00 17/03/2015 11:06

E’ Francesco!
Risposta alle obiezioni antipapiste

Eppure ha ricevuto questi onori a suo discapito. Francesco, infatti, è molto più incompreso e strumentalizzato rispetto a Benedetto XVI, bersagliato da “due fuochi”: quello progressista e quello tradizionalista. Mentre Ratzinger era palesemente osteggiato soltanto dai media e dal mondo anticlericale, verso Francesco (dopo un primo tentativo di proseguire con lo stesso modus operandi, si ricordino le accuse di misoginia e connivenza con la dittatura argentina apparse subito dopo l’annuncio del suo nome) si è optato per una diversa strategia mediatica, ovvero onorarlo e incensarlo indipendente dal contenuto dei suoi pronunciamenti, manipolando ed enfatizzando ogni suo intervento come “apertura” per tentare di porlo in contraddizione con i suoi predecessori e in opposizione alla Chiesa stessa (Francesco si, la Chiesa no). Tanto che lui stesso ha affermato di sentirsi offeso da chi lo mitizza e lo idealizza, contrapponendolo ai predecessori. L’obiettivo dei progressisti è quello di confondere la comunità cattolica, renderla disarmata ed inefficace, mettendole contro addirittura il Pontefice.

Effettivamente è stata una strategia efficace dato che ha mandato in tilt il conservatorismo tradizionalista: infastidito da questi onori verso Francesco da parte dell’opinione pubblica solitamente apertamente anticlericale, non ha criticato i media della evidente manipolazione, ma si è convinto che davvero Francesco sia quello descritto da “Repubblica” e dai vaticanisti. Hanno abboccato al “tranello mediatico”, trovandosi spiazzati, sorpresi, spesso arrabbiati, arrivando a parlare addirittura di apostasia da parte del Papa. Un esempio classico è l’incredibile conversione all’antipapismo dello scrittore Antonio Socci, alle cui accuse abbiamo dedicato diversi paragrafi.

Un doppio fuoco, quindi, giustifica questo dossier. Creandolo abbiamo seguito il criterio suggerito da Francesco stesso: «Sempre ci sono timori, però perché non leggono le cose, o leggono una notizia in un giornale, un articolo, e non leggono quello che ha deciso il Sinodo, quello che si è pubblicato […]. Io ho scritto un’enciclica a quattro mani, e un’esortazione apostolica, di continuo faccio dichiarazioni e omelie, e questo è magistero. Questo sta lì, è ciò che penso, non ciò che i media dicono che io pensi». Non c’è miglior modo di replicare alle numerose accuse contro il Papa che mostrare ciò che lui ha detto e scritto, contestualizzando i suoi interventi e suddividendoli per argomenti.