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VANTAGGI E SVANTAGGI PER CREDENTI E NON CREDENTI

Ultimo Aggiornamento: 07/02/2019 12:12
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09/06/2011 14:35
 
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In questa sezione, che si prefigge di evidenziare i vantaggi per chi crede rispetto a chi purtroppo non è credente per una serie di motivi che non sta a noi giudicare,  riporteremo anche diversi studi scientifici a carattere statistico, che indicano una stretta correlazione tra la salute psico-fisica e la fede.


Rimandiamo a questo collegamento per controllare le fonti:

http://www.uccronline.it/2010/08/10/la-fede-cristiana-rende-piu-felici-intelligenti-e-sani-psico-fisicamente /


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Secondo una metanalisi i cristiani vivono meglio e più a lungo

Un nuovo studio scientifico, intitolato “Health benefits of Christian faith”, indica che coloro che credono in Dio vivono generalmente una vita più sana, ma possono anche più frequentemente vivere 14 anni in più. Lo hanno rilevato ricercatori inglesi del Christian Medical Fellowship (un ente che riunisce 4350 medici e ricercatori e 980 studenti di medicina) attraverso una metanalisi (cioè lo studio di tutte le ricerche pubblicate su un certo argomento).

L’81% degli studi pubblicati dimostra che i cristiani affrontano meglio la malattia, recuperano più velocemente e sono maggiormente protetti da malattie future. I Drs. Bunn Alex e David Randall hanno dichiarato: «La ricerca pubblicata suggerisce che la fede è associata ad una maggiore durata della vita e a una vasta gamma di benefici per la salute. In particolare, la fede è associata ad una migliore salute mentale». L’analisi si è basata su più di 1.200 studi e 400 recensioni. Questi benefici sono riassumibili in: benessere psicofisico, felicità e soddisfazione di vita, speranza e ottimismo, scopo e significato nella vita, maggiore autostima, migliore adattamento al lutto, maggiore sostegno sociale e meno solitudine, tassi inferiori di depressione e più veloce recupero, tassi più bassi di suicidio, meno ansia, meno psicosi e meno tendenze psicotiche, tassi più bassi di alcol e droga, meno delinquenza e criminalità, maggiore e soddisfatta stabilità coniugale.

Il Rev. Ewan Aitken, della Chiesa di Scozia, ha commentato dicendo: «queste conclusioni sottolineano che l’esperienza religiosa è positiva. Se lo si vede in termini di atteggiamenti di vita e l’affronto delle difficoltà, penso che ci sia una chiara connessione tra la fede e la buona salute». La notizia è ripresa da Times of India e News.scotsman.

[Modificato da Credente 02/05/2012 22:28]
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