00 21/02/2010 22:25
Quanto ci viene proposto dalla liturgia di questa domenica, corrisponde alla nostra vita, spesso oscillante tra bene e male. Non accade a chi è forte nello spirito e rimane saldo nelle prove, ma per chi è debole non c’è da rallegrarsi.

Ogni essere umano è stato sottoposto almeno una volta alle tre tentazioni che subisce Gesù. Proprio Gesù non aveva alcuna necessità di essere provato, ma lasciò alla cecità di satana di soddisfare la sua perfida cattiveria.

Satana non poteva sapere che Gesù era Dio incarnato, si arrovellava vedendo questo Uomo straordinario compiere continui miracoli e non avere la capacità di fermarlo. Lo aveva capito presto che Gesù era un Uomo diverso, fedelmente legato alla tradizione ebraica e non trasgrediva un solo precetto.

Quando Gesù inizia i grandi miracoli, satana non sa più cosa pensare. Era arrivato alla convinzione della potenza di Gesù, poteva essere il Messia, mai avrebbe pensato che si trattasse del Figlio di Dio.

Satana si presenta anche a Gesù sotto mentite spoglie, così come agisce contro ognuno di noi. Non dice chiaramente il suo progetto, non svela le sue trame, presenta un invito buono che però nasconde una trappola. Ogni volta che satana propone qualcosa apparentemente buona, c’è sempre nascosta un’imboscata. Lui è l’ingannatore, per questo non bisogna mai fidarsi dei pensieri che ci arrivano alla mente, è necessario riflettere prima di agire.

Noi siamo esposti di continuo a tante tentazioni, ed essendo deboli non sempre ne conosciamo la provenienza.

Ci sono tentazioni che vengono dal corpo ed attraverso il corpo: “Dì a queste pietre che diventino pane...”, e tentazioni che arrivano attraverso lo spirito, la psiche dell'uomo: “Se sei Figlio di Dio buttati giù poiché sta scritto i tuoi Angeli ti sorreggeranno con le loro ali...”.

Ma c’è anche la tentazione diretta all'anima: “Tutte queste cose ti darò se prostrandoti mi adorerai”.

Satana tenta gli uomini usando le seduzioni del potere, del sesso, del denaro.

Vuole indurre l’uomo ad adorare il peccato, a vivere in opposizione alla Legge di Gesù. E riesce a vincere con molta facilità coloro che non pregano o pregano poco.

Quindi, non basta capire la provenienza di una tentazione, occorre anche superarla. E da soli non ce la faremo mai. Senza una forza superiore alla tentazione, non si può vincere mai una tentazione. E la forza superiore è la Grazia di Gesù. Per questo, pregare ci è indispensabile.

Quando l’ispirazione arriva da Dio, dentro avvertiamo una grande pace, non è mai presente l’agitazione.

Quando è Dio a mandarci un’ispirazione, rimane segreta nella nostra anima, satana non la può conoscere, gli è impedito di sapere cosa c’è nell’intimo della nostra anima. È vero però che percepisce i nostri pensieri conosce e le nostre azioni, soprattutto prevede le nostre iniziative.

Oggi c’è una grandissima dimenticanza della presenza di satana nel mondo, ma soprattutto all’interno della Chiesa. Il potere forte e momentaneo del nemico di Dio, viene ignorato dalla maggior parte dei cristiani. Dovremmo essere astuti nella conoscenza delle mosse di satana, anche se molto spesso si nasconde e non lascia capire quali manovre si prepara ad attuare.

Meditiamo bene questa pagina del Vangelo, ci servirà nei momenti della prova, quando sferzante e violenta sarà la tempesta che si abbatterà sulla nostra anima.

Dovremo rispondere come ha fatto Gesù, citando le parole della Bibbia, le parole di vita eterna, che fanno tremare e fuggire tutti i diavoli.

Nelle tentazioni rivolgiamoci con fiducia alla Madonna, Madre della purità, ci darà la forza per vincere ogni attacco satanico.