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Niente è indistruttibile, solo Dio rimane eternamente lo stesso, invece l’uomo cambia idea, si lascia guidare dai pensieri che sorgono nella mente. Concetti di cui non conosce la provenienza.

Lo stesso succede a Pietro, egli dà una risposta che qualche mese prima non poteva immaginare, ma in lui c’è l’intervento di Dio. La risposta del capo degli Apostoli non è umana, nessuno poteva sapere la verità di Dio.

È il momento in cui Pietro viene colpito dalla Luce di Dio. E cambierà la sua vita.

La risposta soprannaturale di Pietro precede l’investitura che riceve da Gesù, il Signore lo designa come Capo della sua Chiesa, che sarà edificata sulla pietra rocciosa come la Fede di questo pescatore, trasformato in uomo spirituale e grande Apostolo.

La Festa liturgica di oggi riguarda proprio la Cattedra di Pietro, il ruolo che svolge il Romano Pontefice. Non è un ruolo marginale e di osservatore, come vogliono quei Prelati oppositori della sana dottrina cattolica, è la Cattedra intesa come “seggio fisso”, che permane sempre e che è guida indispensabile per la vita della Chiesa.

Come Pietro anche il Papa dalla Cattedra parla a nome di Gesù Cristo.