RIFLESSIONI IN PILLOLE

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, 2, 3, 4, 5, 6, [7], 8, 9, 10, 11
Coordin.
00venerdì 15 marzo 2019 16:33
IL GRANELLINO
(Mt 5,20-26)

Non si uccide solo con il coltello, ma anche con la parola avvelenata dall'ira. Spesso alcuni cristiani si presentano nel confessionile dicendo: "Padre, non ho peccati da confessare. Infatti non ho ucciso nessuno... Non ho commesso adulterio...”. A questo aggiungo: "Fratello (sorella), se sei senza peccato, non so perché sei venuto da me!". Ovviamente molti cattolici non sono illuminati e istruiti dalla parola di Dio. Per questo motivo non vivono nella verità del Discorso della Montagna che ci esorta a vivere una spiritualità interiore e non solo esteriore.
Oggi Gesù, dalla cui bocca uscivano sempre parole di grazia e di misericordia, ci esorta a non usare un linguaggio infarcito di parole di rabbia, di rancore e di disprezzo verso il prossimo. Come una mamma soffre terribilmente quando sente che suo figlio viene disprezzato dai suoi coetanei con parole ingiuriose e offensive, così Dio soffre quando uno dei suoi figli viene disprezzato o colpito con parole d'ira e di disprezzo che sono, a volte, più taglienti di una lama.
La cattiveria che dimora nel cuore esce attraverso la bocca. La lingua è capace di proferire parole cattive che feriscono più delle azioni malvagie. Il bullismo, che sta diventando una piaga nelle nostre scuole, è causato da ragazzi che non sono stati educati all'amore.
Ero giovane e mi trovavo in mezzo a due preti che dicevano l'uno all'altro parole fortemente ingiuriose. Non puoi immaginare che dolore provai nell'ascoltarli. Quando si è posseduti dal demone dell'ira, le parole come 'stupido... imbecille... cretino... farabutto’ escono dalla bocca come un fiume in piena. Quando siamo posseduti da uno spirito di superiorità, dalla bocca escono parole di disprezzo come, per esempio: 'scemo... ignorante... pazzo... mongoloide’. E queste sono le parole più pulite!
Una bocca amabile è come il miele. Chi custodisce le parole di Gesù possiede la forza delle parole amabili. La bocca dell'uomo di fede è piena di sapienza, la bocca dello stolto è una rovina.
"Le labbra del giusto conoscono benevolenza, la bocca del cattivo cose perverse". (Proverbi 10,32). Amen. Amen.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)

PS: IL GRANDE REGISTA è un libro di p. Lorenzo che spiega la missione dello Spirito Santo nella vita del cristiano e della Chiesa. Per richiederlo, telefona ai seguenti numeri: ‭331 3347521‬ - ‭349 316 53 54.
Coordin.
00mercoledì 20 marzo 2019 09:04
IL GRANELLINO
(Mt 20,17-28)

Ci sono due tipi di gloria: quella del mondo e quella della croce. La gloria del mondo è come la rugiada del mattino o un soffio di vento. Per conseguirla, l'uomo è disposto a perdere la propria vita. L'uomo vuole essere un uomo di successo a tutti i costi. Perciò, per il successo è disposto a imbrogliare e ingannare anche l'amico più caro, è disposto persino a prostituirsi fisicamente. Nel mondo si fa di tutto per arrivare ad essere un politico affermato, un'attrice di primo piano, un atleta da podio e così via. Ma anche nel mondo ecclesiale accade che qualche esponente del clero si prostituisca moralmente per arrivare ad essere chiamato "Eccellenza". Ecco perché poi, all'improvviso, i mass media ci mettono a conoscenza di tanti scandali che avvengono nella Chiesa.
Ma perché l'uomo ha fame di successo? È perché, a mio avviso, l'uomo vuole essere stimato e, nello stesso tempo, temuto e riverito da tutti. C'è ancora un altro motivo perché si vuole arrivare sul podio del successo: il desiderio di comandare e quindi di essere servito.
Il successo del mondo è come una casa costruita sulla sabbia: quando straripano i fiumi, arrivano i terremoti e soffiano forti venti cade e con grande rovina.
Oggi Gesù ci ricorda che la vera Gloria scaturisce dal portare la croce dell'amore. Chi ama è un uomo di successo e sarà ricordato per nelle generazioni. I santi non sono stati mai dimenticati o cancellati dalla storia dell'umanità. La loro gloria è eterna. Non c'è gloria vera e duratura senza la croce. Ecco perché Gesù si avvia verso Gerusalemme in fretta. A Gerusalemme sarà umiliato e messo a morte, ma il terzo giorno risusciterà. E il Padre gli consegnerà ogni potere in cielo e in terra, e ogni ginocchio si piegherà davanti a Lui. Amen. Amen.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
Coordin.
00sabato 23 marzo 2019 09:09
IL GRANELLINO
(Lc 15,1-3.11-32)

Leggendo la parabola di oggi, mi sono visto nel padre che ha provato una gioia infinita quando il figlio è ritornato a casa dopo una vita di libertinaggio. Gli ha fatto festa, una grande festa. Grazie al dono del sacerdozio che il Signore mi ha fatto, quando ero parroco anch'io ho provato molto spesso una profonda gioia nell'accogliere fratelli e sorelle che, dopo anni di allontanamento dalla Chiesa, durante i quali la loro anima è stata macchiata da gravi peccati, sono venuti a dirmi: "Padre, sono un grande peccatore. Nonostante che io non sia degno di ricevere il perdono, accoglimi nella tua comunità". Le confessioni sono terminate sempre con gli occhi pieni di lacrime di gioia, sia gli occhi dei penitenti che quelli miei. Rare volte ho mandato via i penitenti senza l'assoluzione. Sono state le volte in cui ‘i penitenti', esortati a perdonare il nemico, mi dicevano: "Padre, non voglio perdonare".
Poi, mi sono visto nel figlio che ha ferito il cuore del padre allontanandosi dalla casa per vivere nel peccato. Quante volte anch'io mi sono trovato nel fango dei maiali più per debolezza che per ignoranza. Sapevo che, con il mio peccato, avrei aperto una ferita nel cuore di Gesù. Ma il ricordo vivo dell'esperienza forte dell'amore del Padre celeste fatta nella mia adolescenza mi ha fatto sempre rientrare in me stesso dicendo con le lacrime agli occhi: "Mi alzerò e andrò da mio Padre e gli dirò: Padre, abbi pietà di me peccatore!". Con gioia ho trovato sempre sacerdoti che mi hanno accolto con grande misericordia.
Infine mi sono visto anche nel fratello maggiore. Si, per il passato (molto remoto) mi sono lamentato con i miei superiori dicendo: "Nel nostro Istituto premiate più quelli che disobbediscono che quelli che danno la vita per promuovere il suo nome". Certo, quando mi sono comportato così, sono caduto nel moralismo sentendomi migliore degli altri e nel legalismo agendo da giudice senza misericordia.
Ora nel mio cuore c'è custodita la beatitudine che dice: "Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia". Amen. Amen.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
.
Coordin.
00domenica 24 marzo 2019 12:19
IL GRANELLINO
(Lc 13,1-9)

