bano Begum;
  6. Petra, la città rosa, situata a 250 km dalla capitale della Giordania.
Attualmente è in corso, fino all'11 novembre, un nuovo referendum globale online in cui si possono votare stavolta le 7 Meraviglie del Mondo Naturale. Tra i siti finalisti, la Foresta Amazzonica in Sud America, le Isole Galapagos in Equador, le Scogliere di Moher in Irlanda, il Grand Canyon negli Stati Uniti, le Isole delle Maldive, la Foresta Nera in Germania, il Vesuvio in Italia e molte altre bellezze naturali. Fonte: New 7 Wonders
OFFLINE
07/11/2014 21:40
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

IN GIAPPONE SPOPOLANO LE CARTE DA GIOCO DELLA BIBBIA
Comunicare il Vangelo attraverso il gioco, avvicinare i giovani alla figura di Gesù, far conoscere i passaggi più significativi della Bibbia a un pubblico lontano dal cristianesimo. È lo scopo che sta alla base di "The Bible Hunter", un gioco di carte inventato da un giovane giapponese - con il sostegno della Società biblica nipponica - che sta riscuotendo un grande successo nel Paese del Sol Levante. Lo riferisce 
AsiaNews.

Il gioco rappresenta Cristo e i suoi apostoli, i patriarchi e i profeti più famosi - tutti disegnati nel tradizionale stile "anime" - e spinge i giocatori a "raccogliere in giro per il mondo" gli episodi biblici più conosciuti. Vince chi riesce di fatto a ricreare con il proprio mazzo di carte il racconto completo.
Jesus.jpg
La carta che raffigura Gesù

Ma oltre all'aspetto ludico, spiega la casa editrice cristiana Kirisuto Shimbun Co., "è un tentativo di rendere le Chiese cristiane più aperte e accessibili ai giovani". Il contenuto è controllato da alcuni religiosi cristiani ed ha il sostegno della Società biblica giapponese. Ad oggi il gioco, uscito a marzo 2014, ha venduto 3mila edizioni: un record, se si pensa che nel Paese una pubblicazione cristiana non supera le mille unità.

Pierre.jpg
Il personaggio di San Pietro

La maggior parte dei giocatori non è cristiana, e il successo ha spinto i produttori a preparare altre due versioni: la seconda - intitolata "L'ultima Cena: chi ha tradito Cristo?" - è uscita in giugno; la terza uscirà il 14 novembre.

biblehunter.jpg

Il creatore dell'opera, Shinji Matsutani, spiega all'Asahi Shimbun: "Credo che esistano modi per raccontare e spiegare gli insegnamenti di Cristo in maniera sia accurata che interessata. Per dirla tutta, ritengo che vada bene anche se il gioco non stimola nuove conversioni: sarebbe comunque bello vedere i valori universali del cristianesimo entrare nella società". 

boite-240x300.jpg
OFFLINE
06/03/2015 21:16
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Quadrato magico.

Nell'anno 1936 fu trovata a Pompei, incisa su una colonna, una combinazione di cinque parole, disposte a quadrato, ciascuna composta di cinque lettere, che si possono leggere sia da sinistra a destra che da destra a sinistra. E il noto "quadrato magico", un simbolo certamente cristiano.
Le lettere, disposte a forma di croce, compongono per due volte la parola "Paternoster", con la lettera "n" che funge da cardine dei due bracci e con le lettere "A" e"O" che indicano "Alfa" e "Omega".

Tutto questo dimostra che:
1) prima dell'anno 79, anno dell'eruzione vulcanica che seppellì la città, a Pompei vivevano dei cristiani;
2) vi era già noto il culto della Croce;
3) si conosceva il Paternoster in lingua latina e questo vuol dire che il vangelo era già stato tradotto;
4) vi era conosciuta la simbologia dell'Alfa e dell'Omega, tipica di san Giovanni. Evidentemente questi scrisse Vangelo e Apocalisse prima di quell'anno.


Per finire: sopra il "quadrato magico", sulla stessa colonna pompeiana, fu trovato inciso un triangolo, simbolo evidente della Trinità.


Il quadrato magico SATOR

Un misterioso quadrato magico scoperto a Pompei nel 1936

Un quadrato magico fatto di parole.

A Pompei, nel novembre del 1936, un noto studioso di graffiti italiano, Pompeo Della Corte, scoprì il seguente "quadrato" graffito in una colonna della Grande Palestra, non distante dall'Anfiteatro.

R O T A S
O P E R A
T E N E T
A R E P O
S A T O R

Si nota subito che il quadrato è formato da 5 parole che si possono leggere sia in orizzontale sia in verticale. Ma questa è soltanto la più semplice delle caratteristiche che rendono questo quadrato interessante e magico.

Se proviamo a tradurre letteralmente le parole del quadrato, otteniamo risultati come questi.

  • Iddio (SATOR, il creatore) - domina e regge (TENET) - le opere del creato (ROTAS OPERA) e quanto la terra produce (AREPO, aratro).
  • Il seminatore (SATOR) sul suo carro (AREPO è parola di origine celtica il cui significato è simile a carro) dirige (TENET) con perizia (OPERA) le ruote (ROTAS, qui le ruote stanno a significare le orbite dei corpi celesti).

