00 22/05/2013 09:26

DOMENICA DOPO PENTECOSTE: SANTISSIMA TRINITA`

 

Letture: Proverbi 8,22-31

Romani 5,1-5

Giovanni 16,12-15

 

1. L`anima umile è illuminata dallo Spirito

 

Tu, dunque, anima fedele, quando nella tua fede t`imbatti in un piú occulto mistero, osa e di`, non per il desiderio di incontrare, ma di seguire: Come avvengono queste cose? Ma la tua domanda, sia la tua preghiera, il tuo amore e il tuo umile desiderio. Non cercare di scoprire in alto la maestà di Dio, ma cerca la salvezza di Dio, e ti risponderà l`angelo della sapienza. "Quando verrà lo Spirito che io manderò a voi dal Padre, egli vi suggerirà tutto e vi insegnerà tutta la verità" (Gv 14,26). "Nessuno infatti sa le cose dell`uomo, se non lo spirito dell`uomo che è in esso; e nessuno sa le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio" (1Cor 2,11). Sbrigati, dunque, a farti partecipe dello Spirito Santo. E` presente, quando viene invocato; se non ci fosse, non sarebbe invocato. E quando viene, viene con l`abbondanza della benedizione di Dio. E` fiume impetuoso, che letifica la città di Dio. E quando arriva, se ti trova umile, sereno e rispettoso della Parola di Dio, si poserà su di te, e ti rivelerà ciò che il Padre nasconde ai sapienti e avveduti di questo mondo; e cominceranno a brillare ai tuoi occhi quelle cose che i discepoli non riuscirono ad assorbire, finché non fosse venuto lo Spirito di verità, che avrebbe detto loro tutta la verità. Verità che non può essere rivelata da nessun uomo.

E come è necessario che quelli che lo adorano, lo adorino in spirito e verità, cosí coloro che desiderano di conoscerlo devono cercare l`intelligenza della fede e il senso della verità nello Spirito Santo. Infatti nelle tenebre e ignoranza di questa vita ai poveri di spirito esso è luce che illumina, è carità che attira, dolce soavità; è lui che avvicina l`uomo a Dio; è l`amore di chi ama, devozione e pietà. Lui di fede in fede rivela ai fedeli la giustizia di Dio; quando dà la grazia e per la fede accolta dalla Parola di Dio dà la fede illuminata.

 

(Guglielmo di Saint-Thierry, Speculum fidei)

 

 

2. L`ascolto di Mosè e l`ascolto di Gesú

 

Cosa dicono pertanto a Gesú coloro che provengono dalla terra distribuita da Mosè? "Come abbiamo ascoltato Mosè, cosí ascolteremo anche te" (Gs 1,17). Nulla di piú vero: chiunque ascolta Mosè, ascolta anche Gesú, nostro Signore, poiché è di Gesú che Mosè ha scritto. Nel Vangelo, il Signore dimostra ai Giudei che, non credendo in lui, non credono neppure a Mosè: "Se credeste a Mosè, credereste anche a me, perché di me egli ha scritto" (Gv 5,46).

Ecco, tuttavia, un fatto che mi sembra carico di significato: non sono esattamente tre tribú che ricevono la terra da Mosè, né sono esattamente nove tribú che entrano nella loro eredità, grazie a Gesú, bensi due e mezza da un lato, e nove e mezza dall`altro (cf. Gs 14,2s) e questa tribú divisa in due impedisce al numero tre di essere intero e al numero dieci di arrivare al suo perfetto e completo compimento. Ritengo che il significato di questi dettagli sia che gli antichi, vivendo sotto la Legge, abbiano raggiunto una certa conoscenza della Trinità; non una conoscenza completa e perfetta, ma una "conoscenza parziale" (1Cor 13,9). Mancava loro, in effetti, nella Trinità, di conoscere anche l`Incarnazione del Figlio unigenito. Infatti, pur avendo essi creduto nella sua venuta, e creduto a tutti i beni che avrebbe dispensato; e quantunque lo abbiano annunciato, tuttavia non fu loro possibile vedere e raggiungere l`oggetto della propria fede: "Molti profeti e giusti" - disse il Signore ai suoi discepoli - "hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non l`hanno visto; ascoltare ciò che voi ascoltate, e non hanno potuto" (Mt 13,17). Difatti, mancava qualcosa alla loro fede, perché l`economia dell`Incarnazione non era stata ancora realizzata in Cristo. Ciò in cui noi ora crediamo come fatto e compiuto, essi lo credevano solo come futuro.