Frequentare la Chiesa e non portare frutto di carità è una perdita di tempo. Lo scopo di essere radicato nella vigna della Chiesa è di diventare creatura nuova secondo il detto di San Paolo: "Se uno è in Cristo è una creatura nuova, le cose vecchie sono passate; ecco ne so nate di nuove" (2 Cor 5, 17).
Le parole di Dio, se le obbediamo, hanno il potere di donarci un cuore nuovo e uno spirito nuovo, quel cuore nuovo e spirito nuovo che ci fanno vivere per il Signore e per il prossimo e non più per noi stessi. Se frequenti la Chiesa da molti anni, ma il tuo cuore è ancora abitato dal rancore, sei come un albero sterile. Se frequenti la Chiesa da molti anni, ma il tuo cuore è ancora chiuso a soccorrere i poveri, sei come un albero sterile. Se frequenti la Chiesa da molti anni, ma sei rimasto infedele a tua moglie, sei come un albero sterile. Se frequenti la Chiesa da molti anni, ma hai ancora vergogna di parlare di Cristo in pubblico, sei come un albero sterile. Se frequenti la Chiesa da molti anni, ma fino ad oggi non hai portato ancora nessuno alla conoscenza e salvezza di Cristo, sei come un albero sterile. La tua sterilità è dovuta al fatto che in te non c'è la nuova linfa di Cristo che si chiama SPIRITO SANTO. Senza il battesimo di fuoco e Spirito Santo il cristiano è incapace di portare frutto di vita eterna.
Se in questa Quaresima ti scoprì con un cuore vuoto di amore, datti da fare. Non continuare ad essere accidioso. Non dire neppure: "Domani comincerò a fare un serio cammino di fede". Hai mai pensato che il giorno che stai vivendo potrebbe essere l'ultimo della tua vita terrena? Non dire ancora: "Ci saranno ancora altre Quaresime per convertirsi!”. La pazienza di Dio non è illimitata: essa ha un limite. Perciò, se oggi ascolti la voce di Dio non indurire il tuo cuore.
Con la preghiera del cuore e con l'obbedienza alla parola di Dio fai esplodere in te il seme della fede che è stato piantato in te nel giorno del Battesimo. Non ti dimenticare che Gesù maledice il fico sterile. Amen. Amen.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)
Coordin.
00lunedì 25 marzo 2019 08:48
IL GRANELLINO
(Lc 1,26-38)

Come vorrei che oggi la Vergine Maria facesse comprendere ai giovani che la castità prematrimoniale è ancora un valore evangelico. Oggi la sessualità tra i giovani è come un fiume in piena che straripa e porta rovina e distruzione nella vita di tanti giovani. Si vive il fidanzamento come se fosse matrimonio. Chi si sforza a rimanere vergine fino al matrimonio è additata (o) come persona medioevale. Se oggi ci sono tanti aborti è perché i giovani non si impegnano a rimanere casti.
So che anche tra alcuni giovani che frequentano la Chiesa i rapporti prematrimoniali non sono considerati immorali a causa di alcuni sacerdoti che dicono: "Cari giovani, se c'è amore tra di voi, i rapporti prematrimoniali non sono immorali!". Ci sono anche alcuni genitori cristiani che permettono alle loro figlie o figli di dormire in casa e nello stesso letto con il proprio fidanzato o fidanzata. Questa è veramente una generazione perversa.
Un'amica farmacista mi diceva che, durante il week-end, nella sua farmacia, c'è un via vai di ragazze che chiedono la pillola del giorno dopo. E non sanno che questa pillola è abortiva. Non c'è atto più sacro dell'atto coniugale la cui finalità è far crescere la coppia nell'amore reciproco e comunicare la vita a nuove creature. Tra i giovani che non sono ancora uniti dal Sacramento del matrimonio è fare solo sesso.
C'è un gran numero di ragazze che si danno anima e corpo ai ragazzi per attirarli a sé perché hanno paura di non sposarsi. Che tristezza! Questa è pura prostituzione. Capisco che oggi non è certamente facile vivere castamente prima del matrimonio. Cinema, televisione, teatro, cantanti, cartelloni pubblicitari, romanzi invitano giovani e i meno giovani a vedersi e a vedere l'altro solo come corpo da cui attingere solo piacere. Quindi non è lo spirito ad avere un dominio sul corpo ma è il corpo che deve dominare lo spirito.
Questa mentalità genera violenze a sfondo sessuale di ogni tipo sia in pubblico che in privato. La castità è virtù prodotta dalla nostra volontà, ma è soprattutto un dono che bisogna chiedere allo Spirito Santo.
Non vederti solo come corpo, ma anche come immagine e somiglianza di Dio. La purezza di cuore è fondamentale per la castità. Amen. AMEN.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)

PS: DOVE E CON CHI è un libro di padre Lorenzo la cui lettura aiuta i giovani a fare una scelta meno avventata circa il futuro coniuge. Leggi anche IL GRANDE REGISTA se vuoi essere aiutato a parlare e agire con amore. Per richiederli, telefona ai seguenti numeri: 3313347521‬ - ‭349 316 53 54.
Coordin.
00lunedì 25 marzo 2019 13:15

AMARE CHI CI È "NEMICO"
Ho sentito molte testimonianze di persone che hanno fatto questa esperienza in modo molto concreto. Ad esempio: perdonare gli assassini del proprio padre. Una caratteristica comune a tutti era quella di sentire un'immensa libertà dopo questo atto. Si sentivano liberi dai sentimenti di odio e vendetta. Hanno avuto bisogno di molto coraggio, umiltà e convinzione nell'amore di Dio per farlo, ma questo amore ha invaso i loro cuori e li ha messi su un livello al di sopra della ragione puramente umana. L'amore vissuto ci mette costantemente dinanzi a questa sfida: amare quelli che ci considerano nemici, fare del bene a coloro che ci perseguitano, pregare per quelli che ci odiano, rispondere al male con il bene. È difficile, richiede molta umiltà e mitezza, ma libera la nostra anima e il nostro cuore, e veniamo riconosciuti figli di Dio.
Coordin.
00mercoledì 27 marzo 2019 08:28
IL GRANELLINO
(Mt 18,21-35)

