00 06/10/2010 12:03
Scrive s.Paolo nella sua lettera ai Romani 1,20 
...dalla creazione del mondo in poi, le Sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l'intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità;...

Nel creato possiamo riscontrare una sapienza, una potenza ed un amore che le cose non possono essersi date da se stesse, ma recano l'impronta di un Artefice. Questo appare evidente nella complessità, bellezza, eleganza, morbidezza, funzionalità,... di ciascun elemento del creato.

Tuttavia molti si pongono la legittima domanda: da cosa deriva allora il fatto che vi sono anche tante deformità e devianze nella natura? Se le cose sono state create da un Dio tanto sapiente, potente ed amante perchè  vi sono delle storture, che generano anche delle sofferenze?
La nostra ragione non è in grado da sola di avere una risposta a questa domanda, per il fatto che tale ferita nel mondo perdura da un tempo remoto che sfugge al nostro diretto controllo

La risposta ci può venire solo dalla Rivelazione che al riguardo ci fa sapere:
Gen 3,17 All'uomo Dio disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero, di cui ti avevo comandato: Non ne devi mangiare, maledetto sia il suolo per causa tua! 

Ma anche per la natura, come per l'uomo stesso, vi è questa speranza positiva espressa da s.Paolo:
Rom. 8,19 La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; 20 essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza 21 di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.
22 Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto;

Guardando la natura che conserva molti tratti di quella straordinaria sapienza e potenza creatrice possiamo anche dedurre che il Creatore saprà ripristinare a tempo debito quanto è stato purtroppo deliberatamente rovinato dalle creature.

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 “Alcuni, per trovare Dio, leggono un libro. Ma anche la grandezza del creato è un gran libro [su Dio]: guarda, considera, leggi il mondo superiore e quello inferiore. Dio non ha tracciato con l’inchiostro lettere per mezzo delle quali tu lo potessi conoscere. Davanti ai tuoi occhi ha posto ciò ch’egli ha creato… Gridano verso di te il cielo e la terra: ‘Io sono opera di Dio’(dai Sermoni di s.Agostino)
[Modificato da Credente 18/06/2013 08:59]