Ivana Niccolai propone la seguente traduzione:

  • Il Seminatore (Dio creatore) Areopago (che giudica) dirige con cura le ruote (le sfere celesti e le orbite dei pianeti)

    Forse c'è sottintesa l'analogia tra il seminatore che dirige le ruote del proprio carro per spargere i semi controllando, poi, per eliminare le eventuali erbacce e Dio creatore e giudice, che dirige l'intero universo...
    Mi lascia alcuni dubbi la parola "AREPO", che io ho considerato come fosse un'abbreviazione di "Areopagos" (collina di Marte, dove c'era il supremo tribunale ateniese, che da essa ebbe tale nome).
    A quanto pare, nessuno ha pensato all'AREOPAGOS. A me, invece, è venuto in mente appena ho constatato che AREPUS non si trovava nel dizionario latino), ma non conoscevo (e non conosco!) il celtico.

Una frase palindroma.

Scriviamo le cinque parole una di seguito all'altra.
Scopriremo che formano una frase palindroma, che, cioè, può essere letta anche in senso inverso.

S A T O R A R E P O T E N E T O P E R A R O T A S

Il seguente disegno illustra spiritosamente questa proprietà.

fig

Il seminatore Arepo tiene tra le mani le sue opere.

Le lettere che compongono la frase SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS si possono disporre come nello schema seguente.

              A              
                             
              P              
              A              
              T              
              E              
              R              
A   P A T E R N O S T E R   O
              O              
              S              
              T              
              E              
              R              
                             
              O              

A questo proposito, Antonio Bruno scrive (Il magico quadrato del SATOR, ):

"Effettivamente, nel 1926, il legame fra il "quadrato" ed il cristianesimo dei primi tempi parve consolidarsi. Il merito fu del pastore evangelista Felix Grosser, il quale scoprì che le lettere del "quadrato" potevano essere disposte in modo da formare un ulteriore incrocio, fra la A e la O, ed ottenere così il termine PATERNOSTER. Le due lettere A e O, corrispondono ai termini latino e greco indicanti l'inizio e la fine di ogni cosa, ovvero l'ALFA e l'OMEGA. Ma anche la lettera T, alle estremità della croce formata dalla parola TENET, poteva essere interpretata come richiamo al simbolo del Tau, cioè della croce. Notiamo, inoltre, che accanto ad ogni T ci sono sempre sia una A che una O. Insomma, sembrava proprio che il "quadrato" fosse una sorta di sigillo magico dei primi cristiani,


[Modificato da Credente 06/03/2015 21:19]
OFFLINE
17/03/2015 12:04
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Don Bosco.

II 28 novembre 1854, il Presidente del Consiglio Camillo Benso conte di Cavour e il Guardasigilli, nonché Ministro degli Affari ecclesiastici Urbano Rattazzi presentarono al Parlamento un progetto di legge che prevedeva la soppressione degli Ordini religiosi e l'incameramento dei loro beni. Si trattava di un durissimo attacco alla libertà della Chiesa cattolica.

Don Bosco, avvertito in sogno, chiese a re Vittorio Emanuele II di attivarsi per impedire ad ogni costo l'approvazione di quella legge, pena il succedersi di "grandi lutti a Corte". II Re non gli diede ascolto e nel giro di soli quattro mesi, da gennaio a maggio 1855, la profezia di don Bosco si avverò. II 12 gennaio, a soli 58 anni, moriva la regina madre Maria Teresa. Otto giorni dopo, moriva a soli 33 anni la moglie del re, la regina Maria Adelaide.
II 10 febbraio si spegneva Ferdinando duca di Genova, fratello 33enne del re. Infine, il 17 maggio moriva, a soli quattro mesi di età, l'ultimogenito, Vittorio Emanuele duca del Genovese.
OFFLINE
21/03/2015 11:04
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Copernico. Furono i Profestanti e non la Chiesa cattolica, contrariamente a quanto si pensa, i primi a scagliarsi contro l'astronomo polacco, il canonico Nicola Copernico. Come è noto, nel suo De revolutionibus, pubblicato postumo nel 1543, si affermava la centralità del Sole e non della Terra. L'eretico Martin Lutero (1483-1546), in uno dei suoi ben noti Discorsi a tavola, definì Copernico "un astrologo da quattro soldi [...], un insensato che vuole sovvertire l'intera scienza astronomica". Dopo di lui, un altro autorevole rappresentante della Riforma protestante, Filippo Melantone (1497-1560) giudicava una "mancanza di dignità e onestà sostenere pubblicamente tali concetti, un esempio pericoloso". Anche Giovanni Calvino (1509 - 1564) lanciava sfide contro Copernico chiedendosi: "Chi avrà l'ardire di porre l'autorità di Copernico al di sopra di quella dello Spirito Santo?".
Nuova Discussione
Rispondi
LUNA ATTUALE
--Clicca sotto e ascolta >> RADIO MARIA<< =============

Santo del giorno

san francesco d'assisi pastore e martire

Cerca in BIBBIA CEI
PER VERSETTO
(es. Mt 28,1-20):
PER PAROLA:

 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:46. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com