Forse è capitato anche a te. Sei andata in Chiesa. Ti sei inginocchiata davanti al Sacerdote. Tremante, pensando che il sacerdote non ti avrebbe mai perdonata, gli hai detto: "Padre, perdonami perché ho molto peccato. Ho commesso un aborto". Il sacerdote, vedendo il volto pieno di lacrime, ti ha assolto dal tuo grave peccato, dandoti anche una seria di penitenze da fare. Dopo aver ringraziato Dio per il perdono ricevuto, piena di gioia sei uscita dalla chiesa. Mentre uscivi, hai visto, dopo qualche minuto una vecchia amica che non avevi mai perdonata per aver sparlato di te con un'altra tua amica. Cosa avresti dovuto fare dopo aver sperimentato la misericordia di Dio sul tuo gravissimo peccato? Saresti dovuto andarle incontro per abbracciarla come segno del tuo perdono. Ma tu hai fatto finta di non vederla per non salutarla, continuando a serbare rancore verso di lei.
La parabola di oggi è sempre attuale. Vogliamo che Dio dimentichi i nostri peccati, ma noi non siamo disposti a perdonare chi ci ha offeso.
Chi non perdona non sarà perdonato da Dio. Il perdono, poi, dev'essere gratuito proprio come il perdono che ci viene dato da Dio. In una scena del film della vita di Padre Pio, si vede che il confratello che l'aveva calunniato, intimamente trafitto da un profondo senso di colpa corre verso il Frate gridando: "Perdonami, perdonami, perdonami!" E Padre Pio, con volto sorridente lo abbraccia e gli dice: "Io già ti avevo perdonato".
Non sono affatto santo come Padre Pio, ma il Signore mi ha donato la grazia di perdonare e abbracciare parecchi calunniatori. Cosa mi ha mosso a perdonare e ad abbracciare i miei calunniatori? Una sola cosa: l'essere stato molte volte perdonato da Dio.
Se oggi molti penitenti trovano in me un sacerdote seriamente misericordioso è perché non dimentico la misericordia che Dio ha avuto verso di me, l'aborto dei sacerdoti.
Perdona sempre e la gioia di Dio non ti lascerà mai. Amen. Amen.
Coordin.
00giovedì 28 marzo 2019 08:11
IL GRANELLINO
(Lc 11,14-23)

Non aspettarti che, dopo aver fatto una buona azione con vera carità , tutte le persone parleranno bene di te. Ci sarà sempre qualcuno che, posseduto dal demone dell'invidia (peccato schifoso) ti calunnierà per distruggere la buona reputazione che hai. La calunnia è sempre causata dall'invidia. Di solito il calunniatore, per giustificare il suo peccato d'invidia, calunnia l'innocente. È quello che è capitato a Gesù, come vediamo chiaramente nel Vangelo di oggi. Gli invidiosi della popolarità di Gesù spargono la notizia che scaccia i demoni nel nome di Lucifero. L'INNOCENTE viene chiamato amico intimo di Lucifero. L'invidia è una brutta bestia perché è la fonte di ogni peccato. Gesù viene messo in croce per invidia. A volte la gente mi chiede: "P. Lorenzo, sei mai stato bersaglio dell'invidia?" Purtroppo, devo dire che, spesso sono stato (lo sono ancora e lo sarò) calunniato. Ma la freccia velenosa dell'invidia non ha mai trapassato il mio cuore. Certo, non mi ha fatto mai piacere essere calunniato. Calunniato dagli invidiosi, sono stato sempre più spronato a vivere nella Verità. La mia difesa non è stata mai quella di mettere in pratica il detto "occhio per occhio", ma affidare la mia difesa al Signore.
Il mondo è pieno di calunniatori. Ci sono calunniatori nel mondo politico, lavorativo, familiare e persino nel mondo ecclesiale. I calunniatori, che hanno la lingua di una vipera, dimorano anche (mi dispiace dirlo) nei conventi e nelle case religiose. Chi di solito non è perseguitato dalla calunnia? Chi vive di compromessi. I diplomatici sono persone delle quali si parla sempre bene. C'è un avvertimento di Gesù che dice: "Guai a voi quando tutti parlano bene di voi!".
Gesù veniva continuamente calunniato perché smascherava l'ipocrisia di molti farisei, scribi e sacerdoti. Solo chi fa il bene viene calunniato. Non aver paura del calunniatore. La Verità verrà sempre a galla.
Beati quelli che saranno calunniati a causa del Vangelo perché riceveranno una effusione abbondante dello Spirito Santo. Amen. Amen.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)

.
Coordin.
00venerdì 29 marzo 2019 07:51
IL GRANELLINO
(Mc 12,28-34)

"Ascolta, Israele!". Oggi chi stai ascoltando, cioè da chi ti fai istruire? Per esperienza ti posso dire che ogni volta che ho ascoltato la voce del diavolo mi sono sempre trovato nei guai. Quello che ci propone il diavolo è sempre piacevole ai nostri sensi. Il piacere poi si trasforma in sofferenza. Si raccoglie ciò che si semina. Cosa ci propone il diavolo? Di andare contro la volontà di Dio. Qual è la volontà di Dio? Non è facile conoscerla se non ascoltiamo Gesù Cristo. È Lui che ci ha fatto conoscere la volontà di Dio. Leggendo e meditando il Vangelo, impariamo a conoscere la Volontà di Dio.
Tutto il Vangelo ci esorta ad amare. La vocazione dell'uomo è amare. Ma amare chi o cosa? Il diavolo c'insegna ad amare solo noi stessi e le cose. Gesù Cristo invece c'insegna ad amare Dio che è Creatore e Padre e che l'uomo è stato creato ad immagine e somiglianza di Dio.
Cosa bisogna fare per amare Dio? Anzitutto bisogna sforzarsi di mettere in pratica gli insegnamenti di Gesù. Qual è il primo insegnamento di Gesù? Dio è amore e ci ama. Il suo amore è onnipotente. Perciò siamo invitati ad accogliere il suo amore. Se Dio non ci amasse, noi cadremmo nel nulla. Il Vangelo ci esorta ad avere fiducia in Dio perché è Lui la fonte di ogni dono naturale e soprannaturale.
La voce del diavolo ci esorta a credere che Dio non è amore. Egli ci ha creati, ma ci ha abbandonati. Perciò la nostra vita dev'essere una continua preoccupazione e occupazione nel cercare i beni di questo mondo che sono l'unica realtà della nostra esistenza. Il diavolo ci ricorda continuamente che la nostra dignità viene dal possedere i beni temporali. Più beni possediamo, più siamo stimati e amati.
Per vivere bene, non dobbiamo pensare agli altri. Anzi dobbiamo odiare chi c'impedisce di possedere le cose di questo mondo. L'altro non esiste.
La via dell'Inferno è l'individualismo. La via del Paradiso è l'amore verso Dio e il prossimo. Quale via stai percorrendo? Amen. Amen.
Coordin.
00mercoledì 3 aprile 2019 08:35

