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Riferimenti e note

Il rinomato storico dell'antichità classica presso l'università di Oxford, Michael Grant, afferma: "Questi racconti dimostrano che certe persone erano assolutamente convinte che [Gesù era risorto]." [Michael Grant, Jesus: An Historian's Review of the Gospels (Scribner's, 1977), pag. 176. Perfino lo scettico storico Rudolf Bultmann concede che la certezza dei discepoli è un “fatto” in Kerygma and Myth, Vol. I, (SPCK, 1953), pag. 42. Pure uno scettico ardente come John Shelby Spong ammette: "Il cambiamento [nei discepoli] era misurabile ed obiettivo, anche se la causa di tale cambiamento è discussa. [Esso] faceva parte di quella esplosione di potenza del primo secolo che non può essere negata da chiunque studia la storia". [John Shelby Spong, Resurrection: Myth or Reality? (San Francisco: Harper San Francisco, 1994), pag. 26.] [torna]
Peter Kreeft e Ronald Tacelli, Handbook of Christian Apologetics (Downer's Grove, Illinois: InterVarsity Press, 1994), pag. 186 seg. Questo volume cita 14 debolezze fatali alla teoria dell'allucinazione. “Apologetica” non significa chiedere scusa, bensì offrire una difesa ragionata (“apologia”) del cristianesimo (1 Pietro 3:15). [torna]
Pinchas Lipide, The Resurrection of Jesus: A Jewish Perspective (Fortress Press, 1988), pag. 125. [torna]
Tradotto da Geoffrey Allen
Autore: Rev. Gary W. Jensen, M.Div. Editor: Paul S. Taylor, Films for Christ. Presentato da Films for Christ.