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RISPOSTA ALLE ACCUSE CONTRO LA CHIESA

Ultimo Aggiornamento: 19/01/2013 14:06
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05/09/2011 12:02
 
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La verità sulla caccia alle streghe
Prima di mostrare chiaramente la realtà storica circa la caccia alle streghe (argomento abituale dei nostri calunniatori), desideriamo delineare la figura della strega. Capirete subito che le streghe erano persone pericolose e spesso vere e proprie serial killer. Poi mostreremo che non furono quasi mai le autorità ecclesiastiche a condannarle ma quelle civili e infine che tutto cio' si svolse in paesi protestanti.Vogliamo ricordare subito che la società era quasi completamente rurale e che le superstizioni pagane hanno qui trovato riparo per secoli, sopratutto nelle periferie dell'impero, lontane da Roma, e che le streghe erano individui pericolosi per la popolazione rurale stessa. Questi soggetti, solitamente di sesso femminile, spesso disturbati, producevano rituali magici tutti volti al male contro l’uomo, i campi e il bestiame, che procuravano sterilità, malattie, separazioni, morte. Offrivano una soluzione ai problemi che non era permessa né da Dio né dalla legge terrena. Molto spesso le loro pozioni non erano altro che veleni e le donne che volevano liberarsi dei mariti, amanti o parenti, era la clientela abituale. Famoso esempio fu durante il XVII secolo, Giulia Tofana (o Toffana), una cortigiana nonché fattucchiera, originaria di Palermo, elaborò nel 1640 la ricetta di una pozione incolore, insapore e inodore a bae di arsenico, che fece la sua fortuna conosciuta come Acqua Tofana ovvero Manna di San Nicola. Era figlia di Thofania d'Adamo, giustiziata a Palermo il 12 luglio 1633 con l'accusa di aver avvelenato il marito Francesco. La donna infatti divenne ricchissima, producendo il veleno su vasta scala e vendendolo a quanti erano insoddisfatti del coniuge e volevano "diventare vedovi", in un'epoca in cui il divorzio non era ancora riconosciuto legalmente. L'assenza di sapore e odore faceva di questa miscela il veleno ideale da propinare con cibi o bevande all'ignara vittima. Il prodotto veniva venduto a volte come cosmetico, a volte come oggetto di devozione nei confronti di San Nicola (quando veniva imbottigliato in fialette recanti l'immagine del Santo). traffici di Giulia vennero svelati alle autorità papali da un marito scampato fortunosamente all'avvelenamento. Quando si sparse la voce che Giulia aveva avvelenato l'acqua della città, la polizia catturò la donna e la trascinò dentro una chiesa per interrogarla. La sua popolarità era tale che la gente non l'avrebbe lasciata in stato di arresto. Ma Giulia evase dalla chiesa che le assicurava impunità. Sotto tortura, ella confessò (senza rimorsi) di aver venduto (solo a Roma!) veleno sufficiente per uccidere circa 600 uomini, tra il 1633 ed il 1651. Fu condannata e giustiziata in Roma nel 1659, insieme alla figlia e agli apprendisti, nonché un certo numero di mogli che avevano usato la sua pozione avvelenando i mariti. La salma di Giulia venne gettata oltre le mura della chiesa che l'avevano protetta. Dove la parte "bianca" di queste tradizioni paganeggianti é sopravvissuta fino a tempi recenti nelle campagne dell'Italia meridionale e in Grecia, dove le nonne effettuavano le segnature ma sempre in nome della Trinità e di Maria come precritto dalla tradizione cattolica e ortodossa, la parte nera é andata via via scemando, in quanto dopo secoli di occultamento, i segreti sono andati perduti e poi inquinati fino a renderli inefficaci. Le magiare infatti, si videro' costrette a operare sempre più nell'ombra e incominciarono a passare il segreto solo ad una persona (che di solito consisteva in una filatrocca