Avviene in modo spontaneo che all’interno di un gruppo di preghiera una persona sia l’elemento trainante del gruppo stesso, la guida del gruppo. Amici, appartenere ad un “movimento” religioso significa innanzitutto non discriminare nessuno. Un gruppo di preghiera serve a pregare, in primis, per le necessità della Madre Chiesa e secondo le intenzioni del sommo potefice; per tutte le famiglie e per i bisogni della propria famiglia; cercando di imitare i santi, anche seguendo l’esempio del Santo a cui è stato intitolato il gruppo, senza cercare di strumentalizzare ciò che si fa usandolo per i propri interessi. Purtroppo capita che all’interno di un gruppo si infiltrano personaggi disgregatori che portano pettegolezzi e divisioni e qui sarà la guida spirituale a dare dei buoni consigli, a guidare questi fratelli a non perdere di vista la propria “missione” di preghiera e di intercessione al Signore, affinché guidi tutti, illumini e protegga; sicuramente così il gruppo crescerà. Ricordiamo amici che chi ama non ha la morte nel suo cuore, come senza quaresima non si comprende perdono. L'amore unisce e non può dividere. Buona giornata a voi tutti che sapete come fare per calmare chi si agita per poco. Vi benedico, diacono don emilio Cioffi, “il liberato dal superfluo”, di Dio. Amen.
Coordin.
00giovedì 4 aprile 2019 08:50
IL GRANELLINO
(Gv 5,31-47)

L' uomo di vera fede è umile. Non si mette in mostra. Odia stare al centro del palcoscenico. Anche se è consapevole di avere qualche carisma particolare, non lo pubblicizza. Rimane nel nascodimento. San Francesco rimproverò fortemente un frate che, avendo scoperto che il Santo aveva le stimmate, si mise a pubblicizzare il fatto. Saputolo, San Francesco lo rimproverò così fortemente che si mise a piangere.
Chi ha un carisma particolare non si esalta, ma più si abbassa davanti a Dio e alla comunità, più Dio lo esalta.
Il diavolo fa dire al superbo in mezzo alla comunità: "Scegliete e chiamate me come vostro maestro, perché io ho il carisma per poter svolgere questo ruolo per il vostro bene".
L'umile non si propone mai. L'unica autostima che ha è quella di sentirsi figlio di Dio. Egli si gloria di essere figlio di Dio e il suo impegno è di vivere come tale. Se la comunità gli dice che è mite di cuore, egli risponde: "Grazie allo Spirito Santo che è in me". Se la comunità gli dice: "Tu sei un uomo compassianevole", egli risponde: "Grazie allo Spirito Santo che opera in me!". Se la comunità lo sceglie come maestro, accetta dicendo: "Se la vostra volontà è volontà di Dio, eccomi!".
L'umile ha la sapienza di dire: "Sono quello che sono per grazia di Dio." L'umile attribuisce e dà a Dio ogni onore, gloria, potenza e ricchezza.
Il testimone della santità dell'uomo di fede è lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo è il testimone di Cristo in noi e ci dona il potere di essere testimoni di Cristo nella comunità. Se oggi puoi dire: "Non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me" è grazie allo Spirito Santo. Se oggi stai compiendo opere di vita eterna è grazie allo Spirito Santo.
Quando Elisabetta elogiò Maria, ella subito esclamò: "Grandi cose ha fatto in me l'onnipitente perché ha guardato l'umiltà della sua serva". Amen. Amen.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)

”.
Coordin.
00giovedì 4 aprile 2019 08:50
IL GRANELLINO
(Gv 5,31-47)

L' uomo di vera fede è umile. Non si mette in mostra. Odia stare al centro del palcoscenico. Anche se è consapevole di avere qualche carisma particolare, non lo pubblicizza. Rimane nel nascodimento. San Francesco rimproverò fortemente un frate che, avendo scoperto che il Santo aveva le stimmate, si mise a pubblicizzare il fatto. Saputolo, San Francesco lo rimproverò così fortemente che si mise a piangere.
Chi ha un carisma particolare non si esalta, ma più si abbassa davanti a Dio e alla comunità, più Dio lo esalta.
Il diavolo fa dire al superbo in mezzo alla comunità: "Scegliete e chiamate me come vostro maestro, perché io ho il carisma per poter svolgere questo ruolo per il vostro bene".
L'umile non si propone mai. L'unica autostima che ha è quella di sentirsi figlio di Dio. Egli si gloria di essere figlio di Dio e il suo impegno è di vivere come tale. Se la comunità gli dice che è mite di cuore, egli risponde: "Grazie allo Spirito Santo che è in me". Se la comunità gli dice: "Tu sei un uomo compassianevole", egli risponde: "Grazie allo Spirito Santo che opera in me!". Se la comunità lo sceglie come maestro, accetta dicendo: "Se la vostra volontà è volontà di Dio, eccomi!".
L'umile ha la sapienza di dire: "Sono quello che sono per grazia di Dio." L'umile attribuisce e dà a Dio ogni onore, gloria, potenza e ricchezza.
Il testimone della santità dell'uomo di fede è lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo è il testimone di Cristo in noi e ci dona il potere di essere testimoni di Cristo nella comunità. Se oggi puoi dire: "Non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me" è grazie allo Spirito Santo. Se oggi stai compiendo opere di vita eterna è grazie allo Spirito Santo.
Quando Elisabetta elogiò Maria, ella subito esclamò: "Grandi cose ha fatto in me l'onnipitente perché ha guardato l'umiltà della sua serva". Amen. Amen.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)

”.
Coordin.
00giovedì 4 aprile 2019 08:50
IL GRANELLINO
(Gv 5,31-47)

L' uomo di vera fede è umile. Non si mette in mostra. Odia stare al centro del palcoscenico. Anche se è consapevole di avere qualche carisma particolare, non lo pubblicizza. Rimane nel nascodimento. San Francesco rimproverò fortemente un frate che, avendo scoperto che il Santo aveva le stimmate, si mise a pubblicizzare il fatto. Saputolo, San Francesco lo rimproverò così fortemente che si mise a piangere.
Chi ha un carisma particolare non si esalta, ma più si abbassa davanti a Dio e alla comunità, più Dio lo esalta.
Il diavolo fa dire al superbo in mezzo alla comunità: "Scegliete e chiamate me come vostro maestro, perché io ho il carisma per poter svolgere questo ruolo per il vostro bene".
L'umile non si propone mai. L'unica autostima che ha è quella di sentirsi figlio di Dio. Egli si gloria di essere figlio di Dio e il suo impegno è di vivere come tale. Se la comunità gli dice che è mite di cuore, egli risponde: "Grazie allo Spirito Santo che è in me". Se la comunità gli dice: "Tu sei un uomo compassianevole", egli risponde: "Grazie allo Spirito Santo che opera in me!". Se la comunità lo sceglie come maestro, accetta dicendo: "Se la vostra volontà è volontà di Dio, eccomi!".
L'umile ha la sapienza di dire: "Sono quello che sono per grazia di Dio." L'umile attribuisce e dà a Dio ogni onore, gloria, potenza e ricchezza.
Il testimone della santità dell'uomo di fede è lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo è il testimone di Cristo in noi e ci dona il potere di essere testimoni di Cristo nella comunità. Se oggi puoi dire: "Non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me" è grazie allo Spirito Santo. Se oggi stai compiendo opere di vita eterna è grazie allo Spirito Santo.
Quando Elisabetta elogiò Maria, ella subito esclamò: "Grandi cose ha fatto in me l'onnipitente perché ha guardato l'umiltà della sua serva". Amen. Amen.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)

