00 31/12/2017 09:49
La famiglia è stata definita in migliaia di modi, eppure credo che nessuno sia riuscito a dare una definizione più bella, più esaustiva di quella che oggi si può desumere dal Vangelo. Oggi ci sono rivelati anche dei trucchi per tenerla salda e per educare i figli. Una coppia di sposi, Maria e Giuseppe che tengono in braccio il loro figlio, dono di Dio, che hanno accolto e amato fin dal suo concepimento. Insieme, e non solo lei o solo lui, portano il bambino al tempio. Scena meravigliosa! È Gesù che tiene uniti i suoi genitori, è Lui la causa del loro camminare insieme. Anche oggi questo è vero. Solo Lui può tenere saldo un matrimonio, perché ti insegna a servire l’altro, non ad asservirlo. Il Bambino Gesù fin dai primi giorni della sua vita non vede solo la mamma, ma anche suo papà. Li vedrà insieme tante e tante volte ancora. Quell’entrata nel tempio sarà una delle tante volte in cui Gesù sarà accompagnato dai suoi genitori, fino a quando ne capirà l’importanza e vi andrà da solo. Penso a quelle coppie che si vedono in Chiesa solo per dare i primi sacramenti ai figli e poi scompaiono: difficilmente i figli capiranno l’importanza di Dio nella loro vita. Una famiglia, dunque, che ha scelto di mettere Dio e la sua legge al primo posto. Una famiglia, quella di Nazaret, in cui a ognuno è chiaro il proprio ruolo: Il papà è padre, e non un fratello minore con il quale sbarchi il lunario; la mamma è madre, e non una coetanea che simula di essere l’amica adolescente, svendendo il suo ruolo. Il figlio è figlio, che deve essere educato, sostenuto, ma anche corretto e incoraggiato. Insomma, una famiglia è un agglomerato d’amore, una gara al servizio, ma è soprattutto unita da Dio.

Benedici, Signore, le nostre famiglie, riempile del tuo santo timore e di spirito di servizio. Dona a tutte le famiglie di comprendere che non c’è vittoria per chi toglie la vita all’altro, ma come ci hai dimostrato tu, vince chi la vita la mette a servizio e la dona con gioia.