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Quinto Settimio Fiorente Tertulliano

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  « Persegui la verità, ma diffida di coloro che sostengono di averla trovata »
 
(Tertulliano)
Tertulliano

Quinto Settimio Fiorente Tertulliano (in latino Quintus Septimius Florens Tertullianus; Cartagine, 155 circa – 230 circa) è stato un apologeta latino.

Indice

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Biografia

Tertulliano nacque a Cartagine verso la metà del II secolo (intorno al 155) da genitori pagani (patre centurione proconsulari[1], figlio di un centurione proconsolare) e, dopo essere stato verosimilmente iniziato ai misteri di Mitra, compì gli studi di retorica e diritto nelle scuole tradizionali imparando il greco.

Dopo aver esercitato la professione di avvocato dapprima in Africa e in seguito a Roma, ritornò nella città natale e probabilmente verso il 195 si convertì al Cristianesimo. Nel 197 scrisse la sua prima opera, Ad nationes ("Ai pagani").

Presi gli ordini sacerdotali, adottò posizioni religiose molto intransigenti e nel 213 aderì alla setta religiosa dei montanisti, nota proprio per la sua intransigenza e il suo fanatismo[2].

Negli ultimi anni della sua vita abbandonò il gruppo per fondarne uno nuovo, quello dei Tertullianisti. Quest'ultima setta era ancora esistente all'epoca di Sant'Agostino, che riferisce di averla fatta rientrare nell'alveo dell'ortodossia. Le ultime notizie che si possiedono su Tertulliano risalgono al 220. La sua morte si data dopo il 230.

Opere

Sono pervenute trenta opere teologiche e polemiche contro i pagani, contro gli avversari religiosi e contro i cristiani che non condividevano le sue tesi.

Periodo cattolico (197-206)

  • Ad nationes (197): in difesa del Cristianesimo contro i pagani;
  • Apologeticum (197): una impetuosa difesa in nome della libertà di coscienza, sia contro i delitti manifesti imputati ai cristiani, sia contro i cosiddetti crimina occulta, come incesti, infanticidi e altre depravazioni morali pagane;
  • De testimonio animae (198/200);
  • Adversus Iudaeos (prima del 207); opera di polemica dottrinale contro gli Ebrei;
  • Ad martyras: esortazione ad un gruppo di cristiani incarcerati e condannati a morte;
  • De spectaculis: opera in cui vengono considerati immorali gli spettacoli teatrali e circensi;
  • De oratione;
  • De patientia;
  • De cultu feminarum;
  • Ad uxorem;
  • De praescriptione haereticorum: contro i cristiani che contaminano la fede con filosofie pagane e con interpretazioni troppo libere della Bibbia;
  • Adversus Hermogenem;
  • De baptismo;
  • De Paenitentia.

Periodo influenzato dal montanismo (207-212)

  • Ad Scapulam (212): l'opera è indirizzata al governatore dell'Africa proconsolare che stava conducendo una campagna contro i cristiani;
  • De idolatria: contro quelle attività economiche legate in qualche modo al paganesimo;
  • De corona: contro il servizio militare che non poteva essere compatibile con chi si professava cristiano;
  • De exhortatione castitatis;
  • De virginibus velandis: opera in cui vengono fatte considerazioni sulla donna, considerata alla stregua di un essere inferiore; per esempio, secondo Tertulliano, deve apparire rigorosamente velata;
  • Adversus Marcionem, Adversus Praxean e altre: opere (trattati) di carattere violentemente polemico contro avversari religiosi;
  • Adversus Valentinianos;
  • De Scorpiace;
  • De anima: è l'opera più importante, nella quale Tertulliano rielabora anche fonti pagane;
  • De carne Christi;
  • De resurrectione mortuorum.

Periodo apertamente montanista (213-220)

  • De fuga in persecutione;
  • De pallio;
  • Adversus Praxean;
  • De ieiunio;
  • Adversus psychicos;
  • De Monogamia;
  • De pudicitia: contro i rapporti sessuali all'infuori del matrimonio.

Pensiero

È considerato un grande teologo cristiano e introduce la teologia trinitaria attraverso una terminologia latina rigorosa. A lui si deve il concetto di "persona", fondamentale anche nella civiltà occidentale, che ci permette di vedere ogni uomo come partecipe della natura umana ma nello stesso tempo persona unica e inalienabile.[senza fonte] Come Dio è unico e distinto in Persone divine che sono "relazioni sussistenti", il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, allo stesso modo ogni uomo partecipa alla natura umana ma è distinto nella sua dignità di persona. Questo è il germe che distruggerà le disuguaglianze "pagane" e permetterà l'invenzione cristiana degli Ospedali. Tertulliano è un grande teorico e un acuto pensatore che assume un posto di rilievo nel panorama letterario del suo tempo.

È attribuita a Tertulliano la famosa locuzione latina Credo Quia Absurdum. In realtà la frase esatta è "Natus est Dei Filius; non pudet, quia pudendum est: et mortuus est Dei Filius; prorsus credibile est, quia ineptum est" (De Carne Christi) che si traduce in: "Nato Figlio di Dio; non si vergogna, perché v'è da vergognarsi: e il Figlio di Dio è morto: che è del tutto credibile, poiché è del tutto incredibile".