”.
Coordin.
00venerdì 5 aprile 2019 18:04
IL GRANELLINO
(Gv 7,1-2.10.25-30)

"Non è costui colui che la gente vuole uccidere?”, diceva la gente riguardo a Gesù mentre insegnava nel tempio. Oggi, nel mondo occidentale, ci sono molti uomini e donne imbevuti di una cultura ostile al Vangelo che hanno come impegno di uccidere (ovviamente non fisicamente come hanno fatto con Gesù) i veri profeti di Dio. Per esempio, il profeta che annuncia e difende i valori della famiglia com'era in principio, viene perseguitato come un malfattore dell'umanità. Questi fratelli ostili al Vangelo hanno un mezzo efficace per far tacere il vero profeta di Dio. Qual è questo mezzo? La calunnia. Il vero profeta di Dio non ha paura di essere calunniato, perciò continua ad insegnare, apertamente, privatamente e pubblicamente, la verità del Vangelo. Poiché le reti televisisive ormai sono nelle mani di uomini e donne che non credono nel Vangelo, cioè in Gesù Cristo, nei loro salotti televisivi chiamano a parlare i falsi profeti che si sono pienamente conformati alla mentalità del mondo. Qual è la mentalità del mondo in campo familiare e sessuale? La sappiamo qual è: l'aborto non è un crimine, non c'è niente di immorale in una convivenza omosessuale, il divorzio è un bene quando finisce l'amore, i rapporti prematrimoniali sono leciti, l'adulterio fa bene al matrimonio, non esiste più peccato, Dio è la creazione dell'uomo debole, non c'è paradiso o inferno.
La cosa più triste è che i mass media fanno dire al Papa quello che lui non dice. E ciò è motivato dal fatto di voler mettere confusione nella vita della Chiesa nella quale alcuni suoi figli insegnano dottrine varie e peregrine. Mai come oggi la Chiesa ha bisogno di un clero e di un laicato che siano fortemente impegnati ad annunciare il Vangelo apertamente proprio come faceva Gesù.
Però, non aspettarti elogi e carezze sia nel mondo che nella stessa Chiesa. I profeti sono sempre perseguitati. Non lo dimenticare. Amen. Amen.
Coordin.
00sabato 6 aprile 2019 09:23
IL GRANELLINO
(Gv 7,40-53)

"E tra la gente nacque un dissenso riguardo a Gesù", dice l'evangelista. Nella Chiesa il dissenso riguardo a Gesù nasce quando non lo si conosce. Ogni pagina della Sacra Scrittura parla di Gesù. Perciò, come dice San Girolamo chi non conosce la Sacra Scrittura non conosce Gesù Cristo. Attenzione, però! Puoi conoscere a memoria tutta la Sacra Scrittura ed essere ancora nella condizione di dire cose inesatte riguardo a Gesù. Non basta leggere la Bibbia tutti i giorni, celebrare l'Eucarestia tutti i giorni e pregare sette volte al giorno per conoscere Gesù. Per conoscere Gesù e dire con la bocca e la vita: “Gesù è il mio Signore!”, bisogna mettere in pratica i suoi insegnamenti con la grazia dello Spirito Santo. Gesù non è una persona da studiare, ma da incontrare e rimanere con Lui per imparare a conoscerlo come Uomo-Dio.
Come dice il mio Padre Fondatore, bisogna instaurare, giorno dopo giorno, una relazione vivente e personale con Gesù. Gesù non è solamente un personaggio storico, ma è il Risorto.
Qualche lettore potrebbe chiedermi: "Come mai allora in molte parrocchie e case religiose non si respira aria di unità e di amore se ascoltiamo la stessa parola seguiamo e crediamo nello stesso GESÙ Cristo? Si vede che non tutti mettono in pratica gli insegnamenti di Gesù. Ecco perché si hanno varie opinioni su Gesù. La comunità parrocchiale e la comunità religiosa diventano covi di personalismi quando si è solo ascoltatori e non esecutori della Parola di Dio.
I primi cristiani avevano come fondamento della loro fede le seguenti parole: Gesù è il Signore. Vivendo sotto la stessa signoria, davano i segni della fede cristiana che sono: unità e amore. Dove ci sono divisioni, discordie e rivalità significa che non si cammina secondo lo stesso Spirito. Chi è Cristo per te? Che non sia diverso da quello che ci testimonia lo Spirito Santo. Se lo fosse, la comunità cristiana sarebbe come una riunione di condominio o come una nazione dilaniata da tanti partiti e con tanti opinionisti. AMEN.
Coordin.
00domenica 7 aprile 2019 09:34

PERSEVERARE IN OGNI OSTACOLO
Un ostacolo può diventare un trampolino o una barriera, uno stimolo o un impedimento, tutto dipenderà dal mio atteggiamento davanti ad esso. Le difficoltà esistono ed esisteranno sempre. Ciò che deve cambiare è il modo in cui affronto ogni problema, il modo in cui accolgo ogni difficoltà. La perseveranza è il segreto, è la forza che mi fa andare avanti nonostante i problemi della vita di tutti i giorni. Il discernimento e la saggezza mi fanno evitare complicazioni inutili, ma ciò che non posso evitare o cambiare deve essere affrontato con coraggio e determinazione. La fede muove le montagne, ma alcune montagne non devono essere spostate ma aggirate. Come fanno i fiumi: costeggiano le montagne e seguono il loro corso. Perseverare non significa andare avanti da soli, ma confidando nell'aiuto dei fratelli e nella Provvidenza di Dio, abbandonandosi nelle sue mani.
Coordin.
00mercoledì 10 aprile 2019 09:55
IL GRANELLINO
(Gv 8,12-20)

GESÙ non è un ripetitore d'insegnamenti tramandati da maestri vissuti prima di Lui. Gesù iniziava i suoi insegnamenti dicendo: "In verità, in verità, Io vi dico",
Per questo motivo un giorno Egli gridò: "Io sono la Verità".
Se vuoi sapere chi sei tu, qual è il senso della vita, perché c'è dolore nel mondo, chi è Dio, cos'è l'amore, qual è la vera morte, perché l'uomo è fortemente inclinato al male, come si sconfigge il male, cosa c'è dopo la morte fisica, di chi devi aver paura, chi ti può salvare dall'ignoranza di Dio e dal buio della disperazione, non farti istruire dai filosofi, sociologi, psicologi, astrologi e antropologi, ma da Gesù Cristo che ha detto: "Io sono la luce del mondo".
Solo chi ti ha creato e ti ha rendento può illuminare la notte della tua esistenza umana. Accogli allora Gesù nel tuo cuore e non camminare più nella tenebra.
Sant'Agostino cercava il senso della vita negli studi filosofici, nelle scienze umane e negli innumerevoli amori umani che ebbe, ma non lo trovò. Trovò la vita e la verità quando cominciò ad ascoltare Gesù Cristo. Anch'egli, come i primi cristiani, cominciò a dire: "Gesù è il Signore!". Molti intellettuali, filosofi e scienziati sono disposti a credere in Gesù solo come uomo, ma non come Dio che si è incarnato nel seno di Maria per essere Luce di salvezza per l'umanità. Gesù è la Parola del Dio vivente che si è incarnato, morto risorto per togliere l'uomo dall'ignoranza di Dio e per dare all'uomo i mezzi per vivere come figli di Dio.
Chi è Gesù Cristo per te, per te che frequenti la Chiesa? Molti cattolici credono in Gesù Cristo come Uomo-Dio, ma solo con la bocca non con il cuore perché non instaurano mai una relazione vivente e personale con Lui. Per molti cattolici Gesù non è il Vivente, ma un'idea. Come i discepoli di Emmaus questi cattolici camminano tristi e angosciati lungo il percorso dell'esistenza umana perché credono che la vita di Gesù è finita con il Venerdì Santo, senza credere realmente che Cristo è il Risorto.
Chi non accoglie Gesù Risorto non è un cristiano e vive male perché vive senz'amore. AMEN AMEN.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)