da mormorare insieme a un atto di sacrificio a uno spirito), cio' ha comportato per ovvie ragioni la scomparsa di queste superstizioni diaboliche. Nell'80% dei casi i trattava quindi di donne che procuravano aborti, per poi arrivare all'adorazione del diavolo stesso e all'eresia che presto si diffuse ovunque nel popolo. Queste donne malvagie arrivavano a rapire i bambini per bollirli lentamente, in modo da cavarne il grasso che era la base dei loro unguenti, che mischiato ad erbe allucinogene le illudeva di essere trasportate altrove e le privava di ogni inibizione. Questi sabba erano orge vere e proprie in onore di Satana dove ritualmente come nel satanismo moderno veniva abiurata la fede e si profanava la croce rifiutandola in cambio di una vita breve di piaceri. Citando un pezzo di ciò che scrisse il benedettino Reginone «certe donne depravate, rivolte a Satana, e sviate da illusioni e seduzioni diaboliche, credono e affermano di cavalcare la notte alcune bestie e di attraversare larghi spazi grazie al silenzio della notte profonda. Volesse il Cielo che soltanto loro fossero perite nella loro falsa credenza e non avessero trascinato parecchi altri nella perdizione dell’anima! Moltissimi, infatti, si sono lasciati illudere da questi inganni e in tal modo si allontanano dalla vera fede e cadono nell’errore dei pagani, credendo che vi siano altri dei o divinità, oltre all’unico Dio. Perciò, nelle chiese a loro assegnate, i preti devono predicare con grande diligenza al popolo di Dio affinché si sappia che tali fantasie sono evocate nella mente dei fedeli non dallo spirito divino ma dallo spirito malvagio". Dove i cattolici si limitarono a informare il popolo, i luterani, infuriati dalla peste protestante, andarono ben oltre. Dai verbali processuali risulta che le Streghe condannate avevano un’età variabile tra i cinquanta e sessantadue anni. Secondo un calcolo fatto da storici (ma comunque da prendere con cautela) il 56% erano sposate, il 28% erano vedove, e il 16% erano nubili. Il 75-90% erano donne; il 10-25% erano uomini.
Nel 1542 il parlamento inglese stabilisce che la stregoneria é un crimine capitale, il codice legale rinvia i colpevoli alle colonie del nuovo mondo, dove barcano con le loro nefande eresie fino a sfociare nella famosa caccia alle streghe a Salem.
Nel 1550, circa a metà del secolo, l'infanticidio inizia ad apparire all'attenzione delle corti. Con questo sviluppo la stregoneria é sempre più vista come un crimine secolare (laico) piuttosto che errore spirituale, e nel 1563 anche le corti scozzesi dichiarano la stregoneria un crimine secolare. Dal 1590 al 1700, la caccia alle streghe in Scozia produce oltre 3000 accuse e circa 1300 esecuzioni, quasi tutte donne.
Dal 1610 al 1630 l'isteria protestante contro la stregoneria in Germania raggiunge l'apice. Decine di migliaia di persone vengono massacrate, come sempre quasi tutte donne.
Nel 1635, il giudice luterano Benedict Carpzow pubblica Pratica Rerum Criminalium, un libro per ermettere il riconocimento di streghe e stregati.
Nel 1638 Ann Hutchinson é denunciata per eresia antinomistica e direzione religiosa, viene scomunicata e messa al bando dalle autorità ecclesiastiche che per salvaguardarla la allontana dalla comunità, proprio come si fa ancora oggi in alcune comunità africane.
Nel 1649 i cacciatori di streghe diventano "Witch Prickers" (con un ago pungevano i nei sul corpo della strega per identificare il marchio del patto col diavolo, un neo dove non provavano dolore o sensazione alcuna se punte li), e ricevono venti scellini a strega, incomincio' un vero e proprio lucro da parte di gente interessata.
Nel 1656 Ann Hibbin viene processata e condannata all'impiccagione per stregoneria nel Massachusetts per aver sfidato le strutture secolari e religiose della colonia.
