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La risposta di Gesù, tranquillizza un padre angosciato che si era rivolto a Lui per lo stato critico di suo figlio. Quali pensieri sorgevano nella mente del padre, è facile comprenderlo, sono momenti di intensa preoccupazione, ci si aggrappa a tutto, si cerca la soluzione.

Oggi quasi 15 milioni di italiani l’anno si rivolgono alla magia per trovare soluzioni favorevoli o per conoscere il futuro. C’è pure chi ricorre alla magia per nuocere agli altri. Non si rendono conto di rivolgersi al diavolo, quindi, in realtà subiranno conseguenze negative, ma che non collegano alla frequenza della magia. Rivolgersi già una sola volta alla magia occulta, crea un legame dannoso, sfavorevole e disgraziato

Quanti reagiscono alla sofferenza cercando Gesù Cristo?

Eppure, è Lui il Signore della storia, capace di compiere qualsiasi miracolo.

E guarisce come vuole e quando vuole. Fa guarire a distanza il figlio del funzionario del re pur essendo un pagano. Ma Gesù si lamenta della richiesta del segno. “Se voi non vedete segni e prodigi non credete!”. Infatti, il funzionario voleva che Gesù andasse con lui a casa per toccare il figlio e guarirlo. Voleva vedere la guarigione del figlio, cosa che non gli è concessa. Ma è giustificato dalla sua poca dimestichezza con la preghiera e il dialogo con Dio.

Gesù non gli mostra nessun segno, non compie il miracolo sotto gli occhi del funzionario, perché lo vuole scuotere ancora più forte. Vuol fare crescere la sua fede. Gli dice: “Tuo figlio vive”, ed è il miracolo che conferma la nuova fede del funzionario.

Non siamo noi a stabilire come e quando Gesù deve compiere un miracolo, Lui è l’unico in grado di stabilirne l’ora. Nostro compito è di pregare con fede, costanza e fiducia.