Coordin.
00giovedì 11 aprile 2019 08:48
Pensiero del mattino 10 aprile 2019.

I nostri frutti.

Amici, immaginiamo di essere un bell’albero fiorito dove tutti attendono che arrivino i frutti. Si, un bell’albero ricco di tanti fiori colorati che carpiscono il nostro sguardo, distraendoci da altre cose. È vero amici quando c’è la bellezza pura tutto è più bello e sopportabile perché la stessa bellezza diventa medicina della nostra mente e del nostro spirito. Ma la bellezza sfiorisce...come quei fiori... e per questo, come per l’albero, aspettiamo i buoni frutti: tutti noi come alberi, dobbiamo immagazzinare l'energia di Dio per poter dare alla società, alla nostra famiglia, il meglio di noi.
Inoltre è necessario che noi tutti rispettiamo la natura, la sua fauna, affinché non diventiamo assassini di noi stessi e della società. Molti esempi di inciviltà vediamo nei nostri fiumi, sulle nostre strade, nell’atmosfera. Il demonio segna il suo territorio lasciando sporcizia e inquinamento ovunque passa e dimora. Non diventiamo complici della sporcizia ma curiamo con amore il territorio e i luoghi dove viviamo. Buona giornata amici, denunciate chi sporca o inquina; tutti siamo proprietari del bene comune. Vi benedico, diacono don emilio cioffi, “il menestrello del Molise”, di Dio. Amen

.
Coordin.
00venerdì 12 aprile 2019 10:42

AMIAMOCI GLI UNI GLI ALTRI CON CUORE SINCERO
La sincerità che la frase ci chiede non è proprio in relazione ad un sentimento, ma al sincero desiderio di servire tutti senza distinzione. Dobbiamo sempre avere davanti a noi l'esempio di Gesù. Lui ha servito tutti: gli ammalati che cercavano la guarigione, i peccatori che hanno trovato in Lui la misericordia, gli affamati che hanno ricevuto cibo materiale e spirituale. Fino alla fine, quando ha servito assumendo su di sè la nostra colpa e morendo per ognuno di noi. Un servizio sincero, senza interessi, senza pretese, senza aspettarsi nulla in cambio. Un servizio sincero che porta alla reciprocità, principio della più grande rivoluzione che il mondo abbia mai conosciuto: la rivoluzione dell'amore. Questa rivoluzione cambia il mondo a partire da ognuno di noi. Quindi è potente e trasformatrice. Nonostante i nostri limiti, i nostri peccati, siamo ancora in grado di amarci gli uni gli altri con un cuore sincero perché: "Laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia". (Rm 5,20)
Coordin.
00sabato 13 aprile 2019 09:23
.

Che meraviglia.

Impariamo ad apprezzare di più le cose semplici, quelle cose che danno gioia solo a guardarle, come per esempio l’orizzonte del mare o delle montagne! Amici, c’è differenza tra ammirare e usare, tuffarsi nel mare e non carpirne la carezza, la grandezza o il colore; così per la montagna salirci ma lasciarsene sfuggire la bellezza; guardare il cielo, volare su un aereo e non capire che è un mistero l’immensità che ci circonda. Impariamo ad apprezzare il creato e non solo ad usarlo per sfruttarlo. Dio ci chiama ad essere custodi della terra. Dove c’è un po’ di terra ricordiamo quanta vita da’. Dove amore non c’è la morte è presente. Amici impariamo a non maltrattare, ma a curare ciò che ci circonda, a raccogliere un sacchetto lasciato per strada o ad annaffiare una pianta che sta seccando per mancanza d'acqua, o allungare una mano a chi si trova in difficoltà e sicuramente ci sentiremo gratificati da ciò che abbiamo fatto. Dio tutto vede e tutto sa. Buona giornata piena d’affari di cuore. Vi benedico, diacono don emilio cioffi, “il meravigliato”, di Dio. Amen.
Iscriviti e fai iscrivere al mio canale Youtube per continuare a pregare con me in diretta streaming, grazie.
Coordin.
00sabato 13 aprile 2019 09:23
.

Che meraviglia.

Impariamo ad apprezzare di più le cose semplici, quelle cose che danno gioia solo a guardarle, come per esempio l’orizzonte del mare o delle montagne! Amici, c’è differenza tra ammirare e usare, tuffarsi nel mare e non carpirne la carezza, la grandezza o il colore; così per la montagna salirci ma lasciarsene sfuggire la bellezza; guardare il cielo, volare su un aereo e non capire che è un mistero l’immensità che ci circonda. Impariamo ad apprezzare il creato e non solo ad usarlo per sfruttarlo. Dio ci chiama ad essere custodi della terra. Dove c’è un po’ di terra ricordiamo quanta vita da’. Dove amore non c’è la morte è presente. Amici impariamo a non maltrattare, ma a curare ciò che ci circonda, a raccogliere un sacchetto lasciato per strada o ad annaffiare una pianta che sta seccando per mancanza d'acqua, o allungare una mano a chi si trova in difficoltà e sicuramente ci sentiremo gratificati da ciò che abbiamo fatto. Dio tutto vede e tutto sa. Buona giornata piena d’affari di cuore. Vi benedico, diacono don emilio cioffi, “il meravigliato”, di Dio. Amen.
Iscriviti e fai iscrivere al mio canale Youtube per continuare a pregare con me in diretta streaming, grazie.
Coordin.
00lunedì 15 aprile 2019 09:29
IL GRANELLINO
(Gv 12,1-11)