Nel 1668 fino al 1704 in Svezia furono giustiziate 300 persone.
Nel 1688 la vedova Glover, una lavandaia di Boston, viene condannata solo perché cattolica. L'accusa fu che aveva guardato male dei bambini protestanti e questi avevano incominciato a comportarsi stranamente.
Nel 1692 a Salem nel Masachuets si ha un esplosione di isteria che provoca l'impiccagione di 141 persone, quai tutte donne, persino i genitori consegnavano le proprie figlie al patibolo.
Fu Luigi XIV, detto il Re Sole, a emettere nel luglio del 1682 in Francia l'editto che mise fine al "delitto di stregoneria sabbatica", la stregoneria non é più reato.
I numeri relativi alle persone giustiziate a causa della caccia alle streghe, secondo le conclusioni del Simposio Internazionale sull'Inquisizione, tenutosi in Vaticano nell'ottobre 1998, sarebbero i seguenti:
Germania: 25.000 (su 16 milioni di abitanti)
Polonia - Lituania: 10.000 (su 3,4 milioni di abitanti)
Svizzera: 4.000 (su un milione di abitanti)
Danimarca - Norvegia: 1.350 (su 970.000 abitanti)
Regno Unito: 1.000
Spagna: 49
Italia: 36
Portogallo: 4
Anche se i dati dovessero essere modificati al rialzo (rimanendo uguali le proporzioni tra le aree geografiche suddette) se ne dedurrebbe che il fenomeno della caccia alle streghe fu più marcato nei paesi di area protestante, risultando invece assai limitato proprio nei paesi dov'era presente l'Inquisizione cattolica. Gli storici sottolineano che la storiografia protestante per secoli ha parlato del fenomeno senza però mai evidenziare le aree geografiche e culturali in cui esso avvenne, adducendo quindi alla responsabilità della Chiesa cattolica anche i processi e le esecuzioni effettuate da tribunali statali e protestanti. Inoltre nei paesi extraeuropei in cui l'Inquisizione fu presente (colonie spagnole in America centrale e meridionale e colonie portoghesi in Asia), non si hanno casi di caccia alle streghe, mentre negli Stati Uniti conquistati dagli anglosassoni protestanti, ancora nel 1692, si ebbe il rogo delle streghe di Salem. Da qui la creazione, da parte di questi studiosi, della nozione di Inquisizione protestante a cui andrebbero ascritti tutti i processi (compresi quelli della caccia alle streghe) celebrati dai tribunali nati dalla riforma di Lutero, che dovrebbero dunque essere separati, nella ricerca storica, da quelli avvenuti all'interno dell'Inquisizione cattolica la quale, in base alle cifre suddette, si sarebbe mostrata molto più tollerante (E. Peters, op. cit., p. 111). Se teniamo conto che solo in Italia furono condannate nei secoli solo 36 persone, la maggior parte criminali a tutti gli effetti, comprenderemo che invece proprio nei territori cattolici questi erano più al sicuro. Aggiungo a titolo informativo che le carceri vaticane furono perennemente vuote, e non parlo di streghe, ma di criminali in generale. La pubblicità anticattolica, nata in principio in casa luterana e straripata nella cultura dominante di oggi, ha conquistato parecchie persone che si accostano alla storia in modo superficiale e malizioso. Anche questo post, come quelli precedenti, scatenerà la furia cieca degli avverari, che di verità non vogliono sentir parlare, ma solo di distruzione della Chiesa di Dio, l'unica buona e sana. Oggi le streghe moderne non sono molto diverse, amano il new age, il sesso libero, la distruzione della famiglia, l'aborto e vedono nelle loro antesiniane modelli di libertà, riscatto e di emancipazione femminile...
Poi a chi non crede che queste cose esitevano e funzionavano davvero, ripeto con il Malleus: «Non credere nella stregoneria è la più grande delle eresie».
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