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Il tema del perdono è centrale nell’insegnamento di Gesù, d’altronde è venuto nel mondo per riportare l’amicizia tra Dio e l’umanità, quindi, donare il perdono. Gesù è il perdono del Padre.

Egli ci ha dato l’esempio, ci ha insegnato come perdonare, e ne parlava diffusamente. Prima mostrava con le opere il significato del perdono, poi insegnava. Al contrario di molti cristiani, non perdonano e neanche ne parlano.

In effetti è difficile perdonare quando le ferite sono ancora aperte… sanguinanti direi. È una violenza che bisogna farsi, una vittoria contro l’orgoglio. Ma con le sole forze umane è quasi impossibile perdonare, forse ci riesce chi deve ottenere qualcosa in cambio. Ed è un perdono finto, esteriore, senza amore.

Gesù ci invita ad un perdono pieno dei nemici, almeno con il cuore se non è più possibile incontrarli per diversi motivi. E per perdonare occorre prima pregare molto, entrare in una dimensione spirituale e superiore alle nostre facoltà. L’Eucaristia e il Santo Rosario ci trasformano. Questi due sono i mezzi più importanti.

Accompagnati dalla preghiera e dalla penitenza arriveremo a non avvertire più alcun rancore verso i nemici, che non saranno più nemici. Non penseremo più al male subito.

Quando il cuore non ha più risentimenti, è un cuore nuovo, guarito.