Molti andavano a casa di Maria e Marta per vedere il loro fratello Lazzaro che era stato risuscitato da Gesù, ma anche per vedere Gesù.
Le persone che si convertono seriamente mi dicono: "Padre, da quando Gesù mi ha convertito (risuscitato) ho perso molti amici. Nessuno più viene a casa mia. Però il Signore mi ha donato altri amici!". Niente di speciale in quel che mi dicono: chi si converte seriamente diventa segno visibile della chiamata del Signore per quelli che non vivono secondo le vie e i pensieri di Cristo Gesù.
Purtroppo, non tutti quelli che vedono il segno concreto della conversione lo accoglieranno. Per questo motivo si allontanano dall'amico o amica che si sono messi alla sequela di Gesù. La mentalità del convertito è diametralmente opposta a quella che il mondo insegna. C'è anche da dire che spesso i "vecchi amici" non hanno parole amabili e gentili per l'amico convertito a Gesù. Ci saranno delle accuse forti nei suoi riguardi. Essi spargeranno la voce che egli è uscito fuori di sé e ha rinnegato le vecchie e vere amicizie e che è diventato generoso verso la chiesa che è già ricca, senza pensare ai veri poveri. Se questo fosse il tuo caso, non ti scoraggiare. Tu non rimarrai mai solo. Il Signore ti porterà altri amici che vogliono conoscere Gesù. Gli amici che ti porterà Gesù saranno più fedeli e autentici. Comprenderai le parole di Gesù: "Chi è mio amico? Colui che fa la volontà del Padre mio!". Il legame spirituale è molto più forte di quello fondato sulla simpatia.
Ti voglio avvertire, però, che anche tra i nuovi amici ci potrebbe essere un traditore come Giuda. La presenza di Giuda sarà per te una scuola d'amore. Con Giuda presente nella comunità dei nuovi amici tu imparerai ad essere paziente, a non tener conto del male ricevuto, a non adirarti e a non vendicarti.
Quello che ho scritto non l'ho imparato leggendo i libri, ma attraverso il mio vissuto quotidiano.
Sono in treno verso Lecce dove sarò con una comunità mariana pregando e insegnando le cose di Dio. In questa settimana Santa impegnati a vivere in silenzio contemplando la Croce. Amen.
Coordin.
00venerdì 19 aprile 2019 14:42
IL GRANELLINO
(Gv 18,1- 19,42)

Gesù, il Benefattore, viene condannato a morte come un malfattore.
Gesù, il Santo, viene condannato a morte come il dissacratore di Dio.
Gesù, il Mite, viene condannato a morte come un ladrone.
Gesù, La Verità, viene condannato a morte come un calunniatore.
Chi ha condannato a morte Gesù? Sono stati gli invidiosi. L'invidia è il veleno che scaturisce dal cuore dei figli di satana, il primo invidioso della storia dell'umanità. Cos'è l'invidia? È provare tristezza nel vedere il successo e la gioia dei figli di Dio. L'invidioso non sopporta che l'altro abbia più applausi di lui.
La folla seguiva Gesù con entusiasmo. E molti del clero di allora non sopportavano che Gesù avesse un seguito così numeroso. Così decisero di gettare sterco( calunnia) sulla persona di Gesù.
La folla che seguiva e amava Gesù, fu convinta dal clero di allora che Gesù era un mistificatore. Secondo me, come fanno alcuni politici per essere eletti, diedero danaro alla folla perché alla domanda di Pilato: “Chi volete che io vi liberi?”, gridasse: "Barabba". È vero, dai il danaro all'uomo ed egli è capace di uccidere anche il proprio padre. Mentre muore in croce, Gesù è pace. Ecco perché il centurione, vedendo Gesù morire in pace nonostante i tormenti della Passione, esclama dicendo: "Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!”
Come ti stai comportando durante la tua via crucis? Ti stai ribellando? Maledici tutto e tutti? Prega per i tuoi persecutori e perdonali. Se farai questo, la gloria di Dio risplenderà sul tuo volto sfigurato dagli sputi dei tuoi nemici. Amen Amen.
Coordin.
00lunedì 22 aprile 2019 11:03
IL GRANELLINO
(Mt 28,8-15)

"ANDATE E ANNUNCIATE", comanda Gesù a noi che crediamo che Egli è il Risorto. La cattiveria, l'agnosticismo e l'ateismo mettono radici quando i cristiani non sono missionari. A Pasqua il cristiano deve interrogarsi seriamente: "L'annuncio della Risurrezione, oltre ad entrare nella testa e nel cuore, è entrato anche nei piedi?. Ai cristiani che dicono di aver incontrato il Risorto vengono consegnati due imperativi che sono: Ora andate e annunciate. La Chiesa è missionaria.
La Chiesa non è missionaria quando conosce Gesù Cristo solo per sentito dire e vive conformandosi alla mentalità del mondo.
La Chiesa ha un potere soprannaturale che il mondo non conosce. Questo potere si chiama SPIRITO SANTO. La colomba dello Spirito Santo, carissimi sacerdoti e fedeli cristiani, non può rimanere chiusa nelle sacrestie e nelle chiese. Per natura la Chiesa è missionaria. Si fa molto culto nelle nostre chiese, ma pochissima evangelizzazione. Dopo aver celebrato il culto in spirito e verità, si esce fuori dal luogo di preghiera con il fuoco dell'amore di Dio per fare conoscere al mondo che la salvezza
si trova solo in Gesù Cristo e nel suo Vangelo.
Purtroppo, oggi nella chiese e nelle facoltà teologiche si annuncia di più la psicologia, sociologia e antropologia per la salvezza dell'umanità che il Vangelo.
La parola d'uomo non ha il potere di guarire e sanare le infermità dell'anima. La più grande malattia dell'uomo di oggi è la paura.Ed è la paura di amare che genera anche la paura della morte fisica. Tale paura porta l'uomo ad essere egoista, vendicativo e violento.
Solo in Cristo e per Cristo si vince la paura della morte. Perciò, il cristiano che ama annuncia la Risurrezione di Cristo con l'unzione dello Spirito Santo. Alleluia ALLELUIA.
.
Coordin.
00mercoledì 24 aprile 2019 09:26
.

Sei soddisfatto?

Mi rivolgo a te che hai sempre da lamentarti e tutto quello che fanno gli altri non ti sta bene. A te che ti credi indispensabile, a te che non sai rispettare gli altri, che tutto ti è dovuto; a te che riesci perfino a calpestare la dignità di chi ti è padre, madre, figlio o figlia, senza vergogna, ma dove vuoi arrivare, dimmi? Non sai che al di là della tua prepotenza ti aspetta un futuro nero, se non ti converti! Amico o amica, chiunque tu sia, datti una calmata se non vuoi rimanere da solo! Cristo, se non lo sai, è morto per il tuo modo cattivo di fare! ma la cosa più bella è che è risorto per dare un futuro al nostro domani. Anziché dare guai unisciti a noi e canta: "Cristo è veramente Risorto alleluia, alleluia!" e sicuramente inizierai ad amare. Buona giornata a voi tutti. Diacono Don Emilio Cioffi, “il riflessivo che attende ogni giorno le grazie”, di Dio. Amen.
Coordin.
00venerdì 26 aprile 2019 10:13


lo sai fare tu...

