00 29/04/2010 10:37
la parabola delle dieci vergini, coincide con la festa liturgica di Santa Caterina da Siena. Lei non solo fa parte del gruppo delle cinque vergini sagge, direi che è la maestra di tutte le vergini sagge. Una figura eccelsa, una mistica che impressiona per la sua elevatissima spiritualità e l’unione con Gesù.

La parabola che Gesù racconta per spiegare che di dieci vergini -quindi anime particolari-, solo cinque mantengono la Fede, mentre le stolte l’avevano perduta.

Quando poi è necessaria la Fede sia per la vita spirituale sia per le Grazie che si chiedono, viene a mancare. Nella vita piena di agitazione e distrazione non si pensa quasi mai che tipo di Fede si conserva, se è fragile, forte, dubbiosa, convinta, immatura o consolidata.

Quando poi è necessaria… si scopre che non c’è per superare una prova, per esempio una malattia o una incomprensione, non si riesce a trovare nell’anima quella Fede necessaria per rialzarsi e cominciare a pregare.

Non ci si rialza alle volte per la Fede debole e per i peccati che offuscano l’intelletto.

Quando arriva la prova, non si riesce ad entrare nel Cuore di Dio, come le cinque vergini che entrarono nel luogo sbagliato. Ci si illude di fare grandi cose recitando preghiere scialbe e prive di contenuto.

Perché prima non si curava la Fede, non si pensava mai alla Confessione, si commettevano peccati con abitudine. E si diventava stolti… Non si comprende che la Fede va coltivata.

Imitiamo il grande esempio di Santa Caterina, che trovò in Gesù il vero senso della vita. Tutto il resto passa, Gesù rimane eternamente e sempre vicino ad ognuno di noi, disponibile ad aiutarci in qualsiasi circostanza.