Queste tribú non sono dunque in numero di due, perché i Padri non siano ritenuti estranei del tutto alla fede trinitaria e alla salvezza che da essa deriva, e neppure in numero di tre - numero completo e perfetto - perché non si creda che il mistero della beata Trinità sia stato già in loro portato a compimento. Tuttavia, ad onor del vero, essi hanno toccato il numero tre e, come dice il Signore, hanno desiderato vedere ciò che noi vediamo e ascoltare ciò che noi ascoltiamo, ma non lo hanno potuto, poiché il Figlio dell`uomo non era stato ancora "innalzato" (Gv 3,15) e "la pienezza dei tempi non era ancora venuta" (Gal 4,4)

Ora, però, mi vedo costretto a procedere oltre. Sí, forse la venuta e l`Incarnazione di Gesú non ci danno ancora un insegnamento perfetto e completo; e neppure la sua Passione -consumazione totale - e la sua Risurrezione dai morti ci danno una piena rivelazione. Un altro è necessario per aprircene e rivelarcene la totalità. Ascolta lo stesso Signore nei Vangeli:"Ho ancora molte cose da dirvi, ma ora non potete comprenderle. Quando verrà lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli prenderà del mio e vi insegnerà ogni cosa" (Gv 16,12-14).

Se il numero tre appare incompleto, questo non capita solo in Mosè; anche Gesú dice ai suoi discepoli: Non potete capire prima della venuta del Paraclito dello Spirito di verità, perché è per lui e in lui che si consuma la perfezione della Trinità. Di quelle nove tribú e mezza di cui Gesú ha il comando, e che non sono esattamente dieci - numero per eccellenza della consumazione e della perfezione - non si può dare, infatti, altra ragione se non quella che dà lo stesso Signore Gesú: ciò che è riservato allo Spirito Santo ancora non si manifesta che in uno stadio incompleto e intermedio. Difatti, è il Signore e Salvatore che predica la penitenza e la conversione al bene; è per suo tramite che viene concessa a tutti coloro che credono la remissione dei loro peccati, e che si compiono tutte le cose che vediamo tendere alla perfezione della decade; tuttavia, la perfezione e la consumazione di tutti i beni, è, alla fin fine, di meritare di ricevere la grazia dello Spirito Santo. Quale mai perfezione si potrà trovare in chi manca dello Spirito Santo, lo Spirito per il quale si consuma il mistero della beata Trinità?

 

(Origene, In Jesu Nave, 3, 2)

 

 

3. Inno alla Santissima Trinità

 

Dio,

O beata Trinità...

 

Seme,

Albero,

Frutto,

O beata Trinità.

 

Tutto viene dall`Uno,

Tutto è per l`Uno,

Tutto è nell`Uno,

O beata Trinità...

 

Ingenerato dall`eternità,

Generato da tutta l`eternità,

Generato perché tutto sia eterno,

O beata Trinità.

 

Tu comandi di creare,

Tu crei,

Tu il creato ricrei,

O beata Trinità.

 

O Padre, sei per tutti la sostanza,

O Figlio, per tutti sei la vita,

O Spirito, per tutti sei salvezza,

O beata Trinità...

 

Colui "che ascende al cielo" è Cristo;

Colui "che dal cielo discende" è sempre Cristo;

Cristo non è dall`uomo, ma fino a lui si estende,

O beata Trinità.

 

Lui tutti preghiamo,

E l`Uno noi preghiamo,

L`Uno che è Padre e Figlio e Spirito,

O beata Trinità.

 

Liberaci,

Salvaci,

Giustificaci,

O beata Trinità.

 

(Mario Vittorino, Hym. 3, vv. 1, 83, 86-93, 101-112, 266-285)