Abbiamo mai pensato di ringraziare il Creato e la madre terra per tutto quello che ci offre? Ovunque è tutta una meraviglia, la natura cresce con spontaneità, senza preoccuparsi di chi potrebbe danneggiarla; la Terra, generosa, sa bene che produce per far star bene l'uomo creato da Dio. I fiori, gli alberi con i loro frutti, i prati verdi, tutto è bello, ma come sappiamo l’essere umano maltratta, brucia, inquina e spesso realizza manufatti disgustosi che appesantiscono il suolo, ma lei, la madre terra, sa bene che un bel giorno tutto tornerà come Dio lo creò. Buongiorno amici, toccate la terra, accarezzatela con le mani e con lo sguardo e ne sentirete l’energia e la forza. Vi benedico, diacono Don Emilio Cioffi, “il fango”, di Dio. Amen.
Coordin.
00venerdì 26 aprile 2019 10:13


lo sai fare tu...

Abbiamo mai pensato di ringraziare il Creato e la madre terra per tutto quello che ci offre? Ovunque è tutta una meraviglia, la natura cresce con spontaneità, senza preoccuparsi di chi potrebbe danneggiarla; la Terra, generosa, sa bene che produce per far star bene l'uomo creato da Dio. I fiori, gli alberi con i loro frutti, i prati verdi, tutto è bello, ma come sappiamo l’essere umano maltratta, brucia, inquina e spesso realizza manufatti disgustosi che appesantiscono il suolo, ma lei, la madre terra, sa bene che un bel giorno tutto tornerà come Dio lo creò. Buongiorno amici, toccate la terra, accarezzatela con le mani e con lo sguardo e ne sentirete l’energia e la forza. Vi benedico, diacono Don Emilio Cioffi, “il fango”, di Dio. Amen.
Coordin.
00domenica 28 aprile 2019 09:26


Un posto sicuro

Dove sentirsi sicuri e protetti dalle continue malvagità che l'uomo senza pudore commette? Forse frequentare i posti affollati ci rende sicuri e protetti ? Purtroppo non c’è più un posto sicuro, se non dentro le nostre mura domestiche, ma anche queste, in alcuni casi, possono diventare ostili e violente. Ci viene detto attraverso i midia che il pericolo “terrorismo” potrebbe essere dove meno ce lo aspettiamo ...tutti potrebbero essere potenziali terroristi. Bisogna fidarsi poco; allora dove andare, dove poter stare tranquilli senza che ci possa accadere qualcosa? Che tristezza, cosa abbiamo seminato, costruito, ma sopratutto: quali ideali abbiamo difeso?! Aborto, eutanasia, divorzio, unioni.... ecc. Stiamo deludendo Dio come figli che deludono i propri genitori... cosa ci aspetta per il futuro?
Dio nostro, Padre Santo ed Eterno, riportarci alla ragione del tuo bene! Buongiorno amici, unica certezza è la nostra conversione. Vi benedico, diacono don emilio cioffi, il “mi riconosco peccatore che chiede perdono a Dio”. Amen
Coordin.
00mercoledì 1 maggio 2019 09:36
Pensiero del mattino del 30 aprile 2019

Dedicato a te...

Non c'è cosa migliore che fare una dedica alla persona a cui si vuole bene, con cui si passa tanto tempo. Allora voglio dedicare questo pensiero, questa meditazione, a queste anime belle che a volte ti camminano a fianco in silenzio, costruendo qualcosa che va al di là della materia. Chi ama cerca di stare il più possibile con la persona amata. Dedichiamogli le cose più straordinarie che il giorno può donare:
...la luce per vederli ogni giorno e poi dedicargli una sorgente d'acqua viva per dare frescura al loro viso, e per potersi dissetare nelle arsure della famiglia; il fuoco per scaldare il loro cuore nelle serate di solitudine; il cielo azzurro per i loro profondi occhi; in fine un prato verde con tante margherite da raccogliere e dirgli “Grazie di esistere e grazie a Dio che ci ha fatto incontrare!” Dio si manifesta anche in questo!
Buongiorno amici e rispettiamo di più le persone che sono vicino a noi! Vi benedico, diacono Don Emilio Cioffi, il “nel bene e nel male, nella buona e cattiva sorte, amare onorare tutti i giorni della vita”, di Dio. Amen.
Coordin.
00giovedì 2 maggio 2019 09:13
IL GRANELLINO
(Gv 3,31-36)

Se credi in e a Gesù Cristo, Egli ti darà lo Spirito Santo senza misura. Gesù non dà lo Spirito Santo a chi non mette in pratica la sua Parola. Nelle comunità carismatiche o del rinnovamento nello Spirito incontro molti uomini e donne che sono ricolmi di Spirito Santo. C'è però il rischio di cantare e danzare nelle riunioni di preghiera senza lo sforzo di obbedire al Vangelo. Sono solo momenti di sentimentalismo. Gesù alita lo Spirito Santo solo su coloro che rinunciano alle opere di satana. È bello cantare e danzare in queste riunioni di preghiera, ma se non c'è la volontà di rinunciare al peccato, queste riunioni di preghiera generano solo emozione e sentimentalismo. Lo Spirito Santo scende e vuole dimorare solo in cuori purificati dal peccato.
Chi è ricolmo di Spirito Santo è umile. Non si crede di essere alla pari con Gesù Cristo. Non si sente superiore a nessuno, anzi si sente come l'ultimo della classe. Il successo che ottiene non lo esalta. Egli si vanta in Gesù Cristo. In tutto quello che fa e dice esalta l'opera di Gesù in Lui. Chi è ricolmo di Spirito Santo è mite e tenero come un agnello. Non è aggressivo, prepotente e vendicativo. Egli sa perdonare le offese ricevute e sa chiedere perdono per le offese che procura al prossimo.
Chi è ricolmo di Spirito Santo aiuta gratuitamente il prossimo in difficoltà. Non è indifferente davanti al dolore e la sofferenza altrui.
È tale il suo amore che ha il potere soprannaturale di abbracciare anche un lebbroso. Chi è ricolmo di Spirito Santo ha un solo desiderio che è quello di amare come Dio sa amare. Non giudica e non condanna nessuno.
Chi è ricolmo di Spirito Santo ha il coraggio di testimoniare Gesù Cristo sempre e ovunque. Si rallegra quando viene perseguitato a causa del Vangelo. La cosa che più stupisce è che prega per i suoi persecutori.
Dimmi, caro fratello lettore, ti senti di dire: "Lo Spirito Santo è su di me, perché lodo e benedico il Signore anche nelle tribolazioni che sopporto per il Vangelo?" ALLELUIA. ALLELUIA.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)

P.S. HAI FEDE?, DOVE SEI, lL GRANELLINO e L'AMORE GUARISCE sono libri di P. Lorenzo. Sono libri che ti aiutano a comprendere e a vivere la fede cristiana. realmente. Per richiederli, telefonare ai seguenti numeri: 3313347521‬ - ‭3493165354.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:23.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com