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OBIEZIONI contro il VECCHIO TESTAMENTO
 Da Nos raisons de croire - Réponses aux objection

CAPITOLO I. - OBIEZIONI DESUNTE DALLE SCIENZE NATURALI

Le obiezioni contro la verità della Sacra Scrittura, specialmente dell'Antico Testamento, che ebbero grande successo nel secolo XIX, sono quelle tratte dalle scienze naturali. Ora hanno perduto molta importanza sia per le nuove concezioni delle scienze esatte e sia perché s'è meglio compresa la dottrina dell'inerranza biblica. Da una parte gli stessi uomini di scienza limitano 1 campo della ricerca scientifica, avendo imparato a distinguere le scienze positive dalla filosofia, e sapendo ormai che le ricerche delle scienze esatte si limitane alla superficie delle cose, accontentandosi di constatazioni che non autorizzano l'elaborazione di leggi immutabili (1). Quindi il determinismo, con lo scienti sino, suo corollario, non è più di moda.

(1) Van Hovb, La daetrine du mirade chezsaint Tkomas et son accord avec les pria cipcs de la recherche scientifique, Gabalda, Parigi 1927.

Dall'altra parte gli esegeti approfondiscono meglio d'una volta il vero carattere della sacra Scrittura, dell'ispirazioni e dell'inerranza e insegnano che nell'interpretare i libri santi è necessario determinare i giudizi che i sacri autori pronunciano formalmente in nomi proprio, con una ricerca che è possibile solo quando per mezzo della critica storica e psicologica ci si sforza di fissare quello che il sacro autore volle esattamente insegnare (2). Ora l'esegesi condotta con questi criteri dimostra facilmente che gli agiografi non intendono insegnare le scienze naturali, onde chi vede chiaramente " i due capi della catena ", vede anche essere impossibile qualsiasi conflitto tra la Sacra Scrittura e i dati delle scienze.