00 18/12/2010 12:26
Eremo San Biagio Commento su Matteo 1,22

Dalla Parola del giorno
"Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta".

Come vivere questa Parola?
Oggi, Matteo continua a radicare Gesù nella storia del popolo d'Israele, segnalando la continuità tra le profezie circa il messia tanto atteso e la generazione e nascita di Gesù, compimento delle promesse; cita il profeta Isaia: "Ecco la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome Emmanuele, che significa Dio con noi" (Is 7,14). E nel Vangelo il grande progetto di Dio sta realizzandosi; ne è coinvolto, suo malgrado, anche Giuseppe, fidanzato di Maria.
Il fatto che Maria fosse incinta l'aveva sconvolto e confuso perché era un uomo giusto che viveva secondo la legge. Amava Maria, non voleva pensare male di lei, ma c'era la legge …; e mentre Giuseppe si preoccupava cercando una soluzione umana al problema, Dio interviene nel sogno per rassicurarlo e affidargli una missione nella storia della salvezza: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria tua sposa. Infatti, il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccatti".
Giuseppe accoglie umilmente la volontà di Dio e prende Maria nella sua casa. Sarà lui a dare il nome a Gesù (prerogativa del padre che voleva dire: accettazione piena del figlio). E Gesù diviene così, a pieno titolo, ‘figlio di Davide', Salvatore del suo popolo.

Nella pausa contemplativa di oggi rifletto sulla ‘forza' dell'intervento di Dio nella vita di Giuseppe: tutti i suoi progetti di giovane sposo vengono capovolti e riorientati per un Progetto più grande, quello di Dio.

Signore, anche su di me tu hai progetti di amore. Fa' che anch'io, come Giuseppe, riconosca ciò che tu vuoi da me e lo accolga con fede semplice e amore generoso.

La voce di un grande mistico
Il più alto raggiungimento della fede è rimanere in silenzio e far sì che Dio parli e operi internamente.
